Lo Stoccaggio di gas naturale
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1 Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l energia Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche Lo Stoccaggio di gas naturale Ing. Liliana Panei Divisione VII - Stoccaggio gas naturale e anidride carbonica 1 liliana.panei@sviluppoeconomico.gov.it Cornegliano Laudense 14 settembre 2012
2 Nuova Struttura organizzativa D.G. Risorse Minerarie ed Energetiche Ministero Sviluppo Economico Dipartimento Energia Direzione Generale Risorse Minerarie ed Energetiche 2 Divisione I Informatizzazione, cartografia, statistica e royalties Divisione II Ufficio territoriale UNMIG di Bologna Ricerca, coltivazione e stoccaggio delle risorse minerarie ed energetiche Italia Settentrionale e relativi impianti in mare Divisione III Ufficio territoriale UNMIG di Roma Divisione IV Ufficio territoriale UNMIG d Napoli Divisione V - Laboratori di analisi e di sperimentazione per il settore minerario ed energetico Divisione VI - Attività di ricerca, coltivazione di idrocarburi e risorse geotermiche Divisione VII - Stoccaggio Gas Naturale e cattura e stoccaggio Di biossido di carbonio (CCS) Divisione VIII Relazioni con Regioni, amministrazioni locali, organismi comunitari e internazionali, espropri
3 3 Il Mercato del gas naturale in Italia
4 Confronto Produzione Vs Consumo Gas (Mln Tep) % 4
5 Il Mercato di Gas Naturale in Italia (Dati 2011) Produzione Nazionale circa MSm3 Import Gas circa MSm3 Totale ~ MSmc 10% 90% 5 National Production Gas Import
6 Situazione mercato del gas naturale in Italia Produzione nazionale anno 2011: MSm3 (~10%) Importazione Approvvigionamento dall estero di gas naturale mediante: - gasdotto - nave per GNL (Gas naturale liquefatto) Importazione via gasdotto Il gas estratto nei paesi produttori viene compresso e trasportato attraverso gasdotti ad alta pressione fino ai punti di ingresso della rete nazionale: - Passo Gries, confine franco-svizzero (da Nord Europa) - Tarvisio, confine austriaco (gas russo) - Gorizia (TransitGas ), confine austriaco (gas russo) - Mazara del Vallo in Sicilia (gas algerino) - Gela in Sicilia (gas libico) Importazione via GNL Le infrastrutture necessarie sono: -terminale di liquefazione in cui il gas viene raffreddato, liquefatto ( 161 C) e caricato sulle metaniere; -terminale di rigassificazione o importazione, in cui il Gnl scaricato dalle metaniere viene rigassificato e immesso nella rete di trasporto nazionale. 6 In Italia attualmente esistono 2 terminali di rigassificazione a Panigaglia (La Spezia) e a Rovigo. Il Gnl consente maggiore flessibilità di approvvigionamento, svincolando l importatore dall utilizzo dei gasdotti e quindi da specifici paesi produttori.
7 Gas Naturale- Punti di Importazione GNL GNL 7
8 Distribuzione dei consumi di gas per Regione Anno 2011 ( Tot Msmc) 8 Sardegna Valle d' Aosta Molise Basilicata Trentino Alto Adige Marche Umbria Abruzzo Liguria Calabria Friuli Venezia Giulia Campania Lazio Sicilia Puglia Toscana Veneto Piemonte Emilia Romagna Lombardia 0,0% 0,2% 0,4% 0,9% 1,7% 2,1% 2,2% 2,7% 3,0% 3,2% 4,4% 5,0% 5,8% 7,5% 8,7% MSm 3 9,0% 10,3% 13,7% 19,1% 30,1% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0%
9 La funzione degli stoccaggi Andamento mensile 2011 Iniezione del gas negli stoccaggi Erogazione del gas dagli stoccaggi Importazione gasdotti GNL Produzione nazionale 9
10 10 Il Comitato Emergenza Gas e la Sicurezza dell Approvvigionamento
