Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Aggiornamento normativo e tecnico sui contenuti minimi dei piani di sicurezza
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- Raimonda Bello
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1 Corso di aggiornamento RSPP aziende edili Lezione: Aggiornamento normativo e tecnico sui contenuti minimi dei piani di sicurezza
2 In questa unità didattica illustreremo l aggiornamento tecnico e normativo apportato dal D.Lgs. 81/08, in particolare nell allegato XV, in merito ai contenuti minimi dei piani di sicurezza. Tale norma riporta in modo quasi integrale quanto già prescritto dal DPR 222/03. In particolare definiremo le caratteristiche di un Piano di Sicurezza Cantieri (PSC) e ne esamineremo in dettaglio i contenuti e la struttura.
3 Specifico per quella singola opera da realizzare. La specificità del documento risulterà evidenziata dalle scelte tecniche, progettuali, architettoniche e tecnologiche, dalle tavole esplicative di progetto, dalla planimetria e da una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno. Consultabile, ovvero scritto in forma comprensibile per i datori di lavoro delle imprese esecutrici, i lavoratori, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza nonché per il committente o il responsabile dei lavori se nominato. Fattibile cioè realizzabile concretamente dai datori di lavoro delle imprese esecutrici e dai lavoratori autonomi. Funzionale all esecuzione dell opera ed atto a garantire con i suoi contenuti la sicurezza di tutti i lavoratori.
4 La lettura complessiva delle disposizioni del Regolamento permette di individuare quelli che sono i 5 capitoli minimi in cui si articola il Piano Sicurezza Cantieri. In particolare esso si compone di: Capitolo amministrativo, Capitolo analisi e valutazione, Capitolo progettuale e tavole tecniche, Capitolo prescrizioni operative, Capitolo costi.
5 Ora esaminiamo brevemente la struttura e i contenuti di ciascuno dei cinque capitoli del PSC. Il capitolo amministrativo è suddiviso in due paragrafi che contengono i dati del cantiere relativi all identificazione ed alla descrizione dell opera, ai soggetti responsabili della prevenzione e protezione.
6 Anche il capitolo analisi e valutazione dei rischi del PSC è suddiviso in due paragrafi. Essi riguardano: l individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi concreti presenti nel cantiere con riferimento all area ed all organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze; il cronoprogramma, ovvero la durata prevista delle attività in relazione ai rischi ed alle prescrizioni operative del Coordinatore per la progettazione.
7 Il capitolo progettuale del PSC riguarda le specifiche scelte tecniche ed organizzative che il Coordinatore per la progettazione ha adottato per garantire la prevenzione e la sicurezza del cantiere. Queste scelte, ove possibile, saranno rappresentate graficamente nelle tavole tecniche del PSC.
8 Il quarto capitolo del PSC riguarda le specifiche prescrizioni operative che il Coordinatore per la progettazione ha adottato per garantire la prevenzione e la sicurezza del cantiere. Anche queste scelte, ove possibile, saranno rappresentate graficamente nelle tavole tecniche del PSC. Tali direttive riguardano: le procedure e misure preventive e protettive del cantiere; le interferenze; le misure di coordinamento ed uso comune; l organizzazione della cooperazione e coordinamento; il pronto soccorso, l antincendio e l evacuazione.
9 L ultimo capitolo del PSC è dedicato alla stima dei costi della sicurezza. Tali spese derivano dalle prescrizioni operative e di coordinamento definite per i rischi specifici del singolo cantiere e per la prevenzione e la protezione dei lavoratori.
10 Procedendo nell analisi sempre più dettagliata dei contenuti del PSC, esaminiamo ora i paragrafi dei singoli capitoli. All interno del capitolo amministrativo, il paragrafo sull identificazione e la descrizione dell opera deve essere composto da almeno quattro sezioni specifiche, ovvero: Indirizzo del cantiere; Descrizione del contesto; Descrizione sintetica dell opera; Descrizione delle scelte. Per quanto concerne le scelte specifiche del cantiere esse riguardano aspetti: progettuali; architettonici; strutturali; tecnologici.
11 Alla voce descrizione del contesto viene specificata la collocazione urbana del cantiere (ovvero la via e il numero civico) e i riferimenti catastali e del piano regolatore urbanistico (compresi i vincoli delle sovraintendenze, del regolamento comunale, della zonizzazione antisismica, ecc.).
12 Alla voce area del cantiere viene descritto il posizionamento geografico del cantiere. Per definire le variabili che incidono sulla progettazione della sicurezza e sulla conseguente organizzazione fisica del cantiere, è necessario specificare se l area interessata è: urbana; extraurbana; centro storico; periferia; centro commerciale; svincolo stradale; attraversamento ferroviario; zona collinare.
13 La voce descrizione sintetica dell opera contiene una breve illustrazione dell intervento che verrà realizzato. La descrizione comprende gli aspetti salienti dell intervento, ovvero quelli che hanno avuto ricadute significative sul PSC. Verrà quindi specificata la tipologia di opera tra quelle di seguito indicate: Ristrutturazione; Nuova costruzione; Ampliamento; Modifica; Interventi statici; Edifici sportivi; Edifici religiosi; Infrastrutture.
14 All interno della descrizione dell opera vengono evidenziate quelle che sono state le scelte di natura progettuale, architettonica, strutturale e tecnologica, che hanno avuto ricadute significative sulla progettazione della sicurezza del cantiere. In particolare verranno definite le scelte inerenti ai seguenti aspetti: progettazione; architettura; struttura portante; tecnologia; impiantistica; demotica; telecomunicazioni; urbanizzazioni.
15 All interno del capitolo amministrativo, il paragrafo sull identificazione dei soggetti con compiti di sicurezza deve essere composto da, almeno, due specifiche sezioni, denominate: Committenza; Imprese. La sezione Committenza conterrà le specifiche riguardo a: committente; eventuale responsabile dei lavori; coordinatore per la progettazione; e coordinatore per l esecuzione, se nominato. Mentre nella sezione Imprese verranno definiti: il datore di lavoro; il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; i preposti; il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza; gli addetti alla gestione delle emergenze. Queste specifiche sono a cura del Coordinatore per l esecuzione prima dell inizio dei lavori.
16 Il paragrafo sull identificazione dei soggetti con compiti di sicurezza deve essere aggiornato, per introdurre i nominativi non ancora pervenuti al momento della progettazione del PSC. L aggiornamento è a cura del Coordinatore e viene completato in fase di esecuzione. I nominativi devono essere: inseriti prima dell inizio dei lavori o dei singoli interventi operativi; aggiornati sia in caso di nuova nomina che di sostituzione.
17 Il capitolo sull analisi e la valutazione degli specifici rischi del singolo cantiere deve essere composto da una relazione con, almeno, quattro sezioni. Le sezioni trattano i seguenti aspetti del cantiere: area; organizzazione; attività; interferenze tra le attività.
18 Nella prima sezione vengono descritte le principali caratteristiche dell area in cui è collocato il cantiere. Saranno evidenziati, in particolare, quegli aspetti che hanno influenzato in modo significativo le scelte progettuali di sicurezza del PSC in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori, ovvero le indicazioni circa: la tipologia del terreno, le reti elettriche o del gas, le reti idriche e le fognature, le infrastrutture e la viabilità, le funzioni sensibili (ad es.ospedali, scuole, ecc.), i centri commerciali, la vicinanza di industrie o discariche, la presenza di un altro cantiere attivo.
19 All interno della valutazione dell area, specifico spazio viene dato a: i fattori esterni, ovvero i rischi che il cantiere subisce dall ambiente circostante e le lavorazioni di cantiere, cioè quelle attività che si svolgono in cantiere e che possono procurare rischi all ambiente circostante.
20 Per quanto riguarda i rischi derivati da fattori esterni, essi sono direttamente correlati alle caratteristiche dell ambiente in cui il cantiere è collocato. Fattori quali la morfologia dell area, la sua configurazione e le funzioni in essa presenti possono determinare diverse tipologie di rischio. Ad esempio, la presenza di una falda acquifera può comportare il rischio per il cantiere di sprofondamento, seppellimento ed annegamento.
21 I rischi che derivano dalle lavorazioni di cantiere dipendono molto dalla tecnologia impiegata nel cantiere e dalla organizzazione fisica interna dello stesso. In generale, gli aspetti che più influiscono nell insorgenza di questi rischi sono i seguenti: la movimentazione dei materiali, la viabilità dei mezzi, le polveri, i rumori, le vibrazioni e i rifiuti. Ad esempio, il rumore e le polveri dovute alle lavorazioni di un cantiere possono divenire un rischio se accanto vi sono funzioni sensibili come ospedali, scuole, case di riposo, ecc..
22 Per meglio chiarire quale siano i fattori e gli elementi che il PSC deve comprendere nella sua analisi e valutazione dei rischi in merito all area del cantiere, il D. Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni, nell Allegato XV., ne fornisce una sintetica elencazione, suddivisa nelle seguenti categorie: Territorio ed ambiente, Infrastrutture, Edifici con particolari esigenze di tutela, Reti, Compresenze contigue.
23 La categoria territorio ed ambiente comprende tutti quegli elementi tipici che si trovano nelle aree urbane ed extraurbane in cui, normalmente, vengono collocati i cantieri, ovvero: le falde; i fossati; gli alvei fluviali; le banchine portuali; gli alberi; i manufatti interferenti; i manufatti sui quali intervenire.
24 La categoria infrastrutture comprende tutti quegli elementi tipici che sono collocati nel territorio extraurbano e che fungono da infrastrutture di collegamento per il flusso di veicoli e merci, ovvero: le strade; le ferrovie; le idrovie; gli aeroporti.
25 La categoria edifici con particolari esigenze di tutela comprende tutti quegli elementi tipici delle aree urbane e metropolitane che hanno di funzioni di servizio ed assistenza verso gli abitanti, come ad esempio: gli ospedali; le scuole; le case di riposo; le abitazioni.
26 La categoria reti comprende tutti quegli elementi tipici delle aree urbane e metropolitane che hanno di funzioni di servizio per il trasporto e l erogazione di specifiche commodities, come: le linee elettriche aeree; e condutture sotterranee di servizi, ovvero: il gas; la fognatura; le reti idriche; le telecomunicazioni; le fibre ottiche.
27 La categoria compresenze contigue comprende tutti quegli elementi tipici che posso trovarsi in prossimità di un cantiere o che comunque influiscono significativamente sulla sua organizzazione e funzionamento, ovvero: altri cantieri, insediamenti produttivi e viabilità.
28 In ogni caso, la fase di analisi e valutazione dei rischi del cantiere, in riferimento all area in cui esso è insediato, deve prendere in considerazione tutti i potenziali effetti negativi derivanti da: rumore, polveri, fibre, fumi, vapori, gas, odori o inquinanti aereodispersi, caduta dei materiali dall alto, ecc.
29 Il capitolo del PSC dedicato alla progettazione è uno dei più rilevanti dell intero documento poiché affronta in modo operativo e pianificato il nodo della riduzione dei rischi di incidente nel cantiere. La progettazione della prevenzione e della sicurezza del PSC deve far riferimento a tutte quelle scelte progettuali ed organizzative previste dal Coordinatore in termini di: procedure, misure preventive, misure protettive. In particolare, il capitolo della progettazione deve prendere in considerazione tutte le scelte necessarie ad azzerare o ridurre i rischi legati a: area del cantiere, organizzazione del cantiere, lavorazioni nel cantiere, Interferenze così come prescritto dal punto comma d) dell allegato XV del D. Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni. Qui il D. Lgs. 106/09 modifica la precedente definizione indicando che l analisi dei rischi deve escludere quelli specifici propri dell attività dell impresa.
30 In ogni caso, l approccio che deve guidare il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione deve portare a: l eliminazione o riduzione al minimo dei rischi da lavoro; la definizione di scelte progettuali ed organizzative; la strutturazione di procedure e di misure preventive e protettive; l articolazione di misure di coordinamento. Approccio che dovrà integrarsi con quanto già disposto dall articolo 100 del D. Lgs 81/08 e successive modificazioni e integrazioni.
31 Lo scopo della pianificazione dell intervento è quello di rendere l opera compatibile con le misure di sicurezza e salute dei lavoratori occupati. Perché ciò avvenga è necessaria la stretta collaborazione tra il progettista ed il Coordinatore per la sicurezza (CSP) durante la fase di progettazione dei lavori. Tale cooperazione garantisce scelte in materia di tecniche e tecnologie costruttive che presentano livelli minimi di rischio.
32 Particolare attenzione dovrà poi essere posta e tutti quegli elementi tipici di cantiere che ne specificano lo sviluppo e l esecuzione, come ad esempio: la modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali; la dislocazione degli impianti di cantiere; la dislocazione delle zone di carico e scarico; le zone adibite al deposito delle attrezzature; le zone per lo stoccaggio dei materiali e dei rifiuti; le zone adibite al deposito di materiali pericolosi (in particolare pericolo di incendio o esplosione).
33 Illustriamo ora alcune definizioni importanti della terminologia utilizzata nel documento preso in esame. Con il termine modalità si fa riferimento al modo scelto per l esecuzione della lavorazione. Per sequenza si deve intendere la successione delle fasi o sottofasi di lavoro, ovvero, l articolazione delle operazioni. Con i termini misure preventive e protettive intendiamo gli apprestamenti, le attrezzature, le infrastrutture, i mezzi e servizi di protezione collettiva, atti a prevenire il manifestarsi di situazioni dì pericolo, a proteggere i lavoratori da rischio di infortunio ed a tutelare la loro salute. Infine con apprestamenti si indicano le opere che devono essere realizzate prima di effettuare le lavorazioni e necessarie per garantirne la loro esecuzione in condizioni di sicurezza.
34 L attività di fornitura dei materiali deve essere intesa anche come lo scarico effettuato nelle apposite zone di stoccaggio e deposito, ovvero zone di: scarico degli inerti; scarico del calcestruzzo; stazionamento dell autopompa e/o autobetoniera; carico e scarico materiali di risulta. Questa operazione è disciplinata nelle procedure di fornitura che riguarderanno, sostanzialmente, le modalità di accesso, generalmente presidiate dal capocantiere. Nel caso in cui lo scarico comprenda anche la posa in opera (come ad esempio: getto di calcestruzzo, pannelli, travi o pilastri prefabbricati, ) il PSC darà le indicazioni per pianificare nel POS dell impresa fornitrice-esecutrice le modalità e le procedure complementari e di dettaglio.
35 Infine, per completare gli elementi di valutazione e successiva progettazione dei rischi potenziali derivanti dalle attività specifiche di cantiere, dovranno essere presi in esame alcuni elementi specifici quali il rischio di: investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere; seppellimento, da adottare negli scavi; caduta dall'alto; insalubrità dell'aria nei lavori in galleria; instabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria; i rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto; i rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere; i rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura. il rischio di elettrocuzione; rumore; e uso di sostanze chimiche.
36 Il lavoro di progettazione del Coordinatore, oltre a valutare i rischi dal punto di vista dell area del cantiere, deve porre molta attenzione al problema delle sovrapposizioni od interferenze che si possono creare tra imprese e/o tra lavoratori. Per fare ciò il progettista della sicurezza: analizza le lavorazioni del cantiere; suddivide le lavorazioni in fasi; suddivide le fasi di lavoro in sottofasi (in caso di un cantiere complesso). Prepara cioè le informazioni analitiche necessarie allo sviluppo del cronoprogramma del cantiere per quel che riguarda la sicurezza, ad integrazione del cronoprogramma dei lavori previsto dall articolo 42 del DPR 554/1999.
37 La componente di maggiore rilievo all interno dei contenuti del PSC è rappresentata dalla parte grafica. La tavola tecnica più spesso utilizzata è la cosiddetta planimetria di cantiere. Nella planimetria di cantiere vengono tradotte in forma grafica le prescrizioni operative più significative e le procedure di coordinamento descritte in forma testuale all interno del PSC.
38 Nella planimetria di cantiere del PSC possono essere indicate quelle che sono le distanza minime per garantire nella viabilità stradale urbana il passaggio delle ambulanze e dei vigili del fuoco.
39 Nella planimetria di cantiere del PSC vanno indicati quali sono gli ingressi esclusivi per i lavoratori (definiti pedonali) e gli ingressi esclusivi (definiti carrabili) per i mezzi di trasporto e movimentazione come betoniere, camion o dumper.
40 Nella planimetria di cantiere del PSC vanno indicati quali sono gli ingressi e le relative viabilità con specifici obblighi rispetto alle direzioni di marcia e alle manovre in ingresso ed in uscita dei mezzi carrabili.
41 Nella planimetria di cantiere del PSC vanno indicati gli apprestamenti necessari a garantire la sicurezza dell esecuzione delle fasi lavorative e la loro collocazione all interno dell area di lavoro.
42 Nella planimetria di cantiere del PSC vanno indicate le attrezzature necessarie all esecuzione dei lavori e, soprattutto, la loro collocazione migliore in termini di sicurezza.
43 Uno degli elementi di particolare rilevanza nella progettazione della sicurezza dei cantieri, oltre agli aspetti fisici della prevenzione fin qui elencati, sono le prescrizioni operative legate alla parte immateriale della prevenzione, ovvero quelle che trattano: delle sovrapposizioni o interferenze; del coordinamento tra imprese e lavoratori; della cooperazione e reciproca informazione; del pronto soccorso, dell antincendio ed evacuazione; degli aspetti di complementarietà e dettaglio delle procedure.
44 I dispositivi di protezione individuale (DPI) normalmente non sono inclusi nelle prescrizioni operative del PSC. Il PSC potrà contenere alcuni elementi caratteristici del POS, come i DPI, solo ed esclusivamente nel caso di sovrapposizione e/o interferenza, ovvero quando è necessario effettuare più lavorazioni contemporaneamente e nello stesso punto. In questo caso, infatti, vi sono rischi che transitano da una lavorazione all altra e che non sono stati analizzati nei singoli POS.
45 Le prescrizioni operative mirate alla regolamentazione dell uso comune di attrezzature, apprestamenti, infrastrutture, mezzi logistici e/o di protezione collettiva devono consentire di: individuare i soggetti incaricati dell allestimento; attuare e garantire la loro manutenzione; evitare la duplicazione degli allestimenti; definire le modalità e le procedure di utilizzo; stabilire i soggetti e i tempi di utilizzo.
46 Le prescrizioni operative, inoltre,dovranno chiarire come organizzare la cooperazione, il coordinamento, la reciproca informazione tra imprese, tra lavoratori e tra imprese e lavoratori autonomi. In questo capitolo dovranno essere specificati i momenti in cui effettuare le riunioni di cooperazione e coordinamento ed i soggetti che devono parteciparvi per rendere efficace la trasmissione delle informazioni necessarie alla conoscenza dei processi da mettere in atto. L articolazione delle prescrizioni operative dovrà essere legata alla complessità dell opera ed alla necessità di presidiarne le fasi critiche.
47 Le prescrizioni operative in merito ai servizi di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori possono essere affrontate in tre modi: definendo una gestione comune delle emergenze (ovvero il piano e le procedure necessarie); istituendo una gestione separata delle emergenze (ovvero indicando nel piano la necessità che ogni ditta provveda per proprio conto; in questo caso il PSC dovrà contenere un paragrafo a parte per i lavoratori autonomi); oppure organizzando un proprio servizio per la gestione delle emergenze, che viene dettagliato nel PSC dal Committente o Responsabile dei Lavori.
48 Nel caso di lavorazioni particolari (ad es. in relazione all accertato aumento di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori), nel PSC, si dovranno specificare il tipo di procedure complementari e di dettaglio connesse alle scelte autonome dell'impresa esecutrice, da esplicitare anche nel POS.
49 Il capitolo del PSC dedicato ai costi della sicurezza verrà trattato dettagliatamente in seguito. E importante, comunque, evidenziare che la stima dei costi, presente nel PSC, deve possedere le seguenti caratteristiche, deve essere: analitica e dettagliata; congrua; descritta per singola voce; stabilita a corpo o a misura; definita con riferimento a specifico prezziario pubblico o della committenza.
50 Il punto 4 dell allegato XV del D. Lgs. 81/08 ha definito un elenco, esemplificativo e non esaustivo, di componenti che possono essere annoverati o meno nei costi della sicurezza, questi sono: gli apprestamenti; le attrezzature; gli impianti di cantiere; gli impianti di protezione; le infrastrutture; i mezzi e servizi di protezione collettiva; le misure di coordinamento. Per visualizzare tutte le tipologie di ciascun componente, fai clic sulle voci dell elenco.
51 L Allegato XV. 1 del D.Lgs. 81 contiene l elenco degli elementi tecnici ed operativi del cantiere che definiscono i contenuti minimi del piano di sicurezza e coordinamento, ovvero: gli apprestamenti; le attrezzature; le infrastrutture; i mezzi e i servizi di protezione collettiva.
52 In questa unità didattica abbiamo illustrato l aggiornamento tecnico e normativo apportato dal D. Lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni sui contenuti minimi dei piani di sicurezza. In particolare abbiamo definito le caratteristiche di un Piano di Sicurezza Cantieri (PSC) e ne abbiamo esaminato in dettaglio i contenuti e la struttura.
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