Riqualificazione edilizia ed urbana sociale sostenibile: il quartiere Compagnoni, Reggio Emilia
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1 Riqualificazione edilizia ed urbana sociale sostenibile: il quartiere Compagnoni, Reggio Emilia Paola Piermattei (Dottore di Ricerca presso il Politecnico di Milano, cultore della materia in Tecnologia dell Architettura presso la Facoltà di Architettura, Università di Roma La Sapienza.) INTRODUZIONE La riqualificazione del quartiere Compagnoni-Fenulli può essere considerata a tutti gli effetti un esempio di riqualificazione edilizia ed urbana sostenibile, dove all'interno del termine sostenibilità sono comprese diverse possibili declinazioni di significato. Sostenibilità sociale non solo per la destinazione d'uso dell'intervento, riservato a residenze di carattere sociale, ma anche per metodo di lavoro utilizzato per compiere alcune scelte relative agli spazi aperti e comuni, mediante l'espressione dei bisogni dell'utenza tramite la partecipazione alle scelte della comunità, ottenuta attraverso l'esperienza del laboratorio di progettazione partecipata. Sostenibilità ambientale ed urbana per le scelte relative alla viabilità e alla progettazione degli spazi verdi, resi fruibili ed utilizzabili come luoghi in cui svolgere parte delle proprie attività di vita, lavoro e tempo libero. Sostenibilità tecnica e tecnologica nel miglioramento delle tecnologie utilizzate per migliorare le prestazioni degli edifici esistenti e per i nuovi interventi da realizzare. L'area oggetto dell'intervento ricade nell'ambito di Riqualificazione Urbana n. 6 Quartiere Compagnoni-Fenulli. Il quartiere si estende per una superficie di mq, ed è situato nel quadrante sud-ovest della città. L'area, in origine, è a destinazione d'uso prevalentemente residenziale, con alcune zone destinate a verde pubblico. Prima dell'intervento di riqualificazione edilizia ed urbana gli edifici, realizzati nell'ambito del piano di edilizia popolare del Ministero dei Lavori Pubblici negli anni '60, erano caratterizzati da un alto livello di degrado e di deterioramento degli spazi comuni ed individuali. La struttura tipologica residenziale esistente risultava non conforme ai parametri residenziali minimi attuali, con un rapporto superficie-numero di utenti sproporzionato a discapito della dotazione di servizi e infrastrutture per la comunità La tecnologia costruttiva utilizzata per la realizzazione degli edifici risultava inadeguata agli standard prestazionali attuali. La progettazione dell'intervento di riqualificazione dell'area inizia il proprio iter nel 2003, con l'emanazione della legge Regionale 21 luglio 2003 n Il comparto Compagnoni Fenulli costituisce uno degli ambiti di riqualificazione urbana individuati dal Comune di Reggio Emilia. Come tale è stato identificato con il numero 6 nella deliberazione del Consiglio Comunale n 30831/87 del , approvata ai sensi della L.R. 19/98. Il comparto ha un'estensione territoriale pari a circa mq e include sia il quartiere sito in via Compagnoni, le aree circostanti con le quali si relaziona, oltre all'insediamento di via Fenulli e di via F.lli Rosselli. Al fine di perseguire gli obiettivi di carattere urbanistico, edilizio e Norme in materia di Riqualificazione Urbana, all'interno del comparto Compagnoni Fenulli,
2 è stato individuato il subcomparto costituito dal Quartiere Compagnoni il cui recupero è normato da un Programma di Riqualificazione Urbana (PRU), articolato in 6 stralci funzionali, nel quale sono evidenziate le soluzioni progettuali da adottare in relazione al sistema insediativo, al sistema della mobilità e al sistema ambientale. Allo stato attuale il primo stralcio è stato interamente realizzato, mentre sono in fase di realizzazione gli stralci successivi. DESTINAZIONE D'USO: Riqualificazione urbanistica ed edilizia di un quartiere destinato a residenze di edilizia sociale e servizi connessi LOCALIZZAZIONE: Comune di reggio emilia PROGETTAZIONE DELL'OPERA: REALIZZAZIONE DELL'OPERA In corso COMMITTENTE: Comune di reggio emilia PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI: Acer reggio emilia Le immagini e i disegni sono pubblicati per gentile concessione di acer reggio emilia LO STATO ORIGINALE DEI LUOGHI E LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI INTERVENTO Ogni stralcio è pensato secondo la stessa logica che sottende i medesimi obiettivi; prevedere interventi mirati al risanamento del quartiere, focalizzando l'attenzione su problematiche e azioni specifiche quali la nuova edificazione, il riassetto viario di via Compagnoni, la rifunzionalizzazione delle aree verdi, la ristrutturazione urbanistica. L'area è stata oggetto di uno studio di fattibilità mirato ad individuare le criticità esistenti dalle quali poter far scaturire delle modalità di intervento appropriate. La Delibera di Consiglio Comunale n. 6589/55 del 16/03/1999 ha previsto la Redazione dello studio di fattibilità per analizzare le modalità di intervento, finanziato con riferimento alla deliberazione della Giunta regionale n del 05/10/1994 e approvato in Consiglio Comunale con delibera n. 6589/55 del 16/03/99. Dallo studio è emerso come il patrimonio di edilizia sovvenzionata del quartiere (realizzato tra il 1957 e il 1964) sia caratterizzato da un degrado tecnologico, morfologico e sociale. La zona è risultata ospitare una forte presenza di cittadini extracomunitari (circa l'8% della popolazione residente) e di immigrati (circa il 20% dei residenti). Si sono rilevate forti componenti di disagio sociale, anche minorile, con una struttura sociale estremamente debole e vulnerabile. A tale situazione si accosta la condizione di degrado generale del quartiere a livello urbanistico ed edilizio. Strutturalmente, gli immobili presentavano un buono stato di conservazione nonostante la necessità di effettuare alcune opere di consolidamento, ma pessime condizioni dal punto di vista degli involucri edilizi e degli impianti. Le scarse condizioni degli involucri derivano dalle scelte tecnologiche compiute ai tempi della realizzazione dell'intervento, basate su criteri di economia piuttosto che di raggiungimento di standard qualitativi soddisfacenti. Un problema rilevante, sul quale si è deciso di intervenire cambiando lo schema della viabilità e modificando l'assetto urbanistico del quartiere,era l'altissimo traffico veicolare caratterizzante via Compagnoni, che costituiva una sorta di cesura, assolvendo la funzione di arteria di attraversamento del tessuto urbano consolidato lungo la direttrice est-ovest, rendendo poco fruibile e gradevole l'area da parte dell'utenza pedonale.
3 Lo stato dei luoghi prima dell'intervento, quindi, fotografava una situazione caratterizzata da diverse criticità sulle quali era necessario intervenire:struttura sociale debole, tipologie abitative non omogenee agli standard abitativi contemporanei, carenza di aree destinate a parcheggio, sovrapposizione funzionale tra percorsi carrabili, ciclabili e pedonali, densa volumetria della struttura urbana a discapito delle aree verdi, che necessitavano comunque di essere riprogettate. IL DIRADAMENTO EDILIZIO, LA NUOVA DISTRIBUZIONE INTERNA DEGLI ALLOGGI, E GLI STUDI EFFETTUATI A LIVELLO CLIMATICO Il primo stralcio, i cui lavori sono attualmente conclusi, riguarda la ristrutturazione di una zona destinata in origine esclusivamente a residenze. I fabbricati originali, otto edifici per circa 8600 metri cubi complessivi, sono stati demoliti e ricostruiti per realizzare sei edifici a destinazione d'uso residenziale per una volumetria complessiva di circa 6400 metri cubi per 104 unità abitative. Questa operazione di diradamento edilizio ha consentito una progettazione più razionale degli spazi interni agli alloggi, e più funzionale alle reali esigenze dell'utenza, oltre che una ri-progettazione dell'involucro edilizio mirata ad ottenere standard di risparmio energetico consoni alle esigenze normative attuali. Tale operazione di diradamento edilizio è stata effettuata anche per il secono stralcio. La nuova distribuzione interna ha consentito inoltre di realizzare alloggi diversi a livello tipologico con diverse metrature a seconda della tipologia di utenza destinataria. IL PRIMO STRALCIO I nuovi edifici del primo stralcio sono tutti composti da 16 alloggi. Tutti gli edifici sono orientati con fronti prevalenti sull'asse est-ovest. Al piano interrato delle nuove costruzioni trovano ubicazione i posti auto pertinenziali delle unità abitative ed