MF Dow Jones - Economic Indicator

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1 MF Dow Jones - Economic Indicator Banche: nasce prima 'Banca Etica della Diaspora Africana' ROMA (MF-DJ)--E' stato presentato oggi, con una Conferenza Stampa, presso la Camera dei Deputati, il progetto della prima 'Banca Etica della Diaspora Africana', nato e voluto dagli africani della diaspora con lo scopo di consentire microinvestimenti nel paese di origine e per facilitare il ritorno in patria e contribuire alla lotta della poverta' in Africa. "Sono molto felice - ha affermato in una nota Sandro Gozi, Capogruppo del Partito Democratico alla Commissione per le politiche dell'unione Europea - di poter ospitare alla Camera dei Deputati la presentazione della Banca Etica della diaspora africana. Progetti come questo sono fondamentali per lo sviluppo economico e sociale.l'avvio dell'imprenditorialita' delle persone migranti rappresenta infatti il punto piu' avanzato di una nuova strategia di integrazione economica e sociale. Le istituzioni devono esserne testimoni e promotrici". L'idea, nata agli inizi del 2000, e' di Francis Sietchiping, medico camerunese diplomato all'mba della Sda Bocconi nel "L'idea di fondare una banca - ha detto Sietchiping - che si chiamera' Unicontinental Bank (Banca Etica della Diaspora Africana) nasce dalla volonta' degli africani della diaspora di disporre di uno strumento di microfinanza, per dotarsi di un'istituzione bancaria di microcredito. L'intuizione iniziale era quella di facilitare e rendere piu' accessibile il money transfer degli immigrati tra l'italia e l'africa, oggi costoso o rischioso. Le agenzie di money transfer, il cui modello si basa sull'immobilizzazione del denaro di alcuni promotori privati, trattengono in media il 15% e in alcuni casi possono soffrire di mancanza di liquidita', rendendo impossibile l'operazione. L'alternativa e' l'utilizzo di corrieri che portano le banconote in Africa, non sempre legalmente,che al momento e' quasi proibitiva per gli immigrati a causa delle altissime commissioni. Ci sono gia' stati diversi tentativi di risolvere il problema, ma sono sempre naufragati di fronte alla diffidenza della comunita' africana nei confronti di finanziarie non possedute dagli utenti del servizio". "L'idea di base della Unicontinental Bank - ha commentato Enrico Bocchi, partner strategico dell'iniziativa - e' formalizzata in uno strumento che si chiamera' Conto 122 (one-to-two, uno a due): un conto unico, che puo' pero' essere alimentato o prosciugato da due punti, uno in Italia e uno in Africa. E' dimostrato che esiste un notevole flusso di denaro dall'africa all'italia, dovuto soprattutto all'acquisto di tecnologie produttive da parti degli imprenditori". "Questi imprenditori allo stato attuale - ha aggiunto Alessandro Pedrini, partner del progetto - o vengono sensibilmente tassati o sfidano la legge e si assumono forti rischi esportando il denaro illegalmente, una situazione che i governi africani vorrebbero correggere, tanto che gli ambasciatori in Italia di Camerun, Senegal, Mali, Costa d'avorio e Burkina Faso sono stati contattati e alcuni di loro si sono resi disponibili a entrare nel comitato di garanzia di Unicontinental".

