(Avv. Stefano Spinelli) deliberatamente e reiteratamente nei luoghi di lavoro nei confronti della vittima individuata, il

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "(Avv. Stefano Spinelli) deliberatamente e reiteratamente nei luoghi di lavoro nei confronti della vittima individuata, il"

Transcript

1 Mobbing e risarcimento del danno del lavoratore (Saggio di Stefano Spinelli) Il mobbing può essere definito una forma di terrore e di violenza psicologica che si realizza deliberatamente e reiteratamente nei luoghi di lavoro nei confronti della vittima individuata, il lavoratore, da parte del datore di lavoro, dei superiori gerarchici o dei colleghi. Come è noto, il fenomeno è stato studiato e teorizzato dal dott. Heinz Leymann, psicologo tedesco emigrato in Svezia, a partire dalla metà degli anni Ottanta, e adattato alla situazione del mondo del lavoro in Italia dal dott. Harald Ege nel corso degli anni Novanta. Se da una parte è possibile affermare che un fisiologico conflitto, nel mondo del lavoro, tra impresa e lavoratore è sempre esistito e sempre esisterà, dall altra parte è necessario sottolineare che non ogni conflitto rientra nel fenomeno mobbing, dovendosi pertanto rifuggire facili generalizzazioni ( tutto è mobbing, niente è mobbing, con le parole del Giudice dott. Sorgi del Tribunale di Forlì, Sezione di Lavoro, estensore di una delle prime e più rilevanti pronunce sul tema), pericolose tanto per i lavoratori quanto per gli operatori del diritto. È necessario quindi evitare il rischio di idealizzare tale concetto come rimedio per tutti i mali della vita relazionale che si presentino in ambito lavorativo, ma anche il rischio di farvi rientrare aspetti deformanti della relazione lavorativa che siano già forniti di idonea sanzione prevista dall ordinamento (quali ad esempio dequalificazioni, trasferimenti illegittimi, licenziamenti ingiustificati, violenze, lesioni )... (Avv. Stefano Spinelli - Persona e danno) Mobbing e risarcimento del danno del lavoratore (Avv. Stefano Spinelli) 1) Il fenomeno giuridico mobbing. Il mobbing può essere definito una forma di terrore e di violenza psicologica che si realizza deliberatamente e reiteratamente nei luoghi di lavoro nei confronti della vittima individuata, il lavoratore, da parte del datore di lavoro, dei superiori gerarchici o dei colleghi. Come è noto, il fenomeno è stato studiato e teorizzato dal dott. Heinz Leymann, psicologo tedesco emigrato in Svezia, a partire dalla metà degli anni Ottanta, e adattato alla situazione del mondo del lavoro in Italia dal dott. Harald Ege nel corso degli anni Novanta. Se da una parte è possibile affermare che un fisiologico conflitto, nel mondo del lavoro, tra impresa e lavoratore è sempre esistito e sempre esisterà, dall altra parte è necessario sottolineare che non ogni conflitto rientra nel fenomeno mobbing, dovendosi pertanto rifuggire facili generalizzazioni ( tutto è mobbing, niente è mobbing, con le parole del Giudice dott. Sorgi del Tribunale di Forlì, Sezione di Lavoro, estensore di una delle prime e più rilevanti pronunce sul tema), pericolose tanto per i lavoratori quanto per gli operatori del diritto. È necessario quindi evitare il rischio di idealizzare tale concetto come rimedio per tutti i mali della vita relazionale che si presentino in ambito lavorativo, ma anche il rischio di farvi rientrare aspetti deformanti della relazione lavorativa che siano già forniti di

2 idonea sanzione prevista dall ordinamento (quali ad esempio dequalificazioni, trasferimenti illegittimi, licenziamenti ingiustificati, violenze, lesioni ). Eliminati i rischi suddetti, emerge finalmente la potenzialità e l importanza della figura del mobbing, perché: a) consente di sanzionare comportamenti del datore di lavoro che altrimenti non sarebbero contestabili dal dipendente, in quanto non rilevanti singolarmente o per i quali l ordinamento non prevede alcuna tutela; b) consente di recuperare a tutela fatti lesivi scaduti, ovvero risalenti nel tempo, i quali possono essere valutati non come fotografie isolate, ma come fotogrammi del più complesso fenomeno mobbing, ricostruendo così la storia lavorativa del dipendente a dimostrazione di una vicenda persecutoria; c) consente di risarcire danni alla salute psicofisica altrimenti difficilmente risarcibili, perchè attinenti alla sfera esistenziale e della dignità umana del lavoratore. Circa i comportamenti c.d. mobbizzanti, va detto che esistono comportamenti che possono dirsi tipici, perché già espressamente previsti dall ordinamento come illeciti e contrari a norme legislative e/o contrattuali, e quindi contra legem; ed altri comportamenti atipici di per sé (forse) neutri che, letti teleologicamente tra loro ed in rapporto ai primi, permettono di ricostruire un quadro vessatorio e persecutorio nei confronti del lavoratore. Tra i primi, possono ricordarsi a titolo esemplificativo: trasferimento e/o spostamento di posto di lavoro illegittimi e/o ingiustificati; mutamento di mansioni ed altri episodi dequalificanti, in violazione dell art c.c.; licenziamento illegittimo; mancata ottemperanza da parte del datore di lavoro di richieste di motivi formulati per iscritto, in violazione delle norme contrattuali; illegittime sanzioni disciplinari; mutamenti di sede senza rispetto dei criteri (anzianità, situazione familiare, di salute) individuati dalla contrattazione collettiva; omissione di ogni provvedimento cautelativo, a seguito di esito di visite mediche chieste dal lavoratore; lesioni personali; ingiurie; molestie Tutti questi fatti possono essere perseguiti in giudizio indipendentemente ed a prescindere dall esistenza o meno di ipotesi di mobbing. Tuttavia è evidente che essi possono costituire altresì la manifestazione di una situazione persecutoria di più ampia portata. Tra i comportamenti atipici o neutri, possono ricordarsi: mancato riconoscimento di alcuna promozione e/o aumento di stipendio in precedenza concessi; mancata partecipazione a corsi di

