Lezione 2 (10/03/2010): Allineamento di sequenze (parte 1) Antonella Meloni:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lezione 2 (10/03/2010): Allineamento di sequenze (parte 1) Antonella Meloni:"

Transcript

1 Lezione 2 (10/03/2010): Allineamento di sequenze (parte 1) Antonella Meloni: antonella.meloni@ifc.cnr.it

2

3 Sequenza A= stringa formata da N simboli, dove i simboli apparterranno ad un certo alfabeto. A = (a 1, a 2, a 3,..a N ) Con a i ε (A,T,C,G) nel caso di sequenze di acidi nucleici e a i ε (A,R,N,D,C,Q,E,G,H,I,L,K,M,F,P,S,T,W,Y,V) nel caso di sequenze proteiche.

4 La più semplice analisi di sequenze consiste nel chiedersi se c è una qualche relazione di similarità (somiglianza di tipo algoritmico indipendente dalle cause che la generano) significativa tra due o più sequenze (di DNA o proteine). E utile per scoprire informazioni funzionali, strutturali ed evolutive delle sequenze in esame: un applicazione tipica è quella di scoprire geni simili ad un gene di cui si conosce la funzione, ad esempio in questo modo è stata verificata la somiglianza tra geni oncogeni e geni deputati alla crescita cellulare. La similarità di due o più sequenze si verifica effettuando prima un allineamento tra le sequenze in esame (o parte di esse) e poi decidendo se le eventuali parti comuni sono più facilmente dovute al caso o ad una effettiva relazione tra loro.

5 Date due sequenze A e B descritte da due stringhe formate da N ed M simboli rispettivamente, allineare le due sequenze vuol dire trovare la funzione f(b) tale che la distanza tra A e C=f(B) sia la minima possibile (oppure che la similarità sia massima). f() è una qualche trasformazione che può essere applicata alla sequenza, ad esempio un semplice shift di n caratteri. Formalizzando, l operazione di allineamento consiste in tre passi fondamentali: 1. Scelta di una metrica di allineamento (distance). 2. Definizione delle possibili trasformazioni f() che s possono applicare (search space). 3. Definizione di un algoritmo che trovi il minimo (o il massimo) della metrica nel search space (algoritmo di ottimizzazione).

6 Allineamento globale: si tenta di allineare il massimo numero di caratteri delle due sequenze, incluse le parti finali. Candidate ideali sono le sequenze di lunghezza simile e quasi simili. Allineamento locale: si tenta di allineare solo pezzi di sequenze molto simili. L allineamento termina quando termina l isola di forte match. Candidate ideali sono sequenze con lunghezze diverse, con regioni fortemente conservate. Si distingue inoltre tra: - pairwise allignment - multiple allignment Metodi principali di allineamento a coppie: Algoritmi di Programmazione Dinamica - Needleman & Wunsh (1970) per l allineamento globale - Smith & Watermann (1981) per l allineamento locale Tecniche euristiche (algoritmi FASTA e BLAST)

7 Buona distanza: sempre non negativa e simmetrica (cioè d(a,b)=d(b,a)). La distanza è uguale a zero se le sequenze sono perfettamente allineate. Il modello più semplice di distanza definito in bioinformatica è la distanza di Hamming: numero di posizioni in cui due stringhe differiscono tra loro. La distanza di Hamming si calcola confrontando le coppie (ai,bi) e contando le coppie differenti. Analogamente, la similarità di Hamming si computa contando le coppie uguali. Le metriche di Hamming dipendono dalla lunghezza delle sequenze, quindi può essere opportuno usare delle versioni normalizzate alla lunghezza delle sequenze stesse.

8 Supponiamo di utilizzare la distanza di Hamming e che f() sia un operazione di shift delle due sequenze. A = A A K K Q W B = A A K Q W Per ognuna delle possibili posizioni dobbiamo valutare il numero di simboli che si appaiano esattamente, ovvero la similarità di Hamming. In questo caso l allineamento ottimo risulta quello della quinta casella con punteggio 4 (shift = +1).

9 DOT MATRIX: Alternativa grafica alla ricerca esaustiva. Viene costruita una matrice NxM, e gli elementi della matrice vengono posti ad uno in caso di corrispondenza tra i simboli delle due sequenze. Nel caso di due sequenze identiche, la dot-matrix è formata da una diagonale continua con del rumore, costituito dagli allineamenti casuali. In generale, un indice di similarità alto tra due sequenze corrisponderà ad una diagonale marcata. Il rumore casuale può essere ridotto con opportuni algoritmi di filtraggio.

10 L approccio brute force è applicabile solo per problemi semplici. Supponiamo ad esempio di volere allineare tre sequenze di lunghezza N, definendo la similarità come il numero di coincidenze nelle tre sequenze (quindi S=0,1,2 per ogni locazione). Il numero di casi da computare è (2N-1)K-1. Il numero di casi diventi estremamente grande. La complessità computazionale dell algoritmo brute force è troppo grande. In generale per risolvere problemi di allineamento di interesse pratico è quindi necessario utilizzare algoritmi di ottimizzazione più efficienti (cioè con complessità computazionale minore) della semplice ricerca esaustiva.

11 La edit distance tra due stringhe è il numero minimo di operazioni di editing necessarie per trasformare una stringa nell altra. Le possibili operazioni di editing sono: inserzione di un simbolo, cancellazione di un simbolo, sostituzione di un simbolo con un altro. L edit distance è equivalente alla distanza di Hamming se non si considerano le operazioni di inserzione e cancellazione. Tenendo conto delle operazioni di inserzione e cancellazione si ottiene un modello di distanza più adeguato alla realtà biologica. Esistono infinite combinazioni di operazioni di inserzione, cancellazione e sostituzione che trasformano una stringa in un altra.