2 "Per noi Africani nel Mondo - ha detto Raymond Kouassi Kouakou, Imprenditore e presidente l'associazione Africani Nel Mondo - poter contare su una struttura di questo tipo vuol dire molto. Vuol dire poter accedere al credito piu' facilmente, cosa che ora e' piuttosto difficile, vuol dire dare una speranza ai nostri imprenditori e alle nostra famiglie. Vuol dire aver la possibilita' di creare qualcosa in africa e di tornarci". "L'iniziativa - ha affermato Remy Chassem, consulente africano del progetto - verrebbe percio' incontro sia agli interessi degli imprenditori che a quelli governativi. Per Unicontinental e' gia' pronto un piano di sviluppo di attivita' che vadano al di la' di quella del money transfer. Stiamo studiando meccanismi che garantiscano il mantenimento della proprieta' diffusa e contiamo di reinvestire pressoche' tutto il guadagno. La prima attivita' accessoria dovrebbe essere quella di microcredito e consulenza per l'avvio di attivita' produttive in Africa; potrebbe seguire un'assicurazione sanitaria che assicuri l'accesso a un'assistenza di qualita' e, in prospettiva, potrebbe far ripartire un progetto di telemedicina." Secondo il Professor Esoh Elame dell' Universita' Ca' Foscari di Venezia, "la Banca Etica per lo sviluppo sostenibile dell'africa e' quindi uno strumento finanziario per: dare credito alle iniziative socioeconomiche, ambientali, culturali degli immigrati africani in Italia che si muovono nella direzione di un vero sviluppo sostenibile con valore aggiunto nella salvaguardia e la promozione della diversita' culturale materiale e immateriale del continente nero; garantire la promozione dei diritti civili ed ambientali delle popolazioni autoctoni sostenendo anche azioni mirate di economia solidale ispirate dal sistema di pensiero africano". Com/mur (END) Dow Jones Newswires July 07, :34 ET (13:34 GMT) Copyright (c) 2009 MF-Dow Jones News Srl.

3 (FIN) Banche: nasce Unicontinental Bank, istituto per gli emigrati africani Consentira' investimenti nei Paesi d'origine dall'italia (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 07 lug Nasce Unicontinental Bank, specializzata nel microcredito e prima Banca etica della diaspora africana. Il progetto e' stato presentato oggi alla Camera dei Deputati e ha come obiettivo il consentire agli africani emigrati microinvestimenti nel paese di origine per facilitare il ritorno in patria e contribuire alla lotta della poverta' in Africa. Unicontinental Bank, in particolare, si concentrera' sull'offerta di servizi finanziari e bancari agli immigrati africani in Italia, del trasferimento delle loro rimesse nel paese di origine e degli investimenti in Africa. Oltre a cio' e all'attivita' specifica di microcredito nei confronti delle fasce piu' disagiate della popolazione, l'istituto svolgera' attivita' di raccolta diretta (depositi a risparmio, conti correnti, certificati di deposito, pronti contro termine ed obbligazioni proprie) ed indiretta (quote di fondi, titoli obbligazionari di emittenti statali e sovranazionali) in Italia, dove avra' la sede, e in alcuni paesi africani quali il Senegal, il Mali, la Costa d'avorio, il Ghana, il Camerun e successivamente in altri stati dell'africa. Che

4 Immigrati/ Nasce la prima banca etica per aiutare l'africa Sostenuta dagli africani in Italia per combattere la povertà Milano, 7 lug. (Apcom) - Una banca etica della Diaspora africana, un progetto per aiutare gli africani in Italia a fare investimenti nel paese di origine e combattere la povertà. E' questo l'obiettivo della Unicontinental Bank, la prima banca etica voluta dagli africani della diaspora presentata questa mattina alla Camera a Roma L'idea è nata, agli inizi del 2000, ad un medico camerunese Francis Sietchiping, che ha condiviso e portatoavanti il progetto con alcuni compagni dell'all'mba della Sda Bocconi dove si è diplomato nel "L'idea di fondare una banca - ha detto Sietchiping - nasce dalla volontà degli africani della diaspora di disporre di uno strumento di microfinanza, per dotarsi di un'istituzione bancaria di microcredito. L'intuizione iniziale era quella di facilitare il money transfer degli immigrati tra l'italia e l'africa, oggi costoso o rischioso". Le agenzie di money transfer, il cui modello si basa sull'immobilizzazione del denaro di alcuni promotori privati, trattengono in media il 15% e in alcuni casi possono soffrire di mancanza di liquidità, rendendo impossibile l'operazione. L'alternativa è l'utilizzo di corrieri che portano le banconote in Africa, non sempre legalmente, che al momento è quasi proibitiva per le altissime commissioni. "L'idea di base della Unicontinental Bank - ha commentato Enrico Bocchi, partner strategico dell'iniziativa - è formalizzata in uno strumento che si chiamerà Conto 122 (one-to-two, uno a due): un conto unico, che può però essere alimentato o prosciugato da due punti, uno in Italia e uno in Africa. E' dimostrato che esiste un notevole flusso di denaro dall'africa all'italia, dovuto soprattutto all'acquisto di tecnologie produttive da parti degli imprenditori". "Questi imprenditori allo stato attuale - ha aggiunto Alessandro Pedrini, partner del progetto e MBA come Sietchiping - o vengono sensibilmente tassati o sfidano la legge e si assumono forti rischi esportando il denaro illegalmente, una situazione che i governi africani vorrebbero correggere, tanto che alcuni tra gli ambasciatori in Italia di Camerun, Senegal, Mali, Costa d'avorio e Burkina Faso si sono detti disponibili a entrare nel comitato di garanzia di Unicontinental"

