Gestione della sicurezza Sistema di gestione della sicurezza antincendio. Ing.Giuditta Floridia

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1 Gestione della sicurezza Sistema di gestione della sicurezza antincendio

2 Definizione di SGSL Per sistema di gestione della sicurezza sul lavoro, in sigla SGSL, si intende un sistema organizzativo aziendale costituito dall insieme di struttura organizzativa, attività di pianificazione, responsabilità, prassi, procedure, processi e risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica aziendale finalizzata a garantire il raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza cercando, attraverso la strutturazione e la gestione, di massimizzare i benefici minimizzando al contempo i costi.

3 Il Sistema di gestione della sicurezza Un SGS ben strutturato, consente la diminuzione di quasi-incidenti (near-misses) e, di conseguenza, la riduzione della probabilità di accadimento degli incidenti rilevanti Attua una vera e propria politica di prevenzione degli incidenti rilevanti e deve essere parte integrante del sistema di gestione generale dell azienda.

4 Carattere preventivo di un SGSL Adottare un SGSL significa abbandonare l atteggiamento reattivo mirato all'emergenza, per adottare un atteggiamento proattivo di prevenzione e pianificazione.

5 Evoluzione normativa SISTEMA RIGIDO Approccio Command and control SISTEMA FLESSIBILE Approccio Gestionale Organizzativo Un passo avanti verso la sicurezza intesa come bene partecipato

6 Approccio Command and control Sistema prescrittivo, coercitivo, settoriale e specifico Vincoli vissuti come fattori restrittivi alla produzione Atteggiamento orientato al mero rispetto della conformità Rapporto conflittuale con le Autorità Atteggiamento orientato al rispetto codificato della normativa

7 Approccio organizzativo - gestionale Valorizzazione in chiave gestionale degli aspetti relativi alla sicurezza mediate un approccio organizzativo, sistematico e graduale Maggiore responsabilizzazione dell imprenditore, che diventa gestore e primo attore delle politiche aziendali Spinta e scelta di politica aziendale di largo respiro e lungimiranza verso gli obiettivi a medio-lungo termine Nuovo contesto che facilita trasformazioni organizzative e innovazioni nelle dinamiche d impresa Valorizzazione della negoziazione rispetto al vincolo

8 Elementi del SGSL Manuale Procedure, istruzioni operative Descrive le modalità e i criteri di funzionamento del SGSL Descrivono le attività necessarie per dare attuazione a specifici elementi del SGSL Piani, programmi, disposizioni, modulistica, ecc. Definiscono come applicare i criteri alle specifiche situazioni

9 Sequenza ciclica di un SG IL SG opera sulla base della sequenza ciclica delle fasi di pianificazione, attuazione, monitoraggio e riesame del sistema, per mezzo di un processo dinamico. Si parla di METODOLOGIA P.D.C.A. (Plan-Do-Check-Act) o Ciclo di Deming: Plan: stabilire gli obiettivi e i processi per fornire risultati conformi alla politica della sicurezza e salute sul lavoro; Do: attuare i processi; Check: sorvegliare e misurare i processi rispetto alla politica, agli obiettivi, alle prescrizioni legali e alle altre prescrizioni, e registrarne i risultati; Act: intraprendere azioni per migliorare continuamente le prestazioni del Sistema di Gestione La capacità del sistema di raggiungere gli obiettivi pianificati deriva dall impegno e dal coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali e soprattutto del livello più elevato.

10 Sequenza ciclica di un SG Le sequenze applicabili sono: Stabilire una politica della salute e sicurezza sul lavoro che definisca gli impegni generali per la prevenzione dei rischi ed il miglioramento progressivo. Identificare ed analizzare i pericoli e gli eventuali soggetti esposti, le prescrizioni di legge e i regolamenti da rispettare. Fissare specifici obiettivi e programmi. Identificare ruoli, responsabilità e autorità. Stabilire competenze, formazione e sensibilizzazione. Definire modalità di comunicazione, partecipazione e consultazione. Gestione e controllo dei documenti. Controllo operativo. Preparazione e risposta alle emergenze Attuare adeguate attività di monitoraggio, verifica ed ispezione per assicurarsi che il sistema funzioni. Avviare le opportune azioni correttive e preventive in funzione del monitoraggio Effettuare un periodico riesame per valutare l efficacia e l efficienza del sistema nel raggiungere gli obiettivi fissati dalla politica nonché per valutarne l adeguatezza rispetto sia alla specifica realtà aziendale che ai cambiamenti interni\esterni

11 Tipologie di Sistemi di Gestione nel panorama normativo Il Sistema di Gestione è un documento tipico della legislazione relativa alle aziende a Rischio di Incidente Rilevante (D.Lgs 17 agosto 1999 n.334 e s.m.i.*): Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS). *DM.9 agosto 2000 «LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA» Con il D.M. 09 maggio 2007 il Sistema di Gestione entra in tutte quelle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco per le quali è stato condotto un progetto mediante approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio: Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (SGSA). Oggi il Sistema di Gestione trova applicazione in tutti i luoghi di lavoro, ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 09 aprile 2008 n.81 e s.m.i.: Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL).

