L autore. by Rihannon

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2 Il libro Il vampiro Hannah O Shea ha salvato la nipote e il migliore amico di Drake MacKay, e in cambio lui ha promesso di dedicarle la vita e diventare il suo compagno. Così, nonostante provi per lei un profondo rancore legato alla morte della moglie, Drake si reca sulla sua isola intenzionato a onorare il proprio debito. Non si aspetta certo che Hannah lo sollevi dal gravoso vincolo e lo lasci libero. Perciò, quando verrà a conoscenza di un complotto per ucciderla, si sentirà in dovere di salvarla e la obbligherà a fuggire con lui. Insidiati da un mortale nemico tornato dal passato più forte che mai, Hannah e Drake scopriranno il fuoco della passione che, oltre a sciogliere le reciproche diffidenze, rappresenterà la loro unica via di salvezza.

3 L autore Jen Holling vive in Oklahoma con i due figli, il compagno e alcuni animali. Ha compiuto studi di elettronica e di psicologia comportamentale e ha passato sei anni al servizio dell aviazione americana. Fra i suoi molti interessi spiccano lettura, cinema, musica, viaggi e trekking. by Rihannon

4 Jen Holling PROMESSA ETERNA Traduzione di Isabella Fantoni

5 Prologo Aveva ventisette anni quando assaporò, per la prima volta, il gusto del sangue. Era una donna adulta, non più nel fiore degli anni, e buona a poco altro, se non a lavorare duramente. E infatti lavorava davvero molto. Trascorreva tutto il giorno nei campi e si prendeva cura degli animali. Poi, a casa, cucinava, lavava e si assicurava che ci fosse sempre l olio necessario a tenere accese le lampade. Poi lui tornava a casa e la sottometteva alle sue voglie per tutta la notte. Di solito lei ne usciva indenne, a condizione che tenesse la bocca chiusa. Ma a volte non lo faceva, o più precisamente non ci riusciva. A volte, il diavolo dentro di lei la spingeva a dire qualcosa. Come in quella lontana notte. Gareth era affamato. A sentire lui veniva dai campi e, dannazione, era sfinito! E la sua cena? Aedammair sapeva che, in realtà, era stato poche case più in giù, a bere birra, ma non aveva commentato. Non allora, perlomeno. Gli aveva detto che la cena non era pronta. Che aveva dovuto riparare un buco nel tetto e si era messa tardi ai fornelli. Gareth, con la fronte aggrottata e gli occhi iniettati di sangue, era seduto a tavola e lasciava cadere dalla bocca piena i chicchi delle pannocchie appena tostate. Dannazione, donna, sono a corto di pazienza stasera. Aedammair aveva rivolto lo sguardo verso il basso, bisbigliando: E non è l unica cosa corta che hai. Si sarebbe schiaffeggiata sulla bocca se non avesse avuto le mani occupate

6 rispettivamente da un mestolo e da una rapa. Non importava che avesse detto la verità. Le guance del marito erano diventate di un rosso così intenso da ricordare il colore della porpora. Sembrava sul punto di esplodere, e probabilmente lo era, dato che l affermazione della moglie era incontestabile. E fu così che più tardi, quella sera, Aedammair si ritrovò rannicchiata sul pavimento, appena in grado di vedere, a causa degli occhi pesti, e di muoversi, per la quantità di botte ricevuta. Gareth le aveva rotto le costole, un braccio e forse anche una gamba, ma lei non era in grado di valutarlo con certezza. Non riusciva neppure a piangere. Non poteva fare altro che giacere lì e desiderare di morire. Poi era entrato qualcuno in casa loro. Una donna. Aedammair si vergognava e avrebbe voluto nascondersi, ma non poteva fare nulla. Tutti sapevano che lui la picchiava, ma non l avevano mai vista ridotta così. La donna le aveva sfiorato il viso. Aedammair era riuscita a malapena a vederla, attraverso un acquosa foschia rossastra, e tutto ciò che aveva potuto discernere erano stati dei capelli scuri e una carnagione pallida. È stato tuo marito, vero, bambina? Aedammair provò ad annuire senza riuscirci. La donna aveva emesso un suono che indicava incredulità, mentre le allontanava una ciocca di capelli rossi dal volto. Gli uomini sono inutili parassiti disgustosi. Non abbiamo bisogno di loro. Aedammair avrebbe voluto tanto che fosse così. Ma sarebbe morta di fame senza Gareth. Così erano le Highlands: non c era lavoro per una donna sola. Nessuno l avrebbe presa se avesse lasciato il marito. Avrebbe potuto ucciderlo e trovare un altro uomo, ma chi

7 l avrebbe voluta in quelle condizioni? Le sue ossa probabilmente si sarebbero saldate male e lei sarebbe rimasta storpia e con il viso sfregiato. Vedo che non mi credi disse la donna. Vuoi che te lo dimostri? Dimostrarglielo? Io... non... Non era riuscita a tirare fuori il resto. Le doleva troppo la faccia, e i denti le ballavano. Le lacrime le riempirono gli occhi, mentre la donna la osservava lì, in piedi, di fronte a lei. I suoi denti. Aveva sempre avuto dei bei denti. Ti capisco, bambina. Più di quanto tu immagini le disse, mentre con la mano le accarezzava i capelli. Sei tu a non capire. Ma lo farai. Quando ti sveglierai, domani sera, sarai una donna nuova, libera dal dolore fisico e dalla debolezza che in questo momento ti attanagliano. Sceglierò per te un nuovo nome. E poi tornerai qui e farai soffrire tuo marito, come lui ha fatto soffrire te. Quando ti sarai vendicata, verrai con me e vivremo una nuova vita, libera dagli uomini e dai loro ignominiosi desideri. Ti piacerebbe? Aedammair trovava quella prospettiva meravigliosa. Vivere libera dalla sofferenza, lontano da Gareth, in un luogo dove avrebbe finalmente prevalso la giustizia e Gareth avrebbe subito tutto quello che le aveva inflitto. Sì riuscì a rispondere, sforzandosi, attraverso le labbra spaccate e sanguinanti. Bene replicò la donna, con un sorriso nella voce. Soffrirai ancora solo per un attimo, poi il dolore se ne andrà per sempre.