3 formazione ai quali in precedenza si aveva accesso; diminuzione delle qualifiche professionali; privazione di c.d. benefit o privilegi prima goduti; pluralità di mutamenti di mansioni in un breve lasso temporale, indipendentemente dal fatto che siano sorretti da reali esigenze di servizio; collocazione (indipendentemente dal fatto se legittima o meno) in posizione sott ordinata a colleghi con qualifica inferiore e prima sottoordinati, o collocazione (non importa se legittima o meno) in posizione equiparata a collega di livello inferiore; trasferimento in posizioni lavorative ristrutturate ad esaurimento (c.d. rami o binari morti); trasferimento di altro collega nel posto ricoperto; mancata risposta alle contestazioni sulle scelte datoriali nei confronti dell interessato, o all interessamento delle organizzazioni sindacali; licenziamento per superamento del periodo di comporto, quando la malattia è conseguenza della situazione vissuta in ambiente lavorativo; collocazione in ambiente lavorativo non adeguato alla posizione; isolamento della persona dal contesto lavorativo (ad es. frequenti litigi con i colleghi, silenzio dei colleghi allorché il lavoratore discriminato entra nella stanza, esclusione da feste aziendali o altre attività sociali, continui rifiuti delle proprie proposte di carattere professionale) L esperienza offre in questi casi bisogna dire, purtroppo una casistica quanto mai ampia! Questi fatti sono di per sé solitamente neutri, non originando una diretta responsabilità datoriale; ma considerati unitariamente e da un punto di vista dinamico rilevano ad integrare e completare la fattispecie di un illecito comportamento vessatorio e persecutorio del datore di lavoro (o dei colleghi) nei confronti del dipendente, qualora assumano e dovrà essere provato in giudizio i caratteri della rilevanza in rapporto all aggressione effettuata, della sistematicità e della reiterazione nel tempo; qualora cioè siano idonei a determinare una lesione psicofisica nel dipendente causalmente riferibile alla situazione vissuta nell ambiente lavorativo. Al riguardo anche la Corte di Cassazione ha ormai accolto il principio per cui, alle condizioni appena enunciate, anche un comportamento astrattamente lecito può essere fonte di risarcimento del danno, per violazione della norma di chiusura di cui all art c.c., che impone al datore di lavoro di tutelare l integrità psicofisica e la personalità morale del lavoratore, e degli obblighi generali di buona fede e correttezza di cui agli artt e 1375 c.c. (Cass. civ., n. 475). Al fine di valutare l idoneità dei comportamenti persecutori, soprattutto atipici, a produrre una lesione psicofisica al lavoratore, secondo i criteri della rilevanza, della sistematicità e della reiterazione sopra menzionati, potrà farsi ricorso agli strumenti tratti dalla psicologia internazionale del lavoro ( il test di mobbing LIPT modificato Ege, test elaborato da Leymann e riadattato da Ege alla realtà italiana), che individua come parametri di riconoscimento del mobbing i sette seguenti: ambiente in cui si svolge il conflitto; frequenza delle azioni ostili; durata; tipo di azioni; dislivello degli antagonisti; andamento secondo fasi successive (le sei fasi del modello Ege); intento persecutorio.

4 2) Mobbing e danno. Individuati, pur nella genericità che la sintesi richiede, gli elementi caratteristici del mobbing, ci si può addentrare nell argomento, quanto mai vasto, aperto ed in continua evoluzione, della risarcibilità del danno causato dal mobbing. Si tratta di un argomento sicuramente controverso, a causa della complessità del danno psichico, della individuazione del nesso di causalità, della quantificazione del danno, della difficoltà per l operatore di orientarsi sulle voci di danno da risarcire, anche in seguito all introduzione nel nostro ordinamento della nuova figura del danno esistenziale. Tuttavia - ci si permetta di considerare preliminarmente - qualsiasi tipo di risarcimento per equivalente, in ipotesi di mobbing, non è in grado di restituire ciò che la vittima ha perduto con la lesione subita, poiché nessuna offesa arrecata ad un diritto della persona può realmente venire cancellata o compensata. Né potrà considerarsi l emergente danno esistenziale come una voce di danno omnicomprensivo, capace di coprire ogni lesione in astratto rinvenibile, dovendo quindi essere affiancato, se del caso, da altre voci di danno (patrimoniale, morale, biologico ). Al danno esistenziale, dunque, si deve fare ricorso in via equitativa, ex artt e 2056 c.c., e residuale, quale ipotesi aggiuntiva rispetto alle altre voci risarcitorie. Illuminante in tal senso è l affermazione del dott. Ege, per cui il mobbing è sicuramente una notevole fonte di pregiudizi per chi ne è vittima e non solo di danni biologici in senso ampio, ma anche di peculiari forme di danno che da esso derivano per l esistenza stessa del soggetto leso (H. Ege, La valutazione peritale del danno da mobbing, Milano, 2002, pag. 94). a) Danno biologico. Come afferma Ege, dal punto di vista medico-legale è ormai opinione diffusa che il mobbizzato può presentare una lunga serie di disturbi, somatizzazioni e vere e proprie malattie che possono protrarsi per un lungo periodo o divenire croniche ed irreversibili, raggiungendo anche quadri clinici di severa gravità. Nella maggior parte dei casi, come emerge dagli studi di settore, la vittima di mobbing accusa sintomi e malesseri a carico di organi od apparati che sono strettamete legati a patologie psicosomatiche, comunemente derivanti dalla depressione reattiva all ambiente lavorativo o allo stress occupazionale (H.Ege, op. cit., pag. 94).

5 Le lesioni e violazioni subite dal lavoratore alla propria integrità psico-fisica, a prescindere dalla sussistenza di alcun danno di carattere patrimoniale, sono risarcibili quale danno biologico (si veda Corte Cost. n. 184/1986), una volta accertato il rapporto cronologico tra lesione e fatto illecito, nonché il rapporto di adeguatezza, qualitativa e quantitativa, tra danno lamentato e fatto illecito; il risarcimento che ne deriva può essere calcolato secondo i tradizionali criteri in uso nei Tribunali. b) Danno patrimoniale. Se è vero che il mobbing può produrre danni alla sfera psico-fisica, è ancor più vero che, anche (ma non solo) in conseguenza di tale lesione, il soggetto mobbizzato ha subito o subirà ripercussioni sulle sue possibilità lavorative future, sia in termini di capacità lavorativa, e quindi di guadagno, sia in termini di prospettive di avanzamento professionale, sia infine in termini di reimpiego in altro contesto lavorativo. Al riguardo, i dati statistici ci soccorrono nell affermare che una buona percentuale di lavoratori mobbizzati, in corso o all esito della vicenda lavorativa di mobbing, si sono visti loro malgrado costretti a dimettersi, o a richiedere la mobilità o il prepensionamento, ovvero in casi estremi ad essere licenziati (soprattutto per eccessiva morbilità): il tutto con serie ed oggettive difficoltà successive per reinserirsi ex novo nel mercato del lavoro, riciclarsi nella propria professionalità ed affrontare la disoccupazione forzata e/o l arrivo dell età pensionabile ancora lontana (H.Ege, op. cit., pag. 95). Il danno patrimoniale da mobbing si configura quindi, solitamente, come: - danno da demansionamento o dequalificazione professionale o per perdita di professionalità pregressa (Trib. Torino , estensore dott. Ciocchetti, avente ad oggetto una fattispecie in cui durante un periodo di malattia di una dipendente, il datore di lavoro assume altra dipendente alla quale affida una posizione di lavoro pressoché sovrapponibile a quella della ricorrente, la quale al suo ritorno in azienda dalla malattia viene assegnata a mansioni diverse che, pure rientrando astrattamente nell ambito dell inquadramento di appartenenza, non assicurano la professionalità pregressa): la prevalente giurisprudenza, specie di merito, è orientata al riguardo nel riconoscere una mensilità di retribuzione, o una percentuale della stessa, per ogni mese di demansionamento; la Corte di Cassazione, seguita anche da giudici di merito, frequentemente procede ad una liquidazione in via equitativa ex artt e 2056 c.c..; - danno emergente: spese mediche e cure sostenute a causa della malattia psico-fisica ingenerata dagli attacchi mobbizzanti;