12 Gestione della sicurezza antincendio

13 Cos è un sistema di gestione antincendio Un Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio non è un semplice adempimento o una norma di esercizio, ma un insieme strutturato di regole e di procedure organizzato sulla base di una o più normative di riferimento che ne individuano gli elementi costitutivi ed i requisiti. Nello specifico rappresenta la misura antincendio organizzativa e gestionale atta a garantire, nel tempo, un adeguato livello di sicurezza dell attività in caso di incendio.

14 D.M. 9 maggio 2007 Art. 6 Un sistema di gestione della sicurezza antincendio (SGSA) diventa NECESSARIO quando la progettazione antincendio è eseguita mediante l'approccio ingegneristico. La metodologia prestazionale, basandosi su di una individuazione delle misure di protezione effettuata su scenari di incendio valutati ad hoc, richiede, affinché non ci sia una riduzione nel tempo del livello di sicurezza prescelto, di un attento mantenimento di tutti i parametri posti alla base della scelta sia degli scenari che dei progetti.

15 Finalità del sistema di gestione antincendio Il SGSA deve quindi essere definito attraverso uno specifico documento organizzativo gestionale, presentato all'organo di controllo fin dalla fase di approvazione del progetto e da sottoporre a verifiche periodiche.

16 Struttura Gli elementi fondamentali che costituiscono la struttura del SGSA, così come previsti dal D.M. 09 maggio 2007 e riportato anche all Allegato III del D. 19 Marzo 2015 Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private di cui al decreto 18 Settembre 2002 sono i seguenti: I. Organizzazione del personale II. Identificazione e valutazione dei pericoli derivanti dall attività III. Controllo operativo IV. Gestione delle modifiche V. Pianificazione di emergenza VI. Sicurezza delle squadre di soccorso VII. Controllo delle prestazioni VIII.Manutenzione dei sistemi di protezione IX. Controllo e revisione del SG

17 Politica Come per qualsiasi altro Sistema di Gestione, qualunque ne sia l oggetto (sicurezza, salute, ambiente, antincendio, ), anche per il SGSA è necessario definire la Politica del Sistema di Gestione, all interno della quale vengono enunciati i principi e gli obiettivi che la società (attività soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco) intende perseguire per la Gestione della Sicurezza Antincendio.

18 Organizzazione del personale La cultura di sicurezza deve riflettersi all interno di tutta l azienda, dall alta direzione fino agli operatori, in termini di impegno e di allocazione delle risorse e di assegnazione di responsabilità Ad ogni livello dell organizzazione devono essere individuati ed esplicitati ruoli, compiti, responsabilità, autorità e disponibilità di risorse Devono essere definiti i requisiti minimi di formazione, informazione e addestramento per tutto il personale coinvolto e garantire la disponibilità e l impiego del relativo equipaggiamento di protezione

19 Identificazione e valutazione dei pericoli dell attività Deve prevedere le procedure per l identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi incendio e l adozione delle misure per la riduzione del rischio, assicurando la loro corretta applicazione e il mantenimento nel tempo della loro efficacia Inoltre particolare attenzione deve essere posta, oltre alla verifica delle condizioni di insorgenza di un incendio, anche allo stato di: Vie di esodo\attrezzature ed impianti di protezione antincendio\segnaletica\illuminazione di emergenza\impianti tecnologici\ventilazione. Tali criteri devono essere aggiornati periodicamente, in occasione di modifiche e qualora intervengano nuove conoscenze tecniche in materia di sicurezza, interne o esterne all organizzazione, anche derivanti dall esperienza operativa o dall analisi di incidenti accaduti

20 Controllo operativo Prevedere procedure per il controllo operativo delle attività e degli elementi critici ai fini della sicurezza antincendio Gestione documentazione: - Diffusione - Aggiornamento - Conservazione Esercizio, manutenzione ed ispezione dei sistemi di protezione Approvvigionamento di materiali e servizi ai fini della sicurezza antincendio Disciplina dei permessi di lavoro e degli accessi

21 Gestione delle modifiche Modifiche tecnico-strutturali, procedurali ed organizzative Modifiche di processo e degli impianti Modifiche delle condizioni ambientali, delle caratteristiche dell edificio ma anche solo configurazione e quantitativo dei materiali Aggiornamento della documentazione NB: in caso di modifiche sostanziali e permanenti che comportino un aggravio del preesistente livello di rischio è necessario sottoporre il progetto di modifica al parere del Comando dei Vigili del Fuoco

22 Pianificazione d emergenza e sicurezza squadre di soccorso Prevedere procedure per assicurare la gestione dell emergenza secondo quanto previsto dal D.M. 10 marzo 1998 per garantire: Contenimento e controllo dell incendio al fine di rendere minimi gli effetti sulle persone e limitare i danni all ambiente e al complesso Comunicazione delle necessarie informazioni al pubblico, alle squadre d emergenza ed alle autorità locali competenti La sicurezza degli addetti alla gestione delle emergenze mediante misure tecnicoimpiantistiche, gestionali e dei sistemi di protezione L agibilità del sito dopo l incidente ed il successivo ripristino

