Diritto Internazionale. Indice. 1 Le fonti previste da accordi ed il fenomeno delle organizzazioni internazionali

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1 INSEGNAMENTO DI DIRITTO INTERNAZIONALE LEZIONE V LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI PROF. MATTHEW D AURIA

2 Indice 1 Le fonti previste da accordi ed il fenomeno delle organizzazioni internazionali I trattati istitutivi e le fonti previste da accordi Le Organizzazioni Internazionali Panorama storico dello sviluppo delle Organizzazioni Internazionali Caratteristiche delle Organizzazioni Internazionali Il trattato istitutivo I membri dell'organizzazione La perdita dello status di membro di un organizzazione Gli organi Il voto Il finanziamento Gli atti Le organizzazioni internazionali non governative L Organizzazione delle Nazioni Unite Gli Organi dell ONU Gli Scopi dell ONU Decisioni vincolanti dell Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza Gli Istituti Specializzati delle Nazioni Unite Gli Istituti Specializzati Organizzazioni Internazionali di rilievo collegate all ONU U IAEA WTO Bibliografia di 26

3 1 Le fonti previste da accordi ed il fenomeno delle organizzazioni internazionali 1.1. I trattati istitutivi e le fonti previste da accordi I trattati possono contenere non solo regole materiali, ma anche regole formali o strumentali, vale a dire norme che istituiscono altre norme. L'esempio più importante in una materia è fornito oggi dalle organizzazioni internazionali. In tutti i casi in cui un'organizzazione internazionale è abilitata dal trattato istitutivo ad emanare decisioni vincolanti per gli Stati membri, si è in presenza di una fonte prevista dall'accordo (anche detta fonte di terzo grado in riferimento al sistema di gerarchia delle fonti del diritto internazionale) Le Organizzazioni Internazionali Le organizzazioni internazionali sono associazioni di stati costituite mediante trattati, dotati di uno statuto e di organi propri che perseguono interessi comuni a tutti gli Stati membri. Le organizzazioni internazionali possono essere distinte secondo due criteri: uno geografico ed uno settoriale. In base al criterio dell area geografica nelle quali operano, le organizzazioni internazionali possono distinguersi in planetarie ed in regionali. Nel primo caso, ad esse si associano stati di tutti i continenti (ad es. l ONU); nel secondo caso i paesi membri appartengono ad una ben definita area geografiche (ad es. le Comunità Europee) In base al settore nel quale operano, è possibile individuare organizzazioni internazionali a vocazione universale o a vocazione settoriale. Nel primo caso le organizzazioni operano in tutti i settori della vita politica, militare, sociale ed economica (ad es. l ONU o l'unione Europea); nel secondo caso il compito e le attività delle organizzazioni si limitano ad un solo settore che può essere militare (ad es. NATO), economico (ad es. Fondo 3 di 26

4 Monetario Internazionale), umanitario (ad es. Organizzazione Mondiale per la Sanità) o tecnico (ad es. International Civil Aviation Association) Panorama storico dello sviluppo delle Organizzazioni Internazionali Il fenomeno della cooperazione internazionale ha subito un notevole sviluppo soprattutto nel ventesimo secolo ed in particolare dopo la prima guerra mondiale, quando fu avvertita maggiormente l'esigenza di una più stretta collaborazione tra gli Stati sia a livello politico che in altri settori. Non mancano, tuttavia, esempi di collaborazione tra gli Stati anche nel secolo scorso. Al fine di inquadrare meglio l'evoluzione storica del fenomeno delle organizzazioni internazionali è opportuno distinguere tre periodi: a) dal 1815 al In questo periodo la cooperazione internazionale si sviluppa soprattutto nel settore tecnico (Unione Telegrafica Internazionale, Unione Postale Universale ecc ) e nella creazione di commissioni fluviali (Commissione Centrale del Reno, Commissione Europea del Danubio). b) dal 1915 al Nel periodo tra le due guerre mondiali furono gettate le basi per lo sviluppo della successiva cooperazione a livello internazionale. Sul piano politico questo periodo è caratterizzato dalla costituzione della Società delle Nazioni (SdN), la prima organizzazione a vocazione universale che intendeva promuovere la collaborazione tra tutti gli Stati del mondo. La Società delle Nazioni diede un notevole impulso anche alla collaborazione tecnica tra gli Stati mediante l'istituzione di numerosi organismi, fra cui spicca l OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) operante in stretta collaborazione con la SdN. c) dopo il La seconda guerra mondiale decretò il completo fallimento della SdN, che fu sciolta e sostituita dall'organizzazione delle Nazioni Unite nel La struttura di questa nuova organizzazione a carattere universale riprendeva, per molti versi, quella della SdN anche se su basi completamente diverse. In particolare l'onu prevedeva: 4 di 26

5 - un più diretto coinvolgimento delle grandi potenze mondiali, quasi del tutto assenti nella SdN; - la creazione di un sistema integrato di organismi internazionali (il sistema ONU) che operano nei settori più disparati, ma sempre in stretta collaborazione con le Nazioni Unite. Questi organi sono: 1) Istituzioni create direttamente dall ONU; 2) Istituzioni preesistenti ma collegate all ONU (tramite accordi di collegamento) che assumono denominazioni di istituti specializzati (si veda oltre) 3) Istituzioni che hanno concluso accordi di cooperazione con l'onu pur non assumendo alcuno status particolare (ad esempio il GATT) Caratteristiche delle Organizzazioni Internazionali La notevole diffusione del fenomeno delle organizzazioni internazionale a partire dal secondo dopoguerra rende estremamente difficile delineare una struttura comune a tutte le organizzazioni. Ciononostante è possibile individuare alcune caratteristiche comuni a tutti gli organismi internazionali Innanzitutto va detto che le organizzazioni internazionali sono generalmente associazioni tra Stati; tale principio può subire tuttavia delle eccezioni nei casi in cui sono ammesse in seno alle organizzazioni internazionali delle persone giuridiche private. In secondo luogo la nascita dell'organizzazione ha quasi sempre una natura convenzionale, in quanto la sua istituzione è generalmente prevista da un trattato. In terzo luogo è da rilevare che una Organizzazione Internazionale ha una struttura che si distingue nettamente da quelli degli stati membri, anche se i suoi organi sono composti da rappresentanti di questi ultimi. 5 di 26

6 1.5. Il trattato istitutivo Una Organizzazione internazionale nasce sempre da un trattato istitutivo, redatto nell'ambito di una conferenza multilaterale, nel quale sono delineati gli scopi e la struttura dell'organismo che viene creato. Il trattato istitutivo di un'organizzazione internazionale ha assunto le più disparate dominazioni: Convenzione, Patto, Carta, Statuto, Costituzione, ecc Caratteristica comune generalmente riscontrabile nei trattati di organizzazioni internazionali è la rivendicazione della superiorità dell'atto costitutivo rispetto ai trattati conclusi tra Stati membri o tra questi ultimi e Stati terzi. Un altro elemento comune ai trattati internazionali, e che riveste un certo interesse in dottrina, è rappresentato dal fatto che, in genere, il trattato istitutivo di un'organizzazione internazionale non può essere oggetto di riserve. L'apposizione di riserve potrebbe in effetti fortemente limitare l'operatività dell'organizzazione medesima dal momento che non tutti gli Stati membri sarebbero tenuti al rispetto delle medesime regole. A tale proposito è, tuttavia, da ricordare quanto prevede l'art. 20 par. 3 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati secondo il quale: quando un trattato è un atto costitutivo di un'organizzazione internazionale, a meno che esso non disponga diversamente, una riserva richiede l'accettazione dell'organo competente di quest'organizzazione. La soluzione prevista dalla Convenzione demanda agli stessi organi dell'organizzazione, una volta istituiti, il compito di decidere sull'ammissibilità o meno della riserva, che comunque non può riguardare un aspetto essenziale del trattato I membri dell'organizzazione Gli Stati firmatari di un accordo che istituisce un'organizzazione internazionale assumono lo status di Stati membri. Questi possono essere membri originari, cioè firmatari del trattato istitutivo dell'organizzazione oppure membri ammessi successivamente: la distinzione ha scarsa rilevanza in quanto gli Stati ammessi a far parte di una organizzazione internazionale assumono, con l'adesione al trattato, i medesimi obblighi degli Stati originari. La decisine d adesione di nuovi stati può essere subordinata dal trattato istitutivo all'approvazione dei membri già appartenenti all'organizzazione internazionale; in alcuni casi l'adesione può 6 di 26

7 essere invece subordinata al possesso di determinati requisiti quali l'appartenenza ad una particolare area geografica, l'uniformità della struttura economica e sociale degli Stati membri oppure la coesione dei regimi politici degli Stati membri. Quest'ultimo requisito per molto tempo ha vincolato l'adesione di nuovi membri nelle organizzazioni militari sorte nel dopoguerra (NATO e Patto di Varsavia). Anche nell'ambito delle Comunità Europee la mancanza di tale requisito ha dato luogo alla mancata adesione della Spagna e del Portogallo negli anni La perdita dello status di membro di un organizzazione La perdita dello status di membro di una organizzazione internazionale può darsi in due casi: 1) Nella prima ipotesi è possibile che vi sia la manifesta volontà di uno Stato di non essere più membro di una Organizzazione internazionale. In genere tale ipotesi è disciplinata dallo stesso trattato istitutivo. Qualora il trattato non disponga nulla riguardo, è necessario rifarsi alla prassi internazionale la quale, ad ogni modo, sembra orientata ad ammettere la facoltà dello Stato di abbandonare l'organizzazione stessa. 1 2) Nella seconda ipotesi, la perdita dello status di membro può anche aversi per volontà dell'organizzazione Internazionale, che espelle lo Stato membro per violazioni o per mancato rispetto degli obblighi previsti dal trattato istitutivo. In genere l'espulsione è prevista dallo stesso trattato e rappresenta la sanzione finale da adottare nei confronti degli Stati membri. A riguardo va detto che l'espulsione di uno Stato è una decisione assunta molto raramente nell'ambito delle organizzazioni internazionali; di solito si preferisce adottare provvedimenti sanzionatori che non comportano una definitiva espulsione dello Stato. L'art. 6 della Carta delle Nazioni Unite, a tal riguardo, prevede espressamente la possibilità di espellere uno Stato membro con decisione dell'assemblea Generale su proposta del Consiglio 1 Per quanto riguarda l'onu, l'unico caso di volontà di recedere dall'organizzazione è stato quello dell'indonesia nel 1965, per protesta contro l'elezione della Malesia a membro non permanente del Consiglio di sicurezza. La questione della liceità di tale comportamento non fu risolta e l'indonesia fu di fatto esclusa da ogni attività dell'onu. 7 di 26

8 di Sicurezza. Va tuttavia detto che tale potere non è mai stato esercitato, nemmeno in quei casi di palese violazione dei principi della Carta o di risoluzioni dell'organizzazione Gli organi Esiste una relativa uniformità degli organi previsti dalle varie Organizzazioni Internazionali; anche se la denominazione che essi assumono è quanto mai diversa, le struttura, i compiti ed i poteri sono sempre sostanzialmente uguali. In linea di massima gli organi previsti nelle Organizzazioni Internazionali sono: 1) Una istituzione che riunisce i rappresentanti di tutti gli stati membri dell'organizzazione. Essa è denominata, a secondo dei casi, Assemblea, Assemblea generale, Consiglio Generale, Conferenza, ecc. Le riunioni di tale istituzione sono generalmente previste con cadenza annuale. Tale organo si occupa in genere solo delle questioni relative alla definizione dei compiti e del funzionamento dell'organizzazione e decide sull'ammissione e sull'espulsione di altri Stati. 2) Un organo collegiale ristretto, in cui sono rappresentati soltanto alcuni Stati membri dell'organizzazione internazionale e che di norma è eletto dall'organo che riunisce tutti i rappresentanti degli Stati membri. L organo collegiale ristretto è variamente denominato Consiglio Generale, Comitato esecutivo, Consiglio Direttivo ecc... Tale organo si riunisce più volte durante l'anno (talvolta è anche previsto che sieda in permanenza). Ha poteri di coordinamento dell'attività dell'organizzazione ed ha altresì il compito di assicurare l'esecuzione delle direttive proposte dell organo assembleare. 3) In genere le Organizzazioni Internazionali sono dotate di un'istituzione che svolge mansioni amministrative ed esecutive connesse al funzionamento dell'organizzazione stessa. Tale struttura garantisce la continuità ed il regolare funzionamento dell'organizzazione Internazionale nei periodi in cui non sono riuniti gli organi collegiali. Essa è generalmente diretta da una persona (Segretario Generale o Direttore Generale) che, nell'ambito delle 8 di 26

9 organizzazioni a vocazione universale, assume una rilevanza politica e non meramente esecutiva (ad esempio il segretario generale delle Nazioni Unite) Il voto In seno all'organizzazione Internazionale possono essere stabilite varie modalità di votazione che assicurano una maggiore o una minore rappresentatività degli Stati membri. In genere è previsto il voto all unanimità quando si intende garantire la massima adesione possibile alla proposta oggetto di votazione. Va detto tuttavia che l adozione di tale criterio ha un effetto paralizzante sull'attività dell'organizzazione e per tale ragione è usato sempre più raramente. In alcuni casi è previsto il voto a maggioranza, quando è sufficiente l'approvazione da parte di un certo numero di Stati membri. A seconda della maggioranza richiesta, questa può essere semplice - quando è sufficiente l'adesione della metà più uno dei membri - oppure qualificata - nel caso in cui sia richiesto il voto favorevole di una percentuale dei membri dell'organizzazione superiore al 50% e che in genere è dei 2/3 o dei 3/4. Va inoltre notato che si è andata poi diffondendo, da vari anni a questa parte, la c.d. pratica del consensus, pratica che consiste nell'approvare una risoluzione senza una votazione formale, di solito con una dichiarazione del presidente dell organo assembleare e la quale attesta l accordo tra i membri. La pratica del consensus non merita un giudizio del tutto positivo ove si consideri che essa finisce col dare alle risoluzioni degli ordini internazionali contenuti assai vaghi. Le suddette tecniche di voto prevedono un solo voto per ciascun rappresentante di ogni Stato; a volte invece viene inutilizzata la tecnica del voto ponderato che attribuisce al voto espresso da alcuni stati uno peso superiore a quello di altri stati; il diverso peso è generalmente correlato all'importanza internazionale dello Stato o è proporzionato all'entità della partecipazione alle spese della Organizzazione Internazionale 9 di 26

10 1.10. Il finanziamento I fondi necessari all'espletamento delle attività delle Organizzazioni internazionali sono costituiti da contributi obbligatori versati dagli Stati membri che possono essere di ammontare fisso o di importo variabile. In quest'ultimo caso lo Stato che maggiormente contribuisce al finanziamento dell organizzazioni ha, in genere, un maggior potere di voto. I fondi possono inoltre essere rappresentati da risorse proprie delle organizzazioni internazionali provenienti dai prelievi fiscali che gli Stati membri devolvono, in tutto o in parte all organizzazione. Tale mezzo di finanziamento riveste particolare importanza soprattutto nell'ambito delle Comunità Europee. Tra le fonti di finanziamento vanno infine ricordati i prestiti. Alcune organizzazioni internazionali a carattere finanziario sono infatti autorizzate ad emettere obbligazioni per la raccolta dei propri fondi o per la copertura di eventuali disavanzi di cassa Gli atti Il trattato istitutivo di una organizzazione internazionale specifica anche quali atti possono porre in essere gli organi delle Organizzazioni per il raggiungimento degli scopi definiti dal trattato. Questi atti, che assumono una denominazione molto varia (risoluzioni, raccomandazioni, dichiarazioni etc.) e che sono vincolanti o meno per gli Stati membri, possono rappresentare, quando vincolanti, una fonte di terzo grado nel sistema gerarchico del diritto internazionale. Va sottolineato al riguardo che le raccomandazioni, che rappresentano un atto tipico delle Organizzazioni Internazionali non rappresentano una fonte del diritto internazionale dal momento che non sono vincolanti. Nonostante non vi sia dubbio sul fatto che la raccomandazione non sia una fonte di diritto internazionale poiché non produce obblighi, c è tuttavia da chiedersi se sia del tutto improduttiva di effetti giuridici. A riguardo alcuni autori (tra cui il CONFORTI) hanno infatti introdotto nella discussione sugli effetti delle raccomandazioni il c.d. principio di liceità. In particolare essi sostengono che non commetta illecito lo Stato il quale, per perseguire una raccomandazione di 10 di 26

11 un organo internazionale, tenga un contegno contrario agli impegni derivanti dal diritto internazionale consuetudinario. Secondo tali autori, l'effetto di liceità è da ammettere solo nel rapporto tra gli Stati membri della Organizzazione; entro tali limiti l'effetto di liceità può essere dedotto dall'obbligo di cooperare con l'organizzazione implicito in ogni trattato istitutivo. L'effetto di liceità si produrrebbe inoltre solo se la raccomandazione è legittima ovvero strettamente conforme alle norme statutarie Le organizzazioni internazionali non governative Le Organizzazioni Internazionali Non Governative (OING), un fenomeno assai diffuso nel mondo odierno, possono essere definite come associazioni create da iniziative di persone private e volte ad instaurare un legame transnazionale tra persone fisiche o enti di nazionalità diversa. Le OING, sono dunque associazioni private appartenenti a Stati diversi le quali avvertono però l'esigenza di un coordinamento a livello internazionale della loro attività. Le organizzazioni internazionali non governative si caratterizzano per il fatto di non perseguire alcun fine di lucro; per il resto possono perseguire i fini più disparati come ad esempio fini umanitari (ad. es. la Croce Rossa Internazionale); fini religiosi (ad. es. il Consiglio Ecumenico delle Chiese); fini politici (come ad. es. la Federazione Socialista); fini sociali (come ad. es. Greenpeace), ecc. Sebbene l'azione delle organizzazioni internazionali non governative nella comunità internazionale abbia un rilievo considerevole, non si può ritenere che ad esse vada riconosciuta la personalità giuridica internazionale. Pur non essendo soggetti di diritto internazionale le organizzazioni internazionali non governative godono tuttavia, in determinate circostanze, di uno status di organo consultivo presso determinate organizzazioni internazionali. In relazione a quest ultimo aspetto, va inoltre rilevata la possibilità che convenzioni internazionali facciano riferimento esplicito all'azione delle OING. Le OING che operano nel campo umanitario portano aiuto alle popolazioni vittime di catastrofi naturali o di conflitti armati. La loro azione è stato oggetto di una risoluzione dell'assemblea Generale dell'onu ( ) con la quale si esortano tutti gli Stati a facilitarne l'ingresso nel loro territorio. In particolare va sottolineato che l'intervento a scopo 11 di 26

12 umanitario di tali organizzazioni dovrebbe essere sempre lecito alla luce del diritto internazionale generale, rappresentando una deroga al principio di non ingerenza negli affari interni di uno Stato. Oltre a portare aiuto alle popolazioni vittime di guerra o catastrofi, una seconda funzione importante svolta dalle OING è quella della tutela dei diritti umani. In questo campo organizzazioni come Amnesty International agiscono per rilevare numerosi casi di violazione dei diritti dell'uomo. 12 di 26

13 2 L Organizzazione delle Nazioni Unite 2.1. Gli Organi dell ONU L'Organizzazione delle Nazioni Unite fu fondata dopo la seconda guerra mondiale dagli Stati che avevano combattuto contro le potenze dell'asse e prese il posto della disciolta Società delle Nazioni. La Conferenza San Francisco ne elaborò, nel 1945, la Carta, che venne ratifica immediatamente dagli Stati fondatori. Successivamente, secondo il procedimento di ammissione previsto dall art. 4 della Carta, ne sono via via divenuti membri quasi tutti gli stadi del mondo. La Svizzera, è interessante notare, non ne è parte. L art. 7 della Carta considera come organi principali: 1) L'Assemblea Generale 2) Il Consiglio di Sicurezza 3) Il Consiglio Economico e sociale 4) Il Consiglio di Amministrazione fiduciaria 5) La Corte Internazionale di giustizia 6) Il Segretariato generale dell'onu Tra tali organi hanno importanza fomentale il Consiglio di Sicurezza e l'assemblea Generale. Il Consiglio di Sicurezza è composto di 15 membri di cui 5 vi siedono a titolo permanente - si tratta di Stati Uniti, Russia (che ha preso il posto dell'unione Sovietica), Cina, Gran Bretagna e Francia. Questi paesi godono altresì del c.d. diritto di veto, vale a dire del diritto di impedire col loro voto negativo l'adozione di qualsiasi delibera che non abbia mero carattere procedurale. Gli altri 10 membri sono eletti per un biennio dall'assemblea. Il Consiglio di Sicurezza ha una competenza limitata ratione materiae occupandosi solo di questioni attinenti al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale; è 13 di 26

14 l'organo di maggior rilievo nell'ambito dell'organizzazione, sia per l'evidente importanza della questione di sua competenza, sia perché dispone in taluni casi di poteri decisionali vincolanti. L'Assemblea Generale, che al contrario ha una competenza vastissima ratione materiae non ha quasi nessun potere vincolante; in essa sono rappresentati tutti gli Stati e tutti hanno pari diritto di voto. Il Consiglio Economico e Sociale è composto da membri eletti dall'assemblea per tre anni; sia esso, sia il Consiglio di Amministrazione Fiduciaria (il quale è ora senza lavoro, avendo svolto per decenni il controllo sull'amministrazione di territori di tipo coloniale) sono in posizione subordinata rispetto all'assemblea Generale in quanto sono tenuti a seguirne le direttive; in certi casi il loro compito si limita addirittura alla mera preparazione di atti che vengono poi normalmente adottati dall'assemblea. Il Segretario Generale è nominato per 5 anni dall'assemblea su proposta del Consiglio ed è l'organo esecutivo dell'organizzazione. Il segretario svolge compiti esecutivi, amministrativi, diplomatici e politici. Non è legato, nello svolgimento della sua funzione, a nessuno stato La Corte Internazionale di Giustizia, infine, è un organo composto da 15 giudici e svolge sia una funzione di risoluzione di controversie tra Stati, sia una funzione consultiva in quanto può dare pareri su qualsiasi questione giuridica le venga sottoposta dall'assemblea, dal Consiglio di Sicurezza oppure da altri organi su autorizzazione dell'assemblea. Va tuttavia sottolineato che tali pareri non sono né obbligatori né vincolanti. L'art. 7 della Carta prevede inoltre che organi sussidiari possono essere istituiti ove si rivelino necessari. Gli organi di tale genere, istituiti dal 1945 ad oggi, sono numerosissimi, tanto che è possibile affermare che tutti i campi in cui le Nazioni Unite operano risultano coperti da detti organi. Consiglio di Sicurezza, Assemblea Generale, Consiglio Economico e Sociale e Consiglio di Amministrazione Fiduciaria sono tutti organi composti da Stati. Ciò significa che gli individui che con il loro voto concorrono a formare la decisione collegiale sono organi del proprio stato e manifestano la volontà di quest'ultimo. Il Segretario Generale e la Corte Internazionale di Giustizia sono invece organi composti da individui, nel senso che assumono l'ufficio a titolo puramente individuale, senza manifestare la volontà di alcuno Stato e con l'obbligo di non ricevere istruzioni da alcun governo. 14 di 26

15 2.2. Gli Scopi dell ONU Gli scopi, e quindi la competenza ratione materiae dell ONU, sono quanto mai ampi se non indeterminati. È più facile indicare le materie di cui l'organizzazione non può occuparsi che quelle oggetto delle sue competenze; assume rilievo a riguardo la norma dell'art. 2, par. 7 della Carta, in base alla quale le Nazioni Unite non devono interessarsi a questioni che appartengono essenzialmente alla competenza interna di uno Stato. L'ampiezza e l'indeterminatezza dei fini appare dalla elencazione che ne fa l'art. 1 della Carta. Sulla base di tale elencazione si possono comunque individuare tre grandi settori di competenza: il primo è quello del mantenimento della pace; il secondo quello dello sviluppo delle relazioni amichevoli fra gli Stati; il terzo è quello della collaborazione in campo economico, sociale, culturale ed umanitario. Nonostante l attività dell ONU si sia svolta in tutti e tre i suddetti settori, può tuttavia dirsi che negli anni immediatamente successivi alla nascita della organizzazione, assunsero rilievo prevalente i problemi inquadrabili nel primo settore; analogamente, tra il 1950 ed il 1960, l ONU si dedicò con grande impegno ai problemi legati alla decolonizzazione e quindi alle questioni inerenti al secondo settore. Può infine dirsi che oggi l ONU dedica grande attenzione al terzo settore, vale a dire allo sviluppo delle forme di collaborazione sociale, culturale ed economica tra i vari Stati 2.3. Decisioni vincolanti dell Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza Va rilevato che all'ampiezza dei fini dell organizzazione non corrispondono ampi poteri vincolanti nei confronti degli stati membri. Un importante eccezione, per quanto concerne l'assemblea Generale, è prevista dall art. 17 della Carta. Tale articolo attribuisce all'assemblea il potere di ripartire tra membri le spese dell'organizzazione. Tale ripartizione, votata a maggioranza dei due terzi, vincola tutti gli Stati 2. 2 L obbligo di contribuire alle spese, ripartiti ai sensi dell'art. 17, trova inoltre una precisa sanzione all'art. 19 secondo il quale lo Stato membro in arretrato di due annualità di contributi non ha più diritto al voto in assemblea. 15 di 26

16 A tale eccezione deve aggiungersi quella della competenza dell'assemblea di decidere, sempre con efficacia vincolante per gli Stati membri, circa modalità ed i tempi per la concessione dell'indipendenza ai territori sotto dominio coloniale; siffatta competenza non trova il suo fondamento nella Carta ma in una norma consuetudinaria formatasi nell'ambito delle Nazioni Unite. Le decisioni vincolanti del Consiglio di Sicurezza sono quelle previste da talune disposizioni nel Capitolo VII della Carta (art. 39 ss.) intitolato Azione rispetto alle minacce alla pace, alle violazioni della pace ed agli atti di aggressione. Il nucleo centrale del Capitolo VII è costituito dagli art. 41 e 42 riguardanti, rispettivamente, le misure non implicanti l uso e quelle implicante l'uso della forza contro uno Stato che abbia anche solo minacciato la pace. A parte l'art. 42, in base al quale il Consiglio può intraprendere azioni di tipo bellico contro uno Stato (ma anche all'interno di uno Stato come fece nel nel Congo), merita attenzione particolare l'art. 41. Tale articolo prevede le c.d. sanzioni e trova un precedente nell'art. 16 del Patto della Società delle Nazioni (si ricordino a tale riguardo le sanzioni decretate contro l'italia nel 1936). L'art. 41 stabilisce che il Consiglio di Sicurezza decide quali misure non implicanti l'uso della forza armata debbano essere adottate dagli Stati membri contro uno Stato che minacci o abbia violato la pace, ed indica tra tali misure, a titolo esemplificativo, l interruzione totale o parziale delle relazioni economiche, delle comunicazioni ferroviarie, marittime, aeree, postali, telegrafiche, radio e la rottura delle relazioni diplomatiche. Va detto che durante la guerra fredda il Consiglio, paralizzato dal diritto di veto e dalla situazione dei c.d. veti incrociati, emise raramente decisioni vincolanti per gli Stati ai sensi dell'art. 41, limitandosi piuttosto a raccomandare misure riconducibili all'art. 41 e quindi lasciando liberi gli Stati di adottare o meno le sanzioni. Dopo la fine della guerra fredda il Consiglio, liberato dai veti incrociati dei due blocchi e dominato oramai dagli Stati Uniti, ha potuto intensificare la sua azione in base all'art. 41. Si può anzi dire che proprio le disposizioni dell art. 41 sono state quelle più frequentemente applicate dal Consiglio. Si ricordino, tra le numerose decisioni vincolanti degli ultimi anni, la risoluzione , n. 661 che obbligava gli Stati ad interrompere le esportazioni e le importazioni ed ogni relazione economica con l Iraq; la risoluzione , n di 26

17 decretante l embargo sulle armi destinate contro la Jugoslavia ed adottata quando ancora la guerra civile appariva come una guerra di secessione. Caso interessante è rappresentato dalla risoluzione la quale, in seguito al rifiuto del governo libico di consegnare agli Stati Uniti, alla Gran Bretagna ed alla Francia due cittadini libici indagati per gravi atti di terrorismo, ordinava l'interruzione del traffico aereo, la fornitura di aerei o di parti di aerei nonché di armi verso la Libia. Le sanzioni contro la Libia vennero sospese con la risoluzione n. 1192, dopo il trasferimento dei due presunti terroristi in Olanda per essere giudicati da una corte creata ad hoc Gli Istituti Specializzati delle Nazioni Unite Un gran numero di Organizzazioni Internazionali assume il nome di Istituti Specializzati delle Nazioni Unite, in quanto sono collegate con queste ultime e ne subisco un certo potere di coordinamento e di controllo. Trattasi peraltro di organizzazioni autonome, sorte da trattati del tutto distinti dalla Carta delle Nazioni Unite, ed i cui membri coincidono solo in linea di massima con i paesi membri dell'onu. Il collegamento tra ciascun istituto specializzato e le Nazioni Unite nasce da un accordo che le due organizzazioni stipulano (art. 57 della Carta dell'onu) e che, dal lato dell'onu, è negoziato dal Consiglio Economico e Sociale ed è approvato dall'assemblea Generale. Fino ad oggi il contenuto di ogni accordo di collegamento si è più o meno formato secondo uno schema tipico, fissato nel 1946 in occasione delle Convenzioni concluse dall'onu rispettivamente con l ILO, l'unesco e la FAO: tale schema prevede lo scambio di rappresentanti, osservatori, documenti, il ricorso a consultazioni in caso di necessità e l'impegno della istituzione specializzata di prendere almeno in esame le raccomandazioni dell'onu. L'importanza dell'accordo di collegamento sta soprattutto nella conseguente applicabilità delle norme della Carta che si occupano degli istituti e che, per l'appunto, sottopongono gli istituti stessi, entro certi limiti, al potere di coordinamento e di controllo dell ONU. Tra tali norme vanno sottolineate l'art. 58 che abilita l'assemblea ed il Consiglio Economico e Sociale ad emanare raccomandazioni al fine di coordinare programmi ed attività degli istituti specializzati ; l art. 64, che attribuisce al Consiglio Economico e Sociale la 17 di 26

18 facoltà di richiedere agli istituti dei rapporti regolari e l'art. 17 secondo il quale l'assemblea esamina i bilanci amministrativi degli istituti specializzati al fine di fare ad essi delle raccomandazioni. Anche gli istituti specializzati si limitano in genere ad emanare raccomandazioni oppure a predisporre progetti di convenzione e quindi svolgono attività che hanno scarso rilievo giuridico. In alcuni casi essi però emanano, a maggioranza, decisioni vincolanti per gli stati membri oppure, come nel caso l'organizzazione Mondiale della Sanità, decisioni che diventano vincolanti se gli Stati non manifestano entro un certo tempo, la loro volontà di ripudiarle Gli Istituti Specializzati Tra gli istituti specializzati esistenti, vanno ricordati i seguenti: - FAO (Food and Agricultural Organization Organizzazione per l Alimentazione e l Agricoltura). La FAO, con sede a Roma, è nata nel La FAO conduce e finanzia ricerche volte a migliorare l'alimentazione umana, a introdurre nuove tecniche di produzione agricola e nuove colture, in particolare nei paesi in via di sviluppo (PVS). L organo assembleare è la Conferenza; composto da un delegato di ogni Stato membro, si riunisce ogni due anni in sessione ordinaria. Altri organi sono il Consiglio, formato da 49 membri eletti in seno alla Conferenza ed il Direttore Generale. - L ILO (International Labour Organization Organizzazione Internazionale del Lavoro). L ILO, nata nel 1919 e con sede a Ginevra, è un organizzazione finalizzata allo studio dei problemi del lavoro nei suoi diversi aspetti e per i quali essa propone le relative soluzioni. A tale scopo l ILO formula raccomandazioni ed appronta progetti di convenzione. È dotato di una Conferenza Generale, di un Consiglio di Amministrazione (formato da 56 membri) e di un Ufficio Internazionale del Lavoro. L'organo assembleare dell'ilo, vale a dire la Conferenza Generale, ha una composizione sui generis: ogni Stato vi partecipa con 18 di 26

19 quattro delegati di cui due rappresentano il governo e gli altri due rispettivamente i datori di lavoro ed i lavoratori. Poiché ogni delegato dispone di un voto, le maggioranze in seno alla conferenza possono formarsi per categorie di gruppi di delegati politicamente affini anziché attraverso intese tra governi. L ILO ha contribuito allo sviluppo della tutela dei lavoratori, essendo molte le convenzioni che essa ha promosso e che sono in vigore tra gli Stati membri. - L'UNESCO (United Nations Educational, Scientific, Cultural Organization Organizzazione delle Nazioni Unite per l educazione, la scienza e la cultura), istituito nel 1945, ha sede a Parigi. L'UNESCO è stato istituito per contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza promuovendo, mediante l'educazione, la scienza, la cultura e la collaborazione tra le nazioni al fine di assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell'uomo, delle libertà fondamentali per tutti i popoli, senza distinzione di sesso, di lingua e religione. Organi dell UNESCO sono la Conferenza Generale, il Comitato Esecutivo - composto da 18 membri eletti dalla Conferenza - ed il Segretariato. - L ICAO (International Civil Aviation Organization Organizzazione Internazionale dell Aviazione Civile), è stata istituita nel 1944 ed ha sede a Montreal. Lo scopo dell ICAO è quello di contribuire a regolare il trasporto internazionale; l ICAO può emanare una serie di disposizioni volte allo sviluppo delle tecniche e dei principi del trasporto internazionale. Tali disposizione (le quali assumono la denominazione di standards internazionali o pratiche raccomandate), devono essere approvate a maggioranza dei due terzi degli Stati membri; generalmente entrano in vigore tre mesi dopo la loro adozione, se nel frattempo la maggioranza degli Stati membri non abbia notificato la propria disapprovazione. È evidente che in questo caso siamo di fronte una vera e propria fonte di norme internazionali, in quanto si tratta di atti che vincolano tutti gli Stati membri, compresi quelli dissenzienti. - La WHO (World Health Organization OMS Organizzazione Mondale della Sanità) è stata istituita nel 1946 ed ha sede a Ginevra. Il suo obiettivo principale consiste nel conseguimento del livello più alto possibile di salute per tutti popoli. È interessante notare che dispone di un certo potere vincolante nei confronti degli Stati membri; l'assemblea può infatti 19 di 26

20 emanare, a maggioranza di due terzi, regolamenti in materia di procedure per prevenire la diffusione delle epidemie, di nomenclatura delle malattie epidemiche mortali e di caratteristiche dei prodotti farmaceutici. Detti regolamenti entrano in vigore per tutti i paesi eccettuati quelli che, entro un certo periodo di tempo, comunicano il loro dissenso. - L IMO (International Marittime Organization Organizzazione Marittima Internazionale) si occupa dei problemi relativi alla sicurezza ed all'efficienza dei traffici marittimi. Essa si limita tuttavia ad emanare raccomandazioni ed a predisporre progetti di convenzione in ordine ai quali non è neanche previsto l'obbligo della sottoposizione agli organi competenti per la ratifica. - L ITU (International Telecomunication Union Unione Internazionale delle Telecomunicazioni), è un organizzazione nata nel 1932, con sede a Ginevra. Ha lo scopo di contribuire allo sviluppo di tutti i mezzi di comunicazione. - WIPO (World Intellectual Property Organization Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale). L'organizzazione mondiale della proprietà intellettuale s'occupa di assicurare la cooperazione amministrativa nella tutela della proprietà intellettuale e di stimolare l'attività creativa in tutti i paesi membri. - WMO (World Meteorological Organization Organizzazione mondiale della meteorologia). Scopo dell Organizzazione Mondiale della Meteorologia è di occuparsi di tutte le questioni connesse all'atmosfera ed ai cambiamenti climatici. - UPU (Universal Postal Union Unione Postale Universale); l'unione Postale Universale si propone di promuovere la cooperazione tra i servizi postali degli Stati membri. - IBRD (International Bank For Reconstruction and Developement Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo). La Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo, è stata creata nel 1945 con l'entrata in vigore degli accordi di Bretton Woods del di 26

21 Scopo principale dell'organizzazione è la concessione di mutui agli Stati membri (o a privati ma con la garanzia di uno Stato membro) per investimenti produttivi. Nata per contribuire alla ricostruzione postbellica ha successivamente indirizzato la sua attività esclusivamente verso i paesi in via di sviluppo. - L IMF (International Monetary Fund Fondo Monetario Internazionale) è stata istituita nel 1944 in seguito agli accordi di Bretton Woods. Organi del Fondo Monetario Internazionale sono il Consiglio dei Governatori, che è l'organo deliberante dell'organizzazione ed è composto da un governatore e da un supplente nominati da ciascuno Stato membro. Tale organo non delibera in base al principio uno Stato / un voto, ma secondo maggioranze corrispondenti all'entità delle quote di capitale sottoscritto e quindi con il peso determinante dei paesi più ricchi. L'istituto è inoltre costituito da un Consiglio di Amministrazione e da un Direttore Generale. Il Fondo Monetario Internazionale ha lo scopo di promuovere la cooperazione nel settore monetario e la stabilità dei cambi e, a tal fine, utilizza un capitale versato proporzionalmente dagli Stati membri. Questi ultimi, quando evidenziano un deficit nelle bilance dei pagamenti, possono ricorrere all'assistenza finanziaria de Fondo che, entro certi limiti, è automatica, mentre in altri casi deve essere negoziata e condizionata all'adozione di adeguate politiche di risanamento economico. - L IFAD (International Fund for Agricoltural Development Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo), nato nel 1976, ha lo scopo di promuovere lo sviluppo agricolo dei paesi in via di sviluppo mediante la concessione di prestiti a tassi agevolati. - UNIDO (United Nations Industrial Development Organization Organizzazione delle nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale). Scopo dell'unido è la promozione dello sviluppo industriale nei paesi emergenti in vista di un nuovo ordine economico internazionale. Ha poteri limitati perché non presta capitali ma si limita a compiere studi e ricerche. 21 di 26

22 3 Organizzazioni Internazionali di rilievo collegate all ONU 3.1. IAEA Pur non essendo istituti specializzati dell ONU, due organizzazioni (data la materia oggetto dello loro competenze) hanno con l ONU legami assai stretti. Tali organizzazioni sono l IAEA (International Atomic Energy Association- Organizzazione Internazionale per l Energia Atomica) ed il WTO (World Trade Organization Organizzazione Mondiale per il Commercio). Particolarità dell IAEA è che, tramite un particolare accordo di collegamento con l ONU, tale organizzazione ha rapporti con l Assemblea Generale e con il Consiglio di Sicurezza, e non, come gli istituti specializzati, con il Consiglio Economico e Sociale WTO Il WTO è organo del tutto indipendente dalle Nazioni Unite nato nel Suoi principali organi sono la Conferenza Ministeriale, in cui tutti i membri sono rappresentati e che si riunisce almeno una volta ogni due anni; il Consiglio Generale che si riunisce nell'intervallo tra le riunioni della Conferenza; ed infine il Segretariato con un direttore generale. Tra le funzioni del WTO vi è in particolare quella di essere una sorta di forum per lo svolgimento dei negoziati relativi alle relazioni commerciali multilaterali e tendenti alla massima liberalizzazione del commercio mondiale. Si tratta di complessi negoziati che prima si svolgevano in seno all'accordo Generale sulle tariffe il commercio (GATT - Generala Agreement on Tarifs and Trade); tra tali negoziati, meritevoli di essere menzionati sono quelli svoltisi tra il 1973 ed il 1979 (c.d. Tokio Round) e quelli svoltisi tra il 1986 ed il 1994 (c.d. Uruguay Round) 22 di 26

23 Secondo l'art. 9 dello Statuto, la Conferenza Ministeriale o il Consiglio Generale possono adottare, a maggioranza di ¾ dei membri, decisioni vincolanti. Con esse, il WTO può sia fornire un'interpretazione delle norme dello statuto, sia dispensare, per periodi di tempi determinati ed in circostanze eccezionali, uno Stato membro dall'osservanza degli obblighi derivanti dalle norme medesime. 23 di 26

24 ISTITUTI SPECIALIZZATI DELL ONU Istituto Accordo Istitutivo FAO (Organizzazione per l Alimentazione e l Agricoltura) 1945 Roma ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) UNESCO (Organizzazione per l Educazione, la Scienza e la Cultura) 1919 Ginevra 1945 Parigi ICAO (Organizzazione internazionale dell Aviazione Civile) 1944 Montreal WHO (Organizzazione Mondiale per la Sanità) 1946 Ginevra IMO (Organizzazione marittima Internazionale) 1948 Londra Sede Struttura Compiti Conferenza Consiglio Direttore Generale Conferenza Generale Consiglio di amministrazione Ufficio Internazionale del lavoro Conferenza Generale Consiglio Esecutivo Segretariato Assemblea Consiglio Commissione per la Navigazione aerea Assemblea Mondiale per la Sanità Consiglio Esecutivo Segretariato Assemblea Consiglio Segretariato Migliorare l alimentazione umana e promuovere la produzione agricola Migliorare le condizioni di lavoro ed il livello di vita Rafforzare la collaborazione fra gli Stati attraverso la cultura, la scienza e l educazione Regolamentare il trasporto aereo civile Promuovere la collaborazione mondiale in ambito sanitario Regolamentare tutte le questioni attinenti alle questioni marittime ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni) 1932 Ginevra WIPO (Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale) 1967 Ginevra Conferenza dei Plenipotenziari Consiglio Segretariato Assemblea Generale Conferenza Comitato di Coordinamento Ufficio Internazionale Contribuire allo sviluppo di tutti i mezzi di comunicazione Tutelare al proprietà intellettuale e stimolare l attività creatrice in tutti i paesi 24 di 26

25 WMO (Organizzazione Mondiale della Meteorologia) 1947 Ginevra UPU (Unione Postale Universale) 1874 Berna Congresso Meteorologico Mondiale Comitato Esecutivo Segretariato Congresso Ufficio Internazionale Consiglio Esecutivo Consiglio Consultivo degli Studi Postali Tutte le questioni relative all atmosfera ed ai cambiamenti climatici Promuovere la cooperazione tra i servizi postali degli Stati membri IBRD (Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo) IMF (Fondo Monetario Internazionale) IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo) UNIDO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) 1944 Washington 1944 Washington 1976 Roma 1979 Vienna Consiglio dei Governatori Consiglio d Amministrazione Presidente Consiglio dei Governatori Consiglio d Amministrazione Direttore Generale Consiglio dei Governatori Consiglio di Amministrazione Presidente Conferenza Generale Consiglio di Sviluppo Industriale Comitati dei programmi e delle Risorse Concedere mutui per investimenti produttivi per i paesi in via di sviluppo Favorire la cooperazione monetaria internazionale e la stabilità dei cambi Promuovere lo sviluppo agricolo per i paesi in via di sviluppo Promuovere lo sviluppo industriale dei paesi in via di sviluppo 25 di 26

26 Bibliografia Benedetto Conforti, Diritto Internazionale, Napoli, 2007 Francesco Capotorti, Corso di diritto internazionale, Milano, 1995 Giorgio Badiali, Testi e documenti per un corso di diritto internazionale, Rimini, di 26

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