PIANO DI EMERGENZA SCUOLA INFANZIA CERGNAI

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO Gianni Rodari SANTA GIUSTINA (Belluno) Telefono e fax 0437 / Fax 0437 / C.F segreteria@rodari.org - dirigenza@rodari.org PIANO DI EMERGENZA ( a i s e n s i d e l D. M. 1 0 / 3 / 9 8 e d e l D. L g s. 8 1 / 0 8 e s. m. ) SCUOLA INFANZIA DI CERGNAI N revisione Data Datore di lavoro RSPP 5 a 27/05/2013 Giulio Bertoldi Fedele Gelsomino Firma

2 I N D I C E 1. PREMESSA pg OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA pg FUNZIONI COMPITI RESPONSABILITA pg ORGANIZZAZIONE DELL EMERGENZA pg FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO pg PROCEDURE OPERATIVE pg SCENARI DELLE EMERGENZE pg INCENDIO LOCALIZZATO pg INCENDIO DIFFUSO pg PROPAGAZIONE FUMI pg SCOPPIO CROLLO pg TERREMOTO pg NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA pg IN CASO DI INCENDIO pg a PER TUTTI I PRESENTI pg b PERSONALE DOCENTE pg c PERSONALE NON DOCENTE pg d DITTE APPALTRATRICI E PUBBLICO pg e ADDETTI ANTINCENDIO pg f INCARICATI AL CENTRALINO pg g ALUNNI pg IN CASO DI TERREMOTO pg a PER TUTTI I PRESENTI pg IN CASO DI CROLLO pg a PER TUTTI I PRESENTI pg IN CASO DI NUBE TOSSICA pg a PER TUTTI I PRESENTI pg NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA PER IL DIRIGENTE, PER IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA DI OGNI PLESSO O PER IL SUO SOSTITUTO pg SEGNALAZIONE DI INCENDIO pg INFORMAZIONE E FORMAZIONE pg INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO ED ALTRI SERVIZI ESTERNI pg PIANI DI INTERVENTO MEDICO: PRIMO SOCCORSO pg ATTIVAZIONE E DIVULGAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA pg AMBIENTE SCOLASTICO CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE SCUOLA INFANZIA DI CERGNAI pg ALLEGATI pg. 31 All. 1 - Personale con incarichi specifici All. 2 - Alunni con incarichi specifici All. 3 - Chiamate di soccorso ai servizi esterni All. 4 Verbale prova di evacuazione All. 5 Modulo di evacuazione All. 6 Segnaletica All. 7 Comportamento in caso di attacchi epilettici All. 8 Planimetrie Scuola Infanzia Cergnai 2

3 1. PREMESSA In base a quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/2008 (art. 18 comma 1 lettere h) e t) e dell art. 5 del D.M il Datore di lavoro è tenuto ad adottare, fra le misure generali di tutela dei lavoratori, misure di emergenza da attuare in caso di lotta antincendio e misure di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato. L art. 5 Gestione dell'emergenza in caso di incendio del D.M riporta: 1. All'esito della valutazione dei rischi d'incendio, il datore di lavoro adotta le necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio riportandole in un piano di emergenza elaborato in conformità ai criteri di cui all'allegato VIII. 2. Ad eccezione delle aziende di cui all'art. 3, comma 2, del presente decreto, per i luoghi di lavoro ove sono occupati meno di 10 dipendenti, il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza, ferma restando l'adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio. L art. 3 comma 2 del D.M Misure preventive, protettive e precauzionali di esercizio riporta: 2. Per le attività soggette al controllo da parte dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n. 577, le disposizioni del presente articolo si applicano limitatamente al comma 1, lettere a), e) ed f). Tali misure sono contenute nel Piano di Emergenza Interno. Il Piano di Emergenza Interno deriva dall'analisi degli eventi incidentali che si possono verificare, cioè in sostanza dalla valutazione di rischio richiesta dagli artt. 17,18, 28 e 29 del D. Lgs. 81/08. A seguito di tale analisi sono state pianificate le operazioni che ogni singolo lavoratore dovrà svolgere per ridurre al minimo le conseguenze derivanti da eventi incidentali. L art. 44 del D. Lgs. 81/08 Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato riporta: 1. Il lavoratore che, in caso di pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, si allontana dal posto di lavoro ovvero da una zona pericolosa, non può subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa. 2. Il lavoratore che, in caso di pericolo grave e immediato e nell'impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, prende misure per evitare le conseguenze di tale pericolo, non può subire pregiudizio per tale azione, a meno che non abbia commesso una grave negligenza. La corretta gestione delle emergenze all interno della struttura aziendale assume un importanza rilevante non solo per l elevato numero di persone presenti, ma anche per i risvolti sociali che le conseguenze di un incidente possono implicare. 3

4 Pertanto, è necessario che vengano attivate procedure corrette e precise che devono essere preventivamente pianificate e portate a conoscenza di tutto il personale operante nella struttura aziendale. Il piano di emergenza è stato impostato partendo dallo stato di fatto no è un documento statico ma sarà oggetto di revisione periodica in funzione della modifica di una o più variabili che riguardano la struttura e/o le attività che nella struttura si svolgono. Il piano di emergenza non è quindi una misura compensativa del rischio esistente ma la miglior prassi da adottare in caso di emergenza. Il piano è corredato dalle planimetrie che ne fanno parte integrante e che vanno messe a disposizione, studiate e rinfrescate dagli alunni e da tutto il personale della scuola in momenti che non coincidano con l emergenza. Del presente piano è stato prodotto un estratto dal titolo Piano di Emergenza Generale che è stato esposto in tutti i locali nei quali viene fatta attività e commentato con tutto il personale della scuola da parte del coordinatore del servizio di prevenzione e protezione e con gli alunni da parte dei docenti del Consiglio di Classe o dal Team docenti. Le emergenze che potrebbero richiedere l evacuazione parziale o totale di un edificio sono generalmente le seguenti: a) incendi che si sviluppano all interno dell edificio scolastico (ad esempio nei magazzini, nei laboratori, nelle centrali termiche, nelle biblioteche o in locali in cui sia presente un potenziale rischio d incendio); b) incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola (ad esempio in fabbriche, edifici confinanti, boschi, ecc.) e che potrebbero coinvolgere l edificio scolastico; c) terremoti; d) crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui; e) avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; f) inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire dall edificio piuttosto che rimanere all interno; g) ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo d Istituto. 4

