ALLEGATO IX - Impianti termici civili
|
|
- Alessandra Riva
- 2 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Riferimento: Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale (Entrata in vigore del decreto: ) (succ. modificato dal d.lgs 29 giugno 2010 n. 128).. (omissis). ALLEGATO IX - Impianti termici civili Parte I - Modulo di denuncia (abrogata dall'articolo 3, comma 29, d.lgs. n. 128 del 2010) 1. Definizioni Parte II - Requisiti tecnici e costruttivi 1.1. Agli effetti delle presenti norme valgono le seguenti definizioni: a) bocca del camino: sezione terminale retta del camino. b) bruciatore: dispositivo che consente di bruciare combustibili liquidi, gassosi o solidi macinati, previo mescolamento con aria comburente. c) camera di calma: dispositivo atto a separare dai fumi, essenzialmente per effetto della forza di gravità, le particelle in essi contenute. d) camini: porzioni ascendenti dei canali da fumo atte a determinare un tiraggio naturale nei focolari ed a scaricare i prodotti della combustione nell'atmosfera. e) canali da fumo: insieme delle canalizzazioni attraversate dai fumi prodotti dalla combustione. f) ciclone: dispositivo atto a separare dai fumi, per effetto della forza centrifuga, le particelle in essi contenute. g) griglia: dispositivo statico o mobile che consente di bruciare combustibili solidi nei focolari, assicurandone il contatto con l'aria comburente, e lo scarico delle ceneri. h) impianto termico automatico: impianto termico nel o nei focolari del quale l'accensione, lo spegnimento o la regolazione della fiamma possa normalmente avvenire anche senza interventi manuali. i) mitria o comignolo: dispositivo posto alla bocca del camino atto a facilitare la dispersione dei prodotti della combustione nell'atmosfera. l) registro: dispositivo inserito in una sezione dei canali da fumo che consente di regolare il tiraggio. m) sezione dei canali da fumo: area della sezione retta minima dei canali da fumo. n) tiraggio: movimentazione degli effluenti gassosi prodotti da una camera di combustione. o) tiraggio forzato: tiraggio attivato per effetto di un dispositivo meccanico attivo, inserito sul percorso dell'aria o degli effluenti gassosi. p) tiraggio naturale: tiraggio determinato da un camino unicamente per effetto della differenza di densità esistente tra gli effluenti gassosi e l'aria atmosferica circostante. q) velocità dei fumi: velocità che si riscontra in un punto di una determinata sezione retta dei canali da fumo. r) viscosità: la proprietà dei fluidi di opporsi al moto relativo delle loro particelle.
2 2. Caratteristiche dei camini Ogni impianto termico civile di potenza termica nominale superiore al valore di soglia deve disporre di uno o più camini tali da assicurare una adeguata dispersione in atmosfera dei prodotti della combustione Ogni camino deve avere, al di sotto dell'imbocco del primo canale da fumo, una camera di raccolta di materiali solidi ed eventuali condense, di altezza sufficiente a garantire una completa rimozione dei materiali accumulati e l'ispezione dei canali. Tale camera deve essere dotata di un'apertura munita di sportello di chiusura a tenuta d'aria realizzato in materiale incombustibile I camini devono garantire la tenuta dei prodotti della combustione e devono essere impermeabili e termicamente isolati. I materiali utilizzati per realizzare i camini devono essere adatti a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed all'azione dei prodotti della combustione e delle loro eventuali condense. In particolare tali materiali devono essere resistenti alla corrosione. La sezione interna dei camini deve essere di forma circolare, quadrata o rettangolare con rapporto tra i lati non superiore a 1, I camini che passano entro locali abitati o sono incorporati nell'involucro edilizio devono essere dimensionati in modo tale da evitare sovrappressioni, durante l'esercizio L'afflusso di aria nei focolari e l'emissione degli effluenti gassosi possono essere attivati dal tiraggio naturale dei camini o da mezzi meccanici Più generatori di calore possono essere collegati allo stesso camino soltanto se fanno parte dello stesso impianto termico; in questo caso i generatori di calore dovranno immettere in collettori dotati, ove necessario, ciascuno di propria serranda di intercettazione, distinta dalla valvola di regolazione del tiraggio. Camino e collettore dovranno essere dimensionati secondo la regola dell'arte Gli impianti installati o che hanno subito una modifica relativa ai camini successivamente all'entrata in vigore della parte quinta del presente decreto devono essere dotati di camini realizzati con prodotti su cui sia stata apposta la marcatura "CE". In particolare, tali camini devono: - essere realizzati con materiali incombustibili; - avere andamento verticale e il più breve e diretto possibile tra l'apparecchio e la quota di sbocco; - essere privi di qualsiasi strozzatura in tutta la loro lunghezza; - avere pareti interne lisce per tutta la lunghezza; - garantire che siano evitati fenomeni di condensa con esclusione degli impianti termici alimentati da apparecchi a condensazione conformi ai requisiti previsti dalla direttiva 92/42/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa ai requisiti di rendimento, nonché da generatori d'aria calda a condensazione a scambio diretto e caldaie affini come definite dalla norma UNI 11071; (punto così modificato dall'articolo 34 della legge n. 99 del 2009) - essere adeguatamente distanziati, mediante intercapedine d'aria o isolanti idonei, da materiali combustibili o facilmente infiammabili; - avere angoli arrotondati con raggio non minore di 20 mm, se di sezione quadrata o rettangolare; - avere un'altezza correlata alla sezione utile secondo gli appropriati metodi di calcolo riportati dalla normativa tecnica vigente (norme UNI e norme CEN). Resta salvo quanto stabilito ai punti 2.9 e 2.10, 2.8. Le bocche possono terminare comignoli di sezione utile d'uscita non inferiore al doppio della sezione del camino, conformati in modo da non ostacolare il tiraggio e favorire la dispersione dei fumi nell'atmosfera.
3 2.9. Le bocche dei camini devono essere posizionate in modo tale da consentire una adeguata evacuazione e dispersione dei prodotti della combustione e da evitare la reimmissione degli stessi nell'edificio attraverso qualsiasi apertura. A tal fine le bocche dei camini devono risultare più alte di almeno un metro rispetto al colmo dei tetti, ai parapetti ed a qualunque altro ostacolo o struttura distante meno di 10 metri Le bocche dei camini situati a distanza compresa fra 10 e 50 metri da aperture di locali abitati devono essere a quota non inferiore a quella del filo superiore dell'apertura più alta. Le presenti disposizioni non si applicano agli impianti termici a condensazione conformi ai requisiti previsti dalla direttiva 90/396/CE del Consiglio, del 29 giugno 1990, concernente gli apparecchi a gas. (punto così modificato dall'articolo 34 della legge n. 99 del 2009) La parete interna del camino deve risultare per tutto il suo sviluppo, ad eccezione del tronco terminale emergente dalla copertura degli edifici, sempre distaccata dalle murature circostanti e deve essere circondata da una controcanna continua formante intercapedine per consentire la normale dilatazione termica. Sono ammessi nell'intercapedine elementi distanziatori o di fissaggio necessari per la stabilità del camino Al fine di agevolare analisi e campionamenti devono essere predisposti alla base del camino due fori allineati sull'asse del camino con relativa chiusura a tenuta. In caso di impianti con potenza termica nominale superiore a 580 kw, due identici fori devono essere predisposti anche alla sommità dei camini in posizione accessibile per le verifiche; la distanza di tali fori dalla bocca non deve essere inferiore a cinque volte il diametro medio della sezione del camino, e comunque ad 1,50 m. In ogni caso i fori devono avere un diametro idoneo a garantire l'effettiva realizzazione di analisi e campionamenti I fori di cui al punto devono trovarsi in un tratto rettilineo del camino e a distanza non inferiore a cinque volte la dimensione minima della sezione retta interna da qualunque cambiamento di direzione o di sezione. Qualora esistano impossibilità tecniche di praticare i fori alla base del camino alla distanza stabilita, questi possono essere praticati alla sommità del camino con distanza minima dalla bocca di m 1,5 in posizione accessibile per le verifiche. 3. Canali da fumo I canali da fumo degli impianti termici devono avere in ogni loro tratto un andamento suborizzontale ascendente con pendenza non inferiore al 5%. I canali da fumo al servizio di impianti di potenzialità uguale o superiore a di kcal/h possono avere pendenza non inferiore al 2 per cento La sezione dei canali da fumo deve essere, in ogni punto del loro percorso, sempre non superiore del 30% alla sezione del camino e non inferiore alla sezione del camino stesso Per quanto riguarda la forma, le variazioni ed i raccordi delle sezioni dei canali da fumo e le loro pareti interne devono essere osservate le medesime norme prescritte per i camini I canali da fumo devono essere costituiti con strutture e materiali aventi le medesime caratteristiche stabilite per i camini. Le presenti disposizioni non si applicano agli impianti termici alimentati da apparecchi a condensazione conformi ai requisiti previsti dalla direttiva 92/ 42/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa ai requisiti di rendimento, nonché da generatori d'aria calda a condensazione a scambio diretto e caldaie affini come definite dalla norma UNI (punto così modificato dall'articolo 34 della legge n. 99 del 2009) 3.5. I canali da fumo devono avere per tutto il loro sviluppo un efficace e duraturo rivestimento coibente tale che la temperatura delle superfici esterne non sia in nessun punto mai superiore
4 a 50 C. È ammesso che il rivestimento coibente venga omesso in corrispondenza dei giunti di dilatazione e degli sportelli d'ispezione dei canali da fumo nonché dei raccordi metallici con gli apparecchi di cui fanno parte i focolari I raccordi fra i canali da fumo e gli apparecchi di cui fanno parte i focolari devono essere [esclusivamente metallici], rimovibili con facilità e dovranno avere spessore non inferiore ad 1/100 del loro diametro medio, nel caso di materiali ferrosi comuni, e spessore adeguato, nel caso di altri metalli. (punto così modificato dall'articolo 34 della legge n. 99 del 2009) 3.7. Sulle pareti dei canali da fumo devono essere predisposte aperture per facili ispezioni e pulizie ad intervalli non superiori a 10 metri ed una ad ogni testata di tratto rettilineo. Le aperture dovranno essere munite di sportelli di chiusura a tenuta d'aria, formati con doppia parete metallica Nei canali da fumo dovrà essere inserito un registro qualora gli apparecchi di cui fanno parte i focolari non possiedano propri dispositivi per la regolazione del tiraggio Al fine di consentire con facilità rilevamenti e prelevamenti di campioni, devono essere predisposti sulle pareti dei canali da fumo due fori, uno del diametro di mm 50 ed uno del diametro di mm 80, con relative chiusure metalliche, in vicinanza del raccordo con ciascun apparecchio di cui fa parte un focolare La posizione dei fori rispetto alla sezione ed alle curve o raccordi dei canali deve rispondere alle stesse prescrizioni date per i fori praticati sui camini. 4. Dispositivi accessori È vietato l'uso di qualunque apparecchio od impianto di trattamento dei fumi funzionante secondo ciclo ad umido che comporti lo scarico, anche parziale delle sostanze derivanti dal processo adottato, nelle fognature pubbliche o nei corsi di acqua Gli eventuali dispositivi di trattamento possono essere inseriti in qualunque punto del percorso dei fumi purché l'ubicazione ne consenta la facile accessibilità da parte del personale addetto alla conduzione degli impianti ed a quello preposto alla loro sorveglianza L'adozione dei dispositivi di cui sopra non esime dalla osservanza di tutte le prescrizioni contenute nel presente regolamento Gli eventuali dispositivi di trattamento, per quanto concerne le altezze di sbocco, le distanze, le strutture, i materiali e le pareti interne, devono rispondere alle medesime norme stabilite per i camini Il materiale che si raccoglie nei dispositivi suddetti deve essere periodicamente rimosso e smaltito secondo la normativa vigente in materia di rifiuti Tutte le operazioni di manutenzione e di pulizia devono potersi effettuare in modo tale da evitare qualsiasi accidentale dispersione del materiale raccolto. 5. Apparecchi indicatori. (paragrafo 5 così sostituito dall'articolo 3, comma 29, d.lgs. n. 128 del 2010) 5.1. Allo scopo di consentire il rilevamento dei principali dati caratteristici relativi alla conduzione dei focolari, gli impianti termici devono essere dotati di due apparecchi misuratori delle pressioni relative (riferite a quella atmosferica) che regnano rispettivamente nella camera di combustione ed alla base del camino, per ciascun focolare di potenzialità superiore ad 1,16 MW.
5 5.2. I dati forniti dagli apparecchi indicatori a servizio degli impianti termici aventi potenzialità superiore a 5,8 MW, anche se costituiti da un solo focolare, devono essere riportati su di un quadro raggruppante i ripetitori ed i registratori delle misure, situato in un punto riconosciuto idoneo per una lettura agevole da parte del personale addetto alla conduzione dell'impianto termico Tutti gli apparecchi indicatori, ripetitori e registratori delle misure devono essere installati in maniera stabile e devono essere tarati. Parte III - Valori di emissione Sezione 1 - Valori limite per gli impianti che utilizzano i combustibili diversi da biomasse e da biogas 1. Gli impianti termici civili che utilizzano i combustibili previsti dall'allegato X diversi da biomasse e biogas devono rispettare, nelle condizioni di esercizio più gravose, un valore limite di emissione per le polveri totali pari a 50 mg/nm 3 riferito ad un'ora di funzionamento, esclusi i periodi di avviamento, arresto e guasti. Il tenore volumetrico di ossigeno nell'effluente gassoso anidro è pari al 3% per i combustibili liquidi e gassosi e pari al 6% per i combustibili solidi. I valori limite sono riferiti al volume di effluente gassoso secco rapportato alle condizioni normali. 2. I controlli annuali dei valori di emissione di cui all'articolo 286, comma 2, e le verifiche di cui all'articolo 286, comma 4, non sono richiesti se l'impianto utilizza i combustibili di cui all'allegato X, parte I, sezione II, paragrafo I, lettere a), b), e), d), e) o i) e se sono regolarmente eseguite le operazioni di manutenzione previste dal d.p.r. 26 agosto 1993, n (comma così modificato dall'articolo 3, comma 29, d.lgs. n. 128 del 2010) Sezione 2 - Valori limite per gli impianti che utilizzano biomasse 1. Gli impianti termici che utilizzano biomasse di cui all'allegato X devono rispettare i seguenti valori limite di emissione, riferiti ad un'ora di funzionamento dell'impianto nelle condizioni di esercizio più gravose, esclusi i periodi di avviamento, arresto e guasti. Il tenore di ossigeno di riferimento è pari all' 11% in volume nell'effluente gassoso anidro. I valori limite sono riferiti al volume di effluente gassoso secco rapportato alle condizioni normali. (MW) [1] >0,15 <1 polveri totali 100 mg/nm 3 carbonio organico totale (COT) - monossido di carbonio (CO) 350mg/Nm 3 ossidi di azoto (espressi come NO 2 ) 500mg/Nm 3 ossidi di zolfo (espressi come SO 2 ) 200mg/Nm 3 [1] Agli impianti di potenza termica nominale pari o superiore al valore di soglia e non superiore a 0,15 MW si applica un valore limite diemissione per le polveri totali di 200 mg/nm3. Sezione 3 - Valori limite per gli impianti che utilizzano biogas
6 1. Gli impianti che utilizzano biogas di cui all'allegato X devono rispettare i valori limite di emissione indicati nei punti seguenti, espressi in mg/nm3 e riferiti ad un'ora di funzionamento dell'impianto nelle condizioni di esercizio più gravose, esclusi i periodi di avviamento, arresto e guasti. I valori limite sono riferiti al volume di effluente gassoso secco rapportato alle condizioni normali. 1.1 Per i motori a combustione interna i valori limite di emissione, riferiti a un tenore volumetrico di ossigeno pari al 5% nell'effluente gassoso anidro, sono i seguenti: 3 MW carbonio organico totale (COT) 150 mg/nm 3 monossido di carbonio (CO) 800 mg/nm 3 ossidi di azoto (espressi come NO 2 ) 500 mg/nm 3 Composti inorganici del cloro sotto forma di gas o vapori (come HCI) 10 mg/nm Per le turbine a gas fisse i valori limite di emissione, riferiti a un tenore volumetrico di ossigeno pari al 15%, nell'effluente gassoso anidro, sono i seguenti: 3 MW carbonio organico totale (COT) - monossido di carbonio (CO) 100 mg/nm 3 ossidi di azoto (espressi come NO 2 ) 150 mg/nm 3 Composti inorganici del cloro sotto forma di gas o vapori (come HCI) 5 mg/nm Per le altre tipologie di impianti di combustione i valori limite di emissione, riferiti a un tenore volumetrico di ossigeno pari al 3%, nell'effluente gassoso anidro, sono i seguenti: 3 MW Ossido di carbonio 150 mg/nm 3 Ossidi di azoto (espressi come NO 2 ) 300 mg/nm 3 Carbonio organico totale (COT) 30 mg/nm 3 Composti inorganici del cloro sotto forma di gas o vapori (come HCI) 30 mg/nm 3 Sezione 4 - Metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni 1. Per il campionamento, l'analisi e la valutazione delle emissioni previste dalle sezioni precedenti si applicano i metodi contenuti nelle seguenti norme tecniche e nei relativi aggiornamenti: - UNI EN ; - UNI 9970; - UNI 9969; - UNI 10393; - UNI EN 12619; - UNI EN 13526; - UNI EN ,2,3. 2. Per la determinazione delle concentrazioni delle polveri, le norme tecniche di cui al punto 1 non si applicano nelle parti relative ai punti di prelievo.
7 3. Per la determinazione delle concentrazioni di ossidi di azoto, monossido di carbonio, ossidi di zolfo e carbonio organico totale, é consentito anche l'utilizzo di strumenti di misura di tipo elettrochimico. 4. Per gli impianti di cui alla sezione II o alla sezione III, in esercizio alla data di entrata in vigore del presente decreto, possono essere utilizzati i metodi in uso ai sensi della normativa previgente. ALLEGATO X - Disciplina dei combustibili.. (omissis).
