PREVISIONI OCCUPAZIONALI RISULTATI DELLA RILEVAZIONE EXCELSIOR 2012

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1 1 PREVISIONI OCCUPAZIONALI RISULTATI DELLA RILEVAZIONE EXCELSIOR 2012 Premessa Il presente rapporto contiene un'analisi dei principali risultati dell'indagine Excelsior 2012 sulla domanda di lavoro e sulle caratteristiche delle figure professionali richieste dalle imprese per l'anno in corso. L'indagine Excelsior, promossa dal Ministero del Lavoro, viene realizzata da Unioncamere nazionale in collaborazione con le singole Camere di commercio. L'indagine è condotta annualmente su un campione di oltre 100mila aziende per rilevare i programmi di assunzione delle imprese italiane. La rilevazione, statisticamente significativa per tutti i settori economici, è in grado di fornire un quadro previsionale puntuale e aggiornato sul fabbisogno occupazionale delle imprese e sulle principali caratteristiche delle figure professionali richieste (livello di istruzione, età, esperienza, difficoltà di reperimento, necessità di ulteriore formazione, ecc.), per tutte le regioni e le province. Data la notevole articolazione dei dati disponibili, con questa analisi si intendono individuare le linee di tendenza più significative che emergono dall'indagine. Le tavole complete sono disponibili sul sito del Sistema Informativo Excelsior.

2 Sintesi dei risultati I dati relativi alla previsione occupazionale delle imprese del VCO per l'anno 2012 evidenziano in generale una diminuzione delle imprese che prevedono assunzioni nel corso dell'anno, passando dal 20,5% nel 2010 al 15,3% nel Si tratta di un evidente riflesso della crisi ancora in atto e dagli incerti sviluppi: nel 2008 poco meno del 29% delle imprese prevedeva di assumere. Il dato è comunque il più basso rispetto agli ultimi quattro anni presi in esame. Conseguentemente quasi l 85% delle imprese del VCO non intende assumere, dato in linea con la media nazionale (85,6%). Il dato del VCO è migliore rispetto a quello del Piemonte, dove oltre l 87% delle imprese non ha in previsione assunzioni. I saldi occupazionali previsti per il Verbano Cusio Ossola nel 2012 sono ancora negativi: -470 posti di lavoro (-1,7%). Dati negativi anche a livello regionale e nazionale: -1,3% Piemonte e -1,1% Italia. Il risultato è influenzato soprattutto dalla mancata entrata di personale nelle imprese, piuttosto che da un aumento delle uscite, stabile negli ultimi quattro anni. 2 entrate uscite saldo entrate uscite saldo TOTALE INDUSTRIA Fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Altre industrie e public utilities Costruzioni SERVIZI Commercio al dettaglio e all'ingrosso; Alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici Trasporti e attività connesse, servizi finanziari e servizi operativi Servizi di informazione e servizi avanzati Servizi alle persone A livello di singolo comparto, il raffronto con il 2011 registra una flessione delle entrate, sia a livello generale sia nei servizi che nell industria. Eccezione va fatta per il turismo, settore in cui le entrate

3 previste passano da nel 2011 a nel Da sottolineare come questo comparto sia soggetto a stagionalità che influenza sia la tipologia di contratto proposto sia le caratteristiche del personale richiesto, soprattutto il livello di istruzione. Le dinamiche del mercato del lavoro in Italia sono fortemente influenzate dalla debolezza dello scenario economico. L analisi dei territori mostra una sequenza di andamenti negativi. Un esempio: la propensione delle imprese ad assumere nel 2011 era compresa tra il 19% della Sicilia e il 34% del Trentino Alto Adige, mentre nel 2012 è compresa tra il 13% delle Marche e il 23% del Trentino Alto Adige. L andamento delle assunzioni è in riduzione in tutte le regioni e in 102 province su 105 (fanno eccezione Trapani, Imperia e Foggia). In generale, escluso il comparto turistico, i casi di aumento della domanda di lavoro sono abbastanza episodici. In questo quadro, considerando le variazioni nelle assunzioni previste, il VCO, pur con un dato negativo (in valore assoluto -170 assunzioni previste rispetto al 2011), risulta tra le prime 10 province italiane per tasso di variazione (-9,5% VCO, -31% Piemonte, -25% Italia), unica tra le province piemontesi e lombarde. Nella nostra provincia in valore assoluto è previsto un flusso in entrata di circa unità 1 e di uscita (per pensionamento o scadenza di contratto) di unità. Dei 470 posti di lavoro in meno, 210 sono nel comparto industriale (340 entrate a fronte di 540 uscite) e circa 260 in quello dei servizi (2.360 entrate e uscite). Oltre l 87% delle assunzioni è nei servizi, con una netta prevalenza del turismo (in v.a assunzioni, con un saldo che resta negativo a fronte delle uscite). Quasi il 13% delle assunzioni previste riguarda l industria: il saldo entrate ed uscite previste rimane negativo (in v.a. 150) ma decisamente migliore rispetto al 2010 (in v.a. 570). Poco meno del 9% delle assunzioni previste è a tempo indeterminato (circa il 16% nel 2011). Le assunzioni stagionali rappresentano il 67% (erano il 48% nel 2011) delle assunzioni previste e riguardano prevalentemente il settore turistico (alloggio e ristorazione). Il comparto ricettivo, l unico che registra andamenti positivi in entrata, è strettamente legato alla stagionalità e prevalentemente a contratti di lavoro a tempo determinato. 3 1 Dato comprensivo dei contratti a tempo determinato a carattere stagionale.

4 Si registra che in generale i contratti a tempo indeterminato sono una modesta frazione delle assunzioni totali. Ciò è dovuto anche al fatto che le assunzioni temporanee di lavoratori dipendenti nelle forme del contratto a tempo determinato, apprendistato e somministrazione sono quasi certamente cresciute negli ultimi venti anni. L accesso al tempo indeterminato avviene spesso attraverso la trasformazione di un contratto a termine piuttosto che attraverso un assunzione fin dall inizio a tempo indeterminato. E da segnalare però che a livello nazionale - i dati a livello provinciale non sono ancora disponibili emerge come il 59% delle uscite sia motivato da scadenza del contratto: nel 2011 si trattava de 51,6% delle uscite e nel 2010 del 47%. In Italia quindi vi è indubbia difficoltà ad assumere nuovo personale e i contratti a tempo potrebbero essere in questo momento davvero sinonimo di precarietà. 4 Principali motivazioni per l'assunzione e la non assunzione Nel Verbano Cusio Ossola il 15% delle imprese prevede di assumere durante l'anno, dato superiore a quello regionale (12,8%) e nazionale (14,4%). Differenze significative dipendono dalla dimensione d impresa e dal comparto. Solo il 10% delle imprese fino a 9 dipendenti prevede di assumere, mentre supera il 75% la percentuale di imprese sopra i 50 dipendenti che prevede assunzioni nel corso dell anno. Questo dato va letto in relazione delle caratteristiche del sistema imprenditoriale locale, dove meno dell 1% delle imprese ha più di 50 dipendenti (dati SMAIL). Inoltre è da ricordare come le imprese individuali rappresentino il 58% del totale delle imprese. Come lo scorso anno, seppur con percentuali in calo, sono soprattutto le imprese di servizi che hanno in previsione nuove assunzioni (il 18% delle imprese prevede infatti di assumere), più critica la situazione per le imprese edili che prevedono di dare nuovo lavoro solo nel 12,8% dei casi, stessa percentuale del Da notare come la percentuale di imprese che dicono di voler ampliare il loro organico sfiori il 19% se le imprese tengono rapporti con mercati esteri e arrivi al 30% se è in corso lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi. Le principali motivazioni per l'assunzione sono per quasi il 45% la sostituzione di dipendenti indisponibili (in maternità, ferie, malattia,

5 aspettativa), per il 20,8% lavorazioni stagionali, mentre per il 26,4% la motivazione è la domanda in crescita o in ripresa (era il 21% lo scorso anno). Varie le motivazioni per la non assunzione: nella stragrande maggioranza dei casi per organico completo (73,3%); il calo della domanda tocca il 15,7% - ma l 81,8% delle imprese del VCO non ha bisogno di assumere nuovi dipendenti. 5 Assunzioni a tempo indeterminato Delle assunzioni previste in corso d anno, quasi il 9% sono quelle a tempo indeterminato, mentre il 67% sono a tempo determinato a carattere stagionale mentre Il peso delle assunzioni a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni previste si conferma in calo rispetto allo scorso anno ed inferiore rispetto a quello di Piemonte (30%), Nord Ovest (33%) e Italia (26,4%). I contratti a tempo indeterminato vengono utilizzati soprattutto nell industria (6,9%). Assunzioni non stagionali Sul totale delle assunzioni previste nel 2012, 890 sono quelle non stagionali, il 33% del totale, risultato decisamente inferiore rispetto alla media regionale (75%), del nord-ovest (76%) e del resto del Paese (64,4%). Il dato registra una flessione rispetto agli anni precedenti: erano nel 20011, mentre nel 2010 le assunzioni non stagionali sfioravano le unità, dato ancora lontano rispetto ai valori del 2008 (1.810 unità) e 2007 (2.520 in valore assoluto). Il 28% delle assunzioni non stagionali sono nell industria (250 unità) mentre circa il 73% nei servizi (650 unità). 180 sono le assunzioni previste nel comparto artigiano, in flessione rispetto alle previsioni 2011 (320 unità). Analizzando nel dettaglio le previsioni di assunzioni nei servizi (650 unità) abbiamo che: 170 nuove assunzioni sono previste nel settore turistico, alberghi e ristorazione, 180 nel commercio, 100 nei trasporti e 140 nei servizi alle persone. Più ridotti i numeri del comparto industria ed in diminuzione rispetto alle previsioni 2011: delle 250 assunzioni non stagionali, 110 sono previste nelle costruzioni, 70 nella fabbricazione di prodotti in metallo e la restante parte nelle altre industrie e public utilities.

6 Per quanto riguarda la classe dimensionale delle imprese si registra che: 420 assunzioni sono previste da imprese fino a 9 dipendenti (erano 580 lo scorso anno), 140 in quelle da 10 a 49 addetti mentre 330 nelle imprese sopra i 50 dipendenti (erano 400 nel 2011). Sotto il profilo delle assunzioni, il 37% rientra nelle professioni commerciali e servizi, il 12% nelle professioni tecniche e negli impiegati, il 18% sono operai specializzati, mentre il 13% professioni non qualificate. 6 Assunzioni a carattere stagionale In aumento rispetto agli anni precedenti sono le assunzioni a tempo determinato a carattere stagionale: nel 2012 rispetto alle previste nel 2011 e alle 440 nel Delle assunzioni stagionali oltre il 72% (pari a unità) sono nei servizi, ed in particolare nel settore turistico (alberghi e ristorazione, 1630 unità in v.a.) a conferma della vocazione turistica della nostra provincia. Il dato è in aumento rispetto alle previsioni 2011 (1.580 unità). Poco meno del 49% delle assunzioni stagionali riguarda le imprese fino a 9 dipendenti (circa 400 unità in v.a.). Il 56% delle assunzioni stagionali riguarderebbero impiegati e professioni commerciali, dato superiore alla media regionale (47%); il 32% professioni non qualificate mentre (era il 14% nel 2010) il 5,6% operai specializzati, risultato nettamente inferiore alla media regionale (33%) e nazionale (19,3%). Per il 53% delle assunzioni stagionali non è richiesta formazione specifica (53,8% per il Piemonte, 47,5% per l Italia) mentre per il 32% viene richiesta la laurea o un diploma (35,3% la media regionale, 35,8% quella nazionale). Nella lettura del dato della richiesta di titoli di studio per le assunzioni stagionali pesa ovviamente la tipologia di figura che verrebbe richiesto di ricoprire: ad esempio le attività stagionali nel comparto turistico non richiedono elevata specializzazione o titoli di studio elevati. Assunzioni part time e contratti atipici previsti nel 2012 In flessione rispetto agli ultimi quattro anni le assunzioni part-time nel VCO (23,7%, in v.a. 210 unità), risultato inferiore al resto della nazione (26,7%) e alla media piemontese, dove si registra una crescita di questa tipologia di assunzioni. L utilizzo del part time è presente

7 maggiormente nelle piccole imprese con meno di 50 dipendenti (130 unità in v.a.) e nei servizi (190 assunzioni), di cui 50 nel comparto commerciale e 50 in quello della ristorazione. Diminuiscono nel 2012 anche le previsioni di utilizzo dei contratti atipici. L 1,8% delle imprese del VCO utilizzeranno lavoratori interinali (200 unità in v.a., erano 370 lo scorso anno) mentre il 2,4% collaboratori a progetto (180 unità, erano oltre 300 unità le previsioni 2011, il 3,8% delle imprese), risultati inferiori alla media nazionale (2,2% lavoratori interinali e 5,4% collaboratori a progetto). I collaboratori a progetto saranno utilizzati principalmente nelle grandi imprese oltre i 50 dipendenti e nei servizi (140 unità in v.a.). 7 Le professioni richieste dalle imprese (assunzioni non stagionali) Al primo posto si collocano le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, con 330 nuovi assunti (erano 370 lo scorso anno). Di questi: 130 sono addetti alle vendite al minuto (al 31% viene richiesta una precedente esperienza lavorativa). 110 sono esercenti ed addetti nella ristorazione (assunzione ritenuta di difficile reperimento solo nel 19% dei casi). Seguono la ricerca di operai (160 in v.a., di cui 40 meccanici e manutentori di macchine fisse e mobili), tecnici (110 unità, di cui 30 tecnici dell amministrazione e dell organizzazione) oltre che 110 impiegati (40 in più rispetto al 2011) non considerati di difficile reperimento. 1 assunzione non stagionale su 8 nel 2012 è relativa a professioni non qualificate (circa 120 unità in v.a.): per oltre il 65% si tratta di personale addetto alla pulizia e lavanderia. Si confermano fanalino di coda, con la previsione di 40 nuovi assunti, - 10 rispetto al 2011, le professioni intellettuali, scientifiche e ad elevata specializzazione, che richiedono esperienza di lavoro (78%), per quasi il 70% vengono considerate a difficile reperimento e per oltre l 86% si ritiene necessaria una apposita formazione. Età, genere ed esperienza degli assunti Per oltre il 47% degli intervistati l età non è rilevante nella scelta delle nuove assunzioni, valore in linea con media nazionale. Un impresa su 2 nel settore dei servizi non ritiene l età un fattore rilevante nella scelta di nuovo personale, in special modo per i servizi alla persona (70,9%) per il comparto dei trasporti (68%) e per le imprese di grandi dimensione, oltre i 50 dipendenti (63,5%). Le imprese fino a 9

8 dipendenti, ritengono l età un fattore non rilevante solo nel 23,3% dei casi. Quasi il 27% del totale dei nuovi assunti rientra nella fascia di età anni, seguiti da quelli anni (20,9%). Le previsioni di assunzioni riguardano per il 9,6% i giovani fino a 24 anni e per il 6,4% gli over 45 (era l 1,4% lo scorso anno), dati superiori rispetto alla media regionale (7,2% le assunzioni under 24 e 4,1% quelle sopra i 45 anni). La variabile genere non sembra influenzare la possibilità di trovare lavoro. Circa il 47% delle assunzioni ritiene i generi femminile e maschile ugualmente adatti, con una netta predominanza per il comparto dei servizi dove la percentuale sfiora il 54% (rispetto al 30% dell industria che per il 63% predilige gli uomini, specialmente nelle costruzioni, 77,3%). Donne sono preferite nel 24,4% del totale delle assunzioni previste, specialmente nel commercio e nel comparto turistico. Importante per l assunzione è il livello di esperienza richiesto dalla metà delle imprese, soprattutto nel settore industriale. Quasi al 49% delle assunzioni non stagionali previste nel 2012 non viene richiesta una specifica esperienza, percentuale in aumento rispetto agli scorsi anni. In calo le assunzioni considerate di difficile reperimento: dalle 510 unità previste nel 2010 alle 330 in v.a. nel 2011 fino alle 180 del 2012, circa il 20% del totale, dato comunque superiore alla media italiana (16%) e piemontese (17,5%). La difficoltà è prevalentemente imputabile all inadeguatezza dei candidati (13,5%) e per il 7% dal numero ridotto, essendoci poche figure che esercitano la professione o che sono interessate ad esercitarla. In linea con lo scorso anno, i tempi medi necessari per la ricerca della figura professionale richiesta: 4,8 mesi nel VCO (erano quasi 7 nel 2010), 3,4 in Piemonte e 4,2 in Italia. 8 Livello di istruzione Un focus sui livelli di istruzione richiesti rileva come le assunzioni previste riguardino per il 38,5% personale con qualifica di scuola media secondaria-diploma. Al 34% degli assunti non stagionali (440 unità in valore assoluto) non verrà richiesta una qualifica specifica oltre la scuola dell'obbligo, ma quasi la metà delle imprese chiederanno loro

