EX PALAZZO MUNICIPALE

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1 COMUNE DI COLOGNA VENETA PROVINCIA DI VERONA EX PALAZZO MUNICIPALE PROGETTO ESECUTIVO: DI RESTAURO, RISANAMENTO CONSERVATIVO E CONSOLIDAMENTO STATICO DELLA LOGGIA DELL EX PALAZZO MUNICIPALE OGGETTO: RELAZIONE GENERALE TAVOLA: DATA: PE PROGETTISTA: Arch. LUIGI MERLIN Via Libertà, Cerea (Vr) Tel. Fax: merlinluigi@ .it pecmail: luigi.merlin@archiworldpec.it COMMITTENTE: COMUNE DI COLOGNA VENETA Piazza Capitaniato, Cologna Veneta (Vr) COLLABORATORI: Ing. Sergio Mantovani Ing. Carmine Abbruzzese Arch. Fabio Dal Barco PROGETTO DEFINITIVO: approvato con Deliberazione di G.C. n. 91 in data DIVIETO DI RIPRODUZIONE IL PRESENTE ELABORATO E DI PROPRIETA DEL PROGETTISTA CHE SE NE RISERVA LA TUTELA A NORMA DI LEGGE 1

2 OGGETTO: PROGETTO DI RESTAURO, RISANAMENTO CONSERVATIVO E CONSOLIDAMENTO STATICO DELLA LOGGIA DELL EX PALAZZO MUNICIPALE. PROGETTO ESECUTIVO. RELAZIONE GENERALE PREMESSA A seguito dell approvazione con Deliberazione di Giunta Comunale n. 91 in data si intende dar corso al Progetto Esecutivo relativo al restauro, risanamento conservativo e consolidamento statico della Loggia dell Ex Palazzo Municipale di Cologna Veneta. L intervento riguarda un edificio tra i più significativi del centro storico di Cologna Veneta, risalente agli inizi dell ottocento il quale fu costruito in origine quale sede municipale. Attualmente l immobile è inutilizzato in quanto gli uffici comunali sono stati traferiti presso il Palazzo del Capitaniato dal Mentre a Nord l edificio confina con altri edifici privati costituiti da residenze e negozi, sul lato Sud l edificio è posto a ridosso dell antica Torre Civica di epoca medievale ove originariamente si estendeva una antica cinta muraria. Ad Ovest, ed ad Est l edificio confina rispettivamente con una piccola piazza denominata Piazza Mazzini mentre sull altro lato con una larga strada denominata Corso Guà. La Loggia al piano terra dell edificio, è aperta su tre lati che compongono il perimetro ed è sorretta da pilastri ed archi a tutto sesto in pietra calcarea. L interno della Loggia è inoltre sostenuto da due archi ribassati realizzati in muratura intonacata a bugnato i quali suddividono visivamente l intera area del pianto terra in tre settori. Quest area all interno della Loggia, in passato è stata utilizzata per numerose manifestazioni di carattere popolare, culturale locale. In particolare sono state realizzate manifestazioni ed esposizioni relative alla patata, al radicchio, ed al mandorlato, quali prodotti tipici della zona. Il progetto riguarda esclusivamente interventi puntuali da realizzare al piano terra della Loggia allo scopo di ristabilire le originali condizioni statiche degli elementi strutturali portanti evidenziati negli elaborati successivi che compongono l intero progetto. PARERI ED AUTORIZZAZIONI Il seguente intervento è stato sottoposto ai seguenti pareri ed autorizzazioni: Comune di Cologna Veneta mediante Deliberazione di Giunta Comunale n. 91 in data ; Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Provincie di Verona, Rovigo e Vicenza ai sensi degli art.li 21-c e 22 del D. Lgs 42/2004 e s.m.i. la quale ha rilasciato in data prot , l autorizzazione condizionata alle seguenti condizioni: - Viste le indicazioni contenute nelle Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni di questo Ministero par considerato che l intervento di fasciatura degli archi ribassati risulta particolarmente invasivo ed irreversibile, si chiede l elaborazione dei calcoli specifici e la dichiarazione relativa alla impossibilità di adottare soluzioni diverse. In alternativa si studi un altra metodologia di intervento. In entrambi i casi l Ufficio si riserva di valutare le indicazioni progettuali e rilasciare specifica autorizzazione: - Per tutte le stilature di malta dovrà essere utilizzata una miscela del tutto simile a quella esistente per composizione chimica e granulometrica, compresi gli interventi previsti nelle schede 03 04; - Il fissaggio tra le barre di acciaio ed i conci degli archi e i basamenti dei pilastri (scheda 02) dovrà essere fatto utilizzando un materiale solidarizzante specificatamente provato, che abbia modulo elastico e composizione chimica compatibili con quelli del materiale antico. A seguito delle prescrizioni previste dalla Soprintendenza BB.AA. il presente progetto esecutivo è stato redatto introducendo le modifiche richieste dalla stessa. 2

3 INDIVIDUAZIONE URBANISTICA E CATASTALE L edificio è individuato nello strumento urbanistico P.A.T. all interno delle seguenti aree: - Carta dei Vincoli e della Pianificazione Territorriale: Centro Storico (art. 8 N.T.A.) - Carta delle Invarianti: Area di Invariante di natura storico ambientale (art. 19 N.T.A.) - Carta delle Fragilità: Area di interesse storico ambientale e artistico (art. 19 N.T.A.) - Carta delle Trasformabilità: Centro Storico (art. 8 N.T.A.) L edificio è individuato catastalmente nel N.C.T. del Comune di Cologna Veneta al Foglio n. 31 all. B, mappale n. 222 ed è di proprietà del Comune di Cologna Veneta. NORMATIVA DI RIFERIMENTO L intervento verrà attuato nel rispetto della normativa nazionale e regionale relativa a: Edilizia, urbanistica D.P.R. 380/01 e normativa nazionale in genere; Regolamento Edilizio e Norme Tecniche di Attuazione al vigenti in questo comune; Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio D. Lgs n. 42; Normativa riguardante le Opere Pubbliche: Codice dei Contratti D. Lgs n. 163 e s.m.i., Regolamento di Attuazione D.P.R. 554/99, normative nazionali in genere e normativa regionale L.R. n 27 del e s.m.i.; D.M. Infrastrutture del 14 Gennaio 2008: Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni; Circ. Min. Infrastrutture e Trasporti del 2 Febbraio 2009, n. 617: Applicazione Norme Tecniche per le Costruzioni; Normativa per la sicurezza cantieri: D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. STATO ATTUALE L Ex Palazzo Municipale è un complesso risalente agli inizi dell ottocento; dal 1996 gli uffici del Comune sono stati trasferiti presso il Palazzo del Capitaniato. Da quel momento l immobile oggetto dell intervento è rimasto inutilizzato fino al 1998, anno in cui è avvenuta l occupazione degli uffici dell Unione Comuni Adige Guà. Al piano terra, verso Corso Guà, è tutt ora esistente un bar i cui spazi sono dati in affitto dall ente proprietario Comune di Cologna Veneta. Allo stato attuale il fabbricato presenta le seguenti caratteristiche: - Fondazioni continue in pietra e mattoni; - Muratura portante in mattoni pieni e pietra; - Solaio in legno con pavimento in assito di legno costituito da una doppia orditura portante con travi ortogonali; - Copertura a padiglione con struttura in legno costituito da capriate, travi di colmo, travi secondarie, conventini, tavelle in cotto e manto di copertura in coppi; - Intonaci interni ed esterni a civile; - Facciate caratterizzate da profili e marcapiani in pietra calcarea; - La scala presente a Sud è costituita da gradini in massello di pietra di Prun e della Lessinia. Altri elementi particolari presenti sui prospetti sono: - Sul fronte Est una lapide commemorativa in marmo rosso Verona, collocata nel 1904 con l iscrizione di A. Fogazzaro a commemorare la deviazione del corso del fiume Guà dal centro cittadini, antistante il fabbricato, verso la periferia est; - Una meridiana scolpita sul selciato della Loggia che funziona con un raggio di sole filtrante attraverso un oculus ricavato sul fronte Sud alla quota di 4,00 mt. circa. 3

4 CARATTERISTICHE DELLA LOGGIA PIANO TERRA La Loggia al piano terra è costituita ai lati Est, Sud, Ovest da pilastri e setti perimetrali in pietra calcarea con archi a tutto sesto realizzati anch essi in pietra calcarea. Le murature del lato Nord sono realizzate in mattoni misto a pietra e sono intonacate con intonaco civile. All interno della Loggia sono presenti due archi ribassati a sostegno del solaio superiore e sono realizzati in muratura di mattoni pieni rivestita da intonaco bugnato a rappresentare conci simili alla pietra. Il basamento sollevato da terra da tre gradini è pavimentato con conci in trachite mentre il solaio superiore in legno è costituito da orditura principale, orditura secondaria, assito e pavimento in assito a doppia orditura. In alcuni tratti le travi principali sono state rinforzate in passato con chiodi e barre in acciaio nei tratti in cui si sono verificati problemi di tenso-flessione. DESCRIZIONE DEI MANUFATTI LESIONATI ED INTERVENTI DA REALIZZARE Le condizioni statiche generali dell edificio, per fondazioni, murature portanti, solaio allo stato attuale necessitano di opere di restauro e consolidamento. In particolare sul lato Ovest del Palazzo, (secondo pilastro da sinistra) si rendono necessari interventi di consolidamento statico delle fondazioni, a seguito di intervenuti cedimenti del terreno. A seguito di ciò, anche la struttura sopra ha subito delle lesioni riscontrabili da lesioni/fessurazioni al pilastro soprastante, nonché alla base del setto murario posto a destra del prospetto Ovest. A seguito del cedimento del terreno si sono verificati problemi statici di eccentricità del carico sovrastante che ha innescato un processo torsionale con rotazione e slittamento dei conci verso il basso delle arcate a destra e sinistra del pilastro oggetto del cedimento. Procedendo con ordine, sono state realizzate delle schedature relative ai vari interventi che verranno effettuati nel presente progetto: - SCHEDA: 01 P.T. LOGGIA SOLAIO PRIMO PIANO - SCHEDA: 02 Prosp Ovest. PROSPETTO OVEST PIANO TERRA - SCHEDA: 03 Int. EST ARCO A SESTO RIBASSATO VERSO IL PROSPETTO EST - SCHEDA: 03 Int. OVEST ARCO A SESTO RIBASSATO VERSO IL PROSPETTO OVEST 4

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9 PIANO DI SICUREZZA & COORDINAMENTO Sulla base della stima dei lavori, della loro durata ed in considerazione dell eventuale con-presenza di più imprese per la realizzazione delle opere previste in progetto (opere appartenenti alle categorie OG2 - restauro e OS21 opere strutturali speciali micropali) è stato redatto il Piano di Coordinamento e Sicurezza PSC ai sensi dell art. 100 del D. Lgs. 81/2008. Nelle successive fasi di direzioni lavori, e comunque prima dell inizio dei lavori, l affidatario dovrà redigere il Piano Operativo di Sicurezza POS. L affidatario sarà inoltre tenuto ad acquisire i piani operativi di sicurezza da parte delle eventuali imprese subappaltatrici e trasmetterli preventivamente al Direttore Lavori ed al Coordinatore in fase di Esecuzione CSE al fine di permettere il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere. Tutte le opere verranno realizzate in conformità e con i pareri previsti dalle leggi e regolamenti vigenti in materia di edilizia. 9

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.

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