NORME IN MATERIA DI AEROPORTI DI INTERESSE REGIONALE

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1 PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE NORME IN MATERIA DI AEROPORTI DI INTERESSE REGIONALE Di iniziativa dei consiglieri: Francesco SCALIA Esterino MONTINO Bruno ASTORRE Francesco DALIA Tonino D Annibale Mario Di Carlo Marco Di Stefano Enzo Foschi Carlo Lucherini Claudio Mancini Mario MEI Claudio MOscardelli Giuseppe PARRONCINI Mario PERILLI Umberto PONZO Via della Pisana, ROMA Tel fax

2 RELAZIONE SI PREMETTE Le Linee Guida del Piano Generale della Mobilità pubblicate dal Ministero dei Trasporti nell ottobre del 2007 evidenziano che il forte sviluppo del traffico aereo impone una politica di pianificazione di tale traffico a livello nazionale e regionale. In base agli studi condotti dall ENAC e compendiati nel dossier Potenzialità e limiti della rete aeroportuale nella Regione Lazio, la domanda di trasporto aereo interessante il bacino della Capitale si assesterà nel 2020 a 50 milioni circa di passeggeri l anno, per raggiungere la quota di 115 milioni di passeggeri nel 2040, secondo un trend di crescita continuo rispetto all attuale volume di traffico che, nel corso del 2006, è stato di circa 35 milioni di passeggeri. Tali previsioni, stando alle dichiarazioni recentemente rese dal direttore generale di ADR, Franco Giudice, (cfr. OMNIROMA del ) sarebbero addirittura sottostimate, in quanto per il 2010 è previsto un traffico nel sistema aeroportuale di Fiumicino e Ciampino superiore ai 40 milioni di passeggeri, con un trend di crescita del 6,5% e con un volume previsto per il 2020 di circa 60 milioni di passeggeri. L attuale assetto del sistema aeroportuale della Capitale, incentrato sui due aeroporti di Fiumicino e Ciampino, è inidoneo a fronteggiare lo sviluppo previsto della domanda di traffico aereo; infatti, il dossier dell ENAC su citato evidenzia che, rispetto alle capacità ricettive dei due scali, al 2020 si registrerebbe un esubero della domanda di circa 6-8 milioni di passeggeri, ovvero addirittura di milioni di passeggeri, stando alle più aggiornate previsioni del direttore generale di ADR. La situazione dell aeroporto di Ciampino è già oggi insostenibile sotto i profili ambientale e della sicurezza, insistendo l area del sedime aeroportuale in un contesto territoriale altamente urbanizzato, tanto che a più riprese l Amministrazione Comunale di Ciampino ha chiesto la chiusura dell aeroporto al traffico civile. Al fine di individuare la soluzione più appropriata alla questione di cui sopra, nel marzo 2007 è stata istituita in seno al Ministero dei trasporti una apposita Commissione, che ha concluso i lavori nel novembre 2007 con la redazione di una relazione sull Ampliamento del sistema aeroportuale laziale. Dai lavori della detta Commissione è emersa l impraticabilità di una soluzione diretta a localizzare funzionalmente sull aeroporto di Roma-Fiumicino il traffico aereo commerciale ad oggi insistente sull aeroporto Giovan Battista Pastine di Roma-Ciampino; ciò in ragione del fatto che l incremento atteso della domanda di traffico aereo nel medio-lungo termine è tale da non potere essere assorbito integralmente dallo scalo intercontinentale, generando in prospettiva un eccesso della domanda rispetto alle capacità aeroportuali di tale scalo. Per contro solo attraverso la delocalizzazione funzionale del traffico aereo commerciale dell aeroporto di Ciampino in sito idoneo è possibile garantire condizioni di compatibilità ambientale ed assicurare la risposta alla crescente domanda di trasporto aereo interessante il bacino della Capitale. Quindi, la Commissione ministeriale, nel procedere all individuazione del sito più Via della Pisana, ROMA Tel fax

3 opportuno per un nuovo scalo in grado di soddisfare la domanda di traffico prevista, ha svolto un istruttoria incentrata sulla valutazione comparativa, in base a requisiti prestabiliti, degli altri siti aeroportuali esistenti sul territorio della Regione Lazio (Frosinone, Guidonia, Latina e Viterbo), individuando Viterbo come il sito che meglio risponde ai requisiti richiesti, seguito nella graduatoria finale da Frosinone. Il Ministro dei trasporti, con nota prot. N. 83/07 del , nell ambito dei propri poteri di pianificazione generale e di settore, ha scelto il sito di Viterbo quale sede di un nuovo aeroporto di interesse nazionale, impegnandosi a procedere al necessario accordo programmatico. Con o.d.g. n. 117, approvato nella seduta del , il Consiglio Regionale ha impegnato il Presidente della Regione a dare corso alle procedure per il nuovo scalo di Viterbo e ad avviare l individuazione di un terzo scalo, a valenza regionale, nel sud della Regione. Su questi presupposti, in data il Ministro dei trasporti ed il Presidente della Regione Lazio hanno siglato un atto di intesa programmatica. In precedenza, la Regione Lazio, con l'art. 27, comma 1, L. reg , n. 12, aveva istituito il capitolo n del bilancio 2000 denominato: Partecipazione della Regione Lazio alla realizzazione dell'aeroporto civile di Frosinone con lo stanziamento di 500 milioni delle vecchie lire. La Provincia di Frosinone, la CCIIA di Frosinone, il Consorzio ASI, i Comuni di Frosinone e Ferentino hanno costituito l'adf Aeroporto di Frosinone S.p.A., avente per oggetto sociale la promozione della realizzazione dell'aeroporto e la sua progettazione. Con Legge reg , n. 5, recante: Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2006 sono stati previsti contributi regionali, per complessivi ,00 euro in tre annualità, finalizzati all'aumento di capitale della Società Aeroporto di Frosinone S.p.A., realizzazione dell'eliporto e progettazione preliminare dell'aeroporto. Con l'art. 2, Legge reg. n. 31 del , concernente: Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2009 è stato previsto il rifinanziamento con ,00 euro dell'art. 27 della L. reg. n. 12/2000, relativo all'aeroporto di Frosinone. La ADF S.p.a. ha redatto e consegnato formalmente alla Regione Lazio nel 2008 lo Studio di fattibilità ed il piano economico finanziario dell'opera. Con deliberazione n. 234 del , la Giunta regionale del Lazio ha localizzato nel territorio provinciale di Frosinone l'aeroporto regionale. Il 20 ottobre 2009 ha avuto avvio, su convocazione del Presidente della Regione Lazio, la Conferenza preliminare di servizi, intesa ad acquisire le valutazioni delle amministrazioni coinvolte nel procedimento di autorizzazione dell'infrastruttura aeroportuale; parallelamente, l'adf S.p.A. ha avviato la procedura di valutazione ambientale strategica. Via della Pisana, ROMA Tel fax

4 TANTO PREMESSO Con la presente proposta di legge si intende dettare la disciplina regionale della materia porti e aeroporti civili, assegnata alla legislazione concorrente dall art. 117, 3 comma, Cost., nell ambito dei principi fondamentali fissati dalla legislazione statale (in particolare il Codice della Navigazione) e nel rispetto delle pronunce della Corte costituzionale in materia. La possibilità di realizzare uno o più aeroporti di interesse regionale, di limitate dimensioni ed impatto ambientale, ben collegati con la principale meta di destinazione (Roma) ed integrati con il sistema aeroportuale di interesse nazionale, rappresentato dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino ed in futuro di Viterbo, costituisce un contributo alla soluzione del problema posto dalla crescente domanda di trasporto aereo interessante il bacino della Capitale. Rappresenta, inoltre, un occasione di rilancio di economie in crisi, quali quelle delle province laziali, e l opportunità di un migliore utilizzo delle infrastrutture di collegamento con la città di Roma, ripartendosi i passeggeri in un contesto territoriale più ampio. Peraltro, dovendosi gli aeroporti localizzare in aree già adeguatamente collegate con la città di destinazione, i costi di realizzazione e gestione degli stessi potrebbero essere integralmente coperti con il ricorso a capitali privati, come dimostra il piano economico e finanziario allegato allo studio di fattibilità relativo all aeroporto di Frosinone. Con l articolo 1 si definiscono gli aeroporti di interesse regionale e le modalità di individuazione e localizzazione degli stessi da parte della Regione, facendosi salve le deliberazioni già adottate in merito. Con l articolo 2 si disciplina il rilascio della concessione di gestione aeroportuale per gli aeroporti di interesse regionale e si prevede che la costruzione e gestione degli stessi possa essere affidata tramite procedura di finanza di progetto, di cui all art. 153 del codice dei contratti pubblici. Con l art. 3 si stabilisce che, per principio di leale collaborazione, gli organismi statali sono tenuti a sottoscrivere con la Regione le convenzioni per garantire, con oneri a carico della Regione stessa, i necessari presidi istituzionali correlati all operatività dello scalo. A tal proposito, viene previsto un termine, trascorso il quale è possibile rivolgersi ad omologhe organizzazioni comunitarie. Con l art. 4 si detta la norma finanziaria, che istituisce un apposito capitolo per far fronte agli oneri derivanti dall art. 3. Via della Pisana, ROMA Tel fax

5 Art. 1 Aeroporti di interesse regionale 1. Sono aeroporti di interesse regionale quelli non individuati, ai sensi del Codice della Navigazione, art. 698, 1 comma, quali nodi essenziali per l'esercizio delle competenze esclusive dello Stato. 2. La Giunta regionale, fatte salve le deliberazioni già adottate in merito, provvede all individuazione ed alla localizzazione degli aeroporti di interesse regionale aperti al traffico aereo commerciale, coerentemente con le previsioni del piano regionale dei trasporti, di cui agli artt. 11 e ss. L.R , n Il provvedimento di cui al comma 2, viene adottato con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell Assessore regionale ai trasporti, previo parere della competente Commissione consiliare da esprimersi entro 30 giorni, trascorsi i quali il parere si intende acquisito. Art. 2 Rilascio della concessione di gestione aeroportuale 1. Fatte salve le procedure previste dall art. 704 del codice della navigazione concernenti gli aeroporti esistenti, alla concessione della gestione totale aeroportuale dei nuovi aeroporti di interesse regionale si provvede con decreto del Presidente della Giunta regionale. 2. Il provvedimento concessorio, nel limite massimo di quaranta anni, è adottato su proposta dell Assessore regionale ai trasporti, all esito di procedura di gara ad evidenza pubblica secondo la normativa comunitaria. 3. Alle procedura di gara sono ammesse a partecipare anche imprese straniere non comunitarie, a condizione che istituiscano in Italia una sede secondaria e lo Stato in cui esse hanno la sede principale ammetta imprese italiane a condizioni di reciprocità. 4. L affidamento in concessione è subordinato alla sottoscrizione di una convenzione fra il gestore aeroportuale e la Regione, che, sentito l Ente Nazionale per l Aviazione Civile (ENAC), ne cura l elaborazione sulla base di quelle vigenti a livello nazionale. 5. La costruzione e gestione totale dei nuovi aereoporti di interesse regionale, localizzati secondo le procedure di cui al precedente art. 1, può essere affidata dalla Regione tramite procedura di finanza di progetto di cui all art. 153 del codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di cui al D. Lgs 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i., privilegiando studi di fattibilità che garantiscano l integrazione dell attività dello scalo, per servizi di trasporto aereo commerciale ed elicotteristico, con la rete aeroportuale nazionale e la città di Roma nonché la valorizzazione culturale e turistica del bacino territoriale di riferimento. Via della Pisana, ROMA Tel fax

6 Art. 3 Convenzioni per presidi istituzionali 1. Fanno carico alla Regione Lazio gli oneri economici correlati ai necessari presidi istituzionali aeroportuali riferiti ai nuovi scali di interesse regionale, con particolare riferimento ai costi relativi all organizzazione ed all uso dello spazio aereo. 2. Le amministrazioni pubbliche, gli enti e le società di carattere nazionale che hanno la responsabilità e la competenza di garantire i presidi istituzionali di cui al comma 1, sono tenute, in un percorso di leale collaborazione, ad assicurare, tramite sottoscrizione di apposite convenzioni a rimborso costi, sottoscritte tra le parti interessate e la Regione Lazio, i servizi richiesti. 3. La mancata sottoscrizione delle predette convenzioni nel termine di 180 gg dalla richiesta, consente alla Regione Lazio, nell ambito della Comunità europea,di rivolgersi ad omologhe organizzazioni competenti ad assicurare i servizi richiesti. Art.4 Norma finanziaria 1. Agli oneri derivanti dall'art. 3 della presente legge si provvede mediante l'istituzione nell ambito dell'unità previsionale di base..., di un capitolo denominato Fondi per gli aeroporti di interesse regionale del Lazio, con uno stanziamento, per ciascuno degli anni 2011, 2012, 2013 e 2014, pari ad euro 3. Via della Pisana, ROMA Tel fax

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