6 - danno da lucro cessante: riflessi negativi dovuti alla riduzione della capacità di lavoro, e quindi di produrre reddito, o alla perdita di chances; - danno da licenziamento illegittimo o da dimissioni per giusta causa: risarcimento, nel primo caso, secondo i criteri risarcitori di cui alle leggi n. 300/70, n. 108/90 e n. 604/66, e in caso di licenziamento caratterizzato da un quid pluris consistente nella particolare offensività, in quanto lesivo del decoro e dell immagine del lavoratore: c.d. licenziamento ingiurioso anche una ulteriore indennità risarcitoria per gli ulteriori danni subiti in termini di vita di relazione o perdita di capacità professionale, di cui deve essere fornita la prova (Cass. civ., sez. lav., n ; n ); nel secondo caso, risarcimento secondo i criteri forniti dagli artt e 2119 c.c.; c) Una considerazione particolare deve essere poi concessa alle voci del danno esistenziale e del danno morale. Ciò perché nelle ipotesi di mobbing ci si trova di fronte prima di tutto ad una lesione della personalità della vittima: la lesione della salute, soprattutto se il bene «salute» viene inteso nel significato più ristretto di violazione dell integrità psico-fisica, può avere luogo come invece anche non ricorrere Ciò che invece è sempre presente è la lesione della sfera morale della personalità, della dignità, di quell interesse a vedere tutelata la propria personalità morale (art c.c.) (così P.G.Monasteri-M.Bona-U.Oliva, Mobbing. Vessazioni sul lavoro, Milano, 2000, pagg. 56 e 57). I) Sotto il profilo del danno esistenziale, la giurisprudenza di merito (in particolare Trib. Forlì, , est. Dott. Sorgi), sollevando dubbi sulla tradizionale tripartizione danno biologico danno patrimoniale danno morale, strumento riduttivo di tutela in quanto lascia sforniti di adeguata copertura spazi oramai troppo ampi, ha riconosciuto il danno psichico da mobbing quale danno alla vita di relazione, che si realizza ogni qual volta il lavoratore viene aggredito nella sfera della dignità senza che tale aggressione offra sbocchi per altra qualificazione risarcitoria. Ancora: il danno esistenziale appare particolarmente congeniale alla situazione del mobbing poiché è la qualità della vita del lavoratore mobbizzato a risentirne principalmente, con tutte le conseguenza anche nell ambito familiare (si pensi al doppio mobbing). Dove per doppio mobbing si intende l ipotesi in cui il disagio sul lavoro vissuto dal mobbizzato va a minare le relazioni personali all interno della sua famiglia, che è inizialmente conforto ed appoggio per il lavoratore ma che, a lungo andare, a causa della rabbia, insoddisfazione o depressione trasferita su di essa dalla vittima di mobbing, finisce nei casi più deteriori, per andare in crisi essa stessa. In questi casi, inconsciamente, la vittima di mobbing diventa in ambito familiare una minaccia per l integrità e la salute della famiglia e dei suoi componenti, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dei rapporti familiari. Il doppio mobbing indica la situazione in cui la vittima si viene a

7 trovare in questo caso: sempre bersagliata sul posto di lavoro e per di più privata della comprensione e dell aiuto della famiglia (da H. Ege, Cos è il mobbing?). La categoria del danno esistenziale ben si sposa quindi con gli effetti devastanti del mobbing, poiché tutela quelle situazioni in cui, anche al di fuori dei casi di malattia fisica e psichica (si veda Trib. Pisa, est. Nisticò, , in cui si legge: il danno conseguente alla violazione dell art c.c., per la parte in cui tutela la personalità morale del lavoratore, non corrisponde sempre e solo al c.d. danno biologico, cioè a quel danno che comprometta la capacità di relazionare nella vita civile mediante la causazione di un pregiudizio fisico e psichico ), si possono verificare oggettivi peggioramenti delle condizioni esistenziali della vita di relazione della persona riguardanti diritti primari e costituzionalmente tutelati, e altresì perché consente di sanzionare condotte plurioffensive, vale a dire le cui conseguenze si ripercuotono su vari piani della vita del mobbizzato. Il danno esistenziale quindi consente di superare da una parte la strettoia del danno biologico, sussistente solo in presenza di una lesione psico-fisica, e dall altra la strettoia del danno morale, risarcibile solo allorché derivante da un fatto illecito previsto come reato (P.G.Monasteri-M.Bona-U.Oliva, op. cit., pag. 92). Al riguardo autorevole dottrina ha osservato che la monetizzazione dei valori della personalità umana non mortifica la persona bensì contribuisce a fornire una concreta risposta ad elementari istanze di tutela dell individuo, superando le angustie e strettoie delle regole della medicina legale e del danno biologico e morale (A. Pizzoferrato, Mobbing e danno esistenziale, in Contratto e Impresa, Saggi, 2002). La liquidazione del danno non potrà che avere luogo, necessariamente, attraverso il ricorso a criteri equitativi, tenendo conto di ogni elemento che consenta di adeguare la somma alle circostanze del caso: la sofferenza della vittima, la durata della condotta illecita, la gravità delle lesioni, lo sconvolgimento della vita della vittima, evitando per contro ogni liquidazione meramente simbolica (P.G.Monasteri-M.Bona-U.Oliva, op. cit., pagg. 97 e 98, con richiamo alla sentenza Trib. Verona, , in Dir. Informazione e Informatica, 1996, 576). Dal punto di vista probatorio, importante è poi sottolineare, richiamandosi alla già citata sentenza Trib. Forlì, , est. Dott. Sorgi, che in quanto ci si muove nell ambito della responsabilità contrattuale ex art c.c. (da interpretarsi, secondo il recente orientamento della Corte di Cassazione, come non limitato al rispetto della legislazione in materia di prevenzione degli infortuni, comportando per il datore il divieto di porre in essere direttamente o per mano di sottoposti o collaboratori, al cui controllo egli è tenuto nell ambito aziendale, qualsivoglia

