STUDIO DI SETTORE WG66U

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1 A L L E G AT O 19 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE WG66U S O F T WA R E H O U S E, R I PA R A Z I O N E D I M A C C H I N E P E R U F F I C I O E D A L T R I S E R V I Z I C O N N E S S I A L L ' I N F O R M A T I O N T E C H N O L O G Y

2 CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L'applicazione dello studio di settore attribuisce ai contribuenti un ricavo potenziale. Tale ricavo viene stimato tenendo conto sia di variabili contabili sia di variabili strutturali che influenzano il risultato economico di un impresa anche con riferimento al contesto territoriale in cui la stessa opera. L'applicazione dello studio consente, inoltre, di valutare la coerenza e la normalità economica della singola impresa in relazione al settore economico di appartenenza. A tale scopo, nell ambito dello studio, vengono individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell espletamento dell attività. L evoluzione dello studio di settore è finalizzata a cogliere eventuali cambiamenti strutturali, modifiche dei modelli organizzativi e variazioni di mercato all interno del settore economico e presuppone un attività di analisi e ricerca economica, che viene condotta attingendo a fonti informative pubbliche e non pubbliche. Le fonti pubbliche sono rappresentate da elaborazioni di enti o società che svolgono ricerche di tipo economicostatistico (Istat, Banca d Italia, Infocamere, ecc.) e che forniscono dati e informazioni sull andamento economico dei mercati, sulla struttura e la dimensione dei principali settori economici. Oltre alle fonti di carattere pubblico, che forniscono informazioni più generali, vengono utilizzate fonti specifiche settoriali (riviste specializzate, partecipazione a seminari e convegni specialistici, pubblicazioni dei principali istituti di ricerca, indagini campionarie, ecc.); si tratta di fonti che illustrano: l andamento della domanda, la struttura dell offerta, sia in termini di tipologie di attività imprenditoriali presenti che di modelli organizzativi adottati dagli operatori, i canali distributivi utilizzati, il livello di avanzamento tecnologico presente nei processi produttivi, ecc.. Un supporto più diretto e operativo proviene da una rete di tecnici costituita da istituti universitari, centri di ricerca, docenti e ricercatori, che opera anche tramite l utilizzo di panel di imprese. Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore WG66U, evoluzione dello studio VG66U. Le attività economiche oggetto dello studio di settore WG66U sono quelle relative ai seguenti codici ATECO 2007: Riparazione e manutenzione di macchine ed attrezzature per ufficio (esclusi computer, periferiche, fax); Pubblicazione di mailing list; Edizione di giochi per computer; Edizione di altri software a pacchetto (esclusi giochi per computer); Produzione di software non connesso all'edizione; Consulenza nel settore delle tecnologie dell'informatica; Gestione di strutture e apparecchiature informatiche hardware - housing (esclusa la riparazione); Altre attività dei servizi connessi alle tecnologie dell'informatica nca; Elaborazione elettronica di dati contabili (esclusi i Centri di assistenza fiscale - Caf); Altre elaborazioni elettroniche di dati; Gestione database (attività delle banche dati); Hosting e fornitura di servizi applicativi (ASP); Portali web; Attività dei disegnatori grafici di pagine web; Riparazione e manutenzione di computer e periferiche.

3 L evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando le informazioni contenute nel modello VG66U per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore per il periodo d imposta 2011, trasmesso dai contribuenti quale allegato al modello UNICO I contribuenti interessati sono risultati pari a Nella prima fase di analisi posizioni sono state scartate in quanto non utilizzabili nelle successive fasi dell elaborazione dello studio di settore (casi di cessazione di attività, situazioni di non normale svolgimento dell attività, contribuenti forfetari, presenza di attività secondarie con un incidenza sui ricavi complessivi superiore al 30%, ricavi dichiarati ai fini dell applicazione degli studi di settore maggiori di euro). Sui dati contenuti nei modelli studi di settore della restante platea sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione del campione dello studio, lo scarto di ulteriori posizioni. I motivi di scarto sono stati: quadro D (elementi specifici dell'attività) non compilato; quadro F (elementi contabili) non compilato; comune del quadro B (unità locali destinate all esercizio dell attività) e/o anagrafico mancante o errato; errata compilazione delle percentuali relative all attività svolta o non inerenza con lo studio in oggetto (quadro D); errata compilazione delle percentuali relative alla localizzazione della clientela (quadro D); errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D); errata compilazione delle percentuali relative agli elementi specifici per l edizione e la commercializzazione di software - Per settore (quadro D); incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi è stato pari a IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per suddividere le imprese in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, è stata seguita una strategia di analisi che combina in sequenza due tecniche statistiche di tipo multivariato: un analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie l Analisi in Componenti Principali; un procedimento di Cluster Analysis. L Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie pur conservando gran parte dell informazione iniziale. A tal fine vengono identificate nuove variabili, dette componenti principali, tra loro ortogonali (linearmente indipendenti, incorrelate). Le variabili prese in esame nell Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri del modello. Tale scelta nasce dall esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse modalità di svolgimento dell attività, ecc.; tale caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realtà economiche e produttive di una impresa. Nell applicazione dell Analisi in Componenti Principali è stata scelta la soluzione migliore in termini di significatività statistica ed economica. Pertanto, sono state scelte le componenti principali che riescono a spiegare la maggior parte della varianza iniziale e che consentono, sulla base del criterio dell interpretabilità, di rappresentare i diversi aspetti strutturali delle attività oggetto di studio.

4 La tecnica statistica della Cluster Analysis, applicata ai risultati dell Analisi in Componenti Principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo è possibile raggruppare le imprese con caratteristiche strutturali ed organizzative simili 1. L utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un applicazione diretta della Cluster Analysis poiché, riducendo con l Analisi in Componenti Principali il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, l operazione di clustering risulta meno complessa e più precisa. I gruppi omogenei individuati sono valutati anche in termini di significatività economica per verificarne l aderenza alla concreta realtà imprenditoriale. Nel procedimento di clustering adottato, quindi, l omogeneità dei gruppi deve essere interpretata non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che concorrono a definire il profilo dei singoli gruppi. La descrizione dei gruppi omogenei è riportata nel Sub Allegato 19.A. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all andamento dei ricavi delle imprese appartenenti allo stesso gruppo. Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Lineare Multipla. La Regressione Lineare Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti. La stima della funzione di ricavo è stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e i dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). È opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione è stata effettuata un analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di coerenza dei dati nell esercizio dell attività e per scartare le imprese anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della funzione di ricavo. A tal fine sono stati selezionati, in base alla loro capacità di individuare anomalie nella relazione tra le voci contabili esaminate, i seguenti indicatori di natura economico-contabile: Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 2 ; Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria stessi 3 ; Incidenza del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi sui ricavi 4 ; Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi 5. Le formule degli indicatori economico-contabili sono riportate nel Sub Allegato 19.C. 1 Nella fase di Cluster Analysis, al fine di garantire la massima omogeneità dei soggetti appartenenti a ciascun gruppo, vengono classificate solo le osservazioni che presentano caratteristiche strutturali simili rispetto a quelle proprie di uno specifico gruppo omogeneo. Non vengono, invece, presi in considerazione, ai fini della classificazione, i soggetti che possiedono aspetti strutturali riferibili contemporaneamente a due o più gruppi omogenei. Ugualmente non vengono classificate le osservazioni che presentano un profilo strutturale molto dissimile rispetto all insieme dei cluster individuati. 2 L indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili di proprietà ammortizzabili e il valore degli ammortamenti dei beni strumentali mobili. 3 L indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria (in leasing) e i canoni di leasing. 4 L indicatore verifica che la somma del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi non assuma valore negativo. 5 L indicatore verifica che le voci di costo relative agli oneri diversi di gestione e alle altre componenti negative costituiscano una plausibile componente residuale di costo.

5 Successivamente, ai fini della determinazione del campione di riferimento, sono state escluse le imprese che non rispettavano le condizioni di normalità economica 6 anche per un solo indicatore di quelli sopra citati. Così definito il campione di riferimento, si è proceduto alla definizione della funzione di ricavo per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della funzione di ricavo sono state utilizzate variabili contabili, variabili strutturali e variabili territoriali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo stepwise 7. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della funzione di ricavo è ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l eventuale presenza di eteroschedasticità connessa alla variabilità legata ad aspetti dimensionali dell impresa. Nella definizione della funzione di ricavo si è tenuto conto delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell attività, in modo da individuare ulteriori differenze territoriali oltre a quelle già rilevate con la Cluster Analysis. A tale scopo sono stati utilizzati i risultati dello studio della Territorialità del livello del reddito medio imponibile ai fini dell addizionale Irpef definita su dati del Dipartimento delle Finanze riferiti ai periodi d imposta 2009 e che differenzia il territorio nazionale sulla base del livello del reddito per comune, provincia, regione e area territoriale. Nella definizione della funzione di ricavo il livello del reddito è stato rappresentato con una variabile standardizzata rispetto al valore massimo ed è stata analizzata la sua interazione con la variabile Addetti all attività (personale non dipendente) ; i differenziali relativi alla territorialità del livello del reddito sono ponderati sulla base delle percentuali sui ricavi relative alla localizzazione della clientela 9. Nel Sub Allegato 19.H vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della funzione di ricavo. 6 Vedi Analisi della Normalità Economica. Si fa presente che, ai soli fini indicati, per gli indicatori Incidenza del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi sui ricavi e Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi si fa riferimento ai ricavi dichiarati, nel denominatore delle relative formule. 7 Il metodo stepwise unisce due tecniche statistiche per la scelta del miglior modello di stima: la regressione forward ( in avanti ) e la regressione backward ( indietro ). La regressione forward prevede di partire da un modello senza variabili e di introdurre passo dopo passo la variabile più significativa, mentre la regressione backward inizia considerando nel modello tutte le variabili disponibili e rimuovendo passo per passo quelle non significative. Con il metodo stepwise, partendo da un modello di regressione senza variabili, si procede per passi successivi alternando due fasi: nella prima fase, si introduce la variabile maggiormente significativa fra quelle considerate; nella seconda, si riesamina l insieme delle variabili introdotte per verificare se è possibile eliminarne qualcuna non più significativa. Il processo continua fino a quando non è più possibile apportare alcuna modifica all insieme delle variabili, ovvero quando nessuna variabile può essere aggiunta oppure eliminata. 8 I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell apposito Decreto Ministeriale. 9 L indicatore utilizzato per l area Estero è lo stesso della macro area nazionale: Nord-Ovest.

6 APPLICAZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE In fase di applicazione dello studio di settore sono previste le seguenti fasi: Analisi Discriminante; Analisi della Coerenza; Analisi della Normalità Economica; Analisi della Congruità. ANALISI DISCRIMINANTE Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare una regola di classificazione in grado di definire l appartenenza di ciascuna impresa ai gruppi omogenei individuati nella fase di Cluster Analysis; la descrizione dei gruppi omogenei è riportata nel Sub Allegato 19.A. Al riguardo, è stata utilizzata l analisi discriminante lineare di Fisher. Si tratta di una tecnica statistica multivariata utile per identificare quelle variabili che meglio discriminano i gruppi omogenei 10. Nell analisi discriminante lineare, per ogni gruppo omogeneo viene calcolata una funzione di classificazione come combinazione lineare delle variabili discriminanti 11. Sulla base dei punteggi discriminanti, ottenuti utilizzando tale funzione, viene determinata la probabilità di appartenenza ai gruppi omogenei 12. In tal modo è possibile associare ogni singola impresa ad uno o più gruppi omogenei definendo le relative probabilità di appartenenza. Nel Sub Allegato 19.B vengono riportate le variabili risultate significative nell analisi con i rispettivi pesi discriminanti individuati per ogni gruppo omogeneo. 10 Le variabili discriminanti vengono selezionate con il metodo stepwise partendo da quelle utilizzate nell Analisi in Componenti Principali. 11 La funzione di classificazione è definita nel seguente modo: w i = a i0 + a i1vardis 1 + a i2vardis a imvardis m dove: w i è il punteggio discriminante relativo al gruppo omogeneo i; a i0 è l intercetta; a ij sono i pesi discriminanti scelti in modo da rendere massima la separazione tra i gruppi; vardis j è la j-esima variabile discriminante. 12 La probabilità di appartenenza al gruppo omogeneo i è calcolata nel seguente modo: dove n è il numero complessivo di gruppi omogenei. Prob i w e i e n k 1 Max w1,w2,..., wn wk Max w1,w2,..., wn

7 ANALISI DELLA COERENZA L analisi della coerenza permette di valutare l impresa sulla base di specifici indicatori economico-aziendali, calcolati come rapporto tra determinate variabili contabili e/o strutturali contenute nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore. Gli indicatori sono stati selezionati in base alla loro capacità di misurare l efficienza, la produttività e la redditività nello svolgimento dell attività economica. Con l analisi della coerenza, per ciascun soggetto, si valuta il posizionamento del valore di ogni singolo indicatore rispetto ad un intervallo, individuato come economicamente coerente sulla base dei valori soglia ammissibili. Gli indicatori utilizzati nell analisi della coerenza sono i seguenti: Valore aggiunto lordo per addetto 13 ; Margine per addetto non dipendente 14 ; Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti 15. Le formule degli indicatori utilizzati sono riportate nel Sub Allegato 19.C. Ai fini della individuazione dei valori soglia che definiscono l intervallo di coerenza economica, per ciascuno degli indicatori utilizzati sono state esaminate preliminarmente, ad eccezione dell indicatore Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti, le relative distribuzioni ventiliche 16 differenziate per gruppo omogeneo e sulla base della territorialità generale 17 a livello provinciale. I valori delle soglie dei diversi indicatori sono stati individuati, ad eccezione dell indicatore Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti, scegliendo quelli che possono ritenersi economicamente plausibili con riferimento alle pratiche osservabili nel settore, nel cluster specifico e nell area territoriale di appartenenza. Le distribuzioni ventiliche degli indicatori di coerenza economica vengono riportate nel Sub Allegato 19.D. I valori soglia di coerenza ammissibili sono riportati nel Sub Allegato 19.E. Il soggetto risulta coerente per l indicatore Valore aggiunto lordo per addetto se il valore dell indicatore si posiziona all interno dell intervallo individuato come economicamente coerente. Nel caso in cui il Numero di mesi di attività nel corso del periodo d imposta risulti pari a zero il soggetto viene definito coerente. Il soggetto risulta coerente per l indicatore Margine per addetto non dipendente se il valore dell indicatore si posiziona all interno dell intervallo individuato come economicamente coerente. Nel caso in cui il Numero di mesi di attività nel corso del periodo d imposta risulti pari a zero il soggetto viene definito coerente. Nel caso in cui l indicatore risulti non calcolabile con il Margine maggiore di zero o l indicatore risulti indeterminato il soggetto viene definito coerente. Nel caso in cui l indicatore risulti non calcolabile con il Margine minore di zero il soggetto viene definito non coerente. Il soggetto risulta coerente per l indicatore Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti, se il valore dell indicatore è maggiore o uguale a 1. Nel caso in cui l indicatore risulti non calcolabile con il Margine netto maggiore di zero o l indicatore risulti indeterminato il soggetto viene definito coerente. Nel caso in cui l indicatore risulti non calcolabile con il Margine netto minore di zero il soggetto viene definito non coerente. 13 L indicatore misura la creazione del valore con riferimento al contributo di ciascun addetto. Il valore aggiunto lordo rappresenta infatti il valore che un azienda aggiunge, con l impiego dei fattori produttivi, al valore dei beni e dei servizi che acquisisce: consumi di materie prime e merci (acquisti più variazioni di rimanenze) e prestazioni di servizi (energia, servizi di pulizia, ecc.). Misura, quindi, la capacità dell impresa di remunerare quei fattori che contribuiscono a generare valore, ad esempio: il lavoro (sotto forma di salari, stipendi, contributi, indennità di fine rapporto), i finanziamenti di terzi (sotto forma di interessi), i finanziamenti di capitale di rischio (sotto forma di utili), ecc.. 14 L indicatore misura il contributo di ciascun addetto non dipendente alla creazione del margine, ovvero rappresenta la capacità dell impresa di remunerare, al lordo del costo per godimento di beni di terzi, degli ammortamenti, degli accantonamenti e dell eventuale risultato negativo della gestione finanziaria e straordinaria, il lavoro non dipendente. 15 L indicatore misura il grado di copertura dei principali costi per l utilizzo di beni strumentali all attività dell impresa mediante il Margine al netto della remunerazione, ritenuta economicamente plausibile, degli addetti non dipendenti. 16 Nella terminologia statistica, si definisce ventilica l insieme dei valori che suddividono le osservazioni, ordinate per valori crescenti dell indicatore, in 20 gruppi di uguale numerosità. Il primo ventile è il valore al di sotto del quale si posiziona il primo 5% delle osservazioni; il secondo ventile è il valore al di sotto del quale si posiziona il primo 10% delle osservazioni, e così via. 17 I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell apposito Decreto Ministeriale.

8 In applicazione, per ogni singolo soggetto, i valori soglia di ciascun indicatore di coerenza economica sono ottenuti come media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei valori di riferimento individuati per gruppo omogeneo. Per gli indicatori Valore aggiunto lordo per addetto e Margine per addetto non dipendente tali valori soglia vengono ponderati anche sulla base della percentuale di appartenenza alle diverse aree territoriali. ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA L analisi della normalità economica è mirata ad individuare la correttezza dei dati dichiarati. A tal fine, per ogni singolo soggetto vengono calcolati indicatori economico-contabili da confrontare con i valori di riferimento che individuano le condizioni di normalità economica. Gli indicatori di normalità economica sono stati, pertanto, selezionati in base alla loro capacità di individuare anomalie nella relazione tra le voci contabili esaminate. Gli indicatori di normalità economica individuati sono i seguenti: Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili stessi beni strumentali mobili ammortizzabili 18 ; Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria stessi 19 ; Incidenza del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi sui ricavi 20 ; Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi 21. Le formule degli indicatori utilizzati sono riportate nel Sub Allegato 19.C. Ai fini dell individuazione dei valori di riferimento per gli indicatori di normalità economica sono state esaminate preliminarmente, ad eccezione dell indicatore Incidenza del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi sui ricavi, le relative distribuzioni ventiliche differenziate per gruppo omogeneo. I valori delle soglie dei diversi indicatori sono stati individuati scegliendo quelli che possono ritenersi economicamente plausibili con riferimento alle pratiche osservabili nel settore e nel cluster specifico. Per l Incidenza del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi sui ricavi sono stati ritenuti normali i soggetti con valore positivo o uguale a zero dell indicatore. Le distribuzioni ventiliche degli indicatori di normalità economica vengono riportate nel Sub Allegato 19.F. I valori soglia di normalità economica sono riportati nel Sub Allegato 19.G. In applicazione, per ogni singolo soggetto, i valori soglia di ciascun indicatore di normalità economica sono ottenuti come media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei valori di riferimento individuati per gruppo omogeneo. Ciascuno di questi indicatori, nell ordine di seguito riportato, può determinare maggiori ricavi che si sommano al ricavo puntuale e al ricavo minimo stimati con l analisi della congruità successivamente descritta. INCIDENZA DEGLI AMMORTAMENTI PER BENI STRUMENTALI MOBILI RISPETTO AL VALORE DEGLI STESSI BENI STRUMENTALI MOBILI AMMORTIZZABILI Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile Ammortamenti per beni mobili strumentali al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro moltiplicando la soglia massima di normalità economica dell indicatore, divisa 100, per il Valore dei beni strumentali mobili in proprietà al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro L indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili di proprietà ammortizzabili e il valore degli ammortamenti dei beni strumentali mobili. 19 L indicatore misura la plausibilità tra il valore dei beni strumentali mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria (in leasing) e i canoni di leasing. 20 L indicatore verifica che la somma del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi non assuma valore negativo. 21 L indicatore verifica che le voci di costo relative agli oneri diversi di gestione e alle altre componenti negative costituiscano una plausibile componente residuale di costo. 22 La variabile è rideterminata in base alla durata dell attività pari al numero di mesi di attività nel corso del periodo d imposta diviso 12.