5 IMMIGRAZIONE: AFRICANI IN ITALIA LANCIANO BANCA PER MIGRANTI (ANSA) - MILANO, 7 LUG - Una banca voluta da alcuni immigrati africani in Italia, con lo scopo di sostenere microinvestimenti in patria e facilitare le rimesse nei Paesi di origine. Promotore del progetto della Unicontinental Bank (Banca Etica della Diaspora Africana), presentato oggi in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, e' Francis Sietchiping, un medico camerunese con un master in Bocconi: ''l'idea di fondare una banca - ha spiegato assieme ad altri immigrati che partecipano all'iniziativa - nasce dalla volonta' degli africani della diaspora di disporre di uno strumento di microfinanza''. L'obiettivo e' di rendere operativa la banca, attraverso le necessarie autorizzazioni della Banca d'italia, nel Da oggi parte la raccolta di prenotazione delle azioni: si punta a cinquemila soci con una quota di adesione minima (per gli studenti africani) di 600 euro, ma che sale a euro per chi lavora. ''L'intuizione iniziale - ha spiegato Sietchiping - era quella di facilitare e rendere piu' accessibile il trasferimento di denaro degli immigrati tra l'italia e l'africa, oggi costoso o rischioso''. Sietchiping ricorda infatti che le agenzie di money transfer ''trattengono in media il 15%'' delle rimesse, mentre ''le altissime commissioni'' rendono proibitivo il ricorso ai corrieri, tra l'altro non sempre legali. La Unicontinental Bank, che avra' sede in Italia e sara' presente in alcuni paesi africani (inizialmente Senegal, Mali, Costa d'avorio, Ghana e Camerun), finanziera' investimenti in patria da parte degli immigrati, si occupera' di trasferire denaro e offrira' finanziamenti (anche senza garanzie reali), mutui, prestiti e altri prodotti finanziari con costi in linea con il suo carattere etico. (ANSA). ALG

6 MF-Dow Jones News Indietro Banche: nasce prima 'Banca Etica della Diaspora Africana' 07/07/ ROMA (MF-DJ)--E' stato presentato oggi, con una Conferenza Stampa, presso la Camera dei Deputati, il progetto della prima 'Banca Etica della Diaspora Africana', nato e voluto dagli africani della diaspora con lo scopo di consentire microinvestimenti nel paese di origine e per facilitare il ritorno in patria e contribuire alla lotta della poverta' in Africa. "Sono molto felice - ha affermato in una nota Sandro Gozi, Capogruppo del Partito Democratico alla Commissione per le politiche dell'unione Europea - di poter ospitare alla Camera dei Deputati la presentazione della Banca Etica della diaspora africana. Progetti come questo sono fondamentali per lo sviluppo economico e sociale.l'avvio dell'imprenditorialita' delle persone migranti rappresenta infatti il punto piu' avanzato di una nuova strategia di integrazione economica e sociale. Le istituzioni devono esserne testimoni e promotrici". L'idea, nata agli inizi del 2000, e' di Francis Sietchiping, medico camerunese diplomato all'mba della Sda Bocconi nel "L'idea di fondare una banca - ha detto Sietchiping - che si chiamera' Unicontinental Bank (Banca Etica della Diaspora Africana) nasce dalla volonta' degli africani della diaspora di disporre di uno strumento di microfinanza, per dotarsi di un'istituzione bancaria di microcredito. L'intuizione iniziale era quella di facilitare e rendere piu' accessibile il money transfer degli immigrati tra l'italia e l'africa, oggi costoso o rischioso. Le agenzie di money transfer, il cui modello si basa sull'immobilizzazione del denaro di alcuni promotori privati, trattengono in media il 15% e in alcuni casi possono soffrire di mancanza di liquidita', rendendo impossibile l'operazione. L'alternativa e' l'utilizzo di corrieri che portano le banconote in Africa, non sempre legalmente,che al momento e' quasi proibitiva per gli immigrati a causa delle altissime commissioni. Ci sono gia' stati diversi tentativi di risolvere il problema, ma sono sempre naufragati di fronte alla diffidenza della comunita' africana nei confronti di finanziarie non possedute dagli utenti del servizio". "L'idea di base della Unicontinental Bank - ha commentato Enrico Bocchi,

7 partner strategico dell'iniziativa - e' formalizzata in uno strumento che si chiamera' Conto 122 (one-to-two, uno a due): un conto unico, che puo' pero' essere alimentato o prosciugato da due punti, uno in Italia e uno in Africa. E' dimostrato che esiste un notevole flusso di denaro dall'africa all'italia, dovuto soprattutto all'acquisto di tecnologie produttive da parti degli imprenditori". "Questi imprenditori allo stato attuale - ha aggiunto Alessandro Pedrini, partner del progetto - o vengono sensibilmente tassati o sfidano la legge e si assumono forti rischi esportando il denaro illegalmente, una situazione che i governi africani vorrebbero correggere, tanto che gli ambasciatori in Italia di Camerun, Senegal, Mali, Costa d'avorio e Burkina Faso sono stati contattati e alcuni di loro si sono resi disponibili a entrare nel comitato di garanzia di Unicontinental". "Per noi Africani nel Mondo - ha detto Raymond Kouassi Kouakou, Imprenditore e presidente l'associazione Africani Nel Mondo - poter contare su una struttura di questo tipo vuol dire molto. Vuol dire poter accedere al credito piu' facilmente, cosa che ora e' piuttosto difficile, vuol dire dare una speranza ai nostri imprenditori e alle nostra famiglie. Vuol dire aver la possibilita' di creare qualcosa in africa e di tornarci". "L'iniziativa - ha affermato Remy Chassem, consulente africano del progetto - verrebbe percio' incontro sia agli interessi degli imprenditori che a quelli governativi. Per Unicontinental e' gia' pronto un piano di sviluppo di attivita' che vadano al di la' di quella del money transfer. Stiamo studiando meccanismi che garantiscano il mantenimento della proprieta' diffusa e contiamo di reinvestire pressoche' tutto il guadagno. La prima attivita' accessoria dovrebbe essere quella di microcredito e consulenza per l'avvio di attivita' produttive in Africa; potrebbe seguire un'assicurazione sanitaria che assicuri l'accesso a un'assistenza di qualita' e, in prospettiva, potrebbe far ripartire un progetto di telemedicina." Secondo il Professor Esoh Elame dell' Universita' Ca' Foscari di Venezia, "la Banca Etica per lo sviluppo sostenibile dell'africa e' quindi uno strumento finanziario per: dare credito alle iniziative socioeconomiche, ambientali, culturali degli immigrati africani in Italia che si muovono nella direzione di un vero sviluppo sostenibile con valore aggiunto nella salvaguardia e la promozione della diversita' culturale materiale e immateriale del continente nero; garantire la promozione dei diritti civili ed ambientali delle popolazioni autoctoni sostenendo anche azioni mirate di economia solidale ispirate dal sistema di pensiero africano". Com/mur (fine) MF-DJ NEWS