8 comportamento lesivo del diritto all integrità psicofisica del lavoratore : Cass. civ., n. 5491), spetterà al datore di lavoro, se vuole evitare profili di responsabilità ogni volta che il lavoratore abbia subito un danno esistenziale, dimostrare di aver posto in essere tutte le misure necessarie per tutelare l integrità psicofisica del lavoratore, al quale al contrario spetterà la prova del nesso causale tra evento lesivo e comportamento datoriale (così anche Cass. civ., n e n. 1307). II) Sotto il profilo del danno morale (c.d. pretium doloris), devono essere ricompresi il dolore, le sofferenze dell animo e spirituali, ed i perturbamenti subiti da un individuo in seguito ad un fatto ingiustamente cagionatogli, che sia previsto e punito astrattamente dalla legge come reato (Corte Cost., ordinanza e sentenza n. 372). È chiaro in tal senso il disposto dell art c.c., come comunemente interpretato in riferimento all art. 185 del codice penale. Detto danno viene risarcito attraverso la liquidazione di una somma di denaro (pecunia doloris), che non esclude il risarcimento del danno biologico, del danno patrimoniale e del danno esistenziale, e che sarà determinata nel suo ammontare in via necessariamente equitativa. La prassi giurisprudenziale (e assicurativa, in materia di infortunistica) ha introdotto il noto criterio di collegamento tra danno morale e danno biologico, riconoscendo come risarcimento del danno morale una somma variabile tra il ¼ ed il ½ della somma liquidata come risarcimento del danno biologico, a seconda della entità dello stesso (in tal senso anche Cass. civ., sez. III, n. 134). È evidente tuttavia che in questo campo, più che in altri, avrà spazio la discrezionalità del giudice, il quale incontrerà due limiti: - in primo luogo si dovrà tenere conto di tutti gli elementi della fattispecie (Cass. civ., n. 2677; n. 5944); - in secondo luogo si dovrà rispettare l esigenza di una razionale correlazione tra entità del danno ed equivalente pecuniario, in modo che il quantum non rappresenti un simulacro o una parvenza di risarcimento (Cass. civ., n. 4671). Con sentenza il Tribunale di Pisa, est. Nisticò, ad esempio, ha condannato la persona individuata come diretto responsabile dei comportamenti mobbizzanti al risarcimento del danno morale: poiché la fattispecie esaminata in astratto configura ipotesi delittuosa, sul piano extracontrattuale il solo - autore del fatto - deve essere condannato al risarcimento dei danni morali che, tenuto conto delle circostanze concrete e della reiteratezza degli episodi, può essere quantificato in L (pari alla metà della somma liquidata a titolo di danno esistenziale). Tale risarcimento non può essere posto a carico anche del datore di lavoro, nei cui confronti non è ipotizzabile alcuna violazione di ipotesi penalmente rilevante.

9 Avv. Stefano Spinelli Riferimenti bibliografici e giurisprudenziali: - H. EGE, La valutazione peritale del danno da mobbing, Milano, 2002; - H. EGE, Cos è il mobbing, Prima Associazione Italiana contro Mobbing e Stress Psico-sociale; - P.G. MONATERI M. BONA U. OLIVA, Mobbing. Vessazioni sul lavoro, Milano, 2000; - A. PIZZOFERRATO, Mobbing e danno esistenziale, in Contratto e Impresa, Saggi, 2002; - L. GRECO, Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro, da Guida al Lavoro, 2003, n. 2; - Corte Costituzionale, sentenza n. 186/84; - Corte Costituzionale, ordinanza ; - Corte Costituzionale, sentenza n. 372; - Cassazione civile, n. 475; - Cassazione civile, n ; - Cassazione civile, n ; - Cassazione civile, n. 5491; - Cassazione civile, n. 1307; - Cassazione civile, n. 4671; - Cassazione civile, sez. III, n. 134; - Cassazione civile, n. 2677; - Cassazione civile, n. 5944; - Tribunale Torino, , est. Dott. Ciocchetti; - Tribunale Forlì, , est. Dott. Sorgi;

10 - Tribunale Pisa, , est. Dott. Nisticò; - Tribunale Verona, , in Diritto Informazione e Informatica, 1996, 576. ( da )

Mobbing e tutela delle condizioni di lavoro

Mobbing e tutela delle condizioni di lavoro Circolare n. 9/09 del 28.settembre.2009* Mobbing e tutela delle condizioni di lavoro Mobbing nei luoghi di lavoro Nozione. Con l espressione mobbing si intende la sequenza di atti o comportamenti posti

Dettagli

1. Cos è e come si sviluppa. In particolare concetto ed elementi che lo distinguono dal mobbing

1. Cos è e come si sviluppa. In particolare concetto ed elementi che lo distinguono dal mobbing 1. Cos è e come si sviluppa. In particolare concetto ed elementi che lo distinguono dal mobbing Straining (dall inglese «forzatura» o «mettere sotto pressione») è: una situazione di stress forzato del

Dettagli

IL DANNO DA VACANZA ROVINATA

IL DANNO DA VACANZA ROVINATA Aspetti sostanziali: con danno da vacanza rovinata s intende: la lesione dell interesse del turista al pieno godimento del proprio tempo libero ed, in particolare, della occasione di svago e di divertimento

Dettagli

LE ALTRE CATEGORIE DEL DANNO INGIUSTO Consuela Cigalotti DANNO INGIUSTO Secondo la definizione del codice civile è da considerarsi danno ingiusto,, il danno prodotto non iure,, ( comportamento non giustificato

Dettagli

Cass. Sez. III 02 Luglio 2010 n 15706

Cass. Sez. III 02 Luglio 2010 n 15706 Il danno tanatologico Cass. Sez. III 02 Luglio 2010 n 15706 Veronica Maina Valeria Mastrolembo Barnà Parti Familiari della vittima Generali Assicurazioni SpA T.R. Fatti Il minore viaggiava sul ciclomotore

Dettagli

Oltre il Mobbing lo Straining

Oltre il Mobbing lo Straining Oltre il Mobbing lo Straining Bruno Epifania Componente CUG ENEA nominato dall amministrazione dell Agenzia Convegno CUG ENEA Mobbing e Discriminazione. Parliamone Roma 20 maggio 2014 Parliamo anche di

Dettagli

FATTI ILLECITI. Responsabilità da fatto illecito. (art. 2043 c.c.)

