POLO NAUTICO ARBATAX

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1 POR SARDEGNA AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO Novembre 2006 POLO NAUTICO ARBATAX UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA

2 INDICE 1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO PARTENARIATO DI PROGETTO Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto Articolazione del Partenariato di Progetto QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO Analisi di contesto Analisi SWOT OBIETTIVI E PRIORITA DEL PROGETTO INTEGRATO Costruzione dell albero dei problemi Costruzione dell albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO Definizione della strategia Definizione delle operazioni Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità Analisi della sostenibilità ambientale Definizione degli indicatori MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l attuazione dell operazione Accordi di cooperazione per l attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO /2

3 1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO A. Titolo del Progetto Integrato POLO NAUTICO ARBATAX B. Classificazione del Progetto Integrato Tipologia del Progetto Integrato x Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato (Fare riferimento agli Allegati dell Avviso Pubblico) Tipologia di Partenariato di Progetto Barrare la Casella di Interesse Industria, Artigianato e Servizi Regionale Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale Rete Ecologica Regionale. Regionale Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale Inclusione, Sociale Regionale Sicurezza e Legalità. Regionale Industria, Artigianato e Servizi Territoriale Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Territoriale Culturale. Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato (Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali) Cagliari Carbonia Iglesias Medio Campidano Oristano Nuoro Ogliastra Olbia Tempio Sassari 25/3

4 C. Partenariato di Progetto Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto (Articolo 10, Comma 2 dell Avviso Pubblico) Numero Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 1 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa 16 Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, 1 etc.) Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico Associazione di Categoria e/o Datoriali Organizzazione Sindacale Associazione Ambientalista Associazione Culturale Organizzazione del Terzo Settore (No Profit) Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell articolo 10, comma 2 dell Avviso Pubblico) Altro Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore) Cognome Nome Organismo Posta Elettronica Murroni Francesco Consorzio e Imprese crea@crea121.it Lepori Elena Marcella Comune Tortolì Ammendola Franco Turismar snc Balloi Adriano BMetal Srl Zuddas Efisio MzColor Srl Data di Sottoscrizione del Protocollo d Intesa (Allegato al Progetto Integrato) Data 18/12/2006 Luogo Tortolì 25/4

5 D. Approvazione del Progetto Integrato Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto Data 18/12/2006 Luogo Tortolì Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale Data Luogo E. Presentazione del Progetto Integrato Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore) Cognome Nome Firma Murroni Francesco Lepori Ammendola Balloi Zuddas Elena Marcella Franco Adriano Efisio 25/5

6 2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO Sintesi della Proposta Progettuale (max 2 pagine) Il settore di riferimento del partenariato è quello relativo all industria, artigianato e servizi, nel comparto specifico della nautica. Il partenariato è costituito dal Comune di Tortolì, in collaborazione con il Consorzio Industriale, da 16 imprese di produzione di beni e servizi e da un consorzio degli operatori della nautica. Gli interventi sono volti a sviluppare una filiera della nautica in grado di pervenire fino all allestimento dell imbarcazione, partendo dagli operatori e dalle risorse già presenti nell area industriale di Arbatax (Tortolì) e da nuovi operatori pronti all insediamento. Il programma prevede il perseguimento di due obiettivi specifici, tra loro interconnessi, concernenti l implementazione di un tessuto produttivo capace di effettuare tutto il ciclo di produzione fino all allestimento dell imbarcazione e l implementazione del porto di Arbatax, che deve divenire competitivo con gli altri porti del Mediterraneo, in termini di strutture e servizi offerti. Gli interventi sono pertanto mirati a dotare le imprese artigiane e manifatturiere delle strutture, degli strumenti, della tecnologia e delle risorse umane necessarie a fronteggiare una domanda che, in particolare, vede in forte crescita il segmento delle imbarcazioni di medie e grandi dimensioni, destinate a soggetti che detengono redditi altissimi, ma che richiedono prodotti e servizi caratterizzati da un elevato standard qualitativo. Il settore inoltre è caratterizzato dalla necessità di sperimentare nuovi materiali e processi che garantiscano la realizzazione di un prodotto capace di superare le problematiche relative agli effetti corrosivi dell acqua salmastra e degli agenti atmosferici ai quali sono sottoposti e dalla necessità di disporre di artigiani e manodopera specializzata. Il collegamento determinate con il porto è individuabile sia per quanto riguarda le imprese artigiane e manifatturiere, che necessitano di punti di alaggio e varo per testare le nuove imbarcazioni in mare, sia per le imprese di servizi, in particolare quelle che si occupano di manutenzioni, refitting e rimessaggio, per la movimentazione delle imbarcazioni dal mare al cantiere e viceversa. A loro volta, le imprese di servizi e quelle manifatturiere costituiscono un importante sostegno allo sviluppo portuale, in quanto permettono al diportista di usufruire di una serie di servizi che costituiscono parametro di scelta del porto nel quale ormeggiare. Le imprese che allestiscono imbarcazioni, dal canto loro, attirano attraverso le commesse in lavorazione, gli armatori che periodicamente sono soliti verificare le fasi del completamento dell imbarcazione, creando una serie di meccanismi di attrazione anche turistica oltre che pubblicitaria per l area. Pertanto, la valorizzazione del porto, la sua piena funzionalità e competitività è obiettivo specifico del progetto, finalizzato al raggiungimento dell obiettivo generale che è quello di creare un offerta di prodotti e servizi nautici in grado di soddisfare qualitativamente e quantitativamente le esigenze del mercato, in particolare il segmento delle imbarcazioni di medie e grandi dimensioni. Punto di forza del progetto, oltre la forte integrazione determinata da uno studio approfondito del settore e dalla costituzione del partenariato tra le imprese e i soggetti pubblici che permetterà uno sviluppo efficace, perché condiviso e basato sulla valorizzazione sostenibile delle risorse presenti nel territorio, è la costituzione del Consorzio Operatori della Nautica. Questo soggetto consentirà, una volta realizzati i programmi di investimento delle imprese partecipanti, di proseguire la politica dello sviluppo integrato e dello sviluppo sostenibile dell area. Si occuperà infatti di erogare una serie di servizi di fondamentale rilevanza per lo sviluppo della filiera, in particolare la promozione di 25/6

7 attività di studio e ricerca sui processi e materiali utilizzati nel settore, attività di formazione, attività di indirizzo verso uno sviluppo sostenibile in relazione all ambiente per mezzo delle certificazioni ambientali, nonché spinta a perseguire la qualità dei prodotti e servizi realizzati, l attivazione di collaborazioni con gli altri poli nautici della Sardegna (Olbia e Porto Torres) e con l altro partenariato della nautica, la costitituzione di partner ship con imprese leader del settore a livello nazionale e internazionale, la realizzazione di sistemi di fornitura comuni, l organizzazione di un offerta integrata, ecc. Lo sviluppo della filiera nautica di Arbatax sarà pertanto improntato sui caratteri dell integrazione tra le imprese, dell innovazione, della formazione, della qualità e sostenibilità ambientale. 3. PARTENARIATO DI PROGETTO 3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto COMUNE DI TORTOLI Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione Interventi di riqualificazione area ex Staker e adeguamento del Porto di Arbatax E530 Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto. Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione ARBATAX CANTIERI NAUTICI SRL Nuova linea di imbarcazioni oltre 25 mt G12 BMETAL SRL Produzione di manufatti in vetroresina G28 COMPAGNIA PORTUALE ARBATAX SRL Implementazione attività di movimentazione portuale H102 COSTRUZIONI NAUTICHE OGLIASTRA SRL Centro progettazione modelli e stampaggio scafi e coperte fino 35 mt H103 CREA NAUTICA SRL Centro verniciatura, refitting e rimessaggio H111 CENTRO ALLESTIMENTI NAUTICI Allestimenti nautici H105 MARCIA MARCO Produzione manufatti in vetroresina G27 CONSORZIO OPERATORI NAUTICA Centro ricerca e sviluppo, formazione, servizi alle imprese H104 MZ COLOR SRL Produzione gelcoat e manufatti in vetroresina G26 NAUTICA IL DELFINO DI CAULI & ARZU SNC Produzione manufatti in legno per imbarcazioni H106 NAUTICA OGLIASTRA DI M.G. MURGIA SAS Centro stampaggio vetroresina per scafi G30 NAUTIMAR DI SERRA M. & C. SAS Officina meccanica per imbarcazioni G10 NAUTIMAR DI SERRA M. & C. SAS Centro manutenzioni e rimessaggio H265 NAVARRA DI CARRACOI & C. SAS Produzione manufatti in vetroresina G25 SCALVENZI NAUTICA SAS Assistenza e manutenzione imbarcazioni G23 TAB ORCA DI S. DAMELE & C. SAS Produzione di manufatti in vetroresina H128 TURISMAR SNC Ammodernamento servizi portuali D94 NUOVA COMECA DEI F.LLI SIMEONI SNC Meccanica e manutenzione motori marini E935 25/7

8 Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto. Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione PARTENARIATO SVILUPPO ELLA NAUTICA E DELLA CANTIERISTICA IN SARDEGNA CONSORZIO INDUSTRIALE TORTOLI APISARDA CONFINDUSTRIA UNIVERSITA DI CAGLIARI Dip. Ing. Meccanica Promozione e partecipazione a fiere, attività di ricerca finalizzata alla diminuzione degli impatti ambientali, individuazione congiunta delle necessità di infrastrutturazione delle strutture portuali turistiche Servizi di insediamento per le imprese Consulenza per lo sviluppo delle imprese Consulenza per lo sviluppo delle imprese Supporto alla ricerca e sperimentazione 3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto Rispetto al sistema nautico che ha caratterizzato gli anni 90, la nautica professionale del terzo millennio si distingue per la maggiore cooperazione ed integrazione tra i diversi anelli della filiera nautica. La ridottissima integrazione che nel XX secolo ha caratterizzato la filiera nautica derivava dal fatto che le diverse attività economiche venivano normalmente svolte da protagonisti economici differenti. L unica forma di integrazione, almeno quella più riscontrabile, riguardava la commercializzazione delle imbarcazioni in quanto chi produceva si rivolgeva al cliente finale con forme distributive più o meno strutturate. La filiera della nautica moderna, oltre a comprendere un maggiore numero di operatori economici coinvolti, prevede lo svolgimento di attività economiche sempre più integrate che coinvolgono soggetti anche non direttamente coinvolti nel settore nautico (si pensi alle nuove iniziative di co marketing presenti nel panorama nautico internazionale). La barca costituisce infatti l anello di partenza di tutta una serie di attività che le ruotano intorno, direttamente ed indirettamente delineando un quadro socio economico sempre più rilevante. Appare dunque ovvio come solo una visione integrata del sistema nautico possa permettere il conseguimento della soddisfazione del diportista, la cosiddetta yachting satisfaction. Infatti, la filiera nautica non si conclude con la commercializzazione dell imbarcazione ma continua anche nel post-commercializzazione, abbracciando una serie di attività e servizi fondamentali per la soddisfazione del cliente. Al riguardo, secondo una recente ricerca effettuata, i principali anelli della filiera nautica considerati più rilevanti per il conseguimento di una vera yacthing satisfaction sono: cantieri (23,8%), strutture portuali (30,5%), centri di servizi di rimessaggio e riparazioni (22,9%). Il partenariato del Polo Nautico di Arbatax si inserisce in questo contesto ed è costituito dal Comune di Tortolì, in collaborazione con il Consorzio Industriale, da 16 imprese appartenenti al settore nautico che operano nel campo della produzione di imbarcazioni da diporto e dei servizi connessi, e da un consorzio degli operatori della nautica. La costituzione del consorzio è strategica per dare una spinta al comparto in una direzione integrata, che permetta di garantire uno sviluppo duraturo e condiviso dalle imprese partecipanti, basato su un analisi approfondita del settore e delle sue potenzialità nel territorio, nonché per l espletamento di servizi in comune che permetteranno maggiori economie per le imprese, nel rispetto della sostenibilità ambientale. Il Consorzio collaborerà con l Università di Cagliari, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, per implementare la ricerca e con le associazioni di categoria, quali Apisarda e Confindustria. Il programma di sviluppo è stato studiato in 25/8

9 modo da creare delle sinergie tra le imprese del comparto, articolando un sistema di produzione efficiente ed economicamente valido al fine di costituire un offerta di prodotti e servizi all altezza delle richieste del mercato nautico. Infatti, vi sono imprese specializzare nell assemblaggio dei componenti nautici e che pertanto realizzeranno il prodotto finito, e imprese che si occuperanno della realizzazione di detti componenti, imprese che provvederanno alla manutenzione e al rimessaggio e imprese che forniranno altri servizi a supporto del diportista. Si tratta di una vera e propria filiera, spinta dall operato del consorzio che consentirà di migliorare costantemente i prodotti e i servizi offerti grazie all attività di ricerca, all innovazione, alla formazione e alla fornitura di servizi comuni alle imprese. Alla base della filiera è presente l impresa produttrice di gelcoat, materia prima nella produzione di manufatti per la nautica e le numerose imprese che con questo materiale producono i vari componenti in vetroresina (es. coperte, gavoni, roll bar, consolle, ecc.), le imprese che lavorano il legno (arredamenti interni) e le imprese che realizzano le parti in metallo, destinati ai cantieri che ricevono la commessa delle imbarcazioni. Vi sono poi le imprese di progettazione di stampi in legno, imprese che li produrranno e imprese che sulla base di questi realizzeranno gli scafi e le coperte, le parti più consistenti e importanti dell imbarcazione, sulla base delle commesse ricevute. Gli scafi, in virtù dell orientamento al mercato delle imbarcazioni di media e grande dimensione, verranno realizzati fino a 115 piedi. L impresa che realizza queste parti di notevole rilievo per l imbarcazione, necessiterà di una serie di operatori per l allestimento di tutte le altre componenti dell imbarcazione, fino al varo e al collaudo in mare. Il soggetto che si occuperà di effettuare gli allestimenti è la costituenda Centro Allestimenti Nautici. Essa svolgerà un importante ruolo di fornitura di manodopera e allestimento per i cantieri che ricevono le commesse di realizzazione dell imbarcazione e che, per la quantità e specialità delle figure richieste per effettuare tutto il ciclo produttivo, non possono effettuare tutto il lavoro al loro interno. Si tratta in particolare della C.N.O. Srl e della Arbatax Cantieri Nautici Srl, costituita da soggetti di rilievo, quale il Gruppo Abbate, affermato produttore del modello Primatist, venduto nel mercato mondiale. La società Centro Allestimenti Nautici si occuperà anche dell allestimento di imbarcazioni commissionate dai cantieri degli altri poli nautici, in particolare dalla Cantieri di Levante Srl di Olbia e la Terranova Yacht di Porto Torres. Le imprese di produzione di componenti per imbarcazioni pertanto faranno confluire i loro prodotti presso questi cantieri di produzione e di allestimento, e altri che si presume con una certa sicurezza di ipotesi, si insedieranno nell area, a seguito dell organizzazione efficiente della filiera locale. Tali componenti però avranno anche come sbocco i cantieri nautici italiani, con i quali esistono già rapporti commerciali, quali il gruppo Ferretti, Azimut-Benetti, i cantieri San Lorenzo, Terranova Yachts, Novamarine. Il contesto delle imprese artigiane e manifatturiere è supportato dall implementazione dei servizi portuali e dei servizi di manutenzione, refitting e rimessaggio rivolti al diportista. Infine, gli interventi dei soggetti privati sono supportati dagli investimenti infrastrutturali programmati dal Comune di Tortolì in collaborazione con il Consorzio Industriale di Tortolì. 25/9

10 Articolazione del partenariato PARTENARIATO DELLA NAUTICA SVILUPPO DELLA NAUTICA E DELLA CANTIERISTICA IN SARDEGNA CONSORZIO OPERATORI DELLA NAUTICA: ricerca e sviluppo di nuovi processi, materiali e dotazioni tecnologiche per il settore nautico, formazione degli operatori, servizi reali alle imprese finalizzati al miglioramento della qualità Nautica Ogliastra sas Mz Color Srl Ditta Marcia Crea Nautica Srl B.Metal Srl Tab Orca sas Navarra sas Nautica il Delfino snc COSTRUZIONI NAUTICHE OGLIASTRA SRL: realizzazione parti principali dell imbarcazione ARBATAX CANTIERI NAUTICI SRL: produzione parti principali dell imbarcazione Scalvenzi Nautica sas Nautimar sas Crea Nautica Srl Nuova Comeca snc Servizi al diportista Realizzazione componenti in vetroresina e legno CENTRO ALLESTIMENTI NAUTICI: allestimento imbarcazioni Compagnia Portuale di Arbatax Srl e Turismar Snc: servizi di movimentazione nel porto e gestione servizi portuali Comune di Tortolì: interventi infrastrutturali a favore delle imprese 25/10

11 Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto Soggetto del Partenariato H104 - Consorzio Operatori della Nautica E530 - Comune di Tortolì G12 - Arbatax Cantieri Nautici Srl G28 - BMetal Srl Impegno Specifico 1) Attuazione del Progetto Integrato 2) Realizzazione di un centro per la ricerca, sviluppo e sperimentazione di nuovi processi e materiali nel comparto nautico 3) Investimenti nell innovazione relativamente al progetto La vetroresina non è un dogma 4) Organizzazione di attività di formazione per gli addetti della nautica 5) Investimenti in attività formative per gli addetti del consorzio 6) Erogazione servizi alle imprese del comparto nautico 7) Investimenti in servizi reali per il consorzio 8) Implementazione presso le imprese del comparto della certificazione di qualità e ambientale 9) Certificazione di qualità e ambientale del consorzio 10) Gestione servizi integrati dall approvvigionamento delle materie prime all offerta, attività di promozione, ecc. 11) Attività volte a realizzare collaborazioni con imprese leader nel settore e altri soggetti strategici per lo sviluppo competitivo della filiera, incentivando anche il loro insediamento nell area 1) Adeguamento area portuale 2) Creazione punto alaggio e varo funzionale alle imprese nautiche 3) Riqualificazione aree da destinare alle imprese di servizio e nautiche 1) Realizzazione nuova linea innovativa per la produzione di imbarcazioni oltre 25 mt 2) Investimenti nella formazione 3) Certificazione di qualità e ambientale 4) Investimenti in servizi reali 1) Realizzazione di una nuova unità per la produzione di manufatti in vetroresina Priorità Attribuita all Impegno Specifico 25/11

12 H105 - Centro Allestimenti Nautici H103 - Costruzioni Nautiche Ogliastra Srl H111 - Crea Nautica Srl G27 - Ditta Marcia Marco G26 - Mz Color Srl G30 - Nautica Ogliastra sas G23 - Scalvenzi Nautica sas REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2) Investimenti nella formazione 3) Certificazione di qualità e ambientale 4) Investimenti in servizi reali 1) Realizzazione nuova unità produttiva destinata agli allestimenti nautici 2) Investimenti nella formazione 3) Certificazione di qualità e ambientale 4) Investimenti in servizi reali 1) Realizzazione nuova unità per la progettazione di modelli e centro stampaggio imbarcazioni 2) Investimenti nella formazione 3) Investimenti nella sperimentazione di tecnologie innovative (metodo scrimpt) per la produzione di imbarcazioni 4) Certificazione di qualità e ambientale 5) Investimenti in servizi reali 1) Realizzazione di un centro per la verniciatura delle imbarcazioni, refitting e rimessaggio 2) Investimenti nella formazione 3) Certificazione di qualità e ambientale 4) Investimenti in servizi reali 1) Realizzazione di una nuova unità per la produzione di manufatti in vetroresina 2) Investimenti nella formazione 3)Certificazione di qualità e ambientale 4) Investimenti in servizi reali 1) Realizzazione di una nuova unità per la produzione di gelcoat e realizzazione manufatti in vetroresina 2) Investimenti nella formazione 3) Certificazione di qualità e ambientale 4) Investimenti in servizi reali 1) Realizzazione centro stampaggio in vetroresina per piccoli scafi 2) Investimenti nella formazione 3) Certificazione di qualità e ambientale 4) Investimenti in servizi reali 1) Allestimento centro di assistenza e manutenzione imbarcazioni 2) Investimenti nella formazione 3) Certificazione di qualità e ambientale 4) Investimenti in servizi reali H106 - Nautica Il Delfino snc 1) Realizzazione di un unità 25/12

13 G25 - Navarra di Carracoi sas H102 - Compagnia Portuale Arbatax Srl G10 - Nautimar sas H265 - Nautimar sas H128 - Tab Orca sas D94 - Turismar snc E935 - Nuova Comeca snc Partenariato Sviluppo della nautica e della cantieristica in Sardegna Apisarda Confindustria Consorzio Industriale di Tortolì Università degli Studi di Cagliari produttiva destinata alla realizzazione di componentistica in legno per imbarcazioni 2) Investimenti nella formazione 3) Certificazione di qualità e ambientale 4) Investimenti in servizi reali Realizzazione di una nuova unità per la produzione di manufatti in vetroresina Acquisizione di nuove attrezzature per le operazioni di movimentazione delle imbarcazioni nell area portuale Allestimento officina meccanica per imbarcazioni 1) Realizzazione impianto rimessaggio e manutenzione imbarcazioni 2) Investimenti in servizi reali 1) Realizzazione di una nuova unità per la produzione di manufatti in vetroresina 2) Investimenti nei servizi reali Ammodernamento centro gestione servizi portuali Realizzazione unità produttiva per montaggio e manutenzione motori marini Cooperazione per: 1) La promozione e partecipazione a fiere 2) Attività di ricerca finalizzata alla riduzione dell impatto ambientale dell attività nautica 3) Individuazione congiunta delle finalità di infrastrutturazione delle strutture portuali turistiche Attività di consulenza allo sviluppo delle imprese Attività di consulenza allo sviluppo e promozione delle imprese Attività di supporto all insediamento di nuove iniziative produttive e all ampliamento di quelle esistenti Progetti di ricerca, in collaborazione con il consorzio operatori della nautica, su nuovi processi e materiali relativi al comparto 25/13

14 Tabella 5 Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto Impegno Specifico Costituzione dell Ufficio Comune di Gestione e del Consorzio Operatori della Nautica per l attuazione del Progetto Integrato e dello sviluppo della filiera nautica Realizzazione di investimenti integrati basati su uno studio delle risorse del territorio e in un ottica di specializzazione all interno della filiera nautica, perseguendo le strategie condivise da tutti i partner, rivolte in particolare ad allestire un ciclo produttivo completo, fino alla realizzazione di imbarcazioni professionali e relativi servizi connessi Contribuire a rendere il Porto di Arbatax competitivo con gli altri porti del Mediterraneo: 1) In termini di infrastrutture 2) In termini di servizi specializzati ai diportisti Collaborare con il partenariato Sviluppo della nautica e della cantieristica in Sardegna per uno sviluppo integrato del settore a livello regionale Realizzazione di un centro per lo studio, la progettazione, la ricerca e lo sviluppo di processi, di prodotti, materiali e tecnologie, nonché di servizi innovativi che permettano al settore di crescere in maniera altamente qualificata Investimenti in tecnologie innovative da parte delle imprese che realizzano l imbarcazione professionale (C.N.O. Srl e A.C.N. Srl) Organizzazione di servizi comuni alle imprese, dall approvvigionamento della materia prima alla realizzazione di un offerta integrata, ai servizi rivolti all organizzazione e finanza aziendale Investimenti delle imprese in servizi reali L implementazione di accordi e partner ship con imprese leader del settore e soggetti strategici allo sviluppo competitivo della filiera, favorendone l insediamento nell area L implementazione della certificazione di qualità e ambientale per le imprese nautiche e quelle connesse al settore La formazione delle figure professionali specialistiche necessarie al settore nautico, sia per quanto riguarda la produzione che per l erogazione dei numerosi servizi complementari al comparto Priorità Attribuita all Impegno Specifico 25/14

15 4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO 4.1. Analisi di contesto A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo La nautica da diporto si contraddistingue per la diffusa e combinata presenza di differenti mestieri e per l alta professionalità e specializzazione acquisita dalle piccole imprese nelle varie e complesse fasi del processo produttivo. Si può affermare che la nautica è un settore ad altissima presenza di PMI e di imprese artigiane impegnate nella realizzazione di un prodotto di qualità ottenuto attraverso un apporto fondamentale di artigianalità. Di grande rilievo il fatto messo in evidenza da recenti indagini che indicano la nautica italiana come uno dei settori a maggiore valore aggiunto (un Euro investito genera un indotto valutato sei volte tanto) che con un tasso crescita dell occupazione pari al 50% e un raddoppio della produzione ne fanno il primo produttore europeo. Per poter valutare in termini qualitativi e quantitativi l incidenza della composita rete di imprese artigiane e PMI operanti, a livello nazionale, e poi a livello regionale, nella nautica da diporto è in primo luogo necessario soffermarsi sulle caratteristiche generali del modello produttivo che caratterizza questo importante settore. Il complesso delle relazioni produttive attraverso cui vengono realizzati i prodotti e servizi richiesti dal mercato della nautica da diporto si realizza con la costituzione nel tempo di un sistema produttivo con forte radicamento territoriale da cui ricava molti dei suoi elementi di specializzazione e dei suoi punti di forza competitivi. La particolarità di questo modello è data dalla sua capacità di integrare e valorizzare a livelli di eccellenza l insieme delle specializzazioni offerte da un articolato tessuto di piccole imprese. La realizzazione di una filiera della nautica deve la sua formazione ad un insieme di condizioni favorenti che nel tempo sviluppano un peculiare sistema di risorse su scala locale, ed una consolidata rete di relazioni produttive operante nell ambito di determinate dimensioni territoriali. Le caratteristiche della filiera della nautica appaiono contraddistinte da un elevato livello di specializzazione delle singole imprese e da una complementarietà produttiva strutturalmente necessaria alla realizzazione del prodotto finale. Flessibilità e specializzazione costituiscono quindi fattori critici di successo per lo sviluppo della filiera su specifiche dimensioni territoriali. E importante considerare che anche questi caratteri mostrano significativi mutamenti. Recenti indagini sulle caratteristiche produttive della filiera, limitate a specifiche realtà territoriali, segnalano la crescita di un maggior numero di soggetti imprenditoriali, molto spesso di carattere artigiano, caratterizzati da un autonoma capacità di rapporto col mercato finale del prodotto. Una filiera quindi in cui appare crescente il numero di imprese che, pur mantenendo il loro profilo di specializzazione, stanno mostrando di saper fronteggiare direttamente la domanda del mercato nazionale ed internazionale nei suoi segmenti più competitivi. Non siamo quindi solo in presenza di pochi limitati operatori che agiscono come impresa a rete regolando, con il loro esclusivo rapporto con il mercato, l attività di una diffusa sub fornitura. L avvento della vetroresina, con l abbandono graduale del legno, ha modificato i canoni classici della cantieristica da diporto. Una rivoluzione che ha praticamente stravolto il modo di concepire e costruire le barche e che ha determinato la nascita di aziende all avanguardia, che nel giro di pochi anni si sono affermate sui mercati internazionali. Linee inconfondibili, accuratezza negli arredamenti, 25/15

16 alta tecnologia di bordo e comfort di ogni tipo caratterizzano le nuove imbarcazioni. Intorno a questi gioielli del mare lavorano progettisti, ingegneri, architetti, falegnami, meccanici ed elettricisti. Un lavoro di squadra espresso con cura maniacale, che non ammette l imperfezione. In uno scafo di vetroresina trovano posto potenti motori, chilometri di fili, mobili, arredi ed apparecchiature sofisticate per la navigazione. L industria nautica, quella giovane, quella che si è sviluppata intorno agli anni 70, si serve di braccia e cervelli che arrivano da settori diversi. Nella zona di Avigliana, alle porte di Torino, per esempio, l Azimut, una tra le più interessanti realtà produttive italiane, utilizza progettisti e manodopera che fino a qualche anno fa lavoravano nel mondo dell auto. Relativamente all andamento del mercato, il valore complessivo del fatturato globale del comparto della cantieristica italiana nel 2005 è di milioni di euro, diviso in produzione nazionale ed import. La produzione nazionale che resta in Italia ammonta a milioni di euro, costituendo il 40% del fatturato globale, mentre il valore della produzione nazionale destinata alla riesportazione, milioni di euro, corrisponde quasi ad un 47% del valore complessivo della produzione. Il rimanente 12, 6% è da ricondursi alla voce di import, con un valore di 365 milioni di euro. Per quanto attiene alla diversa composizione, il fatturato nautico risulta composto per un 83% (2.396 milioni di euro su 2.886) da unità con motore entrobordo o entrofuoribordo, per un 4% (117 milioni di euro su 2886) da unità con motore fuoribordo. A questo vanno aggiunti il comparto della produzione di imbarcazioni di vela che incide sul fatturato totale per un 8%, mentre le unità pneumatiche incidono per il 5%. Poco significative in termini assoluti le unità minori a remi. Il settore che riveste maggior peso è quello della produzione di motori entrobordo ed entro-fuoribordo, settore che si attesta come primo anche in riferimento alla produzione esportata, mentre per ciò che concerne l import sono molto importanti le importazioni di unità a vela rappresentando quasi il 25% del totale dell import. L industria nautica italiana risulta pertanto, per il quarto anno consecutivo, prima in Europa come valore della produzione di imbarcazioni da diporto e seconda nel panorama mondiale dopo gli Stati Uniti. Composizione della cantieristica italiana anno 2005 Valori in milioni di euro. Fonte: UCINA La nautica in cifre 2006 Altro dato importante è che, secondo l Order Book 2006 pubblicato sul numero di Gennaio 2006 della rivista Show Boat International, sono attualmente in costruzione nel mondo 688 superyacht: ben 260 di questi saranno varati da cantieri italiani. L Italia detiene una quota del mercato mondiale, per numero di unità prodotte pari al 25/16

17 38% circa. Dei 688 superyacht in costruzione nel mondo 52 sono unità a vela e 636 a motore con prevalenza delle unità medio piccole. L Italia ha affermato il proprio primato di maggiore produttore di superyacht nel 2000 superando gli Stati Uniti fino ad allora leader incontrastati. Si tenga presente che nel 1999 l Italia aveva in produzione 70 superyacht e l anno dopo 100, fino ad arrivare a 170 unità in produzione per il Nel 2003 erano in costruzione in Italia 178 unità e nel Nel grafico che segue è evidenziato l andamento degli ordini negli ultimi 6 anni per l Italia e a livello mondiale. E opportuno segnalare tra i dati compresi nell Order Book 2005 quelli di Taiwan e della Cina, per i quali si registrano rispettivamente 39 e 23 unità in costruzione. Interessante anche il dato della Germania con 17 unità in costruzione tutte molto grandi (la media della lunghezza è di circa 204 piedi). L evoluzione del mercato dal punto di vista della lunghezza dei progetti di superyacht a vela mostra un decremento nel 2005 rispetto all Order Book dell anno precedente che si concentra particolarmente nella fascia di lunghezza tra gli 80 e 89 piedi e in quella superiore ai 150 piedi. Registra un incremento di alcune unità la fascia di lunghezza compresa tra 100 e 119 piedi. Per quanto riguarda i superyacht a motore, tutte le categorie di lunghezza registrano un aumento delle unità in costruzione (particolarmente per le unità di lunghezza comprese tra 90 e 99 piedi e tra gli 80 e 89 ). Considerando la suddivisione percentuale per classi di lunghezza dei superyacht in produzione in Italia, si nota come circa un terzo della produzione si concentri nella fascia tra gli 80 e 89 piedi di lunghezza e circa il 60% in quella oltre i 100 piedi. La dimensione media delle commesse di superyacht in Italia continua quindi a tendere all aumento. Order book dei superyacht andamento dal 2001 al 2006 a livello mondiale e per l Italia. I fattori di forza che hanno determinato la continua crescita della nautica da diporto italiana sono stati essenzialmente: 1) Aver realizzato un prodotto per un mercato di fascia molto alta; 25/17

18 2) Aver scommesso sulla qualità integrando in modo eccellente innovazione tecnologica e tradizione facendo sistema nella filiera produttiva valorizzando i marchi storici e i distretti territoriali; 3) Aver puntato sull export, circa il 60% del valore della produzione nautica italiana, prevalentemente concentrato in Europa ed USA; 4) Aver emanato una legge quadro per la nautica (n. 172 del 2003) fortemente innovativa, altre importanti norme relative al recepimento delle direttive Europee, ed infine con l approvazione recente del codice della nautica si è dato un quadro giuridico, alla nautica da diporto, importante e significativo; 5) L altro fattore di rilievo è stato lo strumento finanziario del Leasing Nautico, infatti oltre il 97% del prodotto viene venduto tramite questo sistema di locazione finanziaria. Pertanto, il settore nautico italiano è in continua crescita, leader nel mercato mondiale dei megayacht, combina innumerevoli specializzazioni e crea un forte impatto occupazionale, in quanto parte del lavoro impiegato nei cantieri non è sostituibile dalle macchine. Richiede alta professionalità, per la realizzazione di prodotti e servizi di qualità e continue attività di ricerca per lo sviluppo di nuovi materiali e tecnologie di navigazione. In questo contesto favorevole si inserisce il presente progetto, che intende valorizzare le risorse presenti nel territorio di riferimento per avviare una fase di sviluppo integrato della cantieristica ogliastrina basato su un concetto di filiera e sulla valorizzazione delle risorse disponibili, sull alta qualità dei prodotti e servizi realizzati, sull innovatività di prodotto e di processo, per mezzo della collaborazione fattiva tra le imprese coinvolte, gli enti pubblici e l altro partenariato di progetto della nautica. Il numero di aziende nautiche insediate in Sardegna è di circa 340 PMI di cui 244 nel solo territorio del Nord Est Sardegna che assorbono circa addetti durante la piena stagione turistica, comprendendo anche l indotto. In tutta la regione il settore sta attraversando un periodo di notevole espansione in connessione con il trend delle vacanze, che posizionano la nostra regione tra le mete più ricercate dai turisti nazionali ed internazionali, come risulta anche dall interesse registrato per le recenti edizioni del Sardegna Nautical Show, che si tiene dal 2004 a Porto Cervo. La diffusione ed organizzazione del settore è importante per tutti gli operatori delle marine distribuiti sui porti e gli approdi della Sardegna, che offrono una vasta gamma di attività e di competenze: dalla progettazione e costruzione di natanti da diporto e da trasporto, alla progettazione e realizzazione di accessori per la nautica, ai servizi di collaudo, ricambistica, assistenza in mare e a terra, manutenzione, riparazione e rimessaggio. Una opportunità particolare è data dalla possibilità di attrarre in Sardegna gli operatori del settore della produzione e manutenzione di maxi yacht, tipologia di natanti concentrati in Sardegna nel periodo dell alta stagione turistica che rappresenta, quindi, un ottima occasione per i produttori per esporre e proporre i propri prodotti. Inoltre, la presenza di adeguate strutture può consentire agli armatori di prolungare notevolmente il periodo di permanenza delle loro imbarcazioni in Sardegna, piuttosto che altrove, attivando una filiera di servizi nella manutenzione e nei servizi alla nautica in grado di generare un aumento 25/18

19 considerevole di reddito nel territorio. Da queste premesse, emerge la sussistenza dei presupposti per avviare una strategia di realizzazione o completamento di una rete con infrastrutture, imprese, servizi, istituzioni territoriali e amministrazioni locali, finalizzata a creare un vero e proprio distretto della nautica, anche attraverso l utilizzo di strumenti di promozione e di coordinamento delle offerte per la rete di imprese esistenti, oltre che per l attrazione di investimenti o la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. Ulteriori chance di sviluppo sembrano legate al possibile ruolo della nautica in Sardegna come eccellenza nel Mediterraneo, collegata anche alla realizzazione o riqualificazione di strutture industriali e di location fieristiche, oltre ai settori collegati alla nautica (es. pesca sportiva e d altura, sport a vela e a tavola, grandi eventi sportivi, ecc.). Nonostante le condizioni generali favorevoli legate all appetibilità del territorio per i diportisti a livello mondiale e lo sviluppo in ambito internazionale e regionale, il settore nautico deve superare alcuni nodi critici che ne limitano la crescita e il salto di qualità. Dal punto di vista delle infrastrutture, risultano ancora sottodimensionati sia il numero dei posti barca che degli operatori della cantieristica, rimessaggio e servizi rivolti alle imbarcazioni di media/grossa dimensione ed ai tragitti crocieristici del Mediterraneo. Anche la gestione integrata dei servizi ai diportisti ed alle imbarcazioni deve fare un salto di livello, poiché l offerta, rivolta agli operatori specializzati e agli appassionati, risulta troppo frammentata e, soprattutto, carente sotto il profilo organizzativo, con notevoli problematiche sui tempi e sui costi del magazzinaggio e delle disponibilità di materiali e ricambi, oltre che sulla capacità di trattenere le manutenzioni più redditizie, quali quelle alle barche di grandi dimensioni che valgono, annualmente, almeno il 15% del valore dell intera barca nuova e che oggi sono indirizzate su altri porti del Mediterraneo (per es.: Barcellona, Baleari) molto concorrenziali sui prezzi, oltre che sul piano della sicurezza alla navigazione. In quest ambito si valuta opportuno un intervento per l organizzazione in rete delle PMI locali della nautica, delle manutenzioni e dei settori accessori (in larga parte artigianali) e l innalzamento del livello di tecnologia applicata ai servizi, in particolare per tutte le implementazioni a favore della sicurezza e assistenza nella navigazione. La diffusione della certificazione di qualità aziendale e ambientale è, fino ad ora, limitata ed appare essere un altro fronte sul quale il settore ha necessità di investire in modo deciso, sia per un miglioramento qualitativo di prodotti e servizi, sia in considerazione del notevole patrimonio ambientale da salvaguardare. Ma ancor prima di queste risulta fondamentale un immediato impulso alla diffusione della messa in sicurezza dei cantieri dove i servizi e i prodotti vengono realizzati. L innalzamento del livello qualitativo delle produzioni e dei servizi e lo sviluppo del comparto in Sardegna dovrà necessariamente passare attraverso la qualificazione professionale degli operatori coinvolti a tutti i livelli: dal verniciatore al resinatore, dal progettista al designer, dal manutentore all elettricista, dal responsabile qualità al manager e ai responsabili commerciali ed export, in connessione con gli altri settori di accoglienza turistica e di servizi al territorio. Al momento infatti il repertorio delle professionalità disponibili per il comparto risulta frammentario, attivato a seconda delle occorrenze, comune soprattutto per gli artigiani (es. elettricisti, meccanici, carpentieri) che si dedicano alle attività in esame solo durante la stagione estiva e, talvolta, con competenze non sviluppate e non dedicate. Le possibili applicazioni di ricerca e tecnologiche sia nelle strutture che nei servizi delle barche non sono particolarmente sviluppate, se non riferite a pochissimi casi (es. bussola elettromagnetica), ma possono trovare invece un ricco filone di collaborazione con le aziende ICT, isolane e non, e con altre realtà operative nella ricerca e nel design, quali ad esempio i dipartimenti di yacht design ed i servizi satellitari di navigazione assistita e di controllo/manutenzione a distanza. L aspetto commerciale ed export finora ha portato ad alcuni buoni risultati, ma non risulta strutturato 25/19

20 per avviare con continuità flussi di turismo nautico in incoming, da cui consegue il pieno utilizzo delle risorse e dei servizi territoriali per la nautica, o flussi di prodotti e servizi rivolta all estero o al mercato nazionale. Un ulteriore e importante fattore di criticità è il carente collegamento della cantieristica e nautica con il turismo residenziale costiero e non, oltre che con gli altri settori produttivi regionali (integrazione con artigianato, alimentare, trasporti, ecc.) o, ancora, gli eventuali accordi con i vettori (aerei e marittimi) che, effettivamente, possono rappresentare un importante contributo ai fini dello sviluppo del settore. Infine si è manifestata la necessità di raggiungere un forte livello di integrazione tra operatori pubblici e privati per realizzare un sistema di servizi condiviso che crei, in tutta la Sardegna, le condizioni ideali per l utenza e per facilitare l insediamento di nuovi operatori specializzati, fra cui le imprese italiane di eccellenza attualmente localizzate in riva ai maggiori laghi, capaci di elevare il livello di servizio complessivo che il territorio sarà in grado di erogare. Relativamente alla realtà della nautica di Arbatax, al momento operano una ventina di imprese, dedite principalmente ad attività artigianali di resinatura e verniciatura, nonché di servizi di manutenzione e rimessaggio e, da poco, alla produzione di stampi per imbarcazioni. Alcune imprese hanno allacciato rapporti commerciali con cantieri nautici leader a livello nazionale, a cui forniscono componenti in vetroresina. Nello specifico le imprese insediate nell area industriale di Arbatax sono: Impresa Attività Occupati Nautica Ogliastra sas Produzione manufatti in vetroresina 14 Crea Nautica Srl Riparazione e manutenzione imbarcazioni 12 Scalvenzi Nautica sas Assistenza, resinatura, finitura e assemblaggio di manufatti in VTR presso cantieri terzi 14 C.N.O. Srl Realizzazione modelli di stampi 0 Nautitek Srl Lavorazioni in legno per imbarcazioni 5 Tab Orca Sas Lavori di resinatura e carrozzeria 8 Ditta Marcia Lavorazioni in vetroresina 10 Il Delfino di Arzu Lavorazione legno per imbarcazioni 4 Metalsarda Srl Lavorazioni in carpenteria e vetroresina 6 Nuova Comeca Lavori di meccanica e motori 6 Turismar Snc Gestione servizi portuali 4 Compagnia Portuale Arbatax Srl Operazioni di carico, scarico, trasbordo, deposito e movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale nel porto di Arbatax 10 Arbatax Cantieri Nautici Srl Lavorazione vetroresina 12 Navarra di Carracoi Lavorazioni in vetroresina 5 BMetal Srl Lavorazioni in carpenteria e vetroresina 15 25/20

21 V.Eng Srl Lavorazioni in vetroresina 5 Altre ditte non sarde Assistenza, resinatura, finitura e assemblaggio di manufatti in VTR presso cantieri terzi 10 Totale addetti 140 Per quanto riguarda il turismo nautico, il numero delle imbarcazioni che ormeggiano nel porto turistico di Arbatax sono riportate nella tabella che segue, i cui dati sono forniti dalla Turismar Srl, che gestisce i servizi portuali. Anno 2006 A motore Dimensione Da gennaio a maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Totale fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt 13, fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt Totale Totale 18-oltre 31mt Anno 2006 A vela Dimensione Da gennaio a maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Totale fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt 13, fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt fino a mt Totale Totale 18-oltre 31mt Totale imbarcazioni medie e grandi dimensioni (8-oltre31mt) a vela e a motore 78 Totale imbarcazioni (18-oltre 31 mt) che ormeggiano nel periodo invernale 6 25/21

22 Specificatamente per quanto riguarda l area di Arbatax, i punti di forza sono rappresentati dalla presenza di imprese nautiche già operative, che hanno acquisito una certa esperienza nel settore e hanno instaurato rapporti commerciali con importanti cantieri nautici italiani, quali Ferretti, Azimut-Benetti, San Lorenzo, Novamarine, ecc. Il settore presenta caratteristiche di rilievo per l economia isolana, in particolare per le integrazioni e interrelazioni attivabili con altri settori di sviluppo, quali il turismo, che nell Ogliastra sta decollando in maniera repentina. L area è inoltre favorita dalla presenza di un porto commerciale e di un porticciolo, che consentono di sviluppare una filiera nautica completa. Il numero dei posti barca, confermati dai risultati statistici dell Autorità Portuale, sono pari a 530 relativamente agli approdi turistici e 80 per quanto riguarda il porto commerciale. D altro canto risultano ancora sottodimensionate le infrastrutture e il numero degli operatori del comparto, l area è connotata dalla presenza di scarsa specializzazione degli operatori, soprattutto in relazione ad altri settori complementari e non vi sono iniziative volte alle possibili applicazioni della ricerca e tecnologiche, sia nelle strutture che nei servizi alle imbarcazioni. Relativamente alle opportunità sono da segnalare la continua crescita e i positivi risultati raggiunti dal comparto della nautica negli ultimi anni. In particolare, l Italia risulta essere il paese leader mondiale nella produzione di yacht di grandi dimensioni. Contribuisce all ampliamento del mercato la diffusione del leasing nautico, che consente anche a coloro che dispongono di minori risorse finanziarie di acquistare un imbarcazione. Un altro aspetto importante del comparto, che costituisce un opportunità, è rappresentato dalla presenza di coste con approdi naturali, la centralità nel Mediterraneo e l attrattività turistica dell isola, che sta investendo sempre più anche l Ogliastra, che in quanto a ricchezza di risorse naturali presenta potenzialità minimamente sfruttate. Infatti, l isola nell Isola sta uscendo, anche se gradualmente, dall isolamento. Nel farlo porta con se i frutti positivi che questa condizione, considerata sinora solo fonte di diseconomie, ha prodotto nel tempo. L incontaminatezza dell ambiente e la sua bassa antropizzazione, la genuinità e tipicità delle produzioni, le caratteristiche delle popolazioni che rendono qui gli studi genetici più promettenti, sono importanti dotazioni a cui nel mondo si riconosce un valore elevato e crescente. L Ogliastra ha oggi più che mai l occasione di monetizzare queste potenzialità, costruendo attorno ad esse un futuro di crescita economica. 25/22

23 B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo Il tessuto imprenditoriale ogliastrino, secondo il rapporto del Banco di Sardegna Spa del 2003, non ha una grande estensione. Presenta però importanti punti di forza. Si caratterizza per una buona numerosità di imprese artigiane, operanti prevalentemente nei settori delle costruzioni e dell agro-alimentare. Nel Comune di Tortolì vi sono anche importanti attività di media dimensione, come l Intermare e la Cartiera di Arbatax, che hanno dato storicamente un rilevante contributo allo sviluppo della zona. Negli ultimi decenni l area costiera ha inoltre conosciuto un impetuosa crescita dell industria turistica, con operatori che hanno esteso il loro raggio d azione ben oltre i confini dell Ogliastra, diventando dei punti di riferimento a livello regionale. Tutto ciò ha portato a un ispessimento della base produttiva e a una crescita, nel complesso, della capacità imprenditoriale. Se si osserva l andamento dell ultimo decennio, si riscontra una crescita delle attività industriali e di servizio non dissimile da quanto accaduto in Sardegna. In media le imprese sono infatti aumentate dello 0,8% all anno. Disaggregando territorialmente le informazioni si nota la presenza, all interno del territorio, di differenti dinamiche. Nei Comuni costieri le imprese sono aumentate a un ritmo doppio rispetto alla media regionale. La costa ogliastrina rappresenta oggi una delle realtà più dinamiche dell Isola, come testimoniano le registrazioni presso la Camera di Commercio. Nel solo quadriennio il numero delle unità locali è aumentato del 3,5%, in controtendenza rispetto al calo registrato a livello regionale. Il ritmo di crescita è di 60 imprese in più all anno. L esito di tale processo è il continuo incremento del peso delle zone costiere sull economia dell area. Oggi i centri sul mare rappresentano, nel loro insieme, più della metà del panorama imprenditoriale ogliastrino. Il grappolo di Comuni che ruota attorno a Tortolì e che comprende anche Girasole, Barisardo e Lotzorai, è il più vivace. Un elemento che invece accomuna l area nel suo complesso è la rilevanza del fenomeno artigiano, che risulta in costante crescita, come segnalato anche dalle Associazioni di categoria. Al 31 Dicembre del 2002 risultano iscritti al registro delle imprese quasi operatori, che rappresentano più del 40% del totale. E nel settore industriale in cui ben l 83% delle unità locali sono artigiane - che si riscontra la maggiore concentrazione. A livello territoriale si rileva una buona presenza non solo nei due Centri maggiori, ma anche a Villagrande Strisaili, Arzana, Jerzu, Barisardo, Baunei e Tertenia. Nei Comuni dell interno quella artigiana è sostanzialmente l unica tipologia di impresa. Tortolì, come già sottolineato, è l unico centro che ospiti sul suo territorio un industria di media dimensione. Quando la Cartiera di Arbatax venne aperta l area era una zona agricola, lontana dalla densità abitativa che oggi la contraddistingue e dalla vivacità economica sin qui descritta. Da allora all Intermare (che costruisce piattaforme petrolifere) e alla Cartiera si sono aggiunte una miriade di iniziative. Tortolì, e più estesamente la zona costiera di cui costituisce il polo di riferimento, vanta un industria turistica di prim ordine, un tessuto artigiano in continua espansione e importanti realtà anche nel settore della pesca. L economia non dipende quindi più integralmente dalla grande industria di importazione, che continua peraltro a rappresentare un tassello importante del mosaico. Le produzioni si sono molto diversificate, con uno spazio sempre maggiore per i servizi, che rivestono oggi centralità e sono probabilmente in grado di assicurare le maggiori opportunità di sviluppo per il futuro. Per qualificare l offerta di servizi è indispensabile la presenza di una buona attività di trasformazione. Quest ultima nell area presenta una specializzazione relativa nell industria alimentare, in quella del legno e nella lavorazione dei minerali e dei prodotti non metalliferi. La dinamica 25/23

24 evolutiva di quest ultima, che produce materiali per l edilizia, è tradizionalmente legata a quella delle costruzioni che, come si è visto, ha conosciuto qui una notevole espansione. L industria alimentare gode di un legame profondo con l attività su cui si impernia l economia dei Comuni dell interno, quella agricola e zootecnica. Il settore è composto da un numero relativamente elevato di piccole aziende - a prevalente conduzione familiare - che trasformano le materie prime locali, con produzioni a elevata tipicità. In questo settore all attività formale se ne associa una informale di notevole estensione anche se di difficile misurazione - e di grande importanza per l area, le cui produzioni seguono un circuito di distribuzione anch esso non ufficiale, ma non per questo meno efficace. Notevoli benefici per tale attività potranno derivare dal completamento del nuovo tracciato della strada statale 125, che consentirà all area un accesso reale a mercati sinora relativamente marginali. Il dimezzamento dei tempi di percorrenza aprirà l Ogliastra al bacino del Cagliaritano che, con i suoi 400mila residenti, rappresenta un mercato di sicuro interesse. Il Capoluogo regionale, con le sue infrastrutture aero-portuali, può essere anche una importantissima porta di accesso per i turisti provenienti dall esterno dell Isola. Una migliore raggiungibilità può valorizzare sino in fondo il patrimonio di tipicità, genuinità e incontaminatezza che oggi l Ogliastra rappresenta. Relativamente alla nautica, settore in cui si concentra l iniziativa in oggetto, sul territorio di Arbatax, è presente un importante attività di cantieristica navale. Allo stato attuale è in corso di ultimazione l impianto produttivo della società Arbatax Cantieri Nautici Srl, che ha ottenuto un finanziamento ai sensi della L.R. 17/93 per un investimento di circa Si tratta di un intervento di forte impatto sull economia della filiera nautica del territorio in quanto l impresa andrà a realizzare imbarcazioni finite, per le quali sarà necessaria la fornitura della componentistica in vetroresina e in legno, dell impiantistica, ecc. da parte delle imprese specializzate del territorio. L Arbatax Cantieri Nautici Srl è stata fondata da costruttori di fama nazionale, quali la famiglia Abbate, presenti nel mercato da oltre 125 anni e creatori dei modelli Primatist, operanti sulle sponde del lago di Como. Il cantiere, realizzato per la produzione di imbarcazioni all avanguardia e di alta qualità, permetterà di importare sul territorio un elevato know how che consentirà alle imprese locali fornitrici di manufatti di migliorare ulteriormente la qualità di processo e di prodotto per poter rientrare tra i fornitori del grande cantiere. In particolare, sono già stati prospettati accordi che permetteranno di inserire manodopera locale nel cantiere al fine dell apprendimento delle professioni necessarie al settore nautico locale. Inoltre, è stata prospettata la possibilità di stringere accordi con artigiani originari della Sardegna, attualmente operanti nel settore nautico nella Penisola, i quali hanno maturato una preziosa esperienza nelle professioni legate alla realizzazione di imbarcazioni professionali. Queste imprese sono decisamente interessate, qualora vi fosse la possibilità di lavorare a condizioni almeno pari, di ritornare nella loro Isola, apportando la loro professionalità ed esperienza nella filiera nautica Ogliastrina. Per quanto riguarda le risorse umane, l area presenta un esteso bacino di giovani che ricercano un occupazione, costituiti anche da quelli che hanno perso il lavoro nella Cartiera a causa del suo fallimento, che possono essere riqualificati e impiegati nel comparto, il quale richiede un ingente forza lavoro. L area inoltre dispone di spazi inutilizzati che possono essere impiegati per lo sviluppo delle imprese nautiche, in particolare le aree fronte al porto. Esse possono consentire uno sviluppo esponenziale del porto in termini di qualità e quantità dei servizi offerti. Di converso, l area presenta imprese di piccole dimensioni, che da sole non sono in grado di investire nei 25/24

25 servizi indispensabili per uno sviluppo competitivo, vi è scarsa presenza di servizi qualificati alle imprese e non vi sono competenze e figure professionali adatte a favorire lo sviluppo economico. Le opportunità sono costituite dalla presenza di finanziamenti agevolati diretti ed indiretti al comparto, sia per quanto riguarda gli investimenti produttivi che l innovazione, la formazione e la certificazione di qualità e ambientale. La nautica costituisce un opportunità per ridurre notevolmente il tasso della disoccupazione in quanto, nonostante l introduzione di innovazioni, resta comunque un settore con un alta percentuale di manodopera. Infatti, molti manufatti possono essere realizzati esclusivamente dall uomo. Questo aspetto ha permesso all Italia di distinguersi per i suoi prodotti e, di converso, ha impedito ai paesi dell est di copiare e produrre i nostri modelli in maniera industriale, come accade invece per altri prodotti italiani. D altro canto, l area soffre di una scarsa propensione al cooperativismo a cui consegue la frammentazione delle attività economiche e vi è, a livello generale, la mancanza di una razionale organizzazione del patrimonio immobiliare. Le imprese inoltre, incontrano difficoltà generali di accesso al credito a causa dei parametri utilizzati dal sistema bancario per la concessione dei finanziamenti. B. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo Programmare in termini efficaci nel rispetto anche delle differenze di genere richiede una conoscenza approfondita del territorio su cui la programmazione deve incidere consentendo una conoscenza dei potenziali destinatari degli interventi. In tal senso non si può prescindere dall effettuare un analisi della popolazione maschile e femminile del territorio di riferimento, che interessi i diversi ambiti del vivere quotidiano, finalizzata ad evidenziare eventuali gender gap. La realtà delle donne in Sardegna, in questi ultimi venti anni, appare sensibilmente cambiata: esse hanno acquisito maggiore consapevolezza della loro dignità e delle loro capacità, non solamente nella sfera privata ma anche e soprattutto nella vita pubblica e istituzionale, hanno conquistato nuovi spazi nel mondo del lavoro, anche in professioni fino ad oggi quasi prevalentemente maschili, hanno acquisito livelli di istruzione sempre più elevati, sorpassando la componente maschile nel raggiungimento dei titoli di studio e di migliori rendimenti scolastici, in tempi più brevi, anche nelle facoltà in cui fino a pochi anni fa le donne erano sotto rappresentate. A fronte di questa mutata realtà, permane una disparità per ciò che riguarda la presenza delle donne nei luoghi decisionali, nelle carriere direttive e nelle possibilità di accesso ai ruoli dirigenziali, una ripartizione diseguale del lavoro di cura, che rende tuttora faticosa per le donne la conciliazione della vita familiare con la vita professionale, soprattutto in presenza di una significativa percentuale di popolazione anziana, unita alla accresciuta permanenza dei giovani in famiglia. Se poi prendiamo in esame i tassi di nuzialità, di fecondità e la propensione al matrimonio, si rileva, nell ultimo ventennio, l impressionante velocità della transizione da un modello fortemente ancorato alla tradizione a comportamenti più innovativi, rispetto anche ad altre regioni caratterizzate da condizioni sociali similari. Si potrebbe dire che la realtà delle donne sarde, per certi aspetti, si discosta sensibilmente da quella configurata nelle altre regioni meridionali. Le età delle nozze sono andate infatti crescendo, così come sono aumentate le proporzioni di coloro che rinunciano al matrimonio. A fronte della impossibilità a trovare una occupazione stabile, prevale la scelta di rinviare le prime nozze se non si hanno le risorse necessarie per formare una famiglia. Inoltre, il calo delle nascite in Sardegna, negli ultimi anni ha assunto un ritmo che non si può non definire precipitoso, con un 25/25

26 tasso di fecondità stimato dell 1,5% figli contro l 1,47% della media nazionale e dell 1,93% di quella meridionale. Non solo quindi si mettono al mondo meno figli, ma viene sensibilmente ritardata l età della procreazione. Tutto ciò ha portato ad un cambiamento nella struttura familiare: una nuova fisionomia della famiglia, che vede, sempre più spesso, un nucleo fatto di figli che hanno più madri e più padri, famiglie monogenitoriali, dove la madre è capofamiglia con figli a carico, e spesso a rischio di povertà e di esclusione sociale. In Sardegna, la metà della popolazione in età lavorativa, dai 15 ai 70 anni, è femminile, ma la quota di donne che partecipa al mercato del lavoro rappresenta appena un terzo del volume complessivo dei lavoratori. La problematicità del lavoro femminile non riguarda solo la Sardegna, ma, in misura diversa, la totalità del Paese. Pur tuttavia, sul versante dell occupazione femminile l Italia non presenta un panorama uniforme perché il divario Nord-Sud è profondo. La Sardegna presenta alcune specificità: in primo luogo il trend delle dinamiche lavorative femminili ha seguito un percorso solo in parte assimilabile a quanto accaduto in altre realtà del territorio nazionale e, in secondo luogo, i dati sardi non sono omologabili né per tendenza né, parzialmente, per struttura al Mezzogiorno. Dai dati censuari appare come in Sardegna la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, almeno nella sua forma esplicita, sia poco significativa sino agli anni 70. In modo simile ai livelli di scolarità, il decennio 61/71 segna una svolta, determinandosi una repentina e progressiva accelerazione, di molto superiore a quella nazionale. L incidenza della presenza femminile nel mercato del lavoro, come occupata e in cerca di occupazione, sul totale della popolazione femminile, è più che raddoppiata nel ventennio 61/81 (21,4%) e triplicata nel trentennio 61/91 (27,1%). Dal 1961 al 1981 i tassi di occupazione e i tassi di attività femminili presentavano valori molto vicini. Le donne che intendevano lavorare erano una quota molto limitata in Sardegna, ma per esse la ricerca di lavoro si traduceva nel lavorare, così come accadeva nel resto del Paese. Dagli anni Ottanta emergono i segni della crisi: la forbice tra cercare lavoro e lavorare espressa dai valori dei due tassi si apre creando un divario sempre crescente. La discrasia tra i tassi di attività femminili e tassi di occupazione continua ad aumentare: le donne vogliono lavorare per il mercato e si attrezzano per questo, anche se lavorare talvolta è solo la ricerca di un lavoro o una situazione di precariato o in nero. Il mercato stenta ad assorbire questo aumento di offerta di forza lavoro femminile. Anche gli anni 90 evidenziano il permanere di questa tendenza. Dal 1986 al 1997 la partecipazione femminile al mercato del lavoro registra un incremento anche se lieve: aumentano forza lavoro e occupazione, benché in modo differente nelle diverse realtà del Paese. Nel 1997 il tasso di occupazione femminile è pari al 33,4% in Italia, in Sardegna al 23,7%. Nel 1997, secondo i dati ISTAT, la struttura dell occupazione per settore di attività economica mostra che l occupazione femminile si concentra nel terziario, nelle attività di servizio e nel commercio (88,9%). La Sardegna, infatti, ha conosciuto un processo di industrializzazione tardivo e accidentato che ha visto l assorbimento di quote insignificanti di forza lavoro femminile (6,3%) ed inoltre l ingresso femminile nel mercato del lavoro ha coinciso col momento dell espansione dei servizi. Molto bassa rimane la percentuale delle donne occupate in agricoltura (4,8%). Per quanto riguarda la struttura dell occupazione sotto il profilo dell autonomia/dipendenza circa il 70% in complesso si concentra nel lavoro dipendente; lo scarto tra i dati della componente femminile e della componente maschile è del 15,9% a vantaggio del sesso femminile. Il lavoro femminile alle dipendenze nel terziario significa soprattutto Pubblica Amministrazione: il 57,6% del lavoro dipendente è infatti in Sardegna svolto dalle donne presso le istituzioni e il 42,4 presso le imprese; gli uomini, invece, lavorano relativamente meno nelle istituzioni a vantaggio del mondo imprenditoriale, il 27,3% contro il 72,7%. Per converso il lavoro 25/26

27 autonomo, che rappresenta una quota pari al 30% del volume occupativo nel suo complesso, vede una partecipazione femminile contenuta; in Sardegna esso è pari al 24,5%, cifra simile a quella del sud e sensibilmente inferiore a quella del Centro Nord. In misura ancora inferiore le donne partecipano all attività imprenditoriale o svolgono libere professioni (16,3%) mentre sono maggiormente rappresentate fra i soci di cooperative o coadiuvanti (40,6%). La struttura del lavoro imprenditoriale femminile per settore di attività mette ancora una volta in evidenza il peso specifico del terziario che in Sardegna raggiunge livelli molto elevati che non trovano riscontro altrove (82,6%). Sintetizzando, i punti di forza di ottica di genere sono costituiti dai sempre più alti livelli di scolarità delle donne e il massiccio ingresso delle stesse in facoltà fino a poco tempo fa di esclusiva predominanza maschile. Tra i punti di debolezza si riscontrano la debole dotazione di strutture e servizi che consentano alle donne e agli uomini di conciliare la vita familiare con la vita professionale e le limitate risorse economiche e capacità. Relativamente alle opportunità, vanno considerate l aumentata propensione delle donne al lavoro autonomo, anche nella forma delle piccole imprese, ditte individuali o società di persone, non solo nei settori più tipicamente femminili, il progressivo mutamento culturale delle giovani generazioni rispetto ai ruoli genitoriali e alla partecipazione all organizzazione familiare e la diffusione delle nuove tecnologie nella scuola dell obbligo. Tra i rischi invece si riscontrano la difficoltà di accesso al credito, che è un rischio generale, ma per le donne è maggiormente sentito. C. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo L industria nautica è collegata alle tematiche ambientali in due modi: direttamente, durante il processo industriale di produzione dell imbarcazione e delle componenti, ed indirettamente, durante l uso dell imbarcazione stessa. Le ricadute delle iniziative ambientali per la produzione delle imbarcazioni e della componentistica riguardano la riduzione dei costi dovuta al miglioramento dell efficienza, come nel caso della tecnologia Scrimp (Seemann Composite Resin Infusion Moulding Process). L obiettivo generale della tecnologia Scrimp è il miglioramento della qualità dello scafo in vetroresina, con maggiore resistenza agli agenti impattanti. L applicazione dello Scrimp consente anche di conseguire una riduzione dell impatto ambientale della lavorazione attraverso la riduzione degli scarti e dei residui di lavorazione, e delle emissioni di sostanze volatili nell atmosfera. Lo Scrimp è il nuovo metodo di stampaggio per infusione sottovuoto che ha consentito di produrre, senza alcun impatto ambientale, manufatti in vetroresina con ottime caratteristiche meccaniche. Nella tecnica Scrimp la posa dei materiali all'interno dello stampo avviene completamente a secco. I tessuti, asciutti e puliti, possono essere tagliati, rifilati e posizionati accuratamente e vengono tenuti in posa grazie ad uno speciale collante a spruzzo. Una volta completata la stratifica, si stende il sacco del vuoto, una pellicola di plastica monouso, sigillata sui bordi dello stampo e si estrae tutta l'aria con una pompa. Eventuali perdite vengono verificate con uno speciale strumento ad ultrasuoni. Solo a questo punto la resina viene immessa all'interno del sacco, permettendo ai tessuti di impregnarsi. A processo completato, si attende che la resina catalizzi e si rimuove il sacco del vuoto. Con Scrimp non è più necessario utilizzare impianti di aspirazione o filtraggio o indumenti protettivi specifici. Con questa tecnica, infatti, sia l'impregnazione sia la catalizzazione delle resine avviene interamente in ambiente sigillato con la conseguente eliminazione delle emissioni di stirene, legate alla laminazione tradizionale. 25/27

28 Da un punto di vista tecnico Scrimp consente: Qualità costante del manufatto prodotto. Con il lay-up a secco è possibile ottenere una maggiore precisione nelle stratifiche e un maggior controllo su pesi e spessori; Migliori caratteristiche meccaniche dello stratificato. Il rapporto di impregnazione fibre/resina è 70%-30%, contro il 40%-60% di una stratifica manuale eseguita a perfetta regola d'arte; si riduce, così, oltre al peso, la parte non riciclabile e infiammabile del manufatto; Scafo realmente monolitico. Le strutture, infatti, nascono contemporaneamente allo stratificato e non vengono aggiunte successivamente; Eliminazione di ogni problema di distacco e delaminazione nelle strutture a sandwich. Le anime del sandwich, siano esse di termanto (schiuma di Pvc) o di balsa, sono letteralmente "fuse" all'interno della resina che penetra in ogni interstizio; Riduzione di peso. A parità di caratteristiche meccaniche con Scrimp si registra una diminuzione di peso del 25%-30%; Eliminazione dell'osmosi nel manufatto. L'applicazione del vuoto elimina completamente la presenza di aria all'interno dello stratificato, una delle principali concause del fenomeno osmotico. Benefici conseguiti per l ambiente: Minore quantità di materiali di scarto di lavorazione; Riduzione delle emissioni di Componenti Organici Volatili (VOC). Riepilogando, i punti di forza sono costituiti dalla presenza di innovazioni tecnologiche che consentono la riduzione dell impatto ambientale del comparto nautico mentre i punti di debolezza sono costituiti dalla presenza della società Intermare Sarda Spa con attività altamente impattante a causa delle emissioni di polveri di ferro che attaccano in modo aggressivo le vetroresina delle barche situate in un raggio ampio. Le opportunità sono costituite dal fatto che l area è rimasta incontaminata, a causa della chiusura del territorio ogliastrino verso l esterno. Grazie alla maggiore consapevolezza e alle leggi di tutela ambientale, lo sviluppo del territorio potrà essere razionale e sostenibile, a differenza di altri territori che sono stati depauperati da insediamenti selvaggi, quando ancora non vi erano forme di salvaguardia ambientale. Di converso, lo smaltimento dei rifiuti diventa sempre più un problema di difficile soluzione e coinvolge tutti gli operatori economici e i consumatori, nonché le istituzioni. 25/28

29 D. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo L Ogliastra ha partecipato in varie forme alla Programmazione Negoziata. I progetti di sviluppo locale che incidono sull area sono i seguenti: 1. Piano di Azione Locale del GAL Ogliastra, nell ambito del Programma Leader 2. PIA NU 11 Turismo Ambiente 3. PIA NU 12 - Valorizzazione risorse ambientali e produzioni Le risorse messe a disposizione attraverso il programma Leader + (con una percentuale dell 1,6% rispetto al totale) sono nettamente inferiori rispetto a quelle disponibili sul P.O.R. e sui P.I.A. Tuttavia l'azione del G.A.L. Ogliastra riveste notevole importanza nell'ambito delle azioni sviluppatesi sul territorio per essere rivolta prevalentemente ai Comuni con maggiore ritardo di sviluppo, per l'attenzione nei confronti delle aziende private, per la capillarità degli interventi e per l'azione continua di animazione e si stimolo sul territorio, che oltre a rappresentare un esempio di metodologia vincente nell'attività di programmazione contribuisce alla creazione di una mentalità delle aziende private più attenta alle opportunità di finanziamento. Da una prima analisi emerge la particolare attenzione della programmazione Leader + per i Soggetti Privati. Le risorse loro destinate rappresentano una quota maggiore del 50% rispetto agli investimenti totali effettuati, mentre le risorse destinate ad interventi a regia diretta del GAL o a Soggetti Pubblici sono quelle individuate nella misura 1.4, (rafforzamento della competitività sociale, territoriale e di sviluppo delle reti relazionali nell ambito dei piani di sviluppo locale) interamente destinata a tale settore. Nell ambito della misura 1.3 (valorizzazione delle risorse naturali e culturali) è stata utilizzata nel settore pubblico la misura 1.3.b (Interventi di valorizzazione del patrimonio ambientale), mentre nell ambito della misure 1.4 e 1.5 particolare attenzione è stata dedicata alla Comunicazione, sensibilizzazione e animazione territoriale (1.4.b.). Gli interventi la cui istruttoria è già stata completata dalla struttura del GAL ammonta a relativamente all importo impegnato e a relativamente all importo messo a bando. Alla data del 30 giugno 2005, il dato relativo all importo messo a bando risulta, infatti essere maggiore, se si considerano alcuni bandi per i quali ancora non è stata conclusa l istruttoria e la relativa approvazione delle graduatorie (importo pari a ). L analisi dei dati evidenzia che il GAL Ogliastra ha finanziato il 57,54% delle domande di finanziamento presentate sui differenti bandi a fronte di un 86% di domande giudicate ammissibili al finanziamento. Tale dato sembrerebbe evidenziare una buona capacità progettuale da parte degli operatori locali. I dati, al 30 giugno del 2005, evidenziano ancora una netta concentrazione della spesa nell azione 1.1.a, relativa agli interventi per l integrazione dei redditi agricoli, la diversificazione delle attività e la realizzazione di piccoli impianti di trasformazione. L importo messo a bando all interno di tale azione assomma a , pari a più del 73% del totale delle risorse complessive sui bandi la cui istruttoria è già stata ultimata, percentuale che si attesta intorno al 64,3% se si considera il dato relativo all importo impegnato. La ragione di un tale avanzamento della spesa in una sola azione è individuabile nella necessità, da parte dell autorità di gestione, di realizzare ad un consistente avanzamento della spesa nel corso del primo periodo di attività dei singoli GAL, dato in ritardo nei tempi di approvazione dei singoli PSL. Il GAL Ogliastra, in virtù delle richieste di spendita da parte della regione, ha optato per la spendita immediata 25/29

30 delle risorse per gli investimenti privati, lasciando ad un momento successivo la realizzazione delle azioni di sistema. Quadro sinottico obiettivi e azioni PSL Ogliastra Interventi di carattere infrastrutturale Entro i prossimi due anni è atteso il completamento del nuovo tracciato della Strada Statale 125 tra Baunei e Cagliari. Ancora in ritardo invece la definizione, sul piano progettuale e finanziario, del passante stradale tra Lanusei e Oristano, del prolungamento, sino al bivio del Carmine, della Strada Statale 389 di collegamento con Nuoro - che attualmente si ferma all incrocio dell area PIP (Piano di Insediamento Produttivo) di Villagrande, come pure del passante tra Lanusei e Tortolì. Per le infrastrutture aeroportuali sono previsti dei programmi di potenziamento. L aeroporto è recentemente passato di mano, con l acquisizione del pacchetto di maggioranza da parte del Consorzio Industriale di Tortolì. Sinora lo scalo ha funzionato quasi esclusivamente per il transito dei voli charter, che trasportano gli ospiti delle strutture ricettive. Di recente è stato attivato un collegamento settimanale con l aeroporto di Fiumicino che, nelle intenzioni dei nuovi proprietari dovrebbe essere intensificato sino a raggiungere i tre voli settimanali. P.O.R. Sardegna Il POR Sardegna rappresenta lo strumento finanziario maggiormente utilizzato in Ogliastra. La sua strategia di sviluppo si articola in sei Assi prioritari di intervento. Ad ognuno di questi sono associati obiettivi globali che descrivono le modalità con cui la strategia consegue l obiettivo generale e obiettivi specifici, che descrivono il 25/30

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