i locali di servizio (cantine, deposito bici, raccolta differenziata, sottocentrale di teleriscaldamento). I piani utili residenziali sono 4. Gli edifici sono composto da 2 corpi scala, dotati di ascensore a basso consumo energetico. Su ogni piano utile si collocano due alloggi per vano scala. Il taglio degli alloggi è destinato a nuclei famigliari composti da 2 o 3 persone, con superfici di 46.3 m2 per 2 posti letto, 58.5 m2 e 59.6 m2 per 3 posti letto. La ricettività degli alloggi è diversificata, al fine di favorire l'integrazione sociale tra nuclei familiari differenziati. A livello impiantistico, in ogni unità residenziale è predisposto un sistema domotico di gestione dei sistemi tecnologici interni all'alloggio. Ogni unità residenziale è dotata di riscaldamento a pavimento, con fornitura calore tramite la rete di teleriscaldamento. L'impianto idrico-sanitario è dotato di sistemi integrati di riduzione del consumo idrico (limitatori di flusso, cassette wc a scarico differenziato da 3 e 6 litri). Un solo edificio adotta un impianto tipologico, diverso dagli altri, sviluppandosi per 5 piani di altezza fuori terra, di cui 4 destinati alla funzione residenziale, mentre il piano terra, integrato in uno spazio porticato, ospita gli spazi accessori alla residenza. Nell'edificio trovano collocazione 24 unità immobiliari.
4 IL SECONDO,TERZO E QUARTO STRALCIO Il secondo-terzo e quarto stralcio del quartiere Compagnoni prevedono,oltre all'intervento sul tessuto edilizio a destinazione d'uso residenziale, anche il recupero dell'assetto urbanistico dell'intera zona, comprendendo la riqualificazione del sistema viario e infrastrutturale e la realizzazione di servizi utili a livello sociale e comunitario. Gli stralci sono allo stato attuale in via di realizzazione. Uno degli obiettivi principali che hanno guidato la riqualificazione dell'intero quartiere è stato quello di trasformare una zona destinata a quartiere-dormitorio, con destinazione d'uso prevalente a carattere residenziale, priva di servizi, spazi aggregativi, nodi di accentramento e distribuzione della attività, in un'area basata sul concetto del mix funzionale. Il secondo terzo e quarto stralcio, più che il primo, conservano e perseguono l'obiettivo di trasformare il quartiere in un pezzo di città a tutti gli effetti, con spazi verdi pubblici e privati, viabilità principale e secondaria, zone di attrazione pensate per i residenti ma aperte al resto della comunità. Attorno alla piazza del quartiere, prima assente, si raccolgono funzioni residenziali e commerciali e il nuovo centro polifunzionale, cuore dell'intervento. E' prevista la realizzazione di parcheggi ed autorimesse interrate a servizio delle attività, e viene ridisegnato, progettato, e reso fruibile e piacevole il sistema degli spazi verdi, sia quello connesso alle residenze, sia quello destinato a parco pubblico. Gli obiettivi del secondo-terzo-quarto stralcio di attuazione possono essere così riassunti: - Riassetto urbanistico e sociale dell'intero quartiere - Diradamento del tessuto edilizio e riqualificazione del patrimonio esistente, accessibilità e fruibilità del tessuto urbano - Miglioramento delle condizioni di salubrità e di sicurezza - Implementazione dei servizi, delle aree di verde pubblico e delle infrastrutture a servizio del territorio - Riassetto della viabilità di quartiere e dei sistemi infrastrutturali - Riduzione del traffico di attraversamento del quartiere, la costruzione di parcheggi a raso ed interrati e la realizzazione di percorsi integrati ciclo-pedonali. - Riconfigurazione delle tipologie residenziali esistenti, standard qualitativi morfologici, ampliamento delle offerte abitative ed elevare gli standard abitativi. - Riduzione dei consumi energetici. La rinascita del Quartiere Compagnoni a Reggio Emilia Marco Corradi (Presidente Acer Reggio Emilia) Situato nel quadrante sud-ovest della città di Reggio Emilia, il Compagnoni venne costruito tra il 1955 e il 1965 in un area allora periferica della città. Finanziati dal Ministero dei Lavori pubblici, furono costruiti 34 edifici per un totale di 538 alloggi pubblici, su un area di metri quadrati, destinati ad accogliere i cittadini residenti nei quartieri più vetusti del centro storico.