FATTI ILLECITI. Responsabilità da fatto illecito. (art. 2043 c.c.) Responsabilità da fatto illecito (art. 2043 c.c.) Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno Responsabilità extra-contrattuale

Dettagli

LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA

LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA Bergamo, 13 Novembre 2015 Gian Paolo Valcavi 2 I punti centrali delle novità introdotte Art. 3, 2 comma sul punto dal D.lgs. 23/2015 «Esclusivamente

Dettagli

L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL

L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL QUALI SONO I DIRITTI DEL LAVORATORE VITTIMA DI INFORTUNIO? La prima missione di ANMIL è informare i lavoratori circa i loro diritti. La particolarità

Dettagli

IL CONCETTO DI DANNO ALLA PERSONA

IL CONCETTO DI DANNO ALLA PERSONA IL CONCETTO DI DANNO ALLA PERSONA Il principio informatore della materia in ambito civile stabilisce che qualsiasi comportamento antigiuridico che sia causa di danni a terzi obbliga chi l ha posto in essere

Dettagli

Usura psico fisica in assenza di riposi compensativi Renzo La Costa

Usura psico fisica in assenza di riposi compensativi Renzo La Costa Usura psico fisica in assenza di riposi compensativi Renzo La Costa Lavorare di domenica e non avere riposi compensativi determina il danno da usura psicofisica da risarcire al lavoratore. Così si è espressa

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali INTERPELLO N. 65/2009 Roma, 31 luglio 2009 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIREZIONE GENERALE PER L ATTIVITÀ ISPETTIVA Al Consiglio Nazionale dell Ordine dei Consulenti del

Dettagli

MASSIME: LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 30 Marzo 2011, n 7272 (Pres. Roselli; Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Danno derivante

MASSIME: LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 30 Marzo 2011, n 7272 (Pres. Roselli; Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Danno derivante MASSIME: LAVORO Corte di Cassazione Sez. Lav. 30 Marzo 2011, n 7272 (Pres. Roselli; Rel. Di Cerbo) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Danno derivante dall ambiente di lavoro Prescrizione decennale

Dettagli

TRIBUNALE DI MILANO TABELLE 2013 liquidazione del danno permanente da lesioni comprensivo del danno non patrimoniale

TRIBUNALE DI MILANO TABELLE 2013 liquidazione del danno permanente da lesioni comprensivo del danno non patrimoniale TRIBUNALE DI MILANO TABELLE 2013 liquidazione del danno permanente da lesioni comprensivo del danno non patrimoniale omaggio di ASSOCIAZIONE NAZIONALE ESPERTI INFORTUNISTICA STRADALE A.N.E.I.S. Presidenza

Dettagli

Redatto da Euroconsul s.r.l.. Tutti i diritti sono riservati

Redatto da Euroconsul s.r.l.. Tutti i diritti sono riservati La Responsabiilliità Verso ii Prestatorii d Opera Studio Assicurativo Redatto da Euroconsul s.r.l.. Tutti i diritti sono riservati La copertura R.C.O. La Ratio della Garanzia RCO Non sempre è chiaro per

Dettagli

Sentenza della Corte. 12 febbraio 1974

Sentenza della Corte. 12 febbraio 1974 Sentenza della Corte 12 febbraio 1974 Giovanni Maria Sotgiu contro Deutsche Bundespost - (domanda di pronunzia pregiudiziale, proposta dal Bundesarbeitsgerischt) Causa 152/73 1. LIBERA CIRCOLAZIONE - LAVORATORI

Dettagli

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO ********** Allegato sub A alla deliberazione C.C. n. 70 del 26 maggio 2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI ECONOMICI NEL CAMPO DEI SERVIZI SOCIALI Premessa

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

LO STRESS LAVORO CORRELATO obblighi, sanzioni,i fenomeni di mobbing. Avv. Valeria Cataldi

LO STRESS LAVORO CORRELATO obblighi, sanzioni,i fenomeni di mobbing. Avv. Valeria Cataldi LO STRESS LAVORO CORRELATO obblighi, sanzioni,i fenomeni di mobbing Avv. Valeria Cataldi Art.2087 c.c. L imprenditore è tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa le misure che, secondo la particolarità

Dettagli

IL RISARCIMENTO DEL DANNO DA MOBBING SESSUALE. a) Lavoratore mobbizzato: risarcimento contrattuale o extracontrattuale

IL RISARCIMENTO DEL DANNO DA MOBBING SESSUALE. a) Lavoratore mobbizzato: risarcimento contrattuale o extracontrattuale IL RISARCIMENTO DEL DANNO DA MOBBING SESSUALE a) Lavoratore mobbizzato: risarcimento contrattuale o extracontrattuale Dottrina e Giurisprudenza concordano sulla definizione dell (ormai) istituto del mobbing,

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 44 del 24 Marzo 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che

Dettagli

Con riferimento alle diverse tipologie di risarcimento riconoscibili in favore della persona danneggiata

Con riferimento alle diverse tipologie di risarcimento riconoscibili in favore della persona danneggiata 1 Danno morale: categoria autonoma o componente del danno biologico? Con riferimento alle diverse tipologie di risarcimento riconoscibili in favore della persona danneggiata si è consolidato, nel corso

Dettagli

TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI VERONA. Sezione I

TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI VERONA. Sezione I Tribunale di Verona Sentenza 25.9.2013 (Composizione monocratica Giudice LANNI) TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI VERONA Sezione I Al termine della camera di consiglio il Giudice pronuncia mediante lettura

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL

Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Premessa L INAIL, con una nota, in risposta ad un quesito dell Ordine dei Consulenti del lavoro (prot. n. 60010 del

Dettagli

IL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO

IL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO FEMCA CISL Lombardia JOB ACTS IL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO La disciplina dei licenziamenti Il D.lgs. n. 23/2015 sul contratto a tutele crescenti, attuativo del Jobs Act, in vigore dal 7 marzo 2015 riscrive

Dettagli

RISOLUZIONE N. 119/E

RISOLUZIONE N. 119/E RISOLUZIONE N. 119/E Direzione Centrale Normativa Roma, 22 novembre 2010 OGGETTO: interpello - articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - IRPEF Voucher di conciliazione - DPR 22 dicembre 1986, n. 917 QUESITO

Dettagli

MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 2 Gennaio 2013, n 6 (Pres. P. Venuti; Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato - Licenziamento per

MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 2 Gennaio 2013, n 6 (Pres. P. Venuti; Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato - Licenziamento per MASSIME LAVORO Corte di Cassazione Sez. Lav. 2 Gennaio 2013, n 6 (Pres. P. Venuti; Rel. E. D Antonio) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato - Licenziamento per giustificato motivo oggettivo Onere della

Dettagli

Giampaolo Azzoni. Dolore inutile e danno ingiusto

Giampaolo Azzoni. Dolore inutile e danno ingiusto Giampaolo Azzoni Dolore inutile e danno ingiusto Il diritto di non soffrire inutilmente inutilmente vs. teleologicamente vs. il diritto di non soffrire simpliciter (anche nella Dichiarazione del 1776:

Dettagli

Circolare n.9 / 2010 del 13 ottobre 2010 CONTROLLO SUL LAVORO E PRIVACY: LE ULTIME NOVITA

Circolare n.9 / 2010 del 13 ottobre 2010 CONTROLLO SUL LAVORO E PRIVACY: LE ULTIME NOVITA Circolare n.9 / 2010 del 13 ottobre 2010 CONTROLLO SUL LAVORO E PRIVACY: LE ULTIME NOVITA La tutela della riservatezza nella gestione del rapporto di lavoro è una tematica particolarmente complessa e delicata