9 Nel caso in cui il valore dichiarato degli Ammortamenti per beni mobili strumentali al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro si posizioni al di sopra di detto valore massimo ammissibile, con Numero di mesi di attività nel corso del periodo d imposta diverso da zero, la parte degli ammortamenti eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il relativo coefficiente (pari a 2,5382). Tale coefficiente è stato calcolato sulla base dei dati dichiarati dai soggetti che hanno contemporaneamente valorizzato la variabile Valore dei beni strumentali mobili in proprietà e la variabile Ammortamenti per beni mobili strumentali. In particolare, il coefficiente è stato individuato come rapporto tra la somma dei ricavi puntuali, calcolati applicando a tali soggetti le funzioni di ricavo con l utilizzo della sola variabile Valore dei beni strumentali mobili in proprietà, e la somma degli Ammortamenti per beni mobili strumentali. INCIDENZA DEI COSTI PER BENI MOBILI ACQUISITI IN DIPENDENZA DI CONTRATTI DI LOCAZIONE FINANZIARIA RISPETTO AL VALORE DEGLI STESSI Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto moltiplicando la soglia massima di normalità economica dell indicatore, divisa 100, per il Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria 22. Nel caso in cui il valore dichiarato dei Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto si posizioni al di sopra di detto valore massimo ammissibile, con Numero di mesi di attività nel corso del periodo d imposta diverso da zero, la parte dei canoni eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il relativo coefficiente (pari a 0,8613). Tale coefficiente è stato calcolato sulla base dei dati dichiarati dai soggetti che hanno contemporaneamente valorizzato la variabile Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria e la variabile Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto. In particolare, il coefficiente è stato individuato come rapporto tra la somma dei ricavi puntuali, calcolati applicando a tali soggetti le funzioni di ricavo con l utilizzo della sola variabile Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, e la somma dei Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria, ad esclusione dei canoni fiscalmente deducibili oltre il periodo di durata del contratto. INCIDENZA DEL COSTO DEL VENDUTO E DEL COSTO PER LA PRODUZIONE DI SERVIZI SUI RICAVI L indicatore risulta non normale quando è calcolabile e assume un valore negativo. In tale caso, si determina il valore normale di riferimento del Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi, moltiplicando i Ricavi da congruità e da normalità 23 per il coefficiente di determinazione del nuovo Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi, diviso 100. Il coefficiente di determinazione del nuovo Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi è stato individuato, distintamente per gruppo omogeneo, selezionando il valore mediano dell indicatore, calcolato sulla base dei dati dichiarati dai soggetti normali per l indicatore in oggetto (vedi tabella 1). In applicazione, per ogni contribuente il coefficiente di determinazione del nuovo Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi è ottenuto come media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei coefficienti individuati per ogni gruppo omogeneo. Il nuovo Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi costituisce il parametro di riferimento per la riapplicazione dell analisi della congruità e per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica Ricavi da congruità e da normalità = Ricavo puntuale da analisi della congruità + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all indicatore Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili stessi beni strumentali mobili ammortizzabili + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all indicatore Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria stessi.

10 Tabella 1 - Coefficienti di determinazione del nuovo "Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi" Cluster Valore mediano 1 14,19 2 1,06 3 9,09 4 3,47 5 5,57 6 0,00 7 1,24 8 7,68 9 5, , , , , , , , , , , ,09 INCIDENZA DEI COSTI RESIDUALI DI GESTIONE SUI RICAVI Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile Costi residuali di gestione moltiplicando la soglia massima di normalità economica dell indicatore, divisa 100, per i Ricavi da congruità e da normalità 25. Nel caso in cui il valore dichiarato dei Costi residuali di gestione si posizioni al di sopra di detto valore massimo ammissibile, la parte di costi eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il relativo coefficiente. Tale coefficiente è stato individuato, distintamente per gruppo omogeneo (cluster), come rapporto tra la somma dei ricavi puntuali, calcolati applicando a tutti i soggetti del cluster la specifica funzione di ricavo con l utilizzo delle sole variabili contabili di costo, e la somma delle stesse variabili contabili di costo (vedi tabella 2). 24 I maggiori ricavi da normalità economica correlati a tale indicatore sono calcolati come differenza tra il ricavo puntuale, derivante dalla riapplicazione dell analisi della congruità con il nuovo Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi, e il ricavo puntuale di partenza, calcolato sulla base dei dati dichiarati dal contribuente. 25 Ricavi da congruità e da normalità = Ricavo puntuale da analisi della congruità + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all indicatore Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili stessi beni strumentali mobili ammortizzabili + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all indicatore Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria stessi + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all indicatore Incidenza del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi sui ricavi.

11 Tabella 2 Coefficienti di determinazione dei maggiori ricavi da applicarsi ai costi residuali di gestione Cluster Coefficiente 1 1, , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,0899 In applicazione, per ogni contribuente il coefficiente di determinazione dei maggiori ricavi è ottenuto come media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei coefficienti individuati per ogni gruppo omogeneo. ANALISI DELLA CONGRUITÀ Per ciascun contribuente viene calcolato, per ogni gruppo omogeneo, il ricavo puntuale di cluster come somma dei prodotti fra le variabili individuate ai fini della definizione della funzione di ricavo ed i relativi coefficienti. Per tener conto della variabilità legata alla stima del ricavo puntuale del singolo contribuente viene calcolato, per ogni gruppo omogeneo, l intervallo di confidenza al livello del 99,99% 26. Il limite inferiore di tale intervallo di confidenza costituisce il ricavo minimo di cluster Nella terminologia statistica, per intervallo di confidenza si intende un intervallo, centrato sul ricavo puntuale ŷ e delimitato da due estremi (uno inferiore e l altro superiore), che include con un livello di probabilità prefissato il valore dell effettivo ricavo del contribuente. Il livello di probabilità prefissato (o livello di fiducia) viene generalmente indicato con la notazione (1 - α)%, dove α rappresenta la probabilità che l intervallo di confidenza non contenga l effettivo ricavo del contribuente. Per un livello di fiducia pari al 99,99% il valore corrispondente di α è pari a 0,01%. 27 Indicando con ŷ il ricavo puntuale di cluster del generico contribuente, il corrispondente ricavo minimo di cluster è ottenuto attraverso la seguente formula: yˆ - 3, 92 * s dove: C è la matrice inversa della matrice data dalle somme dei quadrati e dei prodotti incrociati delle variabili indipendenti, opportunamente pesate per controllare l eventuale presenza di eteroschedasticità; s è la radice quadrata del Mean Square Error (RMSE); ' x C x

12 La media ponderata con le relative probabilità di appartenenza dei ricavi puntuali di cluster, definiti per il contribuente in relazione a ciascun gruppo omogeneo, costituisce il ricavo puntuale del contribuente. La media ponderata con le relative probabilità di appartenenza dei ricavi minimi di cluster, definiti per il contribuente in relazione a ciascun gruppo omogeneo, costituisce il ricavo minimo del contribuente. Al ricavo puntuale e al ricavo minimo stimati con l analisi della congruità vengono aggiunti gli eventuali maggiori ricavi derivanti dall applicazione dell analisi della normalità economica. Nell Allegato 22 vengono riportate le modalità di applicazione del correttivo relativo agli apprendisti. Nell Allegato 23 vengono riportate le modalità di neutralizzazione delle variabili per la componente relativa all attività di vendita di beni soggetti ad aggio o ricavo fisso. Nel Sub Allegato 19.H vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti delle funzioni di ricavo. x è il vettore delle variabili indipendenti osservate per il generico contribuente; 3,92 è il valore di riferimento, al livello di probabilità prescelto, della t di Student che asintoticamente approssima una normale standardizzata. I valori relativi alla matrice C e al valore del RMSE, di ciascun cluster, vengono riportati nell Allegato 24.

