La fauna delle risaie nel progetto CORINAT

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1 La fauna delle risaie nel progetto CORINAT A cura di E. Cardarelli, V. Longoni & G. Bogliani Regione Lombardia Università degli Studi di Pavia Scopo della ricerca Valutare come sia possibile condurre una coltivazione del riso che coniughi i tradizionali criteri di redditività economica con la permanenza di elevati valori di biodiversità Finanziato da Regione Lombardia Partners: Università di Pavia, Università di Milano Bicocca, Università di Milano, Aziende agricole Cadenazza e Darsena Periodo di studio: 9-

2 Fattori sperimentali. Mantenimento di una riserva d acqua durante le asciutte Bioindicatori Uccelli e invertebrati acquatici, larve di Anuri. Sommersione invernale delle stoppie Uccelli e invertebrati 3. Mantenimento della vegetazione sugli argini Coleotteri Carabidi 4. Ambienti marginali Uccelli acquatici Area di studio Giussago Pavia Aziende agricole: Cadenazza (Lacchiarella) Darsena (Giussago) Necchi (Giussago)

3 Mantenimento di una riserva d acqua durante le asciutte Mantenimento di una riserva d acqua A) Riserve d acqua A) solco B) agroambiente B) 3

4 Mantenimento di una riserva d acqua Bioindicatori avifauna: censimento a vista con binocolo organismi acquatici: retino da macrobenthos e campionatore per larve di zanzara Retino da macrobenthos Campionatore per larve di zanzara Mantenimento di una riserva d acqua Dimensione campione Avifauna estate 9,, : 44 risaie Organismi acquatici estate 9 e : 3 risaie 4

5 Mantenimento di una riserva d acqua Anno Avifauna specie specie solco Anno 9 Fattore Intercetta solco conness. agro Anno solco * Anno agro * Anno superficie F p.3. < connessione con agroambiente Mantenimento di una riserva d acqua Larve di Anuri 9 5

6 Mantenimento di una riserva d acqua Coleotteri acquatici Giugno Estate 9 Mantenimento di una riserva d acqua Gasteropodi Culicidi 6

7 Mantenimento di una riserva d acqua Conclusioni Il mantenimento di un riserva d acqua all interno o al margine della camera di risaia ha avuto un effetto positivo in particolare per l avifauna e le larve di anfibi. La maggior complessità naturalistica del bacino di riserva (cioè la vasca dell agroambiente rispetto al semplice solco) ha corrisposto inoltre ad una maggior capacità di migliorare la biodiversità dei campi, riducendo anche i taxa più opportunisti, tra cui le zanzare. Sommersione invernale delle stoppie 7

8 Sommersione delle stoppie Allagamento invernale novembre-gennaio Bioindicatori avifauna: censimento a vista con binocolo invertebrati del suolo: carotaggio Censimento a vista Carotaggio Sommersione delle stoppie Dimensione campione Avifauna inverni 9- e -: 44 risaie Invertebrati del suolo inverno 9-: 6 risaie 8

9 Sommersione delle stoppie Avifauna specie Anno 9 densità individui Anno 9 allagamento stoppie allagamento stoppie Test U di Mann Whitney 9: Z = -.593, p =.9 : Z = -.839, p =.4 Test U di Mann Whitney 9: Z = -3.9, p =. : Z = , p <. Sommersione delle stoppie Effetto differito dei fattori sperimentali (primavera e ) 4 93 Anno Anno specie 3 9 densità individui allagamento stoppie allagamento stoppie Test U di Mann Whitney : Z = , p <. : Z = -.657, p =.4 Test U di Mann Whitney : Z = -3.53, p <. : Z = -.338, p =.8 9

10 Sommersione delle stoppie Invertebrati ANOVA a due vie F = 5.5, p =.37 Sommersione delle stoppie Conclusioni La sommersione invernale dei campi favorisce l avifauna, creando un mosaico paesaggistico adatto ad ospitare specie più o meno legate alla presenza dell acqua. La presenza d acqua influenza anche la disponibilità alimentare, permettendo la sopravvivenza di prede acquatiche come i Chironomidi, particolarmente appetiti dai limicoli.

11 Mantenimento della vegetazione sugli argini Mantenimento della vegetazione sugli argini Argini di risaia 5 non gestiti: copertura erbacea permanente 4 gestiti estensivamente: sfalciati due volte durante la stagione vegetativa (inizio luglio e inizio settembre) 4 gestiti intensivamente: trinciati mensilmente durante la stagione vegetativa (da giugno a settembre)

12 Mantenimento della vegetazione sugli argini Biondicatori Coleotteri Carabidi: trappole a caduta periodo di campionamento: maggio-novembre Valutazione qualitativa delle comunità: preferenza ambientale, sviluppo alare, dimensione, dieta dell adulto Trappola a caduta Mantenimento della vegetazione sugli argini Caretteristiche morfo ecologiche Siti disturbati ospitano una maggior proporzione di specie: Perchè? di ambiente aperto macrottere (alate) piccole non predatrici colonizzatori di ambienti giovani (es. trinciati) maggior potere di dispersione ciclo larvale più breve in grado di sfruttare un ampio spettro di risorse (Niemelä et al. 993, Fournier e Loreau, Gobbi e Fontaneto 8)

13 Mantenimento della vegetazione sugli argini Composizione funzionale Argine:ali F = 5.3, p <. Mantenimento della vegetazione sugli argini Composizione funzionale Argine:habitat F = 5.8, p =. Argine:dieta F = 5.8, p =. 3

14 Mantenimento della vegetazione sugli argini Composizione specifica Argini non gestiti sfalciati raramente + trinciati frequentemente Ali Dieta B = non alate, dieta: P = predatrici Mantenimento della vegetazione sugli argini Conclusioni Il mantenimento degli argini inerbiti o una loro gestione meno intensiva è in grado di migliorare la qualità delle comunità di Carabidi, fungendo da rifugio per le specie più sensibili al disturbo antropico (non alate, predatrici). 4

15 Effetto degli ambienti marginali Effetto degli ambienti marginali Z = -5.36, p <. Z = , p <. Z = , p <. Z = , p <. 5

16 CONCLUSIONI GENERALI Il mantenimento di riserve d acqua durante le fasi di asciutta, la sommersione invernale delle stoppie, il mantenimento della vegetazione sugli argini e la creazione di zone umide ai margini della risaia apportano benefici alla biodiversità animale in ecosistema risicolo, fornendo: rifugio da pratiche agricole impattanti risorse addizionali (alimentari e habitat) Il valore naturalistico dei fattori si rinforza se applicati sul lungo periodo e in concomitanza, poiché le comunità faunistiche di risaia si avvantaggiano di una maggior diversità e maturità di ambienti. RINGRAZIAMENTI Nicola Pilon, Elisa Riservato: identificazione dei campioni di invertebrati Valeria Di Lucia: raccolta dati di campo, lavoro di laboratorio e materiale fotografico Sara Serrano, Irene Negri, Francesca Roversi, Francesco Necchi, Elena Roscio: raccolta dati di campo e lavoro di laboratorio Giuseppe Natta, Francesco Natta, Francesco Necchi: disponibilità delle aziende risicole 6

17 GRAZIE PER L ATTENZIONE 7

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