Dettagli

La responsabilità civile

La responsabilità civile La responsabilità civile Responsabilità contrattuale (art. 1218 cc) Scaturisce da qualsiasi rapporto obbligatorio già precostituito. Il Medico generalista si obbliga ad eseguire una prestazione professionalmente

Dettagli

Tracciabilità dei pagamenti anche per associazioni no profit e pro-loco

Tracciabilità dei pagamenti anche per associazioni no profit e pro-loco Ipsoa Quotidiano LA RISOLUZIONE N. 102/E/2014 20 novembre 2014 ore 06:00 Tracciabilità dei pagamenti anche per associazioni no profit e pro-loco L obbligo di tracciabilità dei pagamenti e dei versamenti

Dettagli

COMMENTO SLIDE MOBBING RIFERIMENTI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI

COMMENTO SLIDE MOBBING RIFERIMENTI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI COMMENTO SLIDE MOBBING RIFERIMENTI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI SLIDE N. 1 Nel nostro ordinamento, pur in assenza di una legge specifica sul mobbing, esistono diverse norme costituzionali, civilistiche

Dettagli

FONDO SOSTEGNO AL REDDITO DA DESTINARE AD EX LAVORATORI DOMANDA DI AMMISSIONE AL SUSSIDIO. Il sottoscritto nato a ( ) il residente nel Comune di ( )

FONDO SOSTEGNO AL REDDITO DA DESTINARE AD EX LAVORATORI DOMANDA DI AMMISSIONE AL SUSSIDIO. Il sottoscritto nato a ( ) il residente nel Comune di ( ) FONDO SOSTEGNO AL REDDITO DA DESTINARE AD EX LAVORATORI All. B DOMANDA DI AMMISSIONE AL SUSSIDIO Al Comune di Castelfidardo Settore VII Servizi SocioEducativi Via Mordini, 15 60022 CASTELFIDARDO Il sottoscritto

Dettagli

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per l affidamento familiare dei minori Adottato con deliberazione consiliare n 41 del 16/03/2000 COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per

Dettagli

Le tutele per il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo

Le tutele per il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo LA N ORMATIVA IN MATERIA DI LICENZIAMENTI INTRODOTTA DALLA LEGGE N. 183/2014 E DAL DECRETO LEGISLATIVO N. 23/2015 Le tutele per il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo previste dalla legge n.

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

QUESITI FORUM LAVORO 2015 IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE

QUESITI FORUM LAVORO 2015 IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE QUESITI FORUM LAVORO 2015 * * * IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE Licenziamenti economici e la nuova conciliazione volontaria 1) Il licenziamento illegittimo motivato per il superamento del periodo di comporto

Dettagli

TIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI ATTUAZIONE DEL JOBS ACT

TIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI ATTUAZIONE DEL JOBS ACT Scheda sul licenziamento nel contratto a tutele crescenti TIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI LICENZIAMENTO DISCRIMINATORIO, Reintegrazione: Il giudice, con la pronuncia NULLO E INTIMATO

Dettagli

TRIBUNALE DI ROMA sezione lavoro REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

TRIBUNALE DI ROMA sezione lavoro REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO RGAC 5123 del 2015 TRIBUNALE DI ROMA sezione lavoro REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale di Roma, in funzione di Giudice del Lavoro, nella persona del dott. Flavio Baraschi, nella

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Premessa. di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro;

Premessa. di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro; Premessa Non mutano i concetti di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro; di giustificato motivo soggettivo (cioè

Dettagli

La nuova disciplina dei licenziamenti disciplinari

La nuova disciplina dei licenziamenti disciplinari Milano, 30 marzo 2015 La nuova disciplina dei licenziamenti disciplinari Presentazione a «Tutto Lavoro» Avv. Angelo Zambelli Licenziamento disciplinare espressione del potere disciplinare del datore di

Dettagli

Il nuovo rito per i licenziamenti. Il novellato art. 18 S.L Mirco Minardi

Il nuovo rito per i licenziamenti. Il novellato art. 18 S.L Mirco Minardi Il nuovo rito per i licenziamenti. Il novellato art. 18 S.L Mirco Minardi lexform.it II.1 IL VECCHIO E IL NUOVO ARTICOLO 18 S.L.. In quali casi si applica il nuovo procedimento giudiziario specifico? In

Dettagli

LO STRAINING. Avvocato Cristina Ceci

LO STRAINING. Avvocato Cristina Ceci LO STRAINING Avvocato Cristina Ceci 1 Straining cos è Dal verbo inglese to strain: tendere, sforzare, distorcere, stringere, mettere sotto pressione. Strained è definita in inglese una persona leggermente

Dettagli

Roma, 09 settembre 2003

Roma, 09 settembre 2003 RISOLUZIONE N. 178/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 09 settembre 2003 Oggetto: Istanza di interpello. Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Articolo 48 del TUIR: regime tributario dei

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

4.06 Stato al 1 gennaio 2013

4.06 Stato al 1 gennaio 2013 4.06 Stato al 1 gennaio 2013 Procedura nell AI Comunicazione 1 Le persone che chiedono l intervento dell AI nell ambito del rilevamento tempestivo possono inoltrare una comunicazione all ufficio AI del

Dettagli

Copertura delle perdite

Copertura delle perdite Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle

Dettagli

MASSIME CIVILE RISARCIMENTO DANNO. Corte di Cassazione Sez. III civ. 28 Dicembre 2012, n 22909 (Pres.

MASSIME CIVILE RISARCIMENTO DANNO. Corte di Cassazione Sez. III civ. 28 Dicembre 2012, n 22909 (Pres. MASSIME CIVILE RISARCIMENTO DANNO Corte di Cassazione Sez. III civ. 28 Dicembre 2012, n 22909 (Pres. M. Finocchiaro; Rel. R. Lanzillo Danno (risarcimento da) Incidente mortale Casalinga Prossimi congiunti

Dettagli

RISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente

RISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente RISOLUZIONE N. 8/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 13 gennaio 2012 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - Rettifica di valore degli immobili inseriti nella dichiarazione

Dettagli

TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI

TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI SCUOLA FORENSE MILANO, 7 MARZO 2014 Avv. Marcello Giustiniani www.beplex.com Il mutamento del luogo di esecuzione della prestazione lavorativa 1. Il trasferimento

Dettagli

Medico (assi)cura te stesso. Milano - 26.3.2011 www.studiolaplacagriva.it. www.studiolaplacagriva.it

Medico (assi)cura te stesso. Milano - 26.3.2011 www.studiolaplacagriva.it. www.studiolaplacagriva.it Medico (assi)cura te stesso. Milano - 26.3.2011 AMBITO ASSICURARSI COME. CIRCA IL PROBLEMA DELLA COLPA GRAVE NELL'ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO: PROBLEMI DI COPERTURA ASSICURATIVA. Responsabilità del

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo.

