Il ruolo degli educatori in NPL Trieste, 16 maggio 2009
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- Agostino Speranza
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1 Il ruolo degli educatori in NPL Trieste, 16 maggio 2009 Alessandra Sila Referente progetto NPL FVG Coordinamento nazionale NPL Associazione Culturale Pediatri Associazione Italiana Biblioteche Centro per la Salute del Bambino ONLUS
2 La lettura mediata dagli educatori La lettura è una pratica sociale con una notevole potenzialità educativa L attenzione alla lettura si intende: - come modalità di interazione sociale - come sviluppo di una relazione con l adulto - come acquisizione di competenze narrative La lettura a scuola aiuta a consolidare nel bambino l abitudine e l amore per la lettura stessa
3 Il ruolo degli educatori e degli insegnanti in NPL Progettare e porre attenzione sulla propria funzione Le conoscenze dovrebbero comprendere: - la potenzialità e i significati della lettura sotto i profili dello sviluppo del bambino - le caratteristiche dei libri adatti a ciascuna età e la produzione editoriale - la riflessione sull ambiente educativo (offerta di attività, valutazione dei risultati, condivisione tra educatori)
4 Il ruolo degli educatori e degli insegnanti in NPL Progettare gli spazi e liberare la lettura - letture di routine (es. ora del racconto) - letture e riletture a richiesta - laboratori (es. drammatizzazione, invenzione, narrazione di episodi autobiografici) - spazi dedicati - apertura al territorio Porre attenzione a e intervenire sul proprio ruolo
5 Le letture routinarie La voce è protagonista il libro un mediatore, un oggetto la voce dà significato al libro il libro prende vita e si riempie di magia i corpi sono vicini la gestione dello spazio avviene attorno al libro e invita ad una intimità straordinaria, anche con gli educatori
6 La rilettura La prima lettura stimola una attenzione centrata sulla storia e un piacere forte La rilettura: - piacere dell anticipazione mentale relativo alla storia conosciuta - piacere più profondo, meditato che porta ad una scoperta di dettagli sfuggiti, che connotano la storia di nuovi aspetti e consentono ulteriori riflessioni.
7 Il rito della lettura Se il rito avviene sempre alla stessa ora e nello stesso luogo, il bambino lo aspetterà e capirà che sta per accadere di nuovo: il soffio della voce sta per sconvolgere l ordinarietà delle cose.
8 Il turn taking l alternanza dei turni Il bambino mentre ascolta e parla si accorge di essere, di esistere in relazione all altro, sia nel rapporto individuale adulto/bambino, sia nel gruppo. Sempre più il bambino interagisce nel momento giusto, quando è il suo turno. Il bambino capisce le regole che rendono possibile l ascolto della voce e quindi apprende l alternanza dei turni.
9 I laboratori Discussi e scelti dai bambini stessi sulla base dei bisogni e delle loro necessità di interpretazione E fondamentale l accettazione della risposta del bambino sia essa positiva che negativa La risposta diventa la sostanza dell intera elaborazione e si trasforma in sostegno alla motivazione La motivazione si sviluppa in un processo temporale e si struttura nell esperienza
10 Dall ascolto al pensiero narrativo Il primo e naturale modo di organizzare l esperienza e la conoscenza è quello narrativo E probabile che anche la comprensione in ambito didattico, sia facilitata dall inserzione di segmenti narrativi Il pensiero narrativo consente di organizzare, interpretare e utilizzare l esperienza in eventi ordinati nel tempo e orientati verso uno scopo (Bruner. 1992)
11 Dall ascolto al pensiero narrativo La narrazione è un processo cognitivo attraverso il quale mettiamo ordine nella nostra esperienza. Lo stesso avviene mentre ascoltiamo una narrazione (interna o socializzata). Narrare significa unire i fatti, prendere decisioni; si riproduce la realtà e la si adegua al vissuto esercitando un controllo cognitivo ed emotivo.
12 Dall ascolto alla elaborazione La lettura (fase di ascolto) può stimolare nel bambino la necessità di esprimersi e creare (fase di elaborazione) che può generare soddisfazione, gioia, maturazione con il conseguente sviluppo di una maggiore stima di sé e del senso di identità che sono gli obiettivi principali della scuola.
13 La condivisione a scuola La dimensione affettiva degli apprendimenti si basa sul coinvolgimento e riconoscimento del bambino nella sua individualità Le indicazioni metodologiche sulle attività connesse alla lettura sono: - la valorizzazione del gioco (finzione, immaginazione, identificazione) - una relazione personale significativa
14 La lettura è importante nello sviluppo delle competenze narrative Caratteristiche della narrazione: - presentare l azione umana rapporto soggetto/oggetto - presentare degli schemi inconsueti - presentare la sequenzialità degli eventi - presentare una prospettiva
15 La lettura è importante nello sviluppo delle competenze per la vita (life skills) Capacità di leggere dentro sé stessi Capacità di riconoscere le emozioni Capacità di governare le tensioni Capacità di analizzare e valutare le situazioni Capacità di prendere decisioni Capacità di risolvere problemi Capacità di affrontare in modo flessibile ogni situazione Capacità di esprimersi Capacità di comprendere gli altri Capacità di interagire e relazionarsi positivamente LIFE SKILLS EDUCATION IN SCHOOLS (OMS, 1993)
16 Il ruolo dell educatore Il bisogno di competenze per la vita rende urgente la riflessione sul ruolo dell educatore che può: - intervenire sul proprio ruolo, riconoscendo per sé una vera e propria funzione educativa - individuare finalità ed obiettivi coerenti con il proprio ruolo - elaborare strategie educative coerenti e capaci di tradurre i contenuti dei libri in competenze per fronteggiare problemi, per interpretare, per progettare ecc.
17 Gli spazi: un ambiente generoso La lettura richiede, oltre alla programmazione, la creazione di angoli e spazi dedicati e delimitati, forniti di libri, in cui si entra insieme all adulto I libri devono essere a portata di mano e collocati in uno spazio definito
18 L apertura al territorio Uso di libri presi in prestito in biblioteca Prestito di libri ad utenti interni/esterni Visite in biblioteca con i bambini Incontri con i genitori Allestimento di un punto informativo per pubblicizzare le attività interne e le opportunità offerte dalla scuola e della biblioteca più vicina (orari, nome e riferimento della bibliotecaria, telefono ecc). Accoglimento degli studenti per i tirocini
19 Tirocini per studenti: Gli adolescenti chiamati a "donare" ai bambini, momenti di tenerezza, coinvolgimento emotivo, etc. hanno dichiarato di aver "ricevuto" a loro volta dai bambini momenti di serenità e tenerezza molto gratificanti. un effetto virtuoso
20 Conclusioni La scuola ha un importanza fondamentale La lettura è un perno centrale nel curriculum scolastico, testimonianza di una scuola che offre strumenti, quali i libri, pregni di promesse ed aspettative per la formazione degli individui L insegnante che insegna ad apprezzare i libri motiva l individuo ad un desiderio di ricerca successivo alla scuola, che non pone limiti al proprio divenire
21 Quando un bambino non legge più è il suo immaginario che sparisce. Offri un libro nuovo a un bambino povero, offri la lettura in regalo! Fondazione per l alfabetizzazione
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