IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO"

Transcript

1 IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO ANNO 21

2 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso Ing. L. Tomiato (direttore) Servizio Sistemi Ambientali Dr.ssa M. Rosa (dirigente responsabile) Ufficio Reti Monitoraggio Dr.ssa C. Iuzzolino Dr. F. Steffan P.i. G. Pick Dipartimento Regionale Laboratori Dipartimento Regionale Sicurezza del Territorio Redatto da: Dr.ssa M. Rosa, Dr.ssa C. Iuzzolino, Dr. F. Steffan ARPAV Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto Direzione Generale Via Matteotti, Padova Tel Fax urp@arpa.veneto.it Dipartimento di Treviso Servizio Sistemi Ambientali Via Santa Barbara, 5/A 311 Treviso, (Tv) Italy Tel /2 Fax daptv@arpa.veneto.it Marzo 211

3 PREMESSA... 2 RIFERIMENTI LEGISLATIVI... 2 RIESAME DELLA ZONIZZAZIONE IN ATTUAZIONE DEL DLGS 155/21 4 INQUINANTI MONITORATI... 6 BIOSSIDO DI ZOLFO (SO 2 ) 8 OSSIDI DI AZOTO (NO X ) 9 MONOSSIDO DI CARBONIO (CO) 11 OZONO (O 3 ) 12 BENZENE 14 POLVERI INALABILI (PM1) 17 POLVERI RESPIRABILI (PM2.5) 19 LA CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PARTICOLATO IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA) 22 METALLI 25 CONCLUSIONI ALLEGATI... 31

4 Anno 21 PREMESSA La presente relazione sintetizza per l anno 21 i dati relativi al monitoraggio della qualità dell aria nel. Tale sintesi viene condotta a partire dai rilevamenti effettuati durante l anno solare presso la stazione fissa di monitoraggio posizionata in via Lancieri di Novara. Sono stati inoltre monitorati tre siti di traffico all interno del territorio comunale ed in particolare Via Orleans/vicolo Trento Trieste, SS 515 Noalese e scuola Appiani in loc. San Giuseppe. I risultati e la valutazione degli stessi sono riportati in Allegato C. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Il 3 Settembre 21, in attuazione della Direttiva 28/5/CE, è entrato in vigore il Decreto Legislativo 13 agosto 21, n.155 che costituisce il Testo Unico sulla qualità dell aria ambiente. Tale decreto abroga di fatto tutto il corpo normativo previgente sulla Qualità dell aria pur non portando modifiche ai valori limite/obiettivo per gli inquinanti già normati da leggi precedenti. Tra i punti salienti del decreto si ricorda che l attività di valutazione della qualità dell aria deve essere condotta facendo riferimento alla zonizzazione, cioè alla suddivisione in zone o agglomerati del territorio nazionale (e di conseguenza regionale), concetto già stabilito dal D.Lgs 351/99 e ribadito dal nuovo decreto. Alla zonizzazione provvedono le Regioni e le Province autonome. Sono previsti dei riesami della zonizzazione almeno una volta ogni 5 anni (art. 4 comma 2). In aggiunta, deve essere presentato un progetto di riesame della zonizzazione entro 4 mesi dall entrata in vigore del Decreto). Si ricorda che la zonizzazione del territorio regionale è stata approvata con DGR 3195 del 17 ottobre 26 e pertanto nell anno 211 sarà riesaminata all interno dell aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell Atmosfera PRTRA. Il DLgs 155/21 prevede che in ogni zona e/o agglomerato (definite dal DGR 3195 per la provincia di Treviso come Zona C, Zona A1 Provincia e Zona A1 Agglomerato) deve essere effettuata ogni anno la valutazione della qualità dell aria ambiente per ciascun inquinante. A seconda degli esiti di tale valutazione si applicano delle tipologie di monitoraggio distinte. Per ogni inquinante e in ogni zona la valutazione viene condotta attraverso il confronto dei livelli di inquinanti registrati rispetto alle soglie di valutazione, così definite: - Soglia di Valutazione Inferiore (SVI): livello al di sotto del quale è possibile utilizzare SOLO [inteso come anche solo ] tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. Pertanto, quando i livelli dell inquinante si attestano sotto la SVI, non è necessario effettuare il monitoraggio in quella zona tramite rete fissa. - Soglia di Valutazione Superiore (SVS): livello al di sotto del quale è possibile combinare misurazioni in siti fissi con tecniche di modellizzazione o di misurazioni indicative al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. Il superamento della SVS comporta la necessità di provvedere al monitoraggio dell inquinante con rete fissa al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. Il superamento delle soglie di valutazione è calcolato prendendo i livelli massimi di ogni inquinante registrati in ogni zona ogni anno per i 5 anni precedenti. Una soglia si considera superata se in 3 anni su 5 il livello dell inquinante è maggiore della soglia. La novità più importante del D.Lgs.155/21 riguarda l obbligo di monitoraggio per il particolato PM2.5. Per questo inquinante il Decreto fissa due obiettivi per contrastare l inquinamento: 1. mirare ad una riduzione generale delle concentrazioni nei siti di fondo urbani per garantire che ampie fasce della popolazione beneficino di una migliore qualità dell aria; 2 di 31

5 Anno garantire un livello minimo di tutela della salute su tutto il territorio. Tali obiettivi si traducono in due indicatori molto differenti tra loro. indicatore di esposizione media IEM (art.12, comma2), espresso in µg/m 3 calcolato come concentrazione media annua su tre anni civili e ricavato dalla media di alcuni punti di campionamento di background urbano in cui viene misurato il PM2.5. Entro il 215, tale indicatore dovrà rispettare il valore limite di concentrazione di 2 µg/m 3. Le stazioni di fondo per il calcolo dello IEM, presenti nel territorio nazionale, verranno scelte con apposito decreto ministeriale (art.12, comma2). valore limite per la protezione della salute umana, calcolato come media annuale delle misure giornaliere in ogni stazione. Al valore limite per la protezione della salute umana è associato un margine di tolleranza di 5 µg/m 3 da ridurre a partire dal 1 gennaio 29 e successivamente ogni 12 mesi fino a raggiungere il valore limite di 25 µg/m 3 entro il 1 gennaio 215. Viene di seguito schematizzato nella Tabella 1 l elenco dei valori di riferimento previsti dal DLgs 155/21 suddivisi per inquinante. Inquinante Tipo Limite Parametro Statistico Valore Soglia di allarme 1 Media 1 ora 5 µg/m 3 Valore limite per la protezione della salute umana da non superare più di 24 volte per anno civile Media 1 ora 35 µg/m 3 SO 2 Valore limite per la protezione della salute umana da non superare più di 3 volte per Media 1 giorno 125 µg/m 3 anno civile NO 2 Livello critico per la protezione della vegetazione Media annuale (1 gennaio 31 dicembre) e media invernale (1 ottobre 31 marzo) 2 µg/m 3 Soglia di allarme 1 Media 1 ora 4 µg/m 3 Valore limite per la protezione della salute umana da non superare più di 18 volte per anno civile Media 1 ora 2 µg/m 3 Valore limite annuale per la protezione della salute umana Media annuale 4 µg/m 3 NO X PM1 PM2.5 Livello critico per la protezione della vegetazione Valore limite per la protezione della salute umana da non superare più di 35 volte per anno civile Valore limite per la protezione della salute umana Valore limite per la protezione della salute umana Valore limite per la protezione della salute umana Media annuale 3 µg/m 3 Media 1 giorno 5 µg/m 3 Media annuale 4 µg/m 3 Media annuale Media annuale Fase 1: 25 µg/m 3 più margine di tolleranza di 5 µg/m 3 ridotto a zero entro il 1/1/215 Fase 2 Valore da stabilire 2 dal 1/1/22 Benzene Valore limite per la protezione della salute umana Media annuale 5 µg/m 3 CO Valore limite per la protezione della salute Media massima giornaliera calcolata umana su 8 ore 3 1 mg/m3 Pb Valore limite per la protezione della salute umana Media annuale.5 µg/m 3 O 3 Soglia di informazione Superamento del valore su 1 ora 18 µg/m 3 Soglia di allarme Superamento del valore su 1 ora 24 µg/m 3 3 di 31

6 Anno 21 Valore obiettivo 4 per la protezione della salute umana da non superare più di 25 giorni per anno civile come media su 3 anni Valore obiettivo 4 per la protezione della vegetazione come media su 5 anni Obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana Obiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione Media massima giornaliera calcolata su 8 ore 3 AOT4 5 calcolato sulla base dei valori di 1 ora da maggio a luglio Media massima giornaliera calcolata su 8 ore 3 AOT4 5 calcolato sulla base dei valori di 1 ora da maggio a luglio 12 µg/m3 18 µg/m 3 h 12 µg/m3 6 µg/m 3 h As Valore obiettivo 6 Media annuale 6. ng/m 3 Cd Valore obiettivo 6 Media annuale 5. ng/m 3 Ni Valore obiettivo 6 Media annuale 2. ng/m 3 B(a)P Valore obiettivo 6 Media annuale 1. ng/m 3 Note: ( 1 ) Le soglie devono essere misurate su tre ore consecutive, presso siti fissi di campionamento aventi un'area di rappresentatività di almeno 1 km 2 oppure pari all'estensione dell'intera zona o dell'intero agglomerato se tale zona o agglomerato sono meno estesi. ( 2 ) Valore limite da stabilire con successivo decreto ai sensi dell'articolo 22, comma 6, tenuto conto del valore indicativo di 2 µg/m 3 e delle verifiche effettate dalla Commissione europea alla luce di ulteriori informazioni circa le conseguenze sulla salute e sull'ambiente, la fattibilità tecnica e l'esperienza circa il perseguimento del valore obiettivo negli Stati membri. ( 3 ) La massima concentrazione media giornaliera su 8 ore si determina con riferimento alle medie consecutive su 8 ore, calcolate sulla base di dati orari ed aggiornate ogni ora. Ogni media su 8 ore in tal modo calcolata è riferita al giorno nel quale la serie di 8 ore si conclude: la prima fascia di calcolo per un giorno é quella compresa tra le ore 17: del giorno precedente e le ore 1: del giorno stesso; l'ultima fascia di calcolo per un giorno é quella compresa tra le ore 16: e le ore 24: del giorno stesso. ( 4 ) Il raggiungimento del valori obiettivo è valutato nel 213, con riferimento al triennio , per la protezione della salute umana e nel 215, con riferimento al quinquennio , per la protezione della vegetazione. ( 5 ) Per AOT4 (Accumulated Ozone exposure over a Threshold of 4 Parts Per Billion, espresso in µg/m 3 h) si intende la somma della differenza tra le concentrazioni orarie superiori a 8 µg/m3 (4 parti per miliardo) e 8 µg/m3 in un dato periodo di tempo, utilizzando solo i valori orari rilevati ogni giorno tra le 8: e le 2:, ora dell'europa centrale (CET). ( 6 ) Il valore obiettivo è riferito al tenore totale di ciascun inquinante presente nella frazione PM1 del materiale particolato, calcolato come media su un anno civile. Ai sensi dell art. 9, comma 2: Se, in una o piu' aree all'interno di zone o di agglomerati, i livelli degli inquinanti di cui all'articolo 1, comma 2, superano, sulla base della valutazione di cui all'articolo 5, i valori obiettivo di cui all'allegato XIII, le regioni e le province autonome, adottano, anche sulla base degli indirizzi espressi dal Coordinamento di cui all'articolo 2, le misure che non comportano costi sproporzionati necessari ad agire sulle principali sorgenti di emissione aventi influenza su tali aree di superamento ed a perseguire il raggiungimento dei valori obiettivo entro il 31 dicembre 212. Tabella 1 Limiti di qualità dell aria in vigore ai sensi del D. Lgs. 155/21 Riesame della zonizzazione in attuazione del DLgs 155/21 Il D.Lgs. 155/21 prevede la presentazione di un progetto di riesame della zonizzazione entro 4 mesi dall entrata in vigore del Decreto stesso, quindi entro il 31 gennaio 211. Al fine di esaminare i diversi progetti, a livello nazionale è stato istituito il gruppo di Coordinamento ex art. 2 D. Lgs. 155/21, costituito da rappresentanti dei Ministeri dell Ambiente e della Salute, delle Regioni e delle Province Autonome, dell Unione delle Province Italiane, dell'associazione nazionale comuni italiani, dell ISPRA, dell ENEA, del CNR, dell ISS, nonché, su indicazione della regione o provincia autonoma di appartenenza, di rappresentanti delle rispettive ARPA/APPA. In accordo con l Unità Complessa Tutela Atmosfera della Regione Veneto, il progetto di riesame della zonizzazione è stato elaborato da ARPAV-Servizio Osservatorio Aria in osservanza alle disposizioni del D.Lgs. 155/21. Nel progetto di riesame della zonizzazione è stata mantenuta la base metodologica adottata nel 26, già coerente con i criteri introdotti dal D. Lgs. 155/21. Sono state inoltre considerate le novità introdotte dall Appendice I del D. Lgs. 155/21, quale l identificazione preliminare degli agglomerati e la definizione di zone non riferite ai confini amministrativi degli enti locali. Nell ordine, quindi, sono state individuate le zone definite come agglomerato (insieme di Comuni con una popolazione > 25. abitanti), la zona prealpina e alpina (Comuni con altitudine della casa comunale > 2 m), la zona intercomunale della Val Belluna (porzioni di Comuni appartenenti all omonima valle con altitudine superiore a 6m). 4 di 31

7 Anno 21 La base dati per la classificazione dei rimanenti Comuni è costituita dalle emissioni dei principali inquinanti atmosferici, stimate dall inventario INEMAR riferito all anno 25, elaborato dall Osservatorio Regionale Aria. Sono state sottratte le emissioni provenienti dal macrosettore 1 Combustione: energia e industria di trasformazione, aventi valenza regionale e non attribuibili quindi ai singoli Comuni dove sono ubicate le attività. Quale parametro caratterizzante per la classificazione è stata considerata la densità emissiva comunale (espressa in tonnellate/anno kmq), intesa come somma delle emissioni di PM1 al 1%, NOx, SO 2 e NH 3 al 5%, COV al 2%, diviso la superficie comunale. La classificazione dei Comuni è stata effettuata a seconda che il valore di densità emissiva comunale sia inferiore o superiore a 7 t/a kmq, mediana regionale calcolata escludendo la densità emissiva dei Comuni appartenenti agli Agglomerati. Al fine di omogeneizzare le zone aventi simili caratteristiche, alcuni Comuni sono stati riclassificati in zona diversa da quella originaria, con motivazioni identificate tra le seguenti: - appartenenza del Comune ad un area specifica (Garda, Valsugana, zona della concia ); - emissioni totali comunali elevate; - appartenenza del Comune alla cintura urbana di un Capoluogo di Provincia definito come Agglomerato, anche in seguito alla definizione dell area metropolitana mediante relativa pianificazione territoriale; - popolazione comunale < 25. abitanti, necessaria per la definizione di Agglomerato; - omogeneità di zona tra Comuni limitrofi, per cui i singoli Comuni o i gruppi di Comuni isolati rientrano nella zona dei Comuni circostanti. Una differenza sostanziale rispetto alla metodologia del 26 consiste nel fatto che i Comuni non vengono riclassificati sulla base dei monitoraggi della qualità dell aria, ma solamente in base ai criteri definiti dall Appendice I al D. Lgs. 155/21, e principalmente riconducibili alle caratteristiche orografiche e meteoclimatiche, al carico emissivo ed al grado di urbanizzazione del territorio. Ai sensi dell art. 1 la valutazione della qualità dell aria viene organizzata a seguito della zonizzazione del territorio. Ciascuna zona o agglomerato è classificata allo scopo di individuare le modalità di valutazione, mediante misurazioni in siti fissi, misurazioni indicative e mediante altre tecniche (modellistica). I Comuni appartenenti alle cosiddette Zone Industriali nel PRTRA sono stati riclassificati in funzione del relativo valore di densità emissiva comunale e sono stati inseriti nelle rispettive zone o riclassificati secondo i criteri precedenti. Sono state seguite le linee comuni adottate a livello di Bacino Padano in riferimento alla classificazione delle zone ed alla loro rappresentazione in ambiente GIS. In particolare, la legenda dei colori per la mappatura è stata concordata a livello di Bacino Padano. Ciascun agglomerato è costituito dal Comune Capoluogo di provincia, dai Comuni contermini e dai Comuni limitrofi dipendenti dai precedenti per emissioni, demografia e servizi. Ciascun agglomerato conta una popolazione > 25. abitanti. Al fine di ottemperare alle indicazioni sullo scambio di dati e metadati a livello comunitario (Decreto Legislativo 27 gennaio 21, n. 32 di attuazione della Direttiva INSPIRE 27/2/CE), su indicazione del Ministero a ciascuna zona è stato attribuito un codice come di seguito indicato. - Agglomerato_Venezia (IT58) - Agglomerato_Treviso (IT59) - Agglomerato_Padova (IT51) - Agglomerato_Vicenza (IT511) - Agglomerato_Verona (IT512) 5 di 31

8 Anno 21 - Pianura_Capoluogo_Bassa_Pianura (IT513). E costituita dai Comuni con densità emissiva compresa tra 7 e 2 t/a kmq e dai Comuni riclassificati in questa zona per motivazioni diverse. Comprende la zona centrale della pianura e Rovigo, Comune Capoluogo di Provincia situato geograficamente nella bassa pianura. - Bassa_Pianura_Colli (IT514). E costituita dai Comuni con densità emissiva < 7 t/a kmq e dai Comuni riclassificati in questa zona per motivazioni diverse. Comprende la parte orientale della provincia di Venezia, la bassa pianura delle province di Verona, Padova e Venezia, la provincia di Rovigo (escluso il Comune Capoluogo), l area geografica dei Colli Euganei e dei Colli Berici. - Prealpi_Alpi (IT515). Coincidente con la zona montuosa della regione, comprende i Comuni con altitudine della casa comunale > 2 m (dato ISTAT 21), tranne i Comuni che vengono riclassificati in altre zone per motivazioni diverse. - Val_Belluna (IT516). E rappresentata dall omonima valle in provincia di Belluno, identificata dalla porzione di territorio intercomunale definita dall altitudine, inferiore all isolinea dei 6 m. Interseca 29 Comuni della provincia di Belluno e comprende il Comune Capoluogo. INQUINANTI MONITORATI La stazione fissa di monitoraggio di via Lancieri di Novara è definita di Background Urbano (BU) secondo le indicazioni della Decisione 97/11/EC Exchange of Information (EOI) e secondo quanto stabilito nei Criteria for Euroairnet (febbraio 1999) in cui si enunciano i principi per la realizzazione della Rete Europea di Rilevamento della Qualità dell Aria (EURO-AIR-NET). Il monitoraggio tramite stazione fissa ha permesso di disporre di valori orari misurati in continuo di parametri inquinanti convenzionali: Monossido di carbonio CO; Ossidi di azoto NO x ; Ozono O 3 ; Anidride solforosa SO 2 ; valori giornalieri del parametro inquinante PM1 e PM2.5 e valori settimanali di Benzene, Toluene, Xileni ed Etilbenzene. Inoltre sono state eseguite analisi per la caratterizzazione chimica del particolato PM1 provvedendo alla determinazione di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) ed in particolare Benzo(a)Pirene (B(a)P) e frazione inorganica (metalli). Le analisi manuali sono state eseguite in collaborazione con il Servizio Laboratori ARPAV di Padova. Figura 1 Stazione fissa di via Lancieri di Novara 6 di 31

9 Anno 21 Per quanto riguarda le caratteristiche e le sorgenti emissive degli inquinanti monitorati presso la centralina di via Lancieri di Novara si rimanda a quanto descritto in modo dettagliato nelle relazioni annuali della qualità dell aria stilate per i monitoraggi del 24 e degli anni precedenti. Si ricorda che ISPRA ex APAT realizza l inventario Nazionale delle emissioni valutando il contributo proveniente da oltre 3 diverse tipologie di attività antropiche e biogeniche. Le emissioni vengono stimate secondo la metodologia CORINAIR e trasmesse tramite il Ministero per l Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare, alla Commissione Europea, alla Convenzione sull inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza (CLRTAP) e al Segretariato della Convenzione-quadro sui cambiamenti climatici (UNFCCC). L informazione prodotta viene diffusa nella rete EIONET dell Agenzia Europea dell Ambiente e inserita nel Sistema Statistico Nazionale (SISTAN). L inventario classifica le sorgenti di emissione secondo tre livelli gerarchici: la classe più generale prevede 11 macrosettori, a loro volta suddivisi in 76 settori e 375 attività. A ciascuna di queste classi e ripartizioni è assegnata una codifica di riferimento comune a livello europeo, denominata SNAP97. Macrosettore Descrizione 1 Combustione: Energia e Industria di Trasformazione 2 Impianti di combustione non industriale 3 Combustione nell industria manifatturiera 4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 5 Estrazione e distribuzione di combustibili fossili ed energia geotermica 6 Uso di solventi ed altri prodotti contenenti solventi 7 Trasporto su strada 8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 9 Trattamento e smaltimento rifiuti 1 Agricoltura 11 Altre emissioni ed assorbimenti Nei seguenti paragrafi viene riportato, per ciascun inquinante considerato, il trend dal 199 al 25 delle emissioni stimate per la provincia di Treviso da ISPRA. Si sottolinea che nel 21 sono state apportate alcune modifiche alla versione precedente del database delle emissioni provinciali (25). Le modifiche si sono rese necessarie in seguito ad una serie di aggiornamenti delle metodologie di stima o per acquisizione di nuovi dati per le varie attività. In generale, in presenza di differenze ritenute significative, sono state aggiornate le emissioni nazionali secondo la procedura di revisione della serie storica in accordo con l aggiornamento dell inventario nazionale. Di seguito è riportata una tabella con le principali modifiche apportate: Macrosettore/Settore/Attività Modifiche 7 Trasporto su strada Nuove stime con Copert IV per tutte le sostanze ( ) 84 -Attività marittime 85- Traffico aereo Nuove stime per tutte le sostanze ( ) 3311 Processi produttivi con Tutte le sostanze (2-25). combustione:cemento 7 di 31

10 Anno 21 Biossido di zolfo (SO 2 ) Il Grafico 1 riporta, in base alle informazioni ISPRA, il trend dal 199 al 25 delle emissioni di SOx stimate a livello provinciale. Nel caso in cui nel grafico non venga riportato il contributo di uno o più macrosettori s intende che lo stesso è trascurabile rispetto al totale. Stima Emissioni di SOx (t/a) in Provincia di Treviso Altre sorgenti e assorbimenti 8-Altre sorgenti mobili e macchinari 7-Trasporto su strada 4-Processi produttivi 3-Combustione nell'industria 2-Combustione non industriale 1-Produzione energia e trasform. combustibili Grafico 1 Emissioni SO X contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) Nella Tabella 3 vengono confrontate le concentrazioni di SO 2 rilevate presso la stazione fissa di Treviso con i limiti di legge per i diversi tipi di esposizione. Non viene effettuato per gli SO 2 il confronto con i valori limite per la protezione della vegetazione individuati dal D.Lgs 155/21 in quanto tale valutazione va eseguita solamente nel caso in cui la stazione di rilevamento sia ubicata nel territorio secondo i criteri previsti dal decreto citato all Allegato III ovvero situata a più di 2 Km dalle aree urbane e a più di 5 Km da aree edificate, impianti industriali, autostrade o strade trafficate. Tali criteri di ubicazione non vengono rispettati dal sito in cui è posizionata la stazione fissa di via Lancieri di Novara. L efficienza della rete, intesa come numero di dati orari rilevati sul numero teorico totale, è pari a 95%. Inquinante Tipo limite Parametro statistico SO 2 Valore limite orario da non superare più di 24 volte per anno civile Valore limite giornaliero da non superare più di 3 volte per anno civile Tabella 2 Confronto di SO 2 con i limiti previsti dalla normativa Valore di riferimento Valore massimo registrato Media 1 h 35 µg/m 3 (ore 14: del 19 µg/m 3 15/3/21) Media 24 h 125 µg/m 3 7 µg/m 3 I valori di SO 2 risultano estremamente inferiori ai limiti di legge. L estesa metanizzazione per le utenze ad uso civile e la progressiva riduzione di zolfo nei combustibili liquidi ha reso, nel tempo, poco significativa la presenza in aria di questo inquinante com è possibile osservare nel Grafico 2. La situazione che emerge risulta pertanto complessivamente positiva e si può affermare che nel non vi è rischio di superamento dei valori limite per SO 2 individuati dal D.Lgs 155/21. 8 di 31

11 Anno 21 SO 2 - Massimi orari SO2 Valore Limite µg/m Grafico 2 Confronto dei valori massimi orari di SO 2 rilevati tra il 22 e il 21 Il confronto dei dati degli ultimi 5 anni con le Soglie di Valutazione riportate nel DLgs 155/21 mostrano come non venga superata la Soglia di Valutazione Inferiore (SVI). In base a suddetto decreto sarebbe pertanto possibile utilizzare anche solo tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. SO 2 Soglia di valutazione superiore SVS Soglia di valutazione inferiore SVI Protezione della salute umana 6% del valore limite su 24 ore (75 µg/m 3 da non superare più di 3 volte per anno civile) 4% del valore limite su 24 ore (5 µg/m 3 da non superare più di 3 volte per anno civile) Ossidi di azoto (NO x ) Il Grafico 3 riporta, in base alle informazioni ISPRA, il trend dal 199 al 25 delle emissioni di NOx stimate a livello provinciale. Nel caso in cui nel grafico non venga riportato il contributo di uno o più macrosettori s intende che lo stesso è trascurabile rispetto al totale. Stima Emissioni di NOx (t/a) in Provincia di Treviso Altre sorgenti e assorbimenti 1-Agricoltura Trattamento e smaltimento rifiuti 8-Altre sorgenti mobili e macchinari 7-Trasporto su strada 4-Processi produttivi 3-Combustione nell'industria 5. 2-Combustione non industriale Produzione energia e trasform. combustibili Grafico 3 Emissioni NO X contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) 9 di 31

12 Anno 21 Vengono confrontate nella Tabella 4 le concentrazioni di NO 2 rilevate presso la stazione di Treviso con i limiti di legge per i diversi tipi di esposizione. Non viene effettuato per gli NOx il confronto con i valori limite per la protezione della vegetazione individuati dal D.Lgs 155/21 in quanto tale valutazione va eseguita solamente nel caso in cui la stazione di rilevamento sia ubicata nel territorio secondo i criteri previsti dal decreto citato all Allegato III ovvero situata a più di 2 Km dalle aree urbane e a più di 5 Km da aree edificate, impianti industriali, autostrade o strade trafficate. Tali criteri di ubicazione non vengono rispettati dal sito in cui è posizionata la stazione fissa di via Lancieri di Novara. L efficienza della rete, intesa come numero di dati orari attendibili sul numero teorico totale, è pari a 93%. Inquinante Tipo limite Parametro statistico Valore NO 2 Valore limite orario da non superare più di 18 volte per anno civile Media 1 h 2 µg/m 3 Valore registrato 143 µg/m 3 (valore massimo osservato alle ore 2: del 14/12/21) Valore limite annuale Media annuale 4 µg/m 3 4 µg/m 3 Tabella 3 Confronto di NO 2 con i limiti previsti dalla normativa Nell anno 21 non si è osservato nessun superamento previsto dal DLgs 155/21. Nella Tabella 4 e nel Grafico 4 vengono messe a confronto le concentrazioni medie annuali e i valori massimi orari di NO 2 rilevati negli anni dal 22 al 21 nel. NO 2 (µg/m 3 ) Massimo orario Media annua Tabella 4 Confronto dei valori della media annua e dei massimi orari di NO 2 rilevati dal 22 al 21 NO 2 - Media annua e valori massimi orari 25 Massimi orari Media annua Valore Limite orario al 21 Valore Limite annuale al 21 µg/m Grafico 4 Confronto tra i valori della media annua e dei massimi orari di NO 2 rilevati dal 22 al 21 1 di 31

13 Anno 21 Gli ossidi di azoto NOx, prodotti dalle reazioni di combustione principalmente da sorgenti industriali, da traffico e da riscaldamento costituiscono ancora un parametro da tenere sotto stretto controllo per tutelare la salute umana. Le concentrazioni di NO 2 rilevate negli ultimi 5 anni risultano infatti al di sopra della Soglia di Valutazione Superiore (SVS). In base al DLgs 155/21 risulta necessario provvedere al monitoraggio dell inquinante con rete fissa al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. NO 2 Protezione della salute umana valore limite orario Protezione della salute umana valore limite annuale Soglia di valutazione superiore SVS 7% del valore limite orario (14µg/m 3 da non superare più di 18 volte per anno civile) 8% del valore limite annuale (32 µg/m 3 ) Soglia di valutazione inferiore SVI 5% del valore limite orario (1µg/m 3 da non superare più di 18 volte per anno civile) 65% del valore limite annuale (26 µg/m 3 ) In base all Allegato V del DLgs 155/21 le misurazioni in siti fissi costituiscono l unica fonte di informazione per la valutazione della qualità dell aria ambiente in relazione ai valori limite previsti per la protezione della salute umana ed alle soglie di allarme nelle zone e negli agglomerati. Monossido di carbonio (CO) Il Grafico 5 riporta, in base alle informazioni ISPRA, il trend dal 199 al 25 delle emissioni di CO stimate a livello provinciale. Nel caso in cui nel grafico non venga riportato il contributo di uno o più macrosettori s intende che lo stesso è trascurabile rispetto al totale. Stima Emissioni di CO (t/a) in Provincia di Treviso Altre sorgenti e assorbimenti 1-Agricoltura 9-Trattamento e smaltimento rifiuti 8-Altre sorgenti mobili e macchinari 7-Trasporto su strada 4-Processi produttivi 3-Combustione nell'industria 2-Combustione non industriale 1-Produzione energia e trasform. combustibili Grafico 5 Emissioni CO contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) Nella Tabella 5 vengono confrontate le concentrazioni di CO rilevate presso la stazione fissa di Treviso con i limiti di legge per i diversi tipi di esposizione. L efficienza della rete, intesa come numero di dati orari attendibili sul numero teorico totale, è pari a 96%. Inquinante Tipo limite Parametro statistico Valore CO Valore limite per la protezione della salute umana Tabella 5 Confronto di CO con i limiti previsti dalla normativa Massima giornaliera di 24 medie mobili su 8 ore Valore massimo registrato 3. mg/m 3 1 mg/m 3 (ore 2: del 12/12/21) 11 di 31

14 Anno 21 Nell anno 21 non si sono osservati superamenti del valore limite previsto dal D.Lgs 155/21. Nel Grafico 6 vengono riassunti i valori delle massime medie mobili giornaliere per il Comune di Treviso dal 22 al 21. Il grafico mostra un andamento che denota l assenza di rischio effettivo di superamento del valore limite individuato dal DLgs 155/21 per il CO. CO - Massima media mobile su 8 ore 12 CO Valore Limite mg/m Grafico 6 Confronto tra la massima media mobile su 8 ore di CO rilevate viso dal 22 al 21 Le concentrazioni di CO rilevate negli ultimi 5 anni risultano al di sotto della Soglia di Valutazione Inferiore (SVI) e sarebbe pertanto possibile, in base al DLgs 155/21 utilizzare anche solo tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. CO Media su 8 ore Soglia di valutazione superiore SVS 7% del valore limite (7 mg/m 3 ) Soglia di valutazione inferiore SVI 5% del valore limite (5 mg/m 3 ) Ozono (O 3 ) Nelle Tabelle 6 e 7 vengono confrontate le concentrazioni di O 3 rilevate presso la stazione fissa di Treviso con i limiti di legge per i diversi tipi di esposizione. L efficienza della rete, intesa come numero di dati orari attendibili sul numero teorico totale, è pari a 95%. Non viene effettuato per l O 3 il confronto con i valori limite per la protezione della vegetazione individuati dal D.Lgs 155/21 in quanto tale valutazione va eseguita solamente nel caso in cui la stazione di rilevamento sia ubicata nel territorio secondo i criteri previsti dal decreto citato all Allegato III ovvero situata a più di 2 Km dalle aree urbane e a più di 5 Km da aree edificate, impianti industriali, autostrade o strade trafficate. Tali criteri di ubicazione non vengono rispettati dal sito in cui è posizionata la stazione fissa di via Lancieri di Novara. Inquinante Tipo limite Parametro statistico Valore Superamenti osservati Soglia di informazione Superamento del valore 3 49 ore 18 µg/m orario (13 giorni) O Superamento del valore 3 Soglia di allarme orario 24 µg/m 3 ore Obiettivo a lungo termine per la Massima giornaliera di protezione della salute umana 24 medie mobili su 8 ore 12 µg/m 3 55 giorni Tabella 6 Confronto di O 3 con i limiti previsti dalla normativa 12 di 31

15 Anno 21 Tipo limite Soglia di informazione Valore Numero superamenti 3 49 ore 18 µg/m (13 giorni) Tabella 7 Riepilogo numero di superamenti della soglia d informazione Giorni di superamento Numero di superamento orari Valore massimo orario (µg/m 3 ) 29/6/ (17:) 3/6/ (17:) 1/7/ (15:) 2/7/ (14:) 3/7/ (16:) 4/7/ (15:) 9/7/ (17:) 1/7/ (16:) 11/7/ (15:) 12/7/ (16:) 15/7/ (17:) 16/7/ (16:) 21/7/ (16:) Nell anno 21, presso la stazione fissa di Treviso, si sono osservati 49 superamenti (compresi in 13 giorni) della soglia d informazione. Tale soglia viene definita come il livello oltre al quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive. Il valore obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (media mobile di 8 ore) è stato superato per un totale di 55 giorni. In base all Art 8 del DLgs 155/21, essendo stato superato l obiettivo a lungo termine previsto all allegato VII del decreto, risulta obbligatorio provvedere al monitoraggio dell inquinante con rete fissa al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. Nella Tabella 8 e nel Grafico 7 vengono confrontati il numero di superamenti rilevati per l ozono negli anni dal 23 al 21. Ozono N di superamenti soglia di informazione N di superamenti soglia di allarme 5 3 Tabella 8 Riepilogo numero di superamenti di O 3 con i limiti previsti dalla normativa tra il 23 ed il di 31

16 Anno 21 1 O 3 - Superamenti Soglie N di superamenti soglia di informazione N di superamenti soglia di allarme N di superamenti dell'obbiettivo per la protezione della salute Grafico 7 Confronto tra i superamenti dei valori limite per l ozono dal 23 al 21 Il Grafico 8 riporta i valori medi mensili dell inquinante osservato nel 21 a Treviso. Come tipicamente avviene, dal grafico si osserva che nel periodo tardo-primaverile ed estivo, le particolari condizioni di alta pressione, elevate temperature e scarsa ventilazione favoriscono il ristagno e l accumulo degli inquinanti e il forte irraggiamento solare innesca una serie di reazioni fotochimiche che determinano concentrazioni di ozono particolarmente elevate. 1 9 O 3 - valori medi mensili anno µg/m gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Grafico 8 Valori medi mensili di ozono rilevati nel 21 Benzene Il Grafico 9 riporta, in base alle informazioni ISPRA, il trend dal 199 al 25 delle emissioni di benzene stimate a livello provinciale. Nel caso in cui nel grafico non venga riportato il contributo di uno o più macrosettori s intende che lo stesso è trascurabile rispetto al totale. 14 di 31

17 Anno 21 Stima Emissioni di Benzene (t/a) in Provincia di Treviso Altre sorgenti mobili e macchinari 7-Trasporto su strada 6-Uso di solventi 5-Estrazione e distribuzione combustibili 4-Processi produttivi Grafico 9 Emissioni benzene contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) Nella Tabella 9 vengono confrontate le concentrazioni di benzene rilevate presso la stazione fissa di Treviso con i limiti di legge. Inquinante Tipo limite Parametro statistico Valore Valore limite annuale per la protezione Benzene della salute umana Tabella 9 Confronto di benzene con il limite previsti dalla normativa Valore registrato Media annuale 5. µg/m µg/m 3 Il valore medio annuale osservato di 1.5 µg/m 3 è nettamente inferiore al valore limite di 5. µg/m 3 indicato dal D.Lgs 155/21. Nel Grafico 1 sono messe a confronto le concentrazioni annuali rilevate a Treviso negli anni dal 21 al 21 rispetto al limite di legge previsto dal D.Lgs 155/21. Si sottolinea che la frequenza di campionamenti per la determinazione di benzene in aria è tipica delle misurazioni indicative previste all Allegato I del D.Lgs 155/21 in quanto sono stati utilizzati dal 21 al 21 dei campionatori passivi che hanno fornito valori medi settimanali. Il campionamento passivo tuttavia non viene considerato nella vigente normativa tra i metodi utili per la valutazione della qualità dell aria e pertanto i dati storici disponibili non verranno valutati per la classificazione dell area trevigiana da revisione della zonizzazione come aggiornamento del PRTRA. A partire dall anno 211 i campioni di benzene verranno determinati presso la centralina di via Lancieri di Novara tramite campionamento attivo su fiale che forniranno valori medi giornalieri. Si ricorda che, a partire dal 211, sarà necessario disporre di 5 anni di dati per poter confrontare le concentrazioni rilevate con le Soglie di Valutazione indicate dal DLgs 155/ di 31

18 Anno 21 Benzene - media annuale media annuale limite di legge g/m Grafico 1 Confronto tra le concentrazioni annuali di benzene rilevate dal 21 al 21 Gli inquinanti toluene, etilbenzene, xileni sono stati monitorati nel 21 unitamente al benzene. Il Grafico 11 riporta i valori medi mensili di ciascuno dei composti rilevati nell anno 21. La normativa non impone dei limiti sulla loro presenza in aria. Quando il rapporto tra toluene e benzene è compreso tra 3 e 4, è possibile collegare la presenza del toluene all inquinamento da traffico veicolare. Se tale rapporto raggiunge valori maggiori, come spesso accade, è ipotizzabile la presenza del contributo emissivo dell inquinante toluene dovuto ad altre molteplici e diffuse sorgenti quali i più comuni solventi e prodotti commerciali come pitture o prodotti per la pulizia. Dai dati rilevati a Treviso nel 21 risulta che tale rapporto varia tra 3 e BTEX - concentrazioni medie mensili anno 21 xilene et.benzene toluene benzene g/m gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Grafico 11 Concentrazioni medie mensili di BTEX rilevate nel di 31

19 Anno 21 Polveri inalabili (PM1) Il Grafico 12 riporta, in base alle informazioni ISPRA, il trend dal 199 al 25 delle emissioni di PM1 stimate a livello provinciale. Nel caso in cui nel grafico non venga riportato il contributo di uno o più macrosettori s intende che lo stesso è trascurabile rispetto al totale Stima Emissioni di PM1 (t/a) in Provincia di Treviso 11-Altre sorgenti e assorbimenti 1-Agricoltura 9-Trattamento e smaltimento rifiuti 8-Altre sorgenti mobili e macchinari 7-Trasporto su strada 6-Uso di solventi 5-Estrazione e distribuzione combustibili 4-Processi produttivi 3-Combustione nell'industria 2-Combustione non industriale Produzione energia e trasform. combustibili Grafico 12 Emissioni PM1 contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) L efficienza della rete, intesa come numero di dati giornalieri attendibili sul numero teorico totale, è pari a 98%. Inquinante Tipo limite Parametro statistico Valore Valore limite di 24 h per la protezione della salute umana da non superare PM1 più di 35 volte per anno civile Valore limite annuale per la protezione della salute umana Tabella 1 Confronto di PM1 con i limiti previsti dalla normativa Valore registrato Media 24 h 5 µg/m 3 83 superamenti Media annuale 4 µg/m 3 35 µg/m 3 Dalla Tabella 1 si osserva che il numero di superamenti del Valore Limite di 24 ore previsto dal D.Lgs 155/21 è stato superato per più di 35 volte durante l anno 21 (83 superamenti). Risulta invece rispettato il Valore Limite annuale di 4 µg/m 3 essendo riscontrato come media annuale il valore di 35 µg/m 3. Le concentrazioni giornaliere di PM1 rilevate presso la stazione fissa di Treviso durante l anno 21 sono riportate in Allegato A. Si sottolinea che in data 14 marzo 21 si è raggiunto il più elevato valore giornaliero pari a 152 µg/m 3. PM1 (µg/m 3 ) Anno Media µg/m 3 % Dati validi N superamenti 5 µg/m Tabella 11 Confronto dei valori di PM1 medi annuali rilevati dal 24 al di 31

20 Anno 21 La Tabella 11 e i Grafici 13 e 14 riassumono i valori di PM1 medi annuali, la percentuale di dati validi ed il numero di superamenti del Valore Limite giornaliero pari a 5 µg/m 3, da non superarsi per più di 35 giorni all anno, rilevati negli anni dal 24 al 21 nel. PM1 - valore medio annuale 7 6 Media (µg/m3) Valore Limite annuale dal Grafico 13 Confronto tra la media annuale di PM1 rilevata tra il 24 e il 21 PM 1 - n superamenti limite giornaliero N Superamenti 5 µg/m3 Numero di Superamenti ammessi dal DLgs 155/ Grafico 14 Numero di superamenti PM1 del Valore Limite giornaliero di 5µg/m 3 rilevato tra il 24 e il 21 Le concentrazioni di PM1 rilevate negli ultimi 5 anni presso la centralina di Treviso risultano al di sopra della Soglia di Valutazione SUPERIORE (SVS) per quanto riguarda la media annuale e superiore al VALORE LIMITE per quanto riguarda i valori medi giornalieri. PM1 Media su 24 ore Media annuale Soglia di valutazione superiore SVS 7% del valore limite (35µg/m 3 da non superare più di 35 volte per anno civile) 7% del valore limite (28 µg/m 3 ) Soglia di valutazione inferiore SVI 5% del valore limite (25µg/m 3 da non superare più di 35 volte per anno civile) 5% del valore limite (2 µg/m 3 ) 18 di 31

21 Anno 21 In Tabella 12 e nel Grafico 15 sono indicate le concentrazioni medie mensili ed i superamenti del Valore Limite giornaliero di 5 µg/m 3 osservati durante ciascun mese del 21. Mese Concentrazione media Numero superamenti mensile µg/m 3 giornalieri Gennaio Febbraio Marzo Aprile 28 1 Maggio 19 Giugno 2 Luglio 23 Agosto 18 Settembre 18 Ottobre 35 6 Novembre 4 1 Dicembre Tabella 12 Concentrazioni medie mensili di PM1 rilevati nell anno 21 7 Treviso anno 21 - PM1 valori medi mensili 25 g/m PM1 N Superamenti 5 µg/m numero superamenti gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Grafico 15 Confronto tra le concentrazioni medie mensili di PM1 rilevate nell anno 21 Si osserva come la presenza dell inquinante sia fortemente influenzata dalle condizioni meteorologiche ed in particolare i valori maggiori si riscontrino durante il periodo freddo dell anno mentre i valori minori nel periodo caldo, in funzione della diversa prevalenza delle condizioni di rimescolamento atmosferico. Polveri respirabili (PM2.5) Le polveri PM2.5, di diametro inferiore a 2.5 micron, sono denominate polveri respirabili poiché sono in grado di penetrare nel tratto inferiore dell apparato respiratorio (dalla trachea sino agli alveoli polmonari). Il Grafico 16 riporta, in base alle informazioni ISPRA, il trend dal 199 al 25 delle emissioni di PM2.5 stimate a livello provinciale. Nel caso in cui nel grafico non venga riportato il contributo di uno o più macrosettori s intende che lo stesso è trascurabile rispetto al totale. 19 di 31

22 Anno Stima Emissioni di PM2,5 (t/a) in Provincia di Treviso 11-Altre sorgenti e assorbimenti 1-Agricoltura 9-Trattamento e smaltimento rifiuti 8-Altre sorgenti mobili e macchinari 7-Trasporto su strada 6-Uso di solventi 5-Estrazione e distribuzione combustibili 4-Processi produttivi 3-Combustione nell'industria Combustione non industriale 1-Produzione energia e trasform. combustibili Grafico 16 Emissioni PM2.5 contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) Con il DLgs 155/21, il PM2.5 si inserisce tra gli inquinanti per il quale è previsto un valore limite (25µg/m 3 ) calcolato come media annuale da raggiungere entro il 1 gennaio 215, aumentato del margine di tolleranza dal 2% allo % del valore limite, dall 11 giugno 28 (3 µg/m 3 ) fino al 1 gennaio 215. Nella Tabella 13 e nel Grafico 17 vengono messe a confronto le concentrazioni medie annuali di PM2.5 rilevate dal 25 al 21 presso la stazione di via Lancieri di Novara e confrontate con il Valore Limite che entrerà in vigore dal 215. Si osserva che tale valore è stato superato fino ad ora ogni anno. Nella stessa tabella viene indicata la percentuale di dati validi. A causa del verificarsi di alcuni malfunzionamenti strumentali, i dati disponibili relativi agli anni 27 e 28 non raggiungono la percentuale minima del 9% rispetto al teorico e pertanto l elaborazione degli stessi è da considerarsi indicativa. Valore medio 25 Valore medio 26 Valore medio 27 Valore medio 28 Valore medio 29 Valore medio 21 Valore limite al 215 PM2.5 µg/m % Dati validi * 75* (*) la percentuale di dati validi è inferiore al 9% e pertanto il valore medio annuale è da considerarsi indicativo e non direttamente confrontabile con il limite di legge previsto dal DLgs 155/21. Tabella 13 Concentrazione media PM2.5 dal 25 al 21 Relativamente ai dati disponibili di PM2.5 per l anno 21, il rapporto medio tra PM2.5 e PM1 risulta pari a circa.77 ovvero circa l 77% delle polveri PM1 sono costituite da PM2.5. Le concentrazioni giornaliere di PM2.5 rilevate presso la stazione fissa di Treviso durante l anno 21 sono riportate in Allegato A 2 di 31

23 Anno 21 PM2.5 - valore medio annuale 7 6 Media (µg/m3) PM2.5 - Valore Limite annuale dal Grafico 17 Confronto tra le concentrazioni medie mensili di PM1 e PM2.5 rilevate nell anno 21. la retinatura nell istogramma indica che la percentuale di dati validi è inferiore al 9% e pertanto il valore medio annuale è da considerarsi indicativo e non direttamente confrontabile con il limite di legge previsto dal DLgs 155/21 Il Grafico 18 mette a confronto i valori medi annuali di PM1 e PM2.5 dal 25 al 21 nel comune di Treviso. Si osserva che i valori medi annuali di PM2.5 variano dal 66% al 88% del PM1 medio del medesimo anno. 7 PM1 PM2.5 PM2.5/PM1 microgrammi/m 3 6 Anno 25 5PM2.5=69%PM Anno 26 PM2.5=88%PM1 Anno 27 PM2.5=66%PM1 Anno 28 PM2.5=71%PM1 Anno 29 PM2.5=85%PM1 Anno 21 PM2.5=77%PM Grafico 18 Confronto tra le concentrazioni medie mensili di PM1 e PM2.5 rilevate nell anno di 31

24 Anno 21 LA CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PARTICOLATO La speciazione chimica del particolato atmosferico campionato presso la centralina di Treviso è stata condotta al fine di disporre di indicazioni utili alla valutazione della tossicità degli inquinanti sulla salute umana e sull ambiente. Si ricorda che il particolato rappresenta un insieme estremamente eterogeneo di sostanze la cui origine può essere primaria (emesso come tale) o secondaria ovvero derivata da una serie di reazioni fisiche e chimiche. Tra i composti primari che compongono il PM1 vi sono le particelle di origine naturale, industriale o veicolare derivate dalla combustione e dalle diverse azioni meccaniche quali ad esempio l usura di freni, gomme, asfalto stradale; nella seconda categoria, cioè tra i composti prodotti da reazioni secondarie, rientrano le particelle carboniose originate durante la sequenza fotochimica che porta alla formazione di ozono, di particelle di solfati e nitrati derivanti dall ossidazione di SO 2 e NO 2 rilasciati in vari processi di combustione. L identificazione delle diverse sorgenti di particolato atmosferico è molto complessa a causa della molteplicità dei processi chimico-fisici che le particelle subiscono durante la permanenza in atmosfera, che può variare da qualche giorno fino a diverse settimane, e alla possibilità delle stesse di venire veicolate dalle correnti atmosferiche per distanze fino a centinaia di Km dal punto di origine. La caratterizzazione chimica del particolato atmosferico prevede l individuazione, sul PM1, delle seguenti frazioni: Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e in particolare del Benzo(a)Pirene, frazione inorganica (Metalli), Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) sono una classe di idrocarburi la cui composizione è data da due o più anelli benzenici condensati. La classe degli IPA è perciò costituita da un insieme piuttosto eterogeneo di sostanze, caratterizzate da differenti proprietà tossicologiche. Gli idrocarburi policiclici aromatici sono molto spesso associati alle polveri sospese. Poiché è stato evidenziato che la relazione tra il Benzo(a)Pirene B(a)P e gli altri IPA, detto profilo IPA, è relativamente stabile nell'aria delle diverse città, la concentrazione di B(a)P viene spesso utilizzata come indice del potenziale cancerogeno degli IPA totali. Il Grafico 19 riporta, in base alle informazioni ISPRA, il trend dal 199 al 25 delle emissioni di IPA stimate a livello provinciale. Nel caso in cui nel grafico non venga riportato il contributo di uno o più macrosettori s intende che lo stesso è trascurabile rispetto al totale. 22 di 31

25 Anno 21 Stima Emissioni di IPA (kg/a) in Provincia di Treviso Trattamento e smaltimento rifiuti 8-Altre sorgenti mobili e macchinari 7-Trasporto su strada 6-Uso di solventi 3-Combustione nell'industria 2-Combustione non industriale Grafico 1 Emissioni IPA contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) Le concentrazioni di Benzo(a)Pirene sono state ricercate su 124 campioni giornalieri di PM1 prelevati nell arco dell anno 21. La percentuale di campioni analizzati su quelli giornalieri teorici è stata pertanto del 34% a fronte del 33% previsto come minimo dal D.Lgs 155/21 per una corretta valutazione della qualità dell aria. Nella Tabella 14 viene confrontata la concentrazione media annuale di Benzo(a)Pirene rilevata sui campioni di PM1 con il Valore Obiettivo previsto dal D.Lgs 155/21. Si osserva che per il 21 è stato superato il valore limite come media annuale di 1. ng/m 3. Inquinante Tipo limite Parametro statistico Valore Obiettivo Valore registrato B(a)P Valore obiettivo Media annuale 1. ng/m ng/m 3 Tabella 14 Confronto di B(a)P con i limiti previsti dalla normativa Si riportano nella Tabella 15 le concentrazioni mensili di IPA determinate sul PM1 intese come la somma delle concentrazioni di alcuni dei composti IPA presenti nel PM1 che sono stati quantificati in quanto considerati di rilevanza tossicologica dal D.Lgs 155/1 ovvero Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(a)antracene, Benzo(ghi)perilene, Crisene, Dibenzo(ah)antracene, Indeno(123-cd)pirene. Gli stessi valori sono illustrati nel Grafico 11. Mese B(a)P ng/m 3 IPA ng/m 3 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio <.1 <.1 Giugno <.1 <.1 Luglio <.1 <.1 Agosto <.1 <.1 Settembre.1.5 Ottobre Novembre Dicembre Tabella 15 Concentrazioni mensili di IPA intesi come sommatoria di Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(a)antracene, Benzo(ghi)perilene, Crisene, Dibenzo(ah)antracene, Indeno(123-cd)pirene determinati sul particolato PM1 nell anno di 31

26 Anno Treviso anno 21 IPA valori medi mensili 2 15 Benzo(a)pirene Benzo(k)fluorantene Benzo(ghi)perilene Dibenzo(ah)antracene Benzo(b)fluorantene Benzo(a)antracene Crisene Indeno(123-cd)pirene ng/m gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Grafico 11 Concentrazioni medie mensili di IPA (Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(a)antracene, Benzo(ghi)perilene, Crisene, Dibenzo(ah)antracene, Indeno(123-cd)pirene) rilevati nel 21 Nel Grafico 12 vengono confrontati i valori medi annui di B(a)P rilevati dal 26 al 21. ng/m B(a)P valore medio annuo 1. Media annua Valore obbiettivo Grafico 12 Confronto tra la media annuale di B(a)P rilevata tra il 26 e il 21 Le concentrazioni di B(a)P rilevate negli ultimi 5 anni presso la centralina di Treviso risultano al di sopra del VALORE OBIETTIVO fissato dal DLgs 155/21. Nel Grafico 13 vengono messe a confronto le concentrazioni medie mensili di Benzo(a)pirene determinato nei campioni di PM1 e le concentrazioni di quest ultimo inquinante. 24 di 31

27 Anno 21 7 Treviso 21 PM1 e B(a)P Concentrazioni mensili 4.5 PM1 µg/m media PM1 Conc B(a)P B(a)p ng/m 3 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Grafico 13 Concentrazioni mensili di PM1 e B(a)P nell anno 21 Metalli Alla categoria dei metalli pesanti appartengono circa 7 elementi, anche se quelli rilevanti da un punto di vista ambientale sono solo una ventina. Tra i più importanti ricordiamo: Ag, Cd, Cr, Co, Cu, Fe, Hg, Mn, Pb, Mo, Ni, Sn, Zn. Le fonti antropiche responsabili dell'incremento della quantità naturale di metalli sono varie: l attività mineraria, le fonderie e le raffinerie, la produzione energetica, l incenerimento dei rifiuti e l attività agricola. I metalli pesanti sono presenti in atmosfera sotto forma di particolato aerotrasportato; le dimensioni delle particelle a cui sono associati e la loro composizione chimica dipendono fortemente dalla tipologia della sorgente di emissione. La concentrazione in aria di alcuni metalli nelle aree urbane e industriali può raggiungere valori 1-1 volte superiori a quelli delle aree rurali. I Grafici dal 14 al 18 riportano, in base alle informazioni ISPRA, il trend dal 199 al 25 delle emissioni di Arsenico, Cadmio, Nichel, Mercurio e Piombo stimate a livello provinciale. Nel caso in cui nel grafico non venga riportato il contributo di uno o più macrosettori s intende che lo stesso è trascurabile rispetto al totale. 25 di 31

28 Anno 21 Stima Emissioni di Arsenico (kg/a) in Provincia di Treviso Combustione nell'industria 2-Combustione non industriale Grafico 14 Emissioni Arsenico contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) Stima Emissioni di Cadmio (kg/a) in Provincia di Treviso Altre sorgenti mobili e macchinari 7-Trasporto su strada 3-Combustione nell'industria 2-Combustione non industriale Grafico 15 Emissioni Cadmio contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) 26 di 31

29 Anno 21 Stima Emissioni di Nichel (kg/a) in Provincia di Treviso Altre sorgenti mobili e macchinari 7-Trasporto su strada 3-Combustione nell'industria 2-Combustione non industriale Grafico 16 Emissioni Nichel contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) Stima Emissioni di Mercurio (kg/a) in Provincia di Treviso Processi produttivi Combustione nell'industria 2-Combustione non industriale Grafico 17: Emissioni Mercurio contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) 27 di 31

30 Anno 21 Stima Emissioni di Piombo (kg/a) in Provincia di Treviso Altre sorgenti mobili e macchinari 7-Trasporto su strada 3-Combustione nell'industria 2-Combustione non industriale Grafico 18 Emissioni Piombo contributo dei principali fattori all emissione totale a livello Provinciale (fonte: Dati ISPRA) Le concentrazioni dei metalli sono state ricercate su 195 campioni giornalieri di PM1 prelevati nell arco dell anno 21. La percentuale di campioni analizzati su quelli giornalieri teorici è stata pertanto del 53%, a fronte del 5% previsto come minimo dal D.Lgs 155/21 per una corretta valutazione della qualità dell aria. La Tabella 16 riporta i valori medi di concentrazione in aria dei metalli pesanti rilevati nelle polveri inalabili PM1 relativi agli anni dal 26 al 21. I metalli ricercati sono quelli per i quali la normativa prevede dei limiti in aria ambiente. Metallo ng/m 3 Valore medio 26 Valore medio 27 Valore medio 28 Valore medio 29 Valore medio 21 Valore obiettivo D.Lgs n. 155/21 Arsenico < <1. 6. Cadmio Nichel Mercurio < 1. < 1. n.d Piombo (valore limite) Tabella 16 Concentrazione media metalli nel PM1 dal 26 al 21 Le concentrazioni dei metalli Arsenico, Cadmio, Nichel e Piombo rilevate negli ultimi 5 anni risultano al di sotto della Soglia di Valutazione Inferiore (SVI) e sarebbe pertanto possibile, in base al DLgs 155/21 utilizzare anche solo tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. Media annuale Arsenico Cadmio Nichel Piombo Soglia di valutazione superiore SVS 6% del valore obiettivo (3.6 ng/m 3 ) 6% del valore obiettivo (3 ng/m 3 ) 7% del valore obiettivo (14 ng/m 3 ) 7% del valore limite (.35 µg/m 3 ) Soglia di valutazione inferiore SVI 4% del valore obiettivo (2.4 ng/m 3 ) 4% del valore obiettivo (2 ng/m 3 ) 5% del valore obiettivo (1 ng/m 3 ) 5% del valore limite (.25 µg/m 3 ) 28 di 31

31 Anno 21 CONCLUSIONI Nella presente relazione vengono elaborati i dati relativi al monitoraggio della qualità dell aria condotto nell anno 21 tramite stazione fissa posizionata in via Lancieri di Novara. Avendo disponibili 5 anni di dati storici è stato possibile valutare la qualità dell aria in base alle indicazioni del DLgs 155/21 confrontando i livelli degli inquinanti registrati con le Soglie di Valutazione indicate dal decreto stesso. Per quanto riguarda il monossido di carbonio (CO) e il biossido di zolfo (SO 2 ) e i metalli determinati sulle polveri inalabili PM1, ossia piombo (Pb), arsenico (As), cadmio (Cd), nichel (Ni) e mercurio (Hg), i valori registrati nel 21 sono risultati inferiori ai rispettivi limiti di legge, non evidenziando particolari criticità per il territorio comunale. Le concentrazioni rilevate negli ultimi 5 anni risultano al di sotto della Soglia di Valutazione Inferiore (SVI) per ciascuno degli inquinanti e sarebbe pertanto possibile, in base al DLgs 155/21 utilizzare anche solo tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. A partire dal 211 verrà sospesa la determinazione del mercurio sul PM1 poiché il metodo di riferimento indicato dal DLgs 155/21 prevede la determinazione dell inquinante in fase gassosa. Per tale motivo il Dipartimento ARPAV di Treviso sta provvedendo all acquisto di un analizzatore in continuo di vapori di Hg che verrà installato all interno del laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell aria. Per quanto riguarda l inquinamento da benzene la concentrazione media annuale relativa all anno 21 è risultata nettamente inferiore al limite indicato dal DLgs 155/21. Pur avendo 8 anni di dati disponibili, non è possibile confrontare tali dati con le Soglie di Valutazione indicate dal DLgs 155/21 essendo il metodo di campionamento utilizzato dal 22 al 21 non contemplato nella recente normativa. Per tale motivo, a partire dal 211, il campionamento dei BTEX ed in particolare del benzene verrà eseguito tramite campionamento attivo su fiale che permetterà di disporre di dati giornalieri dell inquinante. Solamente nel 216 sarà possibile confrontare i risultati ottenuti con le Soglie per la valutazione della qualità dell aria relativa a questo tipo di inquinante. La concentrazione media annuale 21 di biossido di azoto (NO 2 ) è risultata pari al valore di riferimento previsto dal D.Lgs 155/21. Le concentrazioni di NO 2 rilevate negli ultimi 5 anni sono risultate al di sopra della Soglia di Valutazione Superiore (SVS) indicata dal DLgs 155/21 e risulta pertanto necessario provvedere al monitoraggio dell inquinante con rete fissa al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. Durante l anno 21 si sono osservati superamenti dei VALORI LIMITE attualmente vigenti per l ozono il B(a)P e il particolato. Ozono (O 3 ): si sono osservati superamenti della Soglia di Informazione e del Valore Bersaglio per la salute umana previsti dal D. Lgs. 155/21; le elevate concentrazioni riscontrate sono state sempre strettamente correlate alle condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato l estate 21; Benzo(a)pirene: la concentrazione dell inquinante determinato sulla frazione inalabile delle polveri, ha superato, se pur di poco, l obiettivo di qualità di 1. ng/m 3 previsto come media annuale; Polveri inalabili (PM1): nel 21 si è osservato per 83 giorni il superamento del Valore Limite giornaliero di 5µg/m 3 da non superare per più di 35 volte l anno mentre il Valore Limite annuale di 4µg/m 3, previsto dal D.Lgs 155/21, è stato rispettato. 29 di 31

32 Anno 21 Al fine di valutare lo stato della qualità dell aria del comune di Treviso rispetto ad un più ampio contesto territoriale, viene riportato in Allegato B un breve confronto dei dati rilevati nel 21 presso tutte le stazioni fisse della rete provinciale. Fermo restando la presenza ovunque di ridotte concentrazioni degli inquinanti CO e SO 2, ciò che emerge è la necessità di un ulteriore sforzo rivolto alla riduzione delle concentrazioni degli ossidi di azoto. Per quanto riguarda il PM1, risulta critico il rispetto del valore limite giornaliero, superato presso quasi tutti i siti monitorati. Il valore limite calcolato sulla media annuale è invece rispettato in tutte le stazioni. In base ai dati di qualità dell aria rilevati nel 21 presso la stazione di monitoraggio di Treviso, ma in generale presso le stazioni della rete provinciale, è possibile affermare che, per migliorare la qualità dell aria e tentare di rientrare entro i limiti previsti dalla normativa per tutti gli inquinanti, le future politiche di risanamento dovranno continuare a puntare alla riduzione delle emissioni prodotte da tutti i macrosettori inquinanti (tra cui traffico, industria e riscaldamento). Data la complessità della problematica associata all inquinamento atmosferico, sarà quindi auspicabile individuare una molteplicità di azioni che intervengano in tutte le direzioni possibili e che siano adottate in modo coordinato ed integrato sul territorio. Questo al fine di ottenere risultati sensibili non solo sugli inquinanti primari, direttamente emessi dalle sorgenti inquinanti, ma anche su quelli secondari, prodotti in atmosfera mediante complessi meccanismi fisico-chimici che coinvolgono altri inquinanti precursori. Il Responsabili dell istruttoria Dr.ssa Claudia Iuzzolino Il Responsabile del Servizio Dr.ssa Maria Rosa 3 di 31

33 Anno 21 ALLEGATI Si riportano di seguito: Le concentrazioni giornaliere di PM1 e PM2.5 rilevate durante l anno 21 presso la stazione di Treviso. Sono evidenziati i giorni in cui si è osservato il superamento del Valore Limite giornaliero di 5 µg/m 3 previsto dal D.M. n. 6/2 da non superare più di 35 volte durante l anno (ALLEGATO A); Confronto dei dati di qualità dell aria rilevati nel 21 presso le centraline fisse della rete provinciale di Treviso (ALLEGATO B) Monitoraggio presso alcuni siti di traffico del comune di Treviso Via Orleans/vicolo Trento Trieste aeroporto Canova di Treviso (ALLEGATO C) Commento meteorologico per il territorio comunale di Treviso e valutazione di alcuni parametri utili alla dispersione degli inquinanti atmosferici anno 21 Dipartimento Regionale Sicurezza del Territorio, Servizio Centro Meteorologico di Teolo (ALLEGATO D) 31 di 31

34 ALLEGATO A Settore Ambiente Tel: /493 Fax: web: PM1 e PM2.5 rilevati in via Lancieri di Novara a Treviso Realizzato a cura di ARPAV - Dipartimento di Treviso Servizio Sistemi Ambientali - Ufficio Reti di Monitoraggio Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito: Gennaio PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) Febbraio PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) Marzo PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) Aprile PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) 1/1/ /2/ /3/ /4/ /1/21 18 N.D. 2/2/21 85 N.D. 2/3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/21 3 N.D. 9/2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/21 53 F.S. 13/2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /2/ /3/ /4/ /1/ /3/21 F.S /4/ /1/ /3/21 F.S. 17 3/4/ /1/ /3/21 13 <5 Sono evidenziati i giorni in cui è stato superato il limite giornaliero PM1 di 5 µg/m 3 previsto dal DLgs 155/21 da non superare più di 35 volte nell'anno 21 F.S. strumento fuori servizio - N.D. dato non disponibile 1 di 3

35 ALLEGATO A Settore Ambiente Tel: /493 Fax: web: PM1 e PM2.5 rilevati in via Lancieri di Novara a Treviso Realizzato a cura di ARPAV - Dipartimento di Treviso Servizio Sistemi Ambientali - Ufficio Reti di Monitoraggio Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito: Maggio PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) Giugno PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) Luglio PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) Agosto PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) 1/5/ /6/ /7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/ /6/21 1 N.D. 3/7/ /8/ /5/ /6/21 2 N.D. 4/7/ /8/ /5/ /6/21 17 N.D. 5/7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/21 11 N.D. 7/6/21 2 N.D. 7/7/ /8/ /5/ /6/21 22 N.D. 8/7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/ /6/ /7/21 26 N.D. 12/8/ /5/ /6/ /7/21 F.S. F.S. 13/8/ /5/ /6/ /7/21 27 N.D. 14/8/ /5/ /6/21 19 N.D. 15/7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/ /6/ /7/21 F.S. F.S. 17/8/21 F.S /5/ /6/ /7/21 F.S. F.S. 18/8/21 F.S /5/ /6/ /7/21 F.S. F.S. 19/8/ /5/ /6/21 4 N.D. 2/7/ /8/ /5/ /6/21 11 <5 21/7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/21 19 N.D. 23/6/ /7/ /8/ /5/ /6/ /7/21 11 F.S. 24/8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/ /5/ /6/ /7/ /8/21 <5 <5 3/5/21 21 N.D. 3/6/ /7/21 1 F.S. 3/8/ /5/21 7 <5 31/7/ /8/ Sono evidenziati i giorni in cui è stato superato il limite giornaliero PM1 di 5 µg/m 3 previsto dal DLgs 155/21 da non superare più di 35 volte nell'anno 21 F.S. strumento fuori servizio - N.D. dato non disponibile 2 di 3

36 ALLEGATO A Settore Ambiente Tel: /493 Fax: web: PM1 e PM2.5 rilevati in via Lancieri di Novara a Treviso Realizzato a cura di ARPAV - Dipartimento di Treviso Servizio Sistemi Ambientali - Ufficio Reti di Monitoraggio Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito: Settembre PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) Ottobre PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) Novembre PM1(µg/mPM2.5(µg/m 3 ) Dicembre PM1(µg/m 3 ) PM2.5(µg/m 3 ) 1/9/21 15 <5 1/1/ /11/ /12/ /9/21 14 N.D. 2/1/ /11/ /12/ /9/ /1/21 33 N.D. 3/11/ /12/ /9/21 19 F.S. 4/1/21 25 N.D. 4/11/ /12/ /9/ /1/21 14 N.D. 5/11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/21 27 N.D. 7/9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/21 24 N.D. 16/1/ /11/ /12/21 F.S /9/21 18 N.D. 17/1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/21 8 <5 19/1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/21 8 N.D. 21/12/ /9/ /1/ /11/21 19 N.D. 22/12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/21 9 <5 26/9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/21 14 N.D. 28/12/ /9/ /1/ /11/ /12/ /9/ /1/ /11/21 17 N.D. 3/12/ /1/21 26 N.D. 31/12/ Sono evidenziati i giorni in cui è stato superato il limite giornaliero PM1 di 5 µg/m 3 previsto dal DLgs 155/21 da non superare più di 35 volte nell'anno 21 F.S. strumento fuori servizio - N.D. dato non disponibile 3 di 3

37 Allegato B Anno 21 ALLEGATO B CONFRONTO DEI DATI DI QUALITÀ DELL ARIA RILEVATI NEL 21 PRESSO LE CENTRALINE FISSE DELLA RETE PROVINCIALE DI TREVISO La rete di monitoraggio della qualità dell aria è continuamente sottoposta a riqualificazione e ottimizzazione allo scopo di contenere i costi di gestione e fornire informazioni affidabili come previsto dal DLgs 155/21. L Articolo 1 comma 4 punto g) specifica infatti che ai fini della valutazione della qualità dell aria ambiente è vietato l uso di stazioni di misurazione non conformi e, nel rispetto dei canoni di efficienza, di efficacia e di economicità, l inutile eccesso di stazioni di misurazione. La seguente figura mostra il posizionamento delle centraline di monitoraggio mentre la Tabella 2 riporta nel dettaglio la configurazione attuale. Oltre alla strumentazione fissa il Dipartimento ARPAV di Treviso utilizza dei campionatori manuali PM1 portatili per effettuare delle campagne di monitoraggio nei comuni della provincia di Treviso. Figura 1 stazioni fisse della rete di rilevamento della qualità dell aria di Treviso 1 di 12

38 Allegato B Anno 21 Stazione Castelfranco Veneto Via Baciocchi Cavaso del Tomba Conegliano Mansuè Treviso - Via Lancieri di Novara Vittorio Veneto Codice stazione Indirizzo via Baciocchi via General Angelica Via Kennedy via Cornarè via Lancieri di Novara via Celante Comune Castelfranco Veneto Cavaso del Tomba Conegliano Mansuè Treviso Vittorio Veneto Codice Istat Rete nazionale no no no no si no Tipo Stazione background background background background background traffico X (Gauss Boaga Ovest) Y (Gauss Boaga Ovest) , , , , , , , , , , , ,71 Alt (m) Anno Caratteristiche PRG Agricola naturale residenziale Agricola residenziale residenziale-commerciale Tipo zona rurale rurale urbana rurale urbana urbana Densità popolazione < 2.ab/kmq < 2.ab/kmq tra 7. e 1.ab/kmq tra 4. e 7.ab/kmq Tipo di strada stretta ampia stretta stretta ampia ampia Intensità del traffico Livello amministrativo minore di 2 veicoli /g minore di 2 veicoli /g <2 veicoli/g minore di 2 veicoli /g <2 veicoli/g >1. veicoli/g comunale comunale comunale comunale - SS n 51 Tabella 1 Descrizione delle stazioni fisse della rete di rilevamento della qualità dell aria della provincia di Treviso 2 di 12

39 Allegato B Anno 21 Stazione Tipologia stazione/zona Inquinanti monitorati in automatico Inquinanti determinati in laboratorio Castelfranco Veneto Via Baciocchi BR NO, NO 2, NOx, CO, O 3, PM1 Cavaso del Tomba BR NO, NO 2, NOx, O 3, PM1 Conegliano BU SO 2, NO, NO 2, NOx, CO, O 3, PM1 PM2.5, C 6 H 6 passivo Mansuè BR NO, NO 2, NOx, CO, O 3, PM1 PM2.5 Treviso - Via Lancieri di Novara BU SO 2, NO, NO 2, NOx, CO, O 3, PM1, PM2.5 Vittorio Veneto TU SO 2, NO, NO 2, NOx, CO C 6 H 6 passivo, B(a)P, Pb, As, Ni, Cd, Hg Tabella 2 Inquinanti monitorati nel 21 presso le stazioni fisse della rete di rilevamento della qualità dell aria della provincia di Treviso I dati di PM1 e Ozono rilevati con strumentazione automatica presso le stazioni fisse della rete sono visibili all indirizzo Tali dati, NON validati, vengono acquisiti ogni 2 ore dal Sistema informativo ARPAV e vengono visualizzati in tempo reale sul sito internet dell Agenzia alla voce dati in diretta. direzione vento velocit à vento umidità relativa pressione radiazione solare globale temperatura palo telescopico cavo controventatura palo meteo testa di prelievo gas testa prelievo co radiazione solare netta FLUSSO DATI Sistema Informativo ARPAV RETE DI RI LEVAMENTO DELLA QUALI TA DELL ARI A ingresso cavi pozzet t o messa a terra rete elet t r osaldat a Figura 2 stazione fissa di rilevamento della qualità dell aria. Il gestore della rete di monitoraggio effettua una volta al giorno il controllo dei dati acquisiti il giorno precedente completando le operazioni connesse alla validazione entro le ore 13: di ogni giorno. I dati validati vengono quindi archiviati, confrontati con i limiti di legge ed inseriti nel bollettino della qualità dell aria dati validati visibile all indirizzo Di seguito vengono confrontati, relativamente all anno 21, i dati degli inquinanti rilevati presso le stazioni fisse della rete provinciale di Treviso e si rimanda, per una valutazione della qualità dell aria a livello regionale, alla Relazione Regionale della Qualità dell Aria redatta dall ARPAV- Osservatorio 3 di 12

40 Allegato B Anno 21 Regionale Aria ai sensi della L.R. 11/21 che sarà scaricabile all indirizzo Biossido di zolfo (SO 2 ) I valori di SO 2 rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale risultano estremamente inferiori ai limiti di legge previsti dal DLgs 155/21. Il grafico 1 riporta i valori massimi orari dell inquinante riscontrati dal 26 al 21 durante il 21 presso le stazioni della rete che sono stati confrontati con il limite orario per la protezione della salute umana di 35 µg/m 3. 4 SO 2 - Massimi orari 35 µg/m Treviso BU Conegliano BU Vittorio Veneto TU Valore Limite Grafico 1 Confronto con il limite previsto dal DLgs 155/21 dei massimi orari di SO 2 rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale Le concentrazioni di SO 2 rilevate negli ultimi 5 anni presso le stazioni di Treviso, Conegliano e Vittorio Veneto risultano al di sotto della Soglia di Valutazione Inferiore (SVI) e sarebbe pertanto possibile, in base al DLgs 155/21 utilizzare anche solo tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. Si ricorda che il superamento delle soglie di valutazione è calcolato prendendo i livelli massimi di ogni inquinante registrati in ogni zona ogni anno per i 5 anni precedenti. Una soglia si considera superata se in 3 anni su 5 il livello dell inquinante è maggiore della soglia. SO 2 Soglia di valutazione superiore SVS Soglia di valutazione inferiore SVI Protezione della salute umana 6% del valore limite su 24 ore (75 µg/m 3 da non superare più di 3 volte per anno civile) 4% del valore limite su 24 ore (5 µg/m 3 da non superare più di 3 volte per anno civile) 4 di 12

41 Allegato B Anno 21 Ossidi di azoto (NO x ) Il parametro biossido di azoto richiede una certa sorveglianza in quanto le concentrazione rilevate risultano prossime ai valori limite previsti dal DLgs 155/21. I Grafici 2 e 3 riportano rispettivamente, per ciascuna stazione della rete, i valori massimi e medi di NO 2 rilevati durante l anno 21. NO 2 - Valori massimi orari Valore massimo orario Valore Limite orario 25 2 µg/m Treviso BU Conegliano BU Castelfranco Veneto BR Mansuè BR Cavaso del Tomba BR Vittorio Veneto TU Grafico 2 Confronto con il limite previsto dal DLgs 155/21 dei massimi orari di NO 2 rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale NO 2 - Media annua Media annua Valore Limite annuale µg/m Treviso BU Conegliano BU Castelfranco Veneto BR Mansuè BR Cavaso del Tomba BR Vittorio Veneto TU Grafico 3 Confronto con il limite previsto dal DLgs 155/21 dei valori medi annui di NO 2 rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale 5 di 12

42 Allegato B Anno 21 Si osservano ridotte concentrazioni dell inquinante presso la stazione di Cavaso del Tomba che, situata in zona di background rurale, è posizionata sul crinale del monte Tomba a 85 m slm lontano da zone residenziali e fonti di pressione e che costituisce un ottimo indicatore della qualità dell aria di fondo. NO 2 Protezione della salute umana valore limite orario Protezione della salute umana valore limite annuale Soglia di valutazione superiore SVS 7% del valore limite orario (14µg/m 3 da non superare più di 18 volte per anno civile) 8% del valore limite annuale (32 µg/m 3 ) Soglia di valutazione inferiore SVI 5% del valore limite orario (1µg/m 3 da non superare più di 18 volte per anno civile) 65% del valore limite annuale (26 µg/m 3 ) Nel Grafico 4 vengono messe a confronto le concentrazioni medie annuali di NO 2 rilevate negli anni dal 26 al 21 presso le centraline della rete fissa della provincia di Treviso. La Tabella 3 riporta, per ciascuna centralina, il confronto con le Soglie di Valutazione previste dal DLgs 155/21. NO 2 - Media annua 6 5 Treviso BU Castelfranco Veneto BR SVI Conegliano BU Mansuè BR SVS 4 µg/m Grafico 4 Confronto con il limite previsto dal DLgs 155/21 dei valori medi annui di NO 2 rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale Centralina Confronto dei dati con le SV Treviso Conegliano Castelfranco Mansuè Medie annuali>svs negli anni 26, 27, 28, 29, 21 Medie annuali>svi negli anni 26, 27, 29, 21 Media annuale>svs nel 26, e >SVI nel 27 e 28 Medie annuali<svi negli anni 26, 27, 28, 29, 21 Valutazione della qualità dell aria per NO 2 Superamento della SVS Superamento SVI No superamento della Cosa prevede il DLgs 155/21 risulta necessario provvedere al monitoraggio dell inquinante con rete fissa al fine di valutare la qualità dell aria ambiente è possibile combinare misurazioni in siti fissi con tecniche di modellizzazione o di misurazioni indicative al fine di valutare la qualità dell aria ambiente è possibile utilizzare anche solo tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. Tabella 3 Valutazione della qualità dell aria per il parametro NO 2 secondo le indicazioni del DLgs 155/21 per le centraline della rete fissa presente nel territorio provinciale di Treviso 6 di 12

43 Allegato B Anno 21 Le concentrazioni di NO 2 rilevate negli ultimi 5 anni risultano al di sopra della Soglia di Valutazione Superiore (SVS) a Treviso e al di sopra della Soglia di Valutazione Inferiore (SVI) a Castelfranco e Conegliano. Risultano inferiori alla Soglia di Valutazione Inferiore (SVI) a Mansuè. Nel grafico e nella tabella non vengono riportate le concentrazioni rilevate presso la centralina di Cavaso del Tomba, essendo disponibili i dati solamente degli anni dal 28 al 21 ovvero non sufficienti al confronto con le Soglie di Valutazione indicate dal DLgs 155/21, e le concentrazioni rilevate presso la stazione di traffico di Vittorio Veneto che, visto le caratteristiche del sito, risultano superiori alla SVS. Monossido di carbonio (CO) Come per il parametro SO 2, anche l inquinamento da CO non costituisce un problema in quanto i valori riscontrati risultano da anni nettamente inferiori ai limiti di legge come mostrato nel Grafico 5 relativo ai rilevamenti del 21. CO - Massima media mobile 8 ore 12. Valore massimo media mobile 8 ore Valore Limite mg/m Treviso BU Conegliano BU Castelfranco Veneto BR Mansuè BR Vittorio Veneto TU Grafico 5 Confronto con il limite previsto dal DLgs 155/21 dei valori massimi di media mobile su 8 ore di CO rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale Le concentrazioni di CO rilevate in ciascuna delle centraline della rete provinciale di Treviso negli ultimi 5 anni risultano al di sotto della Soglia di Valutazione Inferiore (SVI) e sarebbe pertanto possibile, in base al DLgs 155/21 utilizzare anche solo tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva al fine di valutare la qualità dell aria ambiente. Ozono (O 3 ) CO Media su 8 ore Soglia di valutazione superiore SVS 7% del valore limite (7 mg/m 3 ) Soglia di valutazione inferiore SVI 5% del valore limite (5 mg/m 3 ) Nel Grafico 6 vengono riportati per l anno 21 il numero di superamenti orari della soglia d informazione prevista dal D.Lgs 155/21 pari a 18µg/m 3 e dell obbiettivo a lungo termine previsto dallo stesso Decreto di 12µg/m 3 come media su 8 ore. 7 di 12

44 Allegato B Anno O 3 - Superamenti Soglie N di superamenti soglia di informazione N di superamenti dell'obbiettivo per la protezione della salute Treviso BU Conegliano BU Castelfranco Veneto BR 6 Mansuè BR Cavaso del Tomba BR Grafico 6 Superamenti dei valori limite per l ozono previsti dal D.Lgs n. 155/21 per esposizione acuta rilevati nel 29 presso le centraline fisse della rete provinciale Polveri inalabili (PM1) Nei seguenti Grafici 7 e 8 vengono riportati i valori medi annuali dell inquinante osservati presso le stazioni della rete e il numero di superamenti del valore limite giornaliero di 5 g/m 3 da non superare per più di 35 volte l anno come previsto dal DLgs 155/21. PM1 - valore medio annuale 7 6 Media (µg/m3) Valore Limite annuale dal Treviso BU Conegliano BU Castelfranco Veneto BR Mansuè BR Cavaso del Tomba BR Grafico 7 Confronto con il limite previsto dal DLgs 155/21 dei valori medi annuali 21 di PM1 rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale 8 di 12

45 Allegato B Anno 21 PM1 - n superamenti limite giornaliero N Superamenti 5 µg/m3 Numero di Superamenti ammessi dal D.Lgs 155/ Treviso BU Conegliano BU Castelfranco Veneto BR Mansuè BR Cavaso del Tomba BR Grafico 8 Numero di superamenti del limite giornaliero di PM1 previsto dal DLgs 155/21 rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale Presso la stazione di Treviso il valore massimo nell anno 21, osservato il 14 marzo, è risultato pari a 152 µg/m 3. Il 15 dicembre a Mansuè si è raggiunto il valore massimo annuale pari a 144 µg/m 3, il 19 marzo a Conegliano il valore massimo di 127 µg/m 3, lo stesso giorno a Castelfranco Veneto il valore di 125 µg/m 3 e a Cavaso del Tomba 97 µg/m 3. La Tabella 4 e i Grafici 9 e 1 riassumono i valori di PM1 medi annuali e il numero di superamenti giornalieri di 5 µg/m 3 rilevati negli anni dal 26 al 21 nella provincia di Treviso. In rosso sono indicati i superamenti di legge. PM1 (µg/m 3 ) Treviso BU Conegliano BU Mansuè BR Castelfranco BR Cavaso del Tomba BR media % dati validi n. sup. 5 µg/m 3 media % dati validi n. sup. 5 µg/m 3 media % dati validi n. sup. 5 µg/m 3 media % dati validi n. sup. 5 µg/m 3 media % dati validi n. sup. 5 µg/m * * * * la percentuale di dati validi è inferiore al 9% e pertanto il valore medio annuale è da considerarsi indicativo e non direttamente confrontabile con il limite di legge previsto dal DLgs 155/21. Tabella 4 Concentrazioni di PM1 rilevate dal 26 al 21 presso le stazioni fisse della rete di rilevamento della qualità dell aria della provincia di Treviso confronto con i limiti di legge 9 di 12

46 Allegato B Anno 21 PM1 - valore medio annuale Valore Limite annuale dal Treviso BU Conegliano BU Mansuè BR Cavaso del Tom ba BR Castelfranco Veneto BR Grafico 9: Confronto con il limite previsto dal DLgs 155/21 dei valori medi annui di PM1 rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale PM1 - n superamenti limite giornaliero Numero di Superamenti ammessi dal D.Lgs. 155/ Treviso BU Conegliano BU Mansuè BR Cavaso del Tomba BR Castelfranco Veneto BR Grafico 1: Confronto con il limite previsto dal DLgs 155/21 dei superamenti annui di PM1 rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale Il confronto dei dati storici con le Soglie di Valutazione previste dal DLgs 155/21 è possibile solamente per le centraline di Treviso, Conegliano e Mansuè in quanto non sono ancora disponibili, per le centraline di Cavaso del Tomba e Castelfranco Veneto, serie di almeno 5 anni. PM1 Media su 24 ore Media annuale Soglia di valutazione superiore SVS 7% del valore limite (35µg/m 3 da non superare più di 35 volte per anno civile) 7% del valore limite (28 µg/m 3 ) Soglia di valutazione inferiore SVI 5% del valore limite (25µg/m 3 da non superare più di 35 volte per anno civile) 5% del valore limite (2 µg/m 3 ) 1 di 12

47 Allegato B Anno 21 Le concentrazioni di PM1 rilevate negli ultimi 5 anni a Treviso, Conegliano e Mansuè risultano al di sopra della Soglia di Valutazione Superiore (SVS) per quanto riguarda la media annuale e superiore al VALORE LIMITE per quanto riguarda i valori medi giornalieri. Oltre ai dati rilevati presso le centraline fisse della rete, ARPAV esegue campagne di monitoraggio PM1 con strumentazione mobile. Grazie a tali monitoraggi è possibile caratterizzazione la qualità dell aria di alcuni Comuni della provincia di Treviso, sprovvisti di centraline fisse, utilizzando una metodologia di calcolo proposta dall Osservatorio Regionale Aria (ORAR) dell ARPAV per la verifica del rispetto dei limiti di legge previsti per il parametro PM1 dal DLgs 155/21. La figura 3 riporta la situazione dei monitoraggi eseguiti nella provincia di Treviso aggiornata al 31 dicembre 21. Sono indicati in rosso i comuni nei quali i monitoraggi hanno dimostrato il rischio effettivo dei superamenti dei limiti di legge per il parametro PM1, in verde i comuni nei quali non vi è il rischio di superamento di tali limiti e in arancio i comuni nei quali devono essere completate le indagini. Fregona Monitoraggio PM1-21 Vittorio Veneto Zona C Revine Lago Sarmede Monitoraggio in corso Cappella Maggiore Cison di Valm. Comune non monitorato Follina Tarzo Cordignano Ripetizione monitoraggio Colle Umberto Miane Orsago Segusino Refrontolo Pieve di Soligo S. Fior Godega di S. U. Valdobbiadene S. Pietro di F. Farra di Soligo Conegliano Gaiarine Cavaso del Tomba S. Vendemiano Codogne' Vidor Sernaglia della B Paderno del G. Pederobba Portobuffole' Moriago d. B. Possagno Susegana Mareno di P. Vazzola Monfumo S. Lucia di P. Crocetta del M. Fontanelle Mansue' Meduna di L. Borso del Grappa Cornuda Nervesa della B. Crespano del G. Gorgo al Mont. Maser Giavera del M. S. Polo di P. Oderzo Asolo Volpago del M. Cimadolmo Caerano S. M. Arcade Spresiano Ormelle Motta di Livenza Fonte S. Zenone d. E. Montebelluna Povegliano Maserada sul P. Altivole Ponte di Piave Trevignano Chiarano Ponzano V. Cessalto Loria Riese Pio X Villorba Breda di P. Salgareda Carbonera Paese S. Biagio di C. Castello di G. Zenson di P. Vedelago Istrana TREVISO Monastier di T. Castelfranco V. Morgano Quinto di T. Silea Casier Resana Preganziol Casale sul Sile Roncade Zero Branco Zona A Mogliano V. Figura 3 Risultati dei monitoraggi PM1 eseguiti in Provincia di Treviso al 31 dicembre 21 Polveri respirabili (PM2.5) Nel Grafico 11 e nella Tabella 5 vengono riportati i valori medi annuali dell inquinante osservati presso le stazioni della rete. Il confronto con il limite di legge previsto dal DLgs 155/21, che entrerà in vigore nel 215, è stato superato a Treviso ma non a Conegliano e Mansuè. Si sottolinea tuttavia che la percentuale di dati disponibili relativi all inquinante determinato presso queste ultime due centraline non raggiunge il 9% come indicato nell Allegato 1 del decreto e pertanto i valori sono da considerarsi indicativi. 11 di 12

48 Allegato B Anno 21 Treviso BU Conegliano BU Mansuè BR Valore limite al 215 PM2.5 µg/m % Dati validi 9 59* 61* 9 (*) la percentuale di dati validi è inferiore al 9% e pertanto il valore medio annuale è da considerarsi indicativo e non direttamente confrontabile con il limite di legge previsto dal DLgs 155/21. PM2.5 - valore medio anno 21 5 Media (µg/m3) PM2.5 - Valore Limite annuale dal Treviso BU Conegliano BU Mansuè BR Grafico 11 Confronto con il limite previsto dal DLgs 155/21 dei valori medi annuali 21 di PM2.5 rilevati presso le centraline fisse della rete provinciale 12 di 12

49 Allegato C Anno 21 ALLEGATO C MONITORAGGIO PRESSO ALCUNI SITI DI TRAFFICO DEL COMUNE DI TREVISO Via Orleans/vicolo Trento Trieste aeroporto Canova di Treviso In seguito alla convenzione firmata tra ARPAV Dipartimento di Treviso e l Amministrazione Comunale di Treviso, a partire dal 28, vengono realizzate ogni anno tre campagne di monitoraggio PM1 presso diversi siti del territorio comunale individuati dall Amministrazione Comunale stessa. Di seguito vengono riportati i dati ottenuti dalle tre campagne di monitoraggio eseguite nell anno 21 di cui la prima tra il 17 Febbraio e il 3 Marzo nel sito di traffico individuato tra Viale Orleans e Vicolo Trento e Trieste e la seconda e terza dal 1 novembre al 6 dicembre 21 in prossimità dell Aeroporto Canova precisamente presso la scuola Appiani e lungo la SS 515 Noalese. Su alcuni campioni di PM1 prelevati durante le campagne sono state eseguite analisi per la caratterizzazione chimica del particolato provvedendo alla determinazione di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) ed in particolare Benzo(a)Pirene (B(a)P) e della frazione inorganica (metalli). Risultati della campagna di monitoraggio Si premette che i limiti di concentrazione in aria per gli inquinanti previsti dalla normativa si riferiscono principalmente allo stato di qualità dell aria monitorato con stazioni fisse rispondenti a precisi criteri di posizionamento e numero minimo di dati raccolti. Nel presente caso le valutazioni sono riferite a un monitoraggio di breve periodo effettuato con campionatori rilocabili che non garantiscono le stesse condizioni di rappresentatività temporale (numero di campioni raccolti) previste dalla normativa vigente per le stazioni di tipo fisso. Per quanto detto, la valutazione del rispetto dei limiti stabiliti dalla normativa per i dati ambientali rilevati a Treviso tra Viale Orleans e Vicolo Trento e Trieste e in vicinanza dell Aeroporto Canova durante le campagne eseguite nell anno 21 devono essere considerate, in particolare per i parametri a lungo termine, con valore indicativo. Come già noto, sulla base dell esperienza ormai consolidata di monitoraggio del PM1, si può affermare che le concentrazioni di PM1 dipendono in parte dal contributo delle sorgenti locali, come il traffico o le sorgenti industriali, e in misura notevole dal background regionale ed urbano. Nei siti di Traffico Urbano (TU), caratterizzati da un contributo diretto all inquinamento da parte dei flussi veicolari, le concentrazioni di PM1 possono talvolta superare i valori corrispondenti, rilevati in un sito di background, lontano da archi stradali importanti per diverse decine di µg/m 3. Nelle seguenti tabelle e grafici vengono riportati i dati di PM1 rilevati nei tre siti di Traffico Urbano e confrontati con quelli rilevati, nello stesso periodo, presso la centralina di BU di via Lancieri di Novara a Treviso. 1 di 1

50 Allegato C Anno 21 INCROCIO TRA VIALE ORLEANS E VICOLO TRENTO E TRIESTE Campionatore rilocabile PM1 Sito campionamento PM1 incrocio via Orleans e vicolo Trento e Trieste Nella Tabella 1 e nel Grafico 1 vengono riportate le concentrazioni giornaliere di PM1 riferite al periodo di monitoraggio presso il sito individuato tra via Orleans e vicolo Trento e Trieste e, per confronto, presso la staziona fissa di background della rete ARPAV di Treviso posizionata in Via Lancieri di Novara. Data PM1 (µg/m 3 ) Treviso tra Viale Orleans e Vicolo Trento e Trieste Treviso Via Lancieri di Novara 17/2/ /2/ /2/ /2/ /2/ /2/ /2/ /2/ /2/ /2/ /2/ /2/ /3/ /3/ /3/ Media di periodo N giorni di 7 su 15 5 su 15 superamento Tabella 1 Confronto delle concentrazioni giornaliere di PM1 misurate presso la centralina fissa ed il campionatore rilocabile. Il confronto con il valore limite giornaliero previsto dal DLgs 155/21, pari a 5 µg/m 3, da non superare per più di 35 volte l anno, evidenzia che durante la campagna di monitoraggio si sono verificati alcuni superamenti dello stesso in entrambi i siti. La concentrazione media del periodo risulta superiore presso il sito di viale Orleans/vicolo Trento Trieste rispetto alla stazione fissa di via Lancieri di Novara con concentrazioni giornaliere che superano mediamente del 25% quelle rilevate nello stesso periodo presso la stazione fissa. 2 di 1

51 Allegato C Anno 21 PM1 - Concentrazioni giornaliere 17/2/21-3/3/21 1 Treviso tra Viale Orleans e Vicolo Trento e Trieste Treviso Via Lancieri di Novara BU Valore limite giornaliero 8 PM1 µg/m /2 18/2 19/2 2/2 21/2 22/2 23/2 24/2 25/2 26/2 27/2 28/2 1/3 2/3 3/3 Grafico 1 Concentrazioni giornaliere di PM1 Confronto tra il campionatore rilocabile e la stazione fissa di background di Treviso via Lancieri di Novara. La caratterizzazione chimica del particolato La caratterizzazione chimica del particolato atmosferico prevede l individuazione nelle polveri inalabili dei seguenti composti: - Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e in particolare del Benzo(a)Pirene (B(a)P); - Metalli. Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) Premesso che le indagini eseguite con il campionatore rilocabile forniscono misure indicative dei livelli di inquinanti, il valore medio di concentrazione del Benzo(a)Pirene a Treviso Viale Orleans risulta maggiore rispetto a quello rilevato nel medesimo periodo presso la stazione fissa di Background Urbano della rete ARPAV di Treviso in Via Lancieri di Novara come mostrato in Tabella 2. Si ricorda che nell anno 21 l Obiettivo di Qualità di 1. ng/m 3 prefissato dal D.Lgs. 155/1 è stato superato presso la stazione fissa di Treviso con un valore di 1.1 ng/m 3. Nella Tabella 2 e nel Grafico 2 vengono riportate le concentrazioni degli IPA determinati su alcuni campioni di PM1 prelevati nei due siti di monitoraggio ed in particolare nei campioni dei giorni: Febbraio e 1 Marzo 21. Tra i composti IPA presenti nei campioni sono stati quantificati quelli considerati di rilevanza tossicologica dal D.Lgs 155/1 ovvero Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(a)antracene, Benzo(ghi)perilene, Crisene, Dibenzo(ah)antracene, Indeno(123-cd)pirene. 3 di 1

52 Allegato C Anno 21 Concentrazioni medie del periodo (ng/m 3 ) Treviso - Viale Orleans/Vicolo Trento e Trieste Treviso - Via Lancieri di Novara Benzo(a)pirene Benzo(a)antracene Benzo(b)fluorantene Benzo(k)fluorantene.9.8 Benzo(ghi)perilene Crisene Dibenzo(ah)antracene.1.1 Indeno(123-cd)pirene IPA totali Tabella 2 Concentrazioni di IPA determinate su PM1 prelevati nel sito di monitoraggio e presso la stazione fissa di Treviso. IPA - concentrazioni medie del periodo di monitoraggio Treviso - viale Orleans/vicolo Trento e Trieste Treviso - via Lancieri di Novara ng/m Benzo(a)pirene Benzo(a)antracene Benzo(b)fluorantene Benzo(k)fluorantene Benzo(ghi)perilene Crisene Dibenzo(ah)antracene Indeno(123-cd)pirene Grafico 2 Confronto tra i valori di IPA determinati su campioni di PM1 prelevati nel sito di monitoraggio e presso la stazione fissa di Treviso Le concentrazioni dei diversi composti IPA sono risultate maggiori presso il sito di viale Orleans/vicolo Trento e Trieste rispetto a quelle rilevate nel medesimo periodo presso la stazione fissa di via Lancieri di Novara. In particolare il Benzo(a)pirene risulta mediamente per il 72% più elevato nel primo sito rispetto al secondo. Il Grafico 3 riporta nel dettaglio i valori degli IPA determinati sui campioni giornalieri di PM1 rilevati a Treviso tra Viale Orleans e Vicolo Trento e Trieste. 4 di 1

53 Allegato C Anno Treviso viale Orleans/vicolo Trento e Trieste IPA - valori giornalieri 12 1 ng/m feb 2-feb 23-feb 26-feb 1-mar Media Benzo(a)antracene Benzo(a)pirene Benzo(b)fluorantene Benzo(k)fluorantene Benzo(ghi)perilene Crisene Dibenzo(ah)antracene Indeno(123-cd)pirene Grafico 3 Valori di IPA rilevati su campioni giornalieri di PM1 prelevati a Treviso nel sito di monitoraggio. Metalli La Tabella 3 riporta i valori medi di concentrazione in aria dei metalli pesanti, per i quali è previsto un limite di legge, rilevati nelle polveri inalabili durante la campagna di monitoraggio e durante l anno 21 presso la stazione fissa di Treviso. Metallo (ng/m 3 ) Treviso tra Viale Orleans e Vicolo Trento e Trieste Valore medio campagna Valore medio campagna Treviso Valore medio anno 21 Valore di rif. D.Lgs. 155/21 Arsenico <1. 6. Cadmio Nickel Mercurio <1. <1. <1. n.d Piombo Tabella 3 Concentrazioni media dei metalli nel rilevati presso la stazione rilocabile durante la campagna di monitoraggio e presso la stazione fissa di Treviso Per quanto le indagini forniscano informazioni indicative sui livelli di inquinanti è possibile osservare che i valori di concentrazione dei metalli pesanti rilevati a Treviso tra Viale Orleans e Vicolo Trento e Trieste e quelli presso la stazione di Treviso in Via Lancieri di Novara, risultino largamente al di sotto del Valore Obiettivo previsto dal D.Lgs. 155/1. Tali inquinanti, anche in basse concentrazioni, possono fungere da catalizzatori di reazioni radicaliche che stanno alla base della formazione dello smog fotochimico. 5 di 1

54 Allegato C Anno 21 AEROPORTO CANOVA: SCUOLA APPIANI SS 515 NOALESE Scuola Appiani SS 515 Noalese Siti di campionamento PM1 SS 515 Noalese scuola Appiani I monitoraggi in vicinanza della scuola Appiani e lungo la SS 515 Noalese sono stati eseguiti contemporaneamente per poter confrontare le due situazioni. La campagna in vicinanza della scuola è iniziata qualche giorno prima. Nella Tabella 4 e nel Grafico 4 vengono riportate le concentrazioni giornaliere di PM1 rilevate nel periodo novembre 21 presso i siti di traffico in vicinanza della scuola Appiani e, per confronto, presso la staziona fissa di background della rete ARPAV di Treviso posizionata in Via Lancieri di Novara. Nella Tabella 5 e nel Grafico 5 vengono riportate le concentrazioni di PM1 rilevate nel periodo 18 novembre 5 dicembre 21 presso i siti di traffico in vicinanza della scuola Appiani, lungo la SS 515 e, per confronto, presso la staziona fissa di background della rete ARPAV di Treviso posizionata in Via Lancieri di Novara. Data Treviso scuola Appiani PM1 (µg/m 3 ) Treviso Via Lancieri di Novara 12/11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ Media di periodo N giorni di superamento 4 su 6 4 su 6 6 di 1

55 Allegato C Anno 21 Tabella 4 Confronto delle concentrazioni giornaliere di PM1 misurate presso la centralina fissa ed il campionatore rilocabile posizionato presso la scuola Appiani. PM1 (µg/m 3 ) Data Treviso Treviso Treviso Via scuola SS 515 Lancieri di Appiani Noalese Novara 18/11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ Media di periodo N giorni di superamento 6 su 18 3 su 18 2 su 18 Tabella 5 Confronto delle concentrazioni giornaliere di PM1 misurate presso la centralina fissa ed i campionatori rilocabili posizionati presso la scuola Appiani e presso la SS 515. Il confronto con il valore limite giornaliero previsto dal DLgs 155/21, pari a 5 µg/m 3, da non superare per più di 35 volte l anno, evidenzia che durante la campagna di monitoraggio si sono verificati alcuni superamenti dello stesso in ciascuno dei tre siti. La concentrazione media del periodo novembre 21 risulta superiore presso il sito della scuola Appiani rispetto alla stazione fissa di via Lancieri di Novara con concentrazioni giornaliere che superano mediamente del 21% quelle rilevate nello stesso periodo presso la stazione fissa. 7 di 1

56 Allegato C Anno Treviso - scuola Appiani - TU Treviso Via Lancieri di Novara BU Valore limite giornaliero PM1 - Concentrazioni giornaliere 12/11/21-17/11/21 1 PM1 µg/m /11/1 13/11/1 14/11/1 15/11/1 16/11/1 17/11/1 Grafico 4 Concentrazioni giornaliere di PM1 Confronto tra il sito della scuola Appiani e la stazione fissa di background di Treviso via Lancieri di Novara. PM1 - Concentrazioni giornaliere 18/11/21-5/12/ Treviso - scuola Appiani - TU Treviso - SS 515 Noalese - TU Treviso Via Lancieri di Novara BU Valore limite giornaliero PM1 µg/m /11/1 2/11/1 22/11/1 24/11/1 26/11/1 28/11/1 3/11/1 2/12/1 4/12/1 Grafico 5 Concentrazioni giornaliere di PM1 Confronto tra i siti della scuola Appiani, SS 515 e la stazione fissa di background di Treviso via Lancieri di Novara. Relativamente al periodo 18 novembre 5 dicembre 21, le contrazioni di PM1 rilevate presso la scuola Appiani risultano superiori rispetto a quelle rilevate presso la stazione fissa di via Lancieri di Novara con concentrazioni giornaliere che superano mediamente del 52% quelle rilevate presso la stazione fissa. Nello stesso periodo le contrazioni di PM1 rilevate presso la SS 515 Noalese risultano superiori rispetto a quelle rilevate presso la stazione fissa di via Lancieri di Novara con concentrazioni giornaliere che superano mediamente del 21% quelle rilevate presso la stazione fissa. 8 di 1

57 Allegato C Anno 21 Dai risultati si deduce che il sito della scuola Appaini risulta maggiormente influenzato dalla presenza di inquinamento locale, presumibilmente riconducibile al traffico veicolare, rispetto al sito monitorato presso la SS 515 Noalese. La caratterizzazione chimica del particolato La caratterizzazione chimica del particolato atmosferico prevede l individuazione nelle polveri inalabili dei seguenti composti: - Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e in particolare del Benzo(a)Pirene (B(a)P); - Metalli. Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) Nella Tabella 6 e nel Grafico 6 vengono riportate le concentrazioni degli IPA determinati su alcuni campioni di PM1 prelevati nei due siti di monitoraggio ed in particolare nei campioni dei giorni: Novembre e 2 5 Dicembre 21. Tra i composti IPA presenti nei campioni sono stati quantificati quelli considerati di rilevanza tossicologica dal D.Lgs 155/1 ovvero Benzo(a)pirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(a)antracene, Benzo(ghi)perilene, Crisene, Dibenzo(ah)antracene, Indeno(123-cd)pirene. Concentrazioni medie del periodo (ng/m 3 ) Treviso scuola Appiani Treviso SS 515 Noalese Treviso - Via Lancieri di Novara Benzo(a)pirene Benzo(a)antracene Benzo(b)fluorantene Benzo(k)fluorantene Benzo(ghi)perilene Crisene Dibenzo(ah)antracene Indeno(123-cd)pirene IPA totali Tabella 6 Concentrazioni di IPA determinate su PM1 prelevati nei siti di monitoraggio e presso la stazione fissa di Treviso. Le concentrazioni dei diversi composti IPA sono risultate leggermente maggiori presso il sito della SS 515 rispetto al sito della scuola Appiani e in entrambi i casi maggiori di quelle rilevate nel medesimo periodo presso la stazione fissa di via Lancieri di Novara. 9 di 1

58 Allegato C Anno IPA - concentrazioni medie del periodo di monitoraggio 18/11/21-5/12/21 Treviso - scuola Appiani - TU Treviso - SS 515 Noalese - TU Treviso - via Lancieri di Novara - BU 2. ng/m Benzo(a)pirene Benzo(a)antracene Benzo(b)fluorantene Benzo(k)fluorantene Benzo(ghi)perilene Crisene Dibenzo(ah)antracene Indeno(123-cd)pirene Grafico 6 Confronto tra i valori di IPA determinati su campioni di PM1 prelevati nei siti di monitoraggio e presso la stazione fissa di Treviso Metalli La Tabella 7 riporta i valori medi di concentrazione in aria dei metalli pesanti, per i quali è previsto un limite di legge, rilevati nelle polveri inalabili durante la campagna di monitoraggio e durante l anno 21 presso la stazione fissa di Treviso. Metallo (ng/m 3 ) Treviso scuola Appiani Treviso SS 515 Noalese Treviso - Via Lancieri di Novara Valore medio campagna Valore medio anno 21 Valore di rif. D.Lgs. 155/21 Arsenico <1. <1. <1. <1. 6. Cadmio Nickel Mercurio <1. <1. <1. <1. n.d Piombo Tabella 7 Concentrazioni media dei metalli sui campioni di PM1 rilevati nei siti di monitoraggio e presso la stazione fissa di Treviso I dati risultano confrontabili nei tre siti considerati e largamente al di sotto del Valore Obiettivo previsto dal D.Lgs. 155/1. 1 di 1

59 Rapporto Tecnico Scientifico Commento meteorologico per il territorio comunale di Treviso e valutazione di alcuni parametri utili alla dispersione degli inquinanti atmosferici anno 21 Sintesi Il presente rapporto annuale illustra l andamento meteorologico del 21 con riferimento al territorio comunale di Treviso. In particolare sono analizzati gli andamenti dei principali fenomeni meteorologici che favoriscono la dispersione degli inquinanti atmosferici quali le piogge e i venti. Per le precipitazioni, sono forniti i dati cumulati mensili e annuali; mentre per i venti sono illustrate le rose dei venti stagionali e annuali. Oltre ad un analisi approfondita del 21 riferimenti e confronti sono stati fatti con il clima (inteso come serie dal 21-29) e con i singoli anni 29 e 25, rispettivamente riconosciuti come tra gli anni più favorevole e meno favorevole alla dispersione degli inquinanti. Una grafico riassuntivo di insieme, illustrata con diagrammi a torte di semplice comprensione dei due principali fenomeni meteorologici è inoltre allegata in calce, come nuovo prodotto sperimentale. Autori: M.E. Ferrario, A. Barbi, A. Rossa Revisione: M. Monai Dipartimento Regionale Sicurezza del Territorio Servizio Centro Meteorologico di Teolo Unità Operativa Meteorologia Ambientale e Modellistica Unità Operativa Meteorologia Operativa Via G. Marconi, Teolo (PD) Tel Fax cmt@arpa.veneto.it

60 1. Analisi della situazione meteorologica dell anno 21 Per l analisi meteorologica dell anno 21 ci si è basati sul commento meteorologico annuale riferito al territorio regionale, adattandolo in particolare all area trevigiana Situazione meteorologica I primi due mesi dell anno presentano caratteristiche meteorologiche simili a quelle registrate nel precedente mese di dicembre 29 ossia frequenti episodi piovosi, in alcuni casi nevosi anche in pianura, e assenza di un prolungato periodo di tempo stabile tipico della stagione invernale in Veneto. Solo tra il 12 e il 28 Gennaio si registra una fase abbastanza stabile e fredda mentre per il resto la situazione meteorologica risulta piuttosto variabile con diversi episodi perturbati. La primavera 21 si presenta come una tipica stagione intermedia con forti variazioni termiche ed alternanza di fasi ancora tipicamente invernali (inizio Marzo) e di qualche anticipo della bella stagione calda (fine Aprile). Complessivamente si è trattato di un primavera fresca e un po più umida rispetto alla media in relazione a strutture sinottiche assai favorevoli al tempo incerto, instabile/perturbato, soprattutto in Maggio. Marzo inizialmente assume caratteristiche tipiche della stagione invernale con temperature basse e un episodio nevoso importante tra i giorni 1 e 11 quando nevica diffusamente su tutta la regione, anche su pianura e costa. Dal 15 al 22 un'alta pressione mediterranea provoca un netto miglioramento del tempo e si avvertono i primi tepori primaverili, almeno in pianura. Dal 23 a fine mese, il tempo cambia nuovamente con ritorno della variabilità e di qualche evento perturbato. Aprile alterna fasi tardo-invernali con ultime intrusioni d aria fredda nella prima parte del mese a fasi anticicloniche e primi accenni primaverili. Maggio, salvo poche giornate, è piuttosto instabile/perturbato ed assai più fresco del solito. Dal 2 al 19 la presenza pressoché continua di un area depressionaria sul Mediterraneo occidentale, determina un periodo di maltempo con giornate spesso piovose, anche temporalesche (con fase perturbata più intensa tra il 3-6 maggio). Tra il la presenza di un alta pressione, consente un clima più primaverile, addirittura di stampo estivo, con punte sopra 3 C il 25. Dal 26 si assiste ad un nuovo cambiamento del tempo per l avvicinarsi ed il successivo transito di due gocce fredde, responsabili di 4 giorni instabili e freschi. L estate 21 si presenta come piuttosto calda con prolungate fasi di bel tempo e temperature elevate specie in luglio e nell ultima decade di agosto. Tuttavia non sono mancante le fasi di variabilità o d instabilità con associati fenomeni anche intensi. Il mese di Giugno, inizia con un fase di prevalente bel tempo caldo grazie alle propaggini dell alta pressione delle Azzorre e di una successiva avvezione di aria calda di matrice africana fino a metà mese circa. In seguito, fino al giorno 21, le condizioni meteorologiche risultano alquanto variabili a tratti anche perturbate con frequenti piogge e temporali. A fine mese l affermarsi dell'alta pressione delle Azzorre favorisce il ritorno del tempo stabile. Luglio si presenta assai più secco e caldo rispetto al solito in relazione al persistere di condizioni anticicloniche sia di matrice atlantica, ma anche per campi di alta pressione mediterranei. In questo contesto, a tre riprese si sono verificate ondate di caldo d'origine africana fino al 23. In seguito la situazione cambia per il sopraggiungere di una saccatura che dal Nord Europa va a posizionarsi sui Balcani, generando una fase un po' più variabile, a tratti instabile. Il mese di Agosto registra una prima parte, fino al 18, caratterizzata da tempo in prevalenza variabile. A due riprese le saccature risultano anche piuttosto profonde dando luogo ad episodi perturbati, con diffusi fenomeni pluvio-temporaleschi (5 e 16 Agosto). Dal 19 al 28 agosto la presenza di una dorsale mediterranea ed il rialzo della pressione al suolo consentono il ritorno di giornate stabili, assieme al riaffacciarsi di temperature prettamente estive. In seguito l'ingresso di aria fredda, associato alla presenza di una saccatura nord Europea determina la prima piccola stoccata autunnale con peggioramento del tempo. L autunno 21 risulta complessivamente molto piovoso soprattutto sulle zone pedemontane e montane a causa di frequenti e talvolta intensi eventi sciroccali che colpiscono la regione tra la fine di ottobre e in novembre. Dopo una prima parte delle stagione, fino a metà ottobre, caratterizzata da fasi di tempo stabile alternate a qualche fase di instabilità o perturbata con precipitazioni generalmente in linea con la media e temperature intorno alla media in settembre e fino alla prima 1

61 decade di ottobre, la seconda parte dell autunno 21 mostra un aspetto in prevalenza perturbato con frequenti incursioni depressionarie di origine atlantica che portano molte piogge ed un calo delle temperature più marcato verso fine novembre con le prime gelate anche in pianura. Il mese di dicembre registra ancora diversi episodi perturbati specie nella prima e nella terza decade che determinano una piovosità mensile nettamente sopra la media. Due fasi fredde si registrano tra il 12 e il 19 e a fine mese con un episodio nevoso su tutta la pianura il giorno 17. 2

62 2. Analisi di piogge e venti nel 21 per Treviso Per l analisi dettagliata sono state scelte come di consueto due località, in modo da avere almeno un altro punto di confronto e paragone. Per la città di Treviso si è utilizzata la stazione meteorologica di Treviso-città, ma solo per la precipitazione perché il vento in quel sito è misurato a 2m. L influenza degli edifici attorno non permette di considerato rappresentativo il vento misurato dall anemometro per l intero territorio comunale. Si è quindi scelto l anemometro della stazione di Mogliano Veneto con vento misurato a 1m che può essere preso come sensore rappresentativo del vento reale che soffia su Treviso. Come secondo punto di studio è stata utilizzata la stazione di Conegliano Veneto, sia per i dati di pioggia che per i dati di vento (anemometro a 1m). Figura 1 Vista in dall alto della provincia di Treviso con evidenziate le stazioni CMT (blu) e la città di Treviso (rosso) Precipitazioni nell area di Treviso (stazione meteo di riferimento Treviso città ) Treviso città totale 21 precipitazioni (mm) - mensile precipitazioni (mm) - cumulata GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Figura 2: precipitazioni mensili e totali registrate nell'anno 21 presso la stazione di Treviso città. 3

63 Presso la stazione di Treviso città nel corso dell anno 21 il mese più piovoso è stato novembre, (Figura 2) in cui va ricordato che circa un terzo della pioggia cumulata è caduta nei primi giorni del mese. Comunque tutto l autunno è stato decisamente piovoso con valori sopra i 1mm al mese da settembre a dicembre. Anche la tarda primavera inizio estate con maggio e giugno hanno registrato valori alti, seppur abbastanza comuni negli anni passati (27 e 28). Singolare il valore di febbraio, anch esso oltre i 1mm, un mese raramente molto piovoso. Treviso città precipitazioni (mm) - mensile totale 27 totale 28 totale 29 totale 21 Medio mensile precipitazioni (mm) - cumulata GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Figura 3: confronto delle precipitazioni mensili del 21 con quelle del 27, 28, 29 e con le media del periodo Dal confronto dell anno 21 con gli anni precedenti (Figura 3), risulta che le precipitazioni nella città di Treviso sono state praticamente tutto l anno superiori alla media del periodo Da notare che se marzo e aprile 21 non fossero stati così poco piovosi, le precipitazioni dell anno 21 cumulate sarebbero state sempre sopra o paragonabili a quelle del 29, che a loro volta erano già molto elevate e sopra la media (24-28 vedasi rapporto precedente). Nel dettaglio degli andamenti tra i vari anni si nota un febbraio e un luglio progressivamente più piovosi, mentre spiccano i grandi quantitativi di novembre e dicembre; nonché l andamento in contro-tendenza di marzo 21, poco piovoso rispetto agli ultimi anni. 4

64 2.2. Venti nell area di Treviso Stazione meteo di riferimento Mogliano Veneto a) rosa dei venti di Mogliano dell anno 29 b) rosa dei venti di Mogliano dell anno 21 c) rosa dei venti di Mogliano degli anni d) rosa dei venti di Mogliano dell anno 25 Figura 4: rose dei venti a Mogliano Veneto per diversi anni. Per la lettura delle rose dei venti: la lunghezza delle palette corrisponde alla percentuale dei dati che soffiano da una certa direzione. La somma di tutte le frequenze è uguale a 1%. Il colore rappresenta la classe di velocità del vento in m/s. Le calme sono considerate sotto gli.5 m/s. Si è scelto la suddivisione in 16 quadranti per una rapida identificazione della direzione con le i punti cardinali. Le rose dei venti annuali del 29 e 21 (Figura 4 a) e 3b)) non mostrano grandi differenze, la componente più frequente è sempre da N-NE. Nel 21 le componenti da NE e N sono state più frequenti rispetto al 29, con venti anche forti, anche se in rari casi (NE segmento blu). Il vento più probabile è quindi da N-NE e con velocità tra i 2 e 4 m/s, segue un N più debole tra 1 e 2 m/s. Le calme sono praticamente simili tra i due anni, 13% ca. nel 29, 14% ca. nel 21. Da segnalare la presenza di una componente da SE di chiara origine marina (brezza di mare) presente nei mesi più caldi, come si evince dalle figure 5b e 5c. I venti più forti si hanno in primavera quando il NE raggiunge anche valori orari oltre i 1 m/s. Il confronto con i dati climatologici (media 21-29, Figura 4c) dimostra che nel il regime di venti è stato più intenso, con meno calme di vento e con venti più tesi nel primo quadrante. 5

65 a) Inverno: Dicembre-Gennaio-Febbraio b) Primavera: Marzo-Aprile-Maggio c) Estate: Giugno-Luglio-Agosto d) Autunno: Settembre-Ottobre-Novembre Figura 5 : rose dei venti della stazione meteo di Mogliano Veneto nel 21 suddivise trimestre. Per confronto con i report precedenti si riportano i giorni ventosi definiti come le giornate nel quale per almeno in un ora il vento è soffiato ad una velocità maggiore di 5,5 m/s. Gennaio 2, 8, 9, 31; febbraio: 5, 6, 1, 19; marzo: 4, 7, 8, 9, 1; aprile: 12, 17, 18, 22, 27; maggio 1, 2, 3, 5, 24, 25, 26; giugno: 2; luglio: 18; agosto: 28, 3; settembre: 18: ottobre: 17, 25, 31; novembre: 2, 21, 26, 3; dicembre: 1, 4, 23, 24. La percentuale annua di ore con vento maggiore di 5,5 m/s nel 21 è 2,4% (212 su 876). 6

66 2.3. Precipitazioni nell area di Conegliano Veneto Stazione meteo di riferimento Conegliano Veneto Conegliano Veneto precipitazioni (mm) - mensile totale precipitazioni (mm) - cumulata GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Figura 6: precipitazioni mensili e totali registrate nell'anno 21 presso la stazione di Conegliano Veneto. Presso la stazione di Conegliano nel corso dell anno 21 il mese meno piovoso è stato aprile (Figura 6) con marzo molto simile, mentre quelli più piovosi sono risultati tutti i mesi autunnali tra i quali novembre rappresenta il picco annuale. Precipitazioni superiori ai 1 mm sono state registrate anche in febbraio, maggio e giugno. Il valore della cumulata totale annuale (>18m) è ben sopra la norma climatologica di questa stazione. 7

67 Conegliano Veneto precipitazioni (mm) - mensile totale 27 totale 28 totale 29 totale 21 Medio mensile precipitazioni (mm) - cumulata GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Figura 7: confronto delle precipitazioni mensili del 21 con quelle del 27, 28, 29 e con le media del periodo Dal confronto dell anno 21 con gli anni precedenti risulta che le precipitazioni per la stazione di Conegliano sono state in tutto l anno superiori alla media del periodo (Figura 7). In particolare, si notano gli alti valori assunti in autunno e quelli assunti in maggio e giugno. Maggio si è riportato in linea con gli ultimi anni, dopo un 29 scarso di piogge. Marzo e aprile hanno riportato quantitativi bassi, ma i mesi primaverili hanno mostrato molta variabilità negli ultimi anni. 8

68 2.4. Venti nell area di Conegliano Veneto Stazione meteo di riferimento Conegliano Veneto a) rosa dei venti di Conegliano dell anno 29 b) rosa dei venti di Conegliano dell anno 21 d) rosa dei venti di Conegliano negli anni d) rosa dei venti di Conegliano dell anno 25 Figura 8 : rose dei venti a Conegliano Veneto per diversi anni. Per la lettura delle rose dei venti: la lunghezza delle palette corrisponde alla percentuale dei dati che soffiano da una certa direzione. La somma di tutte le frequenze è uguale a 1%. Il colore rappresenta la classe di velocità del vento in m/s. Le calme sono considerate sotto gli.5 m/s. Si è scelto la suddivisione in 16 quadranti per una rapida identificazione della direzione con le i punti cardinali. Nel 21 i venti nella stazione di Conegliano (Figura 8a) hanno avuto direzione prevalentemente dai settori settentrionali, abbastanza indistintamente tra NO, NNO, N, NNE e NE. Generalmente in questi settori il vento soffia tra 1 e 2 m/s. Si è volutamente tenuta la stessa scala di intensità dei venti della stazione di Mogliano Veneto per meglio cogliere la differenza di regime anemologico tra le due stazioni. Rari gli eventi con vento oltre i 4 m/s. Questo è andamento è confermato dalla climatologia dei venti degli ultimi anni (Figura 8d). Nel 21 le calme (vento <.5 m/s) sono leggermente diminuite passando dal 16% ca. al 14% ca.. La percentuale annua di ore con vento maggiore di 5,5 m/s nel 21 è di.67% (59 casi su 876). 9

69 a) Inverno: Dicembre-Gennaio-Febbraio b) Primavera: Marzo-Aprile-Maggio c) Estate: Giugno-Luglio-Agosto d) Autunno: Settembre-Ottobre-Novembre Figura 9 :rose dei venti della stazione meteo di Conegliano Veneto nel 21 suddivise trimestre. In Figura 9 le rose dei venti a Conegliano Veneto nelle varie stagioni. Per confronto con i report precedenti si riportano i giorni ventosi definiti come le giornate nel quale per almeno in un ora il vento è soffiato ad una velocità maggiore di 5,5 m/s. Gennaio 9, 31; febbraio: 6, 19; marzo: 9, 1; aprile: 5, 12, 17, 18, 22; maggio 2, 4, 6; luglio: 4, 6; settembre: 25; novembre: 2, 28; dicembre: 24. Si tratta in molti casi di un sottoinsieme delle date elencate per la stazione di Treviso. La percentuale annua di ore con vento maggiore di 5,5 m/s nel 21 è,67 % (59 su 876). 1

70 3. Valutazione sintetica qualità dell aria su Treviso Figura 1: torte per la valutazione sintetica della qualità dell aria, relative ai singoli mesi del semestre freddo, per gli anni 21, 29, 25 e per la media climatologica (21-29). Con un nuovo prodotto messo a punto presso l ufficio Meteorologia Ambientale e Modellistica del Centro Meteorologico di Teolo (CMT) si vuole evidenziare e riassumere in maniera sintetica le capacità dispersive dell atmosfera durante l anno 21 sull area di Treviso. Il prodotto è costituito da una serie di torte divise in due semi-cerchi tra i due principali fenomeni meteorologici efficaci per la dispersione degli inquinanti atmosferici: la pioggia (P) che dilava l atmosfera e il vento (V) che disperde gas e aerosol oltre che portare al ricambio della massa d aria (Figura 1). Ogni metà torta è divisa in 3 categorie secondo soglie che sono frutto di analisi di situazioni passate. La prima soglia indicata con il colore rosso raccoglie tutte le giornate con precipitazioni cumulate assenti o scarse per la pioggia e brezze deboli per i venti. La seconda soglia, indicata in giallo, raccoglie tutte le giornate con piogge deboli o scarse e venti moderati. Infine la terza soglia, indicata in verde, raccoglie tutte le situazioni con piogge abbondanti e venti forti. Le tre fasce raccolgono il 1% delle situazioni per ognuno dei semi-cerchi. Per ogni fetta è indicata la relativa percentuale. Sono presentati diversi anni. L ultimo anno il 21, il 29 riconosciuto come anno che ha mostrato ottime capacità dispersive, il 25 noto in passato come anno problematico per l inquinamento atmosferico, e infine il clima inteso come somma di tutti gli anni disponibili nella serie storica (21-29), escluso l anno in analisi (21). 11

71 Figura 11: torte per la valutazione sintetica della qualità dell aria, relative ai mesi invernali, ai mesi invernali + marzo e ottobre (invplus) e annuali, per gli anni 21, 29, 25 e per la media climatologica (21-29). Per ogni anno sono indicati i mesi invernali canonici (Dicembre, Gennaio e Febbraio) più alcuni mesi che saltuariamente sono stati problematici per la dispersione delle polveri fini (Marzo e Ottobre). Come si vede confrontando le varie fette della torta 29, con il 21, si notano molte somiglianze, tranne in marzo dove il 29 fu molto ventoso, mentre il 21 ha valori di vento inferiori al clima ; e tranne nei mesi febbraio e ottobre dove il 21 è stato più ventoso di clima e 29 (Figura 1). Confrontando il 21 con il clima nella quasi totalità dei casi le fette rosse del clima mostrano valori di percentuali più alti rispetto al 21. Questo risultato è evidente non solo considerando l inverno ma valutando anche la totalità dell anno come in Figura 11, ultima colonna. Per la verifica di come il vento si sia distribuito nelle varie direzioni nel 21 anno di studio, 29 anno con buona dispersione atmosferica e nel 25 anno con scarsa dispersione atmosferica si consultino le rose dei venti delle precedenti figure 3 e 7. Da questi dati si deduce che il 21 è stato un anno in cui la meteorologia ha favorito la dispersione degli inquinanti. In altri termini considerando solo le variabili pioggia e vento le condizioni sono state più favorevoli rispetto alla media degli ultimi anni. In particolare grazie alle abbondati piogge cadute da ottobre a dicembre, evidenziate dalle percentuali elevate delle fette verdi del diagramma a torte, il 21 è risultato un anno ancora più favorevole rispetto al 29, per la dispersione degli inquinanti. 12

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO ANNO 211 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso Ing. L. Tomiato (direttore) Servizio Sistemi Ambientali Dr.ssa

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE E NELLA PROVINCIA DI TREVISO

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE E NELLA PROVINCIA DI TREVISO IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE E NELLA PROVINCIA DI TREVISO ANNO 214 ARPAV Direttore Generale Carlo Emanuele Pepe Dipartimento Provinciale di Treviso Loris Tomiato Progetto e realizzazione

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO ANNO 29 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso Ing. L. Tomiato (direttore) Servizio Sistemi Ambientali Dr.ssa

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Monfumo

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Monfumo IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 10 14 Ottobre 2006 03 Maggio 04 Giugno 2007 11 Dicembre 2007 31 Gennaio 2008 Realizzato a cura di A.R.P.A.V.

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Cornuda

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Cornuda IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Cornuda Periodi di indagine: 22 Marzo 01 Maggio 2007 30 Ottobre 25 Novembre 2007 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento

Dettagli

Comune di Vittorio Veneto

Comune di Vittorio Veneto Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Vittorio Veneto Periodi di indagine: 4 Ottobre 2001 24 Febbraio 2002 (semestre freddo) 13

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO ANNO 28 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso Ing. L. Tomiato (direttore) Servizio Sistemi Ambientali Dr.ssa

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO ANNO 215 REV. DESCRIZIONE DATA 1. Prima emissione 3/5/216 1.1 Corretti valori di PM2.5 (media annuale) di Mansuè 5/8/216 ARPAV Commissario

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Oderzo

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Oderzo Dipartimento Provinciale di IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 17 Luglio 19 Agosto 2002 (semestre caldo) 18 31 Luglio 2003 (semestre caldo)

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Asolo

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Asolo Dipartimento Provinciale di IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 18 Febbraio 5 Marzo 2003 (semestre freddo) 21-26 Marzo 2006 (semestre freddo)

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Cessalto

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Cessalto IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodi di indagine: 08 Luglio 18 Agosto 2010 07 Dicembre 2010 09 Gennaio 2011 03 15 Febbraio 2011 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Roncade

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Roncade IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodo di indagine: 22 Marzo 7 Maggio 2012 23 Gennaio 15 Marzo 2013 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Tarzo

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Tarzo IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodi di indagine: 24 Aprile 27 Maggio 2010 17 Febbraio 28 Marzo 2011 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Chiarano

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Chiarano IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodi di indagine: 20 Agosto 3 Ottobre 2010 12 Dicembre 2010 09 Gennaio 2011 03 15 Febbraio 2011 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di San Vendemiano Periodi di indagine: 9 Febbraio 6 Marzo 2002 (semestre freddo) 31 Marzo 18

Dettagli

Comune di S.Polo di Piave Viale della Repubblica

Comune di S.Polo di Piave Viale della Repubblica IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Viale della Repubblica Periodo di indagine: 19 Marzo 22 Aprile 2010 15 Settembre 06 Novembre 2011 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento

Dettagli

Comune di Revine Lago

Comune di Revine Lago IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodi di indagine: 04 Marzo 07 Aprile 2010 06 Settembre 25 Ottobre 2010 24 Maggio 09 Giugno 2011 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Loria

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Loria IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodo di indagine: 5 Maggio 7 Giugno 9 Febbraio Marzo Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso Ing. L. Tomiato

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Casier

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Casier IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodo di indagine: 19 Luglio 30 Agosto 2011 10 Gennaio 22 Febbraio 2012 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Carbonera

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Carbonera Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 17 Gennaio 3 Febbraio 22 (campagna invernale) 13 Giugno 24 Luglio 26

Dettagli

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006 10. ARIA 10.1. Inquadramento L inquinamento atmosferico è un fenomeno assai complesso poiché, oltre ad essere il risultato dell immissione di sostanze prodotte da svariate attività antropiche (produzione

Dettagli

Comune di Pieve di Soligo

Comune di Pieve di Soligo IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodo di indagine: 23 Maggio 03 Luglio 2012 20 Dicembre 2012 10 Febbraio 2013 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale

Dettagli

MONITORAGGIO DI QUALITA DELL ARIA RENDE (Ex Legnochimica) 11 aprile 11 maggio giugno 11 agosto 2016

MONITORAGGIO DI QUALITA DELL ARIA RENDE (Ex Legnochimica) 11 aprile 11 maggio giugno 11 agosto 2016 ARIA MONITORAGGIO DI QUALITA DELL ARIA RENDE (Ex Legnochimica) 11 aprile 11 maggio 2016 09 giugno 11 agosto 2016 Redatto dalla dr.ssa Maria Anna Caravita con la supervisione della dr.ssa Claudia Tuoto

Dettagli

Qualità dell aria in Lombardia: analisi e prospettive

Qualità dell aria in Lombardia: analisi e prospettive Qualità dell aria in Lombardia: analisi e prospettive Guido Lanzani Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Varese, 16 gennaio 2019 Da cosa dipende

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO ANNO 217 REV. DESCRIZIONE DATA. Prima emissione 1/5/218 ARPAV Direttore Generale Nicola Dell Acqua Dipartimento Provinciale di Treviso

Dettagli

CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO 2015

CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO 2015 ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO 2015 Redatto dalla dr.ssa Maria Anna Caravita con la supervisione della dr.ssa Claudia Tuoto ARPACAL - Agenzia Regionale per la

Dettagli

Comune di Fontanelle

Comune di Fontanelle Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 29 Maggio 26 Giugno 25 (semestre caldo) 1 Febbraio 13 Marzo 26 (semestre

Dettagli

ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita

ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita ARPACAL - Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria Dipartimento Provinciale di Cosenza Servizio Tematico ARIA

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Borso del Grappa

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Borso del Grappa IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodi di indagine: 1 Maggio 7 Giugno 2010 5 Ottobre 9 Novembre 2010 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso

Dettagli

Comune di Mogliano Veneto

Comune di Mogliano Veneto IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodi di indagine: 13 Agosto 27 Settembre 2009 4 Novembre 2009 5 Dicembre 2009 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale

Dettagli

La qualità dell aria nell agglomerato di Milano ed in Lombardia Guido Lanzani

La qualità dell aria nell agglomerato di Milano ed in Lombardia Guido Lanzani La qualità dell aria nell agglomerato di Milano ed in Lombardia Guido Lanzani Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Milano, 29 novembre 2018 Il PM10

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Maserada sul Piave

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Maserada sul Piave IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodi di indagine: 1 Giugno 6 Luglio 21 16 Dicembre 21 23 Gennaio 211 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Ing.

Dettagli

Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto

Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodi di indagine: 6 Giugno - 7 Luglio 2007 6 Novembre 19 Dicembre

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comuni di: Pederobba, Valdobbiadene, Cornuda

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comuni di: Pederobba, Valdobbiadene, Cornuda IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comuni di: Pederobba, Valdobbiadene, Cornuda Periodo di indagine: 11 Gennaio 28 Febbraio 2011 30 Marzo 29 Maggio 2011 Realizzato a cura

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso

Dipartimento Provinciale di Treviso Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 28 Ottobre 23 Novembre 23 26 Luglio 28 Agosto 26 INTRODUZIONE pag.

Dettagli

ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita

ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO 2013 ARIA Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita ARPACAL - Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE F O Z A Via Roma 2010-2011 ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Vincenzo Restaino Progetto e realizzazione Servizio Sistemi Ambientali

Dettagli

RETE EDISON DI ALTOMONTE

RETE EDISON DI ALTOMONTE Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria Dipartimento Provinciale di Cosenza Servizio Aria RETE EDISON DI ALTOMONTE Aggiornamento dati di Qualità dell Aria Anno 2018 ARIA Report

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE C H I U P P A N O Piazza dei Terzi 2011 ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Vincenzo Restaino Progetto e realizzazione Servizio Sistemi

Dettagli

AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITÀ DELL ARIA

AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITÀ DELL ARIA RETE EDISON DI ALTOMONTE AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITÀ DELL ARIA ANNO 2016 ARIA Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita ARPACAL - Agenzia Regionale per la Protezione dell

Dettagli

AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITÀ DELL ARIA

AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITÀ DELL ARIA CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITÀ DELL ARIA ANNO 2016 ARIA Redatto dalla dr.ssa Claudia Tuoto e dalla dr.ssa Maria Anna Caravita ARPACAL - Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Cordignano

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Cordignano IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodo di indagine: 1 Marzo 4 Aprile 211 19 Agosto 25 Settembre 211 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Volpago del Montello

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Volpago del Montello IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodi di indagine: 17 Agosto 26 Settembre 21 1 Novembre 14 Dicembre 21 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso

Dettagli

RETE EDISON DI ALTOMONTE

RETE EDISON DI ALTOMONTE Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria Dipartimento Provinciale di Cosenza Servizio Aria RETE EDISON DI ALTOMONTE Aggiornamento dati di Qualità dell Aria Anno 2017 ARIA Report

Dettagli

Al Dipartimento di Prevenzione ULSS n.2 Marca Trevigiana

Al Dipartimento di Prevenzione ULSS n.2 Marca Trevigiana Dipartimento Provinciale di Treviso Prot. vedi file segnatura xml allegato Cl. 1.5.2 A tutti i Comuni della Al Dipartimento di Prevenzione ULSS n.2 Marca Trevigiana protocollo.aulss2@pecveneto.it Alla

Dettagli

Comune di Farra di Soligo

Comune di Farra di Soligo Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 2 gennaio 23 Febbraio 25 (semestre freddo) 16 Settembre 23 Ottobre

Dettagli

Accordo volontario per il monitoraggio delle ricadute dell impianto di termovalorizzazione di San Lazzaro, Padova.

Accordo volontario per il monitoraggio delle ricadute dell impianto di termovalorizzazione di San Lazzaro, Padova. Dipartimento Provinciale ARPAV di Padova Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy Tel. +39 49 822781 Fax +39 49 82278 e-mail: dappd@arpa.veneto.it Servizio Sistemi Ambientali Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE V E L O D A S T I C O Via Villa Carrè (loc. Seghe) 2009 ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Daniele Mattiello Progetto e realizzazione

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso

Dipartimento Provinciale di Treviso Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 15 Settembre 2 Ottobre 24 15 Marzo 19 Aprile 26 INTRODUZIONE pag. 1

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE V A L D A S T I C O Via Vittorio Veneto 2010 ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Vincenzo Restaino Progetto e realizzazione Servizio

Dettagli

4.2 Sintesi delle emissioni

4.2 Sintesi delle emissioni PROVINCIA DI 4.2 Sintesi delle emissioni Nelle figure che seguono sono riportate alcune elaborazioni di sintesi ricavate dall inventario delle emissioni in atmosfera costruito per la provincia di Ferrara

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di San Fior

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di San Fior Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di San Fior Periodi di indagine: 27 Aprile 16 Maggio 2005 (semestre caldo) 14 Febbraio 19 Marzo

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA IN PROSSIMITA DELL AEROPORTO ANTONIO CANOVA DI TREVISO

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA IN PROSSIMITA DELL AEROPORTO ANTONIO CANOVA DI TREVISO MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA IN PROSSIMITA DELL AEROPORTO ANTONIO CANOVA DI TREVISO CAMPAGNA ESEGUITA DOPO L APERTURA AL TRAFFICO DELL AEROPORTO Periodo di indagine: Novembre 2011 Febbraio - Aprile

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Gaiarine

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Gaiarine Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 22 Giugno 11 Luglio 2004 (semestre caldo) 3 Febbraio 14 Marzo 2006

Dettagli

ALLEGATO AL PUNTO 65a

ALLEGATO AL PUNTO 65a Tratta AV / AC Milano Verona Lotto Funzionale Brescia - Verona R ID_ VIP: 2854 Procedura di VIA Speciale (ex artt. 166,167 comma 5 e 183 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.) Progetto Definitivo opere in variante

Dettagli

Comune di Refrontolo

Comune di Refrontolo Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 17 Novembre 12 Dicembre 24 (semestre freddo) 3 Giugno 2 Agosto 25 (semestre

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO ANNO 216 REV. DESCRIZIONE DATA. Prima emissione 18/5/217 ARPAV Direttore Generale Nicola Dell Acqua Dipartimento Provinciale di Treviso

Dettagli

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI MESSINA Via Campo delle Vettovaglie10/08/ /09/2006

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI MESSINA Via Campo delle Vettovaglie10/08/ /09/2006 Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI MESSINA Via Campo delle Vettovaglie10/08/2006-05/09/2006 A cura del Servizio Tecnico IV-Atmosfera Dirigente Dott. Capilli Laboratorio

Dettagli

ARPA Puglia. Andamento mensile della Qualità dell Aria in Puglia. Giugno Centro Regionale Aria. Ufficio Qualità dell Aria di Bari

ARPA Puglia. Andamento mensile della Qualità dell Aria in Puglia. Giugno Centro Regionale Aria. Ufficio Qualità dell Aria di Bari Andamento mensile della Qualità dell Aria in Puglia Giugno 2017 ARPA Puglia Centro Regionale Aria Ufficio Qualità dell Aria di Bari Corso Trieste 27 Bari 1 INDICE INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELLA RETE

Dettagli

Relazione annuale sulla qualità dell aria in Sardegna per l anno 2010 Appendice C Normativa in materia di qualità dell aria

Relazione annuale sulla qualità dell aria in Sardegna per l anno 2010 Appendice C Normativa in materia di qualità dell aria Relazione annuale sulla qualità dell aria in Sardegna per l anno 2010 Appendice C Normativa in materia di qualità dell aria Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Sardegna S O M M A R

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Vittorio Veneto

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Vittorio Veneto IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodo di indagine: 21 Dicembre 212 4 Febbraio 213 28 Marzo 14 Maggio 213 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di S.Lucia di Piave

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di S.Lucia di Piave IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodo di indagine: 15 Marzo 29 Aprile 212 21 Agosto 7 Ottobre 212 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso

Dettagli

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE Il monossido di carbonio è un inquinante da traffico caratteristico delle aree urbane a circolazione congestionata. CLASSIFICAZIONE TEMA SOTTOTEMA

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso Ufficio Reti di Monitoraggio

Dipartimento Provinciale di Treviso Ufficio Reti di Monitoraggio Dipartimento Provinciale di Treviso Ufficio Reti di Monitoraggio www.arpa.veneto.it Direttore del Dipartimento: Giancarlo Cunego Autori: Claudia Iuzzolino, Federico Steffan Collaboratori: Biagio Giannì,

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso

Dipartimento Provinciale di Treviso Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 1 26 Ottobre 23 3 Agosto 2 Ottobre 26 INTRODUZIONE pag. 1 RIFERIMENTI

Dettagli

La zonizzazione del territorio ai fini della valutazione della qualità dell aria ambiente e strumenti per la valutazione della QA

La zonizzazione del territorio ai fini della valutazione della qualità dell aria ambiente e strumenti per la valutazione della QA DATI E INFORMAZIONI DI INTERESSE AMBIENTALE E TERRITORIALE Prima sessione: DATI E INFORMAZIONI INERENTI LO STATO DELL AMBIENTE La zonizzazione del territorio ai fini della valutazione della qualità dell

Dettagli

Comune di Pieve di Soligo

Comune di Pieve di Soligo Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 29 Marzo 27 Aprile 25 (semestre caldo) 2 27 Dicembre 25 (semestre freddo)

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA IN ALCUNI SITI DI TRAFFICO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI ASOLO

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA IN ALCUNI SITI DI TRAFFICO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI ASOLO MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA IN ALCUNI SITI DI TRAFFICO DEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI ASOLO MONITORAGGIO CON CAMPIONATORI PASSIVI Benzene, Toluene, Etilbenzene e Xileni (BTEX) Risultati della

Dettagli

Relazione annuale sulla qualità dell aria in Sardegna per l anno Appendice D Normativa in materia di qualità dell aria

Relazione annuale sulla qualità dell aria in Sardegna per l anno Appendice D Normativa in materia di qualità dell aria Servizio Tutela dell Atmosfera e del Territorio con il supporto dell Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Direzione tecnico-scientifica Servizio valutazione, monitoraggio e controlli ambientali

Dettagli

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI CATANIA 03/05/ /05/2006. A cura del Servizio

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI CATANIA 03/05/ /05/2006. A cura del Servizio Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI CATANIA //26-//26 A cura del Servizio Tecnico IV-Atmosfera Dirigente Dott. Capilli Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento

Dettagli

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Comune di Pescantina 1 a Campagna di Monitoraggio Pescantina Piazza degli Alpini Periodo di attuazione: 10/05/2017 25/05/2017 2 a Campagna di Monitoraggio

Dettagli

L U G O D I V I C E N Z A

L U G O D I V I C E N Z A MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE L U G O D I V I C E N Z A Via Divisione Julia 2010 ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Vincenzo Restaino Progetto e realizzazione

Dettagli

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Gressan 2018 Perché

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Gressan 2018 Perché Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Gressan 2018 Perché Su richiesta dell'amministrazione di Gressan, il laboratorio mobile è stato posizionato nel piazzale a nord dell edificio comunale,

Dettagli

ARPAV AGENZIA REGIONALE PER LA PREVENZIONE E PROTEZIONE AMBIENTALE DEL VENETO DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VENEZIA

ARPAV AGENZIA REGIONALE PER LA PREVENZIONE E PROTEZIONE AMBIENTALE DEL VENETO DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI VENEZIA Relazione tecnica n. 64/ATM/02 Data 08/10/02 Campagna di monitoraggio della qualità dell aria con stazione mobile. Attività programmata per l anno 2002 nell ambito del Comitato Provinciale di Coordinamento.

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Fregona

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Fregona IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodi di indagine: 25 Giugno 2 agosto 29 2 Marzo 19 Aprile 21 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Treviso Ing.

Dettagli

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Via Madonnetta Periodo di attuazione: 07 Febbraio 22 Maggio 2018 RELAZIONE TECNICA ARPAV Direttore Generale Nicola Dell Acqua Dipartimento Provinciale di

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Ponte di Piave

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Ponte di Piave IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Periodo di indagine: 7 Febbraio 26 Marzo 213 16 Maggio 2 Luglio 213 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale di Ing. L.

Dettagli

ARIA. MONITORAGGIO DI QUALITA DELL ARIA Villapiana 28 novembre gennaio 2019

ARIA. MONITORAGGIO DI QUALITA DELL ARIA Villapiana 28 novembre gennaio 2019 Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria Dipartimento Provinciale di Cosenza Servizio Aria MONITORAGGIO DI QUALITA DELL ARIA Villapiana 28 novembre 2018-11gennaio 2019 ARIA # Report

Dettagli

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Cimitero comunale - Via Vivaldi Periodo di attuazione: 10 agosto 19 novembre 2017 RELAZIONE TECNICA ARPAV Direttore Generale Nicola Dell Acqua Dipartimento

Dettagli

Nelle tabelle che seguono sono riportati, per ogni inquinante, i valori limite e di riferimento contenuti nel DL.vo 155/2010.

Nelle tabelle che seguono sono riportati, per ogni inquinante, i valori limite e di riferimento contenuti nel DL.vo 155/2010. 1. IL QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI QUALITÀ DELL ARIA 1.1 Quadro normativo: limiti e valori di riferimento In materia di qualità dell aria il Decreto Legislativo del 13 agosto 2010, n.155 Attuazione della

Dettagli

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE

MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE B R E N D O L A Via Generale Dalla Chiesa 2010 ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Vincenzo Restaino Progetto e realizzazione Servizio

Dettagli

INQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI

INQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI Cap. 4 INQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI 4.1 Quadro normativo vigente Il D.Lgs. n. 351/99 (recepimento della direttiva 96/62/CE) in materia di valutazione e gestione della qualità dell

Dettagli

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Comune di Nervesa della Battaglia Via Bombardieri del Re e Via XXIV Maggio Periodo di attuazione: aprile maggio 2014 (1 campagna) ottobre novembre 2014

Dettagli

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Lillianes 2013

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Lillianes 2013 Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Lillianes 2013 Perché Le simulazioni modellistiche effettuate da ARPA per la valutazione della qualità dell aria, in occasione della zonizzazione ai sensi

Dettagli

La Qualità dell'aria a Vicenza. Anno RELAZIONE TECNICA

La Qualità dell'aria a Vicenza. Anno RELAZIONE TECNICA La Qualità dell'aria a Vicenza Anno 2017 2018 RELAZIONE TECNICA ARPAV Direttore Generale Nicola Dell Acqua Dipartimento Provinciale di Vicenza Paola Salmaso Progetto e realizzazione Servizio Monitoraggio

Dettagli

AGGIORNAMENTO SULLO STATO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI BRESCIA. Inquinamento da PM10, PM2,5. Dicembre 2015

AGGIORNAMENTO SULLO STATO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI BRESCIA. Inquinamento da PM10, PM2,5. Dicembre 2015 AGGIORNAMENTO SULLO STATO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI BRESCIA Inquinamento da PM10, PM2,5 Dicembre 2015 Area Tutela Ambientale Sostenibilità Verde e Protezione Civile Comune di Brescia Via Marconi,

Dettagli

Comune di Mareno di Piave

Comune di Mareno di Piave IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 16 Gennaio 18 Febbraio 27 25 Aprile 21 Maggio 27 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale

Dettagli

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Antey-Saint-André

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Antey-Saint-André Perché Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Antey-Saint-André - 2017 Dove La campagna è stata effettuata per valutare l impatto delle sorgenti emissive in una località di medie dimensioni posta

Dettagli

Le emissioni da riscaldamento e la qualità dell aria. Il ruolo delle regioni. Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio

Le emissioni da riscaldamento e la qualità dell aria. Il ruolo delle regioni. Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio Le emissioni da riscaldamento e la qualità dell aria. Il ruolo delle regioni. Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio Qualità dell Aria. Competenza Regionale Zonizzazione, Classificazione, Valutazione

Dettagli

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA MONITORAGGIO AMBIENTALE - FASE ANTE OPERAM Componente atmosfera Obiettivi specifici Descrizione dell area oggetto

Dettagli

2.1 - INTRODUZIONE NORMATIVA

2.1 - INTRODUZIONE NORMATIVA 2 - ARIA 2.1 - INTRODUZIONE NORMATIVA Le problematiche relative al comparto aria riguardano scale molto diverse: da realtà strettamente locali e puntiformi, a contesti più ampi, come ad esempio la Pianura

Dettagli

Comune di San Polo di Piave

Comune di San Polo di Piave IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di San Polo di Piave Periodi di indagine: 13 Giugno 13 Luglio 2008 29 Gennaio 16 Marzo 2010 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento

Dettagli

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Via Manzoni e vicolo delle Rose in loc. Casacorba Periodo di attuazione: 04 aprile 18 maggio 2014 (1 campagna) 1 ottobre 13 novembre (2 campagna) RELAZIONE

Dettagli

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Via Parise Periodo di attuazione: 12 giugno 28 luglio 2013 (1 campagna) 25 febbraio 13 aprile 2014 (2 campagna) RELAZIONE TECNICA ARPAV Direttore Generale

Dettagli

L evoluzione della qualità dell aria a Brescia e in Lombardia

L evoluzione della qualità dell aria a Brescia e in Lombardia L evoluzione della qualità dell aria a Brescia e in Lombardia Guido Lanzani Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it QUALITÀ DELL ARIA NEL BACINO PADANO

Dettagli

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Via Torino Periodo di attuazione: 2 marzo 18 aprile 216 (1 campagna) 16 settembre 7 novembre 216 (2 campagna) RELAZIONE TECNICA ARPAV Direttore Generale

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Roncade

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Roncade IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 21 Marzo 23 Aprile 27 4 Ottobre 6 Novembre 27 Realizzato a cura di A.R.P.A.V. Dipartimento Provinciale

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA

IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI TREVISO ANNO 2005 Dipartimento Provinciale di Treviso Ufficio Reti di Monitoraggio www.arpa.veneto.it Direttore

Dettagli

REPORT DEI DATI INDAGINE SULL INQUINAMENTO ATMOSFERICO CON STAZIONE MOBILE. Comune di Farini Anno 2008

REPORT DEI DATI INDAGINE SULL INQUINAMENTO ATMOSFERICO CON STAZIONE MOBILE. Comune di Farini Anno 2008 REPORT DEI DATI INDAGINE SULL INQUINAMENTO ATMOSFERICO CON STAZIONE MOBILE Comune di Farini Anno 28 Servizio Sistemi Ambientali Area Monitoraggio e Valutazione Aria Unità Rete di Monitoraggio ARIA arpa

Dettagli

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria

Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Via Olimpia Periodo di attuazione: 29 Maggio 07 Agosto 2015 (1 campagna) 26 Novembre 2015 10 Gennaio 2016 (2 campagna) RELAZIONE TECNICA ARPAV Commissario

Dettagli