Riforma degli Ordinamenti professionali D.P.R. n. 137/2012 G.U. n. 189 del

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Riforma degli Ordinamenti professionali D.P.R. n. 137/2012 G.U. n. 189 del 14.08.2012"

Transcript

1 Piacenza 3 maggio 2013 Trento 20 maggio 2013 Riforma degli Ordinamenti professionali D.P.R. n. 137/2012 G.U. n. 189 del Regolamento di delegificazione L. n. 400/1988 Interessa tutte le professioni regolamentate Obiettivi - realizzare la piena concorrenza nel settore - presenza diffusa di professionisti - differenziazione e pluralità di offerta

2 Riferimenti normativi 1. Decreto Legge n. 138 del 13 agosto Legge di conversione n. 148 del 14 settembre 2011 Misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo 3. Legge n. 183 del 12 novembre 2011 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato 4. Decreto Legge n. 211 del 6 dicembre Legge di conversione n. 214 del 22 dicembre 2011 Disposizioni urgenti per la crescita, l equità e il consolidamento dei conti pubblici 6. Decreto Legge n. 1 del 24 gennaio Legge di conversione n. 27 del 24 marzo 2012 Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività

3 Principi di delegificazione 1. Accesso alla professione 2. Formazione continua permanente obbligatoria 3. Tirocinio per l accesso 4. Assicurazione professionale 5. Funzioni disciplinari 6. Pubblicità informativa La Legge n. 148/2011 non attribuisce alla fonte secondaria potere di introdurre deroghe

4 Profili di compatibilità costituzionale PROFESSIONI Materia di legislazione concorrente la cui potestà regolamentare spetta alle Regioni (Articolo 117, comma 6, Costituzione) TUTELA DELLA CONCORRENZA Materia di competenza statale esclusiva D.L. n. 138/2011 Norme ispirate all esigenza di incentivare lo sviluppo economico da attuarsi mediante la piena tutela della concorrenza Materia delle professionitrattatacomeesplicazione dell autonomia economica privata.

5 Ambito di applicazione _ articolo 1 PROFESSIONI REGOLAMENTATE -attività riservatecon legge - esercizio consentito a seguito della iscrizione in Ordini o Collegi, (Albi Registri, Elenchi tenuti da EE.PP.) -iscrizione subordinata al possesso di qualifiche professionali

6 Accesso ed esercizio dell attività professionale _ articolo 2 L accesso è libero: sono vietate limitazioni (mancanza condanne penali e disciplinari irrevocabili) L esercizio della professione è libero E fondato su autonomia e indipendenza di giudizio, intellettuale e tecnico. La formazione di albispeciali è consentita solo su espressa previsione di Legge Non sono ammesse - limitazioni al numero di professionisti - discriminazioni fondate su nazionalità o sede legale

7 Albo unico nazionale _ articolo 3 Gli Albi territoriali sono tenuti dai rispettivi Consigli degli Ordini Sono pubblici, riportano l anagrafe e le annotazione dei provvedimenti disciplinari L insieme degli Albi territoriali costituisce l Albo Unico Nazionale tenuto dal Consiglio Nazionale I Consigli forniscono senza indugio per via telematica al Consiglio Nazionale tutte le informazioni necessarie all aggiornamento dell A.U.N.

8 Pubblicità informativa _articolo 4 La pubblicità informativa è ammessa con ogni mezzo e deve essere funzionale all oggetto Ha per oggetto: l attività, le specializzazioni, i titoli posseduti, la struttura dello studio, i compensi richiesti Le informazionidevono essere veritiere, corrette, non violare l obbligo del segreto professionale Le informazioni non devono essere equivoche, ingannevoli o denigratorie La violazione costituisce illecito disciplinare nonché violazione alcodice del Consumo (D.Lgsn. 145/2007) in materia di pubblicità ingannevole

9 Obbligo di assicurazione _ articolo 5 Obbligo per il professionista di stipulare idonea assicurazione per danni derivanti dall esercizio professionale Possibilità di convenzioni collettive negoziate dai Consigli Nazionali ed Enti Previdenziali dei professionisti (ultimo comma: efficacia dal 15/08/2013) Devono essere resi noti al cliente al momento dell assunzione dell incarico: _ estremi della polizza _ massimale _ ogni successiva variazione La violazione costituisce illecito disciplinare

10 Tirocinio per l accesso _ articolo 6 Obbligatorio ove previsto dai singoli ordinamenti professionali Durata massima pari a 18 mesi Consiste nell addestramento pratico e teorico; finalizzato a consentire l acquisizione delle capacità per l esercizio e la gestione della professione Tenuta del Registro dei praticanti presso il Consiglio dell Ordine Obbligatoria l iscrizione nel Registro per lo svolgimento del tirocinio Requisito per l iscrizione nel Registro: aver conseguito la laurea Requisiti tutor: almeno 5 anni di anzianità di iscrizione all Albo Il tirocinio deve essere funzionale alla sua finalità Limiti al tutor: al massimo tre praticanti contemporaneamente salva motivata autorizzazione del Consiglio sulla base di criteri stabiliti con Regolamentodal Consiglio Nazionale previo parere vincolante del Ministero