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. 1) Generalità I professori universitari, in quanto dipendenti civili dello Stato, sono iscritti alla Cassa per

Dettagli

La sanzione prevista per chi ha commesso un reato è LA PENA. Essa può essere pecuniaria (tipo multa, denaro) o detentiva (reclusione in carcere).

La sanzione prevista per chi ha commesso un reato è LA PENA. Essa può essere pecuniaria (tipo multa, denaro) o detentiva (reclusione in carcere). Breve percorso sulla Magistratura La Magistratura La funzione giurisdizionale è la funzione dello stato diretta all applicazione delle norme giuridiche per la risoluzione delle controverse tra cittadini

Dettagli

RISOLUZIONE N. 5/E. Roma, 19 gennaio 2015

RISOLUZIONE N. 5/E. Roma, 19 gennaio 2015 RISOLUZIONE N. 5/E Direzione Centrale Normativa Roma, 19 gennaio 2015 OGGETTO: Consulenza giuridica IRAP Determinazione della base imponibile ed aliquota applicabile ai CONFIDI (Art. 6 del D.Lgs. 15 dicembre

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3 REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori

Dettagli

Sezione Lavoro. Sentenza n. 21833 del 12 ottobre 2006. (Presidente S. Mattone Relatore V. Di Nubila)

Sezione Lavoro. Sentenza n. 21833 del 12 ottobre 2006. (Presidente S. Mattone Relatore V. Di Nubila) Studio Legale Celotti www.studiolegalecelotti.it CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE Sezione Lavoro Sentenza n. 21833 del 12 ottobre 2006 (Presidente S. Mattone Relatore V. Di Nubila) SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Dettagli

Studio Legale. Avv. Rosalba MELI. 00183 Roma - Via Cereate, 6 e- mail: avvocatomeli@alice.it Tel. 06.709.23.09 Fax 06.77.25.09.69

Studio Legale. Avv. Rosalba MELI. 00183 Roma - Via Cereate, 6 e- mail: avvocatomeli@alice.it Tel. 06.709.23.09 Fax 06.77.25.09.69 Studio Legale Avv. Rosalba MELI 00183 Roma - Via Cereate, 6 e- mail: avvocatomeli@alice.it Tel. 06.709.23.09 Fax 06.77.25.09.69 Chi siamo e quali sono le materie nelle quali assistiamo i nostri clienti

Dettagli

INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300

INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 La norma applica a tutti i casi di omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul

Dettagli

Roma, 19 novembre 2014

Roma, 19 novembre 2014 RISOLUZIONE N. 102/E Direzione Centrale Normativa Roma, 19 novembre 2014 OGGETTO: Consulenza giuridica L obbligo di tracciabilità previsto dall articolo 25, comma 5, della legge 13 maggio 1999, n. 133,

Dettagli

Il lavoro autonomo coordinato *** Il lavoro occasionale

Il lavoro autonomo coordinato *** Il lavoro occasionale Il lavoro autonomo coordinato *** Il lavoro occasionale Il lavoro autonomo coordinato Lavoro autonomo / Lavoro subordinato Lavoro autonomo (art. 2222 cod. civ.) Quando una persona si obbliga a compiere

Dettagli

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli

Organizzazione della prevenzione aziendale

Organizzazione della prevenzione aziendale Organizzazione della prevenzione aziendale La normativa e le figure coinvolte Sicurezza sul lavoro? Non solo 81/08 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA la Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

Risoluzione n. 78/E. Roma, 28 maggio 2004

Risoluzione n. 78/E. Roma, 28 maggio 2004 Risoluzione n. 78/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 28 maggio 2004 Oggetto: Richiesta di consulenza generica - deducibilità contributi versati al FASI da parte di contribuenti in pensione

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

Jobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI

Jobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Jobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Nell'ambito del riordino delle forme contrattuali, è stato introdotto

Dettagli

Studio Legale Associato

Studio Legale Associato Studio Legale Associato Avv. Amedeo Mazzocconi Avv. Loris Silenzi Avv. Stefano Massimiliano Ghio RELAZIONE SUL MOBBING NELLA GIURISPRUDENZA Convegno dell 11/ marzo / 2005 (Macerata) Il termine Mobbing

Dettagli

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO RISOLUZIONE N. 46/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 luglio 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica Uffici dell Amministrazione finanziaria. Imposta di registro. Determinazione della base imponibile degli

Dettagli

Caratteristiche della prestazione intellettuale:

Caratteristiche della prestazione intellettuale: LEGALITA E PROFESSIONE VETERINARIA 1 PROFESSIONE A CARATTERE INTELLETTUALE Caratteristiche della prestazione intellettuale: 1. Prevalenza del dato intellettuale sull attività materiale o manuale. 2. Autonomia

Dettagli

Coordinamento Nazionale Quadri Direttivi

Coordinamento Nazionale Quadri Direttivi Coordinamento Nazionale Quadri Direttivi TUTTO SUL DEMANSIONAMENTO (Parte 3 di 4) 6 IL DANNO ALLA PROFESSIONALITÀ L articolo 2103 cod. civ. afferma pertanto il diritto del lavoratore all effettivo svolgimento

Dettagli

RISOLUZIONE N. 211/E

RISOLUZIONE N. 211/E RISOLUZIONE N. 211/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,11 agosto 2009 OGGETTO: Sanzioni amministrative per l utilizzo di lavoratori irregolari Principio del favor rei 1. Premessa Al fine

Dettagli

Il Mobbing e la conflittualità nei luoghi di lavoro

Il Mobbing e la conflittualità nei luoghi di lavoro COMUNE DI GENOVA COMUNE DI GENOVA Il Mobbing e la conflittualità nei luoghi di lavoro "Il lavoro non mi piace, non piace a nessuno, ma a me piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare una

Dettagli

DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO

DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO Testo emanato con D.D. n. 1905 del 26 marzo 2012 1 1. OGGETTO E FINALITA 1.1. Le presenti linee

Dettagli

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE Avv. Sibilla Santoni Società sempre più complessa e problematica necessità degli assistenti sociali di conoscere i rischi giuridici a cui vanno incontro

Dettagli

*Il mobbing. * Dott. Paolo Cardoso * Psicologo psicoterapeuta

*Il mobbing. * Dott. Paolo Cardoso * Psicologo psicoterapeuta *Il mobbing * Dott. Paolo Cardoso * Psicologo psicoterapeuta Si tratta di un comportamento strategico che può verificarsi anche sul luogo di lavoro dove viene utilizzato per allontanare soggetti indesiderati

Dettagli

Corso universitario di aggiornamento professionale Università degli Studi di Roma Tor Vergata INPS Gestione dipendenti pubblici

Corso universitario di aggiornamento professionale Università degli Studi di Roma Tor Vergata INPS Gestione dipendenti pubblici Corso universitario di aggiornamento professionale Università degli Studi di Roma Tor Vergata INPS Gestione dipendenti pubblici Stalking e violenza di genere: strumenti di prevenzione della violenza contro

Dettagli

Benessere Organizzativo

Benessere Organizzativo Benessere Organizzativo Grazie per aver scelto di partecipare a questa indagine sul benessere organizzativo. Rispondere alle domande dovrebbe richiedere non più di 15-20 minuti. Attraverso il questionario

Dettagli

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni CONVEGNO CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni Pordenone, 14 settembre 2013 Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze

Dettagli

SISTEMA DISCIPLINARE. Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A.

