Corso di FORMAZIONE PER R.L.S. E R.L.S.T.
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1 ELABORATO N. 4 Corso di FORMAZIONE PER R.L.S. E R.L.S.T. RELAZIONE ILLUSTRATIVA E PROGRAMMA FORMATIVO ALLEGATO 1 - PERCORSO FORMATIVO PER R.L.S. ALLEGATO 2 - PERCORSO FORMATIVO PER R.L.S.T. Roma lì, 1
2 Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (R.L.S.T.) Definizioni art. 2 del D.Lgs 626/94 f) rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: persona, ovvero persone, eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro, di seguito denominato rappresentante per la sicurezza; art. 18 del D.Lgs 626/94 1. In tutte le aziende, o unità produttive, è eletto o designato il rappresentante per la sicurezza. 2. Nella aziende, o unità produttive, che occupano sino a 15 dipendenti il rappresentante per la sicurezza è eletto direttamente dai lavoratori al loro interno. Nelle aziende che occupano fino a 15 dipendenti il rappresentante per la sicurezza può essere individuato per più aziende nell'ambito territoriale ovvero del comparto produttivo. Esso può essere designato o eletto dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali, così come definite dalla contrattazione collettiva di riferimento. 3. Nelle aziende, ovvero unità produttive, con più di 15 dipendenti il rappresentante per la sicurezza è eletto o designato dai lavoratori nell'ambito delle rappresentanze sindacali in azienda. In assenza di tali rappresentanze, è eletto dai lavoratori dell'azienda al loro interno. 4. Il numero, le modalità di designazione o di elezione del rappresentante per la sicurezza, nonché il tempo di lavoro retribuito e gli strumenti per l'espletamento delle funzioni, sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva. 5. In caso di mancato accordo nella contrattazione collettiva di cui al comma 4, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sentite le parti, stabilisce con proprio decreto, da emanarsi entro tre mesi dalla comunicazione del mancato accordo, gli standards relativi alle materie di cui al comma 4. Per le amministrazioni pubbliche provvede il Ministro per la funzione pubblica sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale. 6. In ogni caso il numero minimo dei rappresentanti di cui al comma 1 è il seguente: a) un rappresentante nelle aziende ovvero unità produttive sino a 200 dipendenti; b) tre rappresentanti nelle aziende ovvero unità produttive da 201 a 1000 dipendenti; c) sei rappresentanti in tutte le altre aziende ovvero unità produttive. 7. Le modalità e i contenuti specifici della formazione del rappresentante per la sicurezza sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva nazionale di categoria con il rispetto dei contenuti minimi previsti dal decreto di cui all'art. 22, comma 7. 2
3 Attribuzioni art. 19 del D.Lgs 626/94 1. Il rappresentante per la sicurezza: a) accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni; b) è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nell'azienda ovvero unità produttiva; c) è consultato sulla designazione degli addetti al servizio di prevenzione, all'attività di prevenzione incendi, al pronto soccorso, alla evacuazione dei lavoratori; d) è consultato in merito all'organizzazione della formazione di cui all'art. 22, comma 5; e) riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente la valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti le sostanze e i preparati pericolosi, le macchine, gli impianti, l'organizzazione e gli ambienti di lavoro, gli infortuni e le malattie professionali; f) riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza; g) riceve una formazione adeguata, comunque non inferiore a quella prevista dall'art. 22; h) promuove l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori; i) formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti; l) partecipa alla riunione periodica di cui all'art. 11; m) fa proposte in merito all'attività di prevenzione; n) avverte il responsabile dell'azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività; o) può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro e i mezzi impiegati per attuarle non sono idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro. 2. Il rappresentante per la sicurezza deve disporre del tempo necessario allo svolgimento dell'incarico senza perdita di retribuzione, nonché dei mezzi necessari per l'esercizio delle funzioni e delle facoltà riconosciutegli. 3. Le modalità per l'esercizio delle funzioni di cui al comma 1 sono stabilite in sede di contrattazione collettiva nazionale. 4. Il rappresentante per la sicurezza non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali. 5. Il rappresentante per la sicurezza ha accesso, per l'espletamento della sua funzione, al documento di cui all'art. 4, commi 2 e 3, nonché al registro degli infortuni sul lavoro di cui all'art. 4, comma 5, lettera o). 3