11 Tirocinio per l accesso _ articolo 6 Può essere svolto al massimo per 6 mesi presso Enti/professionisti di altri Paesi, con analoghi titoli e abilitazioni Può essere svolto in concomitanza con l ultimo anno del corso di studio universitario per max. 6 mesisolo in presenza di convenzione quadro tra C.N./Ministero Istruzione/Ministero Giustizia(e il possesso della laurea?) Possibili Convenzionitra Ordini territoriali e Università per regolare i rapporti reciproci Possibili convenzionitra Consigli Nazionali e Ministero per la P.A. e semplificazione per lo svolgimento del tirocinio presso le P.A. (solo dopo la laurea)

12 Tirocinio per l accesso _ articolo 6 Il tirocinio può essere svolto in presenza di rapporto di pubblico impiego o di lavoro subordinato privato (con modalità e orari compatibili) vigila il Consiglio dell Ordine Non determina l instaurazione dirapporto di lavoro subordinato anche occasionale Interruzioneingiustificata per oltre tre mesi comporta l inefficaciadi quello già svolto Se in presenza di giustificato motivo interruzione max. nove mesi I praticanti osservano i doveri e le norme deontologiche e sono soggetti al potere disciplinare Il tirocinio può consistere anche nellafrequenza con profitto per un periodo max. 6 mesi di specifici corsi di formazione professionale organizzati da Ordini, Collegi Corsi organizzati anche da Associazioni di iscritti (?) e Altri soggetti autorizzati dai Consigli Nazionali previo parere del Ministero

13 Tirocinio per l accesso _ articolo 6 Il Consiglio Nazionale entro un anno, disciplina con regolamento, previo parere del Ministero: - le modalità e le condizioni per l istituzione dei corsi - i contenuti formativi essenziali de corsi - la durataminima con un carico didattico non inf. a 200 ore - modalità e condizioni di frequenza - le modalità e le condizioni per la frequenza nonché quelle per le verifiche intermedie e finale del profitto - valutazione finale da parte dicommissionecomposta da professionisti e docenti universitari presiedutada un docente - (per omogeneità di giudizio) - non sono riconosciuti compensi, gettoni, indennità ai componenti le commissioni Il Ministero, su indicazione del C.N. dichiara la data di decorrenza degli stessi

14 Tirocinio per l accesso _ articolo 6 Il Consiglio dell Ordine rilascia al termine del tirocinio apposito certificato Ha validitàquinquiennalepoi perde efficacia se non segue esame di stato Persa l efficacia del certificato il tirocinante va cancellato dal Registro Le Regioni possonoattribuire fondi per l organizzazione di scuole, corsi ed eventi di tirocinio professionale Le disposizioni si applicano ai tirocini iniziati il giorno successivo dall entrata in vigore del DPR (15/08/2012)

15 Formazione continua _ articolo 7 Obbligoper ogni professionista di curare il costante e continuo aggiornamento professionale Al fine di: - garantire qualità ed efficienza della prestazione - nell interesse dell utente e della collettività - conseguire l obiettivo dello sviluppo professionale continuo La violazione è illecito disciplinare I corsi possono essere organizzati dagli Ordini/Collegi, da associazioni di iscritti e altri soggetti autorizzatidal Consigli Nazionali, previo parere del Ministero Il Consiglio Nazionale disciplina con apposito regolamento entro un anno: -le modalitàe le condizioni dell assolvimento dell obbligo di aggiornamento - i requisiti minimi e uniformi su tutto il territorio nazionale - il valore del credito formativo quale unità di misura

16 Formazione continua _ articolo 7 Con apposite Convenzionitra Consigli Nazionali e Università possono essere stabilite regole per il riconoscimento reciproco dei crediti formativi universitari e professionali Possibilità di individuare crediti formativi interdisciplinari stabilendone il valore previa definizione di regolamenti comuni (subordinati all approvazione Ministeriale) Formazione svolta dagli ordini anche in cooperazione/ convenzione con altri soggetti (Fondazioni) Le regioni possono disciplinare l attribuzione di fondi per l organizzazione di scuole, corsi ed eventi di formazione professionale

17 Procedimenti disciplinari _ articolo 8 ORDINI TERRITORIALI Presso i Consigli degli Ordini territoriali sono istituiti i Consigli di disciplina con compiti di istruzione e decisione Il numero dei Componenti è pari a quello dei Consigli Istituiti i Collegi di disciplina composti da tre consiglieri e presiedutidal più anziano per iscrizione o da maggiore anzianità anagrafica (se non iscritti) Incompatibili lecariche di consigliere dell Ordine e di consigliere del Collegio di disciplina Nomina dei componenti da parte del presidente del Tribunale tra i soggetti presenti nell elenco proposto dal Consiglio dell Ordine (numero doppio) Criteridi proposta e designazione definiti con Regolamento da parte dei Consigli Nazionali (entro 90 gg 15/11/2012) previo parere vincolante del Ministero

18 Procedimenti disciplinari _ articolo 8 Funzioni di presidente del Consiglio: più anziano per anzianità di iscrizione all Albo o maggiore età anagrafica se non iscritti Segretario: componente con minore età d iscrizione o minore età anagrafica se non iscritto Restano in carica per il medesimo periodo dei Consigli degli Ordini Il regolamento è sprovvisto di poteri di intervento per gli organi disciplinari aventi natura giurisdizionale (come il C.N.A.P.P.C.). Presso i Consigli non aventi natura giurisdizionale sono istituiti i consigli di disciplina nazionali

19 Procedimenti disciplinari _ articolo 8 Fino all insediamento dei nuovi Consigli di disciplina le funzioni disciplinari restano disciplinate dalle norme vigenti Le altre disposizioni regolamentari sono fatte salve Il Ministero può procedere al commissariamentodei consigli di disciplina (per gravi e ripetuti atti di violazione di legge o per impossibilità di funzionare regolarmente). Nomina di un commissario che può avvalersi di componenti che lo coadiuvano.

20 Regolamento disciplina Ordini A.P.P.C. (B.U.M.G. n. 23 del 15 dicembre 2012) Candidatura entro 30 gg successivi all insediamento del Consiglio Requisitidi iscrizione: no legami con componenti del consiglio, non condanne penali, no misure di prevenzione, no sanzioni disciplinari nei 5 anni antecedenti, necessità di presentare CV Facoltà di indicare nei Consigli componenti esterni (avvocati, notai, commercialisti, ingegneri, agronomi e forestali, geologi) con comprovata esperienza in materia In ciascun collegio non più di un componente esterno all Ordine

21 Adempimenti Art. 1 Ambito di applicazione Art. 2 Accesso ed esercizio della attività professionale Art. 3 Albo Unico Nazionale Ordini territoriali annotato i provvedimenti disciplinari e comunicano Senza indugio al CNAPPC i dati degli iscritti Consiglio Nazionale tiene l Albo Unico Art. 4 Pubblicità informativa Iscritti possono liberamente praticarla Ordini territoriali vigilano ed esercitano il potere disciplinare Art. 5 Assicurazione Iscritti devono stipularla dal e comunicare i dati al cliente Ordini territoriali esercitano il potere disciplinare Consiglio Nazionale può negoziare convenzioni

22 Art. 6 Tirocinio per l accesso (ora non obbligatorio) Neolaureati e Iscritti non soggetti Ordini territoriali terranno il Registro dei praticanti e potranno fare convenzioni con Università Consiglio Nazionale potrà fare convenzioni con Ministero Art. 7 Formazione continua Obbligatoria per gli iscritti dal Ordini territoriali vigilanoed esercitano il potere disciplinare, possono organizzarecorsi anche con altri soggetti (Fondazioni, Federazioni), Consiglio Nazionale autorizzaaltri soggetti ad organizzare corsi, redige un regolamento, stipula convenzionicon Università, riconoscimento di crediti interdisciplinari Art. 8 Procedimenti disciplinari (in vigore dopo le elezioni) Iscritti possono candidarsi Ordini territoriali comunicano nominativi al presidente del Tribunale che nomina il Consiglio di disciplina, Consiglio Nazionale svolge funzioni di magistraturain caso di ricorso (funzioni giurisdizionali pre costituzionali), definisce regolamento

23 Piacenza 3 maggio 2013 Piacenza 3 maggio 2013 Società tra professionisti Art. 10 Legge n. 183/2011 Legge n. 27/2012 Regolamento pubblicato sul B.U. il 04/04/2013 in vigore dal 21/04/2013 Interessa tutte le professioni regolamentate Obiettivi - completare il disegno della riforma -consentirel esercizio professionale nella forma collettiva - garantire espansione principio concorrenza - creare nuove strutture organizzative

24 Profili di rilievo DISTINZIONE _ Esercizio dell attività: svolto anche in forma collettiva. _ Esecuzionedell attività: svolta esclusivamente dalla persona fisica del professionista abilitato. ABROGAZIONE _Legge23novembren.1815conteneteil divieto di costituire società per l esercizio di attività professionali MANTENIMENTO _ Associazioni professionali (art.10comma9leggen.183/2011)

25 Art. 1 Definizioni - S.T.P. società tra professionisti - S.M. società multidisciplinari (per l esercizio di più attività professionali) - espressioni sinonime Art. 2 Ambito di applicazione -Resta immutato il regime delle associazioni professionali e delle società tra professionisti costituite secondo modelli previgenti (es. società di ingegneria) disparità su limitazioni socio di capitale. - Lo svolgimento di funzioni pubbliche (notai) è esclusa dalle STP

26 Art.3 Conferimento incarico Imposti alla società obblighi di informazione al cliente (le prestazioni saranno svolta da soci in possesso dei requisiti). Art.4 Obblighi di informazione (con atto scritto) Fornire informazioni in merito: - Al diritto del cliente di scelta del professionista - Alla esistenza situazioni di conflitto di interesse Deve essere fornito: - Elenco dei soci professionisti (titoli, qualifiche, etc.) - Elenco dei soci con finalità di investimento

27 Art.5 Esecuzione dell incarico Il socio professionista può avvalersi di: - Collaborazione di ausiliari - Sostituti(solo per particolari attività, per esigenze imprevedibili) con Obbligo di comunicazione al cliente che può esprimere dissenso entro tre giorni. Art. 6 Incompatibilità - Del socio a partecipare a più società professionali (anche S.M.) - Requisiti di onorabilitàdel socio di investimento (no condanne definitive fino a due anni, no misure di prevenzione, no cancellazione da Albo) estese anche ai legali rappresentati e amministratori. - Illecito disciplinare per professionista e società in caso di mancata rimozione delle situazioni di incompatibilità.

28 Art.7 Iscrizione nel registro delle imprese La società è iscritta nella sezione speciale presso le Camere di Commercio (funzione di certificazione anagrafica, verifica incompatibilità) Art. 8 Obbligo di iscrizione Obbligo di iscrizione della società in una sezione speciale dell Albo professionale di appartenenza dei professionisti. La S.M. è iscritta presso l albo relativo all attività individuata come prevalente nello statuto o atto costitutivo.

29 Art. 9 Procedimento Domanda rivolata al consiglio dell Ordine Obbligo di annotare l avvenuta iscrizione su richiesta del rappresentante Obbligo di comunicare le variazioni della composizione sociale, dello statuto, etc. Art. 10 Diniego di iscrizione Obbligo di interlocuzione prima dell assunzione del provvedimento negativo di iscrizione Possibilità di avanzare osservazioni da parte della società

30 Art. 11 Cancellazione Venuto meno uno dei requisiti di legge il Consiglio procede alla cancellazione della società, nel rispetto del contraddittorio, entro tre mesi dal verificarsi dell irregolarità. Art. 12 Regime disciplinare delle società Il professionista è soggetto alle regole deontologiche dell Ordine. La società risponde delle violazioni delle norme deontologiche dell ordine al quale risulta iscritta La violazione del singolo socio è riconducibile alle direttive della società: responsabilità concorrente.

31 Iniziative per promuovere l attività professionale Urban Pro (Confcommercio, Unioncamere, ANCI, Legambiente, Consiglio Nazionale) Seearch (Database degli architetti italiani) Piattaforma formazione FAD (sincrona e asincrona) Internazionalizzazione (protocolli di intesa) Carta Nazionale dei Servizi (codice amministrazione digitale) Nuvola degli architetti (servizi on line) Emendamenti al Codice dei Contratti e al Regolamento Consulte Camere di Commercio (Inipec) L architetto, Point Zero Biennale spazio pubblico, Salone del mobile, Festarch, Saie, Concorsi, premi (Sirica, Riuso, Archiprix, San Marco)

LA RIFORMA DELL ORDINAMENTO PROFESSIONALE: STATO DELL ARTE E ADEMPIMENTI PER CNI, ORDINI ED ISCRITTI

LA RIFORMA DELL ORDINAMENTO PROFESSIONALE: STATO DELL ARTE E ADEMPIMENTI PER CNI, ORDINI ED ISCRITTI LA RIFORMA DELL ORDINAMENTO PROFESSIONALE: STATO DELL ARTE E ADEMPIMENTI PER CNI, ORDINI ED ISCRITTI Armando Zambrano,Presidente CNI Rimini, 12 settembre 2012. 1 IL REGOLAMENTO SULLA RIFORMA Il regolamento

Dettagli

DPR 7 agosto 2012, n. 137, entrato in vigore il 15 agosto 2012 e pubblicato in GURI n. 189 del 14 agosto 2012.

DPR 7 agosto 2012, n. 137, entrato in vigore il 15 agosto 2012 e pubblicato in GURI n. 189 del 14 agosto 2012. GUIDA ALLA RIFORMA DELLA PROFESSIONE DI ARCHITETTO, PIANIFICATORE, PAESAGGISTA E CONSERVATORE DPR 7 agosto 2012, n. 137, entrato in vigore il 15 agosto 2012 e pubblicato in GURI n. 189 del 14 agosto 2012.

Dettagli

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE

REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE COMUNE DI CARTURA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE Approvato con deliberazioni della Giunta Comunale

Dettagli

RIFORMA DELLE PROFESSIONI PRINCIPI ISPIRATORI

RIFORMA DELLE PROFESSIONI PRINCIPI ISPIRATORI FEDERAZIONE ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI CONSERVATORI TOSCANI AREZZO GROSSETO LIVORNO LUCCA PISTOIA PRATO SIENA FAD formazione a distanza Seminario formativo valido per 4 CFP obbligatori in materia

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA TESTO COORDINATO DELL ARTICOLO 3, COMMA 5, decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 (c.d. manovra economica bis), conv. in L. 14 settembre 2011, n. 148, integrato dalla legge 12 novembre 2011, n. 183 (c.d.

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Ufficio studi

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Ufficio studi 1. D: Cosa accade ai COA attualmente in carica? F.A.Q. R: Sono prorogati di diritto sino al 31 Dicembre 2014 (art. 65 co. 2). 2. D: Quali sono le cause di incompatibilità per i Consiglieri del COA e quando

Dettagli

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO. per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio. Titolo I. La Pratica Forense.

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO. per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio. Titolo I. La Pratica Forense. ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio Titolo I La Pratica Forense Articolo 1 Il praticante Avvocato regolarmente iscritto nell apposito

Dettagli

REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE.

REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE. RE.AL. IMERA UNIONE DEI COMUNI DI ALIMENA E RESUTTANO Via Catania n. 35 90020 ALIMENA (PA) (Tel. n. 0921/646947 Fax n. 0921/646470) ******** REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE. Approvato

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004)

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) 1 INDICE Articolo 1 Finalità Articolo 2 Ambito di applicazione Articolo 3 Istituzione

Dettagli

REGOLAMENTO DELL AVVOCATURA DELL E.R.A.P. MARCHE. Art. 1 - Istituzione e compiti.

REGOLAMENTO DELL AVVOCATURA DELL E.R.A.P. MARCHE. Art. 1 - Istituzione e compiti. REGOLAMENTO DELL AVVOCATURA DELL E.R.A.P. MARCHE Art. 1 - Istituzione e compiti. 1. L Avvocatura dell E.R.A.P. MARCHE provvede alla tutela dei diritti e degli interessi dell Ente secondo le norme contenute

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

La legge determinaleprofessioni intellettuali per le quali è obbligatorio l iscrizione in albi L iscrizione nell albo è disposta nell interesse

La legge determinaleprofessioni intellettuali per le quali è obbligatorio l iscrizione in albi L iscrizione nell albo è disposta nell interesse PROFESSIONE INTELLETTUALE ART. 2229 COD.CIV. La legge determinaleprofessioni intellettuali per le quali è obbligatorio l iscrizione in albi L iscrizione nell albo è disposta nell interesse generale della

Dettagli

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO LINEE GUIDA DEL CoLAP Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Premessa (articoli 1, 2 ) I professionisti che esercitano

Dettagli

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MILANO

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MILANO Confronto tra i Principi di fondo irrinunciabili per l Avvocatura italiana individuati il 17 ottobre 2009 e il testo approvato dal Senato nel novembre 2010: 1) La specialità dell ordinamento professionale

Dettagli

Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista

Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista (approvate nella seduta consiliare del 26 novembre 2002)

Dettagli

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE D.Lvo 39/2010 - Artt. 5 Parere: CONSOB Concerto NO Regolamento sulla formazione continua dei revisori BOZZA Regolamento del Ministro dell economia e delle finanze concernente le modalità del perfezionamento

Dettagli

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna Approvato con D.G.C. n. 104 del 31.07.2008 Modificato con D.G.C. n. 139 del 30.10.2008

Dettagli

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo

Dettagli

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di:

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di: CNF: nasce lo Sportello del cittadino, consulenza gratuita Consiglio Nazionale Forense, bozza regolamento 14.02.2013 I Consigli dell Ordine degli Avvocati istituiranno uno Sportello per il cittadino con

Dettagli

CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI REGOLAMENTO AVVOCATI ELENCO SPECIALE

CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI REGOLAMENTO AVVOCATI ELENCO SPECIALE CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI REGOLAMENTO AVVOCATI ELENCO SPECIALE NAPOLI 2015 Prefazione Con l art. 23 della L. 247/12, istitutiva del nuovo ordinamento forense, viene portato a termine

Dettagli

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SCIENZE GASTRONOMICHE REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SCIENZE GASTRONOMICHE REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SCIENZE GASTRONOMICHE REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA Art. 1 - Finalità e oggetto 1.1 Il presente regolamento

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA DELL UNIONE DELLE CURIE SARDE.1 - Soggetti obbligati Avvocati iscritti all Albo e praticanti dalla data di abilitazione al patrocino..2 - Decorrenza

Dettagli

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi PREMESSA L articolo 6 del Regolamento per la formazione professionale continua dell Ordine territoriale di Catania,

Dettagli

LINEE DI RIFORMA DELL ORDINE DEI GIORNALISTI

LINEE DI RIFORMA DELL ORDINE DEI GIORNALISTI LINEE DI RIFORMA DELL ORDINE DEI GIORNALISTI Deliberazione del Consiglio nazionale dell Ordine dei giornalisti 9 luglio 2014 1. Canale unico di accesso alla professione Per esercitare l attività professionale

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente

Dettagli

PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA.

PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA. REGOLAMENTO DI SELEZIONE DI PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA. (Approvato con Delibera del Consiglio

Dettagli

Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto

Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto IL COMITATO TECNICO ORGANIZZATIVO Visto il D.P.R. 11.7.1980, n. 382; Vista la legge 9.5.1989 n. 168, concernente l istituzione del Ministero

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA FORMAZIONE PERMANENTE OBBLIGATORIA ART. 1 Il presente Regolamento disciplina la realizzazione della Formazione Professionale Continua

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

Com è cambiato fare l architetto (Avvocato Walter Fumagalli)

Com è cambiato fare l architetto (Avvocato Walter Fumagalli) Com è cambiato fare l architetto (Avvocato Walter Fumagalli) 1. Le tappe di un lungo percorso La riforma della professione di architetto è frutto di un lungo percorso, il cui punto di partenza può essere

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA N. 94 DEL 9 APRILE 2010

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA N. 94 DEL 9 APRILE 2010 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA N. 94 DEL 9 APRILE 2010 REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2006/123/CE RELATIVA AI SERVIZI NEL MERCATO INTERNO REGOLAMENTO N. 11/2010

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14.

CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. (Istituzione delle professioni sanitarie non convenzionali di chiropratico

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA (emanato con D.R. 196/2013 dell 11/3/2013)

REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA (emanato con D.R. 196/2013 dell 11/3/2013) REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA (emanato con D.R. 196/2013 dell 11/3/2013) Articolo 1 (Oggetto, ambito di applicazione, soggetti interessati)

Dettagli

Prot. N. 2585. Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 Ottobre 2010, nel rispetto dei principi di

Prot. N. 2585. Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 Ottobre 2010, nel rispetto dei principi di Levaldigi, 20 Ottobre 2010 Prot. N. 2585 Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 Ottobre 2010, nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e pubblicità, in attuazione delle disposizioni

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

NAPOLI, 12 giugno 2013

NAPOLI, 12 giugno 2013 Avv. Daniela DONDI NAPOLI, 12 giugno 2013 Iniziativa della Commissione Servizi agli Ordini e agli Avvocati del CNF NUOVA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE FORENSE Legge 31 dicembre 2012 n.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO IN SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICHE. Art. 1. (Ambito di applicazione)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO IN SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICHE. Art. 1. (Ambito di applicazione) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO IN SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICHE Art. 1 (Ambito di applicazione) Il presente Regolamento disciplina le finalità, l organizzazione

Dettagli

BANDO DESTINATO AGLI STUDENTI ISCRITTI AI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE/SPECIALISTICA, AI DOTTORATI DI RICERCA E ALLE SCUOLE

BANDO DESTINATO AGLI STUDENTI ISCRITTI AI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE/SPECIALISTICA, AI DOTTORATI DI RICERCA E ALLE SCUOLE BANDO DESTINATO AGLI STUDENTI ISCRITTI AI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE/SPECIALISTICA, AI DOTTORATI DI RICERCA E ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE PER GLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA SECONDARIA PER L AFFIDAMENTO

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1 Risorse Umane REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1 Pag. 1 di 11 Indice OGGETTO... 3 Finalità:... 3 1 FREQUENZA VOLONTARIA... 3 1.1 Definizione... 3

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale

Dettagli

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University TITOLO I AMBITO DI APPLICAZIONE E FUNZIONI Art. 1 Ambito di applicazione 1.

Dettagli

CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA (ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche) TRA - L Università degli Studi di..., rappresentata dal

CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA (ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche) TRA - L Università degli Studi di..., rappresentata dal CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA (ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche) TRA - L Università degli Studi di..., rappresentata dal. - La Regione, rappresentata dal E Il Dott., ammesso

Dettagli

si rende noto Assistenza e patrocinio di fronte ai Tribunali di Venezia e Rovigo Corte di Appello Cassazione Civile

si rende noto Assistenza e patrocinio di fronte ai Tribunali di Venezia e Rovigo Corte di Appello Cassazione Civile AVVISO PUBBLICO PER LA FORMAZIONE DELL ALBO DEGLI AVVOCATI ESTERNI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI VENEZIA ROVIGO DELTA LAGUNARE PER IL TRIENNIO 2016 2018. - Visto l art. 7 del D.lgs. n. 165/2001; - Richiamato

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE

FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Premessa La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento di Protezione Civile, in base alla Legge

Dettagli

CODICE PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DEL PERSONALE ESTERNO

CODICE PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DEL PERSONALE ESTERNO CODICE PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DEL PERSONALE ESTERNO (adottato con delibera del CdA del 17/7/2013) INTRODUZIONE Art. 1) PRINCIPI GENERALI Art. 2) REGOLE GENERALI

Dettagli

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del

Dettagli

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA (BOZZA)

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA (BOZZA) IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA (BOZZA) Articolo 1 (Obbligo di formazione professionale continua) 1. In attuazione delle disposizioni di cui

Dettagli

C.R.E.A.F. S.r.l. Regolamento per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi esterni

C.R.E.A.F. S.r.l. Regolamento per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi esterni C.R.E.A.F. S.r.l. Regolamento per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi esterni 1 SOMMARIO Art. 1 - Principi generali... 2 Art. 2 - Ambito di applicazione... 2 Art. 3 - Responsabilità

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO Ind Pagina 1 di 7 Indice Art. 1 Oggetto...3 Art. 2 Esclusioni...3 Art. 3 Documenti di riferimento...3 Art. 4 Finalità...4 Art. 5 Programmazione delle attività di

Dettagli

(Approvato con deliberazione C.P. n. 39 del 2002)

(Approvato con deliberazione C.P. n. 39 del 2002) R E G O L A M E N T O P E R I L F U N Z I O N A M E N T O D E L L A L B O A U T O T R A S P O R T A T O R I D I C O S E P E R C O N T O T E R Z I D E L L A P R O V I N C I A D I F R O S I N O N E (Approvato

Dettagli

Università degli Studi di Pavia

Università degli Studi di Pavia REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELL ALBO DELLE ASSOCIAZIONI STUDENTESCHE E PER IL FINANZIAMENTO DELLE INIZIATIVE CULTURALI E/O RICREATIVE DEGLI STUDENTI DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA (approvato

Dettagli

GUIDA PER L AGGIORNAMENTO E LO SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO DEGLI ARCHITETTI ISCRITTI ALL ALBO PROFESSIONALE ART. 7 D.P.R. N.

GUIDA PER L AGGIORNAMENTO E LO SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO DEGLI ARCHITETTI ISCRITTI ALL ALBO PROFESSIONALE ART. 7 D.P.R. N. GUIDA PER L AGGIORNAMENTO E LO SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO DEGLI ARCHITETTI ISCRITTI ALL ALBO PROFESSIONALE ART. 7 D.P.R. N. 137/2012 1. ATTIVITA DI AGGIORNAMENTO E SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO

Dettagli

REGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti

REGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti Allegato A) REGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL REGISTRO DEI DATORI

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO SULLA FORMAZIONE CONTINUA IN PSICOLOGIA. Articolo 1 Formazione ed aggiornamento professionale

SCHEMA DI REGOLAMENTO SULLA FORMAZIONE CONTINUA IN PSICOLOGIA. Articolo 1 Formazione ed aggiornamento professionale SCHEMA DI REGOLAMENTO SULLA FORMAZIONE CONTINUA IN PSICOLOGIA Articolo 1 Formazione ed aggiornamento professionale 1. Il presente regolamento disciplina i criteri e le modalità della formazione continua,

Dettagli

Art. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6

Art. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 7213 LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 Modifiche e integrazioni alle leggi regionali 15 novembre 2007, n. 34, 7 agosto 2013, n. 27 e 11 febbraio 1999, n. 11. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO Art.

Dettagli

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

UN ORDINE AL PASSO CON LA PROFESSIONE L'EVOLUZIONE DELL'ORDINAMENTO ALLA LUCE DELLA RIFORMA 2011 Romeo La Pietra. Bari, 9 settembre 2011

UN ORDINE AL PASSO CON LA PROFESSIONE L'EVOLUZIONE DELL'ORDINAMENTO ALLA LUCE DELLA RIFORMA 2011 Romeo La Pietra. Bari, 9 settembre 2011 UN ORDINE AL PASSO CON LA PROFESSIONE L'EVOLUZIONE DELL'ORDINAMENTO ALLA LUCE DELLA RIFORMA 2011 Romeo La Pietra Bari, 9 settembre 2011 1 RIFORMA PROFESSIONI LIBERALIZZARE o DEREGOLAMENTARE? Liberalizzare:

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Città di Nichelino Provincia di Torino Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Approvato dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino il 29.4.2014

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

Art. 1 (Definizione) Art. 2 (Requisiti)

Art. 1 (Definizione) Art. 2 (Requisiti) TESTO UNIFICATO AS 3236 1928-1645 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l istituzione

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

COMUNE DI VILLACHIARA. Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL PART TIME, DELLE INCOMPATIBILITA E DEI SERVIZI ISPETTIVI

COMUNE DI VILLACHIARA. Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL PART TIME, DELLE INCOMPATIBILITA E DEI SERVIZI ISPETTIVI COMUNE DI VILLACHIARA Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL PART TIME, DELLE INCOMPATIBILITA E DEI SERVIZI ISPETTIVI (Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 174 del 22/10/1997,

Dettagli

AGGIORNAMENTO DELLA COMPETENZA PROFESSIONALE

AGGIORNAMENTO DELLA COMPETENZA PROFESSIONALE AGGIORNAMENTO DELLA COMPETENZA PROFESSIONALE Regolamento, Linee di Indirizzo e chiarimenti a cura del Comitato Formazione Continua DEONTOLOGIA Art. 1.4 L ingegnere rifiuta di accettare incarichi per i

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...

Dettagli

1.1 Legge 12/79 e Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza 2/12/97

1.1 Legge 12/79 e Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza 2/12/97 ADEMPIMENTI PRATICI A CURA DEL DOTTORE COMMERCIALISTA, RAGIONIERE COMMERCIALISTA, ESPERTO CONTABILE PER LA TENUTA DI LIBRI E DOCUMENTI IN MATERIA DI LAVORO 1. RIFERIMENTI LEGISLATIVI 1.1 Legge 12/79 e

Dettagli

Comune di Avellino REGOLAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON-LINE

Comune di Avellino REGOLAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON-LINE Comune di Avellino REGOLAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON-LINE ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di pubblicazione sul proprio sito informatico di atti e provvedimenti

Dettagli

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA AL PERSONALE DOCENTE VISTA Il Consiglio di Amministrazione la Legge 21.12.1999, n.508; il DPR 28.02.2003, n.132;

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU22 30/05/2013

REGIONE PIEMONTE BU22 30/05/2013 REGIONE PIEMONTE BU22 30/05/2013 Deliberazione dell Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale n. 69/2013 Elenco dei candidati alla nomina a revisori dei conti della Regione Piemonte: criteri per l'iscrizione

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

Le Societa' Tra Professionisti

Le Societa' Tra Professionisti Il quadro normativo: disposizioni generali Nel corso degli ultimi due anni si sono susseguiti dei provvedimenti che hanno previsto e regolamentato un nuovo modello organizzativo: Le Società Tra Professionisti

Dettagli

SCHEDA DI LETTURA Regolamento per lo svolgimento del tirocinio mediante frequenza di corsi di formazione professionale Roma, aprile 2016 Indice Aspetti generali Descrizione del contenuto 3 5 2 Aspetti

Dettagli

Circolare N.120 del 4 Settembre 2012. Professioni regolamentate. Più tempo per la copertura assicurativa

Circolare N.120 del 4 Settembre 2012. Professioni regolamentate. Più tempo per la copertura assicurativa Circolare N.120 del 4 Settembre 2012 Professioni regolamentate. Più tempo per la copertura assicurativa Professioni regolamentate: più tempo per la copertura assicurativa Gentile cliente, con la presente

Dettagli

Scheda rilevamento e aggiornamento dati delle Associazioni Professionali iscritte al CoLAP

Scheda rilevamento e aggiornamento dati delle Associazioni Professionali iscritte al CoLAP Scheda rilevamento e aggiornamento dati delle Associazioni Professionali iscritte al CoLAP Denominazione dell'associazione Data compilazione 1. Dati anagrafici 1.1 Dati associazione Denominazione (per

Dettagli

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 16

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 16 X LEGISLATURA ATTI: 2445 LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 16 Istituzione di borse di studio per lo svolgimento di tirocini e attività di ricerca presso le strutture del Consiglio regionale Approvata nella

Dettagli

giovedì 17 aprile 2014 ore 9.30 Casa dell'architettura, piazza Manfredi Fanti 47 - Roma

giovedì 17 aprile 2014 ore 9.30 Casa dell'architettura, piazza Manfredi Fanti 47 - Roma giovedì 17 aprile 2014 ore 9.30 Casa dell'architettura, piazza Manfredi Fanti 47 - Roma MATERIALE DI STUDIO 1. La riforma degli Ordinamenti professionali 2. La Formazione Professionale Continua dell Architetto

Dettagli

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere

Dettagli

Schema riassuntivo interpretativo dei titoli abilitanti e del mantenimento degli stessi per l assunzione di incarichi di RSPP/ASPP

Schema riassuntivo interpretativo dei titoli abilitanti e del mantenimento degli stessi per l assunzione di incarichi di RSPP/ASPP Schema riassuntivo interpretativo dei titoli abilitanti e del mantenimento degli stessi per l assunzione di incarichi di RSPP/ASPP schema riassuntivo e interpretativo pag. 2 di 11 Titoli abilitanti, decorrenze

Dettagli

COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP

COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP ALLEGATO 1 COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP Premessa. I corsi hanno una durata minima di 16 ore e a determinate condizioni e entro certi limiti (v. punto 4), è consentito

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI (adottato ai sensi

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI (adottato ai sensi REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DIPENDENTE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORAZIONI (adottato ai sensi dell'art. 18, secondo comma, D.L. 112/2008, convertito con

Dettagli

AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER TITOLI, PER LA CREAZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO DEI MEDIATORI CULTURALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA.

AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER TITOLI, PER LA CREAZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO DEI MEDIATORI CULTURALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA. AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA, PER TITOLI, PER LA CREAZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO DEI MEDIATORI CULTURALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA. IL DIRIGENTE RENDE NOTO o vista la deliberazione del Consiglio Provinciale

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli