TRACHEOSTOMIA E DISFAGIA NEUROGENA

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1 TRACHEOSTOMIA E DISFAGIA NEUROGENA Il contributo del logopedista VALUTAZIONE DELLA DEGLUTIZIONE Dati anamnestici specifici (anamnesi fisiologica, patologica, patologie associate, sintomatologia, ecc.) Valutazione logopedica clinico-funzionale della disfagia (bsa coscienza, secrezioni, disfonia, disartria, riflesso faringeo, velo palatino, tosse/raclage, postura, igiene orale, ecc.-, test dell acqua, prove con diverse consistenze, ) Valutazioni strumentali (FEES, VFG, EMG della deglutizione, manometria esofagea, ecc.) 1

2 MACROTIPOLOGIE DI CANNULE Cuffiate (indicata per pazienti ventilati) Fenestrate (per fonazione e svezzamento) Normali (per pazienti in respiro spontaneo ma con indicazioni al mantenimento della cannula) Mini track (per pazienti con situazioni non del tutto stabilizzate) ACCORGIMENTI NELLA VALUTAZIONE E TRATTAMENTO LOGOPEDICO DEL PAZIENTE PORTATORE DI CANNULA TRACHEOSTOMICA Se normalmente siamo abituati a dare enorme importanza alla consistenza degli alimenti, in presenza di disfagia, quando il paziente è portatore di cannula tracheostomica dovremo dare altrettanta importanza al colore del cibo somministrato, in quanto dovrà essere chiaramente distinguibile dalle normali secrezioni nel broncoaspirato. Es. colorazione del cavo orale con blu di metilene (valutazione della gestione delle secrezioni); Blu di metilene nell acqua per il test dell acqua; Coloranti alimentari nel cibo semisolido omogeneo o nei liquidi somministrati, ecc 2

3 DURANTE LA SOMMINISTRAZIONE Se il paziente è portatore di cannula tracheostomica cuffiata, dovremo informarci sulla capacità (ed eventualmente sulle tempistiche) del paziente stesso di rimanere in respirazione spontanea; In seguito dovremo scuffiare il paziente e, preferibilmente, aspirare le secrezioni che potrebbero essersi accumulate sopra la cuffia; Si potrà quindi procedere alla valutazione o alla somministrazione (a seconda del periodo riabilitativo nel quale ci troviamo) di boli colorati; Sarà necessario, infine, aspirare nuovamente il paziente controllando il colore del broncoaspirato. DIFFICOLTÀ DEGLUTITORIE RELATE ALLA PRESENZA DI CANNULA TRACHEOSTOMICA La cannula si comporta come un perno, rendendo limitata dell escursione laringea con conseguente incompleto ribaltamento dell epiglottide Non mantenimento delle fisiologiche pressioni nei varii segmenti deglutitori 3

4 LIMITI DELLA CANNULA CUFFIATA Rischio di decubito se la pressione della cuffia dovesse essere eccessiva Ristagno delle secrezioni sopra la cannula, con aumento di rischi infiammatori Aumento dell ancoraggio della cannula alla trachea INOLTRE, LA CUFFIATURA NON PROTEGGE DA RISCHIO DI ASPIRAZIONE (le sostanze liquide riescono a percolare ugualmente tra la parete tracheale e la cuffia; quando il paziente viene scuffiato si rischia l aspirazione di ciò che ristagnava sopra la cuffia). Per tali motivi, è sconsigliabile alimentare o idratare il paziente mantenendo la cannula cuffiata. SVEZZAMENTO DALLA CANNULA Il logopedista può contribuire allo svezzamento dalla cannula tracheostomica cercando di effettuare esercizi respiratori e fonatori. Si cercherà di abituare il paziente al mantenimento della valvola fonatoria unidirezionale per tempi sempre maggiori (logicamente a cannula scuffiata!!!). Infine, si cercherà di mantenere chiusa la cannula per tempi sempre maggiori. 4

5 CONSIGLI Durante l alimentazione per os (pz seduto a 90 ) ed enterale (pz posturato a 40 ), la cannula viene tenuta scuffiata (attenzione all efficacia dei riflessi di protezione) La cannula deve essere, comunque, tenuta costantemente sotto controllo da chi assiste il paziente durante l alimentazione (è opportuno aspirarlo alla fine del pasto) GRAZIE A TUTTI PER L ATTENZIONE! 5

6 BIBLIOGRAFIA O. Schindler, G. Ruoppolo, A. Schindler Deglutologia Torino, Omega Edizioni B. Trevalca, S. Sukkar, M. Spadola Bisetti Disfagia.eat Torino, Omega Edizioni 2001 Patrizia Cancialosi Riabilitazione del cerebroleso disfagico Torino, Edizione Minerva Medica, 2007 Cristina Reverberi, Francesco Lombardi Tracheostomia e disfagia nel grave cerebroleso Pisa, Edizioni Del Cerro, 2007 O. Schindler, S. Raimondo Linee guida sulla gestione del paziente disfagico adulto in foniatria e logopedia Acta Phoniatrica Latina (Rivista internazionale di foniatria, logopedia ed audiologia). Vol.29, n.1,

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