11 Comitato emergenza Febbrario 2012 Istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento Energia Componenti: - Esperti Operatori del sistema di trasporto e dispacciamento - Operatori dei sistemi di stoccaggio (Stogit EDISON STOCC.) - Operatore del sistema di dispacciamento e trasporto energia elettrica (TERNA) - Autorità per l energia elettrica e il gas (AEEG) Stato di Emergenza: dal 6 al 15 febbraio 2012 a causa della diminuzione 30% importazioni dalla Russia (Tarvisio) e dalla Libia (-50%), problemi di approvvigionamento dei rigassificatori, elevato consumo gas per intenso freddo (fino a 440 MSm 3 /giorno), minore disponibilità importazione energia elettrica dalla Francia Misure: riavviati impianti termoelettrici ad olio combustibile; massimizzate le importazioni; attivata, con tutte le cautele necessarie, una centrale di stoccaggio ferma (Ripalta) 11
12 Le altre recenti crisi dell approvvigionamento Evento Interruzione Periodo (# giorni) Misure adottate nell emergenza Clima freddo nessuna Inverno 2005 (22 giorni) - Attivazione centrali termoelettriche a olio - Massimizzazione erogazione stoccaggio - Piena utilizzazione della capacità di importazione Clima freddo nessuna Inverno 2006 (88 giorni) - Attivazione centrali termoelettriche a olio - Massimizzazione erogazione stoccaggio - Piena utilizzazione della capacità di importazione Interruzione dell import Importazione dalla Russia (EP: Tarvisio) Gennaio 2009 (14 giorni) - Attivazione centrali termoelettriche a olio - Massimizzazione erogazione stoccaggio - Piena utilizzazione della capacità alternativa di importazione Interruzione dell import Importazione dalla Norvegia e Olanda (EP: Passo Gries) Estate Autunno 2010 (154 giorni) - Piena utilizzazione della capacità alternativa di importazione - Massimizzazione iniezione in stoccaggio 12 Interruzione dell import Importazione dalla Libia (EP: Gela) Febbraio Ottobre 2011 (230 giorni) - Piena utilizzazione della capacità alternativa di importazione
13 13 Lo Stoccaggio di gas naturale in Italia - Cosa è? Come funziona?
14 Stoccaggio di gas naturale In Italia l attività di stoccaggio è iniziata nel 1964 nel campo di Cortemaggiore, in Emilia Romagna, tuttora in esercizio. Si utilizzano giacimenti di gas utilizzati in passato per la produzione di gas I giacimenti sono costituiti da rocce porose (sabbie) presenti nel sottosuolo al di sotto di rocce di copertura impermeabili (argille) che impediscono la migrazione degli idrocarburi verso la superficie L attività di stoccaggio consiste nell immagazzinare il gas in giacimenti durante l estate, quando la domanda è bassa, e di erogarlo in inverno per soddisfare le elevate richieste del mercato 14
15 Lo Stoccaggio di gas naturale Gli impianti Impianto di compressione Impianto di trattamento Pozzo Metanodotto Iniezione Erogazione Metanodotto Roccia di copertura (cup rock) Working Gas Roccia porosa (reservoir) Cushion Gas Acquifero 15
16 Stoccaggio di gas naturale Il Pozzo Tubo guida d = cm Casing d = cm Tubing di produzione d = cm 16
17 Stoccaggio di gas naturale La centrale di Compressione 17 principali impianti: cabinati dei compressori, air-cooler per raffreddamento gas e olio, apparecchiature accessorie
18 Stoccaggio di gas naturale La centrale di trattamento 18 Impianto di disidratazione mediante glicole Impianti di disidratazione mediante setacci molecolari
19 Stoccaggio di gas naturale Il Cluster Le teste pozzo sono l unico elemento visibile in superficie 19
