PIANO DISTRETTUALE di INTERVENTO per i PICCOLI COMUNI - ANNUALITA 2011

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1 Regione Lazio PIANO DISTRETTUALE di INTERVENTO per i PICCOLI COMUNI - ANNUALITA 2011 Determinazione del Direttore del 15/07/2011 n. B5735 L.R. 06/2004 D.G.R. 202/2011 punto 4) lettera A): Euro ,00 sono destinati al finanziamento di specifici progetti comunali di interesse regionale e/o rilevante interesse sociale. I criteri e le modalità di utilizzazione delle somme. Capitolo H Esercizio finanziario ATTO di INTESA fra il Distretto Sociale B di Frosinone e i Comuni di: Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano Ambito: Distretto Sociale B di Frosinone Ente capofila: Comune di Frosinone Referenti: Dr.ssa Palmira Bruni Coordinatore Ufficio di Piano Dr. Luciano Minotti Responsabile Amministrativo Ufficio di Piano D.ssa Sandra Calafiore Responsabile Tecnico Ufficio di Piano Indirizzo: via Armando Fabi, snc Frosinone Recapiti telefonici: Fax: e palmira.bruni@comune.frosinone.it luciano.minotti@comune.frosinone.it sandra.calafiore@comune.frosinone.it Frosinone 6 ottobre 2011

2 SOMMARIO 1. Riferimenti dell Ente proponente pag Presentazione del Piano distrettuale di intervento per i Piccoli Comuni 2010 pag Ambito territoriale e contesto di riferimento del Piano pag Servizi sociali ed interventi attivati dai destinatari del Piano Stato di attuazione dei precedenti Piani distrettuali per i Piccoli Comuni pag Motivazioni del Piano pag Azioni ed interventi previsti dal Piano pag Monitoraggio e valutazione del Piano pag Piano finanziario pag Forme di Intesa realizzate con i destinatari del Piano pag. 23 2

3 1. Riferimenti dell Ente proponente Ambito: Distretto Sociale B di Frosinone Ente capofila: Comune di Frosinone Ufficio di Piano: Dr.ssa Palmira Bruni - Coordinatore Dr. Luciano Minotti Responsabile Amministrativo D.ssa Sandra Calafiore Responsabile Tecnico Indirizzo: via Armando Fabi, snc Frosinone Recapiti telefonici: e Fax: e luciano.minotti@comune.frosinone.it sandra.calafiore@comune.frosinone.it palmira.bruni@comune.frosinone.it segreteria@distrettosocialefrosinone.it 2. Presentazione del Piano distrettuale di intervento per i Piccoli Comuni Vista la Legge regionale 29 aprile 2004, n. 6 concernente Disposizione in favore dei piccoli comuni del Lazio per le emergenze socio-assistenziali ; vista la Deliberazione di Giunta Regionale del 25 settembre 2009, n. 738: DGR 417/2008: modifica allegato B) relativo all assegnazione delle risorse di cui alla DGR 552/2009 lettera B punto 1 e conferma dei criteri e delle modalità di ripartizione dei fondi disponibili e i relativi Allegati: A Criteri e modalità per la ripartizione e l utilizzazione delle risorse da assegnare ai Comuni ed agli enti capofila di distretto per le esigenze dei piccoli Comuni di cui alla legge regionale 29 aprile 2004 n.6, nonché per favorire l accesso ai servizi intercomunali da parte degli stessi - e B Assegnazione delle risorse ai comuni e agli enti capofila di distretto per le esigenze dei piccoli comuni Anno 2009; vista la Deliberazione di Giunta Regionale del 6 maggio 2011, n. 202: Piano di utilizzazione annuale 2011 degli stanziamenti per il sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali. Approvazione documento concernente <<Linee guida ai comuni per l utilizzazione delle risorse per il sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali>>. vista la Determinazione del Direttore del 15/07/2011 n. B5735: L.R. 06/2004 D.G.R. 202/2011 punto 4) lettera A): Euro ,00 sono destinati al finanziamento di specifici progetti comunali di interesse regionale e/o rilevante interesse sociale. I criteri e le modalità di utilizzazione delle somme. Capitolo H Esercizio finanziario il Distretto Sociale B di Frosinone, ha elaborato la seguente proposta di Piano distrettuale di intervento per i Piccoli Comuni Esercizio finanziario

4 Il Piano, debitamente sottoscritto per accettazione dei suoi contenuti, dai Comuni interessati (Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano) in data 6 ottobre 2011, è stato altresì approvato dall Assemblea dei Sindaci del Distretto Sociale B, con Deliberazione n. 1 del 10 ottobre Il Piano è redatto in linea di continuità e coerenza con gli interventi di politica sociale promossi ed attuati dai Comuni dell ambito e dal Distretto stesso, in particolare con la progettazione di zona e con il Piano distrettuale di intervento per i Piccoli Comuni Esercizio finanziario 2010, presentato alla Regione Lazio a novembre dello scorso anno.. Il presente Piano sarà realizzato secondo i principi e le modalità organizzative e gestionali previste dalla Regione Lazio nella normativa e negli atti di riferimento specifici, in particolare la DGR 738/2009 e i relativi Allegati. 4

5 3. Ambito territoriale e contesto di riferimento del Piano Il territorio del Distretto Sociale B di Frosinone ha un estensione di Kmq 890,20 ed una popolazione complessiva di unità (dati rilevati al 31/12/2010), distribuita tra Comuni di piccole e medie dimensioni, caratterizzati da una diversa storia e vocazione economico-sociale. I Comuni afferenti al Distretto sono 23: Amaseno, Arnara, Boville Ernica, Castro dei Volsci, Ceccano, Ceprano, Falvaterra, Ferentino, Frosinone (individuato quale Comune Capofila), Fumone, Giuliano di Roma, Morolo, Pastena, Patrica, Pofi, Ripi, Villa S. Stefano, Strangolagalli, Supino, Torrice, Vallecorsa, Veroli e S. Giovanni Incarico. Aderiscono al Distretto anche la ASL di Frosinone e l Amministrazione Provinciale. Come è noto, gli ambiti territoriali ottimali, individuati dalla Regione Lazio per i Distretti Socio-Assistenziali della Provincia di Frosinone, coincidono con i 4 Distretti Socio-Sanitari; tuttavia, per il Distretto B, la dimensione distrettuale non è parsa la più indicata per la gestione e la fruizione dei servizi socio-assistenziali e socio-educativi, così si è ritenuto opportuna una ulteriore ripartizione funzionale nei seguenti 5 sub-ambiti: - Sub-ambito A con Veroli quale Comune Referente; - Sub-ambito B con Ceprano quale Comune Referente; - Sub-ambito C con Ceccano quale Comune Referente; - Sub-ambito D con Ferentino quale Comune Referente; - Sub-ambito E di Frosinone. Questa ripartizione ha consentito di garantire ai cittadini dei Comuni del Distretto B un equa fruizione dei servizi sociali essenziali (LEPS). Si riportano a seguire alcuni dati sulla situazione demografica del Distretto, per fornire al lettore utili informazioni di contesto relative al territorio di riferimento del Piano. 5

6 Tabella 1. Distretto Sociale B di Frosinone: popolazione totale e per famiglie al 31/12/2010 Popolazione residente e famiglie Distretto B Frosinone Sub-ambito A B C D E Comuni Popolazione totale N. famiglie Veroli Boville Ernica Totale famiglie sub-ambito Ceprano Arnara Falvaterra Pastena Pofi Ripi San Giovanni Incarico Strangolagalli Torrice Totale famiglie sub-ambito Ceccano Amaseno Castro dei Volsci Giuliano di Roma Vallecorsa Villa S. Stefano Totale famiglie sub-ambito Ferentino Fumone Morolo Supino Patrica Totale famiglie sub-ambito Frosinone Totale famiglie sub-ambito Totale pop. sub-ambito TOTALI Fonte: Piano di Zona Annualità 2011 (nostra elaborazione dati sito web ISTAT) I dati raccolti alla data del 31/12/2010, ci permettono di evidenziare quanto segue: la popolazione totale del Distretto è leggermente diminuita (- 86 unità) e il numero delle famiglie anagrafiche si è attestato a , con una media di 2,5 componenti, valore di poco superiore a quelli nazionale e regionale (2,4); la popolazione femminile resta maggiore di quella maschile; in valore assoluto, gli incrementi maggiori dei residenti si sono verificati nei Comuni di Ceccano (+160) e Ferentino (+101) mentre Frosinone ha subito il decremento maggiore (-239); il sub-ambito che ha subito il decremento maggiore è stato quello di Ceccano ( 341unità) mentre quello di Frosinone ha visto il maggior incremento (+760); il sub-ambito più popoloso resta quello di Frosinone (E), seguito da Ceccano (C); questi sono anche i sub-ambiti con il maggior numero di famiglie anagrafiche presenti; 6

7 il sub-ambito di Frosinone è però quello che ha subito il decremento maggiore, seguito da Ceprano (-106 rispetto al 2009); il sub-ambito di Ceccano è stato invece interessato dal maggior incremento di residenti (+111), seguito da Ferentino (+85). Per quanto riguarda gli stranieri residenti, la situazione del Distretto è esposta sinteticamente nel prospetto che segue: Stranieri M Stranieri F Stranieri TOT Minori stranieri Dati al 31/12/ Fonte: nostra elaborazione dati sito web ISTAT In tale sede evidenziamo solo alcuni elementi: la popolazione straniera residente rispetto a quella totale è del 4,4%; i residenti stranieri nel Distretto aumentano costantemente negli anni; le femmine sono sempre in numero maggiore; i Comuni con maggiore presenza di stranieri coincidono con quelli referenti di sub-ambito: Frosinone (2590 residenti stranieri), Ferentino (1233), Veroli (779), Ceccano (557) e Ceprano (473). Come risulta evidente dalla tabella precedente, nel Distretto Sociale B di Frosinone, i Comuni con popolazione inferiore alle 2000 unità, i cosiddetti piccoli Comuni, sono: Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano. Il presente Piano distrettuale è loro destinato, pertanto di seguito riportiamo alcuni dati che riguardano il contesto territoriale e demografico dei tre Comuni. Il periodo di riferimento considerato è il 2010; la fonte dei dati riportati è il sito web dell Istat. FALVATERRA Stato: Regione: Provincia: Italia Lazio Frosinone Altitudine: 282 m s.l.m. Superficie: 12,78 km² Abitanti: 594 Dati Istat al 31/12/2010 Densità: 46,48 ab / km² Comuni contigui: Arce, Castro dei Volsci, Ceprano, Pastena e San Giovanni Incarico CAP: Pref. telefonico: 0775 Codice ISTAT: Codice catasto: D483 7

8 Il bilancio demografico 2010 di Falvaterra riporta un lieve decremento della popolazione residente e quindi delle famiglie presenti, e del numero medio di componenti per famiglia, contestualmente si registra, invece, un lieve incremento delle convivenze. Falvaterra Bilancio demografico 2010 Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Saldo Naturale Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 240 Numero di Convivenze 1 Numero medio di componenti per famiglia 2.45 Falvaterra Struttura popolazione 01/01/2010 Maschi Femmine Totale Valore % Popolazione totale al 01/01/ % Popolazione minorenne (0 / 17 anni) ,97% Popolazione adulta (18 / 64 anni) ,07% Popolazione anziana (65 anni e più) % Pop. straniera residente al 01/01/

9 PASTENA Stato: Regione: Provincia: Italia Lazio Frosinone Altitudine: 318 m s.l.m. Superficie: 42,01 km² Abitanti: Dati Istat al 31/12/2010 Densità: 36,51 ab / km² Comuni contigui: Castro dei Volsci, Falvaterra, Lenola, Pico, San Giovanni Incarico CAP: Pref. telefonico: 0776 Codice ISTAT: Codice catasto: G362 Il bilancio demografico 2010 di Pastena, così come per il Comune di Falvaterra, riporta una flessione della popolazione residente totale, con una contestuale riduzione del numero complessivo delle famiglie presenti e del numero medio dei componenti di ciascuna famiglia. Pastena Bilancio demografico 2010 Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Saldo Naturale Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 629 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia

10 Pastena Struttura popolazione 01/01/2010 Maschi Femmine Totale Valore % Popolazione totale al 01/01/ % Popolazione minorenne (0 / 17 anni) ,36% Popolazione adulta (18 / 64 anni) ,49% Popolazione anziana (65 anni e più) ,15% Pop. straniera residente al 01/01/ VILLA SANTO STEFANO Stato: Regione: Provincia: Italia Lazio Frosinone Altitudine: 205 m s.l.m. Superficie: 20,27 km² Abitanti: Dati Istat al 31/12/2010 Densità: 86,33 ab / km² Comuni contigui: Amaseno, Castro dei Volsci, Ceccano, Giuliano di Roma, Prossedi CAP Pref. telefonico: 0775 Codice ISTAT: Codice catasto: I364 Anche Villa Santo Stefano nel corso del 2009 ha visto diminuire la popolazione residente ma in questo caso aumenta lievemente sia il numero delle famiglie presenti che il numero medio dei componenti per famiglia. 10

11 Villa Santo Stefano: Bilancio demografico 2010 Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Saldo Naturale Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 718 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia 2.44 Villa Santo Stefano: Struttura popolazione 01/01/2010 Maschi Femmine Totale Valore % Popolazione totale al 01/01/ % Popolazione minorenne (0 / 17 anni) ,71% Popolazione adulta (18 / 64 anni) ,02% Popolazione anziana (65 anni e più) ,27% Pop. straniera residente al 01/01/ Confrontando i dati relativi ai Comuni destinatari del presente Piano, è possibile individuare alcuni fenomeni sociali di interesse. È evidente come le tre realtà si assomiglino nelle dinamiche principali, ad esempio il progressivo invecchiamento della popolazione. A fronte di una stessa quota percentuale di popolazione adulta (tra il 60% e il 62,2%), infatti, gli anziani presenti nei tre Comuni costituiscono una percentuale che oscilla fra il 20,27 % e il 26,15% dei residenti totali (con Pastena al valore maggiore) e con le donne anziane che sopravanzano i maschi. I giovani sono presenti sempre in quota percentuale inferiore agli anziani, variando dal 12,36% (di Pastena) al 17,71% (di Villa Santo Stefano). La presenza immigrata nei tre Comuni è piuttosto limitata (fra il 2% e il 3% dei residenti totali al 31/12/2009); il dato è comunque in costante crescita, anche nei casi in cui la popolazione complessiva tende a diminuire. 11

12 4. Servizi sociali ed interventi attivati dai destinatari del Piano Stato di attuazione dei precedenti Piani distrettuali per i Piccoli Comuni Riportiamo di seguito un prospetto dei servizi comunali attivati dai 3 Comuni destinatari del presente Piano distrettuale e dei servizi intercomunali e distrettuali da loro fruiti. I dati indicati fanno riferimento alla data del 30/08/2011 e sono stati raccolti presso i Comuni dagli uffici distrettuali. FALVATERRA Servizi comunali: Servizio Sociale Professionale e Segretariato sociale: n.1 Assistente sociale per n. 80 ore mensili; utenti in carico n. 50 Assistenza Domiciliare comunale: 45 utenti, di cui: 24 anziani,16 disabili adulti e 5 minori Trasporto sociale per anziani Centro Polivalente: Ludoteca comunale (frequenza media giornaliera:14 bambini e ragazzi) e Centro Anziani Nessun inserimento in strutture residenziali per minori, disabili e anziani ubicate fuori Distretto Servizi intercomunali e distrettuali: Assistenza Domiciliare intercomunale Sub-ambito B Ceprano: 2 utenti per 2,5 ore settimanali Centro Diurno per Disabili Sub-ambito B Ceprano (sede a Pofi): nessun utente inserito Centro Socio-educativo per Minori Sub-ambito B Ceprano (sede a Ceprano): nessun utente inserito Centro Diurno Alzheimer distrettuale: nessun utente inserito Strutture residenziali per minori comunali e private: nessun utente inserito Casa di Riposo IPAB Ferrari: nessun utente ospite della struttura Struttura residenziale per portatori di handicap adulti privi di sostegno familiare Marano come Noi : nessun utente ospite della struttura Mediazione Familiare: nessun contatto con il servizio da parte di residenti nel Comune di Falvaterra Affidamenti semiresidenziali e residenziali: nessun affidamento in corso Immigrazione (D. L.vo n. 286/1998): nessun progetto realizzato nel 2010 Minori (L. n. 285/1997): Progetto intercomunale Giocare per crescere in corso di realizzazione L. n. 162/1998 Interventi in favore di disabili gravi: 1 progetto finanziato per l annualità 2006 L. R. n. 32/2001 Interventi a sostegno della famiglia: per l annualità 2008 n. 3 interventi realizzati Iniziative di abbattimento dei costi sostenuti da nuclei familiari con 4 o più figli minori: annualità 2009 nessun contributo erogato Assistenza Domiciliare Integrata distrettuale Non autosufficienza: 1 utenti in carico al servizio, 12

13 PASTENA Servizi comunali: Servizio Sociale Professionale e Segretariato sociale: n. 1 Assistente sociale per n. 20 ore settimanali; utenti in carico n.95 Assistenza Domiciliare comunale: n. 80 ore settimanali per 40 utenti anziani e disabili Ludoteca comunale (attiva da dicembre 2008) Centro Anziani Inserimenti in strutture residenziali per minori e disabili ubicate fuori Distretto; 1 anziano inserito in una struttura residenziale fuori Distretto 1 disabile inserito in una struttura semiresidenziale ubicata fuori Distretto Emergenze socio-assistenziali (L. R. n. 6/2004): Sostegno economico nuclei familiari (progetto annualità 2009): n. 15 nuclei familiari assistiti. Servizi intercomunali e distrettuali: Assistenza Domiciliare intercomunale sub-ambito B Ceprano: 3 utenti per 6,5 ore settimanali Centro Diurno per Disabili Sub-ambito B Ceprano (sede a Pofi): 1 utente inserito Centro Socio-educativo per Minori Sub-ambito B Ceprano (sede a Ceprano): nessun utente inserito Centro Diurno Alzheimer distrettuale: nessun utente inserito Strutture residenziali per minori comunali e private: nessun utente inserito Casa di Riposo IPAB Ferrari: 1 utente ospite della struttura Struttura Residenziale per portatori di handicap adulti privi di sostegno familiare Marano come Noi : nessun utente ospite della struttura Mediazione Familiare: nessun contatto con il servizio da parte di residenti nel Comune di Pastena Affidamenti semiresidenziali e residenziali: nessun affidamento in corso Immigrazione (D. L.vo n. 286/98): nessun progetto realizzato nel 2009 Minori (L. n. 285/1997): Progetto intercomunale Giocare per crescere in corso di realizzazione L. n. 162/1998 Interventi in favore di disabili gravi: fondi annualità 2006 n.1 progetto finanziato e completato L. R. n. 32/2001 Interventi a sostegno della famiglia: fondi annualità 2009 n.4 interventi realizzati Iniziative di abbattimento dei costi sostenuti da nuclei familiari con 4 o più figli minori: annualità 2009 n.1 contributo erogato Assistenza Domiciliare Integrata distrettuale Non autosufficienza: 1 utente in carico al servizio (completato). 13

14 VILLA SANTO STEFANO Servizi comunali: Servizio Sociale Professionale e Segretariato sociale: n.1 Assistente sociale per n. 10 ore settimanali; utenti in carico n. 68 Assistenza Domiciliare comunale: n. 15 ore settimanali per 13 utenti anziani e disabili Assistenza domestica comunale: n. 24 ore settimanali per 11 utenti Trasporto sociale per anziani e disabili Ludoteca comunale estiva e Centro Anziani Nessun inserimento in strutture residenziali per minori, disabili e anziani ubicate fuori Distretto Emergenze socio-assistenziali (L. R. n. 6/2004) Assistenza familiare a nuclei disagiati e multiproblematici (progetto annualità 2010). Servizi intercomunali e distrettuali: Assistenza Domiciliare intercomunale (Sub-ambito C - Ceccano): 13 utenti per 15 ore settimanali Centro Diurno per Disabili (Sub-ambito C - Ceccano): nessun utente inserito Centro Socio-educativo per Minori (Sub-ambito C - Ceccano): attivato fino a dicembre 2010 con n. 20 minori Centro Diurno Alzheimer distrettuale: nessun utente inserito Strutture residenziali per minori comunali e private: 1 minore inserito fino a giugno 2010 Casa di Riposo IPAB Ferrari: nessun utente inserito Struttura Residenziale per portatori di handicap adulti privi di sostegno familiare Marano come Noi : nessun utente inserito Mediazione Familiare: n. 1 contatto con il servizio da parte di residenti nel Comune di Villa Santo Stefano (anno 2011) Affidamenti semiresidenziali e residenziali: n. affidamento familiare al 31/12/2010 Immigrazione (D. L.vo n. 286/98): nessun progetto realizzato nel 2010 L. n. 162/1998 Interventi in favore di disabili gravi: fondi annualità 2006 n. 1 progetto finanziato L. R. n. 32/2001 Interventi a sostegno della famiglia: fondi annualità 2011 n.5 interventi realizzati Iniziative di abbattimento dei costi sostenuti da nuclei familiari con 4 o più figli minori: annualità 2009 n.3 contributi erogati Assistenza Domiciliare Integrata distrettuale Non autosufficienza: nessun utente in carico al servizio (dato al 30/06/2010). 14

15 Descriviamo di seguito lo stato di attuazione dei precedenti Piani distrettuali di intervento per i Piccoli Comuni, presentati alla Regione Lazio dal Distretto Sociale B di Frosinone. Il presente documento, relativo all esercizio finanziario 2011, è il quinto Piano redatto; dal 2007 ad oggi sono stati predisposti: Piano distrettuale di interventi in favore dei Piccoli Comuni annualità 2007 (presentazione alla Regione Lazio settembre 2007) Atto di riferimento: Deliberazione di Giunta Regionale n. 359/2007 e relativo Allegato Finanziamento: ,00 Interventi programmati: a) interventi di supporto per accedere al sistema delle prestazioni, degli interventi e dei servizi attivati a livello distrettuale e) interventi di sostegno e di inserimento sociale per le persone disabili g) la prosecuzione di emergenze socio-assistenziali già finanziate con il fondo di cui alla l. r. 6/2004 Stato di attuazione: il Fondo previsto per il 2007 è stato erogato al Distretto in data 16/01/2009; il Piano è stato attivato e realizzato nel corso del 2009 e rendicontato alla Regione Lazio. Piano distrettuale di intervento per i Piccoli Comuni Annualità 2008 (presentazione alla Regione Lazio ottobre 2008) Atto di riferimento: Deliberazione di Giunta regionale del 6 giugno 2008, n. 417 e relativi Allegati A e B Finanziamento: ,00 Interventi programmati: b) interventi di supporto per accedere al sistema delle prestazioni, degli interventi e dei servizi attivati con i piani di zona a livello distrettuale f) interventi di sostegno e di inserimento sociale per le persone disabili h) la prosecuzione di emergenze socio-assistenziali già finanziate con il fondo di cui alla l. r. 6/2004 Stato di attuazione: il Fondo previsto per il 2008 è stato erogato al Distretto in data 29/09/2009; il Piano è stato attivato e realizzato nel corso del Piano distrettuale di intervento per i Piccoli Comuni Annualità 2009 (presentazione alla Regione Lazio ottobre 2009) Atto di riferimento: Deliberazione di Giunta regionale del 25 settembre 2009, n. 738 e relativi Allegati A e B Finanziamento: ,45 Interventi programmati: b) interventi di supporto per accedere al sistema delle prestazioni, degli interventi e dei servizi attivati con i piani di zona a livello distrettuale (servizi di trasporto, sportelli decentrati di segretariato sociale, ecc. d) interventi alternativi al servizio di asilo nido f) interventi di sostegno e di inserimento sociale per le persone disabili h) la prosecuzione di emergenze socio-assistenziali già finanziate con il fondo ex L.R , n.6 Stato di attuazione: il Piano, integrato secondo le richieste della Regione Lazio, è stato re-inviato alla stessa nel dicembre 2009; ad oggi risulta approvato, il Fondo previsto è stato erogato al Distretto in data Il Piano è attualmente in corso di realizzazione. 15

16 Piano distrettuale di intervento per i Piccoli Comuni Annualità 2010 (presentazione alla Regione Lazio novembre 2010) Atto di riferimento: Determinazione del Direttore del 28 ottobre 2010, n Finanziamento: ,55 Interventi programmati: b) interventi di supporto per accedere al sistema delle prestazioni, degli interventi e dei servizi attivati con i piani di zona a livello distrettuale (servizi di trasporto, sportelli decentrati di segretariato sociale, ecc. d) interventi alternativi al servizio di asilo nido f) interventi di sostegno e di inserimento sociale per le persone disabili h) la prosecuzione di emergenze socio-assistenziali già finanziate con il fondo ex L.R , n.6 Stato di attuazione: il Piano è stato inviato alla Regione Lazio nel novembre 2010; ad oggi risulta approvato ma il Fondo previsto non è stato ancora erogato. 16

17 5. Motivazioni del Piano Come già esposto con chiarezza nei Piani per i piccoli Comuni delle precedenti annualità, rispetto ai fenomeni sociali emergenti sul territorio del Distretto Sociale B di Frosinone, si rilevano delle esigenze di politica sociale non soddisfatte, in relazione ad alcune categorie di utenti e di bisogni rilevati nei Comuni destinatari del presente Piano. A seguito delle indagini quali-quantitative svolte dal Distretto, sui servizi e gli interventi socio-assistenziali ed educativi promossi ed attivati nei Comuni di Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano, emergono alcune carenze nell offerta di politiche sociali rivolte all utenza (minori e famiglia, anziani, disabili e disagiati). Tali carenze non assicurano la completa fruizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) da parte dei cittadini dei Comuni destinatari del Piano e, conseguentemente, pongono la necessità di promuovere o ottimizzare la loro funzionalità sul territorio in esame. Rispetto agli interventi finanziabili ai sensi della DGR n. 738/2009, in linea di continuità con i contenuti del Piano piccoli Comuni 2010, risultano particolarmente evidenti le esigenze legate ai seguenti punti dell Allegato A, paragrafo 3. Tipologia delle esigenze socio-assistenziali dei piccoli comuni: b) interventi di supporto per accedere al sistema delle prestazioni, degli interventi e dei servizi attivati con i piani di zona a livello distrettuale (servizi di trasporto, sportelli decentrati di segretariato sociale, ecc.) Stante la problematica individuata già nei precedenti Piani distrettuali per i piccoli Comuni, determinata dalla dislocazione territoriale degli utenti rispetto alle sedi dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari di riferimento, dalla carenza dei servizi pubblici di trasporto e dalla frequente difficoltà/impossibilità degli utenti a utilizzarli, ancora una volta si vuole porre l attenzione sulla difficoltà, per i cittadini di Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano, di accedere compiutamente al sistema dei servizi e degli interventi delle politiche sociali e sanitarie del territorio. Ciò vale sia in termini di informazione sulle opportunità presenti, sia in termini di attivazione delle procedure di ingresso per la fruizione dei servizi stessi, data l esiguità delle risorse umane e finanziarie destinate al servizio sociale professionale nei tre Comuni suddetti. d) interventi alternativi al servizio di asilo nido Si rileva che nei piccoli Comuni del Distretto le esigenze educative della prima infanzia non risultano soddisfatte per il limitato numero di bambini, che non consente l attivazione di veri e propri asili nido e scuole materne. In continuità con il Piano 2010, si ritiene importante anche per quest anno garantire l accesso e la fruizione di servizi e strutture dedicate a questa fascia di utenza, con l intento di offrire un concreto sostegno ai genitori per le esigenze di cura dei bambini stessi, soprattutto a quei lavoratori che si spostano quotidianamente nei Comuni limitrofi. f) interventi di sostegno e di inserimento sociale per le persone disabili La difficoltà è qui legata alla insufficienza delle risorse finanziarie dei Comuni destinatari del Piano, che comporta la non completa assicurazione delle esigenze di inserimento sociale dei cittadini con handicap fisico, psico-fisico e sensoriale. h) la prosecuzione di emergenze socioassistenziali già finanziate con il fondo ex L. R , n.6 Si pone qui la necessità, per ciascuno dei tre Comuni, di provvedere a rendere stabili i servizi e gli interventi attivati negli anni, a seguito delle richieste legate alla L.R. n. 6/2004. Essi, infatti, dalla iniziale caratteristica di emergenza, sono divenuti nel tempo esigenze strutturali per queste Amministrazioni e oggi la loro prosecuzione è fondamentale per assicurare ai cittadini, in modo compiuto, la fruizione dei livelli essenziali delle prestazioni socio-assistenziali. 17

18 6. Azioni e interventi previsti dal Piano In base a quanto evidenziato circa le esigenze emerse nei piccoli Comuni del Distretto Sociale B di Frosinone e per dare coerenza e continuità al lavoro svolto negli anni scorsi, con l attivazione dei precedenti Piani di intervento, le azioni e gli interventi di politica sociale che si intendono attivare, in riferimento alla DGR n. 738/ Allegato A, paragrafo 3. Tipologia delle esigenze socio-assistenziali dei piccoli comuni, sono i seguenti: b) interventi di supporto per accedere al sistema delle prestazioni, degli interventi e dei servizi attivati con i piani di zona a livello distrettuale(servizi di trasporto, sportelli decentrati di segretariato sociale, ecc.) Modalità di realizzazione Per questa tipologia di interventi si prevede la prosecuzione di quanto già progettato nei precedenti Piani per i piccoli Comuni. Presso i Comuni destinatari del presente Piano, allo scopo di garantire una risposta più efficace alle esigenze dei cittadini che non risultavano pienamente soddisfatte, sono stati avviati, nelle annualità precedenti, tre sportelli decentrati di segretariato sociale, determinando, di fatto, un concreto potenziamento del Servizio Sociale professionale già attivato con le risorse del bilancio comunale e del Fondo Unico. Utenza coinvolta L utenza che si prevede di coinvolgere con questo intervento è, in generale, quella di riferimento del Servizio Sociale comunale di Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano. Il numero presunto di possibili beneficiari ammonta a circa 320 cittadini. Vale la pena sottolineare che prioritariamente l obiettivo dell intervento è di tipo qualitativo; si è inteso, infatti, realizzare un offerta più adeguata ai bisogni dei cittadini, attraverso una maggiore e più articolata: presenza degli operatori, apertura al pubblico del servizio ed anche delle possibili prestazioni fruibili. È implicito, tuttavia, che tale azione ha favorito l emergenza di quelle domande sociali che non risultavano sono soddisfatte dal servizio e questo ha determinato un lieve aumento degli utenti del Servizio Sociale. Personale coinvolto Il personale coinvolto è principalmente quello operante presso i Servizi Sociali dei Comuni beneficiari del Piano: Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano. In particolare, e più direttamente, gli assistenti sociali, gli addetti amministrativi e i funzionari (e dirigenti) responsabili del Servizio Sociale. Per l attuazione del presente Piano sarà ovviamente coinvolto l Ufficio di Piano e il personale impegnato presso il Distretto Sociale B. Strumenti di monitoraggio e valutazione Il monitoraggio e la valutazione dell intervento previsto prevede: - la rilevazione annuale delle modalità operative di attuazione e della spesa sostenuta; - eventuali rilevazioni ad hoc; - verifiche periodiche presso il Distretto con il personale dei Servizi Sociali comunali coinvolti. Ulteriori informazioni sono contenute nel punto 7. Monitoraggio e valutazione del presente Piano, cui si rimanda per opportuna visione. 18

19 d) interventi alternativi al servizio di asilo nido Modalità di realizzazione In continuità con i Piani 2009 e 2010, per rispondere alle esigenze rilevate in questo ambito, prevediamo di sostenere economicamente (con uno specifico contributo) i piccoli Comuni del Distretto, che hanno attivato spazi e strutture socio-educative destinate all accoglienza di minori, appartenenti alla prima infanzia. Utenza coinvolta Si stima che l attivazione di tali spazi e strutture possa essere fruito da circa 20 minori, appartenenti alla prima infanzia. Personale coinvolto Per l avvio dei servizi in questione il personale coinvolto sarà principalmente quello operante presso i Servizi Sociali dei Comuni beneficiari del Piano: Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano e presso il Distretto Sociale B (Ufficio di Piano e personale tecnico e amministrativo). Il funzionamento dei servizi attivati, sarà curato dal personale appositamente reclutato, comprensivo di educatori ed eventuale personale ausiliario, in modo adeguato a quanto previsto dalla normativa vigente. Strumenti di monitoraggio e valutazione Il monitoraggio e la valutazione dell intervento previsto prevede: - la rilevazione annuale delle modalità operative di attuazione e della spesa sostenuta; - eventuali rilevazioni ad hoc; - verifiche periodiche presso il Distretto con il personale dei Servizi Sociali comunali coinvolti. Ulteriori informazioni sono contenute nel punto 7. Monitoraggio e valutazione del presente Piano. f) interventi di sostegno e di inserimento sociale per le persone disabili Modalità di realizzazione In continuità con quanto già previsto nei precedenti Piani per i piccoli Comuni, si intende costituire un fondo distrettuale (indistinto) per sostenere, laddove necessario, gli Enti comunali destinatari del Piano, rispetto alle forme di inserimento sociale, attivate in favore delle persone disabili ed in particolare per il pagamento di rette per l inserimento in strutture semiresidenziali e residenziali di cittadini disabili, minori, adulti e anziani. Utenza coinvolta Considerando i dati raccolti a disposizione (relativi alla rilevazione predisposta nella fase progettuale del presente Piano), si stima che il sostegno alla spesa per l inserimento sociale di persone disabili, in favore dei Comuni di Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano, possa riguardare non meno di 5 utenti dei Servizi Sociali comunali. Personale coinvolto Per attivare l intervento in analisi, il personale coinvolto sarà quello operante presso i Servizi Sociali dei Comuni beneficiari del Piano: Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano e presso il Distretto Sociale B (Ufficio di Piano e personale tecnico e amministrativo). Strumenti di monitoraggio e valutazione Il monitoraggio e la valutazione dell intervento previsto prevede: - la rilevazione annuale delle modalità operative di attuazione e della spesa sostenuta; 19

20 - eventuali rilevazioni ad hoc; - verifiche periodiche presso il Distretto con il personale dei Servizi Sociali comunali coinvolti. Ulteriori informazioni sono contenute nel punto 7. Monitoraggio e valutazione del presente Piano. h) la prosecuzione di emergenze socio-assistenziali già finanziate con il fondo ex L.R , n.6 Modalità di realizzazione Ancora in continuità con i precedenti Piani distrettuali per i Piccoli Comuni, per questa tipologia di intervento, si intende costituire un fondo distrettuale (indistinto) per i Comuni destinatari del Piano per la prosecuzione degli interventi richiesti nelle precedenti annualità, con l obiettivo di favorire la loro completa implementazione sul territorio. Utenza coinvolta I dati raccolti in occasione della rilevazioni predisposte nelle fasi attuative dei Piani Piccoli Comuni 2008 e 2009, indicano, quali beneficiari degli interventi promossi dai Comuni di Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano, con i progetti finanziati dalla Regione Lazio, per le emergenze socio-assistenziali dei piccoli Comuni, un numero di soggetti e famiglie di circa 100. Riteniamo che un numero simile possa riguardare anche l intervento in esame. Personale coinvolto Il personale coinvolto è principalmente quello operante presso i Servizi Sociali dei Comuni beneficiari del Piano: Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano (gli assistenti sociali, gli addetti amministrativi e i funzionari e dirigenti responsabili del Servizio Sociale). Per l attuazione del presente Piano sarà ovviamente coinvolto l Ufficio di Piano e il personale impegnato presso il Distretto Sociale B. Strumenti di monitoraggio e valutazione Il monitoraggio e la valutazione dell intervento previsto prevede: - la rilevazione annuale delle modalità operative di attuazione e della spesa sostenuta; - eventuali rilevazioni ad hoc; - verifiche periodiche presso il Distretto con il personale dei Servizi Sociali comunali coinvolti. Ulteriori informazioni sono contenute nel punto 7. Monitoraggio e valutazione del presente Piano. 20

21 7. Monitoraggio e valutazione del Piano Il Distretto Sociale B di Frosinone ha predisposto, per le fasi attuative dei Piani Piccoli Comuni realizzati (2007 e 2008) e in corso di realizzazione (2009), idonei strumenti per la valutazione dell efficacia e dell efficienza degli interventi e delle azioni programmate ed ha sperimentato una procedura che stabilisce tempi, ruoli e modalità operative per il personale coinvolto. La verifica della coerente attuazione del presente Piano sarà svolta dall Ufficio di Piano, che ha in capo anche la funzione di monitoraggio e valutazione dei servizi attivati nell ambito distrettuale (con il Piano di Zona e con i Piani distrettuali di intervento specifici), in stretta collaborazione con gli Uffici dei Servizi Sociali dei Comuni di Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano, destinatari degli interventi proposti. La valutazione, condotta sulla base di indicatori quali-quantitativi, riguarderà gli aspetti tecnici relativi all attuazione dei singoli interventi previsti dal Piano: tempi e modalità di esecuzione, coerenza con gli obiettivi fissati, utenza destinataria degli interventi, coinvolgimento della rete e modalità di lavoro integrato, operatività del personale, ecc. Essa sarà svolta in itinere e a conclusione del Piano, utilizzando gli strumenti di rilevazione e le procedure operative definiti in questi anni. Allo stesso modo la valutazione e il monitoraggio del Piano, saranno svolti per gli aspetti economico-gestionali degli interventi attuati, in termini di congruità della spesa prevista e realizzata. 21

22 8. Piano finanziario L assegnazione delle risorse per le esigenze dei piccoli comuni destinate al Distretto Sociale B di Frosinone dalla Regione Lazio, per l esercizio finanziario 2011, previsto dalla Determinazione del Direttore del 15 luglio 2011, n. B5735, ammonta ad un totale di ,55. Il piano finanziario relativo alle azioni e agli interventi richiesti dal Distretto, per il fondo assegnato, ai sensi dell Allegato A, paragrafo 3. Tipologia delle esigenze socio-assistenziali dei piccoli comuni della DGR n. 738/2009, è così ripartito: per il punto b) interventi di supporto per accedere al sistema delle prestazioni, degli interventi e dei servizi attivati con i piani di zona a livello distrettuale (servizi di trasporto, sportelli decentrati di segretariato sociale, ecc.), si prevede di: realizzare tre sportelli decentrati di segretariato sociale nei Comuni destinatari del Piano, secondo le indicazioni del precedente capitolo 6. Azioni ed interventi previsti dal Piano IMPORTO previsto ,00 per il punto d) interventi alternativi al servizio di asilo nido, si prevede di: costituire un fondo distrettuale (indistinto) per sostenere, con apposito contributo, gli Enti comunali destinatari del Piano che hanno attivato spazi e strutture socio-educative, destinate all accoglienza di minori appartenenti alla prima infanzia, come descritto nel precedente capitolo 6. IMPORTO previsto 9.421,55 per il punto f) interventi di sostegno e di inserimento sociale per le persone disabili, si prevede di: costituire un fondo distrettuale (indistinto) per sostenere, in caso di necessità, gli Enti comunali destinatari del Piano rispetto al pagamento di rette per l inserimento in strutture semiresidenziali e residenziali di minori, disabili e anziani, come da precedente capitolo 6. IMPORTO previsto ,00 per il punto h) la prosecuzione di emergenze socio-assistenziali già finanziate con il fondo ex L.R , n.6, si prevede di: costituire un fondo distrettuale (indistinto) per i Comuni destinatari del Piano, per la prosecuzione degli interventi richiesti nelle precedenti annualità e la loro riorganizzazione, con l obiettivo di favorirne la loro compiuta implementazione sul territorio, come da precedente capitolo 6. IMPORTO previsto ,00 22

23 9. Forme di Intesa realizzate con i destinatari del Piano Il presente Piano distrettuale di intervento in favore dei piccoli Comuni - Esercizio finanziario 2011, è promosso dal Comune di Frosinone, in qualità di Capofila del Distretto Sociale B. Esso costituisce Atto di Intesa debitamente sottoscritto per accettazione da ciascuno dei piccoli Comuni (Falvaterra, Pastena e Villa Santo Stefano), individuati dalla Regione Lazio quali destinatari del fondo regionale per le specifiche esigenze dei piccoli Comuni, erogato al Distretto stesso, come budget aggiuntivo. Il Piano recepisce quanto concordato fra i suddetti Comuni e il Distretto Sociale B, in data 6 ottobre 2011, a seguito di un incontro appositamente convocato e dà continuità agli accordi già formalizzati in passato per le medesime finalità. In data 10 ottobre 2011 il Piano è stato altresì approvato dall Assemblea dei Sindaci del Distretto Sociale B di Frosinone (si allega relativo atto). Coerentemente ai contenuti previsti dal presente Piano, l utilizzo del Fondo distrettuale da parte dei Comuni sarà regolato dalla procedura operativa già sperimentata per la realizzazione dei Piani 2007, 2008 e 2009 (e per la quale sono in corso di redazione specifiche Linee Guida); in particolare l accesso al Fondo avverrà a seguito di specifica richiesta al Distretto, supportata da relativa scheda progettuale. La spesa conseguente dovrà essere rendicontata al Distretto, per i successivi adempimenti nei confronti della Regione (secondo quanto disposto dalla DGR n. 738/2009), nell intesa che, l eventuale avanzo di risorse, sarà utilizzato nel corso dell anno successivo alla rendicontazione stessa, per le medesime finalità indicate nel Piano. I Sindaci Comune di Falvaterra Comune di Pastena Comune di Villa Santo Stefano Il Presidente del Distretto Sociale B di Frosinone 23

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