Fu vera gloria? Primo piano CAMPO PANAREO, LA SORTE DEI ROM NELLE MANI DEL TAR Barbara Politi pag. 9

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1 13 Primo febbraio 2010 piano STATALE 275: A BREVE IL VIA LIBERA AI LAVORI A cura della redazione pag. 9 Primo piano CAMPO PANAREO, LA SORTE DEI ROM NELLE MANI DEL TAR Barbara Politi pag. 9 1 Settimanale d informazione del Salento Anno X n LECCE Da Chagall alle donne dell Unità, in città la cultura è in fermento Barbara Politi pag. 10 TRICASE La fantasia protagonista con Tricasecomics 2011 Giovanni Nuzzo pag. 13 Fu vera gloria? SAN CASSIANO iûfí~äá~=åçãéáé=nrm=~ååák= jéåíêé=áä=m~éëé=ëá=~ååáåöé=~=ñéëíéööá~êé=äûéîéåíçi=áä=çáä~ííáíç=ñê~=appleéêçò=é=appleåçåíêçò=áä=oáëçêöáãéåíç=åêéëåé=çûáåíéåëáí K= fä=ãçíáîç\=iûçãáëëáçåéi=åéá=äáäêá=çá=ëíçêá~i=çá=~äåìåé=appleé~öáåé=åéêéò=ëåêáííé=ç~á=máéãçåíéëá=é=ä~=åéåéëëáí =JëÉÅçåÇç=~äÅìåáJ Çá=ìå~=êáî~äìí~òáçåÉ=ÇÉá=_çêÄçåá=É=ÇÉä=oÉÖåç=ÇÉääÉ=aìÉ=páÅáäáÉ La tavola, la focara, la sagra: tornano i riti di san Giuseppe A cura della redazione pag. 15

2 12 marzo

3 12 marzo 2011 OPINIONI 3 Editoriale Viva l Italia unita! di Giovanni Nuzzo La nostra storia insieme compie 150 anni, questo il motto che sventola sul Tricolore d Italia. Un Risorgimento ricco di valori: libertà, indipendenza dallo straniero; la patria come obiettivo ambizioso per il quale molti eroi sacrificarono la propria vita; l ideale di Nazione per un percorso unitario; la democrazia come espressione di uno Stato unitario; il valore della gioventù pronta a sfidare il destino e la morte. Tutti valori intramontabili, eterni, che servono ancora oggi da insegnamento per una civile convivenza. E allora sventoliamo in coro le bandiere tricolori per riconoscerci nelle nostre radici storiche e culturali. Le celebrazioni in atto per ricordare l Unità d Italia dal 1861 ad oggi rischiano però di cadere nell enfasi retorica o nel solito richiamo al passato, se verrà a mancare la partecipazione popolare. Questo non deve registrarsi. La serietà di contenuti, i sacrifici, gli sforzi profusi dalle istituzioni e dai nostri storici devono farci riflettere. Al bando quindi le differenze, le tensioni, le polemiche, ma un impegno comune per una Italia repubblicana dedita ai propri principi e doveri. Ma ci vien da chiedere se tutti gli Italiani credono ancora nei valori dell Unità d Italia. Purtroppo,, constatiamo che una parte del nostro Paese rifiuta la festa nazionale del 17 marzo. Ne siamo fortemente dispiaciuti da questi comportamenti dissociativi, che non fanno altro che fomentare le masse, anziché sostenere programmi, idee e valori comuni. Siamo per una bella festa popolare e nazionale unita con il coinvolgimento di scuole, associazioni, cittadini ed enti pubblici. E allora issiamo le bandiere tricolori, facciamole sventolare sulle finestre, sui balconi, sui monumenti. Una festa che unisca grandi e piccini, polentoni e terroni, centralisti e federalisti, repubblicani e monarchici. Solo così saremo orgogliosi della nostra Italia unita. råû~êé~=~êåüéçäçöáå~=~=êáëåüáç kéä=íéêêáíçêáç=çá=^êåéë~åç=áå=äçå~äáí =appleoáéëåáò=ëçêöé=ìå=áãéçêí~åíé=áåëéçá~ãéåíç=åéçäáíáåç=åüé ê~ééêéëéåí~=ìåûáãéçêí~åíé=íéëíáãçåá~åò~=åéä=ä~åáåç=~ääìîáçå~äé=çéää~=?s~ääé=çéää~=`ìé~?k=få ~ííì~òáçåé=~ç=ìå=éêçöéííç=mfom=äd~êé~= =áåíéêéëë~í~=ç~=ä~îçêá=~ìíçêáòò~íá=ç~ä=`çãìåé=åüéi=åçå ëéöå~ä~åçç=åçãéáìí~ãéåíé=äd~êé~=~êåüéçäçöáå~i=ééêãéííé=åüé=ãéòòá=ééë~åíá=ëä~ååüáåç=äç ëíê~íç=áåëéçá~íáîç=ééê=çéëíáå~êé=äd~êé~=~ää~=åçëíêìòáçåé=çá=~äáