FEASR Programma di Sviluppo Rurale MISURA 111 B - Informazione e diffusione della conoscenza
|
|
- Serafina Carli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Convegno MONTAGNA: SCENARI FUTURI E OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI 8 ottobre 2011 Ore 9.00 Aula Magna Università della Montagna Sede di Edolo Via Morino 8 RIASSUNTO INTERVENTI Valposchiavo, innovazione e autenticità: il paesaggio culturale quale patrimonio di una valle alpina Cassiano Luminati, Presidente della Regione Valposchiavo (CH) La Valposchiavo è una valle di lingua italiana appartenente al Cantone dei Grigioni, Svizzera. Si trova ai piedi del Passo del Bernina che la collega a Nord con l Engadina. A Sud confina con la Provincia di Sondrio. Si estende su 262 km2 ed è composta da due comuni, Poschiavo e Brusio. Punto più alto è il Piz Palü 3901 m s.l.m., quello più basso a Campocologno 553 m s.l.m.. La popolazione residente conta poco meno di 5'000 abitanti. La Valposchiavo è attraversata dalla Linea del Bernina della Ferrovia Retica, Patrimonio Mondiale dell Umanità UNESCO dal Il Patrimonio dell Umanità comprende la linea ferroviaria e il paesaggio culturale da essa attraversato ed è suddiviso in zone, da quella nucleo (10-15 m intorno al binario) alle varie zone cuscinetto che arrivano fino alla linea d orizzonte. Circa l 80% percento del territorio della Valposchiavo è inserito nel perimetro del Patrimonio dell Umanità UNESCO. Produzione e commercio di energia con la sede principale del gruppo Repower e il settore dei trasporti con la Ferrovia Retica rivestono in Valposchiavo, da oltre 100 anni, un ruolo economico e sociale molto importante. Sono numerose le piccole aziende, che operano sia in Valposchiavo sia in Engadina, specialmente nel settore della falegnameria e dell edilizia. Altri settori economicamente rilevanti sono la produzione di legname, la sanità e il settore dei servizi terziari. Anche il turismo rappresenta un settore importante che negli ultimi anni ha potuto svilupparsi in modo significativo grazie ad un posizionamento chiaro, ad una strategia di marketing mirata ed alle collaborazioni intersettoriali. L immagine turistica della Valposchiavo è fortemente legata al suo paesaggio culturale, al trenino rosso ed all eno-gastronomia. Il settore primario è presente con numerose aziende agricole di piccole e medie dimensioni. È fiorente la coltivazione delle erbe officinali biologiche, che trovano nel clima e nella composizione del terreno l ambiente ideale per crescere rigogliosamente. È una produzione molto apprezzata su tutto il territorio elvetico, venduta sotto forma di tisane, per la produzione di caramelle e di prodotti cosmetici. Anche il settore lattiero caseario è ben sviluppato e riveste un ruolo importante per questo settore, con uno
2 dei caseifici pionieri a livello svizzero della produzione biologica. L 85-90% delle aziende agricole in Valposchiavo è certificata per la produzione biologica. Il settore agricolo svolge, inoltre, una importante funzione di cura e manutenzione del territorio anche a favore dell immagine turistica della regione. La Valposchiavo nei prossimi anni affronterà la costruzione di una centrale ad accumulazione da MW con sistema di pompaggio. Quali bacini di accumulo l'opera utilizzerà il Lago Bianco sul Passo del Bernina e il Lago di Poschiavo. Passando da una galleria in pressione lunga 17,4 chilometri che attraversa il lato destro della Valposchiavo e scendendo da una condotta forzata in galleria l'acqua giungerà alla centrale di Camp Martin ed entrerà nel Lago di Poschiavo. L'elettricità ivi prodotta verrà immessa direttamente nell'elettrodotto a 380 chilovolt già esistente. I Comuni interessati, per votazione popolare, hanno approvato i contratti di concessione. Il progetto prevede numerose misure di compensazione ambientale, tra cui la rivitalizzazione di ampi tratti del fiume Poschiavino che di conseguenza richiede misure per compensare la perdita di circa 30 ettari di terreno agricolo. In questo frangente, si sta valutando anche la certificazione 100% bio del territorio della Valposchiavo. Ulteriori informazioni sulla Valposchiavo possono essere reperite qui: / / / / / Cassiano Luminati (Poschiavo,Svizzera ) Ricopre le seguenti cariche politiche elettive: Presidente della Regione Valposchiavo e Consigliere della Giunta, l'organo legislativo del Comune di Poschiavo. È Direttore del Polo Poschiavo, centro di competenza per la formazione a distanza e l accompagnamento di progetti di sviluppo territoriale riconosciuto a livello cantonale e federale. Inoltre, è Presidente dell'ente Turistico Valposchiavo, dell AlpenAkademie SübBünden e della Società Cooperativa Tessitura di Valposchiavo, centro di eccellenza e formazione nel settore dell'artigianato tessile. Vive a Poschiavo e Milano.
3 Evoluzione dei sistemi produttivi zootecnici nelle Valli Bresciane dal 1990 ad oggi e indicazioni dei punti di forza e di debolezza Tamburini A. 1,2, Panighetti A. 1, Soncina E. 1, Giorgi A. 1, 1 Ge.S.Di.Mont, Università degli Studi di Milano 2 Dipartimento di Scienze Animali, Università degli Studi di Milano Lo sviluppo delle attività produttive, del turismo e delle infrastrutture nelle valli alpine e in particolare in quelle della provincia bresciana, ha reso sempre meno interessanti ed economicamente vantaggiose le attività zootecniche tipiche e tradizionali. In particolare queste attività, per poter sopravvivere, non dovrebbero rinnegare le tradizioni e il legame con il territorio, ma integrarsi con altri settori produttivi iniziando dallo stretto legame tra agricoltura-zootecnia e turismo. Dal punto di vista della presenza sul territorio, in un epoca nella quale il bosco sta riconquistando gran parte delle aree agricole abbandonate, i prati e i pascoli devono essere mantenuti come principali fonti foraggere per i bovini e i piccoli ruminanti. Queste fonti foraggere tradizionali e moderne al tempo stesso sono anche lo strumento per mantenere un forte legame con il territorio, che ha risvolti positivi sulla produzione tipica, sulla naturalità dell ambiente montano, sul turismo e sulla gestione stessa del territorio. Da un punto di vista degli allevamenti, soprattutto di ruminanti, lo sviluppo integrato dovrebbe consentire all azienda di montagna di uscire dalla logica delle economie di scala per aprirsi anche a scelte differenti da quelle delle aziende di pianura, come la valorizzazione qualitativa dei prodotti, le tecniche di produzione più vicine ai problemi attuali di sostenibilità ambientale e sociale, l allevamento di razze selezionate per la montagna, la diversificazione delle produzioni e quindi anche delle tipologie di allevamento. In una situazione nazionale nella quale le aziende agricole sono diminuite del 32,2 % dal 2000 al 2010 e hanno perso il 2,3 % della SAU, portando il valore medio aziendale da 5,5 a 7,9 ha di SAU, in Lombardia questa inevitabile intensivazione dell attività agricola è ancora più evidente, se si pensa che dal 2000 al 2010 hanno chiuso il 24,2 % delle aziende, ed è stato perso ben il 5,3 % della SAU, portando da 14,6 a 18,4 gli ettari di SAU medi per azienda. In tale intensivazione il numero di allevamenti è diminuito in Italia del 68,3 % rispetto al 2000, mentre in Lombardia tale diminuzione è stata soltanto del 39,3 %, a carico presumibilmente delle aziende più piccole e più marginali. Per quanto riguarda i bovini la diminuzione del numero di allevamenti dal 2000 al 2010 è stata meno drammatica, segnando una perdita nazionale del 27,7 % e in Lombardia del 25,3 %. Per il numero di capi bovini allevati in Italia dal 2000 al 2010 si è perso il 6,1 % dei capi, mentre in Lombardia il 7,6 % dei capi bovini. Al contrario le aziende che allevano caprini hanno avuto a livello nazionale una perdita del 53,3 % tra il 2000 e il 2010 e del 37,7 % in Lombardia, ma il numero di capi allevati a livello nazionale ha avuto una contrazione del 7,2 %, mentre in Lombardia si è registrato un aumento del 13,9 % con un aumento di capi per azienda da 14,3 a 26,1 (+83 %), segnale inequivocabile che soprattutto nelle zone collinari e montane tale tipologia di allevamento può essere considerata ancora redditizia.
4 Per una migliore comprensione di tali fenomeni e per evidenziare le problematiche dell evoluzione della zootecnia montana nella provincia di Brescia, abbiamo iniziato uno studio specifico, in collaborazione con la Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia, allo scopo anche di individuare i punti critici, le eventuali proposte di miglioramento e gli interventi da proporre rivolti espressamente alle aree montane e al loro sviluppo. La ricerca ha previsto in una prima fase l elaborazione dei dati relativi alla presenza di aziende zootecniche, al numero di capi e di specie allevate e alla SAU a disposizione delle aziende presenti nei comuni delle Comunità Montane del Bresciano (Valle Camonica, Val Trompia, Parco Alto Garda Bresciano, Sebino Bresciano e Val Sabbia). I dati sono derivati dai Censimenti Generali dell Agricoltura, effettuati dall ISTAT nel 1990 e nel In attesa dei dati ufficiali dell ultimo Censimento del 2010, le informazioni relative al numero di aziende e di capi presenti nelle Comunità Montana sono state ricavate dagli archivi dell ASL di Valle Camonica e di Brescia, che sono competenti per il territorio. In particolare, a titolo esemplificativo, in Valle Camonica l allevamento bovino ha registrato nel 2010 un totale di aziende, con bovini allevati, con una media di 10,7 (±7,3) capi per azienda. Ritroviamo mediamente per ciascun comune della valle 25,1 aziende che allevano bovini (±18), con 270 capi totali per comune (±294), quindi con notevoli differenze tra i singoli comuni. Per l allevamento ovino, sono state registrate complessivamente 641 aziende e ovini, con una media di 12,3 capi per azienda. Per l allevamento caprino in Valle Camonica sono risultati presenti 574 allevamenti, per un totale di caprini allevati, ed una media aziendale di 12,3 capi. A livello di comuni mediamente si contano 14 (±11,6) aziende e 171,8 (±131) caprini allevati. Dal censimento ISTAT del 2000 ai dati ASL del 2010, sembrerebbe esserci stata una diminuzione soprattutto del numero medio di capi per azienda, ma questa differenza potrebbe essere spiegata dalla differente metodologia di raccolta dei dati. Sottolineiamo come l allevamento equino, presente in 822 aziende con equini allevati e una media di 1,7 capi per azienda, possa essere considerato di tipo hobbistico, e analogamente l allevamento suino, che è risultato presente solo in 37 comuni della Valle Camonica per un totale di 219 aziende, suini allevati e 19,1 capi medi per azienda, non può che essere di tipo familiare-hobbistico. In quasi tutte le Comunità Montane sono stati inoltre intervistati alcuni responsabili dei servizi all agricoltura, allo scopo di evidenziare i punti di forza e di debolezza dell attuale situazione zootecnica delle valli bresciane, oltre a raccogliere consigli o proposte per miglioramenti da attuare. A grandi linee tutti gli intervistati hanno evidenziato come il punto di forza per gli allevamenti di montagna nelle valli bresciane sia ancora la valorizzazione dei prodotti agroalimentari legati alla tradizione, soprattutto lattiero-casearia, ai quali riconoscere direttamente e indirettamente un reale valore aggiunto per la capacità di legarsi al territorio di produzione e per la necessità di una prevalente conservazione dell ambiente montano. Questa tutela del paesaggio non può prescindere dalla foraggicoltura prativa dei fondovalle ma anche dei declivi alpini, e dal
5 mantenimento degli alpeggi di media ed alta quota. Le difficoltà economiche e sociali delle aziende zootecniche, soprattutto per questa produzione lattiero-casearia, che si sono accentuate negli ultimi anni, devono essere superate sia con un pagamento degli interventi in una modalità e quantità più corretta, sia nel miglioramento della qualità dei prodotti. Questi, oltre alla DOP, possono puntare ad una valorizzazione territoriale ancora più elevata, se raccordata con un turismo consapevole e più attento. Infine possiamo sottolineare come i problemi reali della zootecnia montana bresciana sono sotto gli occhi di tutti, quali la scarsità di foraggi locali, l eccesso di reflui da smaltire, la notevole dipendenza dall esterno per l acquisto dei mangimi e in parte anche per i foraggi (con l aggravante del costo economico ed ambientale dei trasporti connessi), ma sono state evidenziate anche notevoli possibilità di miglioramento per quanto riguarda il ricambio generazionale, l accettazione da parte del territorio dei cambiamenti in atto, la scarsa formazione degli allevatori e una formazione permanente dei tecnici più adeguata alle necessità moderne. "Senza cultura niente formaggio!" Alexander Agethle Imprenditore agricolo - Fattoria Caseificio Englhorn Malles Venosta (BZ) Alexander Agethle, nato nel 71 e residente a Clusio/Malles Venosta. Dopo 20 anni passati a Firenze, California, Monaco, Pristina, ed altri posti è tornato a casa e da 10 anni conduce l azienda agricola dei genitori in Alta Val Venosta. Spinto dalla convinzione che un agricoltura ecologica sia la base di uno sviluppo economico e convinto che bisogna riconoscere e valorizzare le proprie risorse regionali, insieme a sua moglie, ha iniziato a cambiare un azienda agricola fin allora famosa per le vacche brune d esposizione e le alte quantità di latte prodotte. Ora si vende il formaggio. Serviva un profondo dibattito culturale senza cultura niente formaggio.
6 Azienda Agricola Englhorn, Clusio/Malles Venosta 1065m slm PERIODO Dopoguerra oggi Tipo di agricultura sussistenza specializzata/industriale biologica/sostenibile Superfice coltivata 3 ha 7 ha 10 ha Animali 4 vacche e animali 8 vacche e animali da 12 vacche e animali da da rimonta rimonta rimonta UBA 6 UBA 14 UBA 18 UBA razza Bruna autoctona Brown swiss Bruna Originale corna senza corna con corna Produzioni di latte per animale 40q 90q 55q Alimentazione fieno, orzo fieno, insilato d`erba, di mais e di trebbie di birra fieno Mangime per animale per anno nessun 16q 0,8q Monta naturale artificiale artificiale Stabulazione fissa fissa libera Produzione vegetale orzo, segale nessuna farro, frumento, segale Alpeggio parziale (animali di lavoro no) nessun tutti gli animali Concimazione letame letame, liquame; fertilizzanti liquame Biogas, Kompost Prodotti da vendere pochi latte, animali formaggio, burro, cereali, animali, corrente Produzione di latte, casaro, sistema di riscaldamento, siero del Cooperazioni vicino da vicino raccolta, associazione utenti di macchine agricole raccolta professionale (3 latte, cerealicultura, non agricoltori) più nel settore della Grado di sussistenza altissimo basso alto Dipendenza da andamenti del mercato bassissimo altissimo basso Commercializzazione prodotti mercato centrale del latte; asta in azienda, mercato Prezzo del latte/kg 0,4 0,63 Fatturato minimo Euro Euro Utile +/- zero Euro Dipendenti due nessuno uno Impatto ambientale basso alto basso Tab. 1 - Evoluzione dell azienda agricola nel corso degli anni
7 Gli alpeggi: strategie ed esperienze di valorizzazione Giorgio Cesano Presidente di Espaci Occitan, Associazione di Enti del territorio occitano alpino (CN) In alpe è praticata l attività della caseificazione che negli alpeggi sotto elencati fa registrare una produzione di 255 q.li di Toma e di 87 q.li di ricotta (Saran del Fèn), per un valore complessivo di circa Euro, realizzato nel corso di 74 giorni di monticazione (durata media di soggiorno negli alpeggi della valle). N. Progr ALPEGGIO SUPERFICIE HA 1 Loc. Giulian 748 COMUNE Bobbio Pellice (TO) CAPI MONTICATI 2007 ALTITUDINE Min-Max Bovini 50 Ovini Valore Pastorale medio 21,6 2 Loc. Bancet 514 Bobbio Pellice (TO Bovini 18 Ovini 730 Caprini Loc. Crosenna 539 Bobbio Pellice (TO Bovini 18 Ovini 730 Caprini Loc. Prà Inferiore 5 Loc. Partia d Amunt 1227 Bobbio Pellice (TO Bovini 19 Ovini 464 Caprini Bobbio Pellice (TO Bovini 88 Ovini 360 Caprini 60 6 Loc. Rossa 424 Bobbio Pellice (TO Bovini 78 Ovini , , , , ,9 7 Loc. Pis della Rossa 1079 Bobbio Pellice (TO Bovini 110 Ovini 867 Caprini ,6 8 Loc. Gianna 748 Villar Pellice Bovini ,0 9 Loc. Chiabraressa 10 Loc. Chiot d la Sella 633 Villar Pellice Bovini 22 Ovini 403 Caprini Villar Pellice Bovini 87 Ovini 22 Caprini Loc. Caugis 140 Villar Pellice Bovini 95 Ovini 434 Caprini Loc. Vandalino 210 Torre Pellice Bovini 47 Ovini 22 Caprini Loc. Sella 397 Angrogna Bovini 117 Ovini 754 Caprini Loc. Palà 640 Rorà Bovini 71 Ovini 4 Caprini , , , , , ,6 Tab.2 Scheda alpeggi Val Pellice Inclusi nel piano di recupero A questa somma, tradottasi in un reddito immediatamente monetizzato, poiché i formaggi sono commercializzati direttamente dai produttori sui mercati di valle, occorre aggiungere i redditi da ingrasso e di mantenimento del bestiame in asciutta, circa 920 UGB mantenute in alpe per oltre due mesi, che possono essere valutati approssimativamente intorno a unità foraggere utili per il periodo medio di 74 gg.
8 Sempre con un calcolo molto approssimativo, si possono equiparare queste unità foraggere a qli circa di fieno di buona qualità cui attribuire un valore complessivo valutabile intorno ad Euro Se si tiene conto che operano circa 40 unità lavorative, tutte della valle, ripartite in 20 nuclei familiari, per un totale di giornate lavorative/uomo, ne consegue che ad ognuna di queste giornate/uomo corrisponde un reddito lordo di Euro 125,00 circa. Vi possono essere ovviamente oscillazione in più o in meno nei singoli alpeggi, ma rimane la constatazione che l attività monticativa è ancora conveniente; gli stessi alpigiani, infatti, affermano che i redditi ricavati da questa attività sono indispensabili ai nuclei familiari, per superare il periodo invernale. Ho iniziato questa breve relazione delineando il quadro economico produttivopoichè quello della convenienza economica è l ambito cui occorre fare riferimento per comprendere le iniziative realizzate sugli alpeggi. Abbiamo visto che le difficoltà maggiori derivavano dalla mancanza di fonti energetiche, dalla variabilità del periodo utile, dai rischi connessi all andamento meteorologico. Per cui irrigazione e produzione di energia, mediante il convogliamento dell acqua in una sola condotta, con interventi opportunamente progettati, ha trovato una soluzione unica per risolvere parte dei problemi presenti in alpeggio. Si è proceduto pertanto a costruire micro centrali idroelettriche sui singoli alpeggi che producono energia elettrica in corrente alternata, tensione 220v, utile per agevolare le operazioni di mungitura,lavorazione e trasformazione del latte, nonché per l illuminazione delle malghe e per il funzionamento degli elettrodomestici. Con un sistema di saracinesche l acqua può essere convogliata alternativamente verso la rete irrigua o verso la centralina, secondo turni di impiego giornaliero, a seconda dei fabbisogni e dei programmi di attività che verranno adottati nei diversi alpeggi e in accordo con i diversi utenti. Come si può facilmente desumere, gli interventi eseguiti di elettrificazione ed irrigazione hanno apportato dei benefici sulla strutturazione dell alpeggio e delle sue utenze. Infatti è stata innanzi tutto incoraggiata la continuità della monticazione, ovvero si è ridotto il rischio di abbandono degli alpeggi interessati, come è migliorato lo sfruttamento. L irrigazione ha indotto incrementi produttivi di circa il 10-15% sulle produzioni lattiero casearie; il minor disagio in alpe ha prodotto un aumento del carico di bestiame intorno al 15-20% medio, con un incremento totale del 25-30% rispetto ai redditi lordi realizzati negli anni antecedenti il nostro intervento. Gli interventi sono stati realizzati tra il 1988 e il 1992 dalla ex Comunità montana Val Pellice con fondi propri e contributi regionali e provinciali.
9 Montagna, reale opportunità per un giovane imprenditore agricolo? Paolo Baccolo Direttore Generale Agricoltura della Regione Lombardia Lombardia regione alpina, ed anche appenninica. Una fra le pochissime nel nostro Paese a condividere queste caratteristiche. La Regione agricola italiana più importante, quella che produce da sola più prodotti agricoli della metà dei Paesi che compongono l Unione Europea, una fra le poche Regioni Italiane ad avere a disposizione una grande pianura irrigua, è anche caratterizzata da una montagna che ne occupa gran parte della superficie, dai metri delle grandi cime valtellinesi fino all ambiente mediterraneo dei dirupi del lago di Garda. Anche se la nostra Regione è famosa per la sua industria, la sua finanza, per il suo commercio, per la borsa e gli aeroporti, non ci sarebbe Lombardia senza le sue montagne. Montagne sulle quali la porzione di territorio dedicato alle superfici agricole, ed io aggiungo anche forestali, arriva alle massime percentuali della nostra Regione, poco interrotte da una densità demografica minore, da un minore sviluppo dell edificato, da una minore quantità di infrastrutture. L economia agricola nella nostra Regione ha attraversato tante fasi diverse, registrate precisamente nelle memorie, negli archivi ed anche da tante pubblicazioni che molti comuni di montagna stanno dedicando alle proprie origini rurali. Con eccezioni che pure ci sono state, possiamo ricordare comunque una economia agricola montana dei passati decenni mediamente in grandi difficoltà, che ha dato infatti tante troppe persone all emigrazione. E oggi? Non c è futuro per chi non sa attirare giovani energie, giovani entusiasmi, giovani sogni. Possiamo ben domandarci, pertanto, come e perché un giovane imprenditore agricolo possa scegliere di collocare l impresa dei suoi sogni proprio in montagna. Imprenditore agricolo, innanzi tutto. Imprenditore agricolo nel senso che un imprenditore è colui che dirige una impresa, che si aspetta di riuscire a remunerare adeguatamente i propri sforzi, i propri capitali, le proprie intuizioni, in una misura almeno confrontabile con quella di altre attività. Questo è un imprenditore, che deve essere una persona che non si accontenta. Abbiamo tanti casi di successo da poter raccontare, di giovani, ed anche di meno giovani, che sono riusciti ad interpretare correttamente come fare agricoltura di montagna al giorno d oggi. Nel valorizzare e raccontare i propri prodotti, attraverso l origine e le caratteristiche specifiche, riuscendo a comunicare a consumatori forse meno abituati di ieri le qualità dei vini, dei formaggi, della frutta, dei cereali ecc., trasformando direttamente i propri prodotti, organizzandone la vendita diretta, riuscendo a spiegare le ragioni di un valore superiore che si deve tradurre necessariamente in un prezzo superiore. Comunicare il valore della qualità per proporre un valore del prezzo adeguato e soddisfacente. Nel valorizzare il territorio montano della nostra Lombardia, certamente molto ma molto meno contaminato rispetto al territorio di pianura, ed organizzando modalità per offrirlo all utilizzo di chi invece non abita o lavora in luoghi così belli. Anche in questo caso, abbiamo tante storie di successo di giovani imprenditori, e naturalmente giovani imprenditrici, che sono stati capaci di trovare il modo di tradurre in concretezza il
10 termine multifunzionalità, investendo sull agriturismo, sulla ricettiva rurale o anche malghiva, integrando le attività agricole con quelle appunto della ospitalità, o del turismo, della formazione e della didattica. Od, ancora, abbiamo esperienze di successo nella valorizzazione a scopo energetico di residui agricoli o forestali, residui veri, che prima erano un costo ed oggi sono invece un valore. Nell investire sull ambiente, o sulla biodiversità, che sono priorità importanti di oggi, e che ricevono contributi importanti per ripagare l imprenditore dei servizi pubblici che vengono resi alla collettività nel gestire prati, pascoli, boschi, vigneti o frutteti con determinate modalità. L agricoltura offre un contributo determinante all equilibrio ambientale dei nostri territori, occorre dimostrarlo, realizzarlo concretamente e percettibilmente, naturalmente ciò ha un valore ed un costo che deve essere remunerato all imprenditore, ed infatti viene remunerato. Solo alcuni esempi, naturalmente molto parziali. Torniamo alla nostra domanda: la montagna è una reale opportunità per un giovane imprenditore agricolo? E una sfida eccezionale, che necessita di capacità eccezionali, e di una determinazione e di un coraggio che non tutti hanno. In tanti, però, sono già riusciti a costruire il proprio futuro. Il Gal Gölem e la costituzione del distretto rurale Laura Boldi, Presidente GAL GOLEM La Regione Lombardia in data 7 agosto 2009 ha pubblicato la DGR Determinazioni in merito ai requisiti per l accreditamento dei distretti agricoli demandando a successivo atto la pubblicazione delle modalità di candidatura delle proposte progettuali. Successivamente con decreto 1757 del 26 febbraio 2010, pubblicato sul BURL 11 S.O. del 15 marzo 2010 ha dato attuazione alla succitata DGR definendo in dettaglio procedure, modulistica e documentazione, tempi di presentazione delle domande di accreditamento e ruoli. Il 15 aprile 2010 è stato pubblicato il bando per l accreditamento dei Distretti agricoli. La società Gölem, che sin dall inizio si è posta sui territori Sebino-Valle Trompia come Agenzia di Sviluppo Locale, ha ravvisato nella creazione di un Distretto rurale la possibilità di valorizzare tradizioni e prodotti rurali e di promuovere al contempo le identità territoriali. La società Gölem ha individuato per il distretto da candidare un territorio più vasto rispetto a quello di propria competenza unendo così Franciacorta, Sebino Bresciano e Valle Trompia, territori che presentano specificità territoriali caratterizzate da elementi e da produzioni di eccellenza e di qualità il cui valore può essere ulteriormente rafforzato grazie alla definizione di un offerta strutturata e univoca che integri prodotti distinti e tra loro complementari.
11 Tra maggio e giugno 2010 il Gal Gölem ha organizzato una serie di incontri con il territorio per saggiare l interesse alla creazione di un Distretto rurale e per concertare le linee guida alla base del Distretto. Tale lavoro, che ha visto la partecipazione costante della parte tecnica ed dei componenti del consiglio di amministrazione Gal Gölem, ha permesso uno significativo lavoro di animazione territoriale dando ascolto soprattutto alle imprese vere protagoniste dei distretti. Il 15 giugno 2010 è avvenuta la presentazione del progetto di distretto rurale che è stato poi riconosciuto con delibera della Giunta Regionale n 624 del 13 ottobre Il Gal Gölem si è impegnato per portare all accreditamento della società di distretto, consapevole del fatto che di questi tempi è necessario operare insieme e condividendo le risorse per poter ottenere dei risultati. Successivamente gli animatori del Gal Gölem hanno di seguito la società di Distretto nella stesura del Piano di Distretto, documento strategico di programmazione contenente gli obiettivi di sviluppo delle attività del distretto, gli indirizzi strategici e gli interventi progettuali. Anche ora nella seconda fase il Gal Gölem affianca il Distretto rurale ed è presente nel Comitato di Distretto affiancando la società che si è posta i seguenti obiettivi: favorire lo sviluppo di sinergie tra i soggetti che a vario titolo operano sul territorio, al fine di promuovere lo stesso e creare nuove opportunità di sviluppo valorizzare le produzione agro-alimentari enfatizzando la relazione tra prodotto e territorio, ed investendo sull innovazione valorizzare le specificità territoriali e permettere la creazione di sinergie che possano favorire lo sviluppo di una nuova offerta territoriale contribuire al mantenimento e alla crescita dell'occupazione predisporre condizioni infrastrutturali di servizio alle esigenze delle produzioni agro-alimentari Gli interventi a sostegno dell agricoltura di montagna G. Lazzaroni Provincia di Brescia Settore Agricoltura Come è noto l agricoltura per mantenersi economicamente competitiva e per continuare a fornire alla collettività alcuni servizi indispensabili, riconosciuti sin dai tempi più antichi ha spesso bisogno di essere sostenuta. In particolare in montagna la produzione di cibo di elevata qualità e specificità, la salvaguardia
12 idrogeologica attraverso la conservazione dei terrazzamenti e la manutenzione dei boschi, il presidio della biodiversità attraverso il mantenimento di spazi aperti in quota quali prati e pascoli ed infine la conservazione dei peculiari aspetti paesaggistici caratterizzanti le nostre vallate sono tra le motivazioni più valide per sostenere gli imprenditori agricoli nelle aree più svantaggiate del paese. I sostegni economici messi in campo sono fondamentalmente di origine comunitaria. Sia attraverso il premio unico erogato nell ambito della Politica Agricola Comune che attraverso i finanziamenti nell ambito del Piano di Sviluppo Rurale l Unione europea cerca di sostenere le scelte imprenditoriali di ammodernamento delle imprese agricole, non trascurando gli aspetti ambientali legati alla produzione agricola. Gli incentivi sono rivolti in primo luogo all ammodernamento in termini strutturali ed infrastrutturali delle Aziende agricole, ma prevedono anche interventi indirizzati al miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale o ad attività di diversificazione (agriturismo, ospitalità rurale ecc.) che soprattutto in zone montane consentono interessanti integrazioni al reddito. Sostegni giungono anche dalla Regione Lombardia che attraverso la legge 31/2008 finanzia, tra gli altri, interventi finalizzati alla ristrutturazione delle aziende agricole, alla realizzazione di impianti agroenergetici e a tutta un altra serie di interventi finalizzati al mantenimento ed al miglioramento dei boschi, quali ad esempio il sostegno ai consorzi forestali ed alle imprese boschive, le misure forestali, le iniziative finalizzate al rilancio della filiera bosco-legno-energia. Altri interventi con specifico riferimento alle realtà territoriali possono essere realizzate con il contributo delle Province e delle Comunità Montane che mediante fondi propri possono attivare efficaci servizi di assistenza tecnica alle imprese, si ricordi ad esempio il progetto di miglioramento del latte di montagna, o partecipare alla realizzazione di strutture od infrastrutture a servizio di una collettività di agricoltori. Tali interventi di cui anche in Valle Camonica si hanno alcuni esempi, quali ad es. la cantina sociale di Losine, il consorzio della Castagna, la nuova segheria di Stadolina spesso sono catalizzatori di attività agricole svolte da piccoli imprenditori (anche part-time) che in tal modo hanno l opportunità di continuare o a volte ritornare a produrre anche con dimensioni aziendali molto limitate. Marketing e comunicazione nel settore agroalimentare Marco Rossi, Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia INTRODUZIONE Da un punto di vista puramente didattico la fonte delle teorie del marketing ha origine negli Stati Uniti ( Associazione Marketing Americana A.M.A ), ma da una attenta analisi e da una ricerca storica
13 possiamo evidenziare una stretta sintonia con la comunicazione di carattere sociale. Anzi si può sostenere che il marketing sociale relazionale - umano esisteva prima della scoperta dell America. Il marketing è stato definito dagli studiosi in una molteplicità di modi, ma la definizione più completa è la seguente : Il marketing è costituito dalla analisi, dalla pianificazione e dal controllo delle risorse, delle politiche e delle attività di una determinata organizzazione destinate a soddisfare le necessità ed i desideri di determinati gruppi di consumatori conseguendone un vantaggio. Il punto di partenza della disciplina del marketing è costituito da : - BISOGNI - DESIDERI - DOMANDA GLI OBIETTIVI DEL MARKETING Prima di definire una strategia di comunicazione di un prodotto è opportuno elaborare il piano di marketing articolato nelle seguenti fasi : INTRODUZIONE: si ricollega alla mission aziendale e analizza lo scenario in cui l azienda opera, la natura dei prodotti / servizi che si intende proporre. Parte integrante sono la definizione dell etica e dei valori dell azienda, lo stile di gestione, i plus strategici rispetto ai concorrenti. SITUAZIONE DEL MOMENTO: Analizzare il mercato di riferimento, i competitors e il tipo di concorrenza in atto in quel momento, il posizionamento del nostro prodotto- servizio, i vantaggi competitivi. Inoltre si deve dare risalto a tutte le azioni in atto sia in termini di prodotti servizi lanciati, sia di nuovi mercati e iniziative per poter valutare i risultati delle operazioni effettuate. PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI: Analizzare le opportunità che l azienda ha nei confronti del mercato e le debolezze che si riscontrano verso i concorrenti in termini di struttura e capacità OBIETTIVI: Definizione dei risultati che si vogliono raggiungere, anche in termini di immagine STRATEGIA DI MARKETING: Progettazione di tutte le azioni da intraprendere per la realizzazione degli obiettivi. In particolare è necessaria la definizione della strategia di tutte le variabili del marketing mix vale a dire: - PROGETTUALITÀ E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO SERVIZIO - AZIONI INERENTI LE POLITICHE COMUNICAZIONALI - LA DISTRIBUZIONE - LA DEFINIZIONE DEL BUDGET PUBBLICITARIO E LE INDICAZIONI PER LA ELABORAZIONE DELLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE
14 PIANIFICAZIONE DELLE INIZIATIVE: Descrizione di tutte le operazioni CONTROLLO DEI RISULTATI DEL PIANO: Elaborazione di un conto economico che tiene conto degli obiettivi e delle azioni da intraprendere. LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE ( customer satisfaction ) Per poter soddisfare il nostro interlocutore dobbiamo partire dalla tipologia di servizio Il livello del servizio può essere di tre tipi - Scortese - Indifferente - Eccezionale Dal punto di vista comunicazionale e marketing l obiettivo è solo uno : ECCEZIONALE. Oggi giorno la concorrenza è sempre più serrata, emergono azioni che in modo migliore riescono. A SODDISFARE LE ESIGENZE DEL CLIENTE infatti un servizio eccellente puo trasformare un interlocutore occasionale in un cliente fedele I requisiti fondamentali per soddisfare il cliente sono cinque - AFFIDABILITA - PRONTEZZA - CONSIDERAZIONE - EMPATIA - COMPETENZA AFFIDABILITA : La persona che si rivolge a noi deve percepire la risoluzione del problema PRONTEZZA: Si attendono da noi una soluzione rapida del problema CONSIDERAZIONE: Qualsiasi problema si tratti, il cliente vuol sentirsi considerato non solo nella sostanza ma anche nella forma EMPATIA: Far capire al cliente che siamo al suo fianco COMPETENZA: Solidità professionale e continuo aggiornamento.
Distretto Rurale. Franciacorta, Sebino e Valle Trompia GAL GÖLEM
Distretto Rurale Franciacorta, Sebino e Valle Trompia GAL GÖLEM Introduzione I principali riferimenti normativi per l individuazione, l istituzione e la disciplina dei distretti agricoli sono: - A livello
DettagliPROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana
PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliIDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA
IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliGAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO
GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO La nostra idea Partendo da un nucleo ridotto di aderenti al Gas, abbiamo pensato di cambiare ruolo: da semplici consumatori solidali a imprenditori
DettagliLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliAZIENDA AGRITURISTICA LA FINESTRA SUL MARE
AZIENDA AGRITURISTICA LA FINESTRA SUL MARE Diversificazione in un contesto di grande pregio naturalistico 1 L azienda L azienda agrituristica si trova a Caronia (ME) nell area del Parco dei Nebrodi; è
DettagliProgettare oggetti di ecodesign
Intervento dal titolo Progettare oggetti di ecodesign A cura di Arch.Marco Capellini Ecodesigner dello studio Capellini design e consulting 77 78 Eco-biodesign nell edilizia 10 Ottobre 2008- Fiera Energy
DettagliAGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze
AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze Attività produttive Artigianato e Agricoltura Questo progetto si pone quattro diversi obiettivi: OBIETTIVO 1: Implementare un modello di economia
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.
CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliAssistenza tecnica funzionale alla
definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore
DettagliProgetto STABULUM e le filiere corte agroenergetiche nello sviluppo rurale 2014-2020
Progetto STABULUM e le filiere corte agroenergetiche nello sviluppo rurale 2014-2020 Obiettivi della Misura 124 (1) La Misura ha sostenuto progetti di cooperazione per lo sviluppo e la sperimentazione
DettagliMeeting. Gli alimenti cultura del vivere
Meeting Gli alimenti cultura del vivere Annibale Feroldi Direttore BMTI S.c.p.a. Nuove competenze professionali e nuovi modelli di vendita dei prodotti nei Paesi esteri 8 maggio 2015 PREMESSA SALUTI...
DettagliIL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004
Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?
DettagliPSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato
PSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato Costruiamo la strategia: dall analisi di contesto ai fabbisogni Luca Cesaro INEA Trentino Alto Adige Trento, 6 marzo 2014 Fasi di
DettagliAnalisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa
Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza
DettagliAll interno dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) Settore Zootecnico: Carni Bovine
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Reg. (CE) 1698/2005 Regione Toscana Bando Misura 121 Ammodernamento aziende agricole All interno dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) Settore Zootecnico: Carni
DettagliNOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s.
NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s. Malavolta Consulting S.A.S. del Dott. Roberto Malavolta & C. 63016 Campofilone (AP) Via Borgo San Patrizio, 112 tel 0734 937058 - fax 0734 935084
DettagliLa politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia
La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano La politica
DettagliGLI SCENARI EUROPEI PER IL DOPO QUOTE LATTE. Paolo Sckokai Università Cattolica, Piacenza
GLI SCENARI EUROPEI PER IL DOPO QUOTE LATTE Paolo Sckokai Università Cattolica, Piacenza Schema della relazione 1) Lo studio della Commissione Europea sul settore lattiero-caseario post-2015 2) Gli scenari
DettagliAGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE
AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliAgenzia per il Lavoro
Agenzia per il Lavoro Orienta è una delle principali società italiane specializzate nella gestione delle Risorse Umane. Nasce come Società di Lavoro temporaneo con autorizzazione ministeriale definitiva
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliPRESENTAZIONE AZIENDALE
PRESENTAZIONE AZIENDALE La Cooperativa Sociale Agricola TERRAVIVA è nata ufficialmente il 15 settembre 2011 attraverso il Progetto Per.So.N.A. presentato dalla Cooperativa Sociale Al Plurale e finanziato
Dettagliprofilo dna team clienti
CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo
DettagliUN FUTURO DA COLTIVARE PER LE AREE METROPOLITANE
ROMA UN FUTURO DA COLTIVARE PER LE AREE METROPOLITANE Relatore: Claudio Destro - Presidente Confagricoltura di Roma I nuovi orizzonti dell agricoltura multifunzionale di Roma Milano, 6 settembre 2015 Evoluzioni
DettagliMaster Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita
Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita Gestione dei processi di vendita Master di I livello L Università degli Studi di Torino Dipartimento di Management, attraverso il Bando
DettagliECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE. (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra)
ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra) La GESTIONE (operazioni che l azienda compie per raggiungere i suoi fini) può essere: ORDINARIA
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliDisabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento
Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo
DettagliIl carattere multifunzionale dell agricoltura: approcci teorici e ruolo delle family farms. Leonardo Casini
Il carattere multifunzionale dell agricoltura: approcci teorici e ruolo delle family farms Leonardo Casini Questo è probabilmente l ettaro di terra più costoso del mondo: Burgundy, Vigneto Romanée Conti:
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliTURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"
TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO" "Per la prima volta in Italia, il governo dispone un concreto e significativo
DettagliLE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello
DettagliPerspectiva: previdenza professionale con lungimiranza. Fondazione collettiva per la previdenza professionale
Perspectiva: previdenza professionale con lungimiranza Fondazione collettiva per la previdenza professionale Un futuro sereno grazie a Perspectiva Sfruttare completamente le opportunità di rendimento e
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
DettagliUOMINI E MERCATI sicurezza nelle analisi versatilità nelle proposte completezza nelle soluzioni certezza nei risultati
UOMINI E MERCATI sicurezza nelle analisi versatilità nelle proposte completezza nelle soluzioni certezza nei risultati LA FILOSOFIA AZIENDALE TRADE CONSULTING srl crede fortemente che al centro di ogni
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza
DettagliGRUPPO AZIONE LOCALE BASSO TIRRENO COSENTINO Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013 PSR 2007-2013 - ASSE 4 APPROCCIO LEADER
GRUPPO AZIONE LOCALE BASSO TIRRENO COSENTINO PSR 2007-2013 - ASSE 4 APPROCCIO LEADER Programma di Sviluppo Locale BASSO TIRRENO COSENTINO SCHEDA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliCorso di formazione per Accompagnatori Turistici. -Preparazione all esame di Accompagnatore Turistico-
Pagina1/7 Corso di formazione per Accompagnatori Turistici -Preparazione all esame di Accompagnatore Turistico- Introduzione Il corso di preparazione all esame per Accompagnatore Turistico si rivolge a
DettagliLe reti di imprese e. della Regione Liguria VIVAIO FORESTALE PIAN DEI CORSI
Le reti di imprese e Il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Liguria VIVAIO FORESTALE PIAN DEI CORSI Rialto, 21 aprile 2016 ELEMENTI COSTITUTIVI DEL CONTRATTO DI RETE: NECESSARI Presenza di più imprenditori
DettagliLTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e
LTA STARTS YOU UP! FATTIBILITA DI BUSINESS E RICERCA PARTNER FINANZIARI E INDUSTRIALI In un momento in cui entrare nel mondo imprenditoriale con idee nuove e accattivanti diventa sempre più difficile e
DettagliQUADRO DI SINTESI POTENZIALITA E CRITICITA
QUADRO DI SINTESI POTENZIALITA E CRITICITA CONTRATTO DI PAESAGGIO FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DI UNA STRATEGIA DI SVILUPPO TERRITORIALE E DI RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA DEI TERRITORI MONTANI DI COMUNANZA
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliDal FEP al FEAMP: quale transizione
L attuazione della Politica Europea per la Pesca: Dal FEP al FEAMP Bologna, 08 ottobre 2014 Regione Emilia Romagna FEP: Misura 5.1 Assistenza tecnica Dal FEP al FEAMP: quale transizione Giulio Malorgio
Dettagli2. L offerta Formativa
INDIRIZZO TECNICO INDIRIZZI PROFESSIONALI Istituto di Istruzione Secondaria Superiore 2. L offerta Formativa L offerta formative comprende percorsi quinquennali di istruzione professionale e un percorso
DettagliAZIENDA AGRICOLA MOSSA
AZIENDA AGRICOLA MOSSA quando allevare gli animali significa curarne il benessere 1 L azienda agricola L azienda agricola Mossa pratica l allevamento della pecora di razza sarda. La conduttrice Francesca
DettagliRisultati della Ricerca
Titolo Linee guida per la trasformazione casearia su piccola scala Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato Il documento è stato redatto come frutto della ricerca sviluppata dalla UO CRA-FLC
DettagliM U L T I F A M I L Y O F F I C E
MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle
DettagliBioeccellenze dei Parchi Italiani. LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione
Bioeccellenze dei Parchi Italiani LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione Il Progetto Le Filiere Biologiche Virtuose dei Parchi Italiani /1 Le aree protette
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliCome nasce l idea della vendita diretta di latte crudo?
1 Giuseppe Invernizzi Direttore - APA CO LC e Varese 2 Come nasce l idea della vendita diretta di latte crudo? L idea nasce dall esigenza di dare risposte adeguate alla crisi che da diversi anni attanagliava
DettagliCosti unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180
SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliLE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliL azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A
L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di
DettagliPROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana
PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo
DettagliINCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ
INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione
DettagliIl Gruppo: valore per il territorio
Il Gruppo AEB-Gelsia rappresenta una tra le prime multiutility in Lombardia per fatturato e clienti serviti e si colloca tra i primi 20 operatori a livello nazionale. Il Gruppo ha voluto ribadire il proprio
DettagliLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY
Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario
DettagliBIC_CCIAA_broch2:BIC_CCIAA_broch2 09/07/10 16:57 Pagina 1 AVEVO UN SOGNO E L HO REALIZZATO CON BIC LAZIO E LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA
BIC_CCIAA_broch2:BIC_CCIAA_broch2 09/07/10 16:57 Pagina 1 AVEVO UN SOGNO E L HO REALIZZATO CON BIC LAZIO E LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA BIC_CCIAA_broch2:BIC_CCIAA_broch2 09/07/10 16:57 Pagina 2 Nuove
Dettaglilaw firm of the year Chambers Europe Awards
Oltre 360 avvocati 4 volte Law Firm of the Year agli IFLR Awards nell ultimo decennio (2011, 2010, 2006, 2004) 9 sedi, 5 in Italia e 4 all estero law firm of the year Chambers Europe Awards for excellence
DettagliLa nuova Politica Agricola Comune (PAC)
Argomenti trattati La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Il percorso per giungere alla nuova PAC I principali elementi della discussione in atto Lo Sviluppo Rurale nella nuova PAC Spunti di riflessione
DettagliQuando la destinazione di un viaggio è la crescita
Quando la destinazione di un viaggio è la crescita destinazione sviluppo Quando la destinazione di un viaggio è la crescita, il cambiamento della propria organizzazione, anche il viaggiatore più avventuroso
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
Dettagli2 & 3 ZONA RURALE TUTELATA E TURISMO SOSTENIBILE:
UTILIZZO della MISURA 323 del PSR Sottomisura B Azione 2 & 3 ZONA RURALE TUTELATA E TURISMO SOSTENIBILE: valorizzazione e recupero del patrimonio testimonianza dell economia rurale E Azione 4 Il Piano
DettagliLEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014
LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014 RICONOSCIMENTO E COSTITUZIONE DEI DISTRETTI RURALI, DEI DISTRETTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ E DEI DISTRETTI DI FILIERA IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliPerfare. La VENDITA ECCELLENTE. Migliorare l organizzazione e le competenze della rete vendita per aumentare le prestazioni dell azienda
Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa La VENDITA ECCELLENTE Migliorare l organizzazione e le competenze della rete vendita per aumentare le prestazioni dell azienda Presentazione
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliRisultati della Ricerca
Risultati della Ricerca Titolo Linee guida per il trasporto e la vendita di prodotti alimentari deperibili a basso impatto ambientale Descrizione estesa del risultato La progettazione, realizzazione e
DettagliIl partner per la gestione delle Risorse Umane
per Mission e Valori Openjobmetis vuole essere un vero e proprio partner per le aziende clienti nel trovare soluzioni di qualità per le problematiche di efficienza e dimensionamento flessibile del capitale
DettagliInnovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014
Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliL AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei
L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei Convegno Nazionale RUIAP Riconoscimento degli apprendimenti e certificazione delle competenze: sfide per l Università e per il Paese
DettagliProvincia di Reggio Calabria
Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità
DettagliIntroduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI
Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI Rimini, 11 ottobre 2013 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private Equity? Quali sono gli obiettivi
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliIndagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act
CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliI modelli di qualità come spinta allo sviluppo
I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia
DettagliMULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA
MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA Sul filo del lavoro Nuove trame per lo sviluppo della filiera tessile e
Dettagli3 miliardi di euro l anno) per finanziare le misure del. mercato) di circa 4 miliardi di euro (per l OCM non vi
PAC 2014-20202020 L agricoltura italiana verso il futuro I NUMERI La dotazione assegnata all Italia è di circa 52 miliardi di euro, in 7 anni. Circa 27 miliardi di euro totali (circa 4 miliardi di euro
Dettagli