8 1 Drake si trovava in un vicolo buio, lo sguardo fisso sul centro del villaggio, in attesa. L oscurità era completa. La notte tranquilla, fresca, priva di insetti. I suoi occhi erano abituati all oscurità, ma senza la luna gli riusciva comunque difficile distinguere i dettagli. Lo stregone doveva essere fuggito, ormai. All inizio di quella giornata, era stato inchiodato a un palo, ma poi dei ladri l avevano liberato, calandolo giù in un buco lungo la strada. Lo sguardo di Drake si restrinse sulla macchia buia in coincidenza con quel passaggio, segnalato dal palo. Drake aveva potuto osservare abbastanza spesso quella scena negli ultimi sei mesi. Ogni volta l andamento era lo stesso: lo stregone veniva catturato, torturato fino a confessare, e poi messo ad aspettare di essere ucciso in un buco, o in un altra prigione. Ogni volta, Drake si limitava a osservare, come uno spettatore interessato e niente di più. A volte si spingeva fino a dare qualche suggerimento, se lo riteneva prudente. Alla fine, si assicurava sempre che lo stregone avesse la possibilità di fuggire. La fuga era di vitale importanza, dal momento che, se il prigioniero fosse stato catturato in un altro villaggio, l intero processo sarebbe stato riavviato da capo. In genere a quell ora lo stregone era già scappato, strisciando via nella notte, fermandosi solo per nutrirsi rapidamente di un animale cacciato in qualche fattoria lungo la strada. Ma quella sera c era qualcosa di diverso. Drake continuò ad aspettare nell oscurità, le

9 labbra strette, i pugni che si aprivano e si chiudevano ritmicamente, cercando di decidere se abbandonare o meno la sicurezza delle tenebre. Guardò attentamente la piazza. Le finestre delle case che vi si affacciavano erano buie. Attraversò di corsa, accucciandosi accanto al passaggio dei ladri. Osservò di nuovo la piazza. Si chinò sopra la griglia di legno. Luthias chiamò, con un sussurro insistente. Luthias. Nient altro che silenzio. Drake si sedette sui talloni e rimase in attesa, chiedendosi se lo stregone fosse morto. Un baobhan sith non moriva facilmente; Drake lo sapeva, quindi quel silenzio lo lasciò perplesso. In effetti le torture andavano avanti da mesi, e qualsiasi essere umano sarebbe morto già da tempo o, se fosse sopravvissuto a tutto ciò che Luthias aveva subito, sarebbe rimasto almeno paralizzato. Ma Luthias non era più umano, e aveva sopportato di peggio che la tortura tutto sommato blanda a cui era stato sottoposto in quel villaggio. Il supplizio dell immersione nell acqua. La ruota. Qualche pietra sul petto. Niente da cui un baobhan sith non potesse riprendersi nel giro di qualche ora. Luthias lo chiamò nuovamente Drake. Questa volta nella sua voce c era una certa durezza. Ancora nessuna risposta. A Drake si strinse il petto. Se Luthias era morto, allora era finita. Per Drake avrebbe significato venir meno al compito che si era imposto. E passare a quello successivo, quello che aveva cercato di evitare usando Luthias. Abbassò la testa e fissò il terreno senza vederlo. Era stanco, fin dentro le ossa. La sua sete di vendetta era stata saziata. Se Luthias non era ancora morto lo sarebbe stato l indomani, quando lo avrebbero bruciato sul rogo.

10 Drake si accarezzò la barba. Se non fosse stato per il terribile compito che sarebbe seguito, gli sarebbe piaciuto farla finita con lui. Erano passati sei mesi. Senza dubbio nessuno si aspettava che lui intendesse mantenere la sua promessa. E invece era proprio così. Drake MacKay onorava le sue promesse, comprese quelle deprimenti già solo da contemplare. Era ora di andare. Aveva fatto ciò che era necessario per proteggere la sua famiglia e punire l uomo che li aveva perseguitati. Ma adesso era finita. Chiuse la griglia sopra il passaggio dei ladri. L aveva sbloccata in precedenza, in modo che Luthias potesse facilmente fuggire. Che incontrasse la sentenza del villaggio dunque. Era nelle loro mani adesso. Dopo un ultimo sguardo al villaggio, Drake ritornò alla sicurezza del vicolo buio. Il suo cavallo era in una stalla nelle vicinanze. Ora che aveva deciso non voleva sprecare un solo istante dietro a Luthias. Sellò il cavallo e lo condusse fuori del villaggio. Superata l ultima casa, salì in groppa e cavalcò nella notte, legato alle lontane terre del Nord e a una promessa che da tempo doveva onorare. L isola era esattamente come Drake la ricordava. Spazzata dal vento, brulla, solitaria. Una campana suonò lentamente in lontananza, mentre una capra vagava tra l erba alta. Le nuvole si aprirono e la luce del sole lo accecò. Socchiuse gli occhi, mentre attraversava l isola seguendo lo scampanio. Ricordò l ultima volta che aveva compiuto lo stesso cammino, in circostanze molto diverse. Era venuto lì con l intenzione di uccidere. Per vendicarsi della causa di tutti quegli anni di infelicità. Invece la strega di sangue aveva

11 salvato la vita del suo amico. Quella non era una donna che concedesse favori per bontà di cuore. Non era affatto una donna e probabilmente non aveva un cuore. Era una baobhan sith. Una strega succhiasangue. E lui le doveva una vita. La vita del suo amico. Procedette a fatica nell erba alta fino in cima alla collina. Davanti a lui si stendeva una valle verdeggiante, punteggiata da sbuffi bianchi di pecore. La casa della baobhan sith si trovava sul fianco della collina, non immediatamente visibile se non a un occhio molto attento. Aveva una porta nuova, senza dubbio più robusta della precedente, che Drake aveva violato a colpi d ascia. La porta era chiusa dall interno, come prevedibile. Le baobhan sith erano creature notturne, anche se non era del tutto chiaro se traevano il loro potere dalla notte o dalla luna. E per questo motivo si nascondevano durante le ore diurne. Drake bussò alla porta, senza aspettarsi, in realtà, una risposta. Quando non ne giunse nessuna, si sedette sull uscio, incrociò le braccia sul petto e chiuse gli occhi. Fece un sonno agitato, svegliandosi frequentemente di soprassalto con la mano sul pugnale e chiedendosi dove si trovasse. Ripresa coscienza della realtà, il suo corpo si rilassò, gli occhi si rivolsero verso la porta ancora chiusa, quindi al cielo, cercando di stimare quanto mancasse al tramonto. Quindi Drake si addormentò ancora per un po. Fece degli strani sogni, così vividi da sembrare reali contro ogni evidenza. In essi l a baobhan sith camminava tra le ombre, appena fuori dalla sua vista. Lui le diceva di fermarsi e di mettersi dove avrebbe potuto vederla, ma lei scompariva ancora più lontano. Al suo risveglio era buio. Rimase fermo, in attesa che gli occhi si adattassero

12 all oscurità. Era notte, ma non si vedevano né la luna né le stelle. Una spessa nebbia proveniente dall acqua lo avvolse, viscida. Drake respinse un brivido. Si alzò in piedi, in ascolto. Le pecore belavano in lontananza. Seguì con le mani l erba sul muro fino a quando non toccò la porta. Era socchiusa. La spinse e l uscio, cigolando, si aprì verso l interno. Drake entrò nella casa con i muscoli tesi e pronti. L oscurità era completa, non c era nemmeno una candela a illuminargli la strada. Aveva un vago ricordo della sua ultima visita sei mesi prima. Ricordava un tavolo sulla destra, con sopra una grossa candela. Si diresse in quella direzione, con la mano tesa, finché non lo toccò. Tastò il tavolo alla ricerca della candela e dell acciarino. Prima di trovarli, sentì un rumore stridulo e vide una scintilla. Un alone di luce si diffuse su tutto il tavolo. La baobhan sith era seduta di fronte a lui, dietro a una candela tremolante, e con la mano sottile teneva l acciarino. La luce della candela le accendeva i capelli di un intenso color rame, facendoli sembrare di fuoco. Alla vista di quella creatura, Drake si sentì attraversare da una sferzata di energia. Chiuse le mani a pugno. Lei stava lì immobile, tranquilla. Non riusciva a scorgere nulla nella sua espressione vuota. Il silenzio si protrasse interminabile, fino a quando Drake si sentì costretto a dire: Bene, eccomi qui. Lei inclinò leggermente la testa di lato, mentre lo osservava pensierosa. I setosi capelli ramati le scivolarono dalla spalla lungo la schiena. Ce ne hai messo di tempo. Drake fece spallucce. Be, sì...

13 Lei distolse lo sguardo, disinteressata. Vattene. Drake aggrottò la fronte. In quella donna era cambiato qualcosa. Prima era stata enigmatica, misteriosa, ora sembrava solo annoiata. No disse. Ho fatto una promessa, e io mantengo la mia parola. La strega di sangue agitò una pallida mano nella sua direzione. A quanto pare. La linea priva di emozione sulla sua bocca si curvò impercettibilmente in una sembianza di sorriso. Il tuo onore è noto, Drake MacKay. Nessuno potrà parlarne male. Ti sollevo dalla tua promessa. Anche se indifferente e composta, la baobhan sith comunicava una certa vitalità. Spiritosa, intelligente, pratica. Drake non aveva trovato la sua compagnia spiacevole. Quella donna racchiudeva dentro di sé qualcosa di misterioso. Drake si girò verso la porta. Qualunque cosa la affliggesse non lo riguardava. Era libero, e questo era tutto ciò che contava. Remò per tornare al villaggio, col sollievo che si riversava su di lui in lente ondate. Aveva smesso di pensare al futuro. Non aveva più avuto ragione di farlo. Il suo futuro era stato sigillato quando aveva fatto la promessa alla baobhan sith. Ma ora si apriva nuovamente davanti a lui, pieno di possibilità. Dove sarebbe andato? Quel pensiero lo invase così profondamente che smise di remare. I remi si trascinarono nell acqua. Prima che la strega di sangue salvasse il suo amico Stephen, la vita di Drake era piena di rabbia e di infelicità per l orribile morte della moglie, di cui sentiva il bisogno di incolpare qualcuno. E quel qualcuno era la baobhan sith. Ma poi lei lo aveva aiutato, e anche se non l aveva perdonata non si sentiva più obbligato a vendicarsi su di lei. Luthias era stato punito.

14 La strega di sangue lo aveva liberato dalla sua promessa. E adesso? Quel vuoto improvviso nel petto lo innervosiva. Gli sembrava innaturale contemplare gli anni che lo attendevano senza provare alcun interesse. Drake non era più giovane ma non era neanche vecchio. Avrebbe trovato un altra donna e avuto dei figli. Da quando la moglie era morta, aveva praticamente vissuto come un monaco. Bisognava cambiare la situazione. Tirò i remi con nuovo vigore, lasciando che la fatica dominasse i suoi pensieri. Continuò fin quando la prua non toccò l arenile. Trascinò la barca a riva e la lascio lì, arrancando fin sulla spiaggia di ciottoli. Nessuno gli prestò attenzione. I pescatori si trovavano più avanti lungo la costa, dove una stretta banchina si estendeva nell acqua, intenti a preparare le loro imbarcazioni per salpare. Era molto presto, il sole non era ancora sorto. I negozi e le case sorgevano raggruppati appena oltre la linea del mare. Drake non aveva affittato una camera, quindi entrò nella taverna e si lasciò cadere stancamente su una panca. Le taverne non chiudevano mai, dato che i pescatori andavano e venivano per tutta la notte. L odore di pane e porridge riempiva l aria. Subito una donna alta e magra, con uno spesso sopracciglio arcuato, gli si affiancò e gli porse un boccale di birra. Drake gettò una moneta sul tavolo che lei scambiò con la birra. Quindi si allontanò lasciandolo lì a bere. Drake svuotò il boccale e poi un altro. Voleva bere fino a cancellare i pensieri inquietanti che lo tormentavano a proposito del futuro e della famiglia. Aveva appena iniziato il suo terzo giro di birra quando si rese conto che gli uomini seduti al tavolo dietro di lui stavano discutendo della baobhan sith. Si fermò, poi lentamente si portò la pinta alle

15 labbra, spostandosi all indietro per origliare meglio. Ha rifiutato nuovamente l offerta disse uno degli uomini, la voce roca e profonda. Cosa significa? Che cosa vuole? chiese un altro più piccolo, con una voce sottile. Sembrava spaventato. Ci fu un breve silenzio, seguito da un profondo sospiro. Sangue umano affermò minacciosamente la voce profonda e roca. Il silenzio si protrasse più a lungo, questa volta. Allora, cosa facciamo? chiese un terzo uomo con un sussurro duro e basso. Le mandiamo un essere umano? Forse dovremmo aspettare disse la voce sottile e ansiosa. Forse non le importa più di noi. L ultima volta che abbiamo aspettato e pregato riprese la voce roca sono accadute cose molto brutte. Ha ucciso interi branchi di animali e saccheggiato il mare di una moltitudine di pesci. Braccato esseri umani. No disse scuotendo la testa con decisione. Mai più. Siamo stati alla sua mercé troppo a lungo. Propongo di ucciderla. Si udì un forte risucchio di aria. Impossibile. Lei non può essere uccisa. Chiunque può essere ucciso dichiarò strascicando le parole l uomo dalla voce roca. Il cuore di Drake batteva nel silenzio. Aveva smesso di bere e sedeva immobile, con la testa inclinata verso quegli uomini. Bevve un sorso di birra e si sporse in avanti sul tavolo, grattandosi stancamente la testa. La preoccupazione di nascondere il fatto che stesse origliando gli fece perdere ciò che veniva detto.

16 ... mi ha confidato che l unico modo per ucciderne una è tagliarle la testa e bruciarla, fino a ridurla in cenere. Come possiamo riuscirci dal momento che vive su un isola? Sa bene chi va e chi viene. Non è possibile sorprenderla. Allora dobbiamo cercare rinforzi. Durante il giorno è il momento migliore. Drake non poté più restare ad ascoltare. Si alzò e lasciò la taverna. Si mise a camminare con un nodo in petto e i denti stretti. Stavano andando a ucciderla. E pareva che sapessero come farlo. Si passò una mano tra i capelli e si fermò di colpo, fissando il mare. Era troppo buio per vedere l isola, ma provò a tratteggiarla nella propria mente. Un luogo verde, popolato di animali pacifici. Un luogo tranquillo, un rifugio sicuro, non il covo di una baobhan sith. Lei non era un problema suo. Lo aveva liberato dalla sua promessa e se avesse continuato a camminare verso le stalle, senza fermarsi a bere, non avrebbe saputo nulla di quello che si stava tramando contro di lei. Ma ora lo sapeva. E non poteva semplicemente fingere di ignorarlo. Glielo doveva. Un conto era essere liberato da una promessa, un altro permettere deliberatamente che morisse qualcuno che lo aveva aiutato. Drake si diresse verso la spiaggia dove aveva lasciato la barca a riposare sulla sabbia. Nelle sue viscere si mescolavano urgenza e impazienza. Per un attimo aveva creduto di essere finalmente libero da tutto, pronto a ricominciare da capo, e invece eccolo lì, di nuovo al centro della questione. Non aveva senso ricominciare da capo quando rimanevano degli affari in sospeso da risolvere. In una certa misura, avere un nuovo compito, una missione, qualcosa che lo distraesse dai pensieri sul futuro lo faceva sentire meglio.

17 Spinse la barca in acqua e ci salì sopra, tornando a remare verso l isola e la sua promessa.

18 2 Hannah si sedette sulla spiaggia, in attesa. La brezza che proveniva dall acqua era gelata, ma su di lei non aveva effetto. Una brezza fredda non la rinfrescava in una giornata calda, e i giorni freddi e umidi non la mettevano a disagio. Non tremava, né sudava. Riconosceva teoricamente le differenze di temperatura ma, sul piano pratico, non la riguardavano. Erano settimane che attendeva, ma fino a quel momento non era accaduto nulla. Non passava le intere giornate sulla spiaggia, ma dopo l arrivo del suo inaspettato visitatore era diventata inquieta. Dov erano? Erano davvero così stupidi e codardi? Sei mesi prima, gli abitanti del vicino villaggio sulla costa avevano sperimentato più emozioni di quante non ne avessero provate negli anni precedenti. Streghe. Non solo racconti, ma vere e proprie streghe in mezzo a loro. Drake MacKay e la sua famiglia. Hannah era la strega del villaggio, alla quale gli abitanti erano abituati. Quel gruppo di streghe invece aveva portato con sé cacciatori di streghe e processi, trascinando dentro anche Hannah. Da allora niente era più stato lo stesso. Poi se ne erano andate, continuando per la loro strada, e Hannah era tornata nella stessa posizione che aveva cercato così duramente di superare. Gli abitanti del villaggio avevano nuovamente paura di lei. Bisbigliavano alle sue spalle e la biasimavano. Le avevano forzato la mano. Doveva spostare nuovamente l ago della bilancia in suo favore oppure andarsene da lì. Così, una notte si era recata sulla terraferma ed era apparsa a Tam Guthrie che si trovava, ubriaco, nel proprio letto. Gli aveva fornito specifiche istruzioni su come uccidere una baobhan sith, con l evidente sottinteso che Dio lo avesse

19 scelto per questo destino esaltante. Ovviamente gli era apparsa nelle vesti di un anziana donna, avvolta in un mantello, con il viso macchiato di sporcizia. Inoltre, aveva usato su Tam il potere della suggestione, un dono che tutte le streghe di sangue possedevano. Alcuni umani ne erano più soggetti che altri. Tam era particolarmente sensibile. Era rimasto a letto con le coperte tirate fin sotto il mento ammiccando come un gufo. Lei gli aveva dato le informazioni e se n era andata. Col senno di poi pensò che sarebbe stato più sicuro chiedergli di ripetere le sue parole. Dopo tutto, Tam era sbronzo. Sicuramente aveva immaginato di aver fatto un sogno, così come lei aveva inteso, ma un sogno importante. Un sogno portentoso. Un sogno da mettere in atto. Ora Hannah incominciava a temere che Tam non se ne ricordasse affatto. O, peggio, che avesse ritenuto la sua una visita malefica e che quindi avesse deciso di ignorarla per paura di essere additato lui stesso come uno stregone. Hannah sospirò, appiattendo la bocca in una linea annoiata. Forse era giunto il momento per un altro sogno, in una veste diversa. La prospettiva era di scarso interesse. Un altro compito faticoso e forse nemmeno necessario. Questa generazione di villici parlava molto, ma faceva poco altro. Forse era il momento di andare avanti. La notte precedente aveva pensato che il momento fosse finalmente arrivato. Si era destata al tramonto e aveva subito percepito una presenza sull isola. Era pronta. Anche un po eccitata. L avventura con i MacKay le aveva ricordato quanto fosse diventata monotona la sua vita. Le faceva piacere l idea di un diversivo. Non si trattava degli abitanti del villaggio venuti a linciarla, ma di Drake MacKay. Non avvertì alcuna variazione di temperatura, ma lo choc sì, fin dentro il midollo. Non aveva mai pensato che lo avrebbe rivisto. Era sconvolgente. Stava quasi per rivalutare la decisione alla quale era giunta negli

20 ultimi mesi. Poi si era ricordata chi era, e che quell uomo appassionato e intelligente era solo una parte del quadro. Era anche imprudente e vendicativo. Profondamente arrabbiato. Non un buon candidato per diventare un baobhan sith. Il tipo di uomo che avrebbe potuto abusare del suo potere. Hannah rimase immobile, mentre un suono lontano la trascinava via dai suoi pensieri. Le dita dei piedi affondavano nella sabbia, una sconosciuta pesantezza le premeva sul petto. Buttò fuori l aria, abbassando le spalle, ma non si sentì meglio. La fioca luce dell alba non riusciva a penetrare nella densa nube di nebbia. Ma udì l echeggiare dei remi che tagliavano l acqua. Qualcuno stava arrivando. Si alzò, arricciando le dita dei piedi nudi nella sabbia, mentre si sforzava di vedere. La sua vista era decisamente più acuta di quella di un essere umano, ma non poteva penetrare la nebbia. In ogni caso, la notte era quasi terminata, portando via con sé tutto ciò che rendeva speciale una baobhan sith. Rimase ferma, il respiro congelato nel petto, in attesa che l imbarcazione diventasse visibile. Erano Tam e gli abitanti del villaggio che venivano a linciarla? Avrebbe dovuto tornare a casa e chiudere la porta fino al tramonto. Ma qualcosa la tratteneva lì, costringendola a restare a guardare. Per prima. emerse l ombra di una barca con un rematore solitario. Una lanterna appesa a poppa ondeggiava dolcemente al ritmo del vogatore. Hannah aggrottò la fronte. C era qualcosa di familiare nella figura a bordo: la linea delle spalle, il suo profilo scuro. Una chiara consapevolezza la attraversò come una saetta. Drake era tornato.

21 Fece un sospiro, affondò maggiormente le dita dei piedi nella sabbia, come per tenersi in equilibrio. Perché avrebbe dovuto farlo? Perché tornare una volta che era stato liberato? Hannah non poté che fissarlo, inchiodata sulla spiaggia. Quasi avesse percepito il suo sguardo sulla schiena, Drake smise di remare e si girò. I loro sguardi si incontrarono attraverso la foschia, il ricordo della sera precedente e il peso della promessa di Drake passò tra i loro occhi, mentre la barca andava alla deriva nella corrente. Un onda sollevò la barca più in alto e la spinse vicina alla spiaggia. Lui voleva qualcosa. Doveva avere qualcosa da guadagnare nel mantenere la sua promessa. C era chi voleva diventare una strega di sangue, chi non era che un fallito e non avrebbe fatto altro che del male come baobhan sith. Ma questa descrizione non si adattava a Drake, quindi doveva esserci qualcos altro. Scese dalla barca e la tirò sulla spiaggia. Sei tornato disse Hannah, inutilmente. Poi lo percorse con lo sguardo, dagli stivali neri ai capelli mossi. Era un uomo notevole, alto, magro e muscoloso. I suoi occhi blu la trafissero, intensi. Aveva i capelli neri, piuttosto lunghi, che necessitavano di un taglio. La barba invece era più corta e gli incorniciava la mascella quadrata. Sì. Sono venuto per metterti in guardia. Hannah indietreggiò di un passo, sorpresa. Mettermi in guardia da cosa? Drake aveva il respiro affannoso per lo sforzo sostenuto a portare la barca in secca e teneva le mani sui fianchi. Gli abitanti del villaggio stanno complottando per linciarti. Ancora una volta quell uomo le riservava delle sorprese. Non c era da stupirsi se un tempo lo aveva ritenuto interessante. Sorrise leggermente, divertita dal fatto che lui la pensasse spaventata da un gruppetto di pescatori. Provava anche un stretta sconosciuta in

22 petto. Era tornato da lei, remando nella nebbia come se avesse il diavolo alle calcagna, solo per dirle che era in pericolo. Non sarebbe la prima volta. Perché pensi che io viva su un isola? Sono scappata da più villaggi di quanti sono i tuoi compleanni. Inclinò la testa, sorridendo timidamente. Eri preoccupato per me. Drake arricciò il labbro. Il suo sguardo rimase fermo. Ti devo una vita. Hannah emise un respiro incredulo, ignorando il lieve senso di delusione che le rendeva il cuore pesante. Considera il tuo debito pagato. Mi hai avvertita. Le sopracciglia di Drake si abbassarono. Che hai intenzione di fare? Hannah si strinse nelle spalle, incrociò le caviglie, e si abbassò con grazia sulla spiaggia. Cosa c è da fare? Non puoi semplicemente sederti qui e aspettare che siano loro a venire da te. Devi scappare. Nasconderti. Lei gli mise un palmo sul petto. Sei divertente. Osservò con affetto la linea invisibile della costa. Sono innocui. Tam probabilmente potrebbe creare qualche problema, ma quell uomo non riuscirebbe a trovare il proprio culo nemmeno con l aiuto di uno scarabeo stercorario. Drake strinse le labbra ed emise uno sbuffo esasperato. Non capisci. Sanno come uccidere una baobhan sith. Qualcuno glielo ha detto. Lo so. Sono stata io. La sua sorpresa non sarebbe stata maggiore se Hannah gli avesse dato un calcio nelle parti basse. Si accigliò e finalmente riuscì a dire: Tu? Sì. Hannah annuì, guardandolo negli occhi. Che cosa avrebbe fatto ora Drake?

23 Non era il tipo d uomo che rinunciava, per quanto fosse infelice. Lo testimoniava la sua vita dopo la morte della moglie che, Hannah lo sapeva bene, aveva amato profondamente. Drake aveva continuato a vivere, pur ritenendolo aberrante. Senza dubbio avrebbe considerato disgustoso il fatto che Hannah si arrendesse. Vuoi morire? Be, non era quello il motivo per cui Hannah aveva provocato Tam, ma Drake sembrava così scandalizzato che decise di continuare con quella finzione. Si piegò all indietro, avvolgendo le braccia intorno alle ginocchia. Indossava un abito sottile che metteva quasi sempre, dato che erano pochi i visitatori dell isola. Se lo raccolse intorno a sé come una pozza sulla sabbia. Ho vissuto una esistenza lunga, più di quanto qualsiasi essere umano abbia diritto di vivere. Sono pronta ad andare avanti. Allora va avanti! Drake agitò il braccio indicando invisibili terre lontane. Abbandona quest isola, trasferisciti in Italia, semplicemente non arrenderti e non dargliela vinta. Non avevo capito che si trattasse di una competizione con vincitori e vinti. La vita è una competizione sibilò Drake, scoprendo i denti. E gli unici a essere ricordati sono i vincitori. Il cuore di Hannah mancò un battito. Si piegò in avanti con un sospiro, i piedi ripiegati sotto di sé e il mento sulle ginocchia. La passione presente in quell uomo la eccitava, le scatenava qualcosa dentro come un buon vino, facendole desiderare di alimentare quel sentimento. Così lo stuzzicò ancora un po. Allora hai vinto Drake. Vai a goderti la tua vittoria. Lui emise un suono, l inizio di una protesta, che tagliò bruscamente. I suoi stivali

24 scricchiolarono sulla sabbia, mentre si allontanava per poi fermarsi e ritornare indietro. Hannah evitò di guardarlo, ma avvertì il battito del cuore accelerare lievemente mentre lui si avvicinava. Quell uomo era un enigma. Sapeva che la detestava, e tuttavia non riusciva ad abbandonarla al suo destino. La donna in lei desiderava provocarlo. Il diavolo in lei calcolava come sfruttare il senso del dovere nei suoi confronti. Cos altro sai? Arriveranno presto? Non lo so, ma non penso che tarderanno ancora molto. Lei annuì. Era pronta. Sarebbero venuti di giorno, ritenendola inerme. Ma lei aveva vissuto a lungo e aveva scoperto che anche alla luce del sole gli stratagemmi erano sempre gli stessi. Gli uomini riproducevano sempre i medesimi schemi, ancora e ancora. Non c era da preoccuparsi. Drake posò la mano sull avambraccio di Hannah e la tirò su, in piedi. Ormai albeggiava, e la donna non aveva maggiore forza di una comune mortale, ed era quindi alla sua mercé. Questa sua debolezza la faceva infuriare e rappresentava la ragione per la quale si era ritirata su quell isola: in modo da poter mantenere il controllo. Così Tam e la sua gente non avrebbero mai posato gli occhi su di lei durante il giorno. Le persone dovevano interagire con Hannah alle sue condizioni. Andiamo. Drake la trascinò verso la barca e cercò di farla salire. Lei si irrigidì e gli mise le mani sulle braccia. Erano di granito, inamovibili. Che stai facendo? Questo è un suicidio, ed è patetico, oltre che un peccato. Non ti consentirò di farlo. Verrai con me.

25 No, non verrò. Ma le sue parole ebbero il medesimo impatto delle sue mani sulle solide braccia di Drake. Quando la postura rigida che Hannah si ostinava a mantenere gli impedì di caricarla sull imbarcazione, Drake non fece altro che prenderla in braccio. Hannah non aveva ancora ripreso fiato che lui l aveva già lasciata cadere su una tavola a croce. La baobhan sith cercò immediatamente di alzarsi in piedi, ma Drake le mise una mano grande e calda sulla spalla, impedendole di sollevarsi. Alzò gli occhi verso di lui, rilassando l espressione tesa delle labbra. Era abituata a non essere dominata da nessuno. Era snervante ma, al tempo stesso, stranamente esilarante. Perché ti comporti in questo modo? Ti ho liberato dalla tua promessa. Sei libero di andartene e dimenticarti di me. Vorrei davvero che tu lo facessi. Una bugia; una sfacciata menzogna. Non voleva che tutto quello finisse. Non ancora. Di solito a quell ora Hannah si addormentava. Infatti sentiva le membra che si stavano appesantendo per la stanchezza, ma con la mente sorvegliava ogni sua mossa. Drake scosse la testa, salendo sulla barca sempre con la presa salda sulla spalla. Non è così semplice. Non posso permettere che tu faccia questo a te stessa. Per quanto ne so è colpa mia. Forse sei infelice perché non sono venuto prima. Hannah tossì per il gran ridere. La divertiva l idea che lui ritenesse qualcuno capace di detenere un simile potere sulla sua vita. Niente affatto. Non era più una debole umana che permetteva agli uomini di modellarla a proprio piacimento e poi distruggerla. Pensi che questo abbia a che fare con te? Non sono così disperata da volerla fare finita per uno come te. Drake la fissò con occhi scettici. Quali che siano le tue ragioni non posso permetterti

26 di farlo. Almeno non fino a quando non mi darai la possibilità di porre rimedio a ciò che non va. Non si tratta di sistemare qualcosa che non va. E anche se così fosse, non saresti tu la persona adatta. Bene, lo stabiliremo altrove. Questo posto non è più sicuro. Scese dalla barca con la mano ancora piantata sulla sua spalla. D accordo! Hannah sospirò. Viveva da tempo su quell isola. Era rimasta più a lungo di quanto avesse vissuto in un qualsiasi altro luogo. Ma, in verità, ora incominciava ad annoiarsi e Drake rappresentava un diversivo allettante. Immaginava che la vita sull isola non le avrebbe portato nulla di buono. E forse era tempo di andare avanti, di stabilirsi in un posto nuovo. Gli umani erano sempre spaventati quando scoprivano che le streghe di sangue non invecchiano. Molto bene. Drake annuì e con cautela, come se non le credesse veramente, le tolse la mano dalla spalla. Afferrò la poppa dell imbarcazione e la spinse in acqua. Hannah notò il contrarsi dei muscoli sui suoi avambracci. Era un uomo attraente e rappresentava un bel diversivo. Partiamo subito? domandò lei, alzando un sopracciglio per la sorpresa. Lui salì sulla barca e prese i remi. Non mi dai neppure il tempo di indossare degli abiti da viaggio e di sistemare le mie pecore? No rispose Drake con decisione. Non c è tempo. Sei sicuro di non potermi concedere un paio d ore? Non ho denaro e niente da barattare.

27 Ho io del denaro. Lo so. Ma non voglio i tuoi soldi. Inoltre dubito che tu abbia abbastanza per compensare ciò che mi sto lasciando alle spalle. Drake aggrottò le ciglia, costernato. Maledizione, che donna cocciuta! Hannah sorrise. Lui non poteva ancora capirlo, ma la danza che avevano appena iniziato a ballare sarebbe inevitabilmente terminata nel piacere e quindi nella morte. Hannah non vedeva l ora. Drake camminava avanti e indietro, mentre Hannah si aggirava per la casa contemplando le sue cose, cercando di decidere cosa portare via e cosa lasciare. Sembrava che lo facesse apposta a indugiare su ogni oggetto il più a lungo possibile, per nessun altra ragione se non per causare la sua ira. Era il tipo di donna da fare cose simili. Del resto non era una donna come tutte le altre, il che forse spiegava tutto. Drake la fissò con uno sguardo severo, finalizzato a metterle fretta. Invece di essere intimorita, Hannah si tirò sopra la testa la sottile camicia, esibendo la morbida e soda carne di alabastro, rotonda in tutti i posti giusti. A quella vista Drake sentì il sangue pulsargli nelle vene e la bocca diventare sempre più secca. Girò sui tacchi e lasciò l abitazione, borbottando che si sarebbe occupato degli animali. Si diresse alla stalla, situata sul fianco della collina, e aprì il recinto. Quando lo spalancò, le pecore trotterellarono fuori eccitate. Le osservò con un cipiglio quasi doloroso. Non era giusto. Non era una vera donna, non era umana. Non doveva avere quell aspetto. Non era uno stupido. Proveniva da una famiglia di streghe, e ora anche sua nipote e il rispettivo marito erano streghe di sangue. Sapeva che non erano mostri. Ma Hannah era diversa. Era una creatura antica, che aveva negato la vita alla sua defunta moglie. Le sue

28 scelte erano arbitrarie e crudeli. Non poteva perdonarla né considerarla qualcosa di diverso da un mostro. Le doveva una vita. Questa era l unica ragione per cui era tornato indietro. Eppure sembrava una donna umana. Una donna incredibilmente desiderabile. E lui era un uomo con forti desideri negati troppo a lungo. Afferrò il forcone e gettò fieno fresco sul pavimento con movimenti pieni di rabbia e di vigore. D un tratto, percepì una presenza e si voltò. Hannah stava sulla porta, dietro di lui. Indossava un abito da viaggio, ma di una stoffa più sottile di quella indossata dalle donne a cui era abituato. Aveva un mantello a disegni scozzesi gettato sulle spalle, e il tripudio vermiglio dei capelli le ricadeva in una treccia sopra la spalla. Una sacca di pelle le pendeva dalla mano. Il sole alle sue spalle le nascondeva il viso tra le ombre. E le tue pecore? domandò Drake, appoggiandosi al forcone infilzato nel fieno ai suoi piedi. Moriranno. Hannah entrò nella stalla e il suo volto fu di nuovo visibile, ammorbidito dall aria piena di polvere. Una volta alla settimana un ragazzo viene sull isola per prendersi cura di loro, porta cibo e rifornimenti. Indicò con un cenno della mano gli alti scaffali pieni di grano. Da dove pensi che venga tutta questa roba? Pensavo che usassi la magia o qualcosa del genere. Hannah sorrise. O che l avessi fatta volare sul mio rospo? Darke fece spallucce e gettò il forcone da una parte. Quindi non doveva preoccuparsi degli animali, dopo tutto. Aveva solo voluto prendere le sue cose. Sei pronta?

29 Si gettò la treccia sulla spalla. Direi di sì. La superò senza offrirsi di prenderle la borsa, e la condusse verso la spiaggia. Si sentiva a disagio nel far portare a una donna un peso, mentre lui era a mani vuote. Ma doveva continuare a rammentare a se stesso che Hannah non era una donna come le altre, bensì qualcos altro di molto più forte di lui. Non possiamo tornare verso il villaggio le disse da sopra la spalla. Remerò verso ovest, fino a quando non saremo lontani abbastanza da poter decidere di scendere a terra. Lei non rispose. Giunti alla barca, finalmente Drake le prese la borsa e la gettò a poppa. Non era pesante come si era aspettato. Hannah salì e si sedette sulla tavola, incrociò le mani in grembo e attese. Sembrava ingannevolmente composta e obbediente. Un illusione progettata per ingannare gli uomini stupidi. A proposito di uomini stupidi... Drake, che cosa diavolo stava facendo? Cosa diavolo avrebbe dovuto fare con lei? E perché diavolo non poteva essere semplicemente felice che lo avesse liberato dalla sua promessa? Perché doveva continuare a complicare le cose? Aveva avuto l opportunità di buttarsi tutto dietro alle spalle, e invece era ancora lì. Spinse la barca nell acqua e dovette resistere alla tentazione di darle una spinta finale, per allontanarla da lui. Sarebbe rimasto sulla spiaggia a guardarla mentre si allontanava. Sarebbe rimasto intrappolato su quell isola. Invece si sedette di fronte a lei e prese i remi. Sentì il suo sguardo su di sé, mentre remava. La ignorò, tenendo lo sguardo fisso su un

30 punto in lontananza. Hannah non disse nulla per un po, fino a quando Drake incominciò a rilassarsi, preso dal ritmo del vogare. Che cosa ne hai fatto del cacciatore di streghe? Intendeva Luthias Forsyth. Drake la fissò con uno sguardo duro. È morto. Hannah inarcò uno dei suoi sottili sopraccigli ramati. Come ci sei riuscito? Le baobhan sith sono molto difficili da uccidere. Forse; è più semplice quando vogliono morire. La sfida è stata tenerlo in vita. Lei alzò leggermente il mento. Quindi lo hai fatto soffrire? Drake si meravigliò di quella domanda. Ovviamente era stata lei a trasformare Luthias, su sua richiesta, un altro motivo per cui era in debito con lei. In un certo senso era la madre di Luthias, la sua creatrice. Non sembrava particolarmente turbata da ciò che Drake aveva appena detto. Nulla sembrava mai turbare Hannah, ma sicuramente ci doveva essere qualcosa che la toccava. Solo perché era una strega di sangue non significava che non avesse emozioni. Stephen e Deidra erano streghe di sangue ed erano rimasti più o meno gli stessi di prima, eccetto che bevevano sangue e di giorno dormivano. Ti fa soffrire la sua morte? Mi fa soffrire? Entrambe le sopracciglia color rame si sollevarono per la sorpresa e lei si appoggiò leggermente all indietro. No, è che io non ho la percezione che sia morto. Di solito sento quando muoiono o lo sogno. Sei sicuro che sia morto? Drake si strinse nelle spalle. No, non l ho visto morire. Se non è morto ora lo sarà presto. È diventato una creatura patetica. Stava aspettando di essere bruciato, quando l ho lasciato.

31 Ti comporti come se non ti importasse niente, eppure hai trascorso molti mesi a perseguitare quest uomo. Era una questione di giustizia. Qualcuno doveva farlo. A nessuno in questo paese dimenticato da Dio importa un accidente di ciò che accade alle streghe. Le macellano come animali e contano ancor meno. Qualcuno doveva pur fare qualcosa. È per questo che ti sei autonominato guardiano delle streghe? Perché fosse fatta giustizia e le streghe fossero libere di praticare la magia? Drake smise solo per un attimo di remare. Mi stai deridendo? Proprio tu, una strega a tua volta? Le labbra di Hannah si incurvarono. Solo perché io sono una di loro non significa che io creda che stiamo facendo del bene. Non sono mica una monaca. Drake scoppiò in una risata soddisfatta. Allora ammetti di essere malvagia. Hannah spalancò le labbra turgide, mentre con lo sguardo lo percorreva tutto. Drake ebbe la sensazione che lo toccasse. Be, non sono una donna buona. Parole che celavano una moltitudine di significati. Il ricordo della pelle di Hannah, intravista quando si era tolta la camicia, si accese nella mente di Drake che lo cacciò via rabbioso. Tu non sei affatto una donna. Le sue parole velenose non suscitarono alcuna reazione. L espressione di Hannah rimase la stessa, seducente, provocante. Quindi sono una creatura patetica? Come Luthias? Non so che cosa sei. Drake dovette distogliere lo sguardo, mentre lo diceva. E non capiva perché. Solitamente era abile nel cogliere la natura delle persone e il fatto di

32 aver spostato gli occhi indicava che si stava sbagliando. Eppure ignorava che cosa stesse equivocando e perché. Perché stai facendo tutto ciò se mi disprezzi così tanto? domandò Hannah. Te lo devo. Lei proruppe in una risata, sorpresa, inducendolo a guardarla nuovamente. Non ne vedo il motivo. A quanto pare, non mi devi nemmeno la cortesia, che è il minimo a cui una persona abbia diritto, dico bene? Trovo difficile credere che tu ti senta così tanto in debito con me e tuttavia non riesca a parlarmi civilmente. Drake serrò la mascella, mentre fissava il suo viso sereno. Quelle parole, quel rimprovero deciso, proprio di una madre nei confronti del figlio irriverente, gli bruciarono il cuore. Hannah, a suo tempo, non aveva avuto la cortesia di fare quello che per lei sarebbe stato facile e naturale: restituire energia a una vita che si spegneva. Si era dimostrata senza emozioni. Aveva lasciato che sua moglie morisse, aveva distrutto la sua vita e il suo futuro, e ora sedeva lì a parlare di cortesia. Una rabbia rovente e un dolore sepolto incresparono le labbra di Drake e infiammarono le sue parole. Ti sopporto perché è ciò che Dio si aspetta da me. Ma non voglio esserti amico. La cortesia non richiede l amicizia. Aveva parlato di nuovo come una madre, un lieve sorriso divertito sulle labbra. Nessuna paura. Nessun sentimento. Cortesia ripeté Drake con disprezzo. Dici per favore e grazie prima di prosciugare un uomo dal suo sangue? O quando vedi un innocente, hai la cortesia di scusarti perché sei troppo malvagia per aiutarlo? Hannah lo fissò per un po, le lunghe ciglia rosso scuro che sbattevano lentamente sugli

33 occhi verdi. Sei sicuramente un uomo di parola, Drake MacKay, per sopportare di tua spontanea volontà una creatura ripugnante come me. Tua moglie, sono sicura, ne sarebbe fiera. Drake gettò i remi e puntò un dito contro la faccia di Hannah. Non parlare di mia moglie. Profani la sua memoria anche solo nominandola. Hannah rimase impassibile. Nella sua espressione non erano visibili né rabbia né offesa. Non poteva ferirla. Impossibile farle sentire la sua stessa infelicità. Invece, continuando a fissarlo, sentenziò: No, Drake, penso che sia tu a profanare la sua memoria. Se non fosse stato bloccato in una barca avrebbe gettato indietro la testa e urlato per la frustrazione. Aveva bisogno di andarsene per evitare di metterle le mani addosso. Ma, a tutti gli effetti, sembrava una donna e lui non avrebbe mai colpito una donna. Voleva urlarle di chiudere il becco. Ma a lei non sarebbe importato e non sarebbe stata zitta. La collera gli covava in petto. Prese i remi e vogò con nuovo vigore, i muscoli di tutta la schiena e le braccia si flettevano e si contraevano a ogni colpo. Drake rimase in attesa che lei stuzzicasse, ancora e ancora, la ferita appena aperta, ma Hannah ebbe la decenza di non aggiungere altro. L intensa attività fisica alla fine consumò la rabbia di Drake finché non rimasero che le ceneri della vergogna. Se Ceara avesse visto come si era rivolto a Hannah, sarebbe rimasta esterrefatta. L aveva costretta a lasciare la sua casa, e ora la trattava con disprezzo. Drake sentì il cuore sprofondargli nel petto. Hannah aveva ragione: il suo comportamento non era degno della defunta moglie. Se una profanazione c era stata quel giorno, doveva assumersene la responsabilità.

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35 3 Luthias viveva nascosto in un cottage abbandonato in una zona desolata. Intorno a lui la brughiera si estendeva in ogni direzione. La morte lo circondava, lo riempiva. Non l avrebbero mai trovato in quel posto. Il sole calò all orizzonte, e lui sapeva che la debolezza sarebbe scomparsa insieme alla luce. Era ancora così difficile rendersi conto di tutto ciò che era accaduto. Era passato da essere cacciatore a preda. Da buono a cattivo. Da umano a mostro. Si rannicchiò in un angolo, affamatissimo, cercando di avvolgere il gracile corpo nel suo mantello di stracci. Era tutto completamente diverso da qualsiasi cosa avesse mai provato prima. La sua volontà recedeva di fronte al bisogno che gli artigliava il petto, e più in basso. Il suo stomaco brontolava e Luthias aveva la sensazione che qualcuno lo avesse scavato dall interno con una spada. Si era arreso alla fame più volte di quelle che riusciva a ricordare. La prima volta si era trattato di un cane, era accaduto molto tempo prima e non ne aveva un ricordo preciso. Solo il getto caldo del sangue nella bocca e il sollievo dal dolore. La seconda volta, la ricordava meglio. Si era trattato di un umano. Un bambino. Quel giorno, in preda al dolore proprio come quella sera, era sfuggito agli abitanti del villaggio che gli davano la caccia. In qualche maniera, erano venuti a sapere della sua presenza nei dintorni del paese. Drake MacKay li aveva informati. Era sempre nei pressi, pronto a dare informazioni su di lui. Così Luthias era scappato e si era nascosto con una certa facilità. Se si concentrava sul non voler essere visto, anche se di fatto non si

36 nascondeva molto bene la gente non lo vedeva. Un ragazzino si era allontanato dagli altri. Luthias lo aveva annusato, mentre si avvicinava. Sapeva quando gli altri si avvicinavano perché poteva annusarne il sangue. Il sangue del ragazzino odorava di fresco e di gioventù. Di nuovo e di candido. A mano a mano che il ragazzo si avvicinava lo spasmo nello stomaco di Luthias cresceva. Infine il ragazzo era arrivato davanti a lui, guardandolo con curiosità, senza paura. E Luthias lo aveva afferrato, senza pensare. Il fiotto di sangue nella bocca era caldo e delizioso: assolutamente da perdere la testa. Non si era nemmeno reso conto di quello che stava facendo, finché non fu troppo tardi e si ritrovò il corpo esangue e senza vita tra le braccia. Non ricordava che il ragazzo avesse gridato o combattuto. Era come se qualcun altro avesse compiuto quelle azioni, qualche mostro che si era impadronito del suo corpo, ma che poi lo aveva lasciato con il ragazzo morto tra le braccia e il sapore del sangue in bocca. Allora Luthias avrebbe davvero voluto morire. Meritava di morire. E invece continuava a fuggire. Lo faceva involontariamente. Non cercava mai di fuggire. Non voleva farlo. Sperava di essere bruciato, per mettere fine al dolore. Era stato torturato così spesso che avrebbe dovuto essere morto da tempo, eppure non moriva. Le porte delle prigioni venivano lasciate aperte e anche se non desiderava andarsene, era troppo fortuito, troppo comodo per essere, ogni volta, semplicemente una coincidenza. Si trattava di Dio. E Dio non aveva ancora finito con lui. Luthias non poteva immaginare ciò che il Signore voleva da un disgraziato come lui. Da tempo, non era più consacrato né devoto. Era uno stregone di sangue: vile e indegno. Dio lo stava punendo. Lui lo aveva offeso. E così era stato umiliato: gli erano state date le

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