5 2. OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA Gli obiettivi del piano di emergenza sono i seguenti: 1. Evitare incendi ed esplosioni. 2. Mantenere in efficienza i mezzi di segnalazione e di spegnimento dell incendio. 3. Mantenere l agibilità delle vie e delle uscite di emergenza. 4. Individuare situazioni ad alto rischio di incendio. 5. Fornire al personale ed agli studenti le necessarie informazioni sulle norme comportamentali da seguire in caso di incendio o pericolo grave. 6. Individuare le persone a cui assegnare il compito di organizzare, programmare, attuare e verificare le attività di prevenzione. 7. Informare, formare e addestrare il personale con incarichi specifici di prevenzione incendi. 8. Assegnare gli incarichi ed i compiti al personale specificatamente individuato e addestrato. 9. Constatare e segnalare la presenza di un principio di incendio. 10. Adottare idonee misure per l estinzione o per il contenimento dell incendio. 11. Attuare l esodo. 12. Prestare soccorso alle persone in difficoltà. 13. Chiamare soccorso in caso di incendio rilevante (Vigili del Fuoco, ambulanza ). 14. Collaborare con i Vigili del Fuoco. 5

6 3. FUNZIONI - COMPITI - RESPONSABILITÀ PERSONALE CON INCARICHI SPECIFICI Coordinatore delle procedure di emergenza e di esodo; Delegato del Coordinatore per le procedure di emergenza e di esodo (sostituisce il Coordinatore in caso di sua assenza); Addetti Antincendio; Addetti Primo Soccorso Incaricato al centralino; Docenti; Alunni apri fila- alunni chiudi fila. Gli incarichi che prevedono interventi su impianti tecnologici o su strutture dell edificio sono stati affidati a personale amministrativo e ausiliario allo scopo di evitare che in situazioni di emergenza qualche classe non sia coordinata dal proprio docente. L allegato n. 1 riporta il nome degli incaricati ed i compiti ad essi assegnati e sarà aggiornato all inizio di ogni anno scolastico. Al personale é stata consegnata la parte del presente piano di emergenza che descrive i rispettivi compiti. Copia del presente documento é custodita presso la segreteria ed esposta in sala insegnanti a disposizione per la consultazione da parte di tutto il personale. Un estratto del presente piano intitolato Piano generale di Emergenza è presente in ogni locale della scuola in cui si svolga attività con gli alunni, e viene letto e commentato dagli insegnanti. 4. ORGANIZZAZIONE DELL EMERGENZA Le PROCEDURE OPERATIVE, che dettano i comportamenti cui sono tenuti il personale, gli alunni, i terzi e i dipendenti con incarichi specifici sono descritte nel successivo Capitolo 4. In ogni edificio sono esposte in bacheca le informazioni prescritte dalla normativa vigente. In particolare le seguenti : il nome ed il numero di telefono del Coordinatore, del suo delegato, degli addetti antincendio e pronto soccorso, degli incaricati al centralino (Allegato 1); il numero di telefono del Comando dei Vigili del Fuoco (Allegato 3); 6

7 l indicazione del presidio medico più vicino ed i numeri di telefono corrispondenti ai servizi di emergenza (Allegato 3). Ai singoli piani (in prossimità delle scale o in ogni corridoio) dell edificio sono affissi: gli avvisi e i comunicati sulla sicurezza; la pianta del piano, sulla quale sono indicate la posizione di chi osserva, l ubicazione delle attrezzature antincendio, le vie ed uscite di emergenza. Le verifiche periodiche per l accertamento dell efficacia e del funzionamento di tutte le misure adottate per la prevenzione e la lotta all incendio saranno eseguite da dipendenti specificatamente incaricati; l esito di tali verifiche è annotato in un apposito registro (registro dei controlli). Le PROCEDURE OPERATIVE affrontate al Capitolo 4 e la segnaletica per l emergenza saranno aggiornate ogni qualvolta innovazioni organizzative o strutturali ne determinino la necessità. 4.1 FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO Al personale, agli studenti ed ai dipendenti con incarichi specifici è stata fornita l informazione e la formazione stabilita dalla normativa vigente (DM 10 marzo 1998). Nel corso di ogni anno scolastico saranno effettuate almeno due prove di evacuazione con compilazione di moduli e verbale di evacuazione ( allegati n. 5 e n. 4 ). Alle Imprese che si trovassero a prestare attività lavorativa all interno dell edificio saranno illustrate e consegnate le Norme di comportamento in caso di emergenza descritte al Cap. 9 del presente documento. In ogni locale frequentato da studenti e/o dipendenti e/o utenza esterna é esposto un avviso indicante: l ubicazione del luogo sicuro ; il percorso principale da seguire per raggiungere il luogo sicuro; il Piano di emergenza generale estratto del presente piano. 5. PROCEDURE OPERATIVE Il Dirigente Scolastico, all inizio di ogni anno scolastico, emette gli ordini di servizio relativi all affidamento degli incarichi descritti nel presente piano di emergenza. Inoltre emette e vigila sulla corretta applicazione: 7

8 dell ordine di servizio relativo al controllo della praticabilità delle vie di uscita, da effettuarsi prima dell inizio delle lezioni; delle disposizioni inerenti l eliminazione dei materiali infiammabili; del divieto di sosta degli autoveicoli nelle aree della scuola non espressamente dedicate a tale uso. Il Dirigente Scolastico promuove la formazione e l addestramento del personale come descritto al Capitolo 6. Il Dirigente Scolastico chiederà all Ente Locale competente l esecuzione degli interventi necessari per la funzionalità e la manutenzione : dei dispositivi di allarme; dei mezzi antincendio; di ogni altro dispositivo, attrezzatura o impianto funzionale alla sicurezza; degli impianti tecnologici il cui guasto, degrado o malfunzionamento può determinare pericolo di incendio. Gli incaricati delle verifiche periodiche in conformità al punto 2.11 dell Allegato II del DM 10/3/1998 ed al punto 12 del DM 26/8/1992, eseguono controlli finalizzati ad accertare l efficacia delle misure di sicurezza antincendio; gli esiti dei controlli di cui sopra sono annotati in un apposito registro (registro dei controlli); prima dell inizio delle lezioni, controllano la praticabilità delle vie di esodo; rendicontano al Dirigente Scolastico sulle criticità ed anomalie emerse durante i controlli. All interno dell edificio scolastico le persone presenti (personale docente, non docente ed alunni) devono comportarsi ed operare per garantire a sé ed agli altri un sicuro sfollamento in caso di emergenza. Per raggiungere tale scopo sono state attuate le procedure riportate al seguente Capitolo SCENARI DELLE EMERGENZE 6.1 INCENDIO LOCALIZZATO - Come intervenire Restare calmi; Evitare di precipitarsi disordinatamente all esterno dei locali; Allontanare eventuali sostanze combustibili; Informare immediatamente il responsabile della sicurezza o il primo addetto alla sicurezza reperibile; 8

