COMUNE DI CASTIGLIONE DEI PEPOLI

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1 COMUNE DI CASTIGLIONE DEI PEPOLI DELIBERAZIONE N. C O P I A VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 30 Adunanza Ordinaria in Prima Convocazione - Seduta Pubblica - Oggetto: APPROVAZIONE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Addì DICIOTTO GIUGNO DUEMILATREDICI, alle ore 21:00, nella sala del Consiglio Comunale. Previa l'osservanza di tutte le formalità prescritte dalla vigente legislazione, vennero oggi convocati i Consiglieri Comunali. Fatto l'appello nominale risultano: 1) Aureli Daniela Enrica 2) Benedetti Lorenzo 3) Cecconi Giuseppe 4) Antonelli Luca 5) Foddi Marco 6) Baldi Daniele 7) Gianassi Roberto 8) Fabbri Maurizio 9) Zagnoli Stefania Assente Assente Assente Assente 10) Bonifazi Marina 11) Bettazzi Marco 12) Stefanini Elena 13) Giorgi Prospero 14) Carboni Guerrino 15) Vaccari Fernanda 16) Cassarini Domenico 17) Nencini Stefania Assente Assiste il SEGRETARIO COMUNALE, Dott.ssa Brizzi Clementina, il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Dott.ssa Aureli Daniela Enrica, SINDACO, assume la Presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato. Nomina Scrutatori i Consiglieri: Bettazzi Marco, Fabbri Maurizio, Carboni Guerrino. Copia trasmessa per competenza - Area Economico Finanziaria Tributi/Personale - Area Territorio e Sviluppo - Area Servizi Generali e alla Persona - Servizi Demografici ed Elettorale - Servizi Sociali - Area Sicurezza e Vigilanza - Segretario Comunale - Sindaco - Assessore -

2 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 30 DEL 18/06/2013 OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Relazione l assessore ai Servizi sociali Fabbri, spiegando che con la cessazione dell Istituzione il Comune deve adottare il regolamento in oggetto. Si tratta di un passaggio obbligato per applicare le tariffe. Il consigliere Giorgi, capogruppo del gruppo di minoranza Castiglione 2000, chiede se ci sono delle differenze rispetto a prima. Fabbri risponde che sono previste alcune specificità per l applicazione delle tariffe nel caso della disabilità adulta. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: con deliberazione di Consiglio Comunale n. 70 del 30/11/2011 si è disposto, con decorrenza 01/01/2012, lo scioglimento dell Istituzione Servizi Sociali del Comune di Castiglione dei Pepoli, quale organismo strumentale dello stesso titolare di rilevanti funzioni di carattere socio-assistenziale; da tale data tutte le funzioni ed i servizi precedentemente in capo all Istituzione Servizi Sociali, fra le quali il Servizio di Assistenza Domiciliare, sono stati trasferiti alle articolazioni organizzative del Comune; VISTO che il Comune di Castiglione dei Pepoli non si è fino ad oggi dotato di un proprio regolamento per la regolazione del Servizio di Assistenza Domiciliare; VISTO l allegato schema di Regolamento allegato sub 1), che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; VISTO l art. 42 del D. Lgs. n. 267/2000; VISTI l art. 36, comma 4, lettera b), dello Statuto Comunale; ACQUISITI, in base all'art. 49, primo comma, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, i pareri come riportati nell'allegato sub lett. A) che è parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; CON VOTI UNANIMI resi nei modi di legge; D E L I B E R A 1. DI APPROVARE il Regolamento comunale del Servizio di Assistenza Domiciliare, come risulta dal documento allegato sub 1) che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione. 2. DI TRASMETTERE copia della presente deliberazione alla Responsabile dell Area Istituzione per i Servizi sociali per gli adempimenti di competenza; 1

3 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 30 DEL 18/06/ DI DICHIARARE il presente atto IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE, ai sensi dell art. 134, quarto comma, del D.Lgs. 267/2000, con separata votazione unanime e palese, resa nei modi di legge. 2

4 COMUNE DI CASTIGLIONE DEI PEPOLI Provincia di Bologna REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. del 18/06/2013 1

5 Art. 1 FINALITÀ Il Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.) ha lo scopo di favorire la permanenza dell assistito nel proprio ambiente familiare e sociale, tutelarne la salute e promuovere la qualità della vita dell assistito e della famiglia di appartenenza. Gli interventi sono altresì finalizzati ad evitare ricoveri impropri in strutture sanitarie ed a prevenire istituzionalizzazioni in Casa di Riposo e Casa Residenza per Anziani. Le prestazioni del S.A.D. sono integrate, sulla base di programmi di interventi individualizzati, con quelle dei servizi sanitari dell Azienda USL di Bologna e con interventi da parte delle risorse di volontariato presenti sul territorio. Art. 2 DESTINATARI Sono destinatari del S.A.D. le persone anziane in condizioni di non autosufficienza o parzialmente autosufficienti ed i maggiorenni inabili a compiere gli atti quotidiani della vita, residenti nel Comune di Castiglione dei Pepoli. L accesso al servizio è stabilito secondo le modalità di cui all art. 4 del presente regolamento considerando le priorità indicate di seguito: 1. persona parzialmente autosufficiente che vive sola 2. persona non autosufficiente convivente con anziani 3. persona non autosufficiente convivente con figli o altri familiari 4. persona parzialmente autosufficiente convivente con anziani 5. persona parzialmente autosufficiente convivente con anziani, figli o altri familiari. A parità di situazione restano comunque da preferirsi le persone economiche in condizioni economiche più svantaggiate. Qualora le domande siano eccedenti rispetto alla risorse disponibili, viene predisposta dall Ufficio Servizi Sociali una lista d attesa, formulata tenendo conto sia della data di presentazione della domanda, che della valutazione del bisogno e dell urgenza socio-assistenziale (livello di non autosufficienza/risorse familiari). In particolare, anziani e disabili adulti soli, senza figli, devono essere assistiti con tempestività e priorità. Art. 3 TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI 1. Sulla base di un piano del Piano individualizzato il S.A.D. è in grado di garantire le seguenti prestazioni: A) Attività di assistenza alle cure della persona su se stessa: Alzata dal letto; Pulizia personale; 2

6 Aiuto per il bagno; Vestizione; Nutrizione, aiuto per l assunzione dei pasti; B) Attività di assistenza nelle attività giornaliere: Aiuto per una corretta deambulazione; Aiuto nel movimento di arti invalidi con esclusione delle prestazioni di riabilitazione motoria; Accorgimenti per una giusta posizione degli arti in condizione di riposo; Mobilizzazione dell anziano allettato; Aiuto nell uso di accorgimenti o attrezzi per lavarsi, vestirsi, mangiare, camminare. Questi compiti possono essere integrativi di un attività riabilitativa avviata in strutture sanitarie di riabilitazione (poliambulatori, day hospital, palestre di riabilitazione.) C) Attività per la tutela igienico-sanitaria della persona di semplice attuazione sotto il controllo ed in collaborazione con le figure professionali competenti: Controllo nell assunzione di farmaci; Effettuazione o cambio di piccole medicazioni, su prescrizione medica con esclusione di prestazioni medico-infermieristiche; Prevenzione piaghe da decubito; Collegamento tra l utente ed i servizi sanitari territoriali; D) Attività di assistenza per il governo dell alloggio Riordino del letto e della stanza; Cambio della biancheria; Pulizia generale dell alloggio curando l areazione, l illuminazione e l igiene degli ambienti con esclusione degli ambienti non adibiti ad abitazione; Preparazione o aiuto per la preparazione dei pasti; E) Attività di assistenza alla conduzione del menage del nucleo familiare Aiuto per gli acquisti; Eventuale trasporto di pasti a domicilio; F) Prestazioni di segretariato sociale in collaborazione con l assistente sociale: Informazioni su diritti e pratiche; Informazioni su altri servizi del territorio; Accompagnamento dell utente per visite mediche o altre necessità quando questi non sia in grado di recarvisi da solo o non possa provvedere con altri aiuti (familiari, volontari, ecc.). G) altre prestazioni a carattere socio-assistenziale che si rendessero necessarie per il corretto svolgimento del servizio. Art. 4 MODALITA D ACCESSO AL SERVIZIO Il cittadino residente o chi per esso, nel caso non sia in grado di provvedere autonomamente, che intenda fare domanda per l attivazione del servizio deve compilare apposito modulo fornito dall Ufficio Servizi Sociali. Alla domanda deve essere allegata la dichiarazione ISEE, oppure formale accettazione della tariffa massima richiesta per l erogazione del servizio. 3

7 L acquisizione e il trattamento dei dati relativi alle dichiarazioni ISEE avviene nel rispetto delle disposizioni di cui al D. Lgs. 196/2003 e successive modificazioni e integrazioni. Art. 5 ATTIVAZIONE, MODIFICA, SOSPENSIONE DEL SERVIZIO 1. A seguito del ricevimento della domanda di accesso al servizio l Ufficio Servizi Sociali provvede al suo inserimento nel sistema Garsia, l applicativo informatico che mette in relazione i servizi della rete territoriale distrettuale, ai fini della trasmissione all Assistente Sociale. 2. Ricevuta la domanda l Assistente sociale effettua, in collaborazione con l Assistente Domiciliare, una prima visita presso l abitazione del richiedente e ne valuta il bisogno assistenziale. 3. Sulla base di tale valutazione e in rapporto alla disponibilità organizzativa del servizio e alle risorse presenti sul territorio (familiari, volontariato, rete dei servizi alla persona anziana) l assistente sociale elabora un Piano di assistenza individualizzato, il quale viene portato a conoscenza e sottoscritto dal richiedente. 4. L Ufficio Servizi Sociali che a suo insindacabile giudizio valuti un caso urgente, attiva immediatamente in via provvisoria l intervento di S.A.D., sulla base delle informazioni raccolte e della capacità di risposta del servizio. La tipologia e l entità dell intervento saranno sottoposte ad ulteriore verifica, non appena effettuata la valutazione da parte dell Assistente sociale a seguito della visita domiciliare di prassi. 5. Il Piano individualizzato degli interventi viene periodicamente aggiornato in collaborazione con l assistente sociale al fine di garantirne la coerenza all evoluzione dei bisogni dell utente. 6. Eventuali modifiche dei programmi, temporanee e non, possono essere apportate anche in relazione alle esigenze organizzative del servizio. 7. Il piano aggiornato dovrà essere formalmente comunicato all assistito. 8. Qualora, a seguito di verifiche, risulti che siano venute meno le condizioni per la continuazione del servizio di S.A.D., quest ultimo verrà sospeso. Art. 5 MODALITA ORGANIZZATIVE DEL SERVIZIO L Assistente sociale è il referente del servizio di assistenza domiciliare, con compiti di coordinamento tecnico-organizzativo degli interventi. L Assistente sociale, in collaborazione con gli Assistenti domiciliari, formula, sulla base dei casi presi in carico, un programma di lavoro settimanale, che prevede anche la predisposizione e l aggiornamento della cartella personale dell utente e la compilazione giornaliera di un registro degli interventi effettuati. Periodicamente viene effettuata una verifica del piano di lavoro preceduta da un sopralluogo domiciliare per la valutazione del lavoro svolto e dall opportunità di proseguire l erogazione del servizio. Il collettivo degli operatori (Ufficio Servizi sociali, Assistente sociale, Assistenti domiciliari) effettua incontri periodici per la presentazione di nuovi casi, la verifica dei progetti individuali d intervento, lo scambio di informazioni sulle diverse situazioni e la discussione circa questioni generali inerenti al servizio. L orario di funzionamento del servizio è indicativamente il seguente: tutti i giorni feriali dalle ore 7.30 alle ore 13.30, salvo specifiche deroghe sulla base del Piano di intervento individuale, compatibilmente con le risorse di personale assegnate al servizio. 4

8 Art. 6 OPERATORI Le prestazioni di cui all Art. 3 sono fornite da operatori in possesso della qualifica regionale di Operatore Socio Sanitario. Le prestazioni domiciliari di natura sanitaria, comprese quelle infermieristiche, secondo le disposizioni regionali, sono erogate dai presidi territoriali competenti, nel quadro dell organizzazione integrata dei servizi sanitari e sociali. L Assistente Sociale esercita funzioni di programmazione, coordinamento e controllo delle prestazioni fornite all utenza nell ambito del Servizio di Assistenza Domiciliare. Art.7 RAPPORTI CON IL VOLONTARIATO Il Servizio di Assistenza Domiciliare può avvalersi della collaborazione prestata dalle organizzazioni di volontariato di cui alla Legge n. 266/91, con le quali il Comune può convenzionarsi in conformità alla vigente normativa. Inoltre può avvalersi delle persone inserite presso l Ente sulla base della Convenzione con il Tribunale di Bologna per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità. Queste forme di collaborazione non sono sostitutive dell intervento di assistenza domiciliare, ma integrative e di sostegno dell intervento medesimo. Le aree di intervento riguardano soprattutto: - Attività di socializzazione - Accompagnamento a visite mediche - Spese e piccole commissioni - Lavori di piccola manutenzione - Appoggio psicologico all anziano ed alla famiglia I volontari, singoli o associati, debbono comunque garantire sia la continuità, sia la qualità del loro impegno. In ogni caso l attività del volontariato dovrà essere coordinata dall Assistente Sociale che periodicamente effettua incontri di coordinamento e di verifica con i volontari. Art. 8 CONTRIBUZIONE Per le prestazioni rese dal Servizio di Assistenza Domiciliare, l assistito è tenuto a corrispondere una quota definita annualmente e deliberata dalla Giunta Comunale. La quota a carico dell utente è comunicata contestualmente al provvedimento di ammissione al servizio ed è determinata tenendo conto della situazione economica dell assistito, calcolata in base al D.Lgs. 109/98 In applicazione dell art. 3 comma 2 del Decreto legislativo n. 109 e successive modificazioni e integrazioni, si stabilisce che per l applicazione delle tariffe dovute per il S.A.D. si fa riferimento ad una composizione del nucleo familiare estratta dal nucleo familiare di base stabilito dalla legge, costituita dall utente e dal coniuge o dal convivente more uxorio. L Ufficio Servizi Sociali si riserva la possibilità di adottare criteri diversi in specifiche situazioni legate alla disabilità adulta. La quota di contribuzione è bimestrale e deve essere corrisposta, in forma posticipata, mediante versamento su conto corrente postale, tramite bollettino che verrà consegnato all utente. 5

9 La quota di contribuzione sarà ridotta proporzionalmente rispetto alla eventuale mancata erogazione del servizio. In caso di mancato pagamento si procederà secondo le forme previste per la riscossione coattiva delle somme dovute secondo le normative vigenti. Art. 9 CESSAZIONE O SOSPENSIONE DAL SERVIZIO La cessazione dal servizio può avvenire: per rinuncia o decesso dell utente; per ricovero presso case protette o istituti privati; cambi di residenza; qualora vengano meno i requisiti di ammissione; qualora l ammissione fosse temporanea e nel frattempo non si siano evidenziati motivi di prosecuzione; La sospensione del servizio può avvenire: per assenza temporanea dell utente; per ammissione temporanea in struttura (protetta, riabilitativa); qualora si renda necessaria l ammissione al servizio di casi più gravi, di somma urgenza, non risolvibili con una riorganizzazione del servizio stesso. In caso di ricovero ospedaliero dell utente il servizio non è da ritenersi sospeso. Art.10 SEGNALAZIONI E RECLAMI Il Comune di Castiglione dei Pepoli ha predisposto, attraverso il proprio sito istituzionale ( una procedura di segnalazione on line di suggerimenti o reclami da parte degli utenti e cittadini interessati. Presso l Ufficio Servizi sociali e presso l URP, può inoltre essere ritirato un modulo che il cittadino/utente può compilare per presentare reclami o segnalazioni particolari, porre delle domande, richiedere delle informazioni, presentare dei suggerimenti. Il Comune garantisce la risposta in forma scritta al reclamo/segnalazione entro 30 giorni; la risposta è di competenza del Responsabile di Area. 6

10 COMUNE DI CASTIGLIONE DEI PEPOLI (Provincia di BOLOGNA) Piazza Marconi n Castiglione dei Pepoli Tel. 0534/ Fax 0534/ P.I C.F Allegato A) alla delibera n. 30 /CC del 18/06/2013 avente ad oggetto: APPROVAZIONE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Ai sensi dell'art. 49, 1 comma, del Decreto Leg.vo n. 267 e con riferimento alla deliberazione sopra indicata, il/i sottoscritto/i esprime/mono: Parere Favorevole sulla Regolarità Tecnica IL RESPONSABILE DI AREA (F.to Sacchetti Ilaria) Parere Favorevole sulla Regolarità Contabile IL RESPONSABILE DELL'AREA ECONOMICO-FINANZIARIA (F.to Antonelli Denise) =============================================================================

11 Letto, approvato e sottoscritto. IL SINDACO F.to AURELI DANIELA ENRICA IL SEGRETARIO COMUNALE F.to DOTT.SSA BRIZZI CLEMENTINA ************************************************************************************** CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Copia della presente deliberazione viene pubblicata sulla sezione Albo Pretorio del sito web istituzionale di questo Comune dal 24/06/2013 al 09/07/2013, ai sensi e per gli effetti dell art co. - del D. Lgs. 267 del e dell art co. - della L. 69 del Castiglione dei Pepoli, addì 24/06/2013 L'INCARICATO ALLA PUBBLICAZIONE F.to GIARDINI ANGELA ************************************************************************************** La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi del D.Lgs , n. 267, il giorno 18/06/2013 X perché dichiarata immediatamente eseguibile (art c.- D.Lgs. 267/ ) decorsi 10 giorni dalla pubblicazione (art c.- D.Lgs. 267/ ) Castiglione dei Pepoli, addì 18/06/2013 L'ISTRUTTORE F.to GIARDINI ANGELA ************************************************************************************** Si attesta che la presente deliberazione è copia conforme al suo originale per quanto riguarda il contenuto del provvedimento e per quanto riguarda tutte le attestazioni ad esso riferite. Castiglione dei Pepoli, addì 24/06/2013 L'ISTRUTTORE Delibera n. 30 del 18 GIUGNO 2013

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