20 Stoccaggio di gas naturale- La capacità (working gas) Anno 2011 I campi di stoccaggio attivi in Italia sono 10, tutti realizzati in corrispondenza di giacimenti a gas esauriti, mentre 14 sono le concessioni vigenti La capacità di stoccaggio di gas naturale al 31 dicembre 2011 è pari a circa milioni di standard metri cubi (MSm3), di cui MSm3 per stoccaggio strategico. Siti di Stoccaggio Regione Capacità Working Gas 20 Cortemaggiore Emilia Romagna 959 Minerbio Emilia Romagna 3078 Sabbioncello Emilia Romagna 939 Brugherio Lombardia 330 Sergnano Lombardia Settala Lombardia Ripalta lomabardia 1686 Fiume Treste Abruzzo Cellino Abruzzo 118 Collalto Veneto 440
21 Distribuzione della capacità di stoccaggio per Regione - (Working gas) 3% 26% 32% 39% Emilia Romagna Lombardia Abruzzo Veneto 21
22 Stoccaggio di gas naturale- Nuovi progetti In corso di realizzazione 4 nuovi impianti per complessivi MSm3: S.Potito e Cotignola in Emilia Romagna, Edison Stoccaggio Cornegliano in Lombardia, ItalgasStorage nuovo operatore Cugno Le Macine in Basilicata, Geogastock nuovo operatore Bordolano stoccaggio in Lombardia, Stogit. Iter autorizzativo in corso Per ulteriori 6 nuovi siti (Romanengo, Bagnolo Mella, S.Benedetto, Sinarca, Palazzo Moroni, Poggiofiorito) è stato avviato l iter autorizzativo; 22
23 Campi di Stoccaggi Esistenti e in fase di sviluppo Collalto (TV) Romanengo (CR) Brugherio (MI) Settala (MI-LO) Sergnano (CR-BG) Ripalta (CR) Cornegliano (LO) Cortemaggiore (PC) Bordolano (CR-BS) Bagnolo Mella (BS) Alfonsine (RV) S.Potito e Cotignola(RV) Sabbioncello (FE) Minerbio (BO) Palazzo Moroni (AP) S.Benedetto (AP) Cellino (TE) PoggioFiorito (CH) Fiume Treste (CH-CB) Sinarca (CB) Cugno le Macine (MT) 23 Esistente Da Sviluppare
24 Fonti normative - Norme attuative D.Lgs.n. 164/2000 Norme comuni per il mercato interno del gas naturale Decreto Ministeriale 21 gennaio 2011 Modalità di conferimento della concessione di stoccaggio di gas naturale in sotterraneo e relativo disciplinare tipo Decreto Direttoriale 4 febbraio 2011 Procedure operative di attuazione del decreto ministeriale 21 gennaio 2011 e modalità di svolgimento delle attività di stoccaggio e di controllo 24
25 Direttiva Seveso In sede di prima applicazione della direttiva 82/501/CEE (Direttiva Seveso), gli impianti di stoccaggio in sotterraneo, in considerazione della disciplina di sicurezza specifica che regola le attività minerarie in Europa, non sono stati considerati rientranti nel campo di applicazione della normativa. A seguito di approfondimenti svolti in sede europea alla fine del 2008 è stato chiarito che, non essendo espressamente esclusi dall applicazione della direttiva, tutti gli stoccaggi di sostanze pericolose, compresi quelli in giacimenti, sono soggetti agli obblighi derivanti dalla direttiva 96/82/CE con le modifiche introdotte dalla direttiva 2003/105/CE e s.m.i. 25 Con Circolare interministeriale 21 ottobre 2009 (Ministero dell ambiente, dell interno e dello sviluppo economico), sono stati forniti agli operatori indirizzi per l applicazione del decreto legislativo n.334 agli stoccaggi sotterranei di gas naturale. In particolare la circolare stabilisce un raccordo tra gli adempimenti tecnici previsti dal D.Lgs. n. 334/1999 e dal D.Lgs. n. 624/1996. Al fine di non duplicare le stesse verifiche e gli stessi controlli richiesti dalle due norme, è previsto un coordinamento tra gli organi competenti in modo che le verifiche previste siano eseguite congiuntamente. E previsto inoltre il supporto tecnico del Ministero dello sviluppo economico allo svolgimento delle istruttorie sui Rapporti di sicurezza.
26 Direttiva Seveso Rapporto di sicurezza Elaborato tecnico i cui contenuti, definiti all Art. 8 del D. Lgs. 334, permettono di identificare e quantificare i rischi allo scopo di definire un programma di prevenzione e protezione. Il Rapporto di Sicurezza attesta che: -è stato adottato il Sistema di Gestione della Sicurezza; -sono stati individuati i pericoli d incidente rilevante e sono state previste le misure di prevenzione che saranno adottate nella realizzazione dell impianto allo scopo di limitare le conseguenze; - sono stati predisposti i Piani d Emergenza Interni e sono stati forniti all autorità competente gli elementi utili per l elaborazione del Piano di Emergenza Esterno. 26
27 Direttiva Seveso Informazione alle popolazioni previsto nella fase di predisposizione del Piano di Emergenza Esterno (PEE) (DPR 16 febbraio 2007 Linee guida per l informazione della popolazione) Il Prefetto, d'intesa con le Regioni e gli enti locali interessati, predispone il Piano di Emergenza Esterno allo stabilimento e ne coordina l'attuazione. Tale Piano è elaborato allo scopo di informare adeguatamente la popolazione e le autorità locali competenti. 27
28 28 Iter autorizzativo per il rilascio di una concessione di stocaggio
29 Selezione progetti in Concorrenza La selezione dei progetti avviene in base ai seguenti criteri : a) completezza e razionalità del progetto e del programma lavori b) tempi programmati per l esecuzione dei lavori e per l entrata a regime in relazione alle prestazioni di stoccaggio previste in termini di WG e prestazioni di punta di erogazione e di iniezione c) modalità di svolgimento dei lavori (sicurezza e alla salvaguardia ambientale) d) efficienza prevista dello stoccaggio e) durata minima dell invaso/svaso f) utilizzo delle potenzialità originarie del giacimento (WG/GOIP) g) rapporto costi di esercizio/working gas 29
30 30 Lombardia- Lo stoccaggio di gas naturale
31 Lombardia - Impianti di stoccaggio Attualmente nella regione Lombardia sono in esercizio n. 4 concessioni di stoccaggio gas in giacimenti depletati per una capacità di stoccaggio complessiva di circa MSm 3, rappresentanti il 39% della capacità di stoccaggio in Italia. Siti di Stoccaggio Regione Capacità Working Gas Brugherio Lombardia 330 Sergnano Lombardia Settala Lombardia Ripalta Lomabardia 1686 E prevista l entrata in esercizio entro il 2016 della concessione Cornegliano rilasciata il 15 marzo 2011 alla S.r.l. Italgas Storage (1.300 MSm 3 ) Con la realizzazione di nuovi impianti relativi alla concessione Bordolano si avrà un ulteriore incremento della capacità di stoccaggio pari a MSm 3 31 Sono in corso di istruttoria i procedimenti di rilascio di due nuove concessioni di stoccaggio (Bagnolo Mella e Romanengo) per una capacità complessiva pari a 358 MSm 3
32 Regione Lombardia- Stoccaggi Sondrio TRENTO Verbano- Cusio-Ossola Varese Como Lecco Bergamo Monza e della Brianza Novara BRU GH E RI O ST O C C A GGI O MILANO SE T T A LA ST O C C A GGI O SE RGN A N O ST O C C A GGI O Brescia BA GN O LO M E LLA ST O C C A GGI O Verona V Vercelli Lodi RO M A N E N GO ST O C C A GGI O RI P A LT A ST O C C A GGI O C O RN E GLI A N O ST O C C A GGI O BO RDO LA N O ST O C C A GGI O Pavia Cremona Mantova Piacenza ATTIVITA DI STOCCAGGIO DI GAS REGIONE LOMBARDIA CORTEMAGGIORE STOCCAGGIO Situazione al 21 maggio 2012 Asti 32 Alessandria Parma Istanze di concessione di stoccaggio Concessioni di stoccaggio RI V A RA ST O C C A GGI O
33 La sicurezza dei lavoratori Dal punto di vista della sicurezza dei lavoratori addetti all esercizio dello stoccaggio, tutte le attività che si svolgono in concessione sono sottoposte al monitoraggio e controllo da parte degli Uffici tecnici territoriali del Ministero. Grazie all applicazione e ai controlli previsti dalla normativa specifica, il settore dimostra un livello di sicurezza molto alto rispetto agli altri comparti industriali, come è dimostrato costantemente dalle statistiche e comprovato dalle tabelle di rischio assicurativo INAIL, le più basse tra i comparti industriali (33 contro 100 della media, con prevalenza degli infortuni durante il tragitto abitazione-posto di lavoro) 33 L applicazione coordinata delle norme specifiche di sicurezza mineraria e della normativa Seveso, relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti (di competenza dei Comitati Tecnici Regionali - CTR - presieduti dai Comandanti regionali dei Vigili del Fuoco), garantiscono i più alti livelli di sicurezza per i lavoratori e la popolazione. In particolare l esame del progetto da parte del CTR, finalizzato alla identificazione e quantificazione del rischio, permette di identificare le soluzioni impiantistiche più sicure per ogni impianto e la definizione e l applicazione di programmi di prevenzione e protezione
34 34 Il progetto di Cornegliano Laudense
35 Iter Autorizzativo 31 ottobre 2001 Il Ministero dello Sviluppo Economico avvia la procedura, tramite Bando, per la conversione a stoccaggio di gas naturale del giacimento in fase avanzata di coltivazione di Cornegliano ricadente nella concessione di coltivazione Caviaga in titolo all ENI 9 settembre 2002 Confservizi International Srl presenta istanza al MSE finalizzata all ottenimento della concessione di stoccaggio in concorrenza con altri operatori 7 agosto 2003 Il Ministero seleziona l istanza di concessione presentata da Confservizi International Srl in quanto ritenuta superiore relativamente alla completezza e razionalità del progetto nonché per le modalità di svolgimento lavori riferiti alla sicurezza e salvaguardia ambientale 35 2 dicembre 2005 l Assemblea dell ATI, con capofila Confservizi International Srl, fonda ITAL GAS Storage e scioglie l ATI 22 gennaio 2009 Decreto di compatibilità ambientale MATTM 13 ottobre 2010 Rilascio dell intesa da parte della Regione Lombardia 23 dicembre 2010 Rilascio Nulla Osta di Fattibilità ai sensi del d.lgs. 334/99 da Ministero dell Interno Dipartimento dei VVFF Direzione regionale Lombardia 15 marzo 2011 Rilascio della concessione di stoccaggio CORNEGLIANO STOCCAGGIO
36 Il Progetto di Cornegliano Il giacimento ricade all interno della concessione di coltivazione Caviaga, in titolo alla società Eni S.p.A, localizzata prevalentemente nel territorio della Provincia di Lodi Con comunicazione del 31 ottobre 2001, il Ministero ha messo a disposizione degli operatori alcuni giacimenti di coltivazione depletati, valutati idonei per le attività di stoccaggio, tra cui quello di Cornegliano. In data 15 marzo 2011 è stato emanato dal Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare e d intesa con la Regione Lombardia, il decreto per il conferimento della concessione di stoccaggio di gas naturale in sotterraneo Cornegliano Stoccaggio alla società ITAL GAS Storage S.r.l. 36
37 Il Giacimento di Cornegliano Il giacimento di Cornegliano è costituito da 5 livelli mineralizzati di cui uno principale (livello C) e quattro secondari. Il gas è stato prodotto essenzialmente dal livello C che risulta l unico ad esser interessato dal progetto di conversione a stoccaggio. Profondità media: 1500 m slm Pressione iniziale: 161 Kg/cm 2 a N. pozzi stoccaggio: 14 Lo stoccaggio avverrà nel livello C a circa metri di profondità; la copertura sarà garantita da uno strato di argille dello spessore di circa 500 metri. Lo spessore del livello che ospiterà il gas risulta di circa 30 m. 37
38 Il Progetto: Dati generali Capacità: Working gas: MSm 3 ; Cushion gas: 900 MSm 3 Portata di punta: c.a. 27 MSm 3 /g (in fase di erogazione/iniezione) Pressione massima: 161 bar (pressione originaria del giacimento) Opere da realizzare: 2 turboalternatori per la generazione di energia elettrica Compressione a mezzo di 4 compressori alternativi azionati da motori elettrici, di portata unitaria pari a 7 Milioni metri cubi al giorno Disidratazione tramite 4 colonne di assorbimento a glicol Area Pozzo: 14 nuovi pozzi in 2 cluster ( Cluster A nell area ad est adiacente alla centrale di stoccaggio e Cluster B nei pressi della Cascina Bosso). L acqua di strato verrà inviata ad un serbatoio di raccolta e reiniettata in giacimento mediante pompa e pozzo dedicato La fase realizzativa delle opere avrà una durata di circa 42 mesi 38
39 39 Ubicazione impianti
40 40 Centrale e cluster A
41 Grazie dell attenzione 41
Lo Stoccaggio di gas naturale
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