9 un esperienza specifica pregressa che per il 10,7% dovrà essere superiore ai 2 anni. In crescita la richiesta di personale con titolo di studio universitario che passa dal 7,6% del 2010 a 10,3% del 2012 (in valore assoluto 90 unità), risultato che però rimane ancora inferiore sia a quello piemontese (14,7%) che nazionale (14,5%). Nella nostra provincia, la laurea è richiesta dalle grandi imprese sopra i 50 dipendenti, nel comparto dei servizi (12,4%), soprattutto nei servizi di informazione servizi informatici e consulenza. Poco richiesto nel comparto industriale il titolo di studio universitario (meno del 5%). 9 Assunzione di personale immigrato Il 16,4% delle assunzioni non stagionali è rivolta a personale immigrato. Il dato seppur in calo rispetto alle previsioni dello scorso anno, si conferma superiore alla media nazionale (15%). Più presenti nel comparto edilizio (30 unità). 100 sono le previsioni di assunzione di personale immigrato nei servizi, in cui rientrano 30 addetti nei servizi alla persona a cui nel 77% dei casi non viene richiesta un esperienza specifica. Nessuna esperienza viene richiesta anche dal 91% delle imprese che intende assumere un immigrato nel comparto alberghiero turistico. Da notare come nelle grandi imprese, il personale immigrato sia utilizzato dal 12% del totale, contro il 23,5% delle imprese fino a 9 dipendenti. Canale utilizzato per la selezione del personale Anche nel 2012 per la metà delle imprese del VCO, come più in generale per quelle italiane, il canale più utilizzato per la selezione del personale resta la conoscenza diretta (50,5% del totale). Seguono l'utilizzo delle banche dati aziendali (23,9%) e la segnalazione da parte di conoscenti e fornitori (9,3%). La conoscenza diretta viene utilizzata da tutti i comparti economici con percentuali superiori per l industria (53,8%), dato che sale al 60% per le costruzioni. Se analizziamo la variabile dimensione delle imprese e consideriamo quelle da 1 a 49 dipendenti si registra come l'utilizzo della conoscenza diretta sommata alla segnalazione da parte di conoscenti siano utilizzate, per l assunzione di nuovo personale, da poco meno del 66% delle imprese intervistate del VCO, contro il 10% per le imprese con più

10 di 50 dipendenti che si affidano principalmente all'utilizzo di banche dati aziendali (47,3%). Formazione per il personale delle imprese In aumento rispetto agli ultimi anni il numero di imprese che hanno effettuato corsi di formazione per il personale, internamente o esternamente. Il dato 2011 registrato sfiora il 40% (era il 30% nel 2009), risultato maggiore, seppur di poco, alla media regionale (35,5%) e nazionale (35%). Le imprese che maggiormente effettuano corsi di formazione sono quelle di grandi dimensioni, sopra i 50 dipendenti, e quelle nei servizi, soprattutto alla persona e servizi finanziari. La percentuale dei dipendenti coinvolti dalle aziende in corsi di formazione si attesta a poco più del 33%, in linea con la media nazionale e regionale. Quasi il 20% delle imprese del VCO nel 2011 hanno ospitato personale in tirocinio e stage, dato che è in aumento rispetto al 2010 e resta superiore al resto dell Italia (14,2%). I tirocini sono stati attivati principalmente nelle imprese di grandi dimensioni (65,5%) e nel settore ricettivo (68,8%) e dei trasporti e servizi finanziari (63,5%). Il numero di tirocini/ stage attivati nel VCO nel 2011 si attesta a (erano unità nel 2010) in media 1,2 stage per azienda. 10 Competenze per lo svolgimento delle professioni Oltre la metà delle imprese ricerca un candidato flessibile e capace di adattarsi alle diverse situazioni lavorative, oltre che capace di lavorare in autonomia. Basilare è anche la capacità di stare in gruppo e di saper gestire i vari rapporti con i clienti.

11 GRAFICI E TABELLE RELATIVE AL RAPPORTO Grafico 1: Imprese che prevedono assunzioni per anno di assunzione 30,0 25,0 imprese che prevedono assunzioni (in % sul totale delle imprese) VCO PIE ITA 20, ,0 10,0 5,0 0, Fonte: Elaborazione CCIAA VCO su dati Unioncamere- Ministero del Lavoro ( ) Grafico 2: Saldi occupazionali delle imprese del VCO Fonte: Elaborazione CCIAA VCO su dati Unioncamere- Ministero del Lavoro ( ) Grafico 3: Dettaglio per settore dei saldi occupazionali (entrata-uscita) del VCO

12 12 Fonte: Elaborazione CCIAA VCO su dati Unioncamere- Ministero del Lavoro ( ) Grafico 4: Assunzioni previste per classe di età assunzioni non stagionali per classe di età anno 2012 Fino a 24 anni 10% Non rilevante 36% anni 21% 45 anni e oltre 6% anni 27% Fonte: Elaborazione CCIAA VCO su dati Unioncamere- Ministero del Lavoro ( ) Grafico 5: assunzioni previste per genere

13 assunzioni non stagionali per genere anno 2012 Ugualmente 47% Uomini 28% 13 Donne 25% Fonte: Elaborazione CCIAA VCO su dati Unioncamere- Ministero del Lavoro ( ) Grafico 6: Canale utilizzato per le assunzioni nel VCO 60,0 Principale canale utilizzato per la selezione di personale 50,0 40,0 30,0 20,0 Conoscenza Banche dati Altro 10,0 0,0 VCO PIE ITA Fonte: Elaborazione CCIAA VCO su dati Unioncamere- Ministero del Lavoro ( )