SISTEMA DISCIPLINARE. Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. SISTEMA DISCIPLINARE Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. Versione: 3.0 Approvato con determinazione dell Amministratore Unico il 7 novembre 2014 MO231 - pag. 1 di 5 SISTEMA DISCIPLINARE 1. PREMESSA

Dettagli

Lesioni micropermanenti: indicati i nuovi importi per il risarcimento dei danni da incidenti stradali

Lesioni micropermanenti: indicati i nuovi importi per il risarcimento dei danni da incidenti stradali Lesioni micropermanenti: indicati i nuovi importi per il risarcimento dei danni da incidenti stradali Il ministero dello Sviluppo economico ha emanato il decreto (27 maggio 2010 pubblicato sulla Gazzetta

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ DEL PROFESSIONISTA. Responsabilità civile: cenni generali. - L art 2043 del codice civile dispone che

LA RESPONSABILITÀ DEL PROFESSIONISTA. Responsabilità civile: cenni generali. - L art 2043 del codice civile dispone che LA RESPONSABILITÀ DEL PROFESSIONISTA Responsabilità civile: cenni generali. - L art 2043 del codice civile dispone che qualunque fatto doloso o colposo che cagioni ad altri un danno ingiusto obbliga colui

Dettagli

NORMA DI COMPORTAMENTO N. 185

NORMA DI COMPORTAMENTO N. 185 ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI SEZIONE DI MILANO COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA *** *** *** NORMA DI COMPORTAMENTO

Dettagli

Istanza di interpello assegni corrisposti al coniuge in conseguenza di separazione legale art. 10, comma 1, lett. c) del Tuir.

Istanza di interpello assegni corrisposti al coniuge in conseguenza di separazione legale art. 10, comma 1, lett. c) del Tuir. RISOLUZIONE N. 153/E Roma, 11 giugno 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello assegni corrisposti al coniuge in conseguenza di separazione legale art. 10, comma 1,

Dettagli

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e

Dettagli

Causa Scoppola c. Italia Seconda Sezione sentenza 10 giugno 2008 (ricorso n. 50550/06)

Causa Scoppola c. Italia Seconda Sezione sentenza 10 giugno 2008 (ricorso n. 50550/06) Causa Scoppola c. Italia Seconda Sezione sentenza 10 giugno 2008 (ricorso n. 50550/06) (constata la violazione dell art. 3 CEDU, relativo alla proibizione della tortura, in relazione al mantenimento prolungato

Dettagli

Applicazione del Testo Unico sulla Privacy: Responsabilità e sistema sanzionario Pagina 1 di 8. a cura di. Data Ufficio E-learning

Applicazione del Testo Unico sulla Privacy: Responsabilità e sistema sanzionario Pagina 1 di 8. a cura di. Data Ufficio E-learning Pagina 1 di 8 M.2 RESPONSABILITÀ E SISTEMA SANZIONATORIO a cura di Data Ufficio E-learning Gruppo Data Ufficio Spa Pagina 2 di 8 INDICE DOCUMENTO M2. RESPONSABILITÀ E SISTEMA SANZIONATORIO...3 1. Le sanzioni...3

Dettagli

Castenaso, 15/10/2014 CODICE ETICO

Castenaso, 15/10/2014 CODICE ETICO 1 CODICE ETICO INDICE 2 - INTRODUZIONE E DESTINATARI. - VALORI. - PRINCIPI FONDAMENTALI. - RAPPORTI CON: Personale e collaboratori; Terzi. - SANZIONI DISCIPLINARI. INTRODUZIONE E DESTINATARI. TEMA RICERCA

Dettagli

MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 4 Dicembre 2014, n 25682 (Pres. F. Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Controversia di lavoro

MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 4 Dicembre 2014, n 25682 (Pres. F. Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Controversia di lavoro MASSIME LAVORO Corte di Cassazione Sez. Lav. 4 Dicembre 2014, n 25682 (Pres. F. Roselli; Rel. A. Manna) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Controversia di lavoro Copia atti aziendali Licenziamento

Dettagli

LA RISARCIBILITA DEL DANNO NELL IPOTESI DI SEPARAZIONE CON ADDEBITO Avv. Matteo Santini Dott.ssa Roberta Lumaca

LA RISARCIBILITA DEL DANNO NELL IPOTESI DI SEPARAZIONE CON ADDEBITO Avv. Matteo Santini Dott.ssa Roberta Lumaca LA RISARCIBILITA DEL DANNO NELL IPOTESI DI SEPARAZIONE CON ADDEBITO Avv. Matteo Santini Dott.ssa Roberta Lumaca La problematica circa l ammissibilità o meno del risarcimento del danno nell ipotesi di separazione

Dettagli

Ai gentili Clienti Loro sedi

Ai gentili Clienti Loro sedi Ai gentili Clienti Loro sedi Oggetto: L ASSOGGETTABILITÀ AD IRAP DI PROFESSIONISTI, AGENTI DI COMMERCIO, PROMOTORI FINANZIARI E PICCOLI IMPRENDITORI SCELTE NELLA PROSSIMA DICHIARAZIONE DEI REDDITI Con

Dettagli

RISOLUZIONE N. 195/E

RISOLUZIONE N. 195/E RISOLUZIONE N. 195/E Roma, 13 ottobre 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello. Art. 27 del DPR 29 settembre 1973, n. 600 Imputazione soggettiva dei redditi (utili

Dettagli

Termini di pagamento di 30-60 giorni anche per i lavori pubblici

Termini di pagamento di 30-60 giorni anche per i lavori pubblici Termini di pagamento di 30-60 giorni anche per i lavori pubblici Con il D.Lgs. 192/212 il governo ha anticipato l adozione delle disposizioni contenute nella direttiva 2011/7/UE (la cui attuazione era

Dettagli

L obbligo del tentativo di mediazione nelle controversie relative al risarcimento del

L obbligo del tentativo di mediazione nelle controversie relative al risarcimento del L obbligo del tentativo di mediazione nelle controversie relative al risarcimento del danno da sinistro stradale: criticità e dubbi interpretativi. Tra le materie per le quali è previsto il tentativo obbligatorio

Dettagli

RISOLUZIONE N. 25/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 25/E QUESITO RISOLUZIONE N. 25/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 30 gennaio 2009 OGGETTO: Istanza di interpello - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. ALFA spa Rilevanza Irap delle somme corrisposte

Dettagli

RISOLUZIONE N. 90 /E

RISOLUZIONE N. 90 /E RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli