Hardware e software di interfaccia Profibus

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1 INCHIESTA Hardware e software di interfaccia Profibus La tecnologia Profibus è attualmente considerata la più diffusa per comunicazione dati in ambiente industriale, e questa preferenza del mercato si manterrà ancora nel medio periodo, ma sono all orizzonte soluzioni che potrebbero scalzare questa leadership. Aldo Cavalcoli M arco Caliari, Product Manager Automation Systems di Phoenix Contact, indica, come settori, manifatturiero e food & beverage, mentre Giancarlo Carlucci, Product Manager End User Solution di Schneider Electric, afferma che la richiesta cresce trasversalmente su tutti i settori in cui si evidenzia che l architettura distribuita basata sui bus di campo meglio risolve esigenze di comando e controllo ma soprattutto di progettazione e costi. «Con focus sui processi industriali, la richiesta è più alta dove riusciamo a proporre una soluzione integrata su tutti i livelli d infrastruttura, e i settori da ritenersi a maggior crescita sono alimentare, chimico, oil&gas, energetico e trattamento acque». Luigi Bernardelli, CEO di VIPA Italia, riscontra interesse per i bus di campo in impianti e macchine di vario genere, realizzate a blocchi ed espandibili, mentre per Marco Cassini, Leader Application Engineer della filiale di Verona di SEW-Eurodrive, non è facile individuare un settore specifico di crescita particolarmente rilevante: «In quasi tutti i settori, la tecnologia dei bus di campo è ormai assodata e si cerca solo di aggiungere quanti più dispositivi possibili alla rete per minimizzare le connessioni con i tradizionali segnali analogici. D altra parte l uso del bus di campo per noi è da sempre un elemento fondamentale; per esempio l inverter più semplice che proponiamo ha di 22 serie almeno 2 bus di campo, e per un prodotto di livello funzionale più alto, come una scheda MoviPLC, sono gestibili contemporaneamente fino a 7 interfacce di comunicazione, 2 CAN bus, 2 RS485, una EtherCat, una Profibus e una Ethenet TCP/IP». Per Giuseppe La Macchia, Application Specialist per area manufacturing di Kistler Italia, sarebbe retorico rispondere su tutti, ma sono evidenti i vantaggi ottenibili da un bus di campo: risparmio in tempo di installazione, facilità di diagnostica, capacità di dati che si possono trasmettere, distanze che si possono coprire, flessibilità in adattamento dei protocolli: «Con i cavi tutto questo una volta non si poteva fare». Per Lino Lino Scandella, Technical Sales Support per

2 i prodotti PLC in ABB, i bus di campo sono molto cresciuti in tutti quei settori dove sono presenti architetture di I/O distribuiti, sia nel Building Automation che nelle infrastrutture, e presso gli OEM che realizzano macchine o linee di produzione, e cresce l esigenza di soluzioni semplici, flessibili, espandibili e con strutture cablate veloci da realizzare, che ottimizzino tempi e costi di sviluppo e collaudo. «A tal proposito ABB con il PLC AC500 ha sviluppato il bus proprietario CS31 per architetture di I/O distribuiti, con mezzo fisico una normale linea RS485 a due fili. Oltre a questo bus, i PLC AC500 supportano contemporaneamente fino a 4 bus con coprocessori per Profibus, DeviceNet, CANs, Ethernet, Profinet ed EtherCat». Vittorio Agostinelli, Product manager Factory Automation Panasonic Electric Works, a riprova della crescente importanza dei bus di campo, sottolinea la proposta dell azienda di sistemi con bus di campo per Motion (Rtex) e per «Sul mercato italiano dell automazione la richiesta di bus di campo cresce in tutti i settori dove è riconosciuto che l architettura distribuita basata su fieldbus e network meglio risolve esigenze non solo di comando e controllo ma soprattutto di progettazione e costi del sistema»: Giancarlo Carlucci, Product Manager End User Solution di Schneider Electric. I/O Remoti (Slink), comunicazioni tra diversi punti intelligenti in rete Ethernet con protocolli sia proprietari che standard, o nel telecontrollo con protocolli specifici (IEC60870). Angelo Candian, Product Manager Simatic Net di Siemens, ci ricorda che Profibus, sul mercato da ormai 20 anni, è, con più di 33 milioni di nodi installati, leader assoluto di mercato in Italia e nel mondo, di fatto uno standard nell ambito manifatturiero: «Immaginare oggi un sistema di automazione che non si basi su questo tipo di protocollo è davvero difficile, a parte gli impianti con ciclo di vita molto lungo, anni, come nel petrolchimico o nella chimica pesante, dove i fieldbus sono meno diffusi perché il settore è tradizionalmente conservativo. Tra gli ambiti in cui Profibus sta trovando maggiore diffusione, da citare Building Technologies e infrastrutture, e come esempio specifico sui tunnel autostradali e ferroviari, in Sicilia si sono installati sistemi Profibus perfetti per la gestione di illuminazione e ventilazione all interno dei tunnel». La leadership di Profibus Stando a Carlucci (Schneider Electric) non è corretto affermare che Profibus è il bus di campo più diffuso: «Il concetto stesso di automazione si è radicalmente evoluto e tutt ora si è alla ricerca di uno standard per la connettività di dispositivi che non appartengono solo al contesto industriale. In questo senso nel medio periodo Ethernet nei suoi standard aperti Modbus TCP e IP potrà diventare tecnologia di riferimento per versatilità, integrabilità e sostenibilità. Già oggi il mondo IT utilizza questo protocollo e ciò significa un ritorno d investimento come semplicità di integrazione e know-how probabilmente già presente nelle aziende. Per il settore OEM come per quello di processo molto dipenderà dalle scelte dei costruttori dei dispositivi di campo, intesi come Device e Strumentazione, e in termini di software e hardware con le piattaforme di comando e controllo, Ethernet garantirà la maggior flessibilità «Crediamo che la tecnologia Profibus sarà ancora per lungo tempo la preferita dai mercati dell automazione industriale e del comando, in quanto la sua natura deterministica le consente di essere l ideale per le applicazioni classiche»: Luigi Bernardelli, CEO di VIPA Italia. di integrazione con tutti questi protocolli, per cui a medio termine diventerà l infrastruttura più diffusa anche a livello bus di campo». Cassini (SEW- Eurodrive) crede invece che il primato di Profibus non potrà essere intaccato in tempi brevi, avendo raggiunto uno standard di affidabilità molto elevato coprendo quasi tutti i tipi di applicazione richiesti dal mercato, senza dimenticare la dimestichezza di programmatori e installatori con questo prodotto. Tuttavia si stanno diffondendo diverse soluzioni basate su tecnologia Ethernet che tecnicamente presentano vantaggi in velocità di comunicazione, quantità di dati trasferibili e possibilità di coesistenza di più protocolli sullo stesso bus; inoltre le possibilità di diagnostica e supervisione sono superiori rispetto alle reti tradizionali basate su doppino twistato, come Profibus. Dello stesso avviso Caliari (Phoenix Contact): «Profibus è senz altro la tecnologia più diffusa sul mercato e lo sarà anche nei prossimi anni, e se aumenterà la diffusione di soluzioni basate su Industrial Ethernet come Profinet, non è prevedibile 23

3 INCHIESTA un oblio dei bus di campo, tuttora molto radicati e usati in automazione industriale, anche considerando che il numero di nodi installati dei bus di campo è in crescita, pur con percentuali inferiori rispetto ai nodi Ethernet». Da non dimenticare poi che protocolli realtime Ethernet come Profinet permettono di integrare all interno della rete anche bus di campo, tra cui ovviamente Profibus, tramite dispositivi Proxy. «Crediamo che la tecnologia Profibus sarà ancora per lungo tempo la preferita dai mercati dell automazione industriale e del comando», afferma Bernardelli (VIPA), perché la sua natura deterministica le consente di essere l ideale per le applicazioni classiche». Molte sono state le imitazioni di Profibus ma poche di successo, ci dice La Macchia (Kistler): «La caratteristica prima di un bus di campo è quella di essere stabile, e per ottenere un prodotto stabile occorrono molta ricerca e molte prove che solo «Sono evidenti i vantaggi ottenibili da un bus di campo: risparmio in tempo di installazione, facilità di diagnostica, capacità di dati che si possono trasmettere, distanze che si possono coprire, flessibilità in adattamento dei protocolli:con i cavi tutto questo una volta non si poteva fare»: Sig. Giuseppe La Macchia Applications Specialist per area Manufacturing Di Kistler Italia. grandi aziende di settore si possono permettere di fare, e un azienda che fa ricerca tende e far evolvere un prodotto, per cui anche per i bus di campo ci saranno grandi novità di cui già si parla, vedi Profinet. Kistler vede questi applicativi come opportunità e valore aggiunto da offrire, per cui molti nostri sistemi sono predisposti per essere inseriti in bus di campo, per esempio Profibus, Ethernet/IP, Profinet, DeviceNet, CANopen». Scandella (ABB) ritiene la tecnologia Profibus come la più diffusa, anche se nel futuro l architettura Profinet avrà sicuramente ampi margini di crescita sfruttando le infrastutture Ethernet semplici e di facile cablaggio con cavi RJ45, e ABB, con la piattaforma PLC AC500, permette la realizzazione semplice e veloce di architetture Profinet tramite il coprocessore CM579PNIO e gli I/O remoti, attraverso i moduli di comunicazione CI501PNIO e CI502PNIO espandibili con tutti i moduli I/O standard della gamma. Secondo Agostinelli (Panasonic Electric Works) sono già molteplici le proposte di mercato diverse da Profibus, e ciascuna si collocherà in modo adeguato a seconda di campo di utilizzo e caratteristiche intrinseche. «Profibus non è un sistema specializzato per un particolare compito di automazione», sottolinea Candian (Siemens), «Ma è applicabile a qualsiasi processo ed è ideato come soluzione per ridurre i costi di cablaggio e quindi di installazione. Oggi però si stanno sviluppando nuove tecnologie basate su Ethernet, e la più rilevante è senz altro Profinet, evoluzione di Profibus e risposta del consorzio Profibus & Profinet International per la realizzazione di applicazioni realtime Ethernet e per un integrazione con il mondo dell Information Technology». Le importanti innovazioni tecnologiche introdotte da Profinet, prosegue Candian, unitamente alla possibilità d integrazione trasparente dei nodi Profibus già installati sugli impianti, ne garantiscono una futura ampia diffusione proseguendo la leadership già dimostrata da Profibus nei bus di campo. Profinet si basa «Il primato di Profibus non potrà essere intaccato in tempi brevi, avendo raggiunto standard di affidabilità molto elevata e perché copre quasi tutti i tipi di applicazione richiesti dal mercato»: Marco Cassini, Leader Application Engineer della filiale di Verona di SEW-Eurodrive. su reti Ethernet standard, offrendo vantaggi di efficienza negli impianti, per esempio pagine Web per la diagnostica dei dispositivi, utilizzo di reti Wi-Fi, collegamento via Internet agli impianti per assistenza remota. Profinet inoltre è liberamente integrabile in rete con dispositivi Ethernet standard (telecamere IP, dispositivi di programmazione, PC gestionali) senza necessità di apposite interfacce o gateway di comunicazione. «Stando alle divisioni marketing di vari gruppi di interesse e ai media», ci dice Paolo Sartori, Direttore filiale italiana, Direttore Commerciale & Marketing, HMS Industrial Networks, «Profibus ha raggiunto il suo picco di diffusione e il futuro vedrà unicamente l installazione di nuovi sistemi Ethernet industriali come Profinet, EtherNet/IP e EtherCAT. Recenti analisi di mercato, tuttavia, mostrano che la transizione dai bus di campo tradizionali ai nuovi sistemi Ethernet industriali è molto più lenta del previsto, e questo significa che Profibus continuerà a coesistere in parallelo, in funzione dei requisiti dell applicazione specifica». 24

4 Le richieste del mercato Per Carlucci (Schneider Electric) la tecnologia master/slave tipica dei fieldbus di estrazione RS485 è ancora oggi ottimale per la distribuzione di un numero importante, ma comunque finito, di dispositivi laddove i tempi di aggiornamento e distanze non sono critici o dove l ambiente di installazione non è disturbato. Una rete basata su Industrial Ethernet è chiamata a realizzare infrastrutture per mettere in comunicazione ambienti anche totalmente differenti, e non solo integrare e rendere trasparenti le informazioni tra i vari livelli dei processi interni a un impresa ma anche comunicare con stazioni terminali remote. «L infrastruttura Ethernet richiede competenze specifiche per essere ben progettata e configurata ma la diffusione della tecnologia aiuterà questo processo. La garanzia dello sviluppo a livello di bus di campo di Ethernet nel suo protocollo standard IP supportato dall organizzazione ODVA sarà legittimato anche da altri standard, come i tool software d integrazione della tecnologia FDT/DTM che permette la facile integrazione e gestione di tutti i dispositivi di campo. Ethernet, già oggi «Ogni tipologia di bus di campo ha argomentazioni e motivazioni diverse per definire la migliore soluzione in funzione dell applicazione»: Lino Scandella, Technical Sales Support per i prodotti PLC in ABB. e sempre di più in futuro, può essere la spina dorsale per connettere tutti i sottosistemi che possono mantenere la loro specificità applicativa e, nel caso, anche il loro fieldbus proprietario per la strumentazione». Cassini sottolinea che SEW-Eurodrive, partendo dal campo con motoriduttori e inverter, ha sempre avuto bisogno di interfacciare i propri prodotti con chi, invece, gestiva il controllo dell impianto, per cui sono state sviluppate schede di comunicazione per tutti i principali bus di campo presenti sul mercato: «Possiamo affermare in base alla nostra esperienza che, Profibus a parte, sicuramente DeviceNet è stato un bus di campo che ha riscontrato un discreto successo, molto richiesto per macchine o impianti destinati agli Stati Uniti o al sud America. Negli ultimi anni la richiesta, però, si sta spostando su bus di campo su base Ethernet. E quindi troviamo Profinet, che al momento affianca Profibus ma è sicuramente destinato prima o poi a sostituirlo. Abbiamo già molti clienti che usano Ethernet IP e anche Modbus TCP. Tutti questi bus hanno in comune il vantaggio, come già detto, di basarsi su un supporto fisico come Ethernet che è largamente conosciuto e permette uno scambio dati con volumi e velocità molto maggiori rispetto ai bus di campo tradizionali». Per fornire al cliente una buona soluzione occorre avere a disposizione nella propria gamma di prodotti un ottimale combinazione di motore, azionamento e controllo, e anche un bus di campo all altezza, e per questo SEW-Eurodrive (membro di EtherCAT Technology Group) ha scelto EtherCAT per applicazioni di Motion Control, avendo individuato in questo tipo di bus ottime prestazioni ed elevata affidabilità. Secondo Bernardelli (VIPA) in futuro, tutte le reti basate su Ethernet avranno sempre più peso nelle applicazioni industriali: «Protocolli come Profinet, EtherCat e Modbus TCP, nei prossimi anni avranno una crescita esponenziale, soprattutto per la maggior quantità di dati gestibili. L unico punto da sviscerarsi per una completezza applicativa riguarderà il realtime, «È sempre più centrale l uso di ethernet in tutte le sue varie configurazioni e soluzioni applicative, la possibilità di servirsi di una rete largamente diffusa stà facendo la fortuna delle soluzioni aperte e proprietarie su base Ethernet»: Vittorio Agostinelli, Product manager Factory Automation Panasonic Electric Works. fondamentale per molte applicazioni». Per La Macchia (Kistler) molto dipende dal tipo di apparecchiature implementate e dal bus di campo che i clienti sono abituati a gestire: «DeviceNet e CAN sono quelli maggiormente richiesti, anche se sta partendo con molta incisività l uso di ProfiNet». Scandella (ABB) sottolinea come ogni tipologia di bus di campo ha argomentazioni e motivazioni diverse per definire la migliore soluzione in funzione dell applicazione, e aspetti fondamentali per una scelta sono l analisi dell architettura, della lunghezza del bus di campo, del numero di nodi da gestire e di I/O di ogni nodo, dei tempi di risposta del sistema, e dell interfacciamento con dispositivi esterni, senza tralasciare l analisi dei costi. «ABB con la piattaforma PLC AC500 risponde a tutte queste richieste con i bus di campo CS31, Modbus485, Modbus TCP/ IP, Ethernet UDP, Profinet, Ethercat, Profibus, Devicenet e CAN. Occorre poi un software di sviluppo semplice economico e integrato, e il software ABB 25

5 INCHIESTA «Non bisogna poi dimenticare che i protocolli realtime Ethernet come Profinet, permettono di integrare all interno della rete anche bus di campo, come appunto Profibus, tramite dispositivi denominati Proxy»: Marco Caliari, Product Manager Automation Systems di Phoenix Contact. PS501, basato su Codesys e conforme IEC , è in grado di programmare tutte le CPU AC500 e AC500eCo, non richiede acquisto di ulteriori chiavi Hardware o Software in caso di multi installazione, garantisce aggiornamento gratuito alle nuove release, prevede funzionalità Web Server integrate per controllo remoto, sincronizzazione SNTP, protocollo IEC e pacchetto HMI per supervisione». Caliari (Phoenix Contact) ritiene che il mercato si stia sempre più orientando verso sistemi di comunicazione che garantiscano prestazioni elevate ma anche maggiore flessibilità e integrazione tra fabbrica e ufficio, ed Ethernet garantisce diversi vantaggi rispetto al classico approccio bus di campo: «Si va da una maggiore integrazione, come nel caso Profinet con cui è gestibile come rete unica sia un canale realtime isocrono per Motion Control che un canale TCP/ IP per comunicazione verso i livelli superiori, a una più accentuata flessibilità derivante dal poter usare comunicazioni wireless». Proprio le comunicazioni wireless rappresentano uno dei maggiori vantaggi dei sistemi Ethernet-based, consentendo di ridurre i costi derivanti dalla stesura e usura dei cavi per i sistemi di comunicazione (come i contatti striscianti) o di realizzare applicazioni in cui non sia possibile usare un cavo per la trasmissione dati. Inoltre, le soluzioni Ethernet non sono penalizzate rispetto ai bus di campo in merito alla sicurezza funzionale, potendo adottare soluzioni integrate per la trasmissione sia di segnali standard che di sicurezza, come in Profisafe, oppure soluzioni specifiche, come SafetyBridge Technology di Phoenix Contact, che consentono soluzioni di sicurezza distribuite senza dover ricorrere a un PLC di sicurezza. «Sta sempre più diventando centrale l uso di Ethernet in tutte le sue varie configurazioni e soluzioni applicative», sottolinea Agostinelli (Panasonic Electric Works), «Non ultima la possibilità di comunicare a 360 gradi dal campo alle applicazioni di alto livello quali i software gestionali, sempre più rilevanti per ottimizzare e gestire il ciclo produttivo anche da remoto. Altro punto di forza, il poter usare protocolli standard, per esempio Modbus/TCP, che garantiscono la comunicazione tra dispositivi di costruttori diversi, da cui massima integrabilità ed efficienza, e Panasonic ha fatto propria questa soluzione con il modulo Web Server». Candian (Siemens) ritiene che l automazione industriale si stia muovendo verso le reti Ethernet e i sistemi per la sicurezza funzionale, e le risposte di Siemens sono il bus di campo Profinet e il profilo di sicurezza Profisafe. «Un ulteriore settore di progresso riguarda l uso di reti Wireless in ambito industriale, la possibilità di usare pagine Web di diagnostica nei PLC e una connessione via Internet agli impianti per assistenza remota». Le applicazioni Profibus Scandella sottolinea che l uso di Profibus diventa rilevante nelle architetture proposte da ABB quando si tratta di integrare i Robot ABB e/o i drive ABB. Normalmente il PLC ABB gestisce l asservimento ai Robot, e i drive tutta la movimentazione dei motori richiesta dal sistema. In ambito di controllo di processo, Carlucci (Schneider Electric) spesso trova richieste specifiche relative a dispositivi di campo e soprattutto a strumentazione che il cliente intende usare. «Come esempio porto una Case History in cui, data una prescrizione su dispositivi che dovevano comunicare con protocollo Profibus PA, nella soluzione da noi proposta è stata adottata un infrastruttura Ethernet TCP/IP completa per tutte le parti di impianto, e l interfaccia Profibus Remote Master per derivare l infrastruttura Profibus PA direttamente sui dispositivi in campo. Questo ha portato a un unica infrastruttura di comunicazione semplificata, sia per la parte IT che fieldbus, totalmente standard e quindi integrabile e scalabile, nonché la possibilità di avere un unica stazione ingegneristica software per configurazione, gestione e diagnostica del sistema». Cassini (SEW-Eurodrive) sottolinea che le applicazioni Profibus in cui la sua azienda è coinvolta con un elevato numero di nodi sono quelle di logistica: «In particolare un nostro cliente ha realizzato un grande magazzino automatico per ricevere, stoccare e inviare centinaia di scatole ogni ora. Sono stati installati più di 20 trasloelevatori, due grandi anelli per il sorting e centinaia di metri di nastri trasportatori». In applicazioni di questo tipo è importante poter fornire la soluzione migliore per ogni parte dell impianto. Per questo motivo per realizzare i trasloelevatori sono stati scelti i sistemi multiasse tipo Moviaxis che garantiscono un controllo molto rapido e preciso del motore. Per i trasporti, invece, sono stati ritenuti più adatti i Movimot e i Movifit che permettono ottime prestazioni dinamiche, abbattono i tempi e i costi di installazione e riducono al minimo lo spazio sul quadro elettrico. Una parte dei trasporti per cui occorreva una soluzione con controllo in asse elettrico, ha visto l uso degli inverter monoasse tipo Movidrive 26

6 B. Tutti gli azionamenti sono controllati e connessi in rete Profibus, il che consente anche, con software MotionStudio, di visualizzarne e modificarne tutti i parametri. La Macchia (Kistler) cita un applicazione in uno stabilimento produzione cambi automobilistici in Italia, con 47 presse elettriche Kistler installate, tutte con Profibus: «Si tratta di una soluzione praticamente impensabile senza l uso di bus di campo, vista soprattutto la necessità di storicizzare tutti i dati salienti di produzione e di gestire le statistiche di qualità che il mondo automotive richiede». Per Candian (Siemens), dato che Profibus è presente worldwide con più di 33 milioni di nodi è abbastanza difficile identificare un caso di successo in cui l uso di Profibus abbia avuto particolare rilevanza. «Posso però citarne uno relativo a Profinet: già nel 2004 l AIDA, l associazione tedesca dei costruttori di auto, ha scelto Profinet per l implementazione dei sistemi di automazione. Dal 2010, poi, AIDA ha deciso di utilizzare anche ProfiEnergy, «La transizione dai fieldbus tradizionali ai nuovi sistemi Ethernet industriali è molto più lenta del previsto, per cui Profibus continuerà a coesistere in parallelo in funzione dei requisiti dell applicazione specifica»: Paolo Sartori, Direttore filiale italiana, Direttore Commerciale & Marketing, HMS Industrial Networks. un profilo di comunicazione che sfrutta Profinet come bus di campo per gestire il controllo del consumo energetico delle periferiche di automazione». HMS Industrial Networks cita il caso di un tunnel a Oslo, in cui Scandisign, società del gruppo norvegese SafeRoad Group, in collaborazione con AD Elektronikk, distributore di HMS, ha soddisfatto con il modulo Anybus-IC un cliente cui serviva un segnale di corsia chiusa a bordo carreggiata con connettività Profibus. AD Elektronikk, grazie all esperienza da progetti precedenti, ha sviluppato rapidamente una soluzione che include modulo, regolatore, switch e microcontrollore, poi integrata in una scheda elettronica di Scandisign AS: oggi più di 500 schede, con Anybus-IC integrato, funzionano nel tunnel. Una successiva commessa, questa volta con connettività Modbus/TCP per Ethernet, è stata risolta progettando un secondo circuito poi posizionato sopra al preesistente. Anybus-IC e il connettore RJ45 per Ethernet sono stati collocati sopra una schedina carrier e connessi alla scheda principale, con limitati aggiornamenti firmware per gestire sia Profibus che Ethernet. Phoenix Contact propone un applicazione realizzata nello stabilimento di Wilkinson Sword GmbH a Solingen, con sistema di installazione in campo Fieldline, rete Profibus con 14 nodi e moduli I/O Fieldline IP65/67. La realizzazione della testina del rasoio Quattro Titanium, il più recente prodotto Wilkinson, avviene in 5 sezioni della macchina: nella prima si ha l incollaggio di 4 singole lame; alla lama viene poi attaccato un filo distanziatore di sicurezza tra pelle e lama; la parte superiore della lama, il telaio, è realizzata nella terza sezione; dopo unione e pressaggio di lama e telaio, un laser etichetta la testina con numero di serie nell ultima sezione. Nella prima macchina, 4 stazioni modulari Fieldline eseguono ciscuna l incollaggio delle 4 lame singole, e con questo approccio modulare si riducono i nodi Profibus. L accoppiatore bus Fieldline apre un bus locale per il collegamento di dispositivi bus locali «L automazione industriale si sta muovendo oggi verso l uso di reti Ethernet e di sistemi per la sicurezza funzionale, e le nostre risposte sono il bus di campo Profinet e il profilo di sicurezza Profisafe»: Angelo Candian, Product Manager Simatic Net di Siemens. aggiuntivi. Ogni stazione Fieldline è costituita da un accoppiatore Fieldline modulare per Profibus e da 3 dispositivi di I/O digitali. I componenti Fieldline regolano l avanzamento dei trasportatori attraverso un convogliatore circolare e l avanzamento delle singole lame, con la distanza tra le parti controllata da barriere fotoelettriche, i cui dati d ingresso sono collegati agli ingressi dei dispositivi di bus locale Fieldline. Tramite le stazioni modulari Fieldline sono combinabili in un solo processo svariate funzioni, e, avendo protezione IP65/67, tutti i componenti sono installabili direttamente in campo. Nella prima sezione della macchina vi sono 9 nodi Profibus Fieldline, e oltre alle stazioni Fieldline, dispositivi digitali Fieldline standalone eseguono il monitoraggio dei prodotti semi-finiti per eventuali difetti e autorizzano il passaggio alla sezione seguente della lavorazione. Anche le altre 4 sezioni della macchina sono automatizzate con stazioni modulari Fieldline. n RIPRODUZIONE RISERVATA 27