DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2004 I

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1 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2004 I

2 Elaborazione ENNIO DOTTORI, Direttore Risorse e Rappresentante della Direzione per l Ambiente - supervisione SILVIA MALSERVISI, Responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità e l Ambiente - coordinamento e realizzazione MASCIA MORSUCCI, Servizio Ambiente - realizzazione CATERINA CORNETTI, Servizio Ambiente - realizzazione RITA RUBINUCCI, Affari Istituzionali - realizzazione GIACOMO BATTARA, Comunicazione e stampa - elaborazione e realizzazione progetto grafico, editoriale e redazione PAOLO TADDIA, Consulente - assistenza metodologica e operativa Ringraziamenti Si ringrazia per la collaborazione e la collaborazione fornita tutto il personale di AGEA. Un particolare ringraziamento a Linda Benetti e Nicola Bindini per il loro instancabile supporto. Contatti Rappresentante della Direzione per l Ambiente ENNIO DOTTORI Tel. +39 (0) Fax. +39 (0) edott@agea.it Responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità e l Ambiente SILVIA MALSERVISI Tel. +39 (0) Fax. +39 (0) smals@agea.it SETTORI DI ATTIVITÀ Raccolta e smaltimento di rifiuti solidi - igiene urbana - NACE: Distribuzione e commercio di combustibili gassosi mediante condotte - NACE: Produzione e distribuzione di calore - NACE: Produzione, distribuzione e commercio di energia elettrica - NACE: a Edizione - Giugno

3 I N D I C E LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL AMMINISTRATORE DELEGATO pag. 8 LETTERA DEGLI ASSESSORI ALL AMBIENTE DEL COMUNE E DELLA PROVINCIA DI FERRARA 9 L ORGANIZZAZIONE E IL CONTESTO TERRITORIALE DI AGEA 11 L ORIGINE E LO SVILUPPO 13 L AZIENDA 16 L ORGANIZZAZIONE E IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE 18 L INQUADRAMENTO TERRITORIALE 24 I SERVIZI EROGATI 28 ATTIVITÀ RIVOLTE ALLA COLLETTIVITÀ 47 AGENDA 21 LOCALE 49 LA COMUNICAZIONE ESTERNA 51 I PRINCIPALI OBIETTIVI PER IL TERRITORIO 53 ASPETTI AMBIENTALI: IL PERCORSO DI VALUTAZIONE 55 RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE VIGENTI 59 GLI ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI 61 USI DI RISORSE 63 IMMISSIONI NELL AMBIENTE 80 IMPATTI DI NATURA FISICA 97 INCIDENTI ED EMERGENZE AMBIENTALI 102 GLI ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI 105 IL PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE 111 USI DI RISORSE 114 IMMISSIONI NELL AMBIENTE 116 IMPATTI DI NATURA FISICA 119 INCIDENTI ED EMERGENZE AMBIENTALI 119 GLOSSARIO 121 ALLEGATI 126 ALLEGATO 1 - PRINCIPALI LEGGI APPLICABILI ALLA DATA DI CONVALIDA 129 ALLEGATO 2 - AGGIORNAMENTO E CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE 131 7

4 LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL AMMINISTRATORE DELEGATO Quando abbiamo pianificato e prefigurato il futuro di AGEA, nel 1999, sulla base di una ben definita Missione, avevamo ben chiaro l obiettivo dello sviluppo di questa azienda all insegna della sostenibilità. Oggi AGEA con la sua prima Dichiarazione Ambientale presenta i risultati conseguiti dopo aver adottato sistemi di gestione basati sul miglioramento continuo delle proprie performance ambientali, che hanno portato alla certificazione integrata ISO di tutta l azienda. L implementazione di tali sistemi ha presupposto una rivoluzione culturale ed organizzativa all interno della comunità aziendale ed ha rappresentato un assunzione di responsabilità e di trasparenza nei confronti dei cittadini e di tutti gli interlocutori istituzionali. Ci sembra allora un obiettivo possibile - e coerente con la politica ambientale sottoscritta la registrazione EMAS, consapevoli dell impegno che questo strumento richiede a tutti i livelli aziendali, ma altrettanto convinti di avere raggiunto in questi anni traguardi importanti, sul piano ambientale, in linea con le aspettative e le sollecitazioni della comunità sociale e politica in cui operiamo. L Amministratore Delegato MAURIZIO CHIARINI Il Presidente VANDER MARANINI La Provincia ed il Comune di Ferrara nel 1999 hanno iniziato una vasta consultazione con le proprie comunità per attivare un percorso di sviluppo sostenibile locale il più possibile condiviso. Durante questi anni si è definito un Piano di Azione con oltre 125 azioni, il 50% delle quali sono state adottate dalle due amministrazioni. I progetti attivati dai vari attori sociali sono stati numerosi e molti hanno visto come protagonisti le rappresentanze del mondo produttivo e dei servizi di pubblica utilità. Il metodo inclusivo scelto dalle Istituzioni locali rientra in un contesto più generale di ricerca di criteri di governance fortemente promossi dalla Comunità Europea attraverso numerosi documenti, tra cui la risoluzione 1600/2002/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 luglio 2002 che istituisce il sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente. La sussidiarietà istituzionale affida alle Autorità locali diversi compiti tra cui la promozione degli strumenti di gestione che integrano gli ambiti economici, sociali ed ambientali. Il Bilancio ambientale, gli indicatori di sostenibilità, i rapporti sullo stato dell ambiente, le politiche legate agli acquisti verdi e i sistemi di gestione ambientale possono aiutare ad accelerare il percorso verso la sostenibilità. EMAS è sicuramente, a livello europeo, uno strumento che, oltre a garantire un percorso continuo di miglioramento ambientale dell azienda o dell organizzazione che lo adotta, consente di rendere trasparenti e chiare le scelte compiute. Agea per l attività che svolge all interno del territorio ferrarese è un azienda stra- LETTERA DEGLI ASSESSORI ALL AMBIENTE DEL COMUNE E DELLA PROVINCIA DI FERRARA 8 9

5 tegica gestendo una parte rilevante dei servizi ambientali della comunità locale. In particolare il nuovo Piano provinciale dei rifiuti assegna un ruolo di primo piano all azienda prevedendo un potenziamento di alcuni impianti e la dismissione di altri ormai obsoleti. Anche l obiettivo dell estensione del teleriscaldamento, punto cardine delle politiche ambientali delle amministrazioni locali, è la conseguenza di una sinergia importante che si è sviluppata negli ultimi anni con l Azienda. Il progressivo processo di liberalizzazione che ha caratterizzato il mondo delle utilities pubbliche rende sempre più necessario per le stesse il dotarsi di strumenti di trasparenza e partecipazione. La Dichiarazione ambientale, come parte integrante del sistema di gestione ambientale EMAS, fa parte di questa strumentazione che noi riteniamo importante al fine del miglioramento dei rapporti tra cittadini e istituzioni per rendere sempre più concreto il percorso verso la sostenibilità. SERGIO GOLINELLI (Assessore all ambiente della Provincia di Ferrara) ALESSANDRO BRATTI (Assessore all Ambiente del Comune di Ferrara) L ORGANIZZAZIONE E IL CONTESTO TERRITORIALE DI AGEA 10

6 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA L ORIGINE E LO SVILUPPO AGEA S.p.A. opera nel Comune di Ferrara e in altri Comuni limitrofi e rappresenta la maggiore società multiservizi della Provincia di Ferrara. Fa parte di un gruppo industriale (Fig. 1) che fornisce servizi sul territorio principalmente nel settore energetico, ambientale e idrico. Nel 2003 il gruppo industriale, con 617 dipendenti, ha raccolto quasi tonnellate di rifiuto, distribuito oltre 200 milioni di metri cubi di gas metano a circa clienti, producendo un fatturato di 134 milioni di euro. Nel settore idrico sono stati forniti circa metri cubi di acqua a quasi clienti. AGEA S.p.A. Figura 1 Gruppo industriale di cui AGEA fa parte SERVIZI ENERGETICI SERVIZI AMBIENTALI SERVIZI IDRICI ALTRI SERVIZI 100% AGEA One S.p.A. Commercializzazione gas 51% RECUPERA S.r.l. Recupero rifiuti 75% ACOSEA S.p.A. Gestione ciclo idrico integrato 20% FERRARA TUA S.p.A. Gestione parcheggi 39,72% AGEA Reti S.r.l. Proprietà reti 51% ECOSFERA S.p.A. Recupero rifiuti 29% Tre.A.Web S.p.A. Telecomunicazioni 25% 4 ITALY S.p.A. Multiservizi in altri paesi Società controllate Società partecipate 13

7 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Tab. 1 Origine di AGEA e sviluppi successivi 1964 Costituzione AMGA (Azienda Municipalizzata Gas Acqua) 1970 Costituzione AMNU (Azienda Municipalizzata Nettezza Urbana) 1972 Denominazione AMIU (Azienda Municipalizzata Igiene Urbana) 1992 Unificazione AMGA/AMIU 1993 Denominazione AGEA (Azienda Gas Energia Ambiente) 1997 AGEA diventa Azienda Speciale 2000 AGEA diventa S.p.A. (100% Comune di Ferrara) 2003 Ingresso di nuovi soci: 10 Comuni della provincia di Ferrara L origine della società risale agli anni Sessanta del secolo scorso (Tab. 1) con l avvio, da parte del Comune di Ferrara, del processo di municipalizzazione che nell arco di circa trent anni ha determinato il passaggio ad una fase di aggregazione delle aziende di gestione dei servizi pubblici, di igiene ambientale, energetici ed idrici. Ingresso nuovo socio Hera S.p.A.: cessione da parte di AGEA S.p.A. del 42% delle azioni La svolta nel percorso di sviluppo dell Azienda si verifica nel 1999, con la definizione di un piano strategico nel quale l attuale management esplicita indirizzi e azioni, finalizzati alla valorizzazione economica, sociale, culturale e ambientale di AGEA. La trasformazione in Società per Azioni, nel novembre del 2000, è stata condizione imprescindibile per il rinnovamento dell azienda e per affrontare la competitività del mercato. La progressiva espansione nel territorio, altro elemento cardine della strategia di AGEA, si concretizza con il processo di integrazione con altre realtà operanti nell area provinciale (ad esempio il Consorzio Intercomunale Gas, attualmente completamente incorporato in AGEA S.p.A. e Acosea S.p.A,. società controllata), nonché con l ampliamento della compagine societaria. In particolare, il 2003 è stato caratterizzato da operazioni straordinarie, volte a valorizzare l Azienda in vista della privatizzazione. L evento societario di quell anno è stato infatti rappresentato dalla cessione da parte del Comune di Ferrara di una parte della quota azionaria detenuta in AGEA a HERA di Bologna, per un totale del 42% del capitale azionario dell Azienda. Nel 2005 potrebbe perfezionarsi la fusione per incorporazione di AGEA da parte della stessa HE- RA (azienda multiservizi nata dalla fusione per incorporazione di aziende multyutilities emiliano romagnole). La piena consapevolezza di gestire risorse ambientali fondamentali per la collettività, ha fatto sì che AGEA negli ultimi 5 anni applicasse una politica volta al costante miglioramento delle sue prestazioni. Dal 1999 ha certificato gradualmente tutte le sue attività, in conformità alla norma UNI EN ISO e UNI EN ISO 9001:2000, con l obiettivo finale di raggiungere la registrazione EMAS. La sensibilità ambientale del gruppo AGEA è testimoniata, tra l altro, dalla progressiva estensione delle certificazioni ambientali a tutte le società. Nel 2003 ECOSFERA ha raggiunto la certificazione integrata ambiente-qualità e ACOSEA ha acquisito la certificazione ISO 9001:2000 per l impianto di potabilizzazione delle acque, mentre per RECUPERA e gli altri servizi di ACOSEA, si è iniziato l iter del processo all inizio del 2004 e si prevede il conseguimento della certificazione rispettivamente ad Ottobre 2004 e Febbraio La pubblicazione annuale del Bilancio di Sostenibilità a partire dal 2002 fornisce una rendicontazione completa ed esauriente delle performance economiche, ambientali e sociali sia di AGEA che delle Società controllate e testimonia la volontà di trasparenza dell azienda verso i suoi principali interlocutori. Sala conferenze di AGEA 14 15

8 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Scorcio della città. Veduta area Sede di AGEA. Particolare L AZIENDA AGEA, la capogruppo, ha sede legale a Ferrara, capoluogo di Provincia della Regione Emilia-Romagna (Fig. 2). Fig. 2 Ferrara in Emilia-Romagna I servizi di distribuzione del gas metano e di teleriscaldamento, la gestione degli impianti termici, l igiene urbana, l illuminazione pubblica, la disinfestazione e disinfezione e la gestione del verde pubblico sono svolti principalmente sul territorio provinciale (Fig. 3). Tab. 2 Settori e servizi gestiti da AGEA Il complesso dei servizi erogati da AGEA sul territorio provinciale sono descritti in tabella 2. SETTORE ENERGETICO Distribuzione gas metano Teleriscaldamento Gestione impianti termici (gestione calore) ALTRI SETTORI Piattaforma rifiuti speciali Impianto di trattamento chimico-fisico Illuminazione pubblica Disinfestazione e disinfezione (DD) Gestione del verde SETTORE AMBIENTALE Igiene urbana Impianto di termovalorizzazione dei rifiuti Discariche esaurite Impianto di termodistruzione dei rifiuti Stazione ecologica attrezzata (isola ecologica) ATTIVITÀ TRASVERSALI Uffici e sportelli al pubblico Officine manutenzione Ricoveri, rifornimento e lavaggio automezzi, magazzini CENTO BONDENO MIRABELLO VIGARANO MAINARDA S. AGOSTINO POGGIO RENATICO FERRARA Fig. 3 I Servizi di AGEA sul territorio BERRA RO FERRARESE MESOLA COPPARO CODIGORO JOLANDA FORMIGNANA DI SAVOIA TRESIGALLO MASSA FISCAGLIA MASI MIGLIARO LAGOSANTO TORELLO MIGLIARINO VOGHIERA OSTELLATO PORTOMAGGIORE COMACCHIO ARGENTA GORO Legenda Gas Igiene Urbana Pubblica Illuminazione Gestione Calore Verde Pubblico D.D. T.L.R. Il Regolamento EMAS è al momento introdotto per tutte le suddette attività ad eccezione di: discariche esaurite, per le quali è in programma l estensione al regolamento EMAS entro il 2005; termodistruttore di via Conchetta, che cesserà presumibilmente l attività entro il 2006, contestualmente all avviamento di due nuove linee di termovalorizzazione nell impianto di via Diana. A partire dal 2005, il sistema di gestione verrà esteso alle attività di realizzazione del progetto del potenziamento dell impianto di termovalorizzazione e, dal 2007, alla gestione delle attività di dismissione dell area in cui è attualmente ubicato il termodistruttore di via della Conchetta

9 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Questi siamo noi... CdA Presidente VANDER MARANINI Fig. 4 Organigramma aziendale di AGEA Affari Istituzionali Controllo Gestione Amministratore delegato MAURIZIO CHIARINI Comunicazione e Stampa L ORGANIZZAZIONE E IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE L Alta Direzione, a partire dal 1999, ha dedicato il proprio impegno a sviluppare e ad applicare una corretta gestione ambientale, tramite l attivazione di strumenti innovativi attraverso i quali sono stati sistematicamente coinvolti l intera struttura aziendale e la comunità locale. La matrice pubblica dell Azienda, così come i continui collegamenti con le autorità competenti al rilascio delle autorizzazioni e ai controlli ambientali, pongono alla base dell organizzazione la conformità alle leggi e, ove possibile, il miglioramento degli standard previsti dalla normativa. La struttura organizzativa (Fig. 4) è stata conseguentemente articolata in modo che siano identificati chiaramente i ruoli e le responsabilità relative alla gestione ambientale e a tutte le attività aziendali. Le attività di carattere tecnico-operativo, sia in termini di controllo, sorveglianza, misurazione e manutenzione degli impianti, sono svolte direttamente dal personale alle dipendenze della Direzione Tecnica. Per quanto concerne la gestione ottimale degli aspetti ambientali il personale fa riferimento al servizio ambiente, qualità e prevenzione. Quest ultimo infatti ha un ruolo trasversale in azienda con l obiettivo di coinvolgere attivamente e informare puntualmente tutto il personale. Ciò presuppone un impostazione collaborativa e aperta nei confronti dell intera struttura. Direzione Risorse Rappresentante della Direzione per l Ambiente e la Qualità ENNIO DOTTORI Servizio Ambiente Qualità Prevenzione Amministrazione del Personale Information Technology Servizi Generali Medicina del Lavoro Direzione Commerciale Marketing a.i. ROBERTO GASPARETTO Servizio Clienti Area Manager Ambiente Area Manager Energia Contact Center Direttore Generale ROBERTO GASPARETTO Direzione Tecnica FAUSTO FERRARESI Servizio Tecnico Servizio Logistica Area Ambiente Area Energia Settore Impianti Direzione Amministrazione Finanza DARIO FARINA Contabilità e Auditing Acquisti in Economia Gare e Contratti Amministrazione vendite Legale Societario Sviluppo Progetti Societari 18 19

10 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Su queste basi, il sistema di gestione ambientale (SGA) è stato quindi disegnato sull azienda per soddisfare concretamente i requisiti richiesti dettati dalla norma ISO 14001, dal Regolamento EMAS e coerente con la Politica per l Ambiente e la Qualità. La struttura è basata su una logica che parte da un insieme di manuali e si sviluppa su tre livelli: procedure gestionali, procedure operative e istruzioni operative. I manuali descrivono come il servizio è organizzato e con quali modalità generali gli impatti ambientali sono tenuti sotto controllo. Tali modalità sono poi dettagliate nelle procedure e Piani SGA Programma di miglioramento Piano di formazione Piano di comunicazione Piano di audit Piani di sorveglianza Programma manutenzione nelle istruzioni, con lo scopo di definire il controllo operativo di quelle attività che hanno incidenza sulle prestazioni ambientali. Le attività rispetto alle quali sono state impostate procedure di controllo operativo sono relative alla gestione di: rifiuti ciclo dell acqua sostanze pericolose oli risorse energetiche emissioni in atmosfera emissioni di rumore amianto. Sono stati inoltre definiti dei piani che consentono di programmare le attività previste dal sistema di gestione, la cui effettiva esecuzione viene verificata attraverso incontri periodici con tutti i responsabili interessati. L organizzazione ha inoltre elaborato procedure dove vengono indicate le modalità operative e le responsabilità per la gestione dei potenziali incidenti e delle emergenze ambientali che possono generare un impatto significativo sull ambiente. Il fine ultimo è di assicurare adeguata prevenzione e garantire che, in caso di incidente o emergenza, siano correttamente individuate ed analizzate le relative cau- se e intraprese, laddove necessario, le azioni correttive e preventive opportune. La comunicazione interna La comunicazione interna ha l obiettivo di sensibilizzare e accrescere la consapevolezza ambientale e creare le condizioni per l effettivo coinvolgimento dei dipendenti, degli amministratori e dei soci. Per raggiungere questo obiettivo l azienda utilizza strumenti integrati ed effettua le seguenti azioni: visite guidate per il personale e i loro familiari agli impianti della società allo scopo di illustrarne la tecnologia e l affidabilità pubblicazione del periodico AGEA NEWS, in cui la Direzione e il personale intervengono sui temi di attualità che coinvolgono l azienda nel suo insieme Info Point Aziendale, una bacheca dedicata e organizzata per la costante diffusione e visibilità dell informazione ambientale assemblee generali e di settore convocate dalla direzione o dai responsabili delle diverse aree allo scopo di informare e discutere sulle diverse tematiche aziendali incontri periodici della Direzione Allargata formata da tutti i responsabili dei servizi sulle strategie aziendali e quindi anche ambientali, mediante i quali viene alimentato il processo di scambio continuo di informazioni e collaborazioni modulo a disposizione per qualsiasi segnalazione e proposta al quale viene data risposta all interessato, con comunicazione scritta, entro un mese. Lo stato del sistema di gestione ambientale e gli obiettivi di miglioramento ambientali vengono discussi anche con le organizzazioni sindacali durante riunioni periodiche. La formazione e addestramento del personale AGEA si impegna a promuovere, tra i dipendenti di ogni livello, un adeguata conoscenza degli aspetti ambientali, attraverso iniziative di formazione e addestramento rivolte, in particolare, al personale che è coinvolto in attività con alto potenziale di impatto. Nel corso degli ultimi tre anni si riscontra un aumento del 130% in termini di numero di ore erogate e del 55% circa in termini di numero di dipendenti partecipanti (Tab. 3)

11 Principali aspetti di sensibilizzazione, formazione e addestramento Diffusione dei principi della politica per l ambiente e la qualità Specializzazione su progettazione del SGA e rafforzamento delle conoscenze della norma ISO e EMAS Diffusione degli obiettivi ambientali e dei risultati ottenuti nelle performance ambientali Diffusione dei principi di buona prassi gestionale in termini ambientali che garantiscono il rispetto delle procedure operative Aggiornamento su problematiche specifiche inerenti l influenza degli aspetti tecnologici sulle prestazioni ambientali Prove di simulazione di intervento in situazioni di emergenza Tab. 3 Formazione ambientale Personale aziendale in addestramento. Simulazione di spegnimento di incendio Particolare rilevanza è data alla pianificazione ed attuazione periodica delle prove di simulazione di emergenza. Oltre alla simulazione in caso di incendio, il personale viene addestrato per affrontare eventuali emergenze ambientali connesse con il proprio servizio. Si tratta solitamente di repliche simulate delle emergenze che potenzialmente possono accadere come ad esempio, lo sversamento di rifiuti Numero dipendenti Numero ore di formazione sulle tematiche ambientali Numero di dipendenti partecipanti (1) Numero ore per dipendente 1,9 2,9 4,1 (1) I dipendenti sono conteggiati ogni volta che partecipano ad un corso. in fase di trasporto o la rottura di tubi dell olio durante le operazioni di raccolta o trasferimento dei mezzi. Mediante tali esercitazioni, che favoriscono l omogeneità dei comportamenti del personale, vengono periodicamente controllate la capacità e la tempestività di intervento nella lotta antincendio, nell attivazione dei dispositivi di sicurezza e dei presidi ecologici, nella bonifica. POLITICA PER L AMBIENTE E LA QUALITÀ AGEA SpA ha come scopo principale l erogazione di prestazioni in grado di soddisfare completamente tutti i suoi interlocutori, garantendo uno sviluppo sostenibile a tutela delle generazioni future e per eccellere nel mercato dei servizi caratterizzato da una marcata complessità e competitività e per contribuire allo sviluppo sociale della collettività. La presente politica si fonda su un insieme coerente di principi ai quali ogni obiettivo ed ogni strategia nel campo della gestione ambientale deve fare riferimento. PRINCIPI L impegno di AGEA è costantemente teso al miglioramento della qualità e dei risultati della gestione ambientale e sociale delle proprie attività e dei servizi erogati. Ciò viene perseguito attraverso l utilizzo delle più avanzate tecnologie disponibili ed economicamente praticabili che, attraverso la protezione dall inquinamento generato dalle attività poste in essere, possono contribuire alla protezione dell ambiente. AGEA eroga i servizi secondo i principi di: Uguaglianza: garantendo la parità di trattamento a tutti i Clienti Imparzialità: attraverso un comportamento ispirato a criteri di obiettività, giustizia, imparzialità Continuità: assicurando un servizio continuo, regolare e senza interruzione Efficacia ed Efficienza: perseguendo l obiettivo del continuo miglioramento dell efficienza ed efficacia del servizio Trasparenza e comprensibilità: nell utilizzare un processo di Comunicazione verso i Clienti e tutte le parti sociali, ponendo particolare attenzione nel definire gli effetti ambientali derivanti dalla gestione con particolare riferimento ai risvolti sociali ad essa connessi. AGEA gestisce le proprie attività per prevenire, eliminare e, quando ciò si riveli impossibile, ridurre l inquinamento e l uso delle risorse naturali. In particolare AGEA è impegnata a: Sorvegliare e, ove possibile, ridurre le emissioni atmosferiche provenienti dalle fonti fisse e mobili presenti nell ordinaria attività aziendale Controllare la produzione, lo stoccaggio, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti e reflui liquidi cercando, ove possibile, di ridurne la quantità e pericolosità Misurare, valutare, controllare e, ove possibile, ridurre il runore all interno e all esterno dell organizzazione relativamente alle proprie strutture, impianti e attività cantieristiche Analizzare ed ottimizzare i consumi di energia e di acqua Controllare e gestire l utilizzo e lo stoccaggio di sostanze pericolose per evitare danni all uomo e all ambiente. OBIETTIVI E STRATEGIE Gli obiettivi di AGEA sono orientati al miglioramento continuo dei processi e delle prestazioni che muovono da un livello standard di conformità a quanto disposto dalla legislazione e dagli accordi sottoscritti e con l impegno di assicurare una costante valutazione preventivi per quanto concerne la progettazione delle attività future che tenga conto di tutte le soluzioni operative che consentono un minor impatto ambientale. AGEA si impegna a mantenere costante il dialogo con tutti i suoi Clienti, i Soci, le Autorità competenti e tutte le parti interessate alle performances aziendali, allo scopo di tradurre le loro aspettative in obiettivi interni all organizzazione e per fornire un contributo proporzionato al ruolo svolto allo scopo di soddisfare pienamente l insieme delle politiche di governo del territorio (ad esempio: Agenda 21 locale). L Azienda si impegna a monitorare gli impatti sull ambiente e a governare i processi attraverso l introduzione di adeguati sistemi di gestione corredati di specifiche contabilità ed utilizzando indicatori di prestazione sia nella redazione di ecobilanci che nelle indagini di Customer Satisfaction. L Azienda promuoverà ogni azione utile per acquisire comportamenti corretti e coerenti rispetto alla Politica ambientale di AGEA presso Fornitori e Appaltatori che lavorano in collaborazione con la Società. La Società attiverà ogni misura di prevenzione al fine di ridurre i rischi e prevenire gli incidenti e, attraverso una adeguata gestione delle emergenze, contenere le conseguenze dannose per l ambiente e per la salute della popolazione. Per sostenere tutto il processo AGEA ritiene fondamentale l azione di coinvolgimento e motivazione di tutto il personale aziendale perché vengano sviluppati, ad ogni livello, il senso di responsabilità verso l ambiente e l impegno per migliorare continuamente la qualità delle prestazioni. La Direzione aziendale si impegna a diffondere, attuare, mantenere attiva e riesaminare periodicamente la presente Politica sulla base dell evoluzione del contesto ambientale, socio economico e istituzionale e a diffondere i risultati raggiunti. Il Presidente L Amministratore Delegato di AGEA S.p.A Vander Maranini Maurizio Chiarini Ferrara, 15 Luglio

12 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA FIG. 5 - PIANTA DEL SITO DI VIA DIANA N ARIA: SO2, NO2 e CO entro i limti STAZIONE ECOLOGICA ATTREZZATA SERBATOI ACQUA FREDDA CENTRALE TERMICA TLR CENTRALE POMPAGGIO TLR SERBATOI ACQUA CALDA IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI TORRI CABINA ELETTRICA EVAPORATIVE Fig. 5 Pianta del sito di via Diana VIA C. DIANA LAVAGGIO MAGAZZINI E OFFICINE SPOGLIATOI (1) Analisi ambientale ante operam nell area circostante l impianto di termovalorizzazione di AGEA- Ferrara Aprile 2002 PIAZZALE MAGAZZINO UFFICI RIMESSA PARCHEGGIO AGEA SEDE AGEA CABINA ELETTRICA PIATTAFORMA RIFIUTI SPECIALI RAMPA DI SCARICO STAZIONE DI PESATURA SERBATOI STOCCAGGIO RIFIUTI IMPIANTO CHIMICO FISICO CAPANNONE STOCCAGGIO RIFIUTI SERBATOI L INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il complesso dei servizi erogati da AGEA sul territorio provinciale ha come base l area di via Diana a Cassana (FE) ma si riferisce anche a due aree minori: via Aranova, dove è ubicato il principale impianto di supporto al servizio gas (FE), e la sede di Copparo, con uno sportello per il pubblico e un magazzino-ricovero mezzi. Area di via Diana L area di via Diana è localizzata ad Ovest della città di Ferrara, a una distanza in linea d aria di circa 7 km dal centro cittadino. L area (Fig. 5) è delimitata a sud dal canale di Burana, a Ovest da via Canal Bianco, a Nord da via Finati e ad Est da via Smeraldina ed è perimetrata e dotata di fascia di rispetto. A Sud del sito è localizzata un area ricreativa (pista per minimoto). A nord del sito è sorto un insediamento produttivo. Come risulta dal Piano Regolatore del Comune di Ferrara (Aprile 1995), l area sulla quale sono stati costruiti i diversi impianti di AGEA è situata all interno di un territorio destinato all insediamento di Piccole Imprese Produttive (area PIP), a sua volta parte di un area più vasta che occupa gran parte del quadrante nord-occidentale della periferia cittadina, indicata dallo stesso Piano Regolatore come Zona Attività Produttive. Prima dell inizio dell attività di AGEA i terreni circostanti erano adibiti ad uso agricolo. Nel corso del 2001 AGEA ha commissionato una campagna di analisi all ARPA, Sezione Provinciale di Ferrara, al fine di definire analiticamente lo stato ambientale della qualità di aria, acqua e suolo (1) dell area in questione (Fig 6). Tale campagna ha evidenziato che lo stato ambientale è paragonabile a quello del territorio ferrarese. ACQUE SUPERFICIALI: acqua scadente (Indice IBE 5) 1 m 10 m 20 m 30 m 40 m FALDA: caratteristiche quasi conformi all acqua potabile Canale Burana Valore limite Parametro e metodo di misura u.m. ai sensi del DPCM Sito AGEA del 28/03/ 83 via Diana Biossido di zolfo (SO2) 98 percentile delle concentrazioni medie µg/m ,3 Biossido di zolfo (SO2) mediana delle concentrazioni medie µg/m ,7 Biossido di azoto (NO2) 98 percentile delle concentrazioni medie µg/m ,6 Monossido di carbonio (CO) Max concentrazione media di 1 ora mg/m Via Diana Sabbie fini e medio-fini Falda in pressione Argilla limosa e limi sabbiosi Falda non in pressione SUOLO: concentrazione dei metalli inferiore ai limiti della normativa sui siti inquinati I valori di concentrazione degli inquinanti nell aria rientrano nei valori limiti previsti dalla normativa (2) (Tab. 4). Fig. 6 Area di via Diana Tab. 4 Qualità dell aria nell area di via Diana (2) D.P.C.M e s.m.i.. Successivamente, nell aprile del 2002, è stato approvato un Decreto Ministeriale (n. 60 del 02/04/2002), che ha profondamente rivisitato i valori limite, mantenendo in vigore, nella fase intermedia, i dettami del D.P.C.M. del Visto e considerato che tali date non risultano ancora superate, nella tab. 5, legittimamente, sono riportati i limiti del Il confronto con i nuovi limiti non sarebbe comunque risultato possibile in considerazione delle diverse metodiche di elaborazione dei dati orari richieste dalle nuove norme

13 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Palazzo del Municipio di Copparo (3) D.L.gs. 152/99 All. I - Monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale, tab. 8 e tab. 9. Per le acque di superficie, si è verificato il corso d acqua più vicino all area, il canale Burana, che come quasi tutti i canali della Provincia di Ferrara, è risultato di qualità scadente (Indice Biotico Esteso indicatore che misura la qualità delle acque di superficie pari a 5) (3). Per quanto riguarda le acque sotterranee, sono state svolte indagini sui pozzi freatici (fino a 6 m di profondità, non in pressione) ed artesiani (tra i 20 e i 30 m di profondità, in pressione), presenti all interno dell area di via Diana, presso il termovalorizzatore e presso la piattaforma rifiuti speciali. Dal raffronto dei valori di concentrazione con i limiti previsti dalle disposizioni legislative vigenti per le acque destinate al consumo umano (D. Lgs. 31/2001), risulta una situazione di totale rispetto ad eccezione del manganese e, in quanto valore di rispetto consigliato, della durezza totale delle acque, caratteristica delle acque di questa zona. In relazione alla qualità del suolo nell area, prendendo come riferimento la normativa italiana in materia (4), risulta un inquadramento delle concentrazioni di metalli nel terreno che, in tutti i casi analizzati, mostra risultati inferiori ai limiti di accettabilità (5), oltre i quali occorre prevedere azioni di bonifica o risanamento. Altre aree Lo sportello per il pubblico di Copparo è ubicato in via Togliatti n. 21, nel centro abitato. Il ricovero degli automezzi utilizzati in loco è in via Sant Antonio da Padova n. 17/b, nella periferia della cittadina. L area di via Aranova (Fig. 7) è situata nel Comune di Ferrara, lontana dai centri abitati, in aperta campagna. L abitazione più vicina dista circa 180 m, in direzione Sud-Est. La gestione delle attività è integrata al servizio di distribuzione del gas. Riferendosi al Catalogo dei tipi di suolo della pianura emiliano-romagnola si evince che il suolo sottostante la centrale di Aranova è prevalentemente argilloso-limoso, mentre nel territorio di Copparo si ha prevalenza di substrati limosi e argillo-limosi (6). Impianto di via Aranova. Turboespansore Fig. 7 Cabina di 1 salto di via Aranova (4) D.M. 25/10/1999, n. 471, Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell art. 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e s.m.i.). (5) All. I, tab. 1, col. B del DM n.471. (6) Fonte: sito internet della Regione Emilia-Romagna, carte pedologiche, maggio

14 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA I SERVIZI EROGATI Settore Energetico Servizio di distribuzione del gas metano AGEA coordina e assicura la distribuzione del gas metano ai clienti, sulla base di Contratti di Servizio stipulati con i diversi Comuni nei quali opera, anche tramite la progettazione e la realizzazione delle reti e la manutenzione degli impianti di supporto, in particolare le cabine di 1 e 2 salto (fig 8), utilizzata per la decompressione del gas fino a una pressione adeguata per l uso nelle abitazioni. AGEA gestisce 14 cabine di primo salto e 224 cabine di secondo salto. AGEA acquista il gas da Enigas and Power, Eos e da Eneltrade. Negli ultimi anni l estensione del mercato di riferimento, ha comportato una crescita del gas acquistato e venduto agli utenti (Tab.5) Gas acquistato m Serbatoi pensili del Teleriscaldamento Tab. 5 Gas acquistato e venduto (m 3 ) (7) Particolare dell impianto di turboespansione Gas venduto (8) m Fig. 8 Flusso del processo di distribuzione del gas e aspetti ambientali significativi correlati CONSEGNA GAS METANO bar Amianto nelle coperture e nelle tubazioni Cabina di 1 salto Filtrazione Preriscaldo Riduzione di pressione a 3-5 bar Odorizzazione Consumo odorizzante (THT - TBM) Distribuzione nella rete media pressione Presenza di R22 nei climatizzatori Consumo di oli Cabina di 2 salto da 5 a 0,5 bar Consumo e stoccaggio metano Distribuzione ai clienti finali La cabina di 1 salto di decompressione del gas di via Aranova (Centrale Aranova (Fig. 7) è, in termini di dimensione e di complessità, la principale centrale di riduzione della pressione del gas di AGEA. Per garantire la fornitura di gas anche in caso di interruzioni, nella centrale è presente un serbatoio di deposito del gas con una capacità di stoccaggio di circa Sm 3. Rispetto alle altre 13 cabine, dove è presente un semplice impianto per la decompressione del gas, in Aranova sono inoltre in funzione anche un turboalternatore e motori per la produzione di energia elettrica. Il complesso impiantistico è infatti stato progettato e realizzato con l obiettivo del risparmio energetico. Il salto di pressione creato dall espansione del gas è infatti sfruttato per produrre energia elettrica che viene poi ceduta alla rete del gestore Energia elettrica prodotta (GJ) Tab. 6 Produzione di energia elettrica nella Centrale Aranova Emissioni atmosferiche caldaie Produzione rifiuti (oli, scarti, batterie,...) Rumore da cantieri e da cabine Emissioni atmosferiche da mezzi di trasporto Emissioni di metano da fughe Campi elettromagnetici da cabine elettriche (7) La fonte dei dati relativi al gas acquistato e al gas venduto è il bilancio di esercizio di AGEA. (8) Dato utilizzato per il successivo calcolo degli indicatori relativi al servizio gas

15 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Tab. 7 Sviluppo del teleriscaldamento nella città di Ferrara Fig. 9 Diagramma di flusso del teleriscaldamento e aspetti ambientali significativi correlati Servizio di teleriscaldamento Il teleriscaldamento (TLR) è un aspetto caratteristico della città di Ferrara e l utilizzo della fonte geotermica per la produzione di calore lo rende uno dei pochi esempi al mondo. Con il teleriscaldamento, il calore viene portato nelle abitazioni dei clienti sotto forma di acqua calda a circa 95 C che, attraverso scambiatori di calore ad emissione nulla di inquinanti, entra nel sistema di riscaldamento delle case. Il calore totale venduto viene prodotto attraverso il contributo di diverse fonti: la fonte geotermica, in concessione statale ad AGIP-ENI l impianto di termovalorizzazione dei rifiuti, presso l area di via Diana la centrale integrativa a metano, presso l area di via Diana la centrale integrativa a olio combustibile, di proprietà dell ospedale S. Anna. Parametri di funzionamento u.m Calore acquisito da geotermia GJ Produzione di calore da termovalorizzazione GJ Calore acquisito da centrale S. Anna GJ Non attiva Non attiva Produzione di calore centrale a metano (via Diana) GJ Totale energia termica immessa in rete (somma delle voci precedenti) GJ Energia termica venduta (9) GJ Rendimento di distribuzione (10) % 81,3% 82,7% 83,9% Lunghezza della rete km Volumetria degli edifici collegati al TLR migliaia di m Consumo Consumo Presenza Consumo energia Consumo Consumo risorse reagenti materiale per di R22 nei elettrica per di metano idriche per chmici manutenzione climatizzatori pompaggio reintegro rete Calore da centrale termica a metano Reintegro Eventuale Centrale Distribuzione ai Calore da geotermia acque dopo integrazione con di pompaggio clienti finali trattamento centrale S. Anna Calore da termovalorizzazione Emissioni atmosferiche centrale termica Produzione rifiuti (oli, scarti, reflui,...) Rumore da cantieri e centrali di pompaggio Emissioni atmosferiche da mezzi di trasporto Con la rete cittadina (Tab. 7) è progressivamente cresciuta negli ultimi tre anni in modo proporzionale, la volumetria degli edifici collegati e l energia termica immessa in rete e venduta. E in via di miglioramento anche la percentuale di calore effettivamente utilizzato dai clienti rispetto a quello prodotto in via Diana (dal 81,3% al 83,9%), a conferma che l utilizzo del calore in rete sta raggiungendo un numero progressivamente più elevato di utenze. Le percentuali di utilizzo delle diverse fonti di energia variano di anno in anno in base alle esigenze e, quindi, secondo i casi, la distribuzione delle fonti deve tenere conto del diverso stato di funzionalità degli impianti e delle richieste degli utenti dovute anche alle condizioni meteorologiche. In media, negli ultimi 3 anni, il contributo delle diverse fonti mostra un forte utilizzo della fonte geotermica e delle caldaie a metano. Il contributo della centrale integrativa S. Anna è invece trascurabile (Fig. 10). Con l espansione del TLR e la contemporanea eliminazione delle caldaie domestiche, tipicamente alimentate a gasolio o a metano, si verifica una riduzione delle emissioni nocive Fig. 10 Contributo medio percentuale (9) Dato utilizzato per il successivo calcolo degli indicatori relativi al servizio teleriscaldamento. (10) Rapporto percentuale tra energia termica venduta ed energia termica messa in rete

16 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Alcuni mezzi aziendali Operatore di Agea al Lavoro Fig. 11 Attività della gestione calore e aspetti ambientali significativi correlati Conduzione dell impianto termico Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria Pronto intervento Produzione rifiuti (adsorbenti, reflui...) Coda d auto in autostrada prodotte da queste ultime, in quanto il sistema del TLR nella fase di utilizzo non produce alcuna sostanza. I cittadini che lo hanno già in uso possono quindi vantare un loro contributo attivo al miglioramento della qualità dell aria nel comune di Ferrara. Per rendere più concrete questo contributo possiamo considerare che la riduzione di ossidi di azoto derivante dalla presenza del teleriscaldamento corrisponde all inquinamento prodotto da più di automobili che percorrono complessivamente 80 milioni di chilometri all anno. Le emissioni complessive dei tre inquinanti considerati, inoltre, possono essere assimilate all inquinamento prodotto da circa caldaie a metano oppure da circa caldaie a gasolio(*). Servizio di gestione del calore In virtù dell esperienza acquisita nei servizi di distribuzione del teleriscaldamento e del gas metano, a partire dal 2002 AGEA svolge il servizio di gestione degli impianti termici collocati presso i clienti. La gestione del servizio (Fig. 11) comporta l assunzione di responsabilità da parte di AGEA (secondo la definizione del D.P.R. 412/93) che deve assicurare il regolare funzionamento dell impianto ossia una corretta combustione con l emissione di fumi entro i limiti normativi. In collaborazione con società specializzate nel settore, sta attualmente gestendo tutti gli impianti degli ospedali della provincia di Ferrara (ad esclusione dell ospedale S.Anna), e di tutti gli edifici di proprietà del Comune e della Provincia di Ferrara (circa 125 impianti in totale). Settore Ambientale Igiene urbana Le attività che fanno parte del settore dell igiene urbana sono svolte sia sulla base del Contratto di Servizio stipulato con il Comune di Ferrara che per conto di clienti terzi (Fig. 12). (*) La stima di tali valori è stata effettuata sulla base delle indicazioni fornite da AIRU - ENEA (Associazione italiani riscaldamento urbano) e DIIAR - Sez. Ambientale, Politecnico di Milano. RIFIUTI GESTITI Consumo sale antighiaccio Reflui da lavaggio cassonetti Consumo energia elettrica per mezzi elettrici Campi elettromagnetici da ponti radio Il servizio è svolto tramite una sistematica pianificazione delle attività e un numero di addetti e di mezzi in grado di assicurare al cittadino frequenze di raccolta dei rifiuti e di pulizia delle aree pubbliche adeguate alla fondamentale esigenza di disporre di una città pulita. Da una recente indagine nazionale (primavera 2004) condotta da Altro Risorse idriche per lavaggio strade e cassonetti ATTIVITÀ DEL SERVIZIO DI IGIENE URBANA Raccolta RSU (monoperatore, tradizionale e zone miste a sacchi) Raccolta differenziata, compresi i farmaci, le pile, gli oli alimentari e i contenitori vuoti bonificati) Sanificazione dei cassonetti RSU e contenitori per la raccolta differenziata (effettuata sul posto con dispositivi di protezione all interno del mezzo) Raccolta di rifiuti ingombranti (sia su suolo pubblico che presso utenze private) effettuate da terzi compresi i frigoriferi Spazzamento manuale delle strade, vie e piazze e pulizie collaterali Spazzamento meccanizzato delle strade, vie e piazze e pulizie Lavaggio strade e marciapiedi Svuotamento dei cestini portacarte Distribuzione dei sacchi per la raccolta dei rifiuti Raccolta delle foglie Raccolta delle deiezioni animali con moto aspirante Raccolta delle siringhe Bonifica di aree interessate da abbadono rifiuti Sgombero neve Emissioni atmosferiche e rumorose da trasporto Fig. 12 Attività di igiene urbana e aspetti ambientali significativi correlati 32 33

17 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Contenitori AGEA per la raccolta differenziata Consumo (associazione di consumatori), Ferrara è risultata al quarto posto per pulizia e manutenzione del verde pubblico. La raccolta dei rifiuti prodotti dai cittadini o da attività economiche del Comune di Ferrara è svolta sul territorio sia con riferimento alla raccolta RSU che alla raccolta differenziata (Tab. 8). L azienda si è impegnata su vari fronti per incrementare la raccolta differenziata, sia potenziando il servizio, sia avviando una campagna di informazione e sensibilizzazione verso i cittadini. Tali azioni hanno prodotto risultati incoraggianti visto che l andamento della raccolta differenziata è in questi ultimi anni in costante crescita (Fig. 13). Tab. 8 Rifiuti urbani raccolti nel comune di Ferrara (t) Svuotamento cassonetti con monoperatore Totale rifiuti raccolti nel comune Rifiuti avviati a raccolta differenziata Il Piano Provinciale di gestione dei Rifiuti e il Ruolo di Agea Il Piano Provinciale di gestione dei rifiuti recentemente approva una tappa di fondamentale importanza in quanto in esso viene definita la strategia operativa per i prossimi dieci anni nella nostra provincia in ambito ambientale. Appare evidente come il ruolo di AGEA sia essenziale per raggiungere gli obiettivi in esso previsto così sintetizzati: la riduzione delle produzioni di rifiuti; l incremento della raccolta differenziata finalizzata al recupero; lo smaltimento dei rifiuti attraverso l utilizzo di impianti di termodistruzione con recupero di energia; il ricorso alla discarica per lo smaltimento dei soli rifiuti inerti e che residuano da operazioni di recupero; il recupero della frazione organica dei rifiuti con la produzione di compost per uso agricolo. Il sistema di smaltimento sarà sostanzialmente rappresentato dall Impianto di Recupera, unitamente al termovalorizzatore di via Diana opportunamente potenziato. Ne consegue che AGEA e le società del gruppo industriale di cui fa parte avranno la grande responsabilità di garantire tutto lo smaltimento delle frazioni residue di rifiuti urbani unitamente a quella secca proveniente dalla selezione. Tra gli interventi che hanno determinato l incremento della raccolta differenziata si ricordano l apertura della stazione ecologica attrezzata, il potenziamento del servizio di raccolta della carta, l attivazione della raccolta porta a porta nel centro storico, l avvio della raccolta della frazione organica di origine familiare e commerciale e la raccolta del verde. L obiettivo di legge per la raccolta differenziata nel 2003 è stato raggiunto solo in alcuni mesi dell anno, anche se la percentuale del 33,15 è sufficientemente vicina al valore previsto. Sulla base della tipologia del rifiuto raccolto in maniera differenziata, AGEA provvede a destinarlo, nel rispetto delle norme vigenti alle diverse forme di trattamento, sia esso da recuperare o da smaltire (Tab. 9). Fig. 13 Andamento della raccolta differenziata negli ultimi anni 34 35

18 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Tab. 9 Destinazione rifiuti da raccolta differenziata (t) Recupero Smaltimento Totale È interessante capire cosa viene fatto con le principali tipologie di rifiuti raccolti in modo differenziato. Carta e cartone. Il loro recupero evita il disboscamento e consente di risparmiare acqua ed energia. La carta è reimmessa nel circuito di consumo sotto la forma di carta da pacchi, cartapesta, giornali e cartone di imballaggio. Si possono riciclare ogni genere di carta e cartone, escluse le carte plastificate, oleate, vetrate e la carta carbone. La plastica rappresenta per l ambiente un problema maggiore perché, quando non più utilizzata, rimane inalterata nel tempo ed è inattaccabile dagli organismi decompositori. La plastica raccolta nelle campane della raccolta differenziata è inviata ad impianti per il riciclo e può essere utilizzata per produrre panchine, giochi per bambini, componenti per auto, fibre per imbottiture, raccordi e manicotti per tubazioni, maglioni, guanti sportivi e tute da sci. Il vetro è un materiale che può essere riciclato. Ciò consente un notevole risparmio di energia e di materie prime che servono per produrlo. Dal vetro si ottengono bottiglie, barattoli per uso alimentare, lastre per finestre. L alluminio è un metallo la cui produzione comporta un notevole dispendio di energia. Infatti, per produrre una lattina di alluminio occorre una quantità di energia 20 volte superiore a quella impiegata per riciclare la stessa quantità di materiale. L alluminio recuperato viene fuso e riutilizzato. Gli scarti verdi provengono da sfalci e potature prodotte da parchi e giardini. Una volta raccolti vengono inviati presso un impianto di compostaggio dove, dopo essere stati miscelati con altri rifiuti organici, viene riprodotto ed accelerato, in condizioni assolutamente controllate, il processo biologico che avviene normalmente in natura. Al termine del processo viene prodotto un terriccio utile per concimare il terreno. I rifiuti pericolosi (es. pile, farmaci, batterie,vernici,..) sono avviati a smaltimento in impianti dotati di tecnologie adeguate (discariche controllate, inceneritori per rifiuti pericolosi, impianti di depurazione). Impianto di termovalorizzazione dei rifiuti L impianto di termovalorizzazione dei rifiuti (denominato anche termoutilizzatore o inceneritore) di via Diana (Tab. 10 e Fig. 14), in esercizio dal 1993, rappresenta una delle attività principali dell Azienda ed è considerato, a livello provinciale, l impianto che entro il 2006 dovrà ricevere tutti i rifiuti della Provincia di Ferrara a valle della raccolta differenziata. Dal 2004 è stato inoltre attivato un sistema di ricircolo per i fumi che dall uscita caldaia vengono reimmessi in camera di combustione. Questo intervento, oltre che migliorare l efficacia nella produzione di energia, consente di ridurre l emissione di ossidi di azoto, grazie alla maggiore permanenza dei fumi nell area di combustione dei rifiuti Rifiuti termovalorizzati anno (11) (t) Scorie prodotte (t) Polveri prodotte (t) Produzione di energia elettrica (GJ) Produzione di calore per TLR (GJ) Impianto di termovalorizzazione di AGEA Tab. 10 Impianto di termovalorizzazione: dati di esercizio (11) Dato utilizzato per il successivo calcolo degli indicatori relativi al termovalorizzatore. Trattamento fumi La prima fase del processo di depurazione avviene nella camera di post-combustione, per la riduzione degli ossidi di azoto tramite una reazione con urea (DENOX). Successivamente i fumi entrano in caldaia, dove passano da 1000 C a 250 C circa prima di entrare nel reattore a semisecco ed essere investiti da una sospensione di calce e carbone attivo che reagiscono chimicamente con gli inquinanti (neutralizza SO2, SO3, HCl e adsorbe i metalli pesanti e microinquinanti organici). I fumi passano quindi attraverso un filtro a maniche, che ha lo scopo di completare la reazione iniziata nel precedente stadio e di trattenere la quasi totalità delle polveri. L ultima fase della depurazione dei fumi avviene nella torre di lavaggio: i fumi passano dal basso verso l alto e vengono a contatto, in controcorrente, con spruzzi d acqua. Tramite questo trattamento è ulteriormente abbassata la temperatura (65 C in uscita) e vengono assorbite le restanti parti di inquinanti (HCl, SO2)

19 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Isola ecologica di AGEA Ingresso rifiuti Camera combustione Emissioni atmosferiche da trasporto interno Fig. 14 Processo produttivo dell impianto di termovalorizzazione e aspetti ambientali significativi correlati Stoccaggio e consumo reagenti per trattamento fumi e recupero energia Post Combustione e DENOX Produzione rifiuti (scorie, polverino, oli esausti...) Consumo energia elettrica Caldaia Turboalternatore Consumo risorse idriche per trattamento fumi e recupero energia Reattore a semisecco Campi elettromagnetici da ponti radio e cabina elettrica Presenza di R22 nei climatizzatori Filtro a maniche Stazione ecologica attrezzata (isola ecologica) Rumore da impianto Presenza di serbatoi interrati di gasolio Recupero energetico TLR Energia Elettrica Trattamento fumi Torre di lavaggio Emissioni atmosferiche da silos, stoccaggio rifiuti e analisi Camino Emissioni in atmosfera Scarichi in fognatura bianca e nera Il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e speciali, al fine di un loro recupero, riutilizzo o riciclaggio, ruota intorno alla stazione ecologica attrezzata di via Diana, in servizio dal Presso quest area, infatti, possono accedere i cittadini per conferire i rifiuti urbani destinati a raccolta differenziata, anche pericolosi (es. vernici, solventi, oli) e ditte terze, previa stipula di convenzione con AGEA Allo stesso tempo, anche AGEA utilizza quest area come primo passaggio per alcune tipologie di rifiuto che non sono conferiti direttamente ad aziende specializzate per il loro recupero (per esempio ingombranti, carta, cartone). Presso l isola è presente anche un area dedicata al deposito di carcasse di animali da affezione (secondo le disposizione del Regolamento 1774/2002), conferite dai cittadini di Ferrara. Le diverse tipologie di rifiuto sono stoccate alla stazione ecologica attrezzata prima dell invio a recupero o smaltimento (Fig. 15) Rifiuti gestiti Ingresso PRIVATI CITTADINI AZIENDE TERZE MEZZI AGEA TERZI PER CONTO AGEA Scarichi da servizi igienici e da piazzale stoccaggio rifiuti Consumo di energia elettrica ISOLA ECOLOGICA Presenza di CFC e HCFC nei frigoriferi, climatizzatori e nella cella frigorifera Tab. 11 Rifiuti gestiti presso l isola ecologica (t) Fig 15 Flusso dei rifiuti all internodella stazione ecologica attrezzata e aspetti ambientali significativi correlati Produzione rifiuti (adsorbenti, pulizia piazzale) Rumore da movimentazione rifiuti Destinazione rifiuti CONSORZI RECUPERO VETRO RECUPERO MATERIALE FERROSO SELEZIONE E VAGLIATURA ECOSFERA (imgombranti) CONSORZIO OLI ESAUSTI BONIFICA CFC E SMALTIMENTO (frigoriferi presso ditta terza) TRITURAZIONE AD ECOSFERA (sfalci e verde) TRASFERENZA PRESSO TERMOVALORIZZATORE (RSU generico) TERMOVALORIZZATORE DI AGEA (imballaggi) PIATTAFORMA RIFIUTI SPECIALI (rifiuti urbani pericolosi) TERMODISTRUTTORE DI CONCHETTA (rifiuti sanitari) Emissioni atmosferiche da mezzi di trasporto 38 39

20 L organizzazione e il contesto territoriale di AGEA Piattaforma rifiuti speciali Altri settori Piattaforma rifiuti speciali e impianto di trattamento chimico-fisico All interno dell area di via Diana sono presenti anche la piattaforma rifiuti speciali e l impianto chimico-fisico. L attività è legata principalmente allo stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (Fig. 16). Se per l isola ecologica i principali clienti sono i cittadini, in questo caso sono le attività produttive. Il centro è stato utilizzato inizialmente per il deposito di una parte dei rifiuti della nave Karin B e di rifiuti provenienti da emergenze ambientali sul territorio. Sono stati eseguiti successivamente lavori di adeguamento e ampliamento che hanno portato all attuale attività. Per la realizzazione dell impianto di trattamento chimico-fisico, il sito nel suo complesso è stato anche oggetto di Valutazione di Impatto Ambientale. L area può ricevere un po tutte le tipologie di rifiuti, solidi e liquidi, indicate dalla normativa di riferimento, quindi pericolosi e non, contenenti amianto, PBC- PCT, oli, residui da lavorazioni chimiche. Una parte sono semplicemente stoccati, in attesa di recupero o di smaltimento. Un altra parte (solo rifiuti liquidi), sono trattati nell impianto chimi-fisico, che ha la capacità di eliminare quasi totalmente le sostanze pericolose trasformando il rifiuto in un refluo idoneo ad essere scaricato in pubblica fognatura. L impianto chimico-fisico può trattare attualmente 100 m 3 /giorno di rifiuto e dal 2005, 150 m 3 /giorno. Accettazione e pesatura rifiuti Stoccaggio e consumo reagenti per trattamento rifiuti Scarichi da servizi igienici e trattamento rifiuti Stoccaggio rifiuti Stoccaggio nei serbatoi Stoccaggio in containers Stoccaggio nel capannone Produzione rifiuti (adsorbenti fanghi...) Consumo energia elettrica per trattamento rifiuti Trattamento rifiuti Trattamento di disoleatura Trattamento chimico - fisico Trattamento di filtropressatura fanghi Rumore da movimentazione rifiuti e da impianti Presenza di R22 nei climatizzatori Emissioni da serbatoi, silos e da movimentazione rifiuti Smaltimento rifiuti Tab. 12 Rifiuti gestiti presso la piattaforma rifiuti speciali (t) Rifiuti gestiti di cui al chimico-fisico lluminazione pubblica AGEA svolge attività di gestione della rete pubblica di illuminamento urbano e extraurbano del Comune di Ferrara e di Copparo (quest ultimo dalla seconda metà del 2003). L attività degli operatori (Fig. 17) consiste nell eseguire lavori di manutenzione degli impianti elettrici costituenti la rete di distribuzione primaria e secondaria della Illuminazione Pubblica. Nell ambito dei locali della sede è presente un officina dedicata all interno della quale sono effettuate piccole manutenzioni e depositati pezzi di ricambio e materiale di risulta. L azienda ha pre- Fig. 16 Diagramma del flusso di gestione dei rifiuti nella piattaforma e chimico-fisico e aspetti ambientali significativi correlati 40 41

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