8 AFRICA: NASCE LA PRIMA BANCA ETICA DELLA DIASPORA (ASCA) - Roma, 7 lug - Parte il progetto della prima Banca Etica della Diaspora Africana, nato e voluto dagli africani della diaspora con lo scopo di consentire microinvestimenti nel paese di origine, facilitare il ritorno in patria e contribuire alla lotta della poverta' in Africa. ''Sono molto felice - ha commentato Sandro Gozi, Capogruppo del Partito Democratico alla Commissione per le politiche dell'unione Europea - di poter ospitare alla Camera dei Deputati la presentazione della Banca Etica della diaspora africana. Progetti come questo sono fondamentali per lo sviluppo economico e sociale. L'avvio dell'imprenditorialita' delle persone migranti rappresenta infatti il punto piu' avanzato di una nuova strategia di integrazione economica e sociale. Le istituzioni devono esserne testimoni e promotrici''. L'idea, nata agli inizi del 2000, e' di Francis Sietchiping, un medico camerunese diplomato all'mba della Sda Bocconi nel ''L'idea di fondare una banca - ha detto Sietchiping - che si chiamera' Unicontinental Bank (Banca Etica della Diaspora Africana) nasce dalla volonta' degli africani della diaspora di disporre di uno strumento di microfinanza, per dotarsi di un'istituzione bancaria di microcredito. L'intuizione iniziale era quella di facilitare e renedere piu' accessibile il money transfer degli immigrati tra l'italia e l'africa, oggi costoso o rischioso. Le agenzie di money transfer, il cui modello si basa sull'immobilizzazione del denaro di alcuni promotori privati, trattengono in media il 15% e in alcuni casi possono soffrire di mancanza di liquidita', rendendo impossibile l'operazione. L'alternativa e' l'utilizzo di corrieri che portano le banconote in Africa, non sempre legalmente, che al momento e' quasi proibitiva per gli immigrati a causa delle altissime commissioni. Ci sono gia' stati diversi tentativi di risolvere il problema, ma sono sempre naufragati di fronte alla diffidenza della comunita' africana nei confronti di finanziarie non possedute dagli utenti del servizio''. fcz/sam/alf

9 Economia Immigrati/ Nasce la prima banca etica per aiutare l'africa Sostenuta dagli africani in Italia per combattere la povertà postato 52 min fa da APCOM Una banca etica della Diaspora africana, un progetto per aiutare gli africani in Italia a fare investimenti nel paese di origine e combattere la povertà. E' questo l'obiettivo della Unicontinental Bank, la prima banca etica voluta dagli africani della diaspora presentata questa mattina alla Camera a Roma L'idea è nata, agli inizi del 2000, ad un medico camerunese Francis Sietchiping, che ha condiviso e portatoavanti il progetto con alcuni compagni dell'all'mba della Sda Bocconi dove si è diplomato nel "L'idea di fondare una banca - ha detto Sietchiping - nasce dalla volontà degli africani della diaspora di disporre di uno strumento di microfinanza, per dotarsi di un'istituzione bancaria di microcredito. L'intuizione iniziale era quella di facilitare il money transfer degli immigrati tra l'italia e l'africa, oggi costoso o rischioso". Le agenzie di money transfer, il cui modello si basa sull'immobilizzazione del denaro di alcuni promotori privati, trattengono in media il 15% e in alcuni casi possono soffrire di mancanza di liquidità, rendendo impossibile l'operazione. L'alternativa è l'utilizzo di corrieri che portano le banconote in Africa, non sempre legalmente, che al momento è quasi proibitiva per le altissime commissioni. "L'idea di base della Unicontinental Bank - ha commentato Enrico Bocchi, partner strategico dell'iniziativa - è formalizzata in uno strumento che si chiamerà Conto 122 (one-to-two, uno a due): un conto unico, che può però essere alimentato o prosciugato da due punti, uno in Italia e uno in Africa. E' dimostrato che esiste un notevole flusso di denaro dall'africa all'italia, dovuto soprattutto all'acquisto di tecnologie produttive da parti degli imprenditori". "Questi imprenditori allo stato attuale - ha aggiunto Alessandro Pedrini, partner del progetto e MBA come Sietchiping - o vengono sensibilmente tassati o sfidano la legge e si assumono forti rischi esportando il denaro illegalmente, una situazione che i governi africani vorrebbero correggere, tanto che alcuni tra gli ambasciatori in Italia di Camerun, Senegal, Mali, Costa d'avorio e Burkina Faso si sono detti disponibili a entrare nel comitato di garanzia di Unicontinental"

10 Microcredito per l'africa Presentato alla Camera il progetto di Unicontinental Bank per i microinvestimenti degli emigrati e facilitarne il ritorno in patria