13 SUB ALLEGATI SUB ALLEGATO 19.A DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI I gruppi omogenei sono stati individuati sulla base dei seguenti fattori: - attività svolta; - modalità di svolgimento dell attività; - numerosità dei committenti; - tipologia di clientela; - incidenza della concessione di licenze software sui ricavi; - dimensione/struttura dell impresa. L attività svolta ha permesso di individuare le imprese che si occupano di: acquisizione ed elaborazione di dati contabili (cluster 2, 6 e 18); gestione di banche dati e di portali web (cluster 4); outsourcing informatico (cluster 5); computer grafica, realizzazione di siti web e realizzazione di supporti multimediali (cluster 8); servizi Internet, Application Service Provider, fornitura di servizi Software as a Service e servizi di Housing/Hosting/Storage (cluster 10); interventi di installazione, manutenzione, riparazione e commercializzazione di hardware informatico e di macchine per ufficio (cluster 11 e 16); sviluppo e personalizzazione di software (cluster 12); acquisizione ed elaborazione di dati non contabili ed attività di Data Mining/Business Intelligence (cluster 13); formazione (cluster 14); consulenza direzionale e strategica, progettazione e realizzazione di sistemi informatici chiavi in mano (cluster 15). E stato inoltre individuato un gruppo di imprese con attività diversificata (cluster 20). La modalità di svolgimento dell attività caratterizza i contribuenti che operano per altre imprese di informatica che esternalizzano parti del processo produttivo (cluster 7), le imprese che effettuano interventi di installazione, manutenzione o riparazione su segnalazione o su affidamento di terzi (cluster 9) e le imprese che fanno ampio ricorso all affidamento a terzi (cluster 17). La numerosità dei committenti distingue i Centri Elaborazione Dati monocommittenti (cluster 6). La tipologia di clientela è elemento distintivo delle imprese monoaddetto che lavorano per società di informatica (cluster 19). L incidenza della concessione di licenze software sui ricavi è il tratto distintivo delle imprese raggruppate nel cluster 3. La dimensione/struttura dell impresa caratterizza le imprese di più grandi dimensioni (cluster 1, 2 e 16). Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall analisi, salvo segnalazione contraria, l indicazione di valori numerici riguarda valori medi. CLUSTER 1 - IMPRESE DI PIÙ GRANDI DIMENSIONI NUMEROSITÀ: 675 Le imprese appartenenti a questo cluster si caratterizzano per l impiego di un numero di addetti (38, di cui 30 dipendenti) notevolmente superiore alla media del settore. Gli spazi di supporto all attività sono ampi e comprendono 182 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione, 85 mq di uffici amministrativi e 47 mq di locali destinati a CED. L attività è incentrata nello sviluppo e personalizzazione di software applicativi, nella consulenza direzionale e strategica, nella progettazione e realizzazione di sistemi informatici chiavi in mano, nella system integration e nella commercializzazione di hardware così come di software prodotto da terzi. La gamma di clientela è ampia ed include, oltre ad altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (29% dei ricavi), anche società di informatica (23%), società manifatturiere (45% dei ricavi per il 47% dei

14 soggetti), enti pubblici (29% per il 36%), banche, società finanziarie e compagnie di assicurazione (27% per il 33%), compagnie telefoniche e media (23% per il 17%). Per il 35% delle imprese l area di mercato si estende al di fuori dei confini nazionali. Si tratta nella quasi totalità dei casi di società di capitali. Un numero così elevato di addetti si riflette nella varietà di figure professionali: 9 programmatori dipendenti e 6 programmatori non dipendenti per un terzo circa delle imprese; 5 analisti dipendenti e 4 analisti non dipendenti per il 25% dei soggetti; 3 sistemisti dipendenti e 4 sistemisti non dipendenti per il 19%; 5 addetti all assistenza telefonica (Help Desk) per il 40%. Si segnala inoltre che il 29% degli appartenenti al cluster dichiara di avvalersi di dipendenti che svolgono la propria attività professionale presso il cliente per almeno il 75% delle giornate lavorate nel corso del periodo di imposta. La dotazione di beni strumentali comprende: 4 server di rete di valore inferiore a euro; 4 server di rete di valore compreso tra e euro per il 27% delle imprese; 4 database server per il 41%; 3 file server per il 36% e 13 server virtuali dedicati per il 28%. CLUSTER 2 - CENTRI ELABORAZIONE DATI DI PIÙ GRANDI DIMENSIONI NUMEROSITÀ: 368 Questo cluster è formato da imprese che ottengono l 87% dei ricavi dall attività di acquisizione ed elaborazione di dati contabili. I volumi di operazioni sono nettamente superiori rispetto alla media di settore: 351 contabilità ed oltre buste paga elaborate. A fronte di volumi così elevati, anche il numero di addetti (12, dei quali 11 lavoratori dipendenti) è superiore rispetto alla media di settore. Le estese superfici destinate all esercizio dell attività comprendono 111 mq di uffici amministrativi e 107 mq di locali destinati a CED. La clientela è formata soprattutto da altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (dai quali deriva il 70% dei ricavi) e da società manifatturiere (20%). Per quanto riguarda la natura giuridica, si tratta di società nella quasi totalità dei casi (75% di capitali e 24% di persone). In merito alla dotazione di beni strumentali si rileva la presenza di un server di rete di valore inferiore a euro, 1-2 database server per un quarto circa delle imprese e 1-2 server di rete di valore compreso tra e euro per il 32%. CLUSTER 3 - NUMEROSITÀ: 787 IMPRESE CON ELEVATA INCIDENZA DELLA CONCESSIONE DI LICENZE SOFTWARE SUI RICAVI Le imprese di questo cluster presentano una marcata incidenza (80%) della concessione di licenze software sui ricavi. L attività comune alla maggior parte dei contribuenti è lo sviluppo di software applicativo (63% dei ricavi per il 59% dei soggetti) ma, seppur con frequenza meno elevata, le imprese si occupano anche di commercializzazione di software prodotto da terzi, personalizzazione di software applicativo e di commercializzazione di hardware. La clientela comprende soprattutto altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (53% dei ricavi), società manifatturiere, (45% dei ricavi per il 33% dei soggetti), società di informatica (46% per il 32%) ed enti pubblici (29% per il 21%). Un quinto circa delle imprese opera all estero ottenendo il 32% dei ricavi. La natura giuridica ampiamente adottata è la forma societaria (di capitali nel 64% dei casi e di persone nel 20%) ed il numero di addetti è pari a 4 (nel 53% dei casi si riscontra la presenza di personale dipendente) perlopiù programmatori. I locali a disposizione per l esercizio dell attività comprendono 22 mq di uffici amministrativi, 66 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione per il 48% dei contribuenti e 34 mq di locali destinati a CED per il 36%. Tra i beni strumentali utilizzati si evidenzia la presenza di 2 server di rete di valore inferiore a euro per il 40% delle imprese e di 2 database server per il 17%.

15 CLUSTER 4 - GESTIONE DI BANCHE DATI E DI PORTALI WEB NUMEROSITÀ: Questo cluster è formato da imprese che gestiscono banche dati o portali web; in particolare il 68% delle imprese ottiene l 81% dei ricavi dalla gestione di portali web ed il 39% dei soggetti gestisce banche dati con un peso sui ricavi del 78%. La clientela che fruisce maggiormente dei servizi offerti dalle imprese del cluster è formata da altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (da cui deriva il 60% dei ricavi), soggetti privati (39% dei ricavi per il 22% dei soggetti) e società di informatica (62% per il 21%). Un quinto circa delle imprese opera all estero ottenendo il 38% dei ricavi. La natura giuridica adottata più di frequente è quella societaria (di capitali nel 51% dei casi e di persone nel 16%) ed il numero di addetti è pari a 3 (si riscontra la presenza di personale dipendente in un terzo dei casi). Gli spazi a supporto dell attività sono limitati a 34 mq di uffici amministrativi per il 47% delle imprese e 42 mq di locali destinati a CED per il 34%. In merito alla dotazione di beni strumentali si rileva la disponibilità di 2-3 server di rete di valore inferiore a euro per un quinto delle imprese e di 3 database server per il 13%. CLUSTER 5 - OUTSOURCING INFORMATICO NUMEROSITÀ: 618 Il cluster in oggetto è formato da imprese che erogano servizi di outsourcing informatico (gestione del parco informatico del cliente con erogazione di un pacchetto integrato di servizi che comprende ad esempio: desktop management, network management, manutenzione hardware e software, backup e disaster ricovery) ottenendo il 91% dei ricavi. Si evidenzia che l 11% dei soggetti dichiara di percepire il 79% dei ricavi da contratti di full outsourcing con pagamento di un canone annuale. I fruitori del servizio sono principalmente altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (62% dei ricavi per il 54% dei soggetti) e società di informatica (75% per il 50%). Si tratta di imprese organizzate soprattutto in forma societaria (55% di capitali e 16% di persone) che impiegano 5 addetti e che si avvalgono di personale dipendente nel 43% dei casi. Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività comprendono 36 mq di uffici amministrativi per la metà circa delle imprese, 43 mq di locali destinati a CED per il 31% e 64 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione per il 27%. Per quanto riguarda la dotazione di beni strumentali, si segnala solamente la presenza di 3 server di rete di valore inferiore a euro per un quarto circa dei soggetti. CLUSTER 6 - CENTRI ELABORAZIONE DATI MONOCOMMITTENTI NUMEROSITÀ: 615 Questo cluster è formato da Centri Elaborazione Dati che operano con un solo cliente. L attività svolta è quasi esclusivamente l acquisizione ed elaborazione di dati contabili. La committenza è formata in larga parte da altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (fonte del 91% dei ricavi); un terzo circa dei soggetti dichiara di conseguire ricavi derivanti esclusivamente da studi professionali e studi professionali associati. Si tratta soprattutto di imprese di piccole dimensioni, che impiegano 2 addetti (il personale dipendente è presente nel 31% dei casi) e che sono organizzate perlopiù in forma societaria (di persone nel 31% dei casi e di capitali nel 29%). L attività viene svolta avendo a disposizione 23 mq di locali destinati a CED e, nel 27% dei casi, 32 mq di uffici amministrativi.

16 CLUSTER 7 - NUMEROSITÀ: 797 IMPRESE CHE EROGANO SERVIZI PER ALTRE IMPRESE DI INFORMATICA CHE ESTERNALIZZANO PARTI DEL PROCESSO PRODUTTIVO Questo cluster raggruppa imprese che erogano servizi per altre imprese di informatica che esternalizzano parti del processo produttivo. Per quanto riguarda il numero di commesse lavorate, il 43% delle imprese si occupa di 3 commesse di valore compreso tra e euro; il 40% di 7 commesse di valore compreso tra euro e euro; il 29% di 14 commesse del valore inferiore a euro ed il 22% di 2 commesse di valore superiore a euro. Le attività svolte con maggior frequenza sono lo sviluppo e personalizzazione di software applicativo e la consulenza per la progettazione o riprogettazione del sistema informativo. La clientela che apporta la quota maggiore di ricavi (69%) è rappresentata da società di informatica; il numero di clienti serviti nell anno (pari a 10) è molto inferiore rispetto alla media di settore. La natura giuridica maggiormente adottata è la forma societaria (di capitali nel 48% dei casi e di persone nel 25%) ed il numero di addetti è pari a 4 (si riscontra la presenza di personale dipendente nel 38% delle imprese). Le superfici utilizzate per lo svolgimento dell attività comprendono 29 mq di uffici amministrativi per la metà circa dei soggetti, 56 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione per il 31% e 32 mq di locali destinati a CED per il 28%. Per quanto concerne la dotazione di beni strumentali si evidenzia solamente la presenza di 2 server di rete di valore inferiore a euro per un quinto circa dei soggetti. CLUSTER 8 - NUMEROSITÀ: COMPUTER GRAFICA, REALIZZAZIONE SITI WEB E REALIZZAZIONE DI SUPPORTI MULTIMEDIALI Le imprese raggruppate in questo cluster svolgono le attività di realizzazione siti Internet/Intranet/Extranet (con un peso sui ricavi del 45%), elaborazioni grafiche effettuate tramite strumenti informatici (31%) e realizzazione di supporti multimediali come corsi di lingue, fiabe e videogiochi su CD Rom (35% dei ricavi per il 12% delle imprese). Si evidenzia inoltre che il 14% dei soggetti offre servizi di e-marketing (ad esempio: indicizzazione/posizionamento su motori di ricerca, gestione newsletter, supporto alla profilazione del cliente) ottenendo il 12% dei ricavi. La clientela è formata principalmente da altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (68% dei ricavi). La distinzione per forma giuridica vede una leggera prevalenza delle imprese organizzate in forma societaria (32% di capitali e 25% di persone); il numero di addetti è pari a 2 (si riscontra la presenza di personale dipendente nel 26% dei casi). Gli spazi a supporto dell attività comprendono 29 mq di uffici amministrativi per il 44% dei soggetti, 28 mq di locali destinati a CED per il 28% e 47 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione per il 37%. Tra i beni strumentali utilizzati per l esercizio dell attività si rileva solamente la disponibilità di un server di rete di valore inferiore a euro per un quinto circa dei soggetti. CLUSTER 9 - NUMEROSITÀ: 181 INTERVENTI DI INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE O RIPARAZIONE EFFETTUATI SU SEGNALAZIONE O SU AFFIDAMENTO DI TERZI Le imprese di questo cluster sono accomunate dall effettuazione degli interventi di installazione o riparazione su segnalazione o su affidamento di terzi soggetti, quali possono essere i call center o i centri di assistenza. In un quinto circa dei casi il pagamento del servizio avviene in modo diretto da parte del cliente destinatario dell installazione o della riparazione.

17 A completamento della gamma di offerta, il 73% delle imprese eroga il servizio di riparazione a domicilio, il 43% delle imprese effettua la consegna o ritiro a domicilio, il 42% interventi di manutenzione periodica e programmata ed il 25% la riparazione gratuita in garanzia. I clienti che si rivolgono maggiormente ai soggetti del cluster sono altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (fonte della metà circa dei ricavi) e società di informatica (80% dei ricavi per il 49% dei soggetti). Per quanto riguarda la natura giuridica, si segnala la prevalenza della ditta individuale (63% del totale) rispetto alla forma societaria; il numero di addetti è pari a 2 (con presenza di personale dipendente nel 26% dei casi). I locali a disposizione per l esercizio dell attività comprendono 26 mq di uffici amministrativi per il 41% delle imprese, 29 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione per il 40% e 38 mq di locali destinati a deposito per il 27%. Si segnala inoltre che per gli spostamenti sul territorio il 36% dei contribuenti dispone di 2 automezzi aventi massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate. CLUSTER 10 - NUMEROSITÀ: INTERNET SERVICE PROVIDER, APPLICATION SERVICE PROVIDER, FORNITURA DI SERVIZI SOFTWARE AS A SERVICE E SERVIZI DI HOUSING/HOSTING/STORAGE Questo gruppo è formato soprattutto da imprese che svolgono le attività di Internet Service Provider, Application Service Provider e/o fornitura di servizi Software as a Service (SaaS) e servizi di Housing/Hosting/Storage; più della metà dei soggetti si occupa anche della realizzazione di siti web. La clientela comprende soprattutto altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (56% dei ricavi), società di informatica (un quarto circa dei ricavi per il 44% dei soggetti) e soggetti privati (21% per il 39%). Per il 23% delle imprese l area di mercato si estende al di fuori dei confini nazionali. La natura giuridica ampiamente adottata è quella societaria (di capitali nel 59% dei casi e di persone nel 17%) ed il numero di addetti è pari a 3-4 (la presenza di personale dipendente si riscontra nel 45% dei casi). Gli spazi di supporto all attività comprendono 20 mq di uffici amministrativi, 52 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione per il 43% delle imprese e 29 mq di locali destinati a CED per il 42%. Coerentemente con l attività svolta, la spesa per servizi di telefonia e connettività è più elevata della media di settore. CLUSTER 11 - IMPRESE CON ATTIVITÀ INCENTRATA SU INTERVENTI DI INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE, RIPARAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI HARDWARE INFORMATICO E DI MACCHINE PER UFFICIO NUMEROSITÀ: Questo cluster è formato da imprese la cui attività è incentrata su interventi riguardanti hardware informatico e macchine per ufficio, a cui affiancano l attività di commercializzazione. In particolare: il 26% dei ricavi deriva dalla manutenzione e riparazione di Personal Computer, monitor, stampanti e plotter; il 18% dalla commercializzazione di hardware informatico; quasi la metà dei soggetti ottiene il 20% dei ricavi dall installazione e configurazione di hardware; il 39% ottiene il 19% da interventi di manutenzione e ripristino di reti aziendali; un terzo circa dei soggetti dichiara di ottenere una parte dei ricavi dalla commercializzazione di software e/o di materiale di consumo. Si tratta di imprese di piccole dimensioni: il numero di addetti impiegato è pari a 2 (la presenza di personale dipendente si riscontra nel 31% dei casi) e gli spazi dedicati all attività sono essenzialmente limitati a 20 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione e 24 mq di locali destinati ad uffici amministrativi per la metà circa dei soggetti. Per quanto riguarda la natura giuridica, i soggetti del cluster si ripartiscono in parti uguali tra ditte individuali e società (di capitali nel 29% dei casi e di persone nel 21%). La clientela è formata in larga parte da altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (58% dei ricavi); seguono soggetti privati (24% dei ricavi per la metà dei soggetti) ed enti pubblici (24% per il 30%).

18 Tra i servizi offerti a corredo dell attività si evidenzia la riparazione a domicilio (svolta dal 64% dei soggetti), la consegna/ritiro a domicilio (51%) e la riparazione gratuita in garanzia (35%). In merito alla dotazione di beni strumentali si segnala la disponibilità di 1-2 automezzi aventi massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate per un quarto dei soggetti e 2 server di rete di valore inferiore a euro per il 24%. CLUSTER 12 - SOFTWARE HOUSE NUMEROSITÀ: Questo cluster raggruppa software house che si occupano soprattutto dello sviluppo e della personalizzazione di software applicativo (ottenendo, rispettivamente, il 56% ed il 27% dei ricavi); l 11% dei soggetti cura lo sviluppo di software di sistema/operativo e di strumenti di sviluppo ottenendo il 59% dei ricavi. Si tratta soprattutto di imprese di ridotte dimensioni: nell attività sono coinvolti 3-4 addetti (si riscontra la presenza di personale dipendente nel 41% dei casi) rappresentati perlopiù da programmatori; gli spazi di supporto all attività comprendono 28 mq di uffici amministrativi per la metà circa delle imprese, 67 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione per il 40% e 28 mq di locali destinati a CED per il 31%. La natura giuridica adottata più di frequente è quella societaria (di capitali nel 54% dei casi e di persone nel 24%). La clientela è varia e comprende altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (37% dei ricavi), società di informatica (59% dei ricavi per il 42% dei soggetti) e società manifatturiere (62% per il 37%). Per quanto concerne la dotazione di beni strumentali si evidenzia solamente la presenza di 2 server di rete di valore inferiore a euro per il 27% dei soggetti. CLUSTER 13 - NUMEROSITÀ: ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DI DATI NON CONTABILI E ATTIVITÀ DI DATA MINING/BUSINESS INTELLIGENCE Le imprese raggruppate in questo cluster ottengono la quasi totalità dei ricavi (94%) dall acquisizione ed elaborazione di dati non contabili (ad esempio effettuano elaborazioni per ricerche di mercato o si occupano di scannerizzazione ed archiviazione ottica); da evidenziare che il 3% dei soggetti svolge principalmente l attività di data mining/business intelligence ottenendo l 86% dei ricavi. La clientela è composta soprattutto da altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (71% dei ricavi). Per quanto riguarda la natura giuridica, la maggior parte delle imprese è organizzata in forma societaria (di capitali nel 42% dei casi e di persone nel 30%); il numero di addetti è pari a 3 (si riscontra la presenza di lavoratori dipendenti nel 48% dei casi). Gli spazi a disposizione per l esercizio dell attività comprendono 34 mq di locali destinati a CED e, per il 38% delle imprese, 38 mq di uffici amministrativi. Tra i beni strumentali si segnala solamente la disponibilità di un server di rete di valore inferiore a euro per il 30% dei soggetti. CLUSTER 14 - IMPRESE CHE EROGANO CORSI DI FORMAZIONE NUMEROSITÀ: 447 Le imprese di questo cluster erogano corsi di formazione o aggiornamento ottenendo il 63% dei ricavi. All attività principale un quinto circa delle imprese affianca la commercializzazione di hardware informatico. La formazione viene erogata per un ampia platea di soggetti che comprende altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni, società di informatica, enti pubblici, soggetti privati e società manifatturiere. La forma giuridica riscontrabile più di frequente è quella societaria (di capitali nel 49% dei casi e di persone nel 23%) ed il numero di addetti è pari a 3 (la presenza di personale dipendente si riscontra nel 36% dei casi). Gli spazi a disposizione per l esercizio dell attività si articolano in 23 mq di uffici amministrativi, 29 mq di locali destinati a CED per un terzo delle imprese e 51 mq di aule per la formazione di soggetti esterni per il 28%.

19 Tra i beni strumentali si evidenzia la presenza di 2 server di rete di valore inferiore a euro per il 28% dei soggetti. CLUSTER 15 - NUMEROSITÀ: CONSULENZA DIREZIONALE E STRATEGICA, PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI CHIAVI IN MANO Gli elementi che caratterizzano le imprese di questo cluster sono l attività di consulenza per la progettazione o riprogettazione del sistema informativo (consulenza direzionale e strategica) e la progettazione e realizzazione di sistemi informatici chiavi in mano ; dalla prima attività deriva il 78% dei ricavi mentre dalla seconda il 72% per un quarto circa dei soggetti. Il servizio viene erogato per un ampio ventaglio di clientela che comprende soprattutto altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni, società di informatica, società manifatturiere, enti pubblici, banche/società finanziarie/compagnie di assicurazione. La natura giuridica adottata più di frequente è quella societaria (di capitali nel 48% dei casi e di persone nel 29%); il numero di addetti è pari a 2-3 (con presenza di lavoratori dipendenti nel 27% delle imprese). Gli spazi a supporto dell attività comprendono essenzialmente 28 mq di uffici amministrativi per la metà dei soggetti e 28 mq di locali destinati a CED per il 23%. CLUSTER 16 - NUMEROSITÀ: 224 IMPRESE DI PIÙ GRANDI DIMENSIONI CON ATTIVITÀ INCENTRATA SU INTERVENTI DI INSTALLAZIONE, MANUTENZIONE, RIPARAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI HARDWARE INFORMATICO E DI MACCHINE PER UFFICIO Il cluster comprende le imprese di più grandi dimensioni (il numero di addetti è pari a 16, dei quali 13 dipendenti) con attività incentrata su interventi di installazione, manutenzione, riparazione e commercializzazione di hardware informatico e di macchine per ufficio. In particolare, per quanto riguarda l attività svolta: il 26% dei ricavi deriva dalla manutenzione e riparazione di Personal Computer, monitor, stampanti e plotter; quasi la metà dei soggetti ottiene il 31% dei ricavi dall installazione e configurazione di hardware ed il 14% dalla commercializzazione di hardware informatico; il 39% ottiene il 23% da interventi di manutenzione e ripristino di reti aziendali; un quarto circa dei soggetti dichiara di ottenere una parte dei ricavi dalla manutenzione e riparazione di altre macchine per ufficio e/o dalla commercializzazione di software prodotto da terzi. Si rileva infine che il 15% dei soggetti ottiene il 38% dei ricavi dall attività di manutenzione e riparazione di fotocopiatrici. Tra i servizi offerti a corredo dell attività principale si segnala la manutenzione periodica programmata (effettuata dal 65% delle imprese), la riparazione a domicilio (63%), la consegna/ritiro a domicilio e la riparazione gratuita in garanzia (entrambe dichiarate dalla metà dei soggetti). La forma giuridica pressoché esclusiva è quella societaria (di capitali nell 83% dei casi e di persone nell 11%); gli spazi dedicati all attività sono ampi e comprendono 108 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione e 67 mq di locali destinati ad uffici amministrativi. La clientela che apporta la quota principale dei ricavi è costituita da altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (38%) e da società di informatica (25%), ma i servizi delle imprese del cluster vengono utilizzati anche da società manifatturiere, enti pubblici, banche/società finanziarie/compagnie di assicurazione e da soggetti privati. La dotazione di beni strumentali comprende 3 server di rete di valore inferiore a euro, 3-4 database server per il 29% dei soggetti e 2-3 file server per il 24%. CLUSTER 17 - IMPRESE CHE FANNO AMPIO RICORSO ALL AFFIDAMENTO A TERZI NUMEROSITÀ: 831 Le imprese di questo cluster acquisiscono dal cliente le commesse per i lavori da eseguire o i servizi da erogare ma ne affidano a terzi buona parte della realizzazione. Gli ambiti di intervento sono diversi, ma quelli riscontrabili più di frequente sono l acquisizione ed elaborazione di dati contabili, lo sviluppo di software applicativo e la consulenza direzionale e strategica.

20 La gamma di clientela riflette l eterogeneità dei servizi e comprende altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (fonte di oltre la metà dei ricavi), società di informatica (61% dei ricavi per un terzo circa delle imprese), società manifatturiere (45% per il 26%) ed enti pubblici (42% per il 15%). In linea con la modalità di svolgimento dell attività che caratterizza il cluster, a fronte della natura giuridica prevalentemente societaria (di capitali nel 52% dei casi e di persone nel 25%), nell attività sono coinvolti solamente 2 addetti (si riscontra la presenza di personale dipendente nel 19% delle imprese). Gli spazi a supporto dell attività sono costituiti soprattutto da uffici amministrativi (presenti nella metà circa delle imprese ed aventi un ampiezza di 32 mq) e da locali destinati a CED (41 mq per il 39% dei soggetti). Tra i beni strumentali utilizzati per l esercizio dell attività si rileva solamente la disponibilità di un server di rete di valore inferiore a euro per un quinto delle imprese. CLUSTER 18 - CENTRI ELABORAZIONE DATI NUMEROSITÀ: Questo cluster raggruppa imprese che svolgono l attività di acquisizione ed elaborazione di dati contabili (97% dei ricavi). Il numero di contabilità elaborate è pari a 54; l 83% delle imprese effettua l elaborazione di dati fiscali ed il 31% elabora oltre buste paga. La clientela è formata in larga parte da altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni (86% dei ricavi). La natura giuridica adottata più di frequente è quella societaria (di persone nel 44% dei casi e di capitali nel 41%) ed il numero di addetti è pari a 3 (si riscontra la presenza di personale dipendente nel 68% dei casi). Gli spazi di cui si compone l impresa comprendono 49 mq di locali destinati a CED e, per il 44% delle imprese, 48 mq di uffici amministrativi. In merito alla dotazione di beni strumentali si rileva la disponibilità di 2 server di rete di valore inferiore a euro per oltre la metà delle imprese e di un database server per il 14%. CLUSTER 19 - IMPRESE MONOADDETTO CHE LAVORANO PER SOCIETÀ DI INFORMATICA NUMEROSITÀ: Questo cluster è formato da imprese che operano per società di informatica (89% dei ricavi) senza avvalersi di dipendenti o collaboratori. L attività si concentra soprattutto nella consulenza direzionale e strategica (svolta dal 41% dei soggetti con un peso del 67% sui ricavi) e nello sviluppo di software applicativi (31% con un peso del 52%). Coerentemente con la modalità organizzativa adottata, il numero dei clienti (5-6) e l ammontare delle spese sono tra i più limitati del settore. Le superfici destinate all esercizio dell attività, quando presenti, sono di dimensioni contenute (si segnala solamente la disponibilità di 18 mq di uffici amministrativi per il 35% dei soggetti); il 47% dei soggetti utilizza l abitazione in uso promiscuo. CLUSTER 20 - IMPRESE CON ATTIVITÀ DIVERSIFICATA NUMEROSITÀ: Questo cluster è formato da imprese che non presentano una concentrazione dei ricavi su alcuna attività o specializzazione particolare. La gamma di clientela riflette la varietà dei servizi erogati e comprende altre imprese, enti privati ed esercenti arti e professioni, società di informatica, società manifatturiere, soggetti privati ed enti pubblici. La natura giuridica adottata più di frequente è quella societaria (di capitali nella metà dei casi e di persone nel 23%) ed il numero di addetti è pari a 3 (la presenza di personale dipendente si riscontra nel 38% delle imprese). Gli spazi a supporto dell attività comprendono 32 mq di uffici amministrativi per la metà circa delle imprese, 36 mq di locali destinati a CED per il 33% dei soggetti e 46 mq di locali destinati alla produzione e/o alla riparazione per il 30%. Per quanto concerne la dotazione di beni strumentali si evidenzia solamente la presenza di 2-3 server di rete di valore inferiore a euro per il 27% dei soggetti.

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