5 Nel corso degli anni la qualità di vita dell intero quartiere ha subito un progressivo declino, accompagnato da una forte disgregazione sociale, da un diffuso stato di abbandono degli edifici e dell ambiente urbano circostante che, nel 2002, hanno indotto il Comune di Reggio Emilia a dare il via a un programma di riqualificazione urbana la cui attuazione, in termini di progettazione e direzione lavori, è stata affidata ad Acer Reggio Emilia. Il progetto studiato rappresenta la sintesi di una riqualificazione architettonica, urbanistica e sociale, avviata nel 2004 e ancora in corso, che coinvolge un intera parte di città in cui si è scelto di migliorare il comfort abitativo attraverso la ricostruzione di edifici di qualità ad elevato standard, in termini di risparmio energetico e di applicazione di nuove tecnologie. Il risultato è stato un generale miglioramento dell accessibilità, della sicurezza e dell integrazione, tramite la riduzione della densità urbanistica, l applicazione della matrice del mix sociale, l introduzione di servizi di quartiere, l attivazione di negozi, uffici e spazi di aggregazione. Il risultato ad oggi, a poco meno di tre anni dalla fine prevista dell intervento, permette di rilevare l attuazione di alcuni requisiti di innovazione non solo di carattere urbanistico ed edilizio, ma in particolare di carattere sociale, a cominciare dalla partecipazione attiva degli abitanti e delle forze sociali del territorio nella progettazione degli spazi comuni, che hanno favorito il superamento delle problematiche tipiche di operazioni di cantiere di grande complessità dovute allo spostamento dei nuclei familiari per consentire la demolizione, la ricostruzione e il ripopolamento attraverso l attuazione di politiche di mix sociale, culturale, anagrafico ed economico in grado di restituire nuova dignità all intero quartiere. SINTESI DEGLI ASPETTI TECNICI Da un punto di vista tecnico, il progetto persegue l obiettivo di arrivare, negli edifici di ultima realizzazione, agli standard della Casa passiva del Mediterraneo. In fase di progettazione è stato studiato un orientamento ottimale e un sistema di logge per ottimizzare l apporto di energia solare durante il periodo invernale e l ombreggiamento durante quello estivo; le pareti, inoltre, garantiscono l isolamento e l inerzia termica. Gli alloggi, tutti predisposti per l applicazione di tecnologia domotica, godono di ventilazione interna, naturale e controllata, l impianto di riscaldamento è a pavimento e gli infissi sono bassoemissivi a risparmio energetico. L impianto del digitale terrestre e satellitare è centralizzato e gli ascensori di ultima generazione garantiscono standard elevati di risparmio energetico. Tutti gli edifici residenziali sono allacciati alla rete di teleriscaldamento cittadina e in parte sono supportati da impianti solari termici. Il nuovo Centro Polifunzionale, dotato di un impianto a pompa geotermica e un tetto verde, prevede una cucina didattica, sale riunioni, una piccola palestra per le attività motorie e una sala polivalente con pareti mobili da circa 100 posti. In esterno, il progetto di riqualificazione ha puntato al miglioramento degli spazi urbani, razionalizzando la viabilità, lasciando i parcheggi ai margini esterni dell area e restituendo una nuova identità urbanistica al cuore del quartiere, identificato in una grande piazza su cui insiste il Centro polifunzionale, nuovo centro di vita comune e di attrazione. Il parco esistente è stato trasformato in giardino sensoriale multicolore con essenze stagionali che mantengono la fioritura tutto l anno e nella parte più a sud è stata collocata una casetta di legno attrezzata di servizi ad uso degli abitanti per lo svolgimento di iniziative all aperto. CONCLUSIONI
6 In prospettiva, il tema della riqualificazione di interi quartieri delle città si presenta sicuramente come grande sfida, ma soprattutto come straordinaria opportunità di miglioramento delle nostre città che richiederà necessariamente una visione d insieme in grado di unire competenze tecniche a politiche sociali di lungo periodo per costruire una nuova filosofia del buon vivere. Oggi l obiettivo non è più solo la consegna delle chiavi degli alloggi, ma la gestione delle persone che vi abitano, dei condomini e dell intera Comunità.
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