11 Banche: nasce prima 'Banca Etica della Diaspora Africana' ROMA (MF-DJ)--E' stato presentato oggi, con una Conferenza Stampa, presso la Camera dei Deputati, il progetto della prima 'Banca Etica della Diaspora Africana', nato e voluto dagli africani della diaspora con lo scopo di consentire microinvestimenti nel paese di origine e per facilitare il ritorno in patria e contribuire alla lotta della poverta' in Pubblicità Africa. "Sono molto felice - ha affermato in una nota I TEMI DEL GIORNO Sandro Gozi, Capogruppo del Partito Democratico alla Commissione per le politiche dell'unione Europea - di poter ospitare alla Camera dei Deputati la Benzinai, niente sciopero? presentazione della Banca Etica della I macro-trend in corso... diaspora africana. Progetti come questo Borse, un autunno caldo? sono fondamentali per lo sviluppo economico e sociale.l'avvio Casa: occhio al certificato! dell'imprenditorialita' delle persone migranti Auto: multe più salate! rappresenta infatti il punto piu' avanzato di Il mercato immobiliare turistico una nuova strategia di integrazione economica e sociale. Le istituzioni devono esserne testimoni e promotrici". VIDEO NEWS ULTIM'ORA L'idea, nata agli inizi del 2000, e' di Francis Sietchiping, medico camerunese diplomato all'mba della Sda Bocconi nel "L'idea di fondare una banca - ha detto Sietchiping - che si chiamera' Unicontinental Bank (Banca Etica della Diaspora Africana) nasce dalla volonta' degli africani della diaspora di disporre di uno strumento di microfinanza, per dotarsi di un'istituzione bancaria di microcredito. L'intuizione iniziale era quella di facilitare e rendere piu' accessibile il money transfer degli immigrati tra l'italia e l'africa, oggi costoso o rischioso. Le agenzie di money transfer, il cui modello si basa sull'immobilizzazione del denaro di alcuni promotori privati, trattengono in media il 15% e in alcuni casi possono soffrire di mancanza di liquidita', rendendo impossibile l'operazione. L'alternativa e' l'utilizzo di corrieri che portano le banconote in Africa, non sempre legalmente,che al momento e' quasi proibitiva per gli immigrati a causa delle altissime commissioni. Ci sono gia' stati diversi tentativi di risolvere il problema, ma sono sempre naufragati di fronte alla diffidenza della comunita' africana nei confronti di finanziarie non possedute dagli utenti del servizio". "L'idea di base della Unicontinental Bank - ha commentato Enrico Bocchi, partner strategico dell'iniziativa - e' formalizzata in uno strumento che si chiamera' Conto 122 (one-to-two, uno a due): un conto unico, che puo' pero' essere alimentato o prosciugato da due punti, uno in Italia e uno in Africa. E' dimostrato che esiste un notevole flusso di denaro dall'africa all'italia, dovuto soprattutto all'acquisto di tecnologie produttive da parti degli imprenditori". "Questi imprenditori allo stato attuale - ha aggiunto Alessandro Pedrini, partner del progetto - o vengono sensibilmente tassati o sfidano la legge e si assumono forti rischi esportando il denaro illegalmente, una situazione che i governi africani vorrebbero correggere, tanto che gli ambasciatori in Italia di Camerun, Senegal, Mali, Costa d'avorio e Burkina Faso sono stati contattati e alcuni di loro si sono resi disponibili a entrare nel comitato di garanzia di Unicontinental". "Per noi Africani nel Mondo - ha detto Raymond Kouassi Kouakou, Imprenditore e presidente l'associazione Africani Nel Mondo - poter contare su una struttura di questo tipo vuol dire molto. Vuol dire poter accedere al credito piu' facilmente, cosa che ora e' piuttosto difficile, vuol dire dare una speranza ai nostri imprenditori e alle nostra famiglie. Vuol dire aver la possibilita' di creare qualcosa in africa e di tornarci". "L'iniziativa - ha affermato Remy Chassem, consulente africano del progetto - verrebbe percio' incontro sia agli interessi degli imprenditori che a quelli governativi. Per Unicontinental e' gia' pronto un piano di sviluppo di attivita' che vadano al di la' di quella del money transfer. Stiamo studiando meccanismi che garantiscano il mantenimento della proprieta' diffusa e contiamo di reinvestire pressoche' tutto il guadagno. La prima attivita' accessoria dovrebbe essere quella di microcredito e consulenza per l'avvio di attivita' produttive in Africa;

12 potrebbe seguire un'assicurazione sanitaria che assicuri l'accesso a un'assistenza di qualita' e, in prospettiva, potrebbe far ripartire un progetto di telemedicina." Secondo il Professor Esoh Elame dell' Universita' Ca' Foscari di Venezia, "la Banca Etica per lo sviluppo sostenibile dell'africa e' quindi uno strumento finanziario per: dare credito alle iniziative socioeconomiche, ambientali, culturali degli immigrati africani in Italia che si muovono nella direzione di un vero sviluppo sostenibile con valore aggiunto nella salvaguardia e la promozione della diversita' culturale materiale e immateriale del continente nero; garantire la promozione dei diritti civili ed ambientali delle popolazioni autoctoni sostenendo anche azioni mirate di economia solidale ispirate dal sistema di pensiero africano". Com/mur

13 POL - Banca Etica, Gozi (Pd): Nasce primo progetto per africani in Italia Roma, 7 lug (Velino) - "Nasce il progetto della prima Banca Etica della Diaspora Africana, nato e voluto dagli africani che vivono in Italia con lo scopo di consentire microinvestimenti nel paese di origine e per facilit... (com/sis) 7 lug :55

14 Banca etica: Gozi, "Nasce il primo progetto per gli africani in Italia". Conferenza stampa a Montecitorio martedì 7 luglio. "Nasce il progetto della prima Banca Etica della Diaspora Africana, nato e voluto dagli africani che vivono in Italia con lo scopo di consentire microinvestimenti nel paese di origine e per facilitare il ritorno in patria e contribuire alla lotta della povertà nel proprio paese". Ne dà notizia Sandro Gozi, capogruppo del Pd nella Commissione per le politiche dell Unione Europea, il quale aggiunge che "il progetto verrà presentato martedì 7 luglio, alle ore 13.00, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, in via della Missione 6, insieme a Francis Siechiping Nzepa, ideatore del progetto BEDA, Massimo Lupo, co-redattore del business Plan della UNICONTINENTAL BANK, Enrico Bocchi, Responsabile strategico del progetto BEDA, Raymond Kouassi Kouakou, Presidente Associazione Africani Nel Mondo, Rémy Guemne Chassem, Vice Presidente MCG Scarl, Alessandro Pedrini, Responsabile Comunicazione del progetto BEDA, Carmelo Lupo, già presidente dell'ufficio IVA, ora Agenzia delle entrate".

15 Agenda della settimana / martedì 7 luglio Martedì 7 luglio stampa l'articolo LAVORO E SINDACATI Roma: Iniziativa Cgil Seconda giornata di studio - La crisi, quale nuovo intervento pubblico?. Partecipano il segretariogenerale Guglielmo Epifani e il segretario confederale Agostino Megale (Corso d Italia 25, ore 9.30) Bologna: Riunione Cgil sul Libro bianco del governo, conclude il segretario confederale Fulvio Fammoni ENERGIA Roma: Conferenza stampa congiunta ministero dello Sviluppo Economico-Autorità per l energia per la presentazione delle modalità applicative del Bonus gas. Intervengono il titolare dello Sviluppo economico Claudio Scajola e il presidente dell Autorità Alessandro Ortis (ministero dello Sviluppo Economico, Via Veneto 33, ore 12:30) Roma: presentazione libro Stefano Casertano Sfida all ultimo barile. Partecipano, tra gli altri, Giorgio La Malfa e Davide Tabarelli (via S. Anna 13) IMPRESE Roma: presentazione del volume Finmeccanica - Competenze che vengono da lontano. Interviene il presidente di Confindustria, con Emma Marcegaglia (Auditorium Finmeccanica, Piazza Monte Grappa 4, ore 18) AFRICA Roma: presentazione Banca etica diaspora africana (Camera Deputati, Sala Mappamondo - via della Missione 4, ore 13)

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