Dlgs 128/10. Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128
Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128 Modifi che ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell articolo 12 della legge 18 giugno 2009,
ALLEGATO 1. 1 Generalità
ALLEGATO 1 REQUISITI TECNICI E PRESCRIZIONI PER L ADESIONE ALL AUTORIZZAZIONE GENERALE RELATIVA AGLI IMPIANTI DI COMBUSTIONE RICADENTI NELL'AMBITO DI APPLICAZIONE DEL TITOLO I DEL DECRETO LEGISLATIVO 152/06
OGGETTO: Impianti termici civili Adempimenti previsti dal D. Lgs 152/06
OGGETTO: Impianti termici civili Adempimenti previsti dal D Lgs 152/06 Premessa Il DLgs 152/06, emanato dal precedente Governo con l'intento di essere il Testo Unico dell'ambiente ha introdotto diverse
Progettare camini per impianti oltre i 35 Kw (tutti i combustibili)
Progettare camini per impianti oltre i 35 Kw (tutti i combustibili) Pistoia (PT) - 29 Gennaio 2015 Geom. Walter Marabelli Pag. 1 Marchio CE prodotti e caratteristiche La designazione di prodotto e le prestazioni
Riferimenti normativi riguardanti la dichiarazione unica di conformità degli impianti termici
Riferimenti normativi riguardanti la chiarazione unica conformità degli impianti termici Decreto 22/01/2008, n. 37 art. 1 ambito applicazione 1. Il presente decreto si applica agli impianti posti al servizio
Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006)
Titolo II - Impianti termici civili Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006) 282. Campo di applicazione (articolo così sostituito dall'articolo
I REQUISITI DEI CAMINI A SERVIZIO DELLE CENTRALI TERMICHE
MONDO GAS DI FABIO BONALUMI* E MARCO MARTINETTO** I REQUISITI DEI CAMINI A SERVIZIO DELLE CENTRALI TERMICHE L articolo evidenzia le problematiche che gli operatori del settore, in particolare i progettisti,
Prof. Duilio Tazzi Le Canne Fumarie. LE CANNE FUMARIE
LE CANNE FUMARIE Il camino, o canna fumaria, è il componente dell impianto termico che serve principalmente a smaltire i prodotti della combustione del generatore di calore nell atmosfera. Per tracciare
1. Viste le seguenti definizioni:
ALLEGATO A (alla Dichiarazione ai sensi dell art. 284 comma 2 del d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 così come modificato ed integrato dal d.lgs. 29 giugno 201 n. 128, per impianti termici civili di potenza nominale
Legge 28/12/2015, n Articolo 73. Disposizioni in materia di impianti termici civili alimentati da gas combustibili
Legge 28/12/2015, n. 221 Articolo 73 Disposizioni in materia di impianti termici civili alimentati da gas combustibili 1. Le disposizioni in materia di requisiti tecnici e costruttivi degli impianti termici
La norma UNI-CIG 7129/08
Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione www. impiantitalia.it R08 1 1 La terza parte della norma definisce i criteri dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione collegati ad
Deliberazione n. VII/6501 Seduta del 19/10/01. Allegato C) CRITERI E LIMITI DI EMISSIONI PER GLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA.
Deliberazione n. VII/6501 Seduta del 19/10/01 Allegato C) CRITERI E LIMITI DI EMISSIONI PER GLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA. Finalità Fissare i limiti di emissione ed i criteri per le autorizzazione
RELAZIONE TECNICA RELATIVA A RITUBAMENTO DI CANNA FUMARIA PER SCARICO FUMI DI GENERATORE DI CALORE
STUDIO TECNICO ING. MERIZZI PAOLO PROGETTAZIONI E CONSULENZE IN MATERIA TERMOTECNICA E ANTINCENDIO Via Roncari, 39a 21023 BESOZZO (VA) Tel. - Fax 0332/970477 - e-mail: PMerizzi@gmail.com RELAZIONE TECNICA
UNI 11528:2014. Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw. Progettazione, installazione e messa in servizio. ing.
UNI 11528:2014 Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw. Progettazione, installazione e messa in servizio ing. ALBERTO MONTANINI Presidente Assotermica Presidente Commissione Post-Contatore
D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 Art. 5 Comma 9 "AL TETTO"
TESTO COORDINATO D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 - "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento
FLEXSTEEL. Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete. Canne fumarie in acciaio Inox
Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete Canne fumarie in acciaio Inox Canne fumarie Flessibili Doppia Parete CARATTERISTICHE TECNICHE Diametri interni: da 80 a 400 mm Materiale tubo: 2 Pareti di acciaio
LE CANNE FUMARIE LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE, L INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE
LE CANNE FUMARIE LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE, L INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE OTTOBRE 2014 Questo manuale di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti si prefigge lo scopo di fornire
Pubblicata su S.O. n. 77- G.U.R.I. n. 99 del 28/04/2004. UNI 10845
; Sistemi per l evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas. Criteri di Verifica; Risanamento/Ristrutturazione; Intubamento. Pubblicata su S.O. n. 77- G.U.R.I. n.
Relazione di calcolo
Relazione di calcolo Software EC750 - Aperture e scarichi EDIFICIO INDIRIZZO INTERVENTO Villetta singola via Roma, 25-28021 Borgomanero (NO) Sostituzione generatore COMMITTENTE Alberto Rossi INDIRIZZO
Estratto della Norma UNI 10845
Estratto della Norma UNI 10845 Estratto della NORMA UNI 10845 - Febbraio 2000 Sistemi per l evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas. Criteri di verifica, risanamento
UNI 10683. ed. Ottobre 2012
UNI 10683 ed. Ottobre 2012 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi Potenza termica nom< 35 kw VERIFICA INSTALLAZIONE CONTROLLO (NEW) MANUTENZIONE (NEW) APPARECCHI Categorie
SERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE
COMUNE DI AVELLINO SERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE Norme installazione UNI 10683 GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI A LEGNA O DA ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI- REQUISITI DI INSTALLAZIONE.
SERIE DOPPIA SERIE DP CANNA FUMARIA INOX DOPPIA PARETE
SERIE DP CANNA FUMARIA INOX DOPPIA PARETE Le canne fumarie della serie DP rappresentano la soluzione piu avanzata per l evacuazione dei fumi di generatori di calore alimentati con qualsiasi tipo di combustibile.
STABILE PROGETTO CAMINO ver.2.1.0. Per.Ind. Martinetto Marco
STABILE PROGETTO CAMINO ver.2.1.0. Per.Ind. Martinetto Marco Menu del giorno Il sistema camino UNI 10641:2013 UNI EN 13384-1:2008 1:2008 UNI EN 13384-2:2009 Uso software Progetto Camino Normative di riferimento
Tecnofumi Srl. Testi leggi
Testi leggi NORMA EN 1856/1e norma 1856/2 del 2003 - Marcatura CE La norma riguarda i proddotti Doppia parete ed i sistemi camino. Sintesi: la presente norma istituisce la Marcatura CE, fissando i requisiti
ALLEGATO IX Impianti termici civili PARTE I MODULO DI DENUNCIA
ALLEGATO IX Impianti termici civili PARTE I MODULO DI DENUNCIA Io sottoscritto... in possesso dei requisiti di cui all articolo 109 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, all
SCARICO PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE A PARETE
SCARICO PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE A PARETE Lo scarico dei fumi degli apparecchi di combustione, espulso sulle pareti delle abitazioni crea enormi problemi di coesistenza tra le persone negli edifici plurifamiliari,
Banco Prova Caldaie. per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW
Banco Prova Caldaie per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW 1 Generalità Il banco prova caldaie attualmente disponibile presso il nostro Laboratorio è stato realizzato
CHIEDE l'autorizzazione IN VIA GENERALE per:
ALLEGATO 1 Al COMUNE DI... Ufficio Ambiente Via...n.... Oggetto: Domanda di AUTORIZZAZIONE IN VIA GENERALE per le emissioni in atmosfera provenienti da operazioni di tempra di metalli con consumo di olio
NORME ORDINATE PER ARGOMENTO
UNI EN 26:1999 31/07/1999 Apparecchi a gas per la produzione istantanea di acqua calda per uso sanitario equipaggiati con bruciatore atmosferico UNI EN 88:1993/A1:1997 30/11/1997 Regolatori di pressione
La norma UNI-CIG 7129/08
Prescrizioni e requisiti generali per l installazione di camini, canne fumarie e condotti intubati Non è consentito scaricare i prodotti della combustione di apparecchi non similari tra loro, nello stesso
Centrali termiche: per la conduzione ci vuole la patente Obbligo del patentino di abilitazione di 2 grado per la conduzione degli impianti termici
Centrali termiche: per la conduzione ci vuole la patente Obbligo del patentino di abilitazione di 2 grado per la conduzione degli impianti termici sopra i 232 kw Ing. Diego Danieli Libero Professionista
ALLEGATO 1. 1 Generalità
ALLEGATO 1 REQUISITI TECNICI E PRESCRIZIONI PER L ADESIONE ALL AUTORIZZAZIONE GENERALE RELATIVA ALL'ATTIVITA' DI RIPARAZIONE E VERNICIATURA DI CARROZZERIE DI AUTOVEICOLI, MEZZI E MACCHINE AGRICOLE CON
Guida all installazione dei sistemi di scarico fumi
4. Camini per apparecchi a gas fino a 35kW (UNI CIG 7129) Nel definire i requisiti dei camini asserviti agli apparecchi a gas con potenzialità inferiore a 35 kw occorre considerare che la versione attuale
LE CANNE FUMARIE. Normative di riferimento per una corretta. realizzazione e manutenzione dei sistemi. fumari al servizio di caldaie a Biomassa
ETA Info... il mio sistema di riscaldamento LE CANNE FUMARIE Normative di riferimento per una corretta realizzazione e manutenzione dei sistemi fumari al servizio di caldaie a Biomassa La passione per
DEFINIZIONI. per "edificio adibito ad uso pubblico", un edificio nel quale si svolge, in tutto o in parte, l'attività istituzionale di Enti pubblici;
DEFINIZIONI D.P.R. 412/93 D.L. 192/2005 ed altro... per "climatizzazione invernale", l'insieme di funzioni atte ad assicurare, durante il periodo di esercizio dell'impianto termico consentito dalle disposizioni
Il sottoscritto... nato a... il.../.../... residente a... in Via/ Corso... n... in qualità di titolare/legale rappresentante dell'impresa... ...
ALLEGATO 1 Al COMUNE DI... Ufficio Ambiente Via......... n.... Oggetto: Domanda di AUTORIZZAZIONE IN VIA GENERALE per le emissioni in atmosfera provenienti da impianti di torrefazione di caffè ed altri
provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE SERVIZIO EMISSIONI IN ATMOSFERA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE SERVIZIO EMISSIONI IN ATMOSFERA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Oggetto: AUTORIZZAZIONE DI CARATTERE GENERALE PER LE EMISSIONI IN ATMOSFERA PROVENIENTI
UNI 11071/03. Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini.
Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini. Criteri per la progettazione, l installazione, la messa in servizio e la manutenzione. Redatto da Per. Ind. Marco Martinetto
Modulo A) Dati identificativi di carattere generale. Generalità dell'impresa/operatore che ha eseguito l'intervento
Pagina 1 UNI 10845 - Verifica dei sistemi per l'evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad alimentati a gas. Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione e intubamento Modulo A) Dati
COLLEGAMENTI TUBI/CANALI
CENTRALE TERMICA/ FRIGORIFERA COLLEGAMENTI TUBI/CANALI ELEMENTI TERMINALI La Centrale Termicasolitamente trova spazio in luoghi chiusi di edifici civili ed industriali. La progettazione deve scrupolosamente
STUDIO LEGALE LEPORE. Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI. Attuale conformita delle caldaie a due stelle.
STUDIO LEGALE LEPORE Avv. GAETANO LEPORE Avv. MARIA CLAUDIA LEPORE Avv. CARLO LEPORE Avv. LUCA PARMEGGIANI Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI Attuale conformita delle caldaie a due stelle. All esito dell esame
Passione per servizio e comfort.
Supplemento per condotto scarico fumi per GVS C 90-1 HN 6 720 611 409-00.1O Supplemento per condotto scarico fumi per Caldaie murali a gas a condensazione Modelli e brevetti depositati Réf.: 6 720 613
METODOLOGIE DI RISPARMIO DI ENERGIA TERMICA
Corso di formazione ed aggiornamento professionale per Energy Managers-Trenitalia BOLOGNA 15-16 Giugno 2011 METODOLOGIE DI RISPARMIO DI ENERGIA TERMICA Ing. Nino Di Franco ENEA-UTEE-IND IL CONTROLLO DELLA
12. GARANZIE PROGETTO DEFINITIVO. Page : 1/8. Via Giacomo Puccini, 8/10. Numéro du document
Page : 1/8 12. GARANZIE Page : 2/8 SOMMARIO 12.1 Basi di definizione delle garanzie... 3 12.2 Garanzie di prestazioni... 3 12.2.1 Potenzialità di trattamento... 3 12.2.2 Caratteristiche e portate vapore
RACCOMANDAZIONI. concernenti l'altezza minima dei camini sui tetti. del 15 dicembre 1989. Stato: maggio 2001
Ambiente - Esecuzione RACCOMANDAZIONI concernenti l'altezza minima dei camini sui tetti del 15 dicembre 1989 Stato: maggio 2001 Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (OFEFP) Editore
Supplemento per condotto scarico fumi per
Supplemento per condotto scarico fumi per GVS C 14-3 HN - GVS C 22-3 HN GVS C 28-3 HN - GVM C 24-3 HN GVM C 28-3 HN - GVM C 35-3 HN 6 720 612 662-00.2O Modelli e brevetti depositati rif.: 6 720 642 584
CALDAIE PER COMBUSTIBILI SOLIDI MODELLO SASP
CALDAIE PER COMBUSTIBILI SOLIDI MODELLO SASP Caldaie in acciaio per la produzione di acqua calda ad inversione di fumi, funzionanti a scarti di legno, trucioli, pelet, segatura, cippati, bricchetti, gasolio,
Tabella 1 - Coefficienti di prestazione minimi per pompe di calore elettriche. Bulbo secco all entrata: -7 (*) 2,7 (*)
ALLEGATO II - Criteri di ammissibilità e calcolo degli incentivi per gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed incremento dell efficienza energetica 1. Criteri di ammissibilità
NORMATIVA CAMINI/CANNE FUMARIE
Fonte: G.B.D. spa 30 Parametri a normadi Paolo Grisoni La definizione di alcune importanti norme europee hanno completamente ridefinito gli standard per i sistemi di scarico dei prodotti della combustione
Istruzioni d uso e manutenzione degli impianti termici a gas con portata termica fino a 35 kw
Istruzioni d uso e manutenzione degli impianti termici a gas con portata termica fino a 35 kw Allegati alla Dichiarazione di conformità n data Committente. Le presenti istruzioni d uso e manutenzione dell
Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili.
REGIONE PIEMONTE BU12 20/03/2014 Codice DB1013 D.D. 12 marzo 2014, n. 52 Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. Con D.C.R.
ALLEGATO 2 - REQUISITI TECNICI MINIMI DEGLI IMPIANTI
BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DEI NUCLEI FAMILIARI PER L INSTALLAZIONE NELLA PRIMA CASA DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA DA FONTI RINNOVABILI E DI SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA
87 02 FUMISTERIA STORM
02 FUMISTERIA STORM 87 02 FUMISTERIA Spessore,5 mm 88 FUMISTERIA codice descrizione confez. bar code euro SDOPPIATORE PER ASPIRAZIONE/SCARICO STORM ST02724 sdoppiatore F/F diam. 80 +!0C4HA5-abjefj! 2,6
Le canne fumarie e i sistemi di verifica strumentale con particolare cenno UNI TS 11278. German p.i. Puntscher
Le canne fumarie e i sistemi di verifica strumentale con particolare cenno UNI TS 11278 German p.i. Puntscher L importanza della canna fumaria La canna fumaria viene sempre citata nei regolamenti edilizi
UNI 10683/2012. Generatori di calore alimentati a legna o altri bio combustibili solidi Verifica, installazione, controllo e manutenzione
UNI 10683/2012 Generatori di calore alimentati a legna o altri bio combustibili solidi Verifica, installazione, controllo e manutenzione Regione Lombardia D.G.R.1118 La UNI 10683 è la norma per l installazione,
Progettista(i) degli impianti termici e dell isolamento termico dell'edificio
ALLEGATO E (Allegato I, comma 15) RELAZIONE TECNICA DI CUI ALL'ARTICOLO 28 DELLA LEGGE 9 GENNAIO 1991, N. 10, ATTESTANTE LA RISPONDENZA ALLE PRESCRIZIONI IN MATERIA DI CONTENIMENTO DEL CONSUMO ENERGETICO
NORME ORDINATE PER ARGOMENTO
UNI EN 230:1997 31/10/1997 Bruciatori monoblocco di olio combustibile a polverizzazione. Dispositivi di sicurezza, di comando e di regolazione. Tempi di sicurezza. UNI EN 247:2001 31/05/2001 Scambiatori
Le canne fumarie colletive
Tecnica Tecnica Le canne fumarie colletive Secondo la norma UNI 7129:08, un impianto a gas viene definito come segue: impianto gas: impianto costituito dai seguenti componenti: impianto interno; installazione
Accessori scarico fumi per apparecchi
Accessori scarico fumi per apparecchi 6 720 606 436-00.1O ZW 23 AE JS Índice Índice Avvertenze 2 Spiegazione dei simboli presenti nel libretto 2 1 Applicazione 3 1.1 Informazioni generali 3 1.2 Combinazione
DIMENSIONAMENTO DIMENSIONAMENTO
DIMENSIONAMENTO Il buon funzionamento di un impianto termico, è strettamente legato al corretto dimensionamento della sezione interna del condotto fumario che dovrà evacuare i fumi di combustione. In ambito
Supplemento per sistemi di scarico fumi
Supplemento per sistemi di scarico fumi Caldaie murali a gas a condensazione 6 720 615 740-00.1O Logamax plus GB042-14 Logamax plus GB042-22 Logamax plus GB042-22K Per i tecnici specializzati Leggere attentamente
Nuove disposizioni sullo SCARICO A TETTO in vigore a partire dal 19 luglio 2014
Nuove disposizioni sullo SCARICO A TETTO in vigore a partire dal 19 luglio 2014 Il D.Lgs 102/2014 ha modificato nuovamente le regole sull obbligo dello SCARICO A TETTO degli impianti termici previsto dal
ANVU. Scarico a tetto e a parete: novità dal 1 settembre 2013
ANVU Scarico a tetto e a parete: novità dal 1 settembre 2013 Per impianti termici installati ex novo a partire dal 1 settembre 2013 in tutte le tipologie di immobili vige l'obbligo di scaricare a tetto.
Sistemi di evacuazione. Sistema cappa cucina
Sistemi di evacuazione Sistema cappa cucina EVACUAZIONE VAPORI DI COTTURA Tutte le cucine sono dotate di cappa d aspirazione per il convogliamento verso l esterno dei prodotti della combustione, dei cattivi
UBICAZIONE DELL UNITA MOBILE Indirizzo... Nr... Palazzo... Scala...Piano...Interno...CAP... Località...Comune... Provincia...
LIBRETTO IMPIANTO OBBLIGATORIO PER GLI IMPIANTI TERMICI CON POTENZA TERMICA DEL FOCOLARE NOMINALE INFERIORE A 35 kw (ART. 11, COMMA 9, DPR 26 AGOSTO 1993, N 412 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI) 2 Libretto impianto
Ordinanza contro l inquinamento atmosferico
Ordinanza contro l inquinamento atmosferico (OIAt) Modifica del 23 giugno 2004 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 16 dicembre 1985 1 contro l inquinamento atmosferico è modificata
Caldaie murali a gas a condensazione CERAPUR
Supplemento per condotto scarico fumi per Caldaie murali a gas a condensazione CERAPUR 6 720 612 662-00.1O ZSB 14-3 A.. ZSB 22-3 A.. ZWB 24-3 A.. ZSB 28-3 A.. ZWB 28-3 A.. ZWB 35-3 A.. 6 720 612 691 (2006/06)
L energia in casa Efficienza energetica: comfort risparmio ambiente
Serata informativa L energia in casa Efficienza energetica: comfort risparmio ambiente Puoi rivolgerti allo Sportello Energia per ottenere informazioni su aspetti tecnici, economici e normativi in materia
CERAPURSMART. Supplemento per condotto scarico fumi per. Caldaie murali a gas a condensazione ZSB 14-3 C.. ZSB 22-3 C.. ZWB 24-3 C.. ZWB 28-3 C..
Supplemento per condotto scarico fumi per CERAPURSMART Caldaie murali a gas a condensazione 6 720 612 662-00.1O ZSB 14-3 C.. ZSB 22-3 C.. ZWB 24-3 C.. ZWB 28-3 C.. 6 720 614 147 (2012/06) IT Indice Indice
Gestione delle emissioni della caldaia della scuola
Gestione delle emissioni della caldaia della scuola Ph.D. Ing. Michele Damiano Vivacqua responsabilità Codice civile art. 2050 Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attività pericolosa,
LEGGI VIGENTI QUADRO NORMATIVO
LEGGI VIGENTI QUADRO NORMATIVO AMI CO inox 2 QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO Quadro Legislativo Quadro Normativo D.P.R. 22 dicembre 1970 nº 1391 Regolamento per l esecuzione della legge 13 luglio 1966,
I generatori di calore
Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIAl I generatori di calore Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it Generatore di calore: macchina comprendente le
0051 CPD 0080 0051 CPD 0081
LINEA 60 LINEA 80 LINEA 100 MONO PARETE IN ALLUMINIO MANUALE DI INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE 06 0051 0051 CPD 0080 0051 CPD 0081 MI-MP_1.2.odt 1/8 AVVERTENZE L'installazione deve essere effettuata
CALORE. Sistemi produzione. In tutti i Paesi sviluppati, la lotta contro gli incendi
Sistemi produzione CALORE di Marco Albanese, responsabile Ufficio Salute, Sicurezza e Ambiente - Rimessaggio del Tirreno Srl La prevenzione degli incendi garantisce la sicurezza degli edifici In tutti
Supplemento per condotto scarico fumi per
GVM T 24-3 HN GVM T 30-3 HN GVM T 35-3 HN GVS T 16-3 HN GVS T 24-3 HN GVS T 28-3 HN GVS T 35-3 HN GVS T 42-3 HN 6 720 612 662-00.2O Supplemento per condotto scarico fumi per Caldaie murali a gas a condensazione
Estratto della. Norma UNI TS 11278
Estratto della Norma UNI TS 11278 Estratto della NORMA UNI TS 11278 Maggio 2008 Camini/canali da fumo/condotti/canne fumarie metallici. Scelta e corretto utilizzo in funzione del tipo di applicazione e
CERAPURACU. Caldaie murali a gas a condensazione con serbatoio ad accumulo stratificato ZWSB 24-3 A... ZWSB 28-3 A...
Supplemento per condotto scarico fumi per Caldaie murali a gas a condensazione con serbatoio ad accumulo stratificato CERAPURACU 6 720 614 093-00.1O ZWSB 24-3 A... ZWSB 28-3 A... 6 720 614 103 IT (2007/08)
Istruzioni per condotti di aspirazione/scarico
Istruzioni per condotti di aspirazione/scarico SVB C -3 HN 6 70 61 61-00.O Modelli e brevetti depositati rif.: 6 70 619 301 (009/01) IT Caldaie a gas a condensazione, con produzione di acqua calda sanitaria
GREENOx BT A BASSA TEMPERATURA DUAL BT A BASSA TEMPERATURA CON MODULI AFFIANCATI. GREENOx BT COND A BASSA TEMPERATURA CON CONDENSATORE
MANUALE TECNICO GREENOx BT A BASSA TEMPERATURA DUAL BT A BASSA TEMPERATURA CON MODULI AFFIANCATI GREENOx BT COND A BASSA TEMPERATURA CON CONDENSATORE GREENOx/GREENOx.e/K A TRE GIRI DI FUMO DUAL GRX/DUAL
D.P.R. 22-12-1970 n. 1391
310. SANITA' PUBBLICA D) Igiene del suolo e dell'abitato D.P.R. 22-12-1970 n. 1391 Regolamento per l'esecuzione della L. 13 luglio 1966, n. 615, recante provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico,
OGGETTO: BRANCA INFORMA N. 01/2015 SCARICO A PARETE PER CALDAIE DOMESTICHE.
OGGETTO: BRANCA INFORMA N. 01/2015 SCARICO A PARETE PER CALDAIE DOMESTICHE. *************************************************************************************** ITER SCARICO A PARETE per caldaie domestiche.
VENTILAZIONE DEI LOCALI PER LA COMBUSTIONE. By C. Perissinotto
VENTILAZIONE DEI LOCALI PER LA COMBUSTIONE STATO DELL ARTE A SEGUITO VARIAZIONI AVVENUTE NEGLI ANNI RIPORTIAMO UNA BREVE CRONISTORIA NORMATIVA ART. 5 COMMA 10 DPR 412 IN TUTTI I CASI DI NUOVA INSTALLAZIONE
LIBRETTO DI IMPIANTO
1 LIBRETTO DI IMPIANTO OBBLIGATORIO PER GLI IMPIANTI TERMICI CON POTENZA TERMICA DEL FOCOLARE NOMINALE INFERIORE A 35 kw (ART. 11, COMMA 9, DPR 26 AGOSTO 1993, N 412 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI) (Sono già
Università degli Studi di Trento
Università degli Studi di Trento Progetto Fuoco Le emissioni: quadro generale sulla misura degli inquinanti. Approfondimento sulle attività sperimentali di caratterizzazione delle emissioni 09/07/2009
Disposizioni per esercizio, manutenzione ed ispezione impianti termici
Disposizioni regionali Disposizioni per esercizio, manutenzione ed ispezione impianti termici Regione Lombardia Relazione predisposta da Teresa Mauri Responsabile del Servizio Energia IMPIANTI NUOVI IMPIANTI
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA
Rev : 10-04-12 SISTEMA LE-GA10/10 LE-GA12/10 LE-GA15/10 MONOPARETE DICHIARAZIONE DI CONFORMITA MANUALE DII MONTAGGIIO E MANUTENZIIONE Indice Introduzione..Pag. II Riferimenti normativi Pag II Caratteristiche
NORMA EN 1856/1 e 1856/2 del 2009 - Marcatura
NORMA EN 1856/1 e 1856/2 del 29 - Marcatura Prodotti per sistema camino - Canne Fumarie metalliche La norma definisce i requisiti di prestazione per i condotti rigidi e flessibili, canali da fumo e raccordi
Normativa UNI 11292 Locali destinati ad ospitare unità di pompaggio per impianti antincendio. Caratteristiche costruttive e funzionali
Normativa UNI 11292 Locali destinati ad ospitare unità di pompaggio per impianti antincendio. Caratteristiche costruttive e funzionali Definizione di norma tecnica Le norme sono documenti prodotti mediante
REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone. SETTORE ECOLOGIA Qualità dell' Aria
REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA Qualità dell' Aria Proposta nr. 42 del 16/04/2014 - Determinazione nr. 992 del 17/04/2014 OGGETTO: D.Lgs n. 152/06 e s.m.i. e DPR 59/2013 Autorizzazione
Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006).
Marca da Al SUAP del Comune di Bollo Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Il/la sottoscritto/a nato/a a il residente
LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca
LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca Bologna, 15 maggio 2006 Hera Bologna s.r.l. 1 COGEN OSPEDALE MAGGIORE RIVA CALZONI BARCA BECCACCINO 2 La rete 3 Le condotte Posa tubazioni
Norma 7129:2008. Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Ing. Giacomo Bortolan A.I.M. Servizi a Rete S.p.A.
Norma 7129:2008 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione Ing. Giacomo Bortolan A.I.M. Servizi a Rete S.p.A. UNI 7129-2 ed. 2008 Seconda parte: Installazione apparecchi
Centrali Termiche Classificazione dei luoghi pericolosi
Centrali Termiche Classificazione dei luoghi pericolosi Gianni Bettini Vicenza, 25 giugno 2005 1di 24 Centrali Termiche Classificazione dei luoghi pericolosi Di quali centrali termiche stiamo parlando?
COGENERAZIONE A BIOGAS
COGENERAZIONE A BIOGAS Aspetti ambientali L evoluzione del biogas per un agricoltura più sostenibile BOLOGNA, 6 Luglio 2011 INTERGEN Divisione energia di IML Impianti s.r.l. - via garcía lorca 25-23871
canne fumarie in ceramica refrattaria per caminetti e stufe per caldaie a gas Massima resistenza alle alte temperature
canne fumarie in ceramica refrattaria per caminetti e stufe Massima resistenza alle alte temperature per caldaie a gas Massima resistenza alle condense acide Sistema fumario ceramico LINEA Ultra Per caldaie
Principali norme che interessano il settore degli scarichi dei prodotti della combustione a cura Ufficio Tecnico canne fumarie ESSEBLOCK S.C.M. S.r.l.
Principali norme che interessano il settore degli scarichi dei prodotti della combustione a cura Ufficio Tecnico canne fumarie ESSEBLOCK S.C.M. S.r.l. Il seguente riepilogo, non comprende tutte le norme
Controllo delle emissioni in atmosfera
Ordine degli Ingegneri Provincia di Modena Emissioni Industriali in Atmosfera: Normativa e Tecnologie di Abbattimento Modena, 5 Giugno 2010 Controllo delle emissioni in atmosfera Dr. Stefano Forti ARPA
MODALITÀ DI SCARICO FUMI DA CALDAIE A GAS secondo UNI 10845
MODALITÀ DI SCARICO FUMI DA CALDAIE A GAS secondo UNI 1045 RIEPILOGO DI: APPARECCHI E STEMI DI SCARICO AMMES PROVA DI TENUTA: PRESONE DI PROVA E PERDITA AMMESSA PRESCRIZIONI IN CASO DI INTUBAMENTO La norma
TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI
TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI articolo 282 Campo di applicazione 1. Il presente titolo disciplina, ai fini della prevenzione e della limitazione dell inquinamento atmosferico, gli impianti termici