Istituto d Istruzione Superiore TITO LUCREZIO CARO CITTADELLA. PIANO DI LAVORO del PROF. PAOLO BOLZONELLA
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1 Istituto d Istruzione Superiore TITO LUCREZIO CARO CITTADELLA PIANO DI LAVORO del PROF. PAOLO BOLZONELLA Materia: LABORATORIO DI SCIENZE SPERIMENTALI Classe: 1^AS Liceo delle Scienze Sociali a.s. 2008/ Nel primo consiglio di classe sono stati definiti gli obiettivi educativo-cognitivi generali che sono stati riportati nella programmazione comune del consiglio di classe e ai quali la presente programmazione fa riferimento. 2. Situazione di partenza della classe: Numero alunni: 29 (5 maschi, 24 femmine) Clima della classe: accettabile Livello cognitivo globale di ingresso: accettabile 3. In relazione alla programmazione curricolare, si prevede il conseguimento dei seguenti obiettivi cognitivi disciplinari: CONOSCENZE Alla fine dell anno scolastico gli alunni dovranno conoscere: Il concetto di grandezza fisica e le problematiche connesse alla misurazione di una grandezza fisica Il concetto di misura di una grandezza fisica Le grandezze fisiche fondamentali e il sistema S.I. di misura Le grandezze scalari e vettoriali Le operazioni con le grandezze scalari e vettoriali La definizione di velocità, di accelerazione, di forza, di pressione I fenomeni fisici trattati Il linguaggio fisico specifico per la descrizione dei vari fenomeni e delle loro leggi COMPETENZE Alla fine dell anno scolastico gli alunni sapranno: Analizzare in laboratorio un fenomeno individuando le grandezze fisiche coinvolte
2 Utilizzare correttamente il linguaggio fisico adeguato alla situazione e al contesto Comprendere la natura del metodo sperimentale Operare correttamente con le unità di misura Costruire e saper leggere grafici in un diagramma cartesiano Individuare e rappresentare relazioni di proporzionalità diretta e inversa Redigere una relazione di laboratorio Ricavare dai dati presi in laboratorio la relazione esistente tra le grandezze fisiche interessate Riconoscere nella realtà quotidiana le relazioni fra le grandezze fisiche analizzate in laboratorio e la loro approssimazione CAPACITÀ Alla fine dell anno scolastico gli alunni saranno in grado di: Interpretare criticamente i risultati di un esperienza di laboratorio Distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione Cogliere analogie e differenze fra i diversi fenomeni trattati Riconoscere i legami fra la fisica e le altre materie scientifiche Utilizzare un linguaggio specifico corretto Sviluppare l abitudine al metodo scientifico usato come metodo di lavoro Lavorare in gruppi Elaborare dai sperimentali calcolando valore medio ed errore da associare 4. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE PREVISTI Monte-ore annuale previsto dal curricolo nella classe: 30 h MODULO/UNITA DIDATTICA U.D.1: GRANDEZZE FISICHE Grandezze fondamentali e grandezze derivate Sistemi di unità di misura Prefissi per la unità di misura Grandezze scalari e grandezze vettoriali Somma e differenza fra vettori Prodotto fra vettori Scomposizione di un vettore Errori di misura Media aritmetica di più misure Errore assoluto, errore relativo ed errore percentuale Calcolo dell'errore nelle misure indirette Relazioni tra grandezze: funzioni e diagrammi U.D.2: CINEMATICA Sistemi di riferimento Velocità media Velocità istantanea Accelerazione media Accelerazione istantanea Moti particolari PERIODO/ORE Settembre-Ottobre Novembre-Dicembre- Gennaio-Febbraio
3 Moto rettilineo uniforme Moto uniformemente accelerato Rappresentazioni grafiche dei moti Moto di caduta dei gravi Moto circolare uniforme Moto oscillatorio armonico U.D.3: DINAMICA Sistemi inerziali e principio di relatività galileiana Concetto di forza e leggi della dinamica Prima legge della dinamica Seconda legge della dinamica Dimensioni e unità di misura delle forze Teorema dell'impulso Terza legge della dinamica o principio di azione e reazione Legge di gravitazione universale Forza peso Differenza tra massa e peso Densità e peso specifico Composizione di moti uniformi con moti accelerati Moto dei proiettili Risultante di più forze Composizione di forze parallele concordi Composizione di forze parallele discordi Momento di una forza rispetto a un punto Coppia di forze Equilibrio Principio di conservazione della quantità di moto U.D.4: MECCANICA DEI FLUIDI Legge di Pascal Legge di Stevino Principio dei vasi comunicanti Principio di Archimede Applicazioni del principio di Archimede Pressione atmosferica Fluidodinamica Portata di un condotto ed equazione di continuità Teorema di Bernoulli Teorema di Torricelli Fluidi reali Viscosità Tensione superficiale e tensione interfacciale Perdita di carico Capillarità Marzo-Aprile Maggio-Giugno 5. METODI L insegnamento della fisica ha lo scopo di contribuire alla formazione culturale degli allievi. I contenuti relativi mireranno perciò all aspetto qualitativo e non a quello quantitativo. Gli argomenti saranno organizzati e proposti in ordine di difficoltà crescente e con particolare riguardo agli argomenti più interessanti e
4 attuali. L analisi dei fenomeni, approfondita con il dibattito in classe ed effettuato sotto la guida dell insegnante, dovrà gradualmente e con continuità sviluppare negli allievi la capacità di schematizzare fenomeni via via più complessi. L insegnamento della fisica non deve trascurare l aspetto microscopico della materia, e deve servirsi dell ausilio di un laboratorio al fine di vivificare, mediante l esperienza, l interesse dell allievo e dare carattere sperimentale alla materia. L insegnante avrà inoltre cura di esporre agli allievi, sia pure in forma semplice e intuitiva, le moderne teorie che sono a fondamento dei più recenti indirizzi della fisica. 6. MEZZI E SPAZI I mezzi e gli spazi utilizzati per la trattazione delle diverse unità didattiche saranno: aula scolastica, aula informatica, laboratorio di fisica, lavagna, calcolatrice scientifica. Libro di testo: Ruffo Lezioni di fisica (seconda edizione di Fisica per moduli) - Vol. 1 - Casa editrice Zanichelli. 7. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE La verifica dell acquisizione dei contenuti ed il raggiungimento degli obiettivi formativi avverrà tramite interrogazioni, intese come discussioni aperte anche all intera classe, relazioni scritte e orali e questionari. Schede e relazioni del lavoro compiuto, per la verifica delle attività di tipo sperimentale condotte in laboratorio sono impostate includendo, in successione logica, la descrizione del materiale di sperimentazione, la raccolta e l elaborazione dei dati sperimentali e l interpretazione del fenomeno studiato. VALUTAZIONE Le valutazioni si basano su una scala di valori dal 2 al 10 adeguandosi alla seguente griglia approvata dal dipartimento, allegata al P.O.F. e riportata qui sotto. Altri fattori che concorrono alla valutazione periodica finale sono: Partecipazione al dialogo educativo e interventi pertinenti Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita culturale e i progressi raggiunti nel processo di formazione di ogni singolo alunno e della classe stessa Puntualità e precisione nell esecuzione delle consegne domestiche VALUTAZIONE CONOSCENZA COMPETENZA CAPACITA 10-9 Comprende la domanda e risponde in modo esauriente. Rivela conoscenza ampia ed approfondita degli argomenti. modo appropriato e Usa in modo sicuro concetti e principi. Sa applicare con disinvoltura e rigorosamente i concetti ed i principi studiati. Rielabora con sicurezza ed effettua tutti i collegamenti. Svolge il discorso in modo organico e rielabora in modo critico ed autonomo.
5 pertinente. 8 Comprende la domanda e risponde in maniera abbastanza esauriente. Rivela conoscenza approfondita degli argomenti. modo corretto e pertinente. 7 Comprende la domanda e risponde in maniere essenziale. Rivela conoscenze fondamentali dei contenuti. modo abbastanza pertinente e preciso. 6 Comprende la domanda. Conosce gli argomenti essenziali della disciplina. Rivela conoscenze a volte superficiali dei contenuti. modo accettabile. 5 Percepisce la richiesta ma tralascia elementi indispensabili. Rivela conoscenze frammentarie dei contenuti. modo limitato e non sempre preciso. 4 Comprende poco e produce una risposta non pertinente. Rivela conoscenze lacunose. Usa una terminologia assai limitata. 3 Comprende molto poco e produce una risposta non coerente. Rivela conoscenze assai lacunose. Usa una terminologia scorretta o assai limitata. Sa applicare in modo adeguato i concetti ed i principi studiati. Problematizza le tematiche assegnate, inquadra l'argomento, sviluppa un problema in modo adeguato. Sa applicare con relativa semplicità i concetti studiati. Sa applicare ad esercizi le regole studiate. E' incerto nell'applicazione di regole, concetti, principi e a volte omette i dati fondamentali. L'applicazione di regole, concetti e principi risulta stentata e lacunosa. Incontra enormi difficoltà nell'applicazione di regole e concetti. Rielabora con consapevolezza. Effettua collegamenti corretti. Rielabora in modo sostanzialmente corretto. Effettua i collegamenti essenziali. Rielabora con semplicità e tende a schematizzare in modo manualistico. Effettua solo alcuni collegamenti essenziali. Rielabora in modo approssimativo. Effettua solo qualche collegamento. Rielabora con difficoltà. Effettua collegamenti non pertinenti. Non effettua collegamenti. Non riesce a rielaborare, nemmeno se guidato.
6 2 Non capisce la domanda. Non risponde o risponde altro. Usa una terminologia assai scorretta e non pertinente. Non riesce ad applicare alcuna regola e la produzione risulta nulla. Non effettua collegamenti. Non riesce a rielaborare, nemmeno se guidato. Cittadella, 29 settembre 2008 Firma del Docente
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