23 Pianificazione d emergenza e sicurezza squadre di soccorso Le procedure operative devono comprendere le azioni che il personale addetto deve mettere in atto in caso di incendio a salvaguardia delle persone presenti, le procedure per l esodo, le prescrizioni di prevenzione incendi specifiche per le sorgenti di radiazione ionizzanti e le apparecchiature di risonanza magnetica, ove presenti Individuare il personale preposto all attuazione delle suddette misure, evidenziandone i ruoli e le responsabilità relative alle diverse fasi di emergenza: allerta, allarme, intervento, evacuazione e ripristino, comprese le relazioni con le squadre di soccorso esterne Il piano d emergenza interno, oltre a prevedere le attività di informazione, formazione ed addestramento per il personale addetto, deve inoltre prevedere revisioni, periodiche esercitazioni ed aggiornamento nei casi di modifica

24 Controllo delle prestazioni Deve assicurare la verifica del conseguimento degli obiettivi antincendio (documentabile tramite registrazione): il mancato conseguimento deve portare all individuazione di azioni correttive la cui applicazione ed efficacia devono essere oggetto di verifica e riesame Esiti di controlli e/o ispezioni degli elementi sensibili ai fini antincendio, compreso il corretto utilizzo dell opera e l efficienza degli impianti ed attrezzature antincendio Analisi di incidenti, quasi incidenti, anomalie accorse nell attività e/o anomalie di funzionamento nei sistemi antincendio e delle eventuali azioni correttive Valutazione di eventuali indicatori di prestazione e del loro andamento Verifica del mantenimento della funzionalità dell organizzazione e della capacità operativa del personale addetto alla gestione della sicurezza antincendio

25 Manutenzione dei sistemi di protezione Deve essere prevista la predisposizione, l adozione e l aggiornamento di specifici criteri e procedure per le attività di manutenzione preventiva, periodica ed in caso di guasto, dei sistemi di protezione antincendio, in modo da garantire l affidabilità degli impianti Le procedure di manutenzione, ispezione e verifica devono prevedere anche i requisiti di idoneità del personale e/o delle ditte incaricate nonché la documentazione di registrazione sull attività svolta. I criteri di approvvigionamento di apparecchiature, componenti, materiali e servizi rilevanti ai fini antincendio devono garantire la rispondenza ai requisiti normativi di sicurezza Devono inoltre essere disciplinati e, se necessario documentati, gli accessi e i permessi di lavoro

26 Controllo e revisione del SG Mediante verifiche ispettive interne, deve essere accertato: Idoneità ed adeguatezza del sistema di gestione della sicurezza antincendio e della sua effettiva applicazione Il mantenimento dei criteri di sicurezza antincendio e delle caratteristiche prestazionali dei sistemi antincendio posti alla base degli scenari La conformità alle disposizioni di sicurezza vigenti La necessità di azioni correttive e modalità di attuazione Analisi degli incidenti Le azioni correttive ritenute necessarie a seguito di carenze riscontrate nell ambito delle valutazioni effettuate devono essere attuate in modo pianificato, documentato e controllato

27 Osservazioni Per rendere ragione al carattere innovativo introdotto nel panorama della sicurezza, dall introduzione dell approccio gestionale-organizzativo dell SGSA, si reputa opportuno che, in relazione alle dimensioni e al rischio di incendio dell azienda, il sistema di gestione della sicurezza antincendio possa essere realizzato anche in riferimento sia alla BS OHSAS 18001:2007 sia alle linee guida UNI-INAIL del 28/09/2001. Gli elementi contenuti come necessari per il SGSA, costituiscono infatti un sottoinsieme delle altre norme sopra citate.

28 SGSL nel D.Lgs 81:2008 Il D.Lgs. 81/08, con l art.30, riconosce in modo esplicito, oltre alle linee guida UNI-INAIL del 28/09/2001, la norma BS OHSAS 18001:2007 per l implementazione del sistema di gestione della sicurezza, come strumento atto a garantire il mantenimento e il miglioramento della sicurezza in azienda. L implementazione di tale sistema, rappresenta una facilitazione per tutte le posizioni di garanzia - così definite all art. 299 del D.Lgs. 81/08, ossia datore di lavoro, dirigente, preposto - nel dimostrare di aver adempiuto ai propri obblighi di sicurezza.

29 Vantaggi e benefici Allo stato attuale le aziende possono ottenere una riduzione significativa delle tariffe assicurative che, congiunta con il meccanismo bonus malus, può determinare uno sconto fino al 35%-40% dei premi assicurativi INAIL, in funzione di diversi parametri. Inoltre l adozione di un SGSL conforme all art. 30 del D. Lgs. n. 81/2008 ha efficacia al fine di eliminare la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni in conformità al D.Lgs. 8 giugno 2001, n.231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica. Infine per le aziende fino a cinquanta dipendenti, l adozione di un sistema di gestione rientra tra le attività finanziabili ai sensi dell art. 11 del D. Lgs. n. 81/08. I sistemi di gestione riconosciuti come adeguati sono senz altro il SGSL UNI-INAIL e il BS OHSAS 18001:2007.

30 Grazie per l attenzione

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