9 Evitare in ogni modo che il fuoco, nel propagarsi vada ad interessare le vie di fuga; Se non si riesce a domare l incendio, evacuare la zona interessata dall evento, chiudere dietro di se le porte e raggiungere il punto di raccolta; Lungo il percorso di esodo aprire le porte con estrema cautela per evitare di essere investiti da un ritorno di fiamma. Prima di aprire una porta è utile toccarla in alto o sulla maniglia con il dorso della mano per sentire se è calda. Se è calda o c è fuoriuscita di fumo, cercare un altra via di fuga o aprire la porta, se non c è alternativa, con estrema cautela; Non usare gli ascensori; Raggiunto il punto di raccolta non rientrare nell area evacuata fino a quando il rientro non verrà autorizzato dal fiduciario del Dirigente Scolastico o dall RSPP; Non diffondere informazioni non certe. 6.2 INCENDIO DIFFUSO - Come intervenire Restare calmi; Evitare di precipitarsi disordinatamente all esterno dei locali; Allontanare eventuali sostanze combustibili; Informare immediatamente il responsabile della sicurezza o il primo addetto alla sicurezza reperibile; Evitare in ogni modo che il fuoco, nel propagarsi vada ad interessare le vie di fuga; Se non si riesce a domare l incendio, evacuare la zona interessata dall evento, chiudere dietro di se le porte e raggiungere il punto di raccolta; Lungo il percorso di esodo aprire le porte con estrema cautela per evitare di essere investiti da un ritorno di fiamma. Prima di aprire una porta è utile toccarla in alto o sulla maniglia con il dorso della mano per sentire se è calda. Se è calda o c è fuoriuscita di fumo, cercare un altra via di fuga o aprire la porta, se non c è alternativa, con estrema cautela; Non usare gli ascensori; Raggiunto il punto di raccolta non rientrare nell area evacuata fino a quando il rientro non verrà autorizzato dal fiduciario del Dirigente Scolastico o dall RSPP; Azionare le leve rapide di intercettazione del combustibile della centrale termica; Aprire l interruttore generale dell energia elettrica; Non diffondere informazioni non certe. 9

10 6.3 PROPAGAZIONE FUMI - Come intervenire Restare calmi; Informare immediatamente il responsabile della sicurezza o il primo addetto alla sicurezza reperibile; Non mettere in alcun modo a rischio la propria e l altrui incolumità; Lungo il percorso di esodo aprire le porte con estrema cautela per evitare di essere investiti da un ritorno di fiamma. Prima di aprire una porta è utile toccarla in alto o sulla maniglia con il dorso della mano per sentire se è calda. Se è calda o c è fuoriuscita di fumo, cercare un altra via di fuga o aprire la porta, se non c è alternativa, con estrema cautela; Se si deve attraversare dei locali invasi da fumo, stare il più basso possibile procedendo a carponi, cercando di proteggere le vie respiratorie con un panno bagnato, procedendo rasente ai muri; Non usare gli ascensori; Raggiunto il punto di raccolta non rientrare nell area evacuata fino a quando il rientro non verrà autorizzato dal fiduciario del Dirigente Scolastico o dall RSPP; Azionare le leve rapide di intercettazione del combustibile della centrale termica Aprire l interruttore generale dell energia elettrica; Non diffondere informazioni non certe. 6.4 SCOPPIO CROLLO - Come intervenire Restare calmi; Evitare di precipitarsi disordinatamente all esterno dei locali; Prepararsi fronteggiare la possibilità di ulteriori scoppi o crolli; Rifugiarsi sotto un tavolo, scegliendo quello che appare più robusto e cercando di addossarsi alle pareti perimetrali, per evitare il rischio di sprofondamento del pavimento. E possibile anche rifugiarsi in un sottoscala o nel vano porta che si apre in un muro maestro; Stare attenti alla caduta di oggetti; Aprire le porte con molta prudenza e muoversi con estrema prudenza, saggiando il pavimento, le scale e i pianerottoli prima di camminarvi sopra; Spostarsi lungo i muri anche discendendo le scale; queste aree sono quelle strutturalmente più robuste; Controllare attentamente la presenza di crepe; le crepe orizzontali sono in generale più pericolose di quelle verticali, perché indicano che le mura sono sollecitate verso l esterno; Non usare gli ascensori; Non usare accendini o fiammiferi: le scosse potrebbero aver danneggiato le tubature del gas; 10

11 Evitare di usare i telefoni, salvo i casi di estrema urgenza; A causa del possibile collasso delle strutture di emergenza, allontanarsi dall edificio e recarsi in uno dei punti di raccolta, senza attendere la dichiarazione di evacuazione; Non spostare persone traumatizzate a meno che non siano in evidente immediato pericolo di vita (crollo imminente, incendio che si sta avvicinando ). Chiamare i soccorsi, segnalando con accuratezza la posizione della persona infortunata; Chiudere il rubinetto generale dei gas; Aprire l interruttore generale dell energia elettrica; Non diffondere informazioni non certe. 6.5 TERREMOTO - Come intervenire Un terremoto si manifesta con scosse iniziali, seguite da momenti di pausa, con successive scosse di intensità solitamente inferiori a quelle iniziali. Restare calmi; Evitare di precipitarsi disordinatamente all esterno dei locali; Prepararsi fronteggiare la possibilità di ulteriori scosse; Rifugiarsi sotto un tavolo, scegliendo quello che appare più robusto e cercando di addossarsi alle pareti perimetrali, per evitare il rischio di sprofondamento del pavimento. E possibile anche rifugiarsi nel vano porta che si apre in un muro maestro; Allontanarsi da finestre, specchi, vetrine, lampadari, scaffali, apparati elettrici; Stare attenti alla caduta di oggetti; Aprire le porte con molta prudenza e muoversi con estrema prudenza, saggiando il pavimento, le scale e i pianerottoli prima di camminarvi sopra. Saggiare il pavimento appoggiando dapprima il piede che non sopporta il peso del corpo e solo dopo avanzare; Spostarsi lungo i muri anche discendendo le scale; queste aree sono quelle strutturalmente più robuste; Controllare attentamente la presenza di crepe; le crepe orizzontali sono in generale più pericolose di quelle verticali, perché indicano che le mura sono sollecitate verso l esterno; Non usare gli ascensori; Non usare accendini o fiammiferi, perché le scosse potrebbero aver danneggiato le tubature del gas; Evitare di usare i telefoni, salvo i casi di estrema urgenza; 11

12 A causa del possibile collasso delle strutture di emergenza, allontanarsi dall edificio e recarsi in uno dei punti di raccolta, senza attendere la dichiarazione di evacuazione; Non spostare persone traumatizzate a meno che non siano in evidente immediato pericolo di vita (crollo imminente, incendio che si sta avvicinando ). Chiamare i soccorsi, segnalando con accuratezza la posizione della persona infortunata; Azionare le leve rapide di intercettazione del gas della centrale termica che si trovano.; Aprire l interruttore generale dell energia elettrica; Chiudere il rubinetto generale dell acqua; Non diffondere informazioni non certe. 7 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA E DI ESODO Per una corretta evacuazione è necessario che siano chiare a tutti quali sono le norme comportamentali alle quali attenersi. Tali norme saranno diverse a seconda del soggetto a cui sono rivolte. 7.1 IN CASO DI INCENDIO Durante le situazioni di emergenza il Coordinatore delle procedure di emergenza e di esodo o un suo delegato: ordina, se necessario, l evacuazione delle persone presenti nella zona interessata dall emergenza; sulla base della gravità dell evento e delle possibili evoluzioni stabilisce i percorsi di esodo alternativi da utilizzare; impartisce disposizioni dirette agli addetti antincendio ed al personale dedicato all emergenza (personale di portineria, del centralino telefonico, ecc.); impartisce disposizioni limitative all uso ed all accesso alle zone interessate dall emergenza durante e dopo l accadimento della stessa. Durante le situazioni di emergenza il Personale incaricato delle procedure di emergenza e di esodo: dovrà disattivare gli impianti: gas, centrale termica, impianto idrico ed elettrico; controllare che nell edificio tutto il personale, alunni, ospiti sia sfollato (in particolare controllare servizi igienici, ripostigli ); il personale incaricato di allertare i soccorsi dovrà fare la comunicazione utilizzando il modulo di chiamata allegato al piano di emergenza; il personale incaricato di mantenere i collegamenti con i soccorsi dovrà collaborare con i soccorritori al loro arrivo, riferendo in maniera chiara tutte le notizie che potranno essere utili sugli occupanti dell edificio e sull edificio stesso; 12

13 il personale incaricato di compiti specifici li dovrà svolgere prioritariamente. 7.1.a PER TUTTI I PRESENTI Se si individua un principio di incendio avvertire il Dirigente Scolastico o il suo sostituto o un addetto all emergenza. In loro assenza azionare il pulsante di allarme più vicino; Comunicare il proprio nome, cognome, luogo e tipo di evento dannoso; Avvertire le persone che possono essere coinvolte dagli sviluppi dell evento; Non tentare interventi di emergenza, ad esempio utilizzando un estintore: all interno dell edificio sono state individuate delle persone che hanno ricevuto una specifica formazione e possono quindi intervenire senza pregiudizio per la propria e altrui incolumità; Al segnale di allarme abbandonare l edificio, rispettando le indicazioni degli addetti alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza del piano; Chiudere bene le porte dopo il passaggio; Seguire sempre le indicazioni dei cartelli verdi o delle luci verdi che portano al luogo sicuro. 7.1.b PERSONALE DOCENTE All inizio dell anno scolastico il coordinatore ASPP ( o il suo sostituto ) deve: illustrare agli alunni il piano di emergenza e promuovere azioni di sensibilizzazione sulle problematiche derivanti dall instaurarsi di una situazione di emergenza nell ambito dell edificio scolastico; informare gli alunni sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel piano di emergenza al fine di assicurare l incolumità a se stessi ed agli altri; nominare gli alunni apri-chiudi fila e illustrare le modalità di esecuzione dei compiti loro affidati; compilare il verbale delle operazioni di evacuazione. Ogni docente deve accertarsi che la sistemazione dei banchi e delle sedie in ogni locale sia tale da non ostacolare l esodo veloce. Nel caso venga dato l ordine di procedere all esodo il personale docente che sta svolgendo lezione deve: condurre la classe sul luogo sicuro; intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico; 13

14 controllare che gli alunni apri - fila" e "chiudi - fila eseguano correttamente i compiti loro assegnati; non utilizzare gli ascensori (se presenti) anche se funzionanti; portare con sé il registro di classe, con i moduli e verbale di evacuazione, per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta; L insegnante esce dall aula per primo, dopo aver controllato le vie di fuga e guida la fila. Se si devono evacuare più aule dello stesso piano si deve stabilire un criterio di ordine d uscita delle varie aule: l insegnante addetto all evacuazione della prima aula esce per primo dopo aver controllato le vie di fuga e guida/apre la fila, controllando i ragazzi dietro di sé; l insegnante della seconda aula da evacuare effettua la stessa procedura: esce dall aula, controlla la fila dei ragazzi di fronte a sé (provenienti dalla prima aula) e quelli dietro a sé (provenienti dalla seconda aula); nell ultima aula di piano che viene evacuata l insegnante è invece l ultimo della fila, chiude la fila stessa, controlla che non vi siano pericoli dietro di sé e verifica e controlla i ragazzi davanti a sé; Verificare che la porta dell aula venga chiusa dopo che sono usciti tutti i presenti. Gli insegnanti di sostegno cureranno la operazioni di sfollamento unicamente del o degli alunni portatori di handicap o disabili loro affidati. Condurre tutti gli alunni verso il luogo sicuro, seguendo i percorsi di emergenza; Una volta raggiunto il luogo sicuro fa pervenire al Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o al suo delegato, tramite i ragazzi individuati come chiudi fila, il modulo di evacuazione (Allegato 5) accuratamente compilato e il verbale di evacuazione (allegato 4) e farli pervenire alla direzione delle operazioni. Copie in bianco di tale modulo sono custodite all interno del registro di classe. Rimanere presso i centri di raccolta con gli studenti finché non venga decretata la fine dell emergenza; Nel caso che le vie di esodo siano impedite dalle fiamme, l insegnante deve mantenere la classe in aula, chiudere la porta, chiudere le fessure, aprire le finestre, segnalare la presenza e attendere i soccorsi. 7.1.c PERSONALE NON DOCENTE Il personale non docente senza incarichi specifici e gli insegnanti che non stanno svolgendo lezione nel caso venga dato l ordine di procedere all esodo - devono: Collaborare con i docenti per evacuare gli studenti, il pubblico e/o le persone in difficoltà; mantenere un atteggiamento tale da non indurre al panico i propri colleghi; 14

15 Il personale incaricato di compiti specifici li dovrà svolgere prioritariamente: disattivare gli impianti di gas, centrale termica, impianto idrico ed elettrico e controllare che nell edificio tutto il personale, alunni, ospiti sia sfollato (in particolare controllare servizi igienici, ripostigli ); raggiungere il luogo sicuro percorrendo le vie di emergenza indicate dall apposita segnaletica senza correre e gridare; rimanere presso il luogo sicuro sino a quando il Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o il suo delegato non abbia preso nota del nome. I collaboratori scolastici verificheranno - in particolare - che nessun studente si rimasto bloccato nei servizi igienici e/o nelle classi Nel caso che le vie di esodo siano impedite dalle fiamme, il dipendente dovrà tornare nel proprio ufficio o in altro locale, chiudere la porta, aprire le finestre, segnalare la propria presenza e attendere i soccorsi. 7.1.d DITTE APPALTATRICI I dipendenti di imprese appaltatrici presenti nell edificio che individuano (o sono informati di) un principio di incendio devono informare immediatamente un dipendente della scuola. I dipendenti di imprese appaltatrici presenti nell edificio nel caso venga dato l ordine di procedere all esodo - devono: mantenere un atteggiamento tale da non indurre al panico i propri colleghi; raggiungere il luogo sicuro percorrendo le vie di emergenza indicate dalla apposita segnaletica senza correre e gridare; non utilizzare gli ascensori anche se funzionanti; rimanere presso il luogo sicuro sino a quando il Coordinatore delle procedure di emergenza o il suo delegato non abbia preso nota del nome. Nel caso che le vie di esodo siano impedite dalle fiamme, il personale delle ditte appaltatrici ed il pubblico dovrà ripararsi in un locale, chiudere la porta, aprire le finestre, segnalare la propria presenza e attendere i soccorsi. 15

16 7.1.e ADDETTI ANTINCENDIO (ASPP) Durante le situazioni di emergenza intervengono direttamente ed immediatamente nel luogo ove è avvenuto l evento, rapportandosi con il Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o con il suo delegato e adottano le modalità successive: se il fenomeno è alla portata delle potenzialità degli addetti antincendio, agiscono direttamente riportando la situazione alla normalità; se il fenomeno richiede l intervento delle autorità esterne avvisano tempestivamente il Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o il suo delegato e predispongono quanto necessario per permettere l agevole arrivo dei mezzi e delle squadre di soccorso nella zona dell evento; su richiesta del Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o del suo delegato intervengono al fine di mettere in sicurezza gli impianti tecnologici; su indicazione del Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o del suo delegato collaborano nella fase di evacuazione. 7.1.f INCARICATO AL CENTRALINO Durante l ordinaria operatività fa rispettare le misure previste affinché la viabilità dedicata all emergenza rimanga costantemente sgombra. Durante le situazioni di emergenza: su disposizione del Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione o del suo delegato predispone in apertura gli accessi alla scuola; opera affinché nessun automezzo non espressamente autorizzato occupi lo spazio riservato alla viabilità interna dedicata all emergenza; dà indicazioni ai Vigili del Fuoco ed ai mezzi di soccorso circa il percorso da seguire per raggiungere la zona oggetto dell evento; blocca l accesso a chiunque non sia incaricato ad attività di emergenza o di soccorso; presidia le uscite sulla pubblica via e, se necessario, provvede all interruzione del traffico. 7.1.g ALUNNI In ogni classe, sono individuati degli alunni a cui attribuire specifici incarichi, da eseguire sotto la diretta sorveglianza del docente. L allegato n. 2 riporta il nome degli incaricati ed i compiti ad essi assegnati e sarà compilato all inizio di ogni anno scolastico ed esposto in ogni classe. 16

17 Nel caso venga dato l ordine di procedere all esodo gli alunni che si trovano in classe devono: interrompere immediatamente l attività al suono dell allarme; tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.) prendendo eventualmente solo qualcosa per ripararsi dal freddo; mantenere un atteggiamento tale da non indurre al panico i propri compagni; seguire le indicazioni dell insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle precedenze; mantenere l ordine e l unità della classe durante e dopo l esodo; disporsi in fila evitando grida e richiami (la fila sarà aperta dall alunno apri - fila e chiusa da quello chiudi - fila); camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni; rimanere presso il luogo sicuro sino a quando l insegnante non abbia preso nota del nome ed autorizzato lo spostamento in altro luogo. Nel caso venga dato l ordine di procedere all esodo gli studenti che non si trovano in classe devono: rientrare in classe se le vie sono libere; mettersi in fila ed uscire con la prima classe che sta uscendo. GLI STUDENTI CHE AL MOMENTO DELL EMERGENZA SI TROVANO IN CLASSE DEVONO: Disporsi ordinatamente in fila indiana evitando il vociare confuso, grida e richiami; Seguire le indicazioni dell insegnante che accompagna la classe e rispettare le precedenze stabilite; Camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate, senza spingere ed evitando di correre; Collaborare con l insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento; Attenersi strettamente a quanto ordinato dall insegnante nel caso si verifichino contrattempi che richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano. GLI STUDENTI CHE AL MOMENTO DELL EMERGENZA NON SI TROVANO IN CLASSE: Se si trovano allo stesso piano della propria aula: devono ricongiungersi immediatamente alla propria classe e procedere seguendo le disposizioni impartite; Se si trovano ad un piano diverso da quello della propria aula: devono unirsi alla classe più vicina (entrando in aula o accodandosi al gruppo) e segnalare la propria presenza all insegnante responsabile di tale classe, il quale avrà il compito di comunicare all insegnante della classe di appartenenza la loro presenza (esempio tramite passaparola); 17

18 Gli studenti devono procedere all evacuazione rispettando la procedura di evacuazione e seguendo gli ordini impartiti. Una volta giunti al punto di raccolta questi si ricongiungeranno alla propria classe. 7.2 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI TERREMOTO 7.2.a PER TUTTI I PRESENTI Mantenere la calma; Non precipitarsi fuori; Restare in classe o stanza e ripararsi sotto un tavolo, scrivania, sotto l architrave della porta (in presenza di un muro portante) o negli angoli delle murature portanti; Non sostare al centro degli ambienti; Allontanarsi dalle finestre, porte con vetri, armadi, scaffalature in quanto cadendo potrebbero causare ferite; Se ci si trova nei corridoi o nel vano scale bisogna rientrare nella propria classe o in quella più vicina; Dopo la scossa di terremoto, all ordine di evacuazione, abbandonare l edificio in modo ordinato, con le medesime modalità illustrate per il caso incendio; Recarsi al più presto nella zona di raccolta prestabilita; All esterno, allontanarsi dall edificio, da alberi, da lampioni, da linee elettriche e quant altro che cadendo potrebbe causare ferite; Cercare un posto dove non ci sia nulla sopra di sé; Non avvicinarsi ad animali spaventati; Il personale incaricato, prima di abbandonare il fabbricato, chiuderà l alimentazione del gas, idrica ed elettrica, azionando gli appositi dispositivi. 7.3 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI CROLLO 7.3.a PER TUTTI I PRESENTI Il crollo può avvenire per diversi motivi, tra i quali: cedimento della struttura esplosione per fuga di gas o di origine dolosa; crollo in conseguenza di incendio, terremoto, alluvione. 18

19 Se ci si trova coinvolti nel crollo, cercare di liberarsi con calma e cautela: ogni movimento potrebbe far cadere altre parti, peggiorando la situazione; Se non è possibile liberarsi, cercare di ricavarsi una nicchia nella quale respirare e risparmiare fiato e forze per chiamare i soccorritori; Chi non è coinvolto nel crollo e non può portare soccorso agli altri abbandoni l edificio con calma, evitando i movimenti che potrebbero provocare vibrazioni ed ulteriori crolli; Nell uscire segnalare le chiamate di soccorso ai soccorritori; Allontanarsi dall edificio e recarsi nei luoghi di raccolta. 7.4 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI NUBE TOSSICA 7.4.a PER TUTTI I PRESENTI In caso di emergenza dovuta alla minaccia di intossicazioni per nube tossica proveniente dall esterno (fughe di gas da fabbriche, da incendi ): Rimanere al proprio posto e non uscire dall edificio; Contattare immediatamente il 115 (soccorso tecnico urgente dei vigili del fuoco) per avere istruzioni in merito; Chiudere tutte le finestre e le porte verso l esterno per impedire alla nube tossica di entrare nell edificio; Raggrupparsi se possibile nelle stanze più interne dell edificio, più protette; Nel caso qualcuno sia fuori dalla propria aula dovrà ricongiungersi immediatamente al proprio gruppo; Attendere l autorizzazione all evacuazione da parte degli organi competenti. 7.5 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA PER IL DIRIGENTE E PER IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA 7.5.a SEGNALAZIONE DI PERICOLO In base alle informazioni ricevute dal personale addetto alla gestione dell emergenza (sia in caso d incendio che a seguito di un terremoto), il Dirigente (o il suo sostituto) valuta la necessità di ordinare l evacuazione parziale o totale della scuola. Nel caso di evacuazione parziale il Dirigente (o il suo sostituto) comunica all addetto alla gestione del piano di procedere ad avvisare a voce le classi della zona interessata all emergenza. 19

20 Nel caso di evacuazione totale il Dirigente (o il suo sostituto) dispone affinché il segnale per l evacuazione sia dato mediante suoneria ( azionare il segnale d allarme) o, in caso d assenza o mancato funzionamento della suoneria, a voce locale per locale degli addetti alla lotta antincendio ed alla gestione dell emergenza di ogni piano. 7.5.b CHIAMATA D EMERGENZA In base alle informazioni ricevute dal personale addetto all emergenza, il Dirigente (o il suo sostituto) dà indicazione al personale incaricato di effettuare la CHIAMATA DI SOCCORSO. 7.5.c MODALITÀ DI EVACUAZIONE Ad avvenuta segnalazione dell allarme il Dirigente (o il suo sostituto) deve abbandonare l edificio e portarsi verso il luogo di raccolta prestabilito, rispettando le indicazioni degli addetti alla lotta antincendio ed alla gestione dell emergenza. In particolare il Dirigente(o il suo sostituto) deve: non appena raggiunto il luogo di raccolta, attendere che il personale addetto ai controlli abbia verificato la situazione e gliela comunichi; all arrivo dei Vigili del Fuoco, riferire loro la situazione, in particolare fornire indicazioni su feriti e dispersi, con la collaborazione eventualmente delle persone maggiormente informate sui fatti. 7.5.d TERMINE DELL EMERGENZA Al termine dell emergenza il Dirigente ( o il suo sostituto), dopo aver chiesto la consulenza dei Vigili del Fuoco, deve: incaricare un addetto alla gestione dell emergenza di ripristinare le alimentazioni dell edificio; dare disposizione agli alunni, docenti e non docenti di rientrare ordinatamente nella scuola. Nel caso l emergenza non possa ritenersi rientrata il Dirigente (o il suo sostituto) dispone l interruzione dell attività scolastica. 7.6 SEGNALAZIONE DI INCENDIO Gli studenti che individuano o sono informati di un principio di incendio devono : informare immediatamente il proprio insegnante; attenersi alle disposizioni impartite dal proprio insegnante. I dipendenti che individuano o sono informati di un principio di incendio devono : informare immediatamente un addetto antincendio; 20

21 rimanere in prossimità del luogo di incendio; localizzare gli estintori installati nei pressi dell incendio. E auspicabile che il personale informato sulle modalità di utilizzo degli estintori cerchi di spegnere l incendio, avendo cura di non mettere a repentaglio l incolumità propria e quella delle persone presenti. 8. INFORMAZIONE E FORMAZIONE Gli addetti antincendio hanno partecipato ad un corso di formazione conforme a quanto stabilito dall allegato IX del DM 10/3/1998. Come prescritto dall allegato X del DM 10/3/98 tali addetti hanno acquisito l attestato di idoneità tecnica rilasciato dai Vigili del Fuoco. Tutti i dipendenti hanno ricevuto un informazione antincendio conforme a quanto stabilito dall allegato VII (Commi 7.2 e 7.3) del DM 10/3/1998. Nel corso di ogni anno scolastico saranno effettuate almeno due prove di esodo alle quali parteciperanno tutti i dipendenti e gli alunni. In conformità a quanto prescritto dal DM 10/3/1998 (Allegato 7, Capitolo 7.4) le prove di esodo consisteranno: nel raggiungere il luogo sicuro attraverso il percorso di esodo principale; nel raggiungere il luogo sicuro attraverso un percorso di esodo alternativo (ipotizzando che il percorso principale sia inutilizzabile); nell identificare l ubicazione delle attrezzature di spegnimento (estintori e idranti); nell identificare eventuali dispositivi di allarme e le porte resistenti al fuoco. 9. INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO ED ALTRI SERVIZI ESTERNI La richiesta di intervento e l eventuale preallarme dei Vigili del Fuoco sono di competenza del Coordinatore delle procedure di emergenza e di evacuazione e/o del suo delegato. Al loro arrivo i Vigili del Fuoco e gli Agenti degli altri Servizi esterni assumono la direzione dell intervento e gli addetti antincendio collaborano con loro. All atto della richiesta di intervento dei Vigili del Fuoco devono essere precisate : dimensioni dell evento; parte interessata del fabbricato; tipo di attività e materiali coinvolti; 21

22 mezzi di spegnimento esistenti. All arrivo dei VV.F. gli addetti antincendio consegnano a loro le piante dell edificio, si metteranno a loro disposizione e danno informazioni in merito a : azioni già effettuate; percorso per portarsi in prossimità dell incendio; dotazione ed ubicazione dei mezzi di estinzione; ubicazione degli interruttori elettrici generali; illuminazione di sicurezza; caratteristiche costruttive del fabbricato; conformazione dei luoghi, vie e uscite di emergenza; eventuali persone disperse. 10. PIANI DI INTERVENTO MEDICO: PRIMO SOCCORSO In caso di infortunio grave la procedura da seguire è quella descritta di seguito COMPORTAMENTO DELL INFORTUNATO (PERSONALE DOCENTE O NON DOCENTE) L infortunato deve mantenere la calma e avvisare, se possibile,dell incidente un collega avendo cura di fornire una descrizione il più completa possibile dell accaduto COMPORTAMENTO DI CHI ASSISTE ALL INFORTUNIO (DI QUALSIASI GENERE) Chi assiste all infortunio deve: Valutare l ambiente in cui è avvenuto l infortunio per evitare di compromettere la propria e l altrui incolumità; Verificare lo stato dell infortunato,fargli delle domande per verificare lo stato di coscienza e la lucidità; Avvisare il responsabile di plesso o un suo delegato e gli addetti al primo soccorso, riferendo tutte le informazioni che si hanno IN ASSENZA DEL RESPONSABILE O DI UN SUO DELEGATO Chiamare se necessario i soccorsi esterni o verificare se è stato fatto; Chiedere l intervento degli addetti al primo soccorso; Assistere l infortunato verificandone continuamente le condizioni e tranquillizzandolo; 22

23 Se non si fa parte degli addetti al primo soccorso e non si è in possesso di adeguate conoscenze non tentare alcun intervento (respirazione bocca a bocca, massaggio cardiaco ) e non muovere l infortunato (si deve sempre sospettare il rischio di lesioni interne e alla colonna vertebrale) a meno che non vi sia un immediato pericolo di vita (incendi, scoppi, crolli ) COMPORTAMENTO DEL RESPONSABILE O DEL SUO DELEGATO Il responsabile, ricevuto l allarme dal testimone, deve: Allertare o far allertare se necessario i soccorsi esterni; Allertare la squadra interna di primo soccorso COMPORTAMENTO DEGLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO Gli addetti al primo soccorso devono: Portarsi sul luogo dell infortunio; Verificare le condizioni dell infortunato valutando: Se l infortunato è in stato di incoscienza chiamare il 118; Se necessario chiamare i Vigili del Fuoco esterni facendo il 115; Se l infortunato è cosciente verificarne le condizioni chiamando il 118; Vigilare che nessuno, non autorizzato, intervenga sull infortunato; Organizzare l intervento dei soccorsi esterni verificando l accesso ai mezzi di soccorso e mettendosi a loro disposizione; Evitare il trasporto degli infortunati con mezzi propri se l infortunato si presenta in condizioni gravi. 11.ATTIVAZIONE E DIVULGAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA Il datore di lavoro deve emettere disposizioni di servizio finalizzate ad affidare a ciascun dipendente gli incarichi previsti dal piano di emergenza. Al personale deve essere consegnata e illustrata la parte del piano di emergenza che descrive i rispettivi compiti. 23

24 RUOLO PARTE DEL PIANO DI EMERGENZA DA CONSEGNARE Addetto SPP coordinatore (o sostituto) Documento integrale Addetti antincendio/primo soccorso Documento integrale (esposto in sala insegnanti, albo e sito web dell istituto) Incaricato al centralino Capitolo7.1.f R L S Documento integrale (esposto in sala insegnanti, albo e sito web dell istituto) Studenti apri - chiudi fila Allegato numero 2 esposto in classe Singole classi Piano di emergenza generale (estratto del presente piano di emergenza) Personale docente Documento integrale (esposto in sala insegnanti, albo e sito web dell istituto) Personale amministrativo Documento integrale (esposto in sala insegnanti, albo e sito web dell istituto) Collaboratori scolastici Documento integrale (esposto in sala insegnanti, albo e sito web dell istituto) Alunni delle singole classi Estratto del piano generale esposto in ogni luogo nel quale viene svolta attività didattica Ditte appaltatrici ** Capitolo 7.1.d * Docente incaricato di informare gli studenti. ** Sono comprese le ditte che gestiscono servizi interni come ad esempio bar, mense, cucine, sevizio di pulizia dei locali. DOCUMENTO Allegato 1 Allegato 2 Allegato 3 Allegato 4 Allegato 5 Allegato 6 Allegato 7 Cap. 5.2 e 5.8 ESTRATTO GENERALE DEL PIANO LUOGO DI AFFISSIONE/COLLOCAZIONE In ogni edificio in cui si svolge attività con gli alunni Esposto in ogni classe registro di classe Atrio di ingresso Segreteria Direzione Registro di classe Registro di classe Esposto in ogni classe Registro della classe individuata Registro di classe Esposto in ogni classe/luogo in cui si svolge attività 24

25 12. AMBIENTE SCOLASTICO CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA DI CERGNAI La struttura scolastica è costituita da un unico edificio situato in via Campel n. 10 nella frazione di Cergnai del comune di S. Giustina e si sviluppa su due piani: piano terra e piano primo. Al piano terra sono presenti servizi, una entrata/corridoio, depositi, cucina, due refettori, un salone per giochi motori e una rampa di scale per accedere al piano primo. Al piano primo sono presenti aule didattiche, biblioteca, dormitorio, servizi, uno spogliatoio e un corridoio. Il plesso non è dotato di palestra. Al piano terra è situato il giardino a disposizione della scuola. L impianto di luci di emergenza è in fase di progettazione da parte dell Ente Locale proprietario degli immobili. Le pertinenze dell edificio, a disposizione della scuola sono completamente recintate con apertura elettrica del cancello. In particolare nell edificio scolastico si trovano i seguenti spazi: PIANO TERRA: n. 1 atrio/corridoio; 2 locali refettorio; n. 2 bagni alunni; n. 1 bagno per la cucina; n. 1 porta di entrata/antipanico; n. 1 sala giochi; n. 1 ripostiglio insegnanti; n. 1 ripostiglio per cucina; n. 1 ripostiglio per personale ATA; n. 1 cucina; n. 1 dispensa per cucina; n. 1 scala per raggiungere il piano primo; n. 1 centrale termica situata al piano interrato con entrata lato nord-ovest dell edificio; la centrale termica è dotata di estintore e di recinzione con cancello chiuso a chiave. PIANO PRIMO: n. 1 corridoio; n. 1 spogliatoio per docenti; n. 3 aule didattiche; n. 1 biblioteca; n. 3 bagni; n. 1 dormitorio. Nella scuola non è presente aula magna e archivio. L edificio scolastico è dotato di un ingresso principale lato est che funge anche da uscita di emergenza e di un altra uscita dalla cucina che immette sul giardino lato ovest dell edificio. L edificio scolastico è accessibile solo dal lato sud ai mezzi di soccorso. Le vie di fuga sono segnalate in verde sulle planimetrie; il punto di RACCOLTA si trova nel giardino lato sud dell edificio nei pressi della rete di recinzione dotata di apposita cartellonistica. 25

26 POPOLAZIONE GIORNALIERA PER PIANO NELL EDIFICIO (a.s. 2012/2013) PIANO TERRA DURANTE LE ATTIVITA DIDATTICHE ANTIMERIDIANE SI TROVANO AL PIANO TERRA (SALONE, AULA- LABORATORIO): -ALUNNI: da un minimo di 10 ad un massimo di 30 -INSEGNANTI: da un minimo di 1 ad un massimo di 4 -COLLABORATORI: n. 1 -PERSONALE CUCINA: n. 1 Per un totale giornaliero da un minimo di 13 ad un massimo di 36 persone. DURANTE IL PRANZO SI TROVANO AL PIANO TERRA (SALA DA PRANZO): -ALUNNI: n. 56 -INSEGNANTI: n. 8 -COLLABORATORI: n. 2 -PERSONALE CUCINA: n. 2 Per un totale giornaliero massimo di 68 persone. DURANTE LE ATTIVITA DIDATTICHE POMERIDIANE SI TROVANO AL PIANO TERRA (SALONE): -ALUNNI: da un minimo di 10 ad un massimo di 21 -INSEGNANTI: da un minimo 1 ad un massimo di 4 -COLLABORATORI: n. 1 -PERSONALE CUCINA: nessuno -OPERATORE SOCIO-SANITARIO: n. 1 Per un totale giornaliero da un minimo di 13 ad un massimo di 27 persone. PIANO PRIMO DURANTE LE ATTIVITA ANTIMERIDIANE SI TROVANO AL PRIMO PIANO (AULE E BIBLIOTECA): -ALUNNI: da un minimo di 30 ad un massimo di 56 -INSEGNANTI: da un minimo di4 ad un massimo di8 -COLLABORATORI: n. 1 Per un totale giornaliero da un minimo di 35 ad un massimo di 64 persone. DURANTE LE ATTIVITA POMERIDIANE SI TROVANO AL PRIMO PIANO ( AULE E DORMITORIO): -ALUNNI: da un minio di 35 ad un massimo di 56 -INSEGNANTI: da un minimo di 1 ad un massimo di 5 -COLLABORATORI: n. 1 OPERATORE SOCIO-SANITARIO: n. 1 Per un totale giornaliero da un minimo di 38 ad un massimo di 63 persone. 26

27 ATTIVITA ATTIVITA ORARIO CLASSI Lezione da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle Tutte le sezioni Programmazione Come da piano annuale attività Tutte le sezioni PRESENZA DI ALUNNI DISABILI Nel corrente anno scolastico sono presenti n 3 alunni con sostegno nell edificio scolastico. I docenti di sostegno e, in loro assenza il personale ATA sono incaricati di accompagnarli, in caso di emergenza, al punto di raccolta utilizzando le vie di fuga. PRESENZA DI UTENZA ESTERNA I genitori o personale esterno presente nella scuola a qualunque titolo seguirà, in caso di emergenza, le vie di fuga indicate dalle planimetrie esposte nell ambiente in cui si trovano. MEZZI ANTINCENDIO L edificio scolastico è dotato di estintori ma non è dotato di idranti. La dislocazione dei presidi antincendio è descritta nei paragrafi seguenti. IMPIANTO DI RILEVAZIONE INCENDI I locali dell edificio non sono dotati di rilevatori di fumo e di impianti automatici di spegnimento. IMPIANTO LUCI DI EMERGENZA I locali della scuola non sono ancora dotati di luci di emergenza. L Ente proprietario dell immobile ha progettato e finanziato l intervento di installazione delle luci nel corso dell estate IDRANTI L edificio non è dotato di una rete di idranti. Non esiste un attacco per l autopompa sull esterno dell edificio. IMPIANTO DI ALLARME La scuola è dotata di un sistema di allarme azionabile con pulsante dislocato nel corridoio sia al piano terra che al piano primo. L allarme viene dato, in caso di emergenza, attraverso il suono ripetuto più volte (tre volte) del sistema di allarme. 27

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