Percorsi per l'organizzazione delle reti assistenziali per l emergenza cardiologica, per il trauma grave e neurotrauma, per l ictus cerebrale acuto

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Percorsi per l'organizzazione delle reti assistenziali per l emergenza cardiologica, per il trauma grave e neurotrauma, per l ictus cerebrale acuto"

Transcript

1 DIREZIONE SANITARIA Percorsi per l'organizzazione delle reti assistenziali per l emergenza cardiologica, per il trauma grave e neurotrauma, per l ictus cerebrale acuto PREMESSA 1. AREA-1: POPOLAZIONE RESIDENTE E ATTIVITA (anno 2007) La popolazione residente relativa all AREA-1 di competenza del Policlinico Umberto I è descritta nella DGR 420 del 12/06/2007 e viene riportata nella tabella 1 nella quale si mostra anche il dettaglio delle caratteristiche dell area. Le tabelle mostrano i volumi di attività e alcune caratteristiche organizzative delle strutture ospedaliere che afferiscono all AREA-1 nell ambito delle singole reti assistenziali. Tabella 1. AREA 1: reti assistenziali del Trauma grave, dell Emergenza cardiologica e dell Icuts cerebrale acuto. RETE ASSISTENZIALE A.O. Pol. Umberto I Popolazione residente Volumi di attività (2007) Area territoriale di riferimento TRAUMA GRAVE CTS EMERGENZA CARDIOLOGICA HUB II LIVELLO ICTUS CEREBRALE ACUTO UTN II LIVELLO ASL RMA, ASLRMB (Distretto 1), RMG, ASL FR ASL RMA (Distretto 1 Area S. Giacomo, Distretto 2, 3, 4) ASL RMB (Distretto 1), ASL RMG ASL RMA, ASLRMB (Distretto 1), RMG, ASL FR 1

2 Cod. Asl Asl Cod. istituto Istituto PS Traumi Totali 0-14 anni Traumi Totali >14 anni Neurotraumi gravi 0-14 anni Neurotraumi gravi >14 anni Altri traumi gravi 0-14 anni Altri traumi gravi >14 anni Traumi gravi 0-14 anni Traumi gravi >14 anni 101 RMA San Giacomo D RMA San Giovanni Calibita - FBF D RMB Sandro Pertini D RMG Parodi Delfino PS RMG Santissimo Gonfalone PS RMG Coniugi Bernardini PS RMG Angelucci PS RMG San Giovanni Evangelista D ASL FROSINONE Umberto I D ASL FROSINONE San Benedetto PS ASL FROSINONE Civile di Anagni PS ASL FROSINONE Civile di Ceccano PS ASL FROSINONE Pasquale Del Prete PS ASL FROSINONE Santissima Trinita' PS ASL FROSINONE Gemma de Bosis D A.O. S.GIOVANNI San Giovanni D A.U. UMBERTO I Policlinico Umberto I D Totale area Tabella 2. AREA 1. RETE ASSISTENZIALE DEL TRAUMA GRAVE. Dimissione per trauma grave, neurotrama e altri traumi gravi per istituto di ricovero (Dati SIO 2007: ordinari, onere SSN, acuti, > 17 anni- Fonte ASP 2

3 2. INTRODUZIONE ALLE RETI ASSISTENZIALI PER IL TRAUMA GRAVE E NEUROTRAUMA, PER L ICTUS CEREBRALE ACUTO E L EMERGENZA CARDIOLOGICA La filosofia che viene perseguita nel documento prodotto, ed espressa nel DGR 420, si basa sul principio che la centralizzazione dei casi più complessi in poche sedi, favorisca l efficienza del sistema e migliori l outcome del paziente critico. In questo documento vengono presi in considerazione tre tipi di accesso presso l HUB del Policlinico Umberto I (PUI) 1. Accesso per Soccorso Primario a. Accesso per soccorso primario eseguito con il mezzo che lo ha effettuato b. Accesso per trasferimento in continuità di soccorso, DGR 1729/02, che viene effettuato da un Pronto Soccorso verso un livello di cure superiore 2. Accesso per evento acuto avvenuto in struttura di ricovero 3. Accesso, non in continuità di soccorso, per mancanza di specialità nell Ospedale in cui il paziente è ricoverato Questi concetti di centralizzazione dei casi complessi e di tipologia di accesso presso l HUB Policlinico Umberto I sono validi e condivisi per tutti e tre i percorsi trattati. Si sottolinea come il percorso non sia solamente ascendente verso il PUI per i pazienti critici, bensì anche discendente verso gli ospedali della Rete per i pazienti stabilizzati 3

4 INTRODUZIONE ALLA RETE PER L EMERGENZA CARDIOLOGICA L obiettivo del presente documento è definire le modalità e i criteri operativi (percorsi) da attuare nella rete assistenziale per l emergenza cardiologica nel caso di pazienti con Infarto Miocardico Acuto ST Elevato (STEMI) trasportati dal territorio all Ospedale Policlinico Umberto I (Centro Hub dotato di Centrale di Telemedicina per Teleconsulto cardiologico) tramite Mezzo di Soccorso 118 dotato di sistema di trasmissione telematica dell elettrocardiogramma, o trasferiti da altre Strutture Ospedaliere, in primis quelle di pertinenza territoriale (trasporto secondario, in continuità di soccorso ), o giunti con mezzi propri. (In questo documento si fa riferimento all allegato C della DGR 420/07 e la documentazione regionale relativa al Progetto Infarto.net sul trattamento dell infarto STEMI). La Cardiopatia Ischemica, nelle sue varie espressioni di acuzie, di cui la più grave è costituita, come noto, dall Infarto Miocardico Acuto (IMA), rappresenta la prima causa di morte nei Paesi industrializzati e sta costituendo, ormai, un problema di crescente gravità anche nei Paesi in via di sviluppo. E ormai ampiamente documentato in letteratura che la Trombolisi precoce e la PCI Primaria sono in grado di ridurre significativamente la mortalità per STEMI. In altre parole, una particolare attenzione viene rivolta nell organizzazione funzionale della rete dell emergenza, alla gestione dell IMA, patologia per cui la riduzione del ritardo evitabile nella somministrazione dei trattamenti (Trombolisi, PCI) ha sicuri e dimostrati effetti positivi sulla diminuzione della mortalità. Dunque, è evidente che per il trattamento terapeutico multidisciplinare dei pazienti cardiopatici, in condizioni di emergenza-urgenza, è necessaria una organizzazione integrata dell assistenza, da realizzarsi attraverso lo sviluppo di una rete di servizi in cui siano previste l interazione e la complementarietà dei singoli servizi di diagnosi e cura, indipendentemente dalla loro collocazione fisica ed amministrativa. La rete integrata dei servizi per la gestione delle patologie cardiologiche in condizioni di emergenza, prevede la classificazione delle strutture assistenziali secondo un livello crescente di complessità, in accordo con il modello organizzativo cosiddetto Hub-Spoke. Il modello si basa sulla suddivisione del territorio in Aree, ognuna delle quali ha come proprio riferimento un Centro Hub. In ciascuna Area vengono identificati e classificati i centri ospedalieri di Cardiologia come Spoke di diverso livello, sulla base, coma sopra descritto, della relativa complessità organizzativa ed assistenziale. 4

5 Tabella 3. AREA -1 RETE ASSISTENZIALE DELL EMERGENZA CARDIOLOGICA. Dimissioni per patologie cardiologiche e per IMA (codice ICD9-CM: 410 in diagnosi principale) per Istituto di ricovero. (Dati SIO 2007: ordinari, onere SSN, acuti, > 17 anni Fonte ASP) NB. - Le dimissioni relative all emergenza cardiologica sono state selezionate (come nella DGR 420) utilizzando i seguenti DRG: , , 129, , , e cercando solo i ricoveri avvenuti in urgenza. La casistica dell IMA è stata selezionata utilizzandoil codice ICD9 CM 410 in diagnosi principale. Cod ASL ASL Codice Istituto Tipologia PS Dimissioni in modalità urgente per patologie cardiologiche* * Totale Dimissioni per infarto miocardico acuto (IMA) Totale pazienti ricoverati con infarto sottoposti ad angioplastica (PCI) 101 RMA San Giacomo DEA I RMA San Giovanni Calibita - FBF DEA I RMB Sandro Pertini DEA I RMG Parodi Delfino PS RMG Santissimo Gonfalone PS RMG Coniugi Bernardini PS RMG Angelucci PS RMG San Giovanni Evangelista DEA I A.U. RMA Policlinico Umberto I DEA II Totale area Sulla base dei criteri descritti, l Ospedale Policlinico Umberto I (RMA, DEA II) è classificato come Hub (Centro Hub struttura ospedaliera sede di DEA di II livello, dotata di Cardiologia, UTIC e Emodinamica interventistica con Centrale di Telemedicina per Teleconsulto cardiologico), di riferimento dell AREA 1: l Ospedale Sandro Pertini (RMB, DEA I, Spoke III): l Ospedale San Giacomo (RMA, DEA I, Spoke II), l Ospedale San Giovanni Evangelista (RMG, DEA I, Spoke II), l Ospedale Angelucci (RMG, PS, Spoke I), l ospedale Coniugi Bernardini (RMG, PS, Spoke II), l Ospedale Parodi Delfino (RMG, PS, spoke II), l Ospedale Santissimo Gonfalone (RMG, PS, Spoke I). 5

6 Gestione operativa extra-intraospedaliera del paziente con STEMI (in fase di implementazione,nell ambito del Progetto INFARTO.NET) 1. Fase pre-ospedaliera 1. Viene ricevuto nella UTIC della I^ Divisione di Cardiologia del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Respiratorie e Morfologiche, per via telematica, inviato dalla ambulanza/centrale Operativa 118 l ECG con le caratteristiche morfologiche STEMI. 2. Viene fornita l indicazione al trasferimento del paziente verso l Emodinamica/UTIC attiva, qualora il caso sia di competenza territoriale o siano indisponibili (per qualsivoglia causa) altre strutture ospedaliere pur di competenza diretta. Scenari del percorso nella rete per l emergenza,in regime di continuità di soccorso, per la gestione e il trattamento del paziente con presunto Infarto Miocardico Acuto ST Elevato 6

7 Primo scenario Territorio: ambulanza senza medico a bordo Gran parte della valutazione iniziale e del trattamento generale immediato possono essere facilmente e appropriatamente iniziati dal personale dei Servizi di Emergenza. Azioni raccomandate (livello di evidenza VI, forza della raccomandazione A): il personale dei Servizi di Emergenza può: - stabilire un accesso venoso per le infusioni, posizionare un cardiomonitor-defibrillatore; - misurare i segni vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria); - determinare la saturazione di ossigeno: la raccomandazione di utilizzare una pulsiossimetria ha livello dievidenza II, forza A; - raccogliere una storia mirata; - compilare una lista di controllo del dolore toracico per determinare l idoneità alla terapia trombolitica (checklist); - eseguire un primo ECG a 12 derivazioni; - trasmettere l ECG, la checklist ed i parametri vitali, necessari alla stratificazione prognostica del paziente, alla Centrale Operativa 118, attraverso cellulare o via cavo (questa raccomandazione ha un livello di evidenza II, forza A sia se si considera come outcome l utilità dell ECG preospedaliero nel diagnosticare le sindromi coronariche acute, sia l importanza nel ridurre il ritardo per la terapia ospedaliera dell infarto miocardico acuto; da segnalare comunque una revisione non sistematica di due trial clinici randomizzati e di altri tipi di studio secondo cui esiste solo una piccolaevidenza a supporto dell uso routinario dell ECG preospedaliero a 12 derivazioni). Il medico della Centrale Operativa (medico anestesista-rianimatore di turno) provvederà a: - diagnosticare la condizione di STEMI sulla base dei segni e sintomi riferiti e dell ECG; - stratificare il rischio del paziente: alto o basso rischio SHOCK ALTO RISCHIO CONTROINDICAZIONI ALLA TROMBOLISI oppure almeno 1 dei seguenti : - ETA > 75 ANNI - PAS < 100 mmhg ( NB: vedere paragrafo : Stratificazione del rischio) 7

8 - allertare il cardiologo dell UTIC del Centro Hub o del Centro Spoke di riferimento, a seconda della presenza di alto o non alto rischio; - inviare ECG e parametri vitali al Centro designato; - ricevere conferma della diagnosi e della disponibilità di ricovero da parte del cardiologo dell UTIC; - concordare con il cardiologo dell UTIC la terapia da effettuare in ambulanza; - indirizzare l ambulanza del 118 verso il Centro designato. Il personale a bordo dell ambulanza inoltre provvederà, sulla base delle indicazioni del medico della Centrale Operativa, a: - iniziare il trattamento del paziente (diversificato a seconda del rischio); - stabilizzare il paziente, gestire le complicanze precoci. Secondo scenario Territorio: ambulanza con medico a bordo. Azioni raccomandate (livello di evidenza VI, forza della raccomandazione A): il personale dei servizi medici di emergenza può: - stabilire un accesso venoso per le infusioni, posizionare un cardiomonitor-defibrillatore; - misurare i segni vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria); - determinare la saturazione di ossigeno (possibilmente mediante pulsiossimetria); - raccogliere una storia mirata; - compilare una checklist del dolore toracico per determinare l eventuale idoneità alla terapia trombolitica; - eseguire un primo ECG a 12 derivazioni; - diagnosticare la condizione di STEMI sulla base di segni, sintomi ed ECG; - stratificare il rischio del paziente (competenza del medico a bordo) del paziente con presunto STEMI ); - trasmettere, mediante telemedicina, l ECG, la checklist ed i parametri vitali alla Centrale Operativa

9 Il medico della Centrale Operativa provvederà a: - allertare il cardiologo dell UTIC del Centro Hub o del Centro Spoke di riferimento (a seconda della presenza di alto o non alto rischio); - inviare ECG e parametri vitali al Centro designato; - ricevere conferma della diagnosi e della disponibilità di ricovero da parte del cardiologo dell UTIC; - concordare con il cardiologo dell UTIC la terapia da effettuare in ambulanza; - indirizzare l ambulanza del 118 verso il Centro designato. Il personale a bordo dell ambulanza inoltre provvederà a: - iniziare il trattamento del paziente (diversificato a seconda del rischio), previa conferma del medico della Centrale Operativa; - stabilizzare il paziente, gestire le complicanze precoci Terzo scenario Pronto Soccorso/Dipartimento di Emergenza-Accettazione senza disponibilità di cardiologo. Azioni raccomandate (livello di evidenza VI, forza della raccomandazione A): il personale del PS/DEA può: - monitorare i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria) e la saturazione di ossigeno (preferibilmente tramite pulsiossimetria); - reperire accesso venoso con catetere di grosso calibro; - effettuare ECG a 12 derivazioni a letto del paziente (standard: la lettura dell ECG deve essere eseguita dal medico che assiste il paziente entro 10 min dall ingresso in PS); - effettuare anamnesi ed esame obiettivo sintetici e mirati; - diagnosticare la condizione di STEMI sulla base di segni, sintomi ed ECG; - effettuare la stratificazione del paziente; - allertare il cardiologo dell UTIC del Centro Hub o del Centro Spoke di riferimento (a seconda della presenza di alto o non alto rischio); - inviare al centro designato ECG e parametri vitali; - porre l indicazione, in accordo con il cardiologo, alla trombolisi o alla PTCA primaria; 9

10 - eseguire al più presto esami ematochimici (elettroliti, enzimi e coagulazione), Rx-torace; la disponibilità precoce in PS dei marker sierici cardiaci ha livello di evidenza II, forza della raccomandazione A; - iniziare la terapia (diversificata a seconda del rischio) concordata con il cardiologo dell UTIC; - stabilizzare il paziente, gestire le complicanze precoci; - iniziare la terapia (diversificata a seconda del rischio) concordata con il cardiologo dell UTIC; - organizzare il trasferimento del paziente. A questo proposito si fa presente che il 118 si fa carico del trasferimento secondario solo se il paziente è critico in emergenza ed in continuità di soccorso. Quarto scenario Pronto Soccorso/Dipartimento di Emergenza-Accettazione con disponibilità di cardiologo. Azioni raccomandate (livello di evidenza VI, forza della raccomandazione A): il personale del PS/DEA può: - monitorare i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria) e la saturazione di ossigeno (preferibilmente tramite pulsiossimetria); - reperire accesso venoso con catetere di grosso calibro (individuare accesso venoso); - effettuare ECG a 12 derivazioni a letto del paziente (standard: la lettura dell ECG deve essere eseguita dal medico che assiste il paziente entro 10 min dall ingresso in PS); - effettuare anamnesi ed esame obiettivo sintetici e mirati; - eseguire al più presto esami ematochimici (elettroliti, enzimi e coagulazione), Rx-torace; la disponibilità precoce in PS dei marker sierici cardiaci ha livello di evidenza II, forza della raccomandazione A; - diagnosticare la condizione di STEMI sulla base di segni e sintomi e dell ECG (vedi paragrafo Segni e sintomi del paziente con presunto STEMI ); - stabilizzare il paziente, gestire le complicanze precoci. Il cardiologo in PS provvederà a: - stratificare il paziente; - porre l indicazione alla trombolisi o PTCA primaria; 10

11 - allertare il cardiologo dell UTIC del Centro Hub o del Centro Spoke di riferimento (a seconda della presenza di alto o non alto rischio); - inviare al centro designato ECG e parametri vitali; - iniziare la terapia (diversificata a seconda del rischio) concordata con il cardiologo dell UTIC; - organizzare il trasferimento del paziente. A questo proposito si fa presente che il 118 si fa carico del trasferimento secondario solo se il paziente è critico in emergenza ed in continuità di soccorso. Nel caso in cui sia un DEA di II livello che necessita del trasferimento, è il DEA a farsi carico del trasferimento secondario e non il 118. Stratificazione del rischio del paziente con presunto infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST Il Documento di Consenso ANMCO-SIC sullo STEMI del 2002 fa presente che i criteri per la stratificazione prognostica del paziente con STEMI sono i seguenti: età > 75 anni; pressione sistolica 100 mmhg e frequenza cardiaca > 100 b/min; TIMI risk score 5; infarto anteriore/esteso (> 4 derivazioni con sopraslivellamento del tratto ST); precedente bypass aortocoronarico. Lo stesso documento consiglia di scegliere, nella determinazione del percorso terapeutico ottimale, la combinazione di criteri che meglio si adatta alla propria realtà tenendo conto delle caratteristiche dell organizzazione locale. Alla luce di tale documento nazionale, il gruppo di lavoro ha deciso di utilizzare, per la stratificazione del rischio del paziente affetto da presunto STEMI, i criteri indicati dal Protocollo clinico assistenziale della Commissione Regionale Congiunta ANMCO-SIC annualmente aggiornato dalla Conferenza di Consenso FIC-GISE qui di seguito riportato: 1. STEMI: criteri di alto rischio comportanti indicazione a PTCA in emergenza (livello di evidenza VI, forza della raccomandazione A). 1. Shock cardiogeno: il trattamento con PTCA primaria del paziente in shock è fortemente raccomandato; la raccomandazione trova supporto, oltre che nelle linee guida ACC/AHA, nello studio SHOCK che ha dimostrato una riduzione della mortalità a 6 mesi e ad 1 anno. 2. Controindicazioni alla trombolisi. 3. Fallimento della trombolisi. 4. Infarto miocardico acuto esteso e/o instabilità emodinamica (sopraslivellamento ST > 5 derivazioni, edema polmonare acuto classe Killip 3, sopraslivellamento in alto > 4 derivazioni o blocco di branca sinistro con pressione arteriosa < 100 mmhg e frequenza cardiaca > 100 b/min) associato alle condizioni a) + b) oppure a) + c) di seguito riportate: a) ritardo prevedibile PTCA < 90 min, b) tempo dall esordio dei sintomi > 3 ore, c) elevato rischio lisi (età > 75 anni). 11

12 NB. Nell evenienza 4. se mancano le condizioni a) + b) oppure a) + c), praticare trombolisi immediata. 2. STEMI: criteri di non alto rischio comportanti indicazioni a trombolisi immediata. Tutti gli STEMI in assenza dei criteri che individuano l alto rischio. I criteri suddetti dovrebbero essere utilizzati nelle prime fasi di implementazione del PCAE e servono ad assicurare la PTCA primaria almeno al paziente ad alto rischio che beneficia maggiormente della stessa. Terapia da eseguire immediatamente : Ossigeno (4-6 l/min), soprattutto in pazienti con insufficienza cardiaca o desaturazione arteriosa di ossigeno: livello di evidenza VI, forza della raccomandazione A oppure livello II, forza della raccomandazione A se si considera l uso della pulsiossimetria per determinare l effettiva necessità della terapia con ossigeno; eventualmente morfina endovena (4-8 mg con possibili dosi addizionali di 2 mg ad intervalli di 5 min) se dolore intenso o agitazione (livello di evidenza VI, forza della raccomandazione A); aspirina: in tutti i pazienti con sospetto clinico di STEMI alla dose iniziale di mg, il più precocemente possibile, anche prima della conferma ECG e comunque prima della somministrazione del fibrinolitico o di interventi coronarici percutanei primari. Sostituire aspirina con clopidogrel nei pazienti intolleranti all aspirina (livello di evidenza I, forza della raccomandazione A). Terapia da associare alla trombolisi : La terapia trombolitica va associata a somministrazione di eparina non frazionata alla dose suggerita dalle linee guida ACC/AHA(livello di evidenza VI, forza della raccomandazione A). Terapia di facilitazione della PCI: Per l angioplastica facilitata si utilizzano vari farmaci con diverse associazioni. Una revisione Cochrane46 ha dimostrato che la somministrazione in vena degli inibitori della glicoproteina IIb/IIIa riduce il rischio di morte o di infarto miocardico a 30 giorni e 6 mesi in pazienti sottoposti a PTCA, al prezzo di un moderato aumento del rischio di severa emorragia. La raccomandazione dell uso degli inibitori della glicoproteina IIb/IIIa nel caso di PTCA ha pertanto livello di evidenza I, forza A. Esistono, inoltre, trial (alcuni ancora in corso) a sostegno dell ipotesi di facilitare l angioplastica con un pretrattamento trombolitico. 12

13 Trattamenti specifici: Terapia di riperfusione entro 12 ore dall inizio dei sintomi o al massimo entro 24 ore in pazienti con dolore e/o marcato sopraslivellamento persistenti: a) terapia trombolitica b) PTCA Terapia trombolitica Indicazioni: - STEMI non ad alto rischio o STEMI ad alto rischio entro 2 ore (livello di evidenza II, forza A) dall inizio dei sintomi o STEMI ad alto rischio per il quale, per motivi organizzativi, non è possibile effettuare una PTCA primaria entro 90 min, - assenza di controindicazioni assolute, - poche o nessuna controindicazione relativa. Controindicazioni assolute*: - precedente episodio di emorragia intracranica, - lesione cerebrale vascolare strutturale nota (ad esempio malformazione arterovenosa), - neoplasia intracranica maligna (primaria o metastatica), - stroke ischemico entro 3 mesi eccetto stroke ischemico acuto entro 3 ore, - sospetta dissezione aortica, - sanguinamento attivo o diatesi emorragica (escluso mestruazioni), - significativo trauma chiuso del capo o trauma facciale entro 3 mesi. Controindicazioni relative*: - storia di ipertensione cronica severa, scarsamente controllata, - ipertensione severa non controllata alla presentazione (pressione sistolica > 180 mmhg o pressione diastolica > 110 mmhg)**, - storia di precedente stroke ischemico da più di 3 mesi, demenza o nota patologia intracranica non menzionata nelle controindicazioni, - rianimazione cardiopolmonare traumatica o prolungata (> 10 min) o chirurgia maggiore (< 3 settimane), 13

14 - recente (da 2 a 4 settimane) sanguinamento interno, - puntura vascolare non comprimibile, - per streptochinasi/anistreplase: precedente esposizione (> 5 giorni precedenti) o precedente reazione allergica a questi agenti, - gravidanza, - ulcera peptica in fase attiva, - corrente uso di anticoagulanti: più alto è l INR, più alto il rischio di sanguinamento. Angioplastica coronarica transluminale percutanea: Indicazioni alla PTCA in emergenza: - STEMI ad alto rischio*** Controindicazioni assolute all avvio della procedura di trasferimento per eseguire PTCA primaria: - mancato consenso del paziente (livello di evidenza VI). Controindicazioni relative alla PTCA primaria: - documentata pregressa reazione anafilattoide a mezzi di contrasto angiografici, - severa malattia vascolare periferica che limita notevolmente i possibili accessi arteriosi, - severa mancanza di collaborazione da parte del paziente per ragioni psichiche o per patologie sistemiche gravi, - endocardite nota della valvola aortica, 1. ipergammaglobulinemia, 2. ipertiroidismo. * le controindicazioni assolute e relative devono essere viste come consigli per la decisione clinica, esse potrebbero non essere esaustive e definitive. ** potrebbe essere una controindicazione assoluta nel caso di un paziente con STEMI a basso rischio. *** dal Protocollo Clinico Assistenziale della Commissione Regionale Congiunta ANMCO- SIC. 14

15 Trasferimento del paziente al Centro Hub: Nel caso di intervento del 118, una volta fatta la diagnosi e la stratificazione del rischio, ricevuta conferma da parte del cardiologo UTIC, il trasporto del paziente avviene direttamente al Centro Hub appropriato. Nel corso del trasferimento del paziente al Centro Hub è previsto trattamento farmacologico di facilitazione dell angioplastica. Gestione del paziente dopo la terapia riperfusiva: La definizione del tempo di permanenza del paziente presso la UTIC del Centro Hub e l indicazione al suo eventuale trasferimento, dopo stabilizzazione clinica (almeno 24 ore), in strutture di livello inferiore, spettano al Cardiologo, peraltro, in considerazione del livello strutturale assistenziale del nostro Ospedale, si considera del tutto eccezionale tale evenienza. 15

16 Situazione attuale di gestione del paziente con STEMI nell Ospedale Policlinico Umberto I E già adottato, ovviamente, un percorso intraospedaliero per il paziente, sia trasportato dall ambulanza, sia giunto con mezzi propri, che lamenta dolore toracico e/o sintomi associati di vario genere e per il quale paziente non sia stata ancora posta diagnosi di SCA, di STEMI in particolare: 1. TRIAGE: a) dolore toracico/codice giallo b) alterazione dei parametri vitali (+ dolore toracico)/codice rosso 2. DEA: Accettazione e valutazione da parte del Medico di Urgenza (e del personale infermieristico) del DEA: a. monitoraggio dei parametri vitali (stato di coscienza, pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria), b. saturazione di ossigeno (mediante pulsossimetria), c. acceso venoso con catetere di grosso calibro, d. ECG a 12 derivazioni (lettura da parte del medico che assiste il paziente entro 10 minuti), e. anamnesi ed esame obiettivo mirati, f. esami ematochimici (markers sierici cardiaci ) ed Rx torace, g. se diagnosi di STEMI, h. stabilizzazione e trattamento di eventuali complicanze precoci, i. richiesta di attivazione della Emodinamica interventistica o trattamento trombolitico per via sistemica; in entrambi i casi non sempre previo consulto del Cardiologo UTIC. Il Cardiologo UTIC, quando consultato, qualora confermi la diagnosi di STEMI, provvede a: a. stratificare, ulteriormente, il livello di rischio del paziente b. porre l indicazione a Trombolisi o PCI primaria, c. allertare l equipe emodinamica di turno/reperibilità se la PCI è indicata, d. predisporre il posto letto UTIC per il paziente 3. UTIC: il Cardiologo UTIC ricovera il paziente dopo il trattamento e gestisce le urgenze-emergenze cardiologiche e gli aspetti clinicostrumentali (eventuale respiratore, contropulsatore, ultrafiltrazione, pacemaker temporaneo, manovre invasive di monitoraggio ecc.). 16

17 Fase intraospedaliera Il Policlinico Umberto I (Centro HUB) è dotato di due UTIC, A e B. La UTIC A, sita presso la I Cattedra di Cardiologia (Dipartimento di Malattie Cardiovascolari, Respiratorie e Morfologiche), è sede della Centrale di Teleconsulto; essa è dotata di otto posti letto e di tutti i sistemi di monitoraggio sia cruento che incruento dei parametri cardiovascolari e respiratori oltre che di Contropulsatore aortico. Attigua è la Sala di Emodinamica interventistica, attiva h24, in alternanza settimanale con la Sala di Emodinamica della II Cattedra di Cardiologia (Dipartimento di Cardiochirurgia) attigua alla UTIC B, la quale è dotata di sei posti letto. Entrambi le UTIC-Emodinamiche sono presidiate, quando necessario, anche dai Colleghi Rianimatori. Inoltre, sono collegati, anche strutturalmente, alle due UTIC i Reparti di Cardiologia con relativi letti di terapia subintensiva e di degenza ordinaria. Attività/competenze del cardiologo della Unità di Terapia Intensiva Coronarica-Centrale di Teleconsulto Azioni raccomandate (livello di evidenza VI, forza della raccomandazione A): il cardiologo UTIC-CT dovrà: 1. - confermare, sulla base dei parametri vitali e dell ECG a 12 derivazioni trasmessi, la diagnosi, la collocazione nella classe di rischio e, quindi, l indicazione al trattamento; - indicare l eventuale trattamento farmacologico di facilitazione da effettuare durante il trasporto per l angioplastica primaria; - confermare la disponibilità di letto UTIC o la possibilità di approntarlo entro breve intervallo di tempo (30min); - allertare immediatamente il Servizio di Emodinamica per l esecuzione dell angioplastica primaria; - confermare e autorizzare la procedura del trasferimento dell infartomiocardico acuto ad alto rischio e/o l eventuale trattamento trombolitico preospedaliero. 17

18 2. - informare, comunque, i Medici d Urgenza dell arrivo del paziente, anche se questo viene trasportato direttamente in Emodinamica-UTIC senza transitare attraverso il DEA, per verificare eventuale presenza in P.S. di paziente con patologia simile, non ancora segnalato dal Medico d Urgenza al Cardiologo e da questo all Emodinamista, il quale paziente, comunque, verrà, qualora venga confermata la indicazione alla PTCA, trattato in stretta successione anche in considerazione del fatto che rispetto al paziente trasportato dal Mezzo di Soccorso egli può già essere assistito in modo più adeguato all interno del DEA, 3. - ricoverare il paziente in UTIC, post procedura di coronarografia/angioplastica, 4. - trasmettere i dati del paziente, da parte del personale UTIC, al Triage ed alla Accettazione del DEA per il ricovero amministrativo del paziente medesimo. Per rendere disponibile il posto letto UTIC (se già non disponibile) il Medico d Urgenza coopera con il Cardiologo UTIC nonché, entrambi, con la Direzione Sanitaria, la quale, comunque, si fa carico del problema. 18

19 Gestione operativa, intraospedaliera, del Paziente con Patologia Cardiaca Acuta/Dolore Toracico, sospetto per patologia cardiaca acuta (in fase di implementazione) I pazienti che giungono in P.S., con mezzi propri o trasportati da mezzo di Soccorso, vengono accolti al Triage. Il Medico d Urgenza (e/o il Rianimatore) valutano il livello di deterioramento dei parametri vitali e danno inizio alle procedure diagnostiche (si potrebbe attuare anche la trasmissione telematica dell elettrocardiogramma, e delle immagini ecocardiografiche, presso la Centrale di Telemedicina della UTIC) e terapeutiche necessarie per la stabilizzazione clinica e/o la prevenzione di eventi di peggioramento critico. Se il quadro diagnostico-clinico depone per la sussistenza o il sospetto di sindromi e/o patologie cardiache in atto, deve essere richiesta la Consulenza Cardiologica. Qualora, il Cardiologo Consulente per l Emergenza (tutti i Cardiologi in servizio di guardia), prontamente intervenuto (anche dopo aver, eventualmente, preso visione dell elettrocardiogramma inviato per via telematica o via fax alla centrale di teleconsulto della UTIC) e una volta eseguiti, quando ritenuti necessari nell immediatezza, gli ulteriori esami strumentali e/o ematochimici, confermi la sussistenza di una emergenza-urgenza cardiologica, concorre al reperimento del posto letto previa indicazione del livello di intensità di cura e monitoraggio cui il paziente deve essere sottoposto indicando, quindi, se il paziente necessita di posto letto di Unità Coronarica o di Cardiologia. Nel caso non si confermi lo stato di emergenza-urgenza cardiologica, il Cardiologo dovrà indicare la possibilità di trasferimento anche presso una Divisione di Medicina. La Direzione Sanitaria concorre, quando necessario, al reperimento del posto letto, anche disponendo trasferimenti presso reparti di Medicina di pazienti in condizioni di stabilità clinica, i quali saranno, comunque, regolarmente controllati a livello specialistico cardiologico. 19

20 Pazienti con sospetta urgenza-emergenza cardiologica trasferiti da strutture ospedaliere territoriali in regime di continuità di soccorso (Trasporto secondario) Qualora giungano presso le strutture ospedaliere di competenza territoriale del nostro DEA, pazienti con diagnosi di sospetta urgenza-emergenza cardiologica, i Medici e/o i Cardiologi, che ne hanno il governo clinico attuale, possono avvalersi per la diagnosi e il relativo trattamento (second opinion), come nel caso dello STEMI, del sistema di teleconsulto cardiologico della UTIC-CT, attiva h24, attraverso sia la consulenza telefonica del Cardiologo sia mediante l invio dell elettrocardiogramma (trasmissibile anche via FAX, nel caso in cui non sia disponibile il sistema telematico) che verrà valutato (e refertato) dal Cardiologo medesimo. Tutte le strutture ospedaliere territoriali, a livello di Pronto Soccorso; DEA I ; Cardiologia e UTIC senza Servizio di Emodinamica interventistica h24, dovranno essere dotate sia dei numeri telefonici della UTIC-CT, sia di linee guida per l indicazione alla chiamata per la consulenza della UTIC-CT onde limitare gli interventi ai soli casi di effettiva o realmente suggestiva presenza di emergenza-urgenza cardiologica, anche non coronarica. Tutto ciò, previa comunicazione telefonica ai Medici del Dea del nostro Ospedale, permetterà, quando effettivamente considerato necessario, di trasferire, in regime di continuità di soccorso, mediante Mezzo 118 o se non disponibile della ASL stessa, il paziente o direttamente su un posto letto cardiologico del nostro Ospedale. La definizione del tempo di permanenza del paziente presso la UTIC del Centro Hub e l indicazione al suo eventuale trasferimento, dopo stabilizzazione clinica (almeno 24 ore), nella struttura di provenienza, di livello inferiore, spettano al Cardiologo, peraltro, in considerazione del livello strutturale assistenziale del nostro Ospedale, si considera rara tale evenienza. Nel caso essa si verifichi, sarà compito della Direzione Sanitaria, previo contatto con l equipollente istituzione della struttura ospedaliera di destinazione, organizzare il trasferimento secondo tempi e modalità indicate dal Cardiologo. 20

21 Percorsi per l'organizzazione delle reti assistenziali per l Ictus cerebrale acuto Si rimanda ad integrazione di quanto di seguito elaborato all allegato relativo (p ) della DGR 420/07, che descrive il percorso clinico assistenziale nell emergenza (PCAE) per il paziente affetto da accidente cerebrovascolare acuto non traumatico. La casistica riportata nella seguente tabella relativa all ictus cerebrale acuto è stata individuata utilizzando (come nella DGR 420) i codici ICD 9-CM in diagnosi principale (fonte ASP). Tabella.AREA -1 RETE ASSISTENZIALE DELL ICTUS CEREBRALE ACUTO. Dimissioni per di ICTUS cerebrale acuto (Codici ICD 9-CM : diagnosi principale) per Istituto di ricovero. (Dati SIO 2007: ordinari, onere SSN, acuti, > 17 anni) Cod ASL ASL Codice Istituto Tipologia PS Dimissioni per ictus emorragico (codice ICD9CM 430,431,432) Dimissioni per ictus ischemico (codice ICD9CM 433,434,436) Dimissioni per TIA (codice ICD9CM 435) Dimissioni totali per ictus cerebrale (codice ICD9CM ) 101 RMA San Giacomo DEA I RMA San Giovanni Calibita - FBF DEA I RMB Sandro Pertini DEA I RMG Parodi Delfino PS RMG Santissimo Gonfalone PS RMG Coniugi Bernardini PS RMG Angelucci PS RMG San Giovanni Evangelista DEA I ASL FR Umberto I DEA I ASL FR San Benedetto PS ASL FR Civile di Anagni PS ASL FR Civile di Ceccano PS ASL FR Pasquale Del Prete PS ASL FR Santissima Trinita' PS ASL FR Gemma de Bosis DEA I A.O. RMC San Giovanni DEA II A.U. RMA Policlinico Umberto I DEA II Totale area

22 1. Paziente cerebrovascolare critico - con parametri vitali alterati ed instabili - senza alterazione dei parametri vitali ma con insorgenza dei sintomi 3 ore che consente trattamento trombolisi i.v. endovascolare di trombolisi i.a. e/o trombectomia meccanica chirurgico vascolare 2. La trombolisi i.v. deve essere eseguita nelle UTN II e nelle UTN I che, secondo la DGR 420, hanno caratteristiche organizzativo/strutturali corrispondenti rispettivamente ai comprehensive e di primary stroke centers secondo la classificazione dell European Stroke Organization. 3. Tuttavia, delle UTN I dell area 1 solo quella del San Giovanni ha al momento le caratteristiche di un primary stroke center ed attende solo l approvazione Regionale per la trombolisi i.v., mentre le altre UTN I (S. Giovanni Evangelista di Tivoli, S. Giovanni Calibita FBF, Ospedale S Pertini e Ospedale Umberto I FR) non hanno attualmente caratteristiche di primary stroke centers. Pertanto tutti questi centri (compreso il San Giovanni fino all ottenimento dell approvazione Regionale) debbono riferirsi alla UTN II del PU 1 per l invio di pazienti da sottoporre a trombolisi i.v. o agli interventi più complessi. 4. Area 1: - popolazione nell area: abitanti - considerando: -- incidenza media di primo ictus ischemico: 240/ abitanti anno (cioè circa 3600 primi ictus ischemici nella nostra area) Nota: le stime epidemiologiche corrispondo bene ai dati S.I.O che nell area 1 (escluso S. Giovanni) riportano 4587 dimissioni per ictus, dei quali 3669 ictus ischemici, dei quali ultimi circa il 90%, cioè 3.300, sono primi ictus. -- % media pazienti che giungono entro 3 ore: 30% -- % media di pazienti trattabili secondo i criteri di esclusione del RCP: 25% si calcola che circa 278 pazienti/anno potrebbero essere trattati con trombolisi i.v. (contro gli attuali 50). 22

23 Nota: - il verosimile prossimo allargamento della finestra terapeutica a 4.5 ore (dopo pubblicazione studio ECASS III) potrà incrementare le cifre stimate di circa il 30%, portando a circa 360 i trattamenti effettuabili ogni anno - l incremento della percentuale di pazienti che arrivano entro le 3 ore, grazie a campagne di informazione che dovranno essere fatte nel rispetto del diritto alla salute di tutti i cittadini, comporterà un incremento proporzionale del numero di pazienti trattabili. Tutto questo renderà difficile proseguire con la centralizzazione dei pazienti da trattare al PU 1, rendendo sempre più cogente la necessità di effettuare i trattamenti nei PS spoke per poi trasferire il paziente al PU 1 per il monitoraggio post-trattamento e le rimanenti procedure terapeutiche proprie delle Stroke Unit (vedi scenario D, telemedicina). 5. Pazienti con ictus ischemico ritrasferibili entro 48 ore alle ASL di provenienza: - Ictus inquadrati etiopatogeneticamente e stabilizzati: -- parametri cardiorespiratori stabili -- quadro neurologico stabile o in miglioramento -- parametri sistemici stabili (non febbre, non infezioni, non disfunzioni d organo). 6. Necessario implementare la lista dei criteri di esclusione da t-pa i.v. in GIPSE 7. Opportuna certificazione NIHSS (fattibile in Italiano su Internet) Tanto premesso, procedure di trasferimento al PU I del paziente con ictus si possono definire secondo i seguenti scenari (vedi Appendice): A. trasferimento di paziente con diagnosi di ictus ischemico completata nel PS spoke entro 2 ore dall esordio dei sintomi B. trasferimento di paziente con sospetto diagnostico di ictus ischemico entro ore dall esordio dei sintomi C. trasferimento di paziente sottoposto a trombolisi i.v. in UTN 1 per cure di livello superiore D. telemedicina 23

24 Gli scenari A e B sono quelli attuali e la loro realizzabilità è strettamente correlata con le tempistiche di arrivo e diagnosi nel PS spoke e, soprattutto, con quelle del trasporto via terra (via aerea solo in casi molto selezionati). Gli scenari C e, soprattutto D, rappresentano la soluzione ideale nella quale a circolare non sono i pazienti, con la probabilità che un alta percentuale di questi non risulti poi trattabile all attivo in PU 1 (o per identificazione di ulteriori criteri di esclusione non segnalati nel PS spoke o, più spesso, per ritardo nell arrivo), e con costi altissimi in termini di risorse strutturali e umane. In questi scenari a circolare sono le informazioni, così da creare un Azienda Virtuale PU 1 - centri spoke, che può selezionare a costi più contenuti i circa 300 pazienti/anno da trombolisare sui circa nuovi ictus ischemici/anno dell area di nostra competenza. Allegati 1. a,b,c,d Scenari di trasferimento 2. Criteri di esclusione dalla trombolisi i.v. 3. National Institute of Health Stroke Scale 24

25 Scenario A: diagnosi effettuata presso PS spoke Pz. con ictus ischemico Diagnosi definita (screening clinico e TC) max 90 min da esordio sintomi Trasferimento max 1 ora da diagnosi Procedura di trasferimento in continuità di soccorso di trasferimento per ictus occorso in altro ospedale (dopo rigoroso screening dei criteri di esclusione) Pz. con immagini ed ematochimici (coagulazione) Parenti al seguito Immediato avviso neurologo UTN - Nuova NIHSS - Nuovo screening criteri esclusione NO Pz. trattabile SI Ricovero ore (UTN se Ricovero in UTN per trombolisi e possibile o altro reparto) per: gestione fino a: - stabilizzazione - dimissione - inquadramento etiopato- - invio in riabilitazione genetico per prevenzione secondaria Re-invio alla ASL di provenienza Nota 1: la trasferibilità via terra entro 1 ora è praticamente impossibile dagli ospedali dell'area di Frosinone Elicottero possibile soluzione da attivare solo per paziente sicuramente trattabile: - rigorosa definizione tempo di esordio e rigoroso screening di tutti i criteri di esclusione (Implementare nella scheda GIPSE?) - presenza di deficit medio-grave: NIHSS 6 (nec. certificazione NIHSS) Trasporto in ambulanza solo per pz. selezionati max 60 min dall'esordio sintomi Nota 2: verosimile, dopo pubblicazione ECASS III, prolungamento della finestra terapeutica a 4.5 ore, per cui tutti gli intervalli di tempo potranno aumentare di circa 1 ora 25

26 Scenario B: Sospetto diagnostico posto in PS periferico Pz. con deficit neurologico focale insorto da >90 min a 120 min prima NO Diagnosi definita di ictus ischemico ed invio a PU 1 effettuabili 1 ora SI CT eseguita in PS inviante conferma ictus ischemico Invio al PU 1 in base a Invio al PU 1 screening clinico Immediato avviso neurologo UTN - esecuzione TC/RM - NIHSS e screening clinico Come in A Procedura di trasferimento in continuità di soccorso o di trasferimento per ictus occorso in altro ospedale (dopo rigoroso screening dei criteri di esclusione) Pz. con immagini ed ematochimici (coagulazione) Parenti al seguito 26

27 Scenario C: pz. trombolisato i.v. ed inviato per competenza UTN II Pz. sottoposto a trombo lisi i.v. In spoke sotto guida telemedicina (scenario D) Tutti i pz. trattati In UTN I: se pnihss 10, non migliorato o peggiorato dopo 1 ora NO TC: Emorragia cerebrale SI Percorso Nch Invio PU 1 Procedura di trasferimento per ictus occorso in altra struttura (max 1 ora da diagnosi) Immediato avviso neurologo UTN Esecuzione RM/angio RM (angiotc) Occlusione di: -- sifone e T carotidea -- ACM 1, ACM2 -- A. basilare SI -- A. vertebrale dominante NO Trattamento endovascolare Re-invio alla UTN I inviante o - trombolisi i.a. e/o ricovero UTN II per paziente - trombectomia meccanica da spoke 27

28 Scenario D: telemedicina Pz. con deficit neurologico focale 3.5 ore dall'esordio sintomi TC cerebrale Pz. ischemico Pz. emorragico Attivazione teleconsulto con neurologo UTN Attivazione teleconsulto con Nch - Rivalutazione orario d'esordio - Screenig criteri clinici esclusione - Esecuzione NIHSS "guidata" via webcam - Visualizzazione TAC NO Pz. trattabile SI Indicazioni su: Iniziare trombolisi in PS periferico - Esami da eseguire per diagnosi etiopatogenetica - Prevenzione secondaria Invio immediato in UTN II, anche con trombolisi in corso se ambulanza immediatamente disponibile Procedure come scenario C per pz. trombolisati i.v. in PS periferico 28

29 Allegato 2. Criteri di esclusione dalla trombolisi i.v. Controindicazioni generali diatesi emorragica nota pazienti in terapia anticoagulante orale, p.es. con warfarin sanguinamento in atto o recente grave storia o sospetto di emorragia intracranica in atto ESA sospetta storia di patologie del SNC (neoplasia, aneurisma, intervento chirurgico cerebrale o midollare) retinopatia emorragica recenti (<10 giorni) massaggio cardiaco esterno traumatico, parto, puntura di vaso sanguigno non comprimibile (p.es. vena succlavia o giugulare) ipertensione arteriosa grave non controllata endocardite batterica, pericardite pancreatite acuta malattia ulcerosa del tratto gastroenterico (<3 mesi) aneurisma arterioso, malformazione artero-venosa neoplasia con aumentato rischio emorragica grave epatopatia, compresa insufficienza epatica, cirrosi, ipertensione portale (varici esofagee), epatite attiva intervento chirurgico maggiore o grave trauma (< 3 mesi) Ulteriori controindicazioni nell ictus ischemico acuto insorgenza dell ictus >3 ore o ora di insorgenza non nota deficit lieve o rapido miglioramento dei sintomi ictus grave clinicamente (p.es. NIHSS >25) e/o sulla base di adeguate tecniche di neuroimmagini crisi convulsiva all esordio dell ictus emorragia intracranica alla TAC cerebrale sospetto clinico di ESA, anche se TAC normale somministrazione di eparina nelle precedenti 48 ore aptt eccedente il limite normale superiore del laboratorio paziente con storia di ictus e diabete concomitante 29

30 ictus negli ultimi 3 mesi conta piastrinica < /mm 3 ipertensione arteriosa grave non controllata: PAS >185 mm Hg, o PAD >110 mm Hg o terapia aggressiva necessaria per riportare la PA entro questi limiti glicemia <50 o >400 mg/dl Allegato 3. NIHSS ( 1a. Livello di coscienza 0. vigile 1. soporoso 2. stuporoso 3. coma 1b. Orientamento 0. risponde correttamente 1. risponde correttamente ad una delle domande 2. non risponde correttamente 1c. Esecuzione ordini semplici 0. esegue ambedue gli ordini 1. esegue uno degli ordini 2. non esegue gli ordini 2. Sguardo 0. normale 1. parziale paralisi di sguardo 2. deviazione forzata o paralisi totale di sguardo 6. Motilità arto inferiore 0. forza normale 1. presenza di slivellamento 2. movimento contro gravità 3. movimento a gravità eliminata 4. nessun movimento 9. anchilosi o amputazione 7. Atassia arto superiore 0. assente 1. presente in 1 arto 2. presente in ambedue gli arti 9. anchilosi o amputazione 8. Atassia arto inferiore 0. assente 1. presente in 1 arto 2. presente in ambedue gli arti 9. anchilosi o amputazione 9. Sensibilità 0 normale 1 ipoestesia lieve/moderata 2 ipoestesia grave/completa 3. Campo visivo 0. normale 1. emianopsia parziale 2. emianopsia complessa 3. cecità completa 4. Paralisi facciale 0. assente 1. lieve asimmetria 2. paralisi VII inferiore 3. paralisi VII sup & inf 5. Motilità arto superiore prox 0. forza normale 1. presenza di slivellamento 2. movimento contro gravità 3. movimento a gravità eliminata 4. nessun movimento 9. anchilosi o amputazione 10. Linguaggio 0 normale 1 afasia lieve o moderata (conversazione difficile) 2 afasia grave (conversazione impossibile) 3 paziente muto o afasia globale 11. Disartria 0 assente 1. lieve o moderata 2 grave 9 intubato o altre barriere fisiche 12. Neglect 0 assente 1 inattenzione o estinzione 2 grave emi-inattenzione 30

31 PERCORSI PER L ORGANIZZAZIONE DELLE RETI ASSISTENZIALI PER IL TRAUMA La tabella A mostra in maggiore dettaglio la casistica relativa al trauma, per la selezione delle dimissioni per Neurotraumi gravi i codici ICD 9 CM utilizzati sono i seguenti: , , e in aggiunta il codice 806, mentre per Altri traumi gravi si intende la casistica complessiva relativa ai traumi gravi con l esclusione dei neurotraumi gravi. RETE ASSISTENZIALE A.O. Pol. Umberto I Popolazione residente Volumi di attività (2007) Area territoriale di riferimento TRAUMA GRAVE CTS ASL RMA, ASLRMB (Distretto 1), RMG, ASL FR Tabella A. AREA 1. RETE ASSISTENZIALE DEL TRAUMA GRAVE. 31

32 Tabella A. AREA 1. RETE ASSISTENZIALE DEL TRAUMA GRAVE Dimissione per trauma grave, neurotrama e traumi gravi per istituto di ricovero (Dati SIO 2007: ordinari, onere SSN, acuti, > 17 anni) Codice Tipo Traumi Totali Traumi Totali Neurotraumi Neurotraumi Altri traumi Altri traumi Traumi gravi 0-14 Traumi gravi Codice Asl Asl Istituto istituto PS 0-14 anni >14 anni gravi 0-14 anni gravi >14 anni gravi 0-14 anni gravi >14 anni anni >14 anni 101 RMA San Giacomo D RMA San Giov. Calibita - FBF D RMB Sandro Pertini D RMG Parodi Delfino PS RMG Santissimo Gonfalone PS RMG Coniugi Bernardini PS RMG Angelucci PS RMG San Giov.Evangelista D ASL FROSINONE Umberto I D ASL FROSINONE San Benedetto PS ASL FROSINONE Civile di Anagni PS ASL FROSINONE Civile di Ceccano PS ASL FROSINONE Pasquale Del Prete PS ASL FROSINONE Santissima Trinita' PS ASL FROSINONE Gemma de Bosis D A.O. S.GIOVANNI San Giovanni D A.U. UMBERTO I Policlinico Umberto I D Totale area

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo

Dettagli

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti

Dettagli

Convegno Nazionale SPES

Convegno Nazionale SPES Convegno Nazionale SPES Il sovraffollamento nei servizi d emergenza Roma Aula Folchi Ospedale S.Giovanni 27-28 ottobre 2011 dott,ssa E.Bresciani La situazione nei singoli ospedali: Policlinico Umberto

Dettagli

Policlinico Umberto I

Policlinico Umberto I La Stroke Unit integrata nel DEA presso il Policlinico Umberto I di Roma Università La Sapienza Policlinico Umberto I DEA - UTN Stroke Unit Gruppo Romano per la Prevenzione e Cura delle Malattie Cerebro-

Dettagli

PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8. Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio

PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8. Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8 Stato delle Modifiche Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Lo scopo della presente

Dettagli

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..

Dettagli

ICTUS: LA CURA E POSSIBILE!

ICTUS: LA CURA E POSSIBILE! ICTUS: LA CURA E POSSIBILE! Dott. Simone Comelli Dott. Giacomo P. Vaudano Dott. Roberto Cavallo Dott. Daniele Savio Dott. Carlo A. Cametti Ospedale S.G. Bosco Ictus: Definizione Deficit neurologico ad

Dettagli

www.regione.piemonte.it/sanita 1

www.regione.piemonte.it/sanita 1 1 PREMESSA L infarto miocardico acuto (IMA) e l angina instabile (AI) fanno parte di un gruppo di malattie globalmente definite sindromi coronariche acute (SCA). Gli aspetti elettrocardiografici di esordio

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

e le gravi cerebrolesioni in Provincia di Ferrara ed in Emilia Romagna

e le gravi cerebrolesioni in Provincia di Ferrara ed in Emilia Romagna LA RETE PER L ICTUS L COME PARADIGMA DELLA CONTINUITA DELL ASSISTENZA La rete per l ictus l e le gravi cerebrolesioni in Provincia di Ferrara ed in Emilia Romagna TORINO 3 GIUGNO 2013 Relatore Dott. Paolo

Dettagli

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 UO RISK MANAGEMENT PROCEDURA PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELLA

Dettagli

Fase intraospedaliera, reti e percorsi

Fase intraospedaliera, reti e percorsi Fase intraospedaliera, reti e percorsi Parte endovascolare Il neuroradiologo interventista Trattamento endovascolare dello stroke ischemico Trattamento endovascolare dello stroke emorragico Salvatore Mangiafico

Dettagli

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ;

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; g) al paragrafo 3.1. Alimentazione del Sistema informativo, la tabella 2: alimentazione

Dettagli

Azienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010

Azienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010 INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con sintomi di SC e alterazioni strutturali

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Tariffari e politiche di rimborsi regionali L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - PERCORSO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI TERMINALI Indice 2 1. Premessa 3 2. Attività dell Hospice San Marco 3 3. Obiettivi 4 4. Criteri di Ammissione

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

Esercitazione di gruppo

Esercitazione di gruppo 12 Maggio 2008 FMEA FMECA: dalla teoria alla pratica Esercitazione di gruppo PROCESSO: accettazione della gravida fisiologica a termine (38-40 settimana). ATTIVITA INIZIO: arrivo della donna in Pronto

Dettagli

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale

Dettagli

ISTITUTO GIANNINA GASLINI DEA - PRONTO SOCCORSO

ISTITUTO GIANNINA GASLINI DEA - PRONTO SOCCORSO ISTITUTO GIANNINA GASLINI DEA - PRONTO SOCCORSO DIRETTORE Prof. Pasquale Di Pietro Ospedale Accreditato Joint Commission International PREMESSA I dati nazionali e internazionali disponibili dimostrano

Dettagli

Il miglioramento delle cure urgenti

Il miglioramento delle cure urgenti Ogni anno più di 1 milione e 700 mila cittadini in Emilia-Romagna si rivolgono al pronto soccorso quando hanno un problema sanitario. È un numero che tende a crescere costantemente determinando spesso

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella Pagina di 1/5 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo...2 2. Campo di applicazione...2 3. Diagramma di flusso...2 4. Responsabilità...2 5. Descrizione delle attività...2 5.1. Definizione di Evento Sentinella...2

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO PIANO DI MIGLIORAMENTO (Articoli 18, 28, 29 D. Lgs. 9 aprile 2008) Data: 02/07/2009 Azienda: Azienda SPA Indirizzo: Via Roma, 1 Città: Milano EDIZIONE DATA DESCRIZIONE FIRMA (datore lavoro) Principale

Dettagli

IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/

IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/ IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/ A cura del Dott. Sergio Fasullo DTA CON ALTERAZIONI ECG

Dettagli

Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio

Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio Anno 2005 Regione Lazio Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera

Dettagli

INTEGRAZIONE della DGR 1-600 del 19 novembre 2014 ALLEGATO 1

INTEGRAZIONE della DGR 1-600 del 19 novembre 2014 ALLEGATO 1 INTEGRAZIONE della DGR 1-600 del 19 novembre 2014 ALLEGATO 1 A seguito del confronto con le Direzioni delle Aziende del Sistema Sanitario Regionale e con alcune Conferenze o Rappresentanze dei Sindaci

Dettagli

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,

Dettagli

Il Triage : novità e responsabilità

Il Triage : novità e responsabilità Il Triage : novità e responsabilità Luciano Pinto Direttivo Nazionale Simeup Il triage nel PS in Italia incompleta diffusione nel territorio nazionale scarsa diffusione di un modello uniforme e condiviso

Dettagli

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi

Dettagli

MEDICINA DI GRUPPO. Spett. dott. Roma, Oggetto: Servizi di telecardiologia per strutture sanitarie decentrate - Proposta di collaborazione -

MEDICINA DI GRUPPO. Spett. dott. Roma, Oggetto: Servizi di telecardiologia per strutture sanitarie decentrate - Proposta di collaborazione - MEDICINA DI GRUPPO Spett. dott. Roma, Oggetto: Servizi di telecardiologia per strutture sanitarie decentrate - Proposta di collaborazione - Facendo seguito ai recenti contatti intercorsi, Le proponiamo

Dettagli

IL SISTEMA DELL URGENZA-EMERGENZA NELL IPOTESI DELL OSPEDALE UNICO DELL IMPERIESE. DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE Direttore: Gianni Oddone

IL SISTEMA DELL URGENZA-EMERGENZA NELL IPOTESI DELL OSPEDALE UNICO DELL IMPERIESE. DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE Direttore: Gianni Oddone IL SISTEMA DELL URGENZA-EMERGENZA NELL IPOTESI DELL OSPEDALE UNICO DELL IMPERIESE DIPARTIMENTO EMERGENZA ACCETTAZIONE Direttore: Gianni Oddone Necessità di rapido confronto fra due sistemi dell emergenza:

Dettagli

Emergenza / Urgenza in Radiologia

Emergenza / Urgenza in Radiologia UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA Emergenza / Urgenza in Radiologia ANNO ACCADEMICO 2010/2011

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 TRE PERPLESSITA 1. LA NORMATIVA 2. LA COMPETENZA 3. LE REALI RISORSE SUL TERRITORIO SCOPRIAMO

Dettagli

IL RUOLO DEL PS NELLA CATENA DEL SOCCORSO

IL RUOLO DEL PS NELLA CATENA DEL SOCCORSO ARRESTO CARDIACO: IL RUOLO DEL PRONTO SOCCORSO Dr.ssa Rita Previati U.O. Medicina Emergenza-Urgenza Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara Società Medico Chirurgica Azienda Ospedaliero-Universitaria

Dettagli

Organizzazione e gestione delle Malattie Rare nella Regione Emilia-Romagna: esperienza e prospettive

Organizzazione e gestione delle Malattie Rare nella Regione Emilia-Romagna: esperienza e prospettive Organizzazione e gestione delle Malattie Rare nella Regione Emilia-Romagna: esperienza e prospettive Elisa Rozzi Servizio Presidi Ospedalieri Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Assessorato Politiche

Dettagli

L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE

L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE L ASSESSMENT Caratteristiche del dispositivo medico: le protesi valvolari aortiche trascatetere in commercio presentano alcune

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

La Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova

La Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova La Cartella Infermieristica Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova Ruolo infermieristico Profilo professionale, DM 17 gennaio 1997 n 70 Codice deontologico/ patto

Dettagli

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa Red Alert for Women s Heart Compendio DONNE E RICERCA CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

TRIBERTI COLOMBO & ASSOCIATI AVVOCATI COMMERCIALISTI CONSULENTI del LAVORO

TRIBERTI COLOMBO & ASSOCIATI AVVOCATI COMMERCIALISTI CONSULENTI del LAVORO AVVOCATI COMMERCIALISTI CONSULENTI del LAVORO NEWSLETTER LAVORO 05_2011 Certificazione assenza per malattia on-line A seguito di ulteriori specifiche emanate dall INPS relative alla nuova procedura telematica

Dettagli

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto

Dettagli

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

Dettagli

IL LAZIO CAMBIA. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA. Presentazione del Decreto 368/14. regione.lazio.it

IL LAZIO CAMBIA. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA. Presentazione del Decreto 368/14. regione.lazio.it IL LAZIO CAMBIA. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA. Presentazione del Decreto 368/14 IL LAZIO CAMBIA I RISULTATI PIÙ IMPORTANTI DI QUESTI MESI ACCORDO CON I MMG PER PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CRONICI

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende

Dettagli

Programma Interventi Innovativi

Programma Interventi Innovativi Ambulatorio Infermieristico della Fragilità Saranno disponibili, all interno della UCCP, degli infermieri della Fragilità che opereranno sul territorio (sono gli infermieri già impegnati ad affiancare

Dettagli

ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015

ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015 Regione Campania ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA di TEANO Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015 GUIDA AI SERVIZI OSPEDALE DI COMUNITÀ DI TEANO (OdC) Premessa L Ospedale di Comunità di Teano è una struttura

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Ictus acuto: fase preospedaliera

Ictus acuto: fase preospedaliera Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Ictus Ruolo del Medico di Medicina Generale nell ambito del programma regionale ed aziendale sulla STROKE CARE Arezzo, Ordine dei Medici,

Dettagli

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA Regione Basilicata AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA Ambito Territoriale Ex A.S.L. 3 LAGONEGRO. 85100 POTENZA Ospedale San Giovanni Lagonegro (PZ) U.O.C. di Medicina Interna, d Urgenza e PSA Direttore

Dettagli

Procedura Aziendale. Attivazione Guardia Radiologica. Procedura Aziendale. Attivazione guardia radiologica

Procedura Aziendale. Attivazione Guardia Radiologica. Procedura Aziendale. Attivazione guardia radiologica Pag. 1 di 1 Attivazione guardia radiologica Data di revisione N di revisione Motivo di revisione 13/02/14 0 Dipartimento dei Servizi Redatto Verificato Approvato Direttore Presidio Ospedaliero Dip. Tecnico

Dettagli

Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso

Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso Dott. Francesco Russi Assistente D.E.A. Humanitas gavazzeni Bergamo Cominciamo bene dalla parte del P.S Non e possibile!!!

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA

Dettagli

Scheda Valutativa Tirocinio. Formativo

Scheda Valutativa Tirocinio. Formativo Scheda Valutativa Tirocinio Formativo PER STUDENTI ISCRITTI AL 5 ANNO CdL in MEDICINA E CHIRURGIA Data inizio tirocinio: Data conclusione tirocinio:.. Studente Tutor clinico (nome e cognome) (qualifica

Dettagli

URGENZA-EMERGENZA. Clinical Competence

URGENZA-EMERGENZA. Clinical Competence PREMESSA L accreditamento delle nuove Strutture Sanitarie destinate all attività di: Pronto Soccorso, Osservazione Breve Intensiva, Terapia Semintensiva Terapia Intensiva e Rianimazione prevede il mantenimento

Dettagli

L infermiere e le responsabilità nel TRIAGE. Daniela Musca

L infermiere e le responsabilità nel TRIAGE. Daniela Musca L infermiere e le responsabilità nel TRIAGE Daniela Musca Infermiere di triage... Nasce nel 1996 in seguito alla pubblicazione delle linee guida sul sistema di emergenza urgenza sanitaria emanate dal Ministero

Dettagli

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE Dipartimento della Programmazione e del Servizio Sanitario Nazionale Direzione Generale della Programmazione

Dettagli

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE e-oncology II edizione: L informatizzazione in Oncologia Trento, 22 ottobre 2010 LA CONTINUITA ASSISTENZIALE Prof. Oscar Alabiso Oncologia AOU Novara Continuità Assistenziale : organizzazione centrata

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106

Dettagli

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

Valutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento

Valutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento L Unità Operativa di Medicina Riabilitativa della nostra Casa di Cura Lay di Cagliari ha presentato nell ambito della Conferenza Nazionale sull Ictus Cerebrale STROKE 2009 tenutasi a Firenze Fiera il 12

Dettagli

PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO

PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata

Dettagli

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

L ASSISTENZA RESPIRATORIA DOMICILIARE: PROBLEMI SUL TERRITORIO

L ASSISTENZA RESPIRATORIA DOMICILIARE: PROBLEMI SUL TERRITORIO L ASSISTENZA RESPIRATORIA DOMICILIARE: PROBLEMI SUL TERRITORIO Mario Caputi Ilernando Meoli Dipartimento di Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie: Sezione di Malattie, Fisiopatologia e Riabilitazione

Dettagli

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 424 del 25 marzo 2010 Istituzione del Trauma Center Pediatrico presso l'ao Santobono - Pausilipon

A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 424 del 25 marzo 2010 Istituzione del Trauma Center Pediatrico presso l'ao Santobono - Pausilipon A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 424 del 25 marzo 2010 Istituzione del Trauma Center Pediatrico presso l'ao Santobono - Pausilipon PREMESSO che: - Le esperienze condotte principalmente

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Dott. Umberto Salinas

Dott. Umberto Salinas Gestione Integrata del Paziente Diabetico: sfide aperte e bisogni insoddisfatti Dott. Umberto Salinas Medico di Medicina Generale - Grottaglie Il Diabete nel mondo: un crescente. 2003: 194 milioni 2025:

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con

Dettagli

Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri

Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri Dr.ssa Marina

Dettagli

Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina

Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina Margherita Palazzo Valentini, Roma 19 marzo 2010 1 Il Sistema

Dettagli

La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca

La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca Obiettivi dell incontro Epidemiologia OBIETTIVO DELL INCONTRO Parlare dei nuovi orientamenti nel trattamento dell operando

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

Mini Guida Informativa per i dipendenti

Mini Guida Informativa per i dipendenti ASSICASSA Piano Sanitario Dipendenti a cui si applica il CCNL Telecomunicazioni Mini Guida Informativa per i dipendenti Sintesi delle Condizioni del Piano Sanitario MINI GUIDA AL PIANO SANITARIO ASSICASSA

Dettagli

L insegnamento del primo soccorso per il personale delle scuole di Roma Capitale. Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica

L insegnamento del primo soccorso per il personale delle scuole di Roma Capitale. Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica L insegnamento del primo soccorso per il personale delle scuole di Roma Capitale Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica Con il nuovo corso PBLS SIMEUP redatto secondo le nuove linee

Dettagli

M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche

M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche Codice colore in Pronto Soccorso: Valutazione della corretta attribuzione da parte dell infermiere di triage M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche T. Campanelli, Coordinatore

Dettagli

04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014

04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014 Virus Ebola: 15 cose da sapere Continuano ad aumentare le vittime della malattia emorragica in Africa. Come si previene? Come si cura? È sicuro viaggiare? Procedure tecniche e operative Convegno HSF 25-26

Dettagli

L Urgenza alla Moviola

L Urgenza alla Moviola L Urgenza alla Moviola a cura del Dipartimento di Emergenza Urgenza Ospedale di Circolo Fondazione Macchi Varese 08 giugno 2010 Un caso complicato di sindrome coronarica acuta Alessandro Orrù,, Marco Torretta,

Dettagli

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità

Dettagli

La sperimentazione in corso sulle ambulanze dell'usl 5 e il nuovo dispositivo sperimentale di comunicazione

La sperimentazione in corso sulle ambulanze dell'usl 5 e il nuovo dispositivo sperimentale di comunicazione La sperimentazione in corso sulle ambulanze dell'usl 5 e il nuovo dispositivo sperimentale di comunicazione Giuseppe Tartarini, Direttore U.O. Malattie Cardiovascolari H di Pontedera USL5 Pisa Franco Becarelli,

Dettagli

THIRD TELEMEDICINE WORKSHOP LA TELEMEDICINA NEL SISTEMA DELL EMERGENZA TERRITORIALE. Dottor Mario Costa

THIRD TELEMEDICINE WORKSHOP LA TELEMEDICINA NEL SISTEMA DELL EMERGENZA TERRITORIALE. Dottor Mario Costa THIRD TELEMEDICINE WORKSHOP LA TELEMEDICINA COME NUOVA RISORSA NELLE CURE PRIMARIE LA TELEMEDICINA NEL SISTEMA DELL EMERGENZA TERRITORIALE Dottor Mario Costa Presidente Società Italiana Sistema 118 Vice

Dettagli

La TC. e il mezzo di. contrasto

La TC. e il mezzo di. contrasto Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 La TC e il mezzo di contrasto INFORMATIVA PER PAZIENTI IS PV AL6-0 03/10/2011 INDICE Che cosa è la TAC o meglio la TC? 4 Tutti possono essere

Dettagli

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento

Dettagli

TERAPIE MEDICHE SPECIFICHE IN EMERGENZA

TERAPIE MEDICHE SPECIFICHE IN EMERGENZA Conferenza Nazionale di Consenso LA GESTIONE MULTIDISCIPLINARE DELLA LESIONE MIDOLLARE IN FASE ACUTA Documenti preliminari TERAPIE MEDICHE SPECIFICHE IN EMERGENZA Stefano Arghetti, Lucia Scirpa 1 PREMESSA

Dettagli