DELIBERAZIONE N. 24/25 DEL

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1 Oggetto: Procedura di Valutazione d Impatto Ambientale ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 relativa all intervento denominato Progetto per la realizzazione di un parco eolico nell area industriale di Villacidro e nel comune di San Gavino Monreale, proposto dalla Green Energy Sardegna S.r.l. L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che la Società Green Energy Sardegna S.r.l. ha depositato a novembre 2009 e regolarizzato a febbraio 2010, l istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per l intervento denominato Progetto per la realizzazione di un parco eolico nell area industriale di Villacidro e nel comune di San Gavino Monreale, ascrivibile alla categoria di cui all'allegato A1 della Delib.G.R. n. 24/23 del (oggi sostituita dalla Delib.G.R. n. 34/33 del ), Allegato A1, punto 3) - Impianti eolici per la produzione di energia elettrica, con procedimento nel quale è prevista la partecipazione obbligatoria del rappresentante del Ministero per i beni e le attività culturali, e relative opere elettriche connesse. L intervento, il cui costo, nell ultima revisione progettuale depositata ad aprile 2013, è pari a , comprensivo delle opere di dismissione (esclusi eventuali ricavi dalla vendita di materiali e apparecchiature), prevede la realizzazione di un impianto eolico costituito da 14 aerogeneratori modello Vestas V112 da MW, aventi altezza al mozzo di 94 metri e diametro del rotore pari a 112 metri, per una potenza complessiva di 43,05 MW, di cui 6 ubicati nel comune di Villacidro (5 interni all area industriale ed uno fuori perimetro) ed ulteriori 8 nell'area ricadente nel comune di San Gavino Monreale, in località Figu niedda. Il progetto prevede l'apertura di nuova viabilità per uno sviluppo di metri e la creazione di allargamenti stradali provvisori per circa m 2. Nella fase di cantiere, l area occupata dalla piazzola adibita all'allestimento di ciascun aerogeneratore sarà di circa m 2, mentre l area occupata dalla piazzola definitiva sarà di circa m 2. La sezione stradale tipo adottata per la sistemazione della viabilità esistente e per i tratti di nuova apertura, prevede una carreggiata stradale di 5 metri più due ingombri laterali di 0,75 metri per le cunette. A conclusione dei lavori del parco, tutte le aree interessate da occupazioni temporanee per allargamenti, per area cantiere e 1/14

2 per viabilità provvisoria saranno ripristinate con asportazione del materiale arido e stesa dello strato vegetale superficiale accuratamente accatastato per tutta la durata dei lavori. Le fondazioni saranno costituite da plinti in calcestruzzo armato con base quadrata di lato 18 metri, realizzato alla profondità media di 3,5 metri, garantendo nella parte più emergente del plinto un ricoprimento di almeno 100 cm di terra che va aumentando sino a 150 cm al bordo dello stesso. La posa delle linee M.T. funzionali ai collegamenti tra singole turbine e al punto di consegna ENEL è interamente prevista interrata; all uopo sono previsti scavi in trincea della profondità media di 1,40 metri, e della larghezza dipendente dal numero di linee transitanti. I materiali di scavo saranno utilizzati per il successivo riempimento degli scavi. Per il superamento dei fossi e dei compluvi, interessati solo periodicamente da presenza d'acqua, è previsto l utilizzo di un contro-tubo in lamiera di acciaio zincato a sezione ribassata, incassato all interno di un getto di calcestruzzo cementizio. Per l'attraversamento del rio Seddanus e dei canali artificiali, di un attraversamento ferroviario all'interno dell area industriale (per altri due si utilizzeranno sottopassaggi preesistenti) e per l unico attraversamento della strada provinciale, si prevede la tecnica del microtunneling. La connessione avverrà tramite collegamento in antenna a 150kV, sulla linea Villacidro-Guspini, in corrispondenza della sottostazione di trasformazione di proprietà Enel Distribuzione sita all interno della zona industriale in comune di Villacidro, di cui si prevede un ampliamento in aderenza sul confine nord-ovest, con occupazione di un'area di circa m 2. In merito all iter procedurale, l Assessore fa presente che in data 24 febbraio 2010, presso la sala conferenze del centro servizi del Consorzio industriale di Villacidro, si è tenuta la presentazione al pubblico del progetto e dello studio di impatto ambientale (SIA), alla quale hanno partecipato numerosi cittadini e rappresentanti di Associazioni ed Enti locali interessati; sono state formulate diverse osservazioni inerenti, principalmente ai seguenti temi: necessità di un analisi degli impatti cumulativi, chiarimenti sulla valutazione previsionale di impatto acustico, carenze nell analisi con fotosimulazioni, carenze nell analisi vincolistica, necessità di avere certezze sull utilizzo di aziende e maestranze locali e sull effettiva dismissione dell impianto. In data 13 aprile 2010 sono state depositate presso il Servizio Sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) osservazioni da parte dell Associazione Bene Comune e della Polisportiva aeronautica di Villacidro, che sono state comunicate formalmente alla Società proponente per la formulazione di controdeduzioni, trasmesse dalla Società, di cui, al pari delle prime, si è tenuto conto nell ambito dell istruttoria. Successivamente, con nota prot. ADA n del , il SAVI ha comunicato l'interruzione ed improcedibilità del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale giusto il disposto della 2/14

3 deliberazione della Giunta regionale n. 25/40 dell 1 luglio 2010 che, al punto 8, recitava di disporre, ai sensi dell art. 21,comma 4 della LR. n. 31/1998, che i procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale relativi ad impianti eolici iniziati e non conclusi alla data di adozione della Delib.G.R. n. 10/3 del 2010, sono interrotti e dichiarati improcedibili. In seguito alla sentenza del TAR Sardegna n. 37 del 14 gennaio 2011, con nota prot. ADA n del , il Servizio SAVI ha comunicato di dar seguito al procedimento avviato a far data dall 8 febbraio In data 7 aprile 2011 si è tenuta la prima conferenza istruttoria, a seguito della quale, viste le notevoli criticità e carenze progettuali, è stata formulata, con nota prot. ADA n del , una richiesta di integrazioni dettagliate su 29 punti distinti. Le integrazioni richieste sono state depositate da parte della Società proponente a settembre e a novembre 2011, prevedendo una revisione progettuale, nella quale, tra l'altro, si è avuta una riduzione del numero delle turbine da 30 a 25. In data 29 luglio 2011 e 12 gennaio 2012 sono state depositate presso il SAVI osservazioni da parte della Società Medio Campidano Eolica s.r.l., trasmesse alla Società proponente per la formulazione di eventuali controdeduzioni, di cui si è tenuto conto nell ambito dell istruttoria. In data 27 febbraio 2012 si è tenuta la seconda conferenza istruttoria, nella quale è emersa la permanenza delle forti criticità e carenze nella documentazione depositata, non risolte rispetto a quanto già evidenziato in sede di prima conferenza e di richiesta di integrazioni, che hanno portato il Servizio SAVI a comunicare l'intenzione di procedere all'emanazione di un preavviso di parere negativo, ai sensi dell'art. 10-bis della L , n. 241 e s.m.i., successivamente ufficializzato con nota prot. ADA n del , in cui è stata fornita dettagliata ed esaustiva spiegazione dei motivi alla base della decisione assunta. Le principali criticità evidenziate nel preavviso di parere negativo, erano riconducibili ad incongruenze in merito alle opere di connessione, mancato rispetto delle distanze da ricettori sensibili (causa di importanti fattori di impatto, quali rumore, rumore a basse frequenze, ombreggiamento, flickering, impatto elettromagnetico e impatto visivo, tutti direttamente o indirettamente connessi alla componente ambientale Salute Pubblica), mancato rispetto delle interdistanze tra aerogeneratori, interferenze con opere e infrastrutture esistenti nel territorio, interessamento di aree a pericolosità idraulica, carenze circa l Analisi Costi/Benefici e criticità di natura paesaggistica e archeologica. A seguito del preavviso del parere negativo, la Società proponente si è avvalsa della possibilità di produrre osservazioni e proposte dirette a superare le criticità sollevate, per cui, preliminarmente ad aprile 2012, e, successivamente, a novembre 2012 e a gennaio 2013, ha provveduto al 3/14

4 deposito degli elaborati tecnici rappresentanti una nuova proposta progettuale consistente in una importante ulteriore diminuzione degli aerogeneratori precedentemente previsti (da 25 a 14). In seguito a tale deposito, il SAVI ha quindi provveduto alla convocazione della terza conferenza istruttoria, tenutasi in data 15 febbraio 2013, in cui, principalmente, da parte dello stesso SAVI e dell ARPAS è emersa la necessità di risolvere alcuni aspetti legati, in particolare, alla valutazione previsionale di impatto acustico, al piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo e al piano di monitoraggio delle componenti ambientali, mentre il Servizio Tutela paesaggistica per le province di Oristano e del Medio Campidano ha rilevato (e ribadito con nota prot del ) alcune residue criticità per quanto di competenza, visto l interessamento di aree tutelate paesaggisticamente. Il proponente, a seguito della richiesta di integrazioni, trasmessa con nota prot. ADA n del , ha provveduto a trasmettere, ad aprile 2013, la documentazione completa relativa all ultima revisione progettuale contenente lo spostamento di 4 turbine e la modifica di alcuni tracciati stradali. In riferimento alle revisioni progettuali di novembre 2012 e gennaio 2013, oggetto della terza conferenza istruttoria, e di aprile 2013, sono pervenute al Servizio SAVI i seguenti pareri: Comune di Villacidro, prot. n del si comunica che tra le aree progettualmente interessate dalle opere del parco eolico non risultano aree e/o terreni gravati o soggetti a vincolo di uso civico e prot. n del , si comunica che l intervento non contrasta con gli strumenti urbanistici vigenti e per quanto riguarda i recettori sensibili da un analisi della cartografia e delle foto aeree, non risultano presenti nel territorio comunale di Villacidro fabbricati di aziende nel raggio di 300 metri e fabbricati civili nel raggio dei 500 metri da ogni singolo aerogeneratore ; Comune di San Gavino Monreale, prot. n del si comunica che tra le aree progettualmente interessate dalle opere del parco eolico non risultano aree e/o terreni gravati o soggetti a vincolo di uso civico, prot. n del si esprime parere favorevole in quanto l intervento in oggetto non contrasta con gli strumenti urbanistici vigenti ; Servizio Tutela paesaggistica per le province di Oristano e del Medio-Campidano, prot. n del tenendo conto della esiguità dei sorvoli residui delle pale eoliche sulle aree tutelate paesaggisticamente come sopra descritti e attraverso una valutazione del vincolo indiretto sulle stesse, si ritiene che la nuova proposta progettuale (versione aprile 2013) abbia 4/14

5 sostanzialmente rimosso le criticità legate alla scelta di localizzazione delle pale eoliche ed evidenziate con la ns. precedente nota prot. n del ; ARPAS, Direzione Tecnico Scientifica Servizio Valutazione e analisi ambientale, prot del , con cui si espongono osservazioni, in particolare, riguardo alla valutazione di impatto acustico ed al piano di gestione delle terre e rocce da scavo, e prot del , in cui si danno indicazioni in merito alla gestione delle terre e rocce da scavo, al piano di monitoraggio delle componenti ambientali e all impatto acustico; ARPAS, Direzione Tecnico Scientifica Servizio Energia, prot del , con cui viene valutato l impatto ambientale dovuto a campi elettromagnetici e il rispetto dei limiti di esposizione e dell obiettivo di qualità previsti dal DPCM 8 luglio 2003 ; Servizio Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Cagliari, prot del in riferimento al ricevimento delle integrazioni pervenute si comunica che non risultano interessate dall intervento aree boscate così classificabili ai sensi del D.Lgs. n. 227/2001 e si rappresenta la presenza di alcune piante di quercia da sughero in corrispondenza delle turbine T07 e T10 e alberi di olivo in prossimità della turbina T09 e prot del , in cui si danno indicazioni in merito alle modalità di imboschimento e dei trapianti; Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna del MiBAC, prot del : la valutazione del progetto ha evidenziato una illustrazione compiuta delle opere, con particolare riguardo a quelle relative alla viabilità di servizio e alle opere di connessione alla rete nonché le valutazioni e elaborazioni richieste dalle Linee guida per l autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili di cui al D.M. del Per quanto attiene gli aspetti di tutela archeologica non sono emerse particolari criticità ostative alla realizzazione del progetto in considerazione del fatto che, rispetto al progetto precedentemente presentato, sono stati eliminati diversi aerogeneratori che insistevano su delle aree ritenute a potenziale rischio archeologico come già evidenziato nella nostra precedente nota n.1870 del Specificamente, la Soprintendenza Archeologica, con nota prot del , rappresenta che: La zona interessata dall impianto industriale in progetto ha un rischio archeologico basso, ad eccezione dell area della turbina T6 e dei cavidotti ad essa pertinenti, dove il ritrovamento di schegge di ossidiana inducono alla prudenza per la possibile presenza di una stazione preistorica. A seguito di quanto riportato dalla relazione archeologica nella variante datata aprile 2013, si concorda con l opportunità di prevedere la presenza di un archeologo durante i lavori di realizzazione della torre T6 e dei cavidotti annessi. La Soprintendenza BAPSAE delle province di Cagliari e Oristano, con nota 5/14

6 prot. n del , e per quanto riguarda gli aspetti più strettamente paesaggistici non ha rilevato particolari criticità esprimendo il proprio parere favorevole Sempre la Soprintendenza BAPSAE conferma il proprio parere favorevole con la nota n del con riferimento alla rielaborazione progettuale presentata dalla Ditta a seguito delle richieste emerse nella conferenza Istruttoria del In definitiva, questa Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna, tenuto conto dei pareri istruttori e delle valutazioni delle Soprintendenze competenti, preso atto di quanto emerso nel corso della conferenza istruttoria, esprime parere favorevole sull intervento Progetto per la realizzazione di un parco eolico nell area industriale di Villacidro e nel comune di San Gavino Monreale oggetto di Valutazione di Impatto Ambientale con le seguenti condizioni: 1. qualora si dovesse ricorrere ad operazioni di espianto di esemplari arborei ed arbustivi di pregio, si dovrà provvedere al conseguente trapianto, seguendo accurate tecniche selvicolturali; 2. i nuovi tratti stradali in progetto siano realizzati in terra battuta, così come dichiarato nell istanza; 3. la Soprintendenza Archeologica dovrà essere informata con congruo anticipo dell inizio dei lavori con la contestuale presentazione di adeguato cronoprogramma relativo ai lavori di movimento terra (strade, cavidotti, piazzole, aree di cantiere o quant altro) e dovrà essere comunicato il nominativo dell Archeologo che seguirà i lavori di realizzazione della torre T6 e delle relative opere di connessione ; Servizio del Genio Civile di Cagliari prot del : parere preliminare favorevole alla realizzazione dell opera ; Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale prot del : il Servizio Tecnico del Consorzio. ha espresso il parere favorevole per quanto di competenza di questo Consorzio ; Direzione Regionale del Distretto idrografico della Sardegna prot del , con cui si trasmette la determinazione prot. n. 1399/rep n. 74 del , di approvazione dello studio di compatibilità idraulica; Agenzia LAORE, prot del esprime parere favorevole a condizione che il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale regionale, si esprima favorevolmente per il comparto di propria competenza ; 6/14

7 Ente Acque della Sardegna, prot del : si esprime il nulla-osta tecnico alla esecuzione dei lavori di risoluzione dell interferenza con la nostra opera (ndr attraversamento del canale Nord-Ovest dell Ente), a condizione che la quota di perforazione al di sotto del canale sia ad almeno 1,50 metri dall estradosso del fondo stesso. L Assessore riferisce, quindi, che il Servizio SAVI, esaminata la documentazione, tenuto conto di tutti i pareri, espressi in conferenza e trasmessi dagli Enti, delle osservazioni e controdeduzioni, considerato che la documentazione depositata è sufficiente per consentire la comprensione delle caratteristiche e dimensioni del progetto, la tipologia delle opere previste ed il contesto territoriale e ambientale di riferimento, nonché per l individuazione di opportune misure di mitigazione, compensazione e di monitoraggio, ha concluso l istruttoria con una proposta di giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell intervento, a condizione che siano rispettate e recepite, nel progetto da sottoporre ad autorizzazione, le prescrizioni di seguito riportate: 1. il layout dell impianto dovrà essere quello rappresentato negli elaborati progettuali depositati in data 30 aprile 2013 (prot. ADA n del ); 2. dovrà essere completata l acquisizione delle liberatorie di cui al punto 2.2 dello Studio per l individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici, allegato alla Delib.G.R. n. 3/17 del , per quanto concerne la distanza della turbina dal confine di proprietà di una tanca, fatte salve eventuali soluzioni differenti che dovessero essere individuate in sede di Autorizzazione Unica; 3. al fine di mitigare gli impatti sulla vegetazione e gli ecosistemi e limitare al massimo il consumo di suolo e le alterazioni al terreno in fase di cantiere, su tutte le superfici dovranno essere attuate le misure di mitigazione previste dal proponente a pag. 39 della Relazione Agronomica (aggiornamento aprile 2013), estendendo le stesse all'intera superficie delle piazzole di cantiere, piste temporanee e definitive e aree di stoccaggio; in particolare: a. in fase di preparazione del cantiere, su tutte le aree soggette a lavori e ad occupazione anche provvisoria, dovrà essere eseguita l'asportazione selettiva del terreno agrario e lo stoccaggio separato degli orizzonti superficiali più ricchi di sostanza organica (topsoil) rispetto a quelli più profondi, al fine del completo riutilizzo sullo stesso sito per il ripristino; b. lo stoccaggio temporaneo del topsoil dovrà avvenire ordinatamente sullo stesso sito di intervento, in cumuli lineari di altezza non superiore a 2 metri, evitando che gli strati più fertili vengano contaminati con materiali estranei; in caso di prolungamento dei tempi di realizzazione dell'opera (superiori a un anno), si dovrà provvedere ad effettuare semine 7/14

8 protettive di specie erbacee ad elevato potere aggrappante, allo scopo di limitare le riduzioni della fertilità, il dilavamento e la dispersione della frazione fine del suolo agrario; c. immediatamente al termine dei lavori, degli orizzonti di suolo asportati, dovranno essere ricollocati negli scavi secondo la sequenza originaria e garantendo il completo riutilizzo in situ del topsoil durante le operazioni di ripristino delle piazzole di cantiere e di tutte le aree interessate temporaneamente dai lavori, riducendo le piazzole alla superficie definitiva prevista non superiore a 1600 m 2 ; d. in fase esecutiva, l'ubicazione delle aree di cantiere e il tracciato delle strade dovranno essere ottimizzati, riducendo al minimo le interferenze con le colture agricole in atto, le strade e recinzioni poderali, e garantendo la conservazione, o il ripristino immediatamente al termine dei lavori, della vegetazione spontanea, delle siepi di delimitazione dei fondi e dei filari alberati; e. dovrà essere evitata qualunque interferenza delle aree di cantiere con le formazioni vegetali igrofile individuate (pioppeto, tamariceto e formazioni elofitiche), ubicando le aree di lavoro ad una distanza adeguata dalla rete di drenaggio naturale delle acque meteoriche e dai settori influenzati, sotto il profilo vegetazionale, dall'umidità superficiale dei terreni, allo scopo di limitare le interferenze con i deflussi idrici; f. prima dell'avvio del cantiere, dovranno essere puntualmente individuati e censiti, secondo le indicazioni e previa autorizzazione del CFVA, gli esemplari di quercia da sughero di cui si rende necessario l'espianto per l'esecuzione dei lavori; inoltre, al fine di evitare eventuali danneggiamenti accidentali durante la movimentazione dei mezzi, dovrà essere adeguatamente delimitata un'area di rispetto mediante segnaletica intorno alle querce da sughero presenti all'interno delle aree di cantiere; g. tutti gli esemplari di quercia da sughero dovranno essere trapiantati nelle aree indicate, secondo le modalità e le tecniche indicate a pag. 43 della relazione agronomica; il cronoprogramma dei lavori dovrà essere adeguato, tenendo conto della necessità di effettuare il trapianto delle sughere durante la fase finale del riposo vegetativo; h. tutti gli esemplari di ulivo dovranno essere trapiantati in aree prossime al luogo di espianto e con caratteri pedologici assimilabili a quelli originari; i. al termine dei lavori le fasce frangivento, nelle parti asportate, dovranno essere ricostituite, mediante reimpianto di piantine in fitocella delle stesse specie, in ragione di una pianta/ml; 8/14

9 j. su tutte le aree temporaneamente interessate dal cantiere e ripristinate, nonché sulle superfici destinate al trapianto delle specie vegetali, dovrà essere eseguito il monitoraggio indicato dal proponente consistente nella caratterizzazione stazionale e pedologica, per un periodo non inferiore a tre anni; 4. in fase di cantiere dovranno inoltre essere garantiti e accertati: a. la periodica revisione e la perfetta funzionalità di tutte le macchine ed apparecchiature, in modo da minimizzare i rischi per gli operatori, le emissioni anomale di gas e la produzione di vibrazioni e rumori, anche mediante l adozione di misure gestionali che obblighino i conducenti allo spegnimento dei mezzi durante il non utilizzo; b. il rapido intervento per il contenimento e l assorbimento di eventuali sversamenti accidentali interessanti acqua e suolo; c. lo smaltimento, in conformità alle leggi vigenti in materia, dei materiali inquinanti e di tutti i rifiuti prodotti durante l esecuzione delle attività e opere; d. il ripristino delle eventuali opere, recinzioni o linee di servizi (elettriche, telefoniche, etc.), intercettate durante il percorso degli automezzi per il trasporto delle turbine al parco. La suddetta fase di trasporto dovrà inoltre essere pianificata, d accordo con i diversi Enti competenti, in condizioni di sicurezza, senza causare disturbo alle comunità locali né particolare intralcio alla viabilità; e. i necessari interventi tecnici e gestionali per il contenimento delle polveri, quali la circolazione a bassa velocità degli automezzi, l eventuale bagnatura con acqua, come proposto dallo stesso proponente, delle strade e del materiale stoccato e la semina protettiva dei cumuli di terreno vegetale; f. il contenimento, al minimo indispensabile, degli ingombri delle piste e strade di servizio e degli spazi destinati alle aree di cantiere e logistica, che dovranno essere ubicate in zone prive o con scarsa vegetazione; g. la massimizzazione del riutilizzo in cantiere delle terre e rocce da scavo, nelle operazioni di rimodellamento morfologico delle singole piazzole e nella ricostituzione del suolo agrario, così come sopra descritto; h. al termine dei lavori, l'immediato smantellamento dei cantieri, lo sgombero e l eliminazione dei materiali utilizzati per la realizzazione dell opera, il ripristino della funzionalità pedoagronomica e dell originario assetto vegetazionale delle aree interessate da lavori; 9/14

10 5. relativamente alle misure proposte per la compensazione degli impatti sulla vegetazione e sugli habitat: a. entro un anno dall avvio dei lavori dovrà essere realizzato un rimboschimento su una superficie minima di 2 ettari accorpati, da individuarsi in zona agricola prossima all'impianto eolico, secondo le tecniche di intervento indicate a pag. 42 della relazione agronomica; per quanto attiene alla scelta delle specie, l'impianto dovrà essere misto leccio-sughera con pino d'aleppo, con sesto 2x2 in file alterne e secondo lo schema raffigurato nella nota prot del del CFVA; il relativo progetto definitivo dovrà essere presentato prima dell'autorizzazione unica; b. le cure colturali previste, compresi i risarcimenti delle piantine non attecchite e le irrigazioni di soccorso, dovranno essere estese per un periodo non inferiore a cinque anni dopo la messa a dimora; 6. fin dalla fase di preparazione del cantiere e durante l esecuzione delle opere, la Direzione Lavori dovrà essere supportata da un esperto in discipline agronomiche, pedologiche e/o forestali, al fine di evitare/mitigare eventuali impatti sulle componenti biotiche non previsti in fase progettuale, e di verificare la corretta esecuzione delle misure di mitigazione sul suolo, delle opere di rinaturalizzazione e delle misure proposte per la compensazione degli impatti sulla vegetazione e sugli habitat; 7. ai fini della mitigazione degli impatti sulla fauna: a. dovrà essere prevista la sospensione di tutte le attività di cantiere, compresa la preparazione delle piazzole e l'adeguamento delle piste, durante i periodi riproduttivi delle specie di avifauna inserite nell Allegato I della Direttiva 79/409/CE, identificate nell area di progetto e nell area vasta attraverso il monitoraggio ante operam; a tal fine, dovrà essere adeguato il cronoprogramma del progetto esecutivo; b. per tutta la durata della fase di cantiere e per i primi cinque anni della fase di esercizio, dovrà essere eseguito il monitoraggio degli impatti sull avifauna e sui chirotteri, con le stesse metodologie utilizzate nel monitoraggio ante operam e secondo il piano di monitoraggio proposto (datato ottobre 2012); c. i risultati dei monitoraggi, certificati da un esperto faunista, dovranno essere trasmessi al termine della fase di cantiere e, successivamente, con cadenza annuale, riportando chiaramente i dati qualitativi e quantitativi, riferiti alle singole specie e gli impatti diretti e indiretti rilevati; 10/14

11 d. qualora il monitoraggio dovesse evidenziare impatti negativi non previsti nelle precedenti fasi, dovranno essere messe in atto ulteriori misure di mitigazione, compreso l'utilizzo di dissuasori acustici e/o cromatici, al fine di ridurre le probabilità di collisione delle specie di avifauna e chirottero fauna, nonché l arresto delle turbine in corrispondenza di periodi critici; 8. al fine di limitare le interferenze con il reticolo idrografico superficiale, dovrà essere assicurato il deflusso idrico superficiale negli eventuali compluvi intercettati dai tracciati stradali; inoltre, in fase di esercizio, dovrà essere curata la manutenzione dei sistemi di canalizzazione idraulica, di pertinenza della viabilità e delle piazzole, affinché gli stessi siano costantemente tenuti in perfetta efficienza; 9. prima dell'inizio dei lavori, la società dovrà presentare, al SAVI e al dipartimento ARPAS territorialmente competente, un documento, corredato dagli elaborati progettuali necessari, che definisca l'effettiva destinazione delle terre e rocce da scavo in esubero, secondo quanto previsto dall art. 186 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. Relativamente alle aree interessate dalla realizzazione delle turbine n. T1 e T9 e relativi tratti di cavidotto ricadenti all interno del S.I.N. del Sulcis Iglesiente Guspinese, prima dell esecuzione delle opere, dovranno essere espletate le procedure previste dall art. 242 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.; 10. come richiesto dall ARPAS, il Piano di monitoraggio delle componenti ambientali dovrà essere aggiornato, prevedendo, tra l altro: a. la misura delle polveri aerodisperse, secondo modalità da concordare con il dipartimento ARPAS competente per territorio, prodotte durante la costruzione delle fondamenta del primo aerogeneratore; b. la misura delle componenti del microclima (temperatura, pressione, umidità dell aria) alla base di alcune delle torri eoliche e in due punti di bianco nell intorno del parco eolico; 11. in merito alla variazione del campo acustico e agli impatti sui recettori sensibili presenti nell area di intervento: a. come indicato dal proponente, al fine di rispettare gli attuali limiti acustici di zona, nel tempo di riferimento notturno, 10 dei 14 aerogeneratori dovranno essere impostati in modalità Noise Mode 8, cui corrisponde un livello massimo di potenza sonora emessa (Lw) pari a 103,5 db(a). In caso di conclusione positiva dell iter autorizzativo del nuovo Piano di classificazione acustica del Comune di San Gavino Monreale, soltanto a seguito delle opportune verifiche strumentali, da effettuare, in accordo con ARPAS, durante 11/14

12 l esercizio del parco eolico, la Società potrà proporre l esercizio di tutti gli aerogeneratori in modalità Noise Mode 0, anche nel tempo di riferimento notturno; b. d accordo con il dipartimento ARPAS competente per territorio, facendo anche riferimento alla norma UNI/TS Acustica - Metodo per la stima dell impatto e del clima acustico per tipologia di sorgenti - Parte 7: Rumore degli aerogeneratori, dovrà essere aggiornato il piano di monitoraggio per la fase di cantiere e di esercizio del parco eolico che definisca, nello specifico, le tecniche, le metodologie, le frequenze e i ricettori in cui dovrà essere verificato il rispetto dei limiti normativi vigenti; c. qualora detto monitoraggio evidenzi il non rispetto dei limiti anzidetti, dovranno essere individuati, e realizzati, entro tre mesi e in accordo con i proprietari interessati, gli interventi per la riduzione dei livelli di emissioni ed immissioni sonore, al fine di garantire il rispetto dei limiti associati alla classe acustica assegnata, quali insonorizzazione acustica dei fabbricati censiti, o accorgimenti gestionali (regolazione della velocità del rotore e/o spegnimento della macchina disturbante nelle ore notturne); 12. in fase di autorizzazione unica dovrà essere elaborato ed approvato uno specifico documento che definisca le modalità di attuazione di tutte le misure preventive previste dalle Prescrizioni Regionali Antincendio, da effettuarsi a carico della Società nelle aree di pertinenza del parco eolico; inoltre, stanti le potenziali interferenze prodotte dal parco eolico nei confronti delle operazioni antincendio effettuate tramite mezzi aerei, dovranno definirsi le eventuali ulteriori misure (ad es. compartimentazione dell area pertinente il parco eolico, realizzazione di fasce parafuoco, impianti di irrigazione fissi, realizzazione di prese d acqua per uso antincendio, ecc.) necessarie al fine di consentire, anche ai mezzi di soccorso terrestre, un pronto intervento nell area in caso di incendi; 13. come richiesto dalla Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna del MiBAC, relativamente agli aspetti di tutela paesaggistica ed archeologica: a. qualora si dovesse ricorrere ad operazioni di espianto di esemplari arborei ed arbustivi di pregio, si dovrà provvedere al conseguente trapianto, seguendo accurate tecniche selvicolturali; b. i nuovi tratti stradali in progetto siano realizzati in terra battuta, così come dichiarato dal proponente; c. la Soprintendenza Archeologica dovrà essere informata con congruo anticipo dell inizio dei lavori con la contestuale presentazione di adeguato cronoprogramma relativo ai lavori di 12/14

13 movimento terra (strade, cavidotti, piazzole, aree di cantiere o quant altro) e dovrà essere comunicato il nominativo dell Archeologo che seguirà i lavori di realizzazione della torre T6 e delle relative opere di connessione; 14. qualora dovessero verificarsi, in corrispondenza dei ricettori prossimi all impianto, interferenze con il sistema di telecomunicazioni radio-tv imputabili alla presenza delle turbine eoliche (non rilevate ante operam), dovrà esser cura del proponente, in accordo con i proprietari interessati, provvedere a mettere in atto tutte le possibili azioni (ad esempio, installare un antenna di migliore qualità ricettiva e/o con una maggiore direzionalità, dirigere l antenna verso un altra stazione trasmittente, spostare la posizione dell antenna, utilizzare una connessione satellitare) necessarie a risolvere le eventuali problematiche evidenziate; 15. all atto del rilascio dell autorizzazione alla realizzazione ed esercizio dell impianto ai sensi delle norme vigenti, dovrà essere prevista una fidejussione bancaria a favore dell Amministrazione procedente, a garanzia del completo ripristino dello stato dei luoghi a seguito della dismissione dell impianto; 16. il proponente dovrà trasmettere, al Servizio SAVI, al Servizio Tutela Paesaggistica, al Dipartimento provinciale dell ARPAS, al Servizio Territoriale dell Ispettorato Ripartimentale del C.F.V.A., alla Provincia, al Servizio Energia, e ai Comuni di San Gavino Monreale e di Villacidro: a. prima dell autorizzazione da parte dell Assessorato regionale dell Industria, gli elaborati progettuali di aggiornamento e recepimento delle prescrizioni oltre che un documento riepilogativo attestante le modalità di attuazione di tutte le misure di mitigazione e compensazione proposte dal proponente e prescritte, con la relativa tempistica; b. con cadenza annuale, una relazione tecnico descrittiva, corredata di documentazione fotografica, planimetrie e dati, attestante gli interventi eseguiti, lo stato dei luoghi, i risultati dei monitoraggi, i dati di funzionamento dell impianto (ore di funzionamento, produzione e rendimento elettrico, dati anemologici), il rispetto del cronoprogramma e delle misure di mitigazione e compensazione, nonché l ottemperanza alle prescrizioni di cui alla presente deliberazione. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta di giudizio del Servizio SAVI. 13/14

14 La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'assessore della Difesa dell'ambiente DELIBERA di esprimere, per le motivazioni indicate in premessa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell intervento denominato Progetto per la realizzazione di un parco eolico nell area industriale di Villacidro e nel comune di San Gavino Monreale, proposto dalla Green Energy Sardegna S.r.l., a condizione che siano rispettate le prescrizioni descritte in premessa, sull osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Comune di Villacidro, il Comune di San Gavino Monreale, la Provincia del Medio Campidano, il Servizio Energia dell Assessorato regionale dell Industria, il Servizio Tutela Paesaggistica, il Servizio territoriale dell Ispettorato Ripartimentale del CFVA e il Dipartimento ARPAS competenti per territorio; di stabilire che, fermo restando l obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori relativi all intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio SAVI e agli Enti di controllo, dovranno essere realizzati entro cinque anni dalla pubblicazione della presente deliberazione, salvo proroga concessa su istanza motivata del proponente, pena l attivazione di una nuova procedura. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Presidente Ugo Cappellacci 14/14

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