4 A FORMAZIONE: Obblighi di carattere normativo e contrattuale Chi deve fare il corso La persona designata o eletta alle funzioni di RLS direttamente al loro interno dai lavoratori dell azienda oppure individuato nell ambito territoriale (RLST). Quando deve essere frequentato il corso di formazione Il corso di formazione deve essere frequentato, subito dopo la designazione o l elezione al ruolo di RLS / RLST. Sarebbe opportuno che l RLS o RLST iniziasse la sua attività solo dopo aver frequentato il corso. Chi deve collaborare alla realizzazione dei programmi di formazione La formazione deve avvenire in collaborazione con l Organismo Paritetico (CPT o Scuole Edili). Quali sono i contenuti minimi della formazione degli RLS I contenuti della formazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza sono individuati dal D.M. 16 gennaio 1997 sono i seguenti: a) principi costituzionali e civilistici; b) la legislazione generale e speciale in materia di prevenzione infortuni e igiene del lavoro; c) i principali soggetti coinvolti ed i relativi obblighi; d) la definizione e l'individuazione dei fattori di rischio; e) la valutazione dei rischi; f) l'individuazione delle misure (tecniche, organizzative, procedurali) di prevenzione e protezione; g) aspetti normativi dell'attivita' di rappresentanza dei lavoratori; h) nozioni di tecnica della comunicazione. La durata dei corsi per i rappresentanti dei lavoratori e' di trentadue ore, fatte salve diverse determinazioni della contrattazione collettiva.. Quale è la durata minima dell intervento di formazione? Il D.M. 16 gennaio 1997 richiede che il corso abbia durata minima di 32 ore fatte salve diverse determinazioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. I CCNL dell edilizia individuavano in 20 ore la durata minima del corso di formazione per RLS. 4
5 B L esperienza dei CPT nella realizzazione dei corsi di formazione per R.L.S ed R.L.S.T. Durata dell intervento formativo I corsi di formazione realizzati dai singoli CPT, si possono suddividere in tre gruppi in relazione alla loro durata: 20 ore richieste precedentemente dai CCNL; 24 ore; 32 ore individuate dal D.M. 16/01/97; La durata del corso è da attribuire a scelte territoriali effettuate dai singoli CPT. I corsi di formazione per RLST sono stati realizzati da pochi CPT perché tali figure non sono presenti in tutti i territori. Contenuti dell attività formativa I programmi dei corsi proposti dai CPT, rispondono alle richieste del DM 16/01/1997. Tutti i corsi hanno un programma che si può facilmente riassumere nei seguenti moduli: Modulo 1 Normativa Il quadro normativo in materia di sicurezza dei lavoratori e la responsabilità civile e penale: 1. La legislazione generale e speciale in materia di prevenzione infortuni e igiene del lavoro; 2. Principi costituzionali e civilistici; 3. Soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza e relativi obblighi; Modulo 2 Sanitario La prevenzione sanitaria: 1. Compiti del medico competente; 2. Significato degli accertamenti sanitari; 3. Procedure di Pronto Soccorso e gestione delle emergenze. Modulo 3 Principali tipologie di rischio I principali tipi di rischio e le relative misure tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza: 1. I rischi generali nei cantieri edili (i ponteggi); 2. I rischi generali nei cantieri edili (gli scavi e le opere provvisionali); 5
6 3. I dispositivi di Protezione individuale e collettiva; 4. Il rumore e la responsabilità civile e penale dei vari soggetti (D.Lgs. 277/91); 5. Il rischio elettrico e le problematiche degli impianti elettrici in cantiere; 6. Il rischio chimico; 7. La movimentazione manuale dei carichi. Modulo 4 Rapporti con gli organi di vigilanza Gli organi di vigilanza e di controllo: 1. L attività di consulenza e vigilanza degli organismi competenti; Modulo 6 La valutazione dei rischi Analisi dei pericoli e valutazione dei rischi; 1. Il documento di valutazione dei rischi; 2. Il registro degli infortuni e le schede di sicurezza; 3. L organizzazione del cantiere e l igiene del lavoro; 4. La direttiva cantieri e le sue disposizioni (D.Lgs 494/96 e D.Lgs 528/99); 5. I piani di sicurezza e i piani operativi di sicurezza; Modulo 7 I soggetti e le regole della comunicazione: I soggetti e le regole della comunicazione. 1. La motivazione; 2. La costruzione di una strategia comunicativa; 3. I soggetti e le regole della comunicazione. Modulo 8 L informazione e la formazione dei lavoratori e i rapporti con i loro rappresentanti; I rapporti con i R.L.S., l informazione e la formazione; 1. L informazione e la formazione dei lavoratori; 2. La consultazione e la partecipazione dei lavoratori; 3. Ruolo dei R.L.S.; 4. I rapporti con i responsabili aziendali; 5. Tutela dei R.L.S e organismi competenti; 6. Gli Organismi Paritetici. Composizione gruppo dei discenti (lavoratori) Il gruppo dei discenti è solitamente eterogeneo in quanto provengono da imprese che pur operando nel settore delle costruzioni operano in settori diversi tra loro. L aspetto positivo che emerge dall esperienza dei CPT è che gli RLS iscritti ai corsi sono persone che hanno già una buona preparazione di base in materia e quindi si avvicinano al corso con grande interesse. Questo permette di avere pochi problemi dall eterogenità. 6
7 Il gruppo dei discenti RLST invece è omogeneo perché derivante dalle OO.SS. ma non superano le 6 persone partecipanti, fatto salvo un territorio dove sono stati nominati 10 RLST Formatori I CPT individuano direttamente i docenti scegliendoli tra: propri tecnici ispettori degli organi di vigilanza (ASL, Dipartimento provinciale del lavoro) tecnici di enti istituzionali (INAIL) liberi professionisti I docenti sono tutti di provata esperienza nel campo della sicurezza sul lavoro. Luogo di erogazione della formazione I corsi vengono svolti all interno dei locali del C.P.T. o presso i locali delle Scuole Edili. Modalità di erogazione del corso Il corso viene svolto attraverso lezioni frontali. I sussidi didattici utilizzati sono: lucidi, diapositive, filmati. I materiali didattici forniti sono i seguenti: dispense dei docenti libri e opuscoli dei CPT testi reperibili sul mercato Orario di lezione Le lezioni hanno una durata di 3 o 4 ore per incontro. Al mattino dalle ore 8 alle 12. e per il pomeriggio dalle 13 alle 17 o dalle alle
8 C Proposte operative per la realizzazione di un nuovo programma per la formazione degli R.L.S. ed R.L.S.T. Luogo di erogazione della formazione I corsi verranno svolti presso i locali del C.P.T. o presso i locali delle Scuole Edili. Durata complessiva del percorso formativo Il percorso formativo sarà diverso per le due figure: - CORSO RLS durata 40 ore. - CORSO RLST durata 120 ore di cui 90 ore di lezioni frontali in aula e 30 ore di stage in cantiere ed ogni 2 mesi, approfondimenti su novità normative e tematiche contrattuali con la individuazione di un modulo di socializzazione di 4 ore circa da cui potranno scaturire eventuali spunti per apprendimenti tematici. Infine ogni 6 mesi è auspicabile la creazione di un tavolo di confronto per la identificazione di problematiche emerse nello svolgimento della funzione del RLST, e la individuazione di proposte tese ad ottimizzare il lavoro. Durata delle lezioni Per queste figure (RLS o RLST) la proposta consigliata è quella di realizzare delle lezioni di 4 ore dove in particolar modo per il corso da RLST, si garantirebbe un durata complessiva più breve. Orario delle lezioni La formazione dovrebbe avvenire durante l orario di lavoro per cui è consigliabile che le lezioni si tengano dal lunedì al venerdì. Al mattino dalle ore 8 alle 12. e per il pomeriggio dalle 13 alle 17 o dalle alle Gruppo dei discenti Non è possibile intervenire sul gruppo discenti in quanto, gli RLS sono designati o eletti dai lavoratori. Sarebbe comunque opportuno realizzare dei corsi indirizzati a specifici settori delle costruzioni. Per la figura dell RLST invece è possibile intervenire perché derivante da un gruppo omogeneo, infatti in base alle informazioni acquisite su base territoriale e/o di comparto, e nello sviluppo delle 8
9 interazioni con le altre figure e istituzioni locali a diverso titolo implicate in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, l RLST concorre significativamente ai cambiamenti attesi e auspicabili nei contesti lavorativi, nelle abitudini e negli atteggiamenti dei soggetti aziendali. E tra gli attori principali della tutela e del diritto dei lavoratori a condizioni di lavoro il più possibile sicure e salubri, compatibilmente con le conoscenze scientifiche e le risorse tecnologiche disponibili allo stato dell arte. Rimangono inalterate le indicazioni fornite per la formazione dei lavoratori per quanto riguarda la valorizzazione dell esperienza delle persone che partecipano. Valutazione della ricaduta della formazione Risulta difficile determinare l efficacia della formazione su un gruppo di partecipanti polivalenti come gli RLS, derivanti da diverse tipologie di impresa, soprattutto perché ancora molte imprese stentano a riconoscere l importanza di tale figura. Diverso invece per gli RLST perché derivanti tutti da un gruppo omogeneo e per i quali è assolutamente indispensabile essere in grado di: riconoscere funzioni e compiti attinenti al ruolo, alla luce della normativa vigente, degli atti negoziali, distinguendo i principali cambiamenti intervenuti, in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; acquisire gli orientamenti su criteri e modalità di consultazione degli strumenti legislativi; acquisire consapevolezza sul ruolo e sulla natura delle interrelazioni con le nuove figure implicate nel processo di prevenzione, distinguendo gli ambiti reciproci di attribuzione e responsabilità; individuare il sistema di relazione e di supporto professionale, per l'inquadramento e la risoluzione tecnica dei problemi specifici e settoriali; acquisire orientamenti per interpretare gli artt. 21, 22 del D.Lgs. 626/94 e l accordo interconfederale, sotto il profilo terminologico e concettuale in intrinseco al diritto e alla definizione di informazione e formazione, riconoscendo la rilevante funzione esercitabile dal RLST nel garantire gli adeguati strumenti di informazione e formazione; riconoscere le principali definizioni relative alla prevenzione, le principali classi e tipologie di rischio, la definizione e classificazione delle sostanze pericolose e relative precauzioni; individuare i "punti critici" della sicurezza in azienda, adottando le corrette modalità di approccio alla individuazione e valutazione dei rischi in ambiente di lavoro, acquisendo il processo logico sotteso alla elaborazione del documento di valutazione del rischio; individuare le diverse competenze e riconoscere le situazioni che richiedano il raccordo a competenze istituzionali e non; esercitare funzioni propositive, contribuendo alla rimozione / riduzione dei rischi; 9
10 enunciare la definizione e i principali concetti, criteri e forme di comunicazione, indicando esempi di criticità e caratterizzando esemplificative situazioni di comunicazione inefficace; definire la negoziazione, riconoscendo le caratteristiche fondamentali del processo negoziale, esemplificando fattori di criticità, promuovendo relazioni assertive e propositive, orientamenti alla collaborazione tra ruoli e funzioni diverse e concorrenti alla salvaguardia della sicurezza nei luoghi di lavoro; riconoscere i propri saperi in merito alla funzione di prevenzione del rischio; acquisire strumenti per il controllo e la correzione del prorpio percorso di apprendimento; acquisire strumenti per il controllo del percorso di formazione; acquisire competenze comunicative e relazionali. Valutazione del gradimento dell attività formativa Al termine del corso verrà richiesto ai discenti di compilare un questionario di gradimento del corso, che verrà utilizzato dagli organizzatori per valutare con puntualità la propria attività. Riteniamo giusto effettuare al termine del corso un questionario di gradimento, anche se, purtroppo il tempo a disposizione è troppo limitato, tanto che si propende per utilizzarlo per completare gli argomenti del programma. Modalità didattica di erogazione del corso E necessario che il corso venga svolto attraverso lezioni frontali. Occorre prevedere dei momenti di esercitazione da svolgersi mediante lavori di gruppo e studi di casi reali. I sussidi didattici utilizzati sono: lucidi, diapositive, filmati. I materiali didattici forniti sono i seguenti: dispense dei docenti libri e opuscoli dei CPT testi reperibili sul mercato Individuazione e preparazione dei formatori Sono per la maggior parte dei docenti di provata esperienza, appartenenti a Enti o Istituzioni pubbliche, testati nel tempo dal C.P.T. capaci nel trasmettere un messaggio il più possibile chiaro e preciso, corredato da innumerevoli esempi pratici, in grado di inculcare i giusti concetti di base. Il docente deve essere un esperto di gestione dei gruppi di discenti, nella realizzazione di lezioni del tipo attivo. E opportuno che questi docenti abbiano seguito un opportuno corso per formatori attraverso il quale verranno fornite le tecniche necessarie per la gestione di questo tipo di corsi (per i tecnici C.P.T.). I corsi di formazione per formatori dovrebbero essere attivati e gestiti dai CPT. 10
11 Supporti didattici per il docente Per lo svolgimento delle lezioni, i docenti dovranno utilizzare dei supporti didattici idonei, per questo motivo gli stessi dovranno essere progettati e realizzati allo scopo. Materiali didattici per i discenti E bene che i materiali siano progettati allo scopo, anche per permetterne un rapido utilizzo durante la successiva attività. E consigliabile quindi che i materiali siano di tipo informatico. Attestazione o certificazione Sarebbe opportuno che ogni lavoratore formato avesse una attestazione. Nel caso degli RLS una doppia attestazione (per il lavoratore e per l impresa) 11
12 ALLEGATO 1 PERCORSO FORMATIVO PER R.L.S. (D.Lgs. 626/94, art. 18) Durata 40 ore 12
13 Rappresentazione grafica dell intervento formativo con articolazione in moduli ed unità didattiche: Modulo n.1 Introduzione alla sicurezza. I principali soggetti coinvolti.il ruolo dell RLS. h. 6 Modulo n.2 Organizzazione del lavoro. Valutazione rischi specifici. h. 18 Unità didattica n.1a Introduzione alla sicurezza h. 2 Unità didattica n.2a Organizzazione del lavoro e rischio specifico h. 10 Unità didattica n.1b I principali soggetti coinvolti ed il ruolo dell RLS h. 4 Unità didattica n.2b Igiene ed ambiente di lavoro. Sorveglianza sanitaria h. 8 Modulo n.3 Documenti aziendali per la sicurezza Ricadute applicative ed organizzative. Orientamento e comunicazione. h. 8 Unità didattica n.3a Orientamento e comunicazione. h. 4 Unità didattica n. 3B Lettura dei POS e PSC h.4 Modulo n. 4 Addestramento all utilizzo dei DPI. Visita guidata in cantiere con i tecnici del CPT. h. 8 Unità didattica n.4a Visita guidata in cantiere. h. 8 13