12 Ad esempio, consideriamo le stringhe: S1: TGCATAT S2: ATCCGAT E possibile trasformare S1 in S2 con 5 operazioni: TGCATAT Cancellare l ultima T TGCATA Cancellare l ultima A TGCAT Aggiungere A all inizio ATGCAT sostituzione di G con C ATCCAT Inserire una G ATCCAT Sembrerebbe quindi che la edit distance sia 5. In realtà è possibile trasformare S1 in S2 con sole 4 operazioni: TGCATAT Inserimento di A all inizio ATGCATAT cancellazione di T alla posizione 6 ATGCAAT sostituzione di A con G ATGCGAT sostituzione di G con C ATCCGAT

13 Il problema del calcolo della edit distance tra due sequenze è quindi quello di trovare tra tutte le possibili trasformazioni quella che richiede il numero minimo di operazioni. E facile verificare che la possibilità di inserire spazi (gap) nelle due sequenze aumenta in modo esponenziale la complessità degli algoritmi brute-force di allineamento. Limitandoci ad un solo gap, l inserzione dello stesso in una sequenza di N simboli crea N nuove sequenze, ognuna delle quali andrebbe allineata con la seconda sequenza ottenendo una complessità O(n 3 ). Aumentando il numero di gap, la complessità diviene O(n n ). Diviene quindi impossibile utilizzare algoritmi esaustivi (o bruteforce) ma bisogna passare ad algoritmi più efficienti, quali quelli di programmazione dinamica.

14 Il calcolo della edit distance è equivalente al calcolo della matrice di allineamento ottima. Ogni percorso diagonale nella matrice corrisponde ad un possibile allineamento. Ogni segmento che congiunge due nodi di un percorso è equivalente ad una colonna dell allineamento. Segmenti verticali ed orizzontali corrispondono all inserimento di uno spazio.

15 Le colonne con lo stesso simbolo si dicono matches, quelle con uno spazio si dicono indels, divise in insertions (spazio nella colonna superiore) e deletions (spazio nella colonna inferiore). Numero di indels in un allineamento senza mismatch = numero di trasformazioni del calcolo della edit distance Corrispondenza tra il problema dell allineamento di due sequenze ed il problema di trovare un percorso ottimo in una matrice formata dalle due sequenze in esame. Tutti i problemi di allineamento di sequenze possono essere ricondotti quindi ad un problema di tipo matriciale, risolvibile con algoritmi di tipo dynamic programming. In generale per risolvere il problema del percorso ottimo, dobbiamo in qualche modo pesare i vari nodi della matrice introducendo una qualche metrica.

16 Nel caso della edit distance, mismatch, inserzioni e delezioni vengono pesate tutte con valore -1. In generale, una misura di similarità che tenga conto dell inserimento di gap dovrà tener conto del numero di gap inseriti e della loro lunghezza. Formalizzando avremo l espressione: score = L i= 1 s( a, b ) δ i [ γ + ( len( j) 1) ] - L = lunghezza dell allineamento che stiamo considerando, cioè della parte in cui le due sequenze si sovrappongono. - s(a,b)= score dell appaiamento di due residui: s(a,b)=1 se a=b, 0 altrimenti. - G= numero di gap inseriti. - γ= penalità per l inserzione di un gap, - δ = penalità per l allungamento di un gap esistente. - len = lunghezza del gap. i G j= 1

17

18 Calcolo della similarità di Hamming. Scrivere un programma MATLAB che accetti in input un numero N di sequenze in formato FASTA e fornisca la matrice della massima similarità di Hamming tra le sequenze. Per matrice di similarità si intende l insieme delle similarità tra tutte le possibili coppie di sequenze. La massima similarità di Hamming va valutata come massimo delle similarità per tutti i possibili valori di shift tra le due sequenze). Applicare il programma alle sequenze di DNA mitocondriale in allegato (Uomo, Scimpanzé, Neanderthal, Gorilla, Polytomella). Per la lettura del formato fasta si usi la funzione fastaread1.m.

19 Significatività della similarità di Hamming Dato un certo valore della massima similarità di Hamming tra due sequenze, esisterà una certa probabilità che tale valore sia dato da un appaiamento casuale di nucleotidi e non abbia un significato biologico (ipotesi nulla). Se la probabilità dell ipotesi nulla è abbastanza bassa (ad esempio minore del 5%), respingeremo l ipotesi nulla e considereremo le sequenze effettivamente simili secondo la metrica considerata. La probabilità dell ipotesi nulla può essere calcolata con gli strumenti del calcolo delle probabilità. Una possibilità alternativa è quella di creare dei dati casuali partendo dai dati sotto analisi (dati surrogati) e calcolare il parametro che ci interessa sui dati surrogati. Reiterando più volte il procedimento, si ottiene una distribuzione casuale del parametro di interesse (tipicamente gaussiana) dalla quale si possono ricavare le statistiche del primo ordine (media e SD). La soglia del parametro per respingere l ipotesi nulla sarà poi media ± 1.96SD.

20 Nel nostro caso, date le due sequenze S1 e S2, possiamo creare i dati surrogati mescolando in modo random le basi di una delle due sequenze. Otterremo quindi la massima similarità di Hamming SH per i dati surrogati come visto nell esercitazione 1.1. Ripetendo il procedimento un numero elevato di volte, avremo una distribuzione gaussiana di SH. Da tale distribuzione otteniamo l intervallo di valori di SH compatibile con l ipotesi nulla. A questo punto possiamo verificare se il valore di SH ottenuto tra le due sequenze originali è all interno dell intervallo definito dai dati surrogati.

21 Dot-matrix I bioinformatics toolbox di matlab forniscono la funzione seqdotplot che calcola la dot matrix tra due sequenze. Attraverso i parametri della funzione è possibile realizzare il filtraggio della matrice per migliorare la visualizzazione. In particolare è possibile scegliere una finestra (Window) e visualizzare solo le finestre con un certo numero di match (Number). Notiamo che la matrice è restituita in formato sparse che è un formato matlab utile ad ottimizzare l occupazione di memoria. Si calcolino e visualizzino le dot matrix delle coppie di sequenze homosapiens-scimpanze e homosapiens-polytomella (usare le sequenze in allegato dove sono stati eliminati i gap).

22 Un alternativa per ottimizzare la visualizzazione è operare un filtraggio della matrice come avviene per le immagini. Ad esempio possiamo operare un filtraggio con un kernel diagonale e binarizzare la matrice risultante secondo una soglia. Effettuare il filtraggio della dot matrix non filtrata homosapiensscimpanze con un kernel diagonale di dimensioni 11x11 (usare la funzione conv2, per trasformare la matrice sparse usare full() ). Binarizzare la matrice con soglia 7. Confrontare i risultati ottenuti con quelli dati dalla funzione seqdotplot con window=11, Number=7.

ALLINEAMENTO DI SEQUENZE

ALLINEAMENTO DI SEQUENZE ALLINEAMENTO DI SEQUENZE Gli obiettivi degli algoritmi di allineamento di sequenze di acidi nucleici o proteine sono molteplici. Possiamo ricordare la ricerca di similarità nelle banche dati, la costruzione

Dettagli

Algoritmi di Allineamento

Algoritmi di Allineamento Algoritmi di Allineamento CORSO DI BIOINFORMATICA Corso di Laurea in Biotecnologie Università Magna Graecia Catanzaro Outline Similarità Allineamento Omologia Allineamento di Coppie di Sequenze Allineamento

Dettagli

Quarta lezione. 1. Ricerca di omologhe in banche dati. 2. Programmi per la ricerca: FASTA BLAST

Quarta lezione. 1. Ricerca di omologhe in banche dati. 2. Programmi per la ricerca: FASTA BLAST Quarta lezione 1. Ricerca di omologhe in banche dati. 2. Programmi per la ricerca: FASTA BLAST Ricerca di omologhe in banche dati Proteina vs. proteine Gene (traduzione in aa) vs. proteine Gene vs. geni

Dettagli

BLAST. W = word size T = threshold X = elongation S = HSP threshold

BLAST. W = word size T = threshold X = elongation S = HSP threshold BLAST Blast (Basic Local Aligment Search Tool) è un programma che cerca similarità locali utilizzando l algoritmo di Altschul et al. Anche Blast, come FASTA, funziona: 1. scomponendo la sequenza query

Dettagli

ALLINEAMENTO DI SEQUENZE

ALLINEAMENTO DI SEQUENZE ALLINEAMENTO DI SEQUENZE Procedura per comparare due o piu sequenze, volta a stabilire un insieme di relazioni biunivoche tra coppie di residui delle sequenze considerate che massimizzino la similarita

Dettagli

Le sequenze consenso

Le sequenze consenso Le sequenze consenso Si definisce sequenza consenso una sequenza derivata da un multiallineamento che presenta solo i residui più conservati per ogni posizione riassume un multiallineamento. non è identica

Dettagli

Z-score. lo Z-score è definito come: Z-score = (opt query - M random)/ deviazione standard random

Z-score. lo Z-score è definito come: Z-score = (opt query - M random)/ deviazione standard random Z-score lo Z-score è definito come: Z-score = (opt query - M random)/ deviazione standard random è una misura di quanto il valore di opt si discosta dalla deviazione standard media. indica di quante dev.

Dettagli

la edit distance tra X e Y è la distanza relativa all allineamento (o agli allineamenti) che minimizza tale distanza.

la edit distance tra X e Y è la distanza relativa all allineamento (o agli allineamenti) che minimizza tale distanza. Algoritmica 14/15 EDIT DISTANCE Il problema della edit distance (distanza di edizione, in una versione in italiano scarsamente usata) è alla base dei problemi di confronto fra sequenze perché il meccanismo

Dettagli

Distanza di Edit. Speaker: Antinisca Di Marco Data:

Distanza di Edit. Speaker: Antinisca Di Marco Data: Distanza di Edit Speaker: Antinisca Di Marco Data: 14-04-2016 Confronto di sequenze Il confronto tra sequenze in biologia computazionale è la base per: misurare la similarità tra le sequenze allineamento

Dettagli

SISTEMI LINEARI. x y + 2t = 0 2x + y + z t = 0 x z t = 0 ; S 3 : ; S 5x 2y z = 1 4x 7y = 3

SISTEMI LINEARI. x y + 2t = 0 2x + y + z t = 0 x z t = 0 ; S 3 : ; S 5x 2y z = 1 4x 7y = 3 SISTEMI LINEARI. Esercizi Esercizio. Verificare se (,, ) è soluzione del sistema x y + z = x + y z = 3. Trovare poi tutte le soluzioni del sistema. Esercizio. Scrivere un sistema lineare di 3 equazioni

Dettagli

FASTA: Lipman & Pearson (1985) BLAST: Altshul (1990) Algoritmi EURISTICI di allineamento

FASTA: Lipman & Pearson (1985) BLAST: Altshul (1990) Algoritmi EURISTICI di allineamento Algoritmi EURISTICI di allineamento Sono nati insieme alle banche dati, con lo scopo di permettere una ricerca per similarità rapida anche se meno accurata contro le migliaia di sequenze depositate. Attualmente

Dettagli

La ricerca di similarità in banche dati

La ricerca di similarità in banche dati La ricerca di similarità in banche dati Uno dei problemi più comunemente affrontati con metodi bioinformatici è quello di trovare omologie di sequenza interrogando una banca dati. L idea di base è che

Dettagli

Allineamenti a coppie

Allineamenti a coppie Laboratorio di Bioinformatica I Allineamenti a coppie Dott. Sergio Marin Vargas (2014 / 2015) ExPASy Bioinformatics Resource Portal (SIB) http://www.expasy.org/ Il sito http://myhits.isb-sib.ch/cgi-bin/dotlet

Dettagli

FASTA. Lezione del

FASTA. Lezione del FASTA Lezione del 10.03.2016 Omologia vs Similarità Quando si confrontano due sequenze o strutture si usano spesso indifferentemente i termini somiglianza o omologia per indicare che esiste un rapporto

Dettagli

LEZIONE 3. a + b + 2c + e = 1 b + d + g = 0 3b + f + 3g = 2. a b c d e f g

LEZIONE 3. a + b + 2c + e = 1 b + d + g = 0 3b + f + 3g = 2. a b c d e f g LEZIONE 3 3.. Matrici fortemente ridotte per righe. Nella precedente lezione abbiamo introdotto la nozione di soluzione di un sistema di equazioni lineari. In questa lezione ci poniamo il problema di descrivere

Dettagli

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara Sistemi lineari Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utenti.unife.it/lorenzo.pareschi/ lorenzo.pareschi@unife.it Lorenzo Pareschi (Univ. Ferrara)

Dettagli

1) Hamming bound, coset, codici equivalenti

1) Hamming bound, coset, codici equivalenti Argomenti della Lezione ) Hamming bound, coset, codici equivalenti 2) Esercizi sui codici lineari a blocchi Osservazione () Per effettuare la decodifica a rivelazione di errore si può seguire una delle

Dettagli

BLAND-ALTMAN PLOT. + X 2i 2 la differenza ( d ) tra le due misure per ognuno degli n campioni; d i. X i. = X 1i. X 2i

BLAND-ALTMAN PLOT. + X 2i 2 la differenza ( d ) tra le due misure per ognuno degli n campioni; d i. X i. = X 1i. X 2i BLAND-ALTMAN PLOT Il metodo di J. M. Bland e D. G. Altman è finalizzato alla verifica se due tecniche di misura sono comparabili. Resta da comprendere cosa si intenda con il termine metodi comparabili

Dettagli

Metodo di Quine- McCluskey

Metodo di Quine- McCluskey Metodo di Quine- McCluskey Maurizio Palesi Maurizio Palesi Definizioni Date due funzioni f(x,x 2,,x n ) e g(x,x 2,,x n ) si dice che f copre g (oppure g implica f) e si scrive f g se f(x,x 2,,x n )= quando

Dettagli

Esercizi svolti. delle matrici

Esercizi svolti. delle matrici Esercizi svolti. astratti. Si dica se l insieme delle coppie reali (x, y) soddisfacenti alla relazione x + y è un sottospazio vettoriale di R La risposta è sì, perchè l unica coppia reale che soddisfa

Dettagli

Applicazioni eliminazione di Gauss

Applicazioni eliminazione di Gauss Applicazioni eliminazione di Gauss. Premessa Nel seguito supporremo sempre di applicare il metodo di eliminazione di Gauss allo scopo di trasformare la matrice del sistema Ax = b in una matrice triangolare

Dettagli

Capitolo 6. La distribuzione normale

Capitolo 6. La distribuzione normale Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università

Dettagli

Capitolo 6 La distribuzione normale

Capitolo 6 La distribuzione normale Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Casa editrice: Pearson Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Dipartimento di Economia e Management, Università

Dettagli

Allineamento e similarità di sequenze

Allineamento e similarità di sequenze Allineamento e similarità di sequenze Allineamento di Sequenze L allineamento tra due o più sequenza può aiutare a trovare regioni simili per le quali si può supporre svolgano la stessa funzione; La similarità

Dettagli

La ricerca di similarità: i metodi

La ricerca di similarità: i metodi La ricerca di similarità: i metodi Pairwise alignment allineamenti a coppie 1. Analisi della matrice a punti (dot matrix) 2. Programmazione dinamica (dynamic programming) allineamenti locale e globale.

Dettagli

2.6 Calcolo degli equilibri di Nash

2.6 Calcolo degli equilibri di Nash 92 2 Giochi non Cooperativi Per queste estensioni di giochi non finiti si possono provare risultati analoghi a quelli visti per i giochi finiti. Rimandiamo alla bibliografia per uno studio più approfondito

Dettagli

q xi Modelli probabilis-ci Lanciando un dado abbiamo sei parametri p i >0;

q xi Modelli probabilis-ci Lanciando un dado abbiamo sei parametri p i >0; Modelli probabilis-ci Lanciando un dado abbiamo sei parametri p1 p6 p i >0; 6! i=1 p i =1 Sequenza di dna/proteine x con probabilita q x Probabilita dell intera sequenza n " i!1 q xi Massima verosimiglianza

Dettagli

standardizzazione dei punteggi di un test

standardizzazione dei punteggi di un test DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it standardizzazione dei punteggi di un test serve a dare significato ai punteggi che una persona ottiene ad un test, confrontando la

Dettagli

Bioinformatics more basic notions

Bioinformatics more basic notions Bioinformatics more basic notions Alcune slides provengono dal materiale rilasciato da: Dr Sergio Marin Vargas - Verona Prof. Riccardo Percudari - Parma Bioinformatics Bio-inspired Computer science Gli

Dettagli

LEZIONE 2. ( ) a 1 x 1 + a 2 x a n x n = b, ove a j, b R sono fissati.

LEZIONE 2. ( ) a 1 x 1 + a 2 x a n x n = b, ove a j, b R sono fissati. LEZIONE 2 2 Sistemi di equazioni lineari Definizione 2 Un equazione lineare nelle n incognite x, x 2,, x n a coefficienti reali, è un equazione della forma (2 a x + a 2 x 2 + + a n x n = b, ove a j, b

Dettagli

I. Foglio di esercizi su vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. , v 2 = α v 1 + β v 2 + γ v 3. α v 1 + β v 2 + γ v 3 = 0. + γ.

I. Foglio di esercizi su vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. , v 2 = α v 1 + β v 2 + γ v 3. α v 1 + β v 2 + γ v 3 = 0. + γ. ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA LINEARE (Sono svolti alcune degli esercizi proposti nei fogli di esercizi su vettori linearmente dipendenti e vettori linearmente indipendenti e su sistemi lineari ) I. Foglio

Dettagli

Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori

Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori Appunti su Indipendenza Lineare di Vettori Claudia Fassino a.a. Queste dispense, relative a una parte del corso di Matematica Computazionale (Laurea in Informatica), rappresentano solo un aiuto per lo

Dettagli

SISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1

SISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1 MATRICI E SISTEMI SISTEMI LINEARI Sistemi lineari e forma matriciale (definizioni e risoluzione). Teorema di Rouché-Capelli. Sistemi lineari parametrici. Esercizio Risolvere il sistema omogeneo la cui

Dettagli

Problemi, istanze, soluzioni

Problemi, istanze, soluzioni lgoritmi e Strutture di Dati II 2 Problemi, istanze, soluzioni Un problema specifica una relazione matematica tra dati di ingresso e dati di uscita. Una istanza di un problema è formata dai dati di un

Dettagli

RETI LINEARI R 3 I 3 R 2 I 4

RETI LINEARI R 3 I 3 R 2 I 4 RETI LINERI 1 Leggi di Kirchoff. Metodo delle correnti di maglia R 1 R 3 I 1 I 3 E 1 J 1 J 2 J 3 I 2 I 4 R 4 I 5 R 5 I 6 R 6 J 4 R 7 Il calcolo delle correnti e delle differenze di potenziale in un circuito

Dettagli

Algoritmi e Strutture Dati (Mod. B) Algoritmi Greedy (parte I)

Algoritmi e Strutture Dati (Mod. B) Algoritmi Greedy (parte I) Algoritmi e Strutture Dati (Mod. B) Algoritmi Greedy (parte I) Algoritmi greedy Gli algoritmi per problemi di ottimizzazione devono in genere operare una sequenza di scelte per arrivare alla soluzione

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO. Bioinformatica. A.A semestre I. Allineamento veloce (euristiche)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO. Bioinformatica. A.A semestre I. Allineamento veloce (euristiche) Docente: Matteo Re UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO C.d.l. Informatica Bioinformatica A.A. 2013-2014 semestre I 3 Allineamento veloce (euristiche) Banche dati primarie e secondarie Esistono due categorie

Dettagli

x 1 x 2 x 3 x 5 La base iniziale è B 0 = I e risulta x B 0 = , x N 0 = Iterazione 0. Calcolo dei costi ridotti. γ 0 = c N 0 (N 0 ) T c B 0 =

x 1 x 2 x 3 x 5 La base iniziale è B 0 = I e risulta x B 0 = , x N 0 = Iterazione 0. Calcolo dei costi ridotti. γ 0 = c N 0 (N 0 ) T c B 0 = 56 IL METODO DEL SIMPLESSO 7.4 IL METODO DEL SIMPLESSO In questo paragrafo sono riportati alcuni esercizi risolti sul metodo del simplesso. Alcuni sono risolti utilizzando la procedura di pivot per determinare,

Dettagli

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni La statistica inferenziale Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni E necessario però anche aggiungere con

Dettagli

Progetto Matlab N 2. Calcolo Numerico 6 CFU. Corso di Laurea in Ingegneria delle Comunicazioni 31/05/2014

Progetto Matlab N 2. Calcolo Numerico 6 CFU. Corso di Laurea in Ingegneria delle Comunicazioni 31/05/2014 Progetto Matlab N 2 Calcolo Numerico 6 CFU Corso di Laurea in Ingegneria delle Comunicazioni 31/05/2014 Procedimento 1. Scrivere una function che implementi il prodotto matrice-vettore AX con A matrice

Dettagli

ESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ).

ESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ). ESPONENZIALI E LOGARITMI Data una espressione del tipo a b = c, che chiameremo notazione esponenziale (e dove a>0), stabiliamo di scriverla anche in un modo diverso: log a c = b che chiameremo logaritmica

Dettagli

Algoritmi greedy. Gli algoritmi che risolvono problemi di ottimizzazione devono in genere operare una sequenza di scelte per arrivare alla soluzione

Algoritmi greedy. Gli algoritmi che risolvono problemi di ottimizzazione devono in genere operare una sequenza di scelte per arrivare alla soluzione Algoritmi greedy Gli algoritmi che risolvono problemi di ottimizzazione devono in genere operare una sequenza di scelte per arrivare alla soluzione Gli algoritmi greedy sono algoritmi basati sull idea

Dettagli

Bioinformatica. Analisi del genoma

Bioinformatica. Analisi del genoma Bioinformatica Analisi del genoma GABRIELLA TRUCCO CREMA, 5 APRILE 2017 Cosa è il genoma? Insieme delle informazioni biologiche, depositate nella sequenza di DNA, necessarie alla costruzione e mantenimento

Dettagli

La codifica digitale

La codifica digitale La codifica digitale Codifica digitale Il computer e il sistema binario Il computer elabora esclusivamente numeri. Ogni immagine, ogni suono, ogni informazione per essere compresa e rielaborata dal calcolatore

Dettagli

Allineamenti di sequenze: concetti e algoritmi

Allineamenti di sequenze: concetti e algoritmi Allineamenti di sequenze: concetti e algoritmi 1 globine: a- b- mioglobina Precoce esempio di allineamento di sequenza: globine (1961) H.C. Watson and J.C. Kendrew, Comparison Between the Amino-Acid Sequences

Dettagli

FACOLTA DI INGEGNERIA INGEGNERIA INFORMATICA A.A. 2008/2009. Corso VISIONE E PERCEZIONE. Docente. Prof. FIORA PIRRI. Tutor MATIA PIZZOLI

FACOLTA DI INGEGNERIA INGEGNERIA INFORMATICA A.A. 2008/2009. Corso VISIONE E PERCEZIONE. Docente. Prof. FIORA PIRRI. Tutor MATIA PIZZOLI FACOLTA DI INGEGNERIA INGEGNERIA INFORMATICA A.A. 2008/2009 Corso VISIONE E PERCEZIONE Docente Prof. FIORA PIRRI Tutor MATIA PIZZOLI MAPPA DI DISPARITA Studente Redjan Shabani (1013173) 0 Definizione di

Dettagli

TEORIA DEI SISTEMI SISTEMI LINEARI

TEORIA DEI SISTEMI SISTEMI LINEARI TEORIA DEI SISTEMI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Indirizzo Gestione Industriale TEORIA DEI SISTEMI SISTEMI LINEARI Ing. Cristian Secchi Tel.

Dettagli

Linguaggi Regolari e Linguaggi Liberi

Linguaggi Regolari e Linguaggi Liberi Linguaggi Regolari e Linguaggi Liberi Linguaggi regolari Potere espressivo degli automi Costruzione di una grammatica equivalente a un automa Grammatiche regolari Potere espressivo delle grammatiche 1

Dettagli

Rette e piani in R 3

Rette e piani in R 3 Rette e piani in R 3 In questa dispensa vogliamo introdurre in modo elementare rette e piani nello spazio R 3 (si faccia riferimento anche al testo Algebra Lineare di S. Lang). 1 Rette in R 3 Vogliamo

Dettagli

InfoBioLab I ENTREZ. ES 1: Ricerca di sequenze di aminoacidi in banche dati biologiche

InfoBioLab I ENTREZ. ES 1: Ricerca di sequenze di aminoacidi in banche dati biologiche InfoBioLab I ES 1: Ricerca di sequenze di aminoacidi in banche dati biologiche Esercizio 1 - obiettivi: Ricerca di 2 proteine in ENTREZ Salva i flat file che descrivono le 2 proteine in formato testo Importa

Dettagli

a + 2b + c 3d = 0, a + c d = 0 c d

a + 2b + c 3d = 0, a + c d = 0 c d SPAZI VETTORIALI 1. Esercizi Esercizio 1. Stabilire quali dei seguenti sottoinsiemi sono sottospazi: V 1 = {(x, y, z) R 3 /x = y = z} V = {(x, y, z) R 3 /x = 4} V 3 = {(x, y, z) R 3 /z = x } V 4 = {(x,

Dettagli

Edit distance. v intner RIMDMDMMI wri t ers

Edit distance. v intner RIMDMDMMI wri t ers L'allineamento Edit distance Le operazioni permesse sono: I: insert (inserimento, inserzione) D: delete (cancellazione, delezione, rimozione) R: replacement (substition, sostituzione) M: match (corrispondenza,

Dettagli

Sintesi Sequenziale Sincrona Sintesi Comportamentale di reti Sequenziali Sincrone

Sintesi Sequenziale Sincrona Sintesi Comportamentale di reti Sequenziali Sincrone Sintesi Sequenziale Sincrona Sintesi Comportamentale di reti Sequenziali Sincrone Il problema dell assegnamento degli stati versione del 9/1/03 Sintesi: Assegnamento degli stati La riduzione del numero

Dettagli

Ricerca di omologia di sequenza

Ricerca di omologia di sequenza Ricerca di omologia di sequenza RICERCA DI OMOLOGIA DI SEQUENZA := Data una sequenza (query), una banca dati, un sistema per il confronto e una soglia statistica trovare le sequenze della banca più somiglianti

Dettagli

Un ripasso di aritmetica: Conversione dalla base 10 alla base 2

Un ripasso di aritmetica: Conversione dalla base 10 alla base 2 Un ripasso di aritmetica: Conversione dalla base 10 alla base 2 Dato un numero N rappresentato in base dieci, la sua rappresentazione in base due sarà del tipo: c m c m-1... c 1 c 0 (le c i sono cifre

Dettagli

Raccolta di esercizi di Calcolo Numerico Prof. Michela Redivo Zaglia

Raccolta di esercizi di Calcolo Numerico Prof. Michela Redivo Zaglia Raccolta di esercizi di Calcolo Numerico Prof. Michela Redivo Zaglia Nota Bene: Gli esercizi di questa raccolta sono solo degli esempi. Non sono stati svolti né verificati e servono unicamente da spunto

Dettagli

Appunti di matematica per le Scienze Sociali Parte 1

Appunti di matematica per le Scienze Sociali Parte 1 Appunti di matematica per le Scienze Sociali Parte 1 1 Equazioni 1.1 Definizioni preliminari 1.1.1 Monomi Si definisce monomio ogni prodotto indicato di fattori qualsiasi, cioè uguali o diseguali, numerici

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Collegio Didattico in Ingegneria Informatica corso di Ricerca operativa 2. Esercizi sul problema dell assegnamento

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Collegio Didattico in Ingegneria Informatica corso di Ricerca operativa 2. Esercizi sul problema dell assegnamento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Collegio Didattico in Ingegneria Informatica corso di Ricerca operativa Esercizi sul problema dell assegnamento Richiami di Teoria Ricordiamo che, dato un grafo G=(N,A),

Dettagli

Metodi iterativi per sistemi lineari

Metodi iterativi per sistemi lineari Generare una successione di vettori Metodi iterativi per sistemi lineari convergente alla soluzione del sistema Convergenza in norma Costruzione di un metodo iterativo Per una qualche norma vettoriale

Dettagli

Applicazioni lineari tra spazi euclidei. Cambi di base.

Applicazioni lineari tra spazi euclidei. Cambi di base. pplicazioni lineari tra spazi euclidei. Cambi di base. Esercizio. Data la seguente applicazione lineare f : R R : f(x, y, z) = (x z, x + y, y + z), scrivere la matrice B, rappresentativa di f rispetto

Dettagli

Teoria dell informazione

Teoria dell informazione Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria dell informazione A.A. 2008-09 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Modello di sistema di comunicazione Il modello di

Dettagli

Fondamenti di Informatica T-1 Modulo 2

Fondamenti di Informatica T-1 Modulo 2 Fondamenti di Informatica T-1 Modulo 2 1 Obiettivi di questa esercitazione 1. Passaggio dei parametri per valore/riferimento 2. Trattamento degli errori: funzioni che restituiscono anche codici di errore

Dettagli

IL METODO DEL SIMPLESSO

IL METODO DEL SIMPLESSO IL METODO DEL SIMPLESSO Il metodo del Simplesso 1 si applica nella risoluzione di un problema di Programmazione Lineare 2 (funzione e vincoli lineari) quando le variabili di azione o iniziali sono almeno

Dettagli

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III)

Derivazione numerica. Introduzione al calcolo numerico. Derivazione numerica (II) Derivazione numerica (III) Derivazione numerica Introduzione al calcolo numerico Il calcolo della derivata di una funzione in un punto implica un processo al limite che può solo essere approssimato da un calcolatore. Supponiamo

Dettagli

ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE

ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE 1 Funzioni libere I punti stazionari di una funzione libera di più variabili si ottengono risolvendo il sistema di equazioni

Dettagli

Esercizi di Calcolo e Biostatistica con soluzioni

Esercizi di Calcolo e Biostatistica con soluzioni 1 Esercizi di Calcolo e Biostatistica con soluzioni 1. Date le funzioni f 1 (x) = x/4 1, f 2 (x) = 3 x, f 3 (x) = x 4 2x, scrivere a parole le operazioni che, dato x in modo opportuno, permettono di calcolare

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DINAMICA. Prof. Reho Gabriella Olimpiadi di Informatica

PROGRAMMAZIONE DINAMICA. Prof. Reho Gabriella Olimpiadi di Informatica PROGRAMMAZIONE DINAMICA Quando si usa P.D.? La programmazione dinamica si usa nei casi in cui esista una definizione ricorsiva del problema, ma la trasformazione diretta di tale definizione in un algoritmo

Dettagli

Esercitazione: 16 novembre 2009 SOLUZIONI

Esercitazione: 16 novembre 2009 SOLUZIONI Esercitazione: 16 novembre 009 SOLUZIONI Esercizio 1 Scrivere [ ] equazione vettoriale, parametrica [ ] e cartesiana della retta passante 1 per il punto P = e avente direzione d =. 1 x 1 Soluzione: Equazione

Dettagli

Annamaria Mazzia. Corso di Metodi Numerici per l Ingegneria dispense e altro materiale su

Annamaria Mazzia. Corso di Metodi Numerici per l Ingegneria dispense e altro materiale su Soluzione di un sistema non lineare con la Regula Falsi generalizzata per la determinazione degli angoli conico di taglio ed elicoidale di taglio di una cremagliera Annamaria Mazzia Dipartimento di Metodi

Dettagli

Motivazione: Come si fa? Matrici simmetriche. Fattorizzazioni di matrici speciali

Motivazione: Come si fa? Matrici simmetriche. Fattorizzazioni di matrici speciali Motivazione: Fattorizzazioni di matrici speciali Diminuire la complessità computazionale = evitare operazioni inutili = risparmiare tempo di calcolo Diminuire l occupazione di memoria Come si fa? Si tiene

Dettagli

Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati

Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Docente: Camillo Fiorentini 8 gennaio 8 Il problema è simile all esercizio 5.6 del libro di testo di algoritmi (Introduzione agli algoritmi e strutture dati, T.

Dettagli

Concetti fondamentali

Concetti fondamentali Concetti fondamentali elemento insieme sequenza tutto si riconduce a questi insieme: esempi {,3,5,7,9} insieme dei numeri dispari positivi minori di dieci {Antonio, Beatrice, Carlo, Daria} insieme dei

Dettagli

1 se k = r i. 0 altrimenti. = E ij (c)

1 se k = r i. 0 altrimenti. = E ij (c) Facoltà di Scienze Statistiche, Algebra Lineare A, G.Parmeggiani LEZIONE 5 Matrici elementari e loro inverse Si fissi m un numero naturale. Per ogni i, j m con i j siano E ij (c) (ove c è uno scalare )

Dettagli

Lezione 15 Equilibrio economico generale

Lezione 15 Equilibrio economico generale Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 15 Equilibrio economico generale e pareto ottimalità Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza (valutare le allocazioni) Economia del benessere

Dettagli

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria. Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo

Dettagli

1 L analisi delle corrispondenze

1 L analisi delle corrispondenze L analisi delle corrispondenze L analisi delle corrispondenze si effettua su un campione di osservazioni su due variabili qualitative V e V 2 I dati quindi sono il numero di osservazioni tali che V = i

Dettagli

Comunicazioni Elettriche Esercizi

Comunicazioni Elettriche Esercizi Comunicazioni Elettriche Esercizi Alberto Perotti 9 giugno 008 Esercizio 1 Un processo casuale Gaussiano caratterizzato dai parametri (µ = 0, σ = 0.5) ha spettro nullo al di fuori dellintervallo f [1.5kHz,

Dettagli

Cosa è l Informatica?

Cosa è l Informatica? Cosa è l Informatica? Scienza degli elaboratori elettronici (Computer Science) Scienza dell informazione Scienza della rappresentazione, memorizzazione, elaborazione e trasmissione dell informazione Elaboratore

Dettagli

SCHEDA DIDATTICA N 7

SCHEDA DIDATTICA N 7 FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI IDROLOGIA PROF. PASQUALE VERSACE SCHEDA DIDATTICA N 7 LA DISTRIBUZIONE NORMALE A.A. 01-13 La distribuzione NORMALE Uno dei più importanti

Dettagli

Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n

Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n Cristina Turrini UNIMI - 2016/2017 Cristina Turrini (UNIMI - 2016/2017) Elementi di Algebra e di Matematica

Dettagli

Metodi per la risoluzione di sistemi lineari

Metodi per la risoluzione di sistemi lineari Metodi per la risoluzione di sistemi lineari 1 Sistemi di equazioni lineari 1.1 Determinante di matrici quadrate Ad ogni matrice quadrata A è associato un numero reale det(a) detto determinante della matrice

Dettagli

Unità aritmetica e logica

Unità aritmetica e logica Aritmetica del calcolatore Capitolo 9 Unità aritmetica e logica n Esegue le operazioni aritmetiche e logiche n Ogni altra componente nel calcolatore serve questa unità n Gestisce gli interi n Può gestire

Dettagli

COME CALCOLARE LA COMBINAZIONE DI MINIMO COSTO DEI FATTORI

COME CALCOLARE LA COMBINAZIONE DI MINIMO COSTO DEI FATTORI COME CALCOLARE LA COMBINAZIONE DI MINIMO COSTO DEI FATTORI In questa Appendice, mostreremo come un impresa possa individuare la sua combinazione di minimo costo dei fattori produttivi attraverso il calcolo

Dettagli

Kangourou della Matematica 2010 Coppa a squadre Kangourou Semifinale turno A Mirabilandia, 8 maggio Quesiti

Kangourou della Matematica 2010 Coppa a squadre Kangourou Semifinale turno A Mirabilandia, 8 maggio Quesiti Kangourou della Matematica 2010 Coppa a squadre Kangourou Semifinale turno A Mirabilandia, 8 maggio 2010 Quesiti 1. Sei cifre per due numeri Avete a disposizione le cifre 1, 3, 4, 7, 8, 9 per formare due

Dettagli

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione Estensione on line percorso 4 I fattori della produzione e le forme di mercato lezione 2 a produzione a produttività Una volta reperiti i fattori produttivi necessari l imprenditore dovrà decidere come

Dettagli

Algoritmi in C++ (seconda parte)

Algoritmi in C++ (seconda parte) Algoritmi in C++ (seconda parte) Introduzione Obiettivo: imparare a risolvere problemi analitici con semplici programmi in C++. Nella prima parte abbiamo imparato: generazione di sequenze di numeri casuali

Dettagli

2.2 Alberi di supporto di costo ottimo

2.2 Alberi di supporto di costo ottimo . Alberi di supporto di costo ottimo Problemi relativi ad alberi hanno numerose applicazioni: progettazione di reti (comunicazione, teleriscaldamento,...) protocolli reti IP memorizzazione compatta di

Dettagli

11. Misure con segno.

11. Misure con segno. 11. Misure con segno. 11.1. Misure con segno. Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 11.1.1. (Misura con segno). Si chiama misura con segno su A ogni funzione ϕ : A R verificante

Dettagli

Riconoscimento e recupero dell informazione per bioinformatica

Riconoscimento e recupero dell informazione per bioinformatica Riconoscimento e recupero dell informazione per bioinformatica Clustering: similarità Manuele Bicego Corso di Laurea in Bioinformatica Dipartimento di Informatica - Università di Verona Sommario Definizioni

Dettagli

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 7 11.03.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. Test di indipendenza tra mutabili In un indagine vengono rilevate le informazioni su settore produttivo (Y) e genere (X)

Dettagli

Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite

Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite 3 Sistemi lineari 3 Generalità Si consideri il sistema a coefficienti reali di m equazioni lineari in n incognite ovvero, in forma matriciale, a x + a 2 x 2 + + a n x n = b a 2 x + a 22 x 2 + + a 2n x

Dettagli

MODELLI QUANTITATIVI. f x r = c

MODELLI QUANTITATIVI. f x r = c MODELLI QUANTITATIVI Qualunque sia il modello di estrazione di regolarità o di conoscenze dai dati empirici, esiste sempre una base statistica da cui occorre partire. Un fenomeno linguistico specifico

Dettagli

1 Il metodo dei tagli di Gomory

1 Il metodo dei tagli di Gomory Il metodo dei tagli di Gomory Esercizio Sia dato il problema min(x x ) x + x (P 0 ) x + x x, x 0, interi. Calcolare la soluzione ottima applicando il metodo dei tagli di Gomory. Risoluzione Per applicare

Dettagli

L errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)%

L errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)% UNITÀ L ELBORZIONE DEI DTI IN FISIC 1. Gli errori di misura.. Errori di sensibilità, errori casuali, errori sistematici. 3. La stima dell errore. 4. La media, la semidispersione e lo scarto quadratico

Dettagli

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione dei numeri relativi

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione dei numeri relativi Codice BCD Prima di passare alla rappresentazione dei numeri relativi in binario vediamo un tipo di codifica che ha una certa rilevanza in alcune applicazioni: il codice BCD (Binary Coded Decimal). È un

Dettagli

Metodo di Quine- McCluskey

Metodo di Quine- McCluskey Metodo di Quine- McCluskey Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Definizioni Date due funzioni f(x 1,x 2,,x n ) e g(x 1,x 2,,x n ) si dice che f copre g (oppure g implica f) e si scrive f g se f(x 1,x 2,,x

Dettagli

matematica è il numero che indica in quante parti è stato diviso l intero è il numero che indica quante sono le parti da considerare

matematica è il numero che indica in quante parti è stato diviso l intero è il numero che indica quante sono le parti da considerare LE FRAZIONI Segna con X la defnizione giusta di frazione. X una frazione indica che ci sono diversi interi da dividere una frazione indica che un intero è stato diviso in parti uguali una frazione indica

Dettagli

CODICI CORRETTORI E RIVELATORI DI ERRORE

CODICI CORRETTORI E RIVELATORI DI ERRORE CODICI CORRETTORI E RIVELATORI DI ERRORE Una problematica che va affrontata quando si tratta di codificare informazioni è la gestione degli errori. Infatti, per quanto la tecnologia sia avanzata, può sempre

Dettagli

Algoritmi e Strutture Dati

Algoritmi e Strutture Dati Algoritmi Golosi (Greedy) Maria Rita Di Berardini, Emanuela Merelli 1 1 Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Camerino un algoritmo goloso correttezza Problema della selezione di attività

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA. Matlab: esempi ed esercizi

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA. Matlab: esempi ed esercizi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Matlab: esempi ed esercizi Sommario e obiettivi Sommario Esempi di implementazioni Matlab di semplici algoritmi Analisi di codici Matlab Obiettivi

Dettagli