FACSIMILE RAPPORTO TECNICO DI VERIFICA (RTV) KIT COMPOSTO DA 6 FASCICOLI A 3 COPIE
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- Rachele Gentile
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1 RAPPORTO TECNICO DI VERIFICA (RTV) Per impianti alimentati a gas, per uso domestico, in esercizio asserviti ad apparecchi di utilizzazione con singola portata termica nominale 5 kw. Conforme al prospetto A.1 dell APPENDICE A (normativa) della norma UNI 1078:2012. KIT COMPOSTO DA 6 FASCICOLI A COPIE CONTIENE RAPPORTO TECNICO PER LA VERIFICA DEI REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA E IDONEITÀ PER UN IMPIANTO A GAS CON 2 APPARECCHI UTILIZZATORI* * NOTA Per impianti con un numero di apparecchi superiore a 2, aggiungere un modulo RTV29/ per ogni apparecchio supplementare. Esempio Impianto con 4 apparecchi utilizzatori; il Rapporto RTV sarà composto da: 1 kit + 2 moduli RTV29/. Il modulo RTV29/ è acquistabile a parte. Prodotto da: ETeam - Abbadia Lariana (LC) -
2 NOTE PER L OPERATORE: Alla conclusione dei controlli l operatore deve compilare la sezione dell RTV, riportando tutti i dati richiesti nelle parti da.1 a.5, tra cui: i dati sintetici e riepilogativi relativi ai controlli eseguiti; l esito (positivo o negativo) di ciascun controllo; il giudizio conclusivo sullo stato di sicurezza e sull idoneità al funzionamento oppure l idoneità all uso temporaneo ovvero la non idoneità al funzionamento dell impianto. La sezione dell RTV deve essere debitamente compilata in ogni sua parte e, a titolo di notifica, deve essere consegnata in copia all utilizzatore dell impianto o suo delegato. La sezione dell RTV deve essere firmata negli appositi spazi dall operatore e controfirmata dall utilizzatore. Lo scopo della notifica della Sezione dell RTV all utilizzatore è quello di: fornire informazioni dettagliate sui controlli eseguiti; rendere esplicito all utilizzatore il giudizio sullo stato di sicurezza dell impianto; assicurarsi che l utilizzatore sia consapevole dello stato di sicurezza ovvero di non sicurezza dell impianto; assicurarsi che l utilizzatore abbia compreso la scadenza temporale per il ripristino in completa sicurezza dell impianto. Il giudizio conclusivo sullo stato di sicurezza dell impianto deve chiaramente tenere in considerazione gli esiti delle singole prove; in particolare: se tutti i controlli hanno avuto esito positivo, l impianto deve essere ritenuto idoneo al funzionamento; in caso di singolo controllo con esito negativo l impianto può essere ritenuto, a seconda del caso, idoneo al funzionamento temporaneo oppure non idoneo al funzionamento; nel caso di più controlli con esito negativo l impianto deve essere ritenuto non idoneo al funzionamento salvo diversa valutazione dell operatore; nel caso in cui non si siano potute effettuare alcune prove l operatore deve considerare la rilevanza specifica di ognuna di esse, se le prove non effettuate sono del tipo strumentale previste nei 5.5 e 7.8, l esito finale non può essere positivo. Se al termine dei controlli si evidenzia un giudizio di idoneità al funzionamento temporaneo, il tempo per provvedere all eliminazione delle anomalie deve essere il più breve possibile e comunque non può eccedere i 0 giorni solari dalla data della verifica. Se al termine dei controlli si evidenzia un giudizio di non idoneità al funzionamento, l impianto o la parte d impianto o l apparecchio ritenuto non idoneo al funzionamento deve essere messo immediatamente fuori esercizio. L operazione di messa fuori esercizio deve essere attuata operando esclusivamente sui dispositivi d intercettazione presenti sull impianto, senza apportare modifiche all impianto. Per tutti gli operatori e/o tecnici, sussiste inoltre l obbligo di diffidare verbalmente e per iscritto l utilizzatore dall utilizzare l impianto. Eventuali condizioni impiantistiche e/o anomalie non considerate dalla presente norma, ma riscontrate durante l esecuzione delle verifiche e ritenute pregiudizievoli per la sicurezza, devono essere debitamente valutate e motivate dall operatore e segnalate sul Rapporto Tecnico di Verifica, di cui al punto 4.2, ai fini della formulazione del giudizio finale. NOTE PER L UTILIZZATORE DELL IMPIANTO: Il rapporto tecnico di verifica determina il giudizio conclusivo sullo stato di sicurezza e sull idoneità al funzionamento dell impianto. A seguito delle verifiche eseguite, in considerazione degli esiti ottenuti, l impianto a gas potrà risultare: Idoneo al funzionamento Idoneo al funzionamento temporaneo: in tal caso l operatore dichiarerà di aver dato chiara ed esplicita comunicazione all utilizzatore/persona maggiorenne delegata presente alla verifica, delle anomalie riscontrate e di aver provveduto a comunicare il tempo massimo per porre rimedio alle anomalie riscontrate che ai sensi della norma presente non deve eccedere i 0 giorni solari dalla data di comunicazione del rapporto tecnico di verifica. Alla scadenza del termine, senza che sia stato posto rimedio alle anomalie riscontrate, si diffiderà all utilizzo dell impianto. n idoneo al funzionamento: in tal caso l operatore dichiarerà di aver provveduto a mettere fuori esercizio l impianto/la parte d impianto/l apparecchio causa della non idoneità al funzionamento e di averne dato chiara ed esplicita comunicazione all utilizzatore/persona maggiorenne delegata presente alla verifica, diffidandola dall utilizzo senza aver posto rimedio alle anomalie riscontrate. L operatore declina ogni responsabilità per danni a persone, animali o cose, derivanti dall utilizzo dell impianto a gas senza che siano state eliminate le eventuali anomalie riscontrate e segnalate nel rapporto tecnico di verifica che hanno determinato l idoneità al funzionamento temporaneo o la non idoneità al funzionamento o derivanti dalla manomissione delle attuali condizioni dell impianto o dal suo utilizzo improprio ovvero da carenza di manutenzione o riparazione.
3 RAPPORTO TECNICO DI VERIFICA (RTV) Per impianti alimentati a gas, per uso domestico, in esercizio asserviti ad apparecchi di utilizzazione con singola portata termica nominale 5 kw - Conforme al prospetto A.1 dell APPENDICE A (normativa) della norma UNI 1078:2012 Comitato Italiano Gas Distribuito da Teams Solutions - Abbadia Lariana (LC) - Tel I contenuti normativi sono curati da e-training - Milano - Mod. RTV29/1 SEZIONE 1 - DATI E INFORMAZIONI UTILI SULL IMPIANTO Rapporto Tecnico di Verifica (RTV) DATI ANAGRAFICI DELL IMPIANTO Impianto installato nei locali siti in via CAP Scala Piano Interno Codice Punto di Riconsegna Riscaldamento Riscaldamento/Produzione acqua calda sanitaria altro (specificare) Tipo di combustibile utilizzato Gas manifatturato Gas naturale GPL altro (specificare) Alimentato da Rete di distribuzione Serbatoio individuale fisso Recipienti mobili (bombole) altro (specificare) Utilizzatore (persona maggiorenne presente alla verifica) nome cognome tel. Proprietario (se diverso dall utilizzatore) nome cognome tel. Indirizzo DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE Anno di installazione dell impianto (in assenza di dati specifici riportare la data indicata dall utilizzatore anche se presunta) Progetto data Progettista (me e Cognome) di iscrizione all Ordine/Albo professionale di CAP Altro (specificare): con sede in Via Utilizzo impianto Cottura cibi Produzione acqua calda sanitaria Dichiarazione di Conformità con allegati obbligatori data rilasciata dall Impresa/Ditta (ragione sociale) CAP Progettista (me e Cognome) Dichiarazione di Conformità priva di allegati obbligatori data rilasciata dall Impresa/Ditta (ragione sociale) Dichiarazione di Rispondenza data rilasciata da: Impresa/Ditta (ragione sociale) con sede in Via CAP di iscrizione all Ordine/Albo professionale di Scheda di presentazione dei risultati data rilasciata da: Impresa/Ditta (ragione sociale) con sede in Via CAP Progettista (me e Cognome) di iscrizione all Ordine/Albo professionale di Nessun documento disponibile APPARECCHI INSTALLATI (Raccolta dati diretta) Numero Identificativo Apparecchi di tipo A: Piano di cottura con dispositivo di sorveglianza fiamma Piano di cottura senza dispositivo di sorveglianza fiamma Piano di cottura (con dispositivo di sorveglianza fiamma) e forno alimentato a gas Apparecchi di tipo B: Apparecchi di tipo C: Stufa Caldaia Caldaia con sede in Via Apparecchi a) Scaldacqua Scaldabagno Scaldabagno Apparecchi di tipo ad effetto decorativo della combustione (per esempio caminetti a gas) Altro Piano di cottura (senza dispositivo di sorveglianza fiamma) e forno alimentato a gas Altro Altro Marca e Modello Portata Termica nominale (kw) Ubicazione Lavatrici/Asciugatrici a gas Altri apparecchi alimentati a combustibile liquido e/o solido (stufe a kerosene, caminetti a legna/pellets) (Altro) (Altro) (Altro) (Altro) a) Numerare gli apparecchi per identificarli nel prosieguo del documento.
4 1.4 - SCHEMA DELL IMPIANTO (differenziare chiaramente le parti a vista dai tracciati presunti) Distribuito da Teams Solutions - Abbadia Lariana (LC) - Tel I contenuti normativi sono curati da e-training - Milano - Mod. RTV29/2 SEZIONE 2 - VERIFICHE E CONTROLLI 2.1 VERIFICA IMPIANTO INTERNO CONTROLLO DEL PERCORSO Tubazioni a vista/ispezionabili all esterno dell edificio Tubazioni a vista/ispezionabili all interno dell edificio Giunzioni Guaine Nella valutazione deve essere considerata anche la compatibilità con il locale d installazione. In un locale non aerabile e/o nei tratti in guaina non devono essere presenti giunzioni meccaniche (filettate/compressione); segnalare eventuali anomalie riconducibili a idoneità al funzionamento temporaneo CONTROLLO DEI MATERIALI (idoneità e stato di conservazione) Tubazioni rigide Tubazioni flessibili Raccordi/curve/gomiti Pezzi speciali Giunzioni Rubinetto generale Punto d inizio Presa pressione Rubinetti di utenza Tappi ciechi terminali Tubazioni rigide Tubazioni flessibili Raccordi/curve/gomiti Pezzi speciali 2.1. CONTROLLO DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEI MATERIALI Accessibilità/manovrabilità rubinetti Giunzioni Tappi ciechi Ancoraggi Anomalie/ Anomalie/ Anomalie/ CONTROLLO DELLA TENUTA DELL IMPIANTO INTERNO Anomalie/ Impianto interno Metodo di controllo: a) diretto; a) indiretto; b) Prova preliminare con caduta di pressione. Indicare sempre il valore rilevato e confrontarlo con la UNI a Impianti a gas naturale (II famiglia) : a Impianti a GPL (III famiglia) : a) Valore della dispersione rilevata: 1 dm /h > 5 dm /h 1 dm /h e a) Valore della dispersione rilevata: 0,4 dm /h > 0,4 dm /h e 2 dm /h > 5 dm /h > 2 dm /h b) Valore della c.d.p. rilevata in 1 min: 1 mbar > 1 mbar b) Valore della c.d.p. rilevata in 2,5 min: 1 mbar > 1 mbar
5 2.2 VERIFICA APPARECCHI - BOMBOLE APPARECCHIO N TIPO INSTALLAZIONE ALL ESTERNO DELL EDIFICIO Apparecchio adatto Apparecchio non adatto Distribuito da Teams Solutions - Abbadia Lariana (LC) - Tel I contenuti normativi sono curati da e-training - Milano - Mod. RTV29/ INSTALLAZIONE ALL ESTERNO DELL EDIFICIO In apposito vano tecnico ad uso esclusivo In locale non destinato a soggiorno di persone (per esempio cantina/sottotetto) In locale destinato a soggiorno di persone Identificare eventuali altri apparecchi presenti Destinazione d uso del locale Caratteristiche del locale Per apparecchi installati in locali con pericolo d incendio, mettere fuori servizio l apparecchio VERIFICA BOMBOLE INSTALLAZIONE ALL ESTERNO DELL EDIFICIO (da a ) INSTALLAZIONE ALL INTERNO DELL EDIFICIO (da a ) Livello piano di campagna Protezione da intemperie Numero bombole Capacità complessiva Volume del locale Destinazione d uso del locale Livello pavimento Aerazione del locale Quantità bombole Capacità complessiva n è consentito tenere in deposito bombole CONTROLLO COLLEGAMENTO APPARECCHI Tubo rigido in acciaio Tubo rigido in rame Tubo flessibile in acciaio Tubo flessibile in gomma Per tubi in gomma di cui alla UNI 7140 controllare la data di scadenza e trascrivere nelle note CONTROLLO DELLA VENTILAZIONE Ventilazione diretta con apertura Ventilazione diretta con condotti Ventilazione indiretta Controllo strumentale * n necessaria per apparecchi di tipo C e/o apparecchi di cottura se rispondenti a specifici requisiti prescritti. * n consentito per apparecchi di tipo A STATO DI CONSERVAZIONE DELL APPARECCHIO Integrità strutturale Ancoraggio/installazione Dispositivi di controllo Dispositivi di accensione/regolazione Segni di degrado/deterioramento CONTROLLO AERAZIONE Apertura di aerazione diretta Condotto di aerazione diretta Aerabilità locale * Cappa a tiraggio naturale ** Cappa a tiraggio forzato ** Aspiratore meccanico ** * Per apparecchi di tipo A e apparecchi di cottura rispondenti a specifiche prescrizioni. Per apparecchi di cottura, apparecchi di tipo B e apparecchi di tipo C. Per evacuazione/espulsione vapori/prodotti di combustione. ** FUNZIONAMENTO DELL APPARECCHIO Manovrabilità dispositivi accensione/regolazione Funzionalità dispositivi sorveglianza di fiamma Conformazione/colorazione fiamma
6 2.2 VERIFICA APPARECCHI - BOMBOLE APPARECCHIO N TIPO INSTALLAZIONE ALL ESTERNO DELL EDIFICIO Apparecchio adatto Apparecchio non adatto Distribuito da Teams Solutions - Abbadia Lariana (LC) - Tel I contenuti normativi sono curati da e-training - Milano - Mod. RTV29/ INSTALLAZIONE ALL ESTERNO DELL EDIFICIO In apposito vano tecnico ad uso esclusivo In locale non destinato a soggiorno di persone (per esempio cantina/sottotetto) In locale destinato a soggiorno di persone Identificare eventuali altri apparecchi presenti Destinazione d uso del locale Caratteristiche del locale Per apparecchi installati in locali con pericolo d incendio, mettere fuori servizio l apparecchio VERIFICA BOMBOLE INSTALLAZIONE ALL ESTERNO DELL EDIFICIO (da a ) INSTALLAZIONE ALL INTERNO DELL EDIFICIO (da a ) Livello piano di campagna Protezione da intemperie Numero bombole Capacità complessiva Volume del locale Destinazione d uso del locale Livello pavimento Aerazione del locale Quantità bombole Capacità complessiva n è consentito tenere in deposito bombole CONTROLLO COLLEGAMENTO APPARECCHI Tubo rigido in acciaio Tubo rigido in rame Tubo flessibile in acciaio Tubo flessibile in gomma Per tubi in gomma di cui alla UNI 7140 controllare la data di scadenza e trascrivere nelle note CONTROLLO DELLA VENTILAZIONE Ventilazione diretta con apertura Ventilazione diretta con condotti Ventilazione indiretta Controllo strumentale * n necessaria per apparecchi di tipo C e/o apparecchi di cottura se rispondenti a specifici requisiti prescritti. * n consentito per apparecchi di tipo A STATO DI CONSERVAZIONE DELL APPARECCHIO Integrità strutturale Ancoraggio/installazione Dispositivi di controllo Dispositivi di accensione/regolazione Segni di degrado/deterioramento CONTROLLO AERAZIONE Apertura di aerazione diretta Condotto di aerazione diretta Aerabilità locale * Cappa a tiraggio naturale ** Cappa a tiraggio forzato ** Aspiratore meccanico ** * Per apparecchi di tipo A e apparecchi di cottura rispondenti a specifiche prescrizioni. Per apparecchi di cottura, apparecchi di tipo B e apparecchi di tipo C. Per evacuazione/espulsione vapori/prodotti di combustione. ** FUNZIONAMENTO DELL APPARECCHIO Manovrabilità dispositivi accensione/regolazione Funzionalità dispositivi sorveglianza di fiamma Conformazione/colorazione fiamma
7 2. VERIFICA SISTEMI DI EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE 2..1 MATERIALI PER CANALI/CONDOTTI Resistenza alla temperatura Resistenza meccanica Resistenza alle eventuali condense Tenuta Adeguata al funzionamento dell apparecchio. Distribuito da Teams Solutions - Abbadia Lariana (LC) - Tel I contenuti normativi sono curati da e-training - Milano - Mod. RTV29/ COMPATIBILITÀ CON LOCALI D INSTALLAZIONE Destinazione d uso del locale 2.. CRITERI DI POSA DEI CANALI/CONDOTTI APPARECCHI DI TIPO B A TIRAGGIO NATURALE A vista/ispezionabili Ancoraggio 2... Pendenza Sezione Serrande A vista/ispezionabili Ancoraggio Rispondenti istruzioni fabbricante Tenuta Serrande 2..4 POSIZIONAMENTO DEI TERMINALI Distanze prospetto 4a Distanze prospetto 4b * Per apparecchi a tiraggio naturale. * Per apparecchi muniti di ventilatore STATO DI CONSERVAZIONE - SISTEMA DI EVACUAZIONE COMPATIBILITÀ APPARECCHI - SISTEMA DI EVACUAZIONE Cappa a tiraggio naturale Cappa a tiraggio forzato Apparecchio di tipo B a tiraggio naturale Apparecchio di tipo B a tiraggio forzato Apparecchio di tipo C 2..7 CONTROLLO EVACUAZIONE APPARECCHI DI TIPO B/C MUNITI DI VENTILATORE Assenza riflusso Valore tiraggio Per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale: Controllo eseguito: Fissaggio all apparecchio Fissaggio all imbocco camino Ancoraggio Segni di degrado/deterioramento Macchie di condensa Presenza camera di raccolta Tenuta idonea Con metodo diretto Con metodo indiretto Valore misurato (Pa) Valore misurato (% CO 2 ) Valore calcolato di riferimento (% CO 2 ) Potenza termica del focolare effettiva (kw) 2..8 CONTROLLO SISTEMA DI SCARICO DELLA CONDENSA (ove applicabile; per esempio per le caldaie a condensazione) Materiale Caratteristiche del sistema scarico della condensa Funzionalità del sistema di scarico condense
8 Distribuito da Teams Solutions - Abbadia Lariana (LC) - Tel I contenuti normativi sono curati da e-training - Milano - Mod. RTV29/5 SEZIONE - SINTESI DEI RISULTATI del Rapporto Tecnico di Verifica (RTV).1 - Dati anagrafici dell operatore me e cognome dell operatore compilato in data Ragione sociale ed anagrafica della Ditta C.F. P. IVA Tel.: Fax: con sede in via: CAP Comune: (prov. ) Tel. cellulare.2 - Dati informativi e riepilogativi relativi all impianto sottoposto a verifica - Impianto gas al servizio di apparecchi per: cottura identificativo Dotato di termocoppia: SÌ NO Portata (kw) produzione acqua calda sanitaria riscaldamento riscaldamento/produzione acqua calda sanitaria altro: identificativo identificativo identificativo identificativo tipo tipo tipo tipo Portata (kw) Portata (kw) Portata (kw) Portata (kw) Altre eventuali informazioni:. - Dati anagrafici dell utilizzatore/persona maggiorenne presente alla verifica me e cognome (in qualità di: occupante; proprietario; altro ) Dell impianto installato nei locali siti nel Comune di (prov. ) Via CAP Scala Piano Interno Località di proprietà di: nome cognome indirizzo :.4 - Dati riepilogativi relativi alle verifiche eseguite e all esito di ciascun controllo 1) - Controllo del percorso (2.1.1) 2) - Controllo dei materiali (2.1.2) ) - Controllo dello stato di conservazione dei materiali (2.1.) 4a) - Controllo della tenuta dell impianto (2.1.4) - Impianti a gas naturale (II famiglia) : 1) Valore della dispersione rilevata: 1 dm /h > > 1 5 dm /h* ) 5 dm /h 2) Valore della c.d.p. rilevata in 1 min: 1 mbar > 1 mbar 4b) - Controllo della tenuta dell impianto (2.1.4) - Impianti a GPL (III famiglia) : 1) Valore della dispersione rilevata: 0,4 dm /h > 0,4 2 dm /h* > 2 dm /h 2) Valore della c.d.p. rilevata in 2,5 min: 1 mbar > 1 mbar 5) - Controllo del luogo d installazione degli apparecchi (2.2.1) 6) - Controllo del luogo d installazione delle bombole (2.2.2) 7) - Controllo del collegamento apparecchi (2.2.) ta: (Nel caso di esito TEMPORANEO o NEGATIVO richiamare il del controllo eseguito e descrivere la motivazione) * ) Riportare il valore della dispersione rilevata tra > 1 e 5 dm /h per il gas naturale e tra > 0,4 e 2 dm /h per il GPL..5 - Giudizio conclusivo sullo stato di sicurezza e sull idoneità al funzionamento dell impianto A seguito delle verifiche eseguite, in considerazione degli esiti ottenuti, l impianto a gas risulta: IDONEO AL FUNZIONAMENTO L Operatore (Timbro e firma) IDONEO AL FUNZIONAMENTO TEMPORANEO L Utilizzatore (per presa visione) In conseguenza dell esito sopra riportato dichiara: di aver data chiara ed esplicita comunicazione all utilizzatore/persona maggiorenne delegata dal presente alla verifica, delle anomalie riscontrate e di seguito riepilogate: (specificare la parte d impianto che presenta la/e anomalie e le azioni effettuate) massimo per porre rimedio alle anomalie riscontrate che ai sensi della presente norma non deve eccedere i 0 giorni solari dalla data di comunicazione odierna (specificare il termine temporale) Alla scadenza del termine, senza che sia stato posto rimedio alle anomalie riscontrate, si diffida ad utilizzare l impianto. L Operatore (Timbro e firma) NON IDONEO AL FUNZIONAMENTO L Operatore (Timbro e firma) L Utilizzatore (per presa visione) L Utilizzatore (per presa visione) e di aver provveduto a comunicare il tempo In conseguenza dell esito sopra riportato dichiara: di aver provveduto a mettere fuori esercizio l impianto/la parte d impianto/l apparecchio causa della non idoneità al funzionamento (specificare la parte interessata e le azioni effettuate) CONTROLLI ESEGUITI ESITO CONTROLLI ESEGUITI POS. TEMP. NEG. 8) - Controllo della ventilazione dei locali d installazione degli apparecchi (dove necessario) (2.2.4) 9) - Controllo dell aerazione dei locali d installazione degli apparecchi (dove necessario) (2.2.5) 10) - Controllo dello stato di conservazione degli apparecchi (2.2.6) 11) - Controllo del funzionamento degli apparecchi (2.2.7) 12) - Controllo materiali dei sistemi di evacuazione (2..1) 1) - Controllo della compatibilità tra canali/condotti di evacuazione e locali d installazione (2..2) 14) - Controllo dei criteri di posa di canali/condotti di evacuazione (2..) 15) - Controllo posizionamento dei terminali (2..4) 16) - Controllo dello stato di conservazione del sistema di evacuazione (2..5) 17) - Controllo della compatibilità tra apparecchi e relativi sistemi di evacuazione (2..6) 18) - Controllo della corretta evacuazione dei prodotti della combustione (2..7) 19) - Controllo sistema di scarico della condensa (2..8) ESITO POS. TEMP. NEG. e di averne data chiara ed esplicita comunicazione all utilizzatore/persona maggiorenne delegata presente alla verifica, diffidandola dall utilizzo senza aver posto rimedio alle anomalie riscontrate. DECLINA ogni responsabilità per danni a persone, animali o cose, derivanti dall utilizzo dell'impianto a gas senza che siano state eliminate le eventuali anomalie riscontrate e sopra segnalate che hanno determinato l idoneità al funzionamento temporaneo o la non idoneità al funzionamento o derivanti dalla manomissione delle attuali condizioni dell impianto o dal suo utilizzo improprio ovvero da carenza di manutenzione o riparazione. Comitato Italiano Gas L Operatore (Timbro e firma) Data L Utilizzatore (per ricevuta e accettazione) Rapporto Tecnico di Verifica costituito da pagine Ai sensi dell articolo 1 del D. Lgs 196/200 in materia di tutela del trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati sopra indicati sono raccolti e trattati al fine di consentire lo svolgimento del rapporto contrattuale a cui si riferiscono e l adempimento di ogni obbligo di legge ad esso relativo. Il Responsabile Trattamento Dati è il Sig./ la Sig.ra:
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