14 corso CORSO PER RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA modulo n. 1 Introduzione alla sicurezza. I principali soggetti coinvolti ed il ruolo dell RLS unità didattica 1.A Introduzione alla sicurezza obiettivi Conoscenza della principale legislazione antinfortunistica. Conoscenza della normativa specifica per i cantieri. Conoscenza del sistema bilaterale. Comprendere il concetto di Rischio. Capacità di contribuire ad un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori. ore contenuti metodologie didattiche attrezzature luoghi personale impegnato o Valutazione in ingresso. Giro di tavolo Lavagna a fogli 2 aula Docente mobili o Conoscenza del gruppo esperto in classe e delle specifiche sicurezza sul mansioni. lavoro. o La struttura e le attività del CPT. o Legislazione generale e speciale in materia di prevenzione infortuni ed igiene del lavoro. Il D.P.R. n. 547/55 sulle norme per la prevenzione degli infortuni su lavoro. Il D.P.R. n. 164/56 sulle norme per la prevenzione degli infortuni nel cantiere edile. Le principali disposizioni legislative dal 1955 ad oggi. o Il concetto di rischio. o Il concetto di lavoro in sicurezza. o Il sistema degli Organismi Bilaterali. I Comitati Paritetici Territoriali. Origine, ruolo e funzioni. lezione frontale attrezzatura d aula. Lavagna luminosa e a fogli. 14
15 corso CORSO PER RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA modulo n. 1 Introduzione alla sicurezza. I principali soggetti coinvolti ed il ruolo dell RLS unità didattica 1.B I principali soggetti coinvolti ed il ruolo dell RLS obiettivi Conoscenza della definizioni, funzioni e competenze che derivano dal quadro normativo di attribuzione. Conoscenza delle nuove procedure e flessibilità di lavoro- Capacità di contribuire ad un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori. Comprensione ed approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. 626/94. Capacità di migliorare le modalità di flusso delle informazioni ore contenuti metodologie didattiche attrezzature luoghi personale impegnato o I nuovi ruoli e la figure Lezione frontale Lavagna aula Docente esperto 4 introdotte dalla normativa luminosa e a in sicurezza sul sulla sicurezza. D.Lgs. fogli. lavoro. 195/03, DLgs. 626/94 e DLgs. 494/96. o I soggetti del sistema di prevenzione aziendale: definizioni, funzioni e competenze. o Il sistema sanzionatorio in materia di sicurezza sul lavoro dal D.Lgs 758/94 ad oggi. o Responsabilità dei vari soggetti. o Aspetti normativi dell attività di rappresentanza dei lavoratori. o Elezione o designazione del rappresentante per la sicurezza. Procedure. o Funzione e consultazione dell RLS. o Riunione periodica. Formazione, partecipazione e diritti dei lavoratori. Lavoro di gruppo Uso di checklist 15
16 corso CORSO PER RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA modulo n. 2 Organizzazione del lavoro. Valutazione rischi specifici. unità didattica 2.A Organizzazione del lavoro e rischi specifici obiettivi Conoscenza dei rischi specifici dell attività in relazione alla normativa di sicurezza e di igiene del lavoro; Capacità di individuazione del rischio connesso alle tipiche lavorazioni dell attività edile. ore contenuti metodologie attrezzature luoghi personale didattiche impegnato La valutazione dei rischi Lezione in aula attrezzatura aula Docente esperto 10 specifici in relazione alla d aula in sicurezza sul normativa di sicurezza lavoro. ed igiene del lavoro. Uso di check-list Conoscenza delle diverse fasi di organizzazione del cantiere. Procedure antincendio. Segnaletica di sicurezza: prescrizioni minime previste dal D.Lgs. 493/94. DPI: requisiti, tipologie e modalità d uso. Installazioni elettriche: cenni sulla L. 46/90 e regolamento d attuazione. Direttiva macchine. Classificazione dei principali rischi e delle misure di sicurezza (organi di comando, elementi della trasmissione del moto)protezione dell organo lavoratore, ecc.). Il sistema di certificazione CE. Attrezzature di cantiere: caratteristiche tecniche. Rischi connessi alle attrezzature di sollevamento. Esercitazione di gruppo su caso concreto Lavagna luminosa e a fogli PC 16
17 Lavori in quota. D.Lgs. 235/03. Opere provvisionali. Ponteggi e tra battelli. D.P.R. n 164/56. Omologazioni e verifiche. D.Lgs. 359/99. Scavi, sbancamenti e sottomurazioni. Tipologia di scavi e norme di sicurezza. N.B.: Si affrontano solo le singole problematiche attinenti il gruppo classe al fine di relazionare il percorso formativo alle effettive attività svolte dai corsisti. Demolizioni estese: tradizionali e controllate. Ordine delle demolizioni. Lavori stradali. Prefabbricazione. Lavori in galleria, in pozzi e cunicoli. D.P.R. 320/56. Lavori marittimi. Lezione interattiva e dibattito. Caso concreto Foto, filmati, lucidi. PC 17
18 corso modulo n. 2 CORSO PER RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Organizzazione del lavoro. Valutazione rischi specifici. unità didattica 2.B Igiene ed ambiente di lavoro. Sorveglianza sanitaria. obiettivi Conoscenza delle condizioni igienico e sanitarie dell ambiente di lavoro sistema di soccorso e capacità di riconoscere un emergenza sanitaria. Capacità di gestire una situazione d emergenza. Conoscenza del sistema di soccorso e capacità di riconoscere un emergenza sanitaria. Capacità di gestire una situazione d emergenza. ore contenuti metodologie attrezzature luoghi personale didattiche impegnato Servizi igienici ed Lezione aula Docente esperto 8 assistenziali in dialogica in in sicurezza sul cantiere. D.P.R. aula lavoro. 164/56. La movimentazione manuale dei carichi. Rischi chimici. Le schede di sicurezza dei materiali. Le problematiche dell amianto. Le vibrazioni. Il rumore nei cantieri edili. Inquinamento acustico. D.Lgs. 277/91. La valutazione del rischio rumore. Gli obblighi del datore di lavoro. D. Lgs 262/02 in attuazione del direttiva CE. Medico competente. L. n 1 del 08/01/02. Malattie professionali. D.L. n 402/01. La prevenzione sanitaria. Implicazioni sanitarie, rischi fisici, chimici biologici e cancerogeni. Cenni di primo soccorso. Cassetta di pronto soccorso. D. M. n 388/03. Esercitazione pratica di gruppo attrezzatura d aula Lavagna luminosa e a fogli mobili. PC. Filmati, foto PC. Medico del lavoro 18
19 corso modulo n. 3 CORSO PER RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Documenti aziendali per la sicurezza. Ricadute applicative ed organizzative. Organizzazione e comunicazione unità didattica 3.A Comunicazione e documenti aziendali. obiettivi Capacità di valutazione della corretta applicazione delle misure preventive e protettive. Conoscenza degli obblighi connessi alla denuncia di infortunio. Conoscenza dei documenti per la sicurezza ai sensi del D.Lgs 494/96. Capacità di lettura dei Piani di sicurezza e coordinamento e dei Piani Operativi per la sicurezza. Conoscenza del proprio sé per aiutare la propria crescita professionale e la propria evoluzione;. Conoscenza dei principali paradigmi della comunicazione interpersonale;. Capacità di utilizzare le tecniche di comunicazione. ore contenuti metodologie attrezzature luoghi personale didattiche impegnato Le ricadute applicative Lezione attrezzatura aula Docente esperto 4 ed organizzative della frontale in d aula. in sicurezza sul valutazione del rischio. aula. Slides. lavoro Il registro infortuni e le malattie professionali. Obbligo di denuncia degli infortunati. Dati statistici. Lavagna a fogli mobili Startegie e tecniche di comunicazione interpersonale nei confronti dell impresa, dei lavoratori e con l Ente di vigilanza Lavoro di gruppo Simulazione Psicologo esperto in comunicazione 19
20 corso modulo n. 3 CORSO PER RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Documenti aziendali per la sicurezza Ricadute applicative ed organizzative. Organizzazione e comunicazione. unità didattica 3.B Documenti aziendali per la sicurezza obiettivi Capacità di valutazione della corretta applicazione delle misure preventive e protettive. Conoscenza degli obblighi connessi alla denuncia di infortunio. Conoscenza dei documenti per la sicurezza ai sensi del D.Lgs 494/96. Capacità di lettura dei Piani di sicurezza e coordinamento e dei Piani Operativi per la sicurezza. ore contenuti metodologie attrezzature luoghi personale didattiche impegnato 4 I documenti per la Esercitazionedi attrezzatura aula Docente esperto sicurezza e l igiene del gruppo su caso d aula. in sicurezza sul lavoro. pratico lavoro. PSC e POS: lettura ed analisi dei contenuti. Schede Test di valutazione finale di apprendimento Questionario finale di gradimento corso modulo n. 4 CORSO PER RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Addestramento all utilizzo dei DPI Visita guidata in cantiere con i tecnici del CPT. unità didattica 4 Documenti aziendali per la sicurezza obiettivi Capacità di valutazione del corretto utilizzo dei DPI Conoscenza delle caratteristiche tecniche dei DPI Cognizione sul luogo di individuazione dei rischi. ore contenuti metodologie attrezzature luoghi personale didattiche impegnato 8 Visita guidata Sopralluogo Cantiere Tecnico CPT tecnico (attraverso la collaborazione attiva di un impresa edile che autorizza il sopralluogo) 20
21 ALLEGATO 2 PERCORSO FORMATIVO PER R.L.S.T. (D.Lgs. 626/94, art. 18) Durata 120 ore 1. PROGETTAZIONE DEL CORSO R.L.S.T. ( per un totale di n. 90 ore ) a. Modulo 1 : orientamento 12 ore b. Modulo 2 : approccio metodologico 58 ore c. Modulo 3 : relazionale 16 ore d. Modulo 3a : valutazione apprendimenti 4 ore 2. STAGE IN CANTIERE mediante visite guidate con tecnici del C.P.T. ( per un totale di n. 30 ore ) 21
22 DURATA: 12 ORE MODULO 1 - ORIENTAMENTO Il ruolo dell RLST nell attuale scenario normativo TEMPI ARTICOLAZIONE MODALITA' ore contenuti metodologie strumenti 1 Accoglienza - Apertura, presentazione del corso, aspettative Comunicazione dialogica e confronto 3 Il RLST (artt ): Lezione 1 "Il chi è" - cosa fa - quand'è previsto - modalità di nomina Fabbisogni formativi e principali aree di competenza (normativa - tecnica - relazionale - comunicativa) Comunicazione dialogica su risultanza analisi professionalità e fabbisogni formativi. Lavori di gruppo su griglia analisi fabbisogno Accordi settoriali, tra le Parti Sociali, di livello nazionale e locale Lavagna luminosa e a fogli Lezione 2 4 Tendenze evolutive nello scenario normativo di prevenzione e protezione Principi informatori della Dec. 89/391/CEE Recepimento nella legislazione italiana (D.Lgs. 626/94, integrazioni e modifiche) Recepimento nella legislazione italiana (D.Lgs. 494/96, integrazioni e modifiche) Lezione mista (frontale/dialogica) - Dimostrazione accesso, configurazione e consultazione di ipertesto legislativo (fornito in dotazione individuale per approfondimenti extra corso) Mappa concettuale della legislazione in materia: snodi ed interpretazioni dell architettura normativa Lavoro di gruppo su griglia di riconoscimento, attribuzioni competenze - PC, lavagna luminosa L e I soggetti preposti alla sicurezza sul lavoro 22
23 1,5 (datore di lavoro, medico competente, servizio P.P., organismi sindacali e paritetici, organi ispettivi, responsabili e addetti alle funzioni di emergenza): Lavagna luminosa e a fogli - Sussidi consigliati: Videocamera a c.c., videoregistratore e televisore competenze, obblighi, e responsabilità Le figure complementari di relazione, supporto e controllo istituzionali e non 1,5 Informazione e Formazione dei lavoratori: fondamenti legislativi elementi distintivi e caratterizzanti la Informazione e la Formazione standard metodologici minimi e criteri di accettabilità di una proposta informativa o formativa Comunicazione interrogativa su principali terminologie Esercitazioni di gruppo su check-list Lavagna luminosa e a fogli - 1 Sistematizzazione e valutazione conclusiva, con analitica disamina delle attribuzioni sancite per il RLST nello specifico articolo del D.Lgs. 626/94 e nell accordo interconfederale Confronto Lavagna luminosa e a fogli DURATA: 58 ORE MODULO 2 - APPROCCIO METODOLOGICO La valutazione del rischio sul lavoro e misure di prevenzione-protezione - I rischi lavorativi del comparto edile connessi alle diverse fasi di lavoro DURATA 20 ORE MODULO APPROCCIO METODOLOGICO La valutazione del rischio sul lavoro e misure di prevenzione-protezione DURATA 38 ORE MODULO APPROCCIO METODOLOGICO I rischi lavorativi del comparto edile connessi alle diverse fasi di lavoro 23
24 DURATA: 20 ORE MODULO APPROCCIO METODOLOGICO La valutazione del rischio sul lavoro e misure di prevenzione- protezione TEMPI ARTICOLAZIONE MODALITA' ore contenuti metodologie strumenti 2 I rischi in ambiente di lavoro: principali terminologie e definizioni Lavagna luminosa e a fogli principi, concetti fondamentali e tipologie elencazione e classificazione sistematica dei principali fattori di rischio, con esemplificazione Lezione 4 2 "Punti critici" per la salute e la sicurezza in azienda orientamenti per la individuazione dei rischi in ambiente di lavoro caratteristiche delle schede tecniche per i rischi specifici di comparto produttivo (fonti) criteri metodologici di analisi e corretta valutazione del rischio in uno specifico comparto accesso alle informazioni da parte del RLST (fonti informative) Comunicazione su criteri metodologici - Lavoro di gruppo: esercitazioni su casi, con l'ausilio di schede di rischio "di comparto" Lavagna luminosa e a fogli Lezione 5 4 Le fasi del processo logico della valutazione, con particolare riferimento alla redazione del documento: riconoscimento classi, tipologie e gerarchie di rischio criteri, misure adottate e programma di tt i Lezione frontale Lavoro di gruppo basato sulla identificazione delle carenze relative ad un documento sulla valutazione del rischio in un settore prescelto 24
25 attuazione monitoraggio e controllo nel tempo delle misure di prevenzione e protezione 2 Gli infortuni sul lavoro: cause, modalità di accadimento, andamento e analisi statistica - Ricerca e regolazione delle soluzioni per la eliminazione/riduzione dei fenomeni Lavagna luminosa e a fogli Lavoro di gruppo: risoluzione di problemi nella gestione di un caso specifico di comparto Lavagna luminosa e a fogli - Lezione 6 rassegna delle fonti, strumenti e materiale informativo disponibile (centri di documentazione) sfere di competenza e apporti degli organismi istituzionali (ISPESL, INAIL, ASL, Vigili del Fuoco, Centri Regionali di Documentazione, Organizzazioni Sindacali, Enti Paritetici Territoriali) modalità di ricerca delle informazioni utilizzazione delle statistiche degli infortuni 2 Le malattie professionali - Sorveglianza sanitaria: visite mediche ed esami clinici/biologici mirate ai rischi lavorativi cartella sanitaria e di rischio giudizi di idoneità Tenuta registro di esposizione ad agenti cancerogeni e biologici Comunicazione magistrale Esercitazione di gruppo su caso pratico Lezione 7 4 Cenni sul D. Lgs. 494/96 Lettura di un PSC e di un POS Il ruolo di consultazione del RLST Presentazione di casi pratici Lezione 8 4 Lancio Project-work: comparazione e ricerca dei "punti critici" tra due/tre documenti di valutazione inerenti lo stesso caso di comparto completamento delle parti carenti, attraverso precostruito check-list Lavori di gruppo: check-list d applicare all analisi del Documento di Valutazione Lavagna luminosa e a fogli - 25
26 DURATA: 38 ORE UNITA DIDATTICA APPROCCIO METODOLOGICO I rischi lavorativi del comparto edile connessi alle diverse fasi di lavoro TEMPI ARTICOLAZIONE MODALITA' ore contenuti metodologie strumenti Lezione 9 2 Allestimento cantiere : recinzione servizi igienico assistenziali baraccamenti in genere (spogliatoi locali di ricovero e di riposo bagni, ) segnaletica di sicurezza 2 Scavi : Scavi a sezione obbligata - Scavi di splateamento Sbadacchiature e misure di prevenzione Lavagna luminosa e a fogli Foto e filmati - lucidi Foto e filmati lucidi Foto e filmati - lucidi Lezione 10 2 VISITA GUIDATA IN CANTIERE 2 Impianti elettrici : impianti elettrici di cantiere certificazione di conformità impianto elettrico Impianto disperdente verso terra contro le scariche atmosferiche 2 Opere in c.a. : getto di pilastri e travi - Lavagna luminosa e a fogli Foto e filmati - lucidi Lavagna luminosa e a fogli Foto e filmati - lucidi 2 VISITA GUIDATA IN CANTIERE Lezione 11 2 Opere provvisionali : ponteggi - autorizzazioni e progetto Ponteggi a tubi e giunti Ponteggi prefabbricati ad H Ponti a sbalzo Ponteggi autosollevanti Lezione frontale Lavagna luminosa e a fogli Foto e filmati - lucidi 26
27 1 Impianti : impianto idrico impianto elettrico impianto di condizionamento gas Utilizzo di utensili portatili 1 Tompagnature e finiture Lavagna luminosa e a fogli Lavagna luminosa e a fogli Foto e filmati - lucidi 2 VISITA GUIDATA IN CANTIERE Lezione 12 4 Demolizioni : murature solai - fabbricati Piano di demolizione Opere di movimento terra in genere Lavagna luminosa e a fogli Foto e filmati - lucidi Lezione 13 2 VISITA GUIDATA IN CANTIERE 2 Opere di prefabbricazione 2 Opere di canalizzazione e lavori stradali Lavagna luminosa e a fogli Foto e filmati - lucidi Lavagna luminosa e a fogli Foto e filmati - lucidi 2 VISITA GUIDATA IN CANTIERE 2 Utilizzo dei D.P.I. in relazione alle diverse fasi di lavoro e mansioni Esercitazione di gruppo Lezione 14 Lezion e 15 2 Opere relative alla singolarità delle varie località (es: lavori marittimi lavori su tetti a falda lavori montani.) 4 Lettura ed analisi di un POS Comunicazione magistrale Esercitazione di gruppo su caso pratico Esercitazione di gruppo su caso pratico 27
28 Lavoro di gruppo: risoluzione di problemi nella gestione di un caso specifico di comparto Lavori di gruppo: check-list d applicare all analisi del Documento di Valutazione DURATA: 16 ORE MODULO 3 - RELAZIONALE Competenze comunicative TEMPI ARTICOLAZIONE MODALITA' ore contenuti metodologie strumenti Lezione 16 2 Apertura del modulo. Socializzazione di gruppo - contratto d'aula Presentazione conduttori e partecipanti Introduzione al Modulo 3 Rappresentazione dell'offerta formativa nella duplice versione "in presenza" e "in autoistruzione" "Analisi "mappa" e articolazione dei principali contenuti Presentazione attività "in presenza" e "in autoistruzione 2 La funzione informativa e formativa Gli Artt. 21/22 - DLgs 626/94 - Accordo interconfederale: Aspetti psico/socio/pedagogici connessi alla adeguata informazione e formazione, derivante dalle prescrizioni di legge in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Funzione rilevante attribuita a RLST a garanzia dei diritti/doveri di informazione / formazione lavoratori Giro di tavolo Lezione magistrale Comunicazione dialogica. Confronto con i partecipanti. Lavagna a fogli mobili Lavagna luminosa Lezione mista (magistrale e dialogica) Lavagna a fogli mobili Lavagna luminosa 28
29 Lezione 17 4 La comunicazione e i suoi strumenti Presupposti del processo di comunicazione: definizione, concetti e prassi Forme differenti di comunicazione ed efficacia del messaggio: comunicazione "verbale/non verbale", "ad una/due vie Le barriere della comunicazione (con esercitazioni su casi reali). Comunicazione mista (magistrale e interrogativa) Esercitazione individuale con applicazione pratica nella costruzione di strumenti comunicativi) - Lavoro di gruppo sui casi esercitativi presentati 2 La formazione La comunicazione educativa Le definizioni di informazione, formazione La formazione degli adulti (andragogia/pedagogia) Il processo di formazione La preparazione e lo svolgimento della lezione (drammatizzazione) Lezione mista (magistrale e dialogica) Lavagna a fogli mobili Lavagna luminosa Lezione 18 2 Il confronto e la negoziazione La comunicazione interpersonale La definizione di negoziazione Simulazione Lavagna a fogli mobili Principi e criteri nello svolgimento di una negoziazione Lucidi 3 I gruppi e gli stili di conduzione Il gruppo Lezione mista (magistrale e interrogativa) Simulazione (Leadership) Lezione 19 I fenomeni di gruppo Gli stili di conduzione (leadership) Lavagna a fogli mobili Lavagna luminosa 1 Feedback e valutazione Modulo 3 Comunicazione frontale Elementi caratterizzanti gli strumenti di valutazione. Somministrazione strumenti di valutazione 29
30 DURATA: 16 ORE MODULO 3a - RELAZIONALE TEMPI ARTICOLAZIONE MODALITA' ore contenuti metodologie strumenti Lezione 20 2 Valutazione in ingresso Conoscenza dei saperi d ingresso intorno ai temi del rischio Auto-valutazione degli apprendimenti 2 Valutazione in uscita Pianificazione del proprio percorso di miglioramento della capacità di gestione della sicurezza Valutazione del corso Giro di tavolo Lezione magistrale Comunicazione dialogica. Confronto con i partecipanti. Lavagna a fogli mobili Lavagna luminosa 30
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