YOUTH ON THE MOVE YOUTH ON THE MOVE I GIOVANI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO: NUOVE IDEE E PROGETTI INNOVATIVI
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- Massimo Barbato
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1 YOUTH ON THE MOVE
2 Contenuti I finanziamenti europei e i loro principi operativi Cos è un progetto? Il GOPP e l albero dei problemi Il Logical Framework Un esempio: il bando Youth in action
3 Le politiche dell UE: Fase ascendente delle politiche dell UE (bottom-up): Le istituzioni europee competenti nei diversi policy field elaborano in modo partecipato le proprie linee d azione, coinvolgendo una pluralità di soggetti, giungendo alla definizione di programmi (generalmente pluriennali). Fase discendente delle politiche dell UE (top-down): Le istituzioni europee pubblicano periodicamente dei bandi per il finanziamento di attività in coerenza con i programmi definiti. Gli attori che operano nella policy arena europea, partecipando ai bandi, si mobilitano fornendo proposte progettuali che diano attuazione ai programmi.
4 Co-finanziamento: Il finanziamento europeo non è mai al 100% sui costi del progetto. Gli attori che partecipano alla fase attuativa dei programmi europei devono provvedere con risorse proprie a coprire parte dei costi del progetto. Ciò implica che essi abbiano un interesse specifico nella realizzazione delle attività del progetto, al di fuori dell opportunità di finanziamento. Concentrazione: Nella distribuzione delle risorse associate ai programmi, le autorità di gestione prediligono le iniziative progettuali più strutturate e complete in modo da non disperdere le risorse nella realizzazione di molti microprogetti.
5 Partenariato: Gli attori che operano nel quadro delle politiche europee sono sollecitati a creare network (generalmente internazionali) che raccolgano competente (expertise) diverse per far fronte congiuntamente a questioni comuni. European Added Value: Tutte le proposte progettuali devono tenere in considerazione il quadro politico in cui si collocano, devono rispondere in modo coerente alle richieste del bando e alle linee guida del programma e fornire un chiaro valore aggiunto su scala europea, ovvero devono poter produrre effetti anche al di fuori dei contesti locali in cui sono sperimentati.
6 Trasferibilità: Le pratiche sviluppate nel corso delle attività progettuali devono poter essere trasferite in altri contesti territoriali. Occorre valutare fattori giuridici, geografici, politici, economici, sociali, ecc. Sostenibilità: I prodotti realizzati nel corso dei progetti devono produrre effetti anche al termine degli stessi: esaurito il finanziamento europeo non deve esaurirsi anche l azione promossa.
7 Cenni storici: YOUTH ON THE MOVE Il Project Management Body of Knowledge: Il PMbok è la summa della conoscenza nell ambito della professione del Project Management. Esso racchiude pratiche tradizionalmente consolidate che sono largamente applicate e pratiche innovative che stanno emergendo nella professione. La prima guida è stata elaborata nel 1983 dal Project Management Institute (PMI). CosacomponeilPMbok: Il PMbok è composto da 5 gruppi di processi (avvio, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e chiusura) e da 9 aree di conoscenza (relative alla gestione di: integrazione, ambito, tempi, costi, qualità, risorse umane, comunicazione, rischi, approvvigionamento).
8 Il Project Management Body of Knowledge: Definizione di progetto : Un progetto è uno sforzo temporaneo intrapreso allo scopo di creare un prodotto, un servizio o un risultato unici. Elementi costitutivi sono, quindi: la temporaneità, l unicità dei risultati, l elaborazione progressiva. Ciclodivitadelprogetto: Ogni progetto si compone di una fase di apertura (es. dall idea alla descrizione dell ambito), una fase di realizzazione (es. dal piano di project management all accettazione dei deliverables) e una fase di chiusura (es. dall approvazione dei deliverables alla consegna degli stessi). L insieme dei processi che si svolgono all interno del progetto seguono il percorso plan-do-check-act.
9 Act Plan Check Do Plan-do-check-actcycle 9
10 Main project processes Monitoring and Controlling Processes Planning Processes Initiating Processes Closing Processes Executing Processes 10
11 Project boundaries Monitoring and Controlling Processes Planning Processes deliverables Beneficiaries Project Initiator Sponsor inputs Initiating Processes Closing Processes Executing Processes records Process Assets 14 th December
12 Le call for proposals (inviti a presentare proposte) idee progettuali che diventano proposte: la tua idea si adatta al bando? I bandi dei finanziamenti (call for proposals) definiscono ogni elemento rilevante per la stesura del progetto, stabilendoni i criteri e i confini. Dobbiamo capire come possiamo integrare quanto richiesto dalla call con le nostre idee progettuali. Le scadenze sono molto corte di solito, sarebbe meglio cominciare prima che il bando venga pubblicato.
13 Obiettivi del GOPP: Il Goal Oriented Project Plan: Il GOPP è un metodo di lettura del bisogno e di animazione del pubblico beneficiario che risponde alla necessità di far sì che i progetti possano veramente risolvere i problemi dei beneficiari, cambiando in positivo la loro vita o alcune condizioni di essa. Origini: Il Gopp, si diffonde a partire dal 1993 come standard di qualità delle fasi di progettazione di interventi complessi. Il metodo di facilitazione si propone di giungere ad una chiara definizione degli obiettivi, inquadrabile in un approccio integrato al PCM.
14 Il Goal Oriented Project Plan: Esecuzione del GOPP: Partecipano una decina di persone circa individuate tra gli attori chiave, che abbiano un ruolo cruciale per il progetto. E essenziale la presenza di un facilitatore e la durata varia da uno a due giorni. Tra le tecniche utilizzate durante i workshop si opera un vasto ricorso alla visualizzazioni. Il materiale prevede la presenza di fogli di carta bianca o cartoni su cui lavorare. Partecipanti disposti in semicerchio, che lavorano con i cartoncini colorati: gialli per l analisi dei problemi e verdi per l analisi degli obiettivi. Le idee che emergono dal gruppo possono essere visualizzate e spostate a seconda delle esigenze.
15 Il Goal Oriented Project Plan: Istruzioni: Viene richiesto ad ogni partecipante di indicare una serie di problemi attinenti all ambito progettuale in cui si opera. Ogni partecipante porterà il proprio punto di vista partendo dalle proprie esperienze e conoscenze. Il problema non deve essere indicato come una mancanza (ad es. mancanza di infrastrutture) in quanto questo indica una soluzione (più infrastrutture) e non un problema. Esso andrà invece indicato partendo dal reale aspetto problematico (ad es. congestione della rete viaria). Ai partecipanti viene inoltre richiesto di indicare gli obiettivi da prefiggersi per correggere le situazioni problematiche indicate.
16 Il Goal Oriented Project Plan: Integrazione con il PCM: Partendo dalle segnalazione di ogni partecipante si compone un Albero dei Problemi e un Albero degli Obiettivi, legando in modo logico (ponendo le cause sul fondo e gli effetti in alto) le diverse segnalazioni raccolte.
17 L Albero degli Obiettivi:
18 Esercizio pratico: Dividetevi in gruppi Ogni gruppo scelga un tema Disegnate un albero dei problemi usando la metodologia GOPP Create l albero degli obbiettivi partendo dall albero dei problemi. 14 th December
19 Cenni storici: IL Logical Framework: Sviluppato negli anni 60 da USAID come: 1. strumento per la programmazione partecipata; 2. strumento per la selezione dei progetti; 3. strumento per il monitoraggio e la valutazione. Alcune definizione del LF: 1. E uno strumento organizzativo di semplice utilizzo; 2. E una metodologia per concettualizzare gli obiettivi di un progetto/programma; 3. E uno strumento analitico per comunicare con chiarezza la complessità di un progetto/programma in un unico schema; 4. E uno strumento per la programmazione partecipata; 5. E uno strumento per il monitoraggio e la valutazione di un progetto/programma.
20 IL Logical Framework: Come realizzare il LF: Occorre individuare degli obiettivi del progetto; individuare i nessi causali esistenti all interno di un progetto, ovvero la logica di intervento, composta da: input, attività, output, obiettivi specifici (risultati/results), obiettivi globali (impatti/outcomes); individuare le condizioni o le assunzioni la cui presenza è condizione indispensabile per la realizzazione della catena causale.
21 La matrice 4x4 del LF:
22 IL Logical Framework: Descrizione delle colonne della matrice: 1. la colonna logica dell intervento descrive quello che il progetto vuole raggiungere; 2. la colonna indicatori oggettivamente verificabili (OVI) descrive gli strumenti per verificare se si sono raggiunti i diversi obiettivi; 3. la colonna fonti di verifica descrive quali informazioni utilizzare, come ottenerle e i metodi per la quantificazione degli indicatori; 4. la colonna condizioni indica i fattori esterni necessari per il raggiungimento del livello superiore.
23 La lettura del percorso logico:
24 Esercitazione pratica: il bando Youth in action Il programma "Gioventù in azione" per il periodo ha lo scopo di sviluppare e sostenere la cooperazione europea nel settore della gioventù. Si prefigge di incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita pubblica, in particolare dei più svantaggiati e dei disabili, e di sviluppare il loro spirito d'iniziativa d'imprenditorialità e di creatività. Analizziamo la call for proposals aperta per questo programma:
25 Per la prossima volta.. partendo dalla call Youth in action studiata in classe, provate ad elaborare una bozza di progetto utilizzando le metodologie usate oggi
26 Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto , asse 4 - Leader Organismo responsabile dell informazione : GAL Prealpi e Dolomiti Autorità di Gestione: Regione Veneto Direzione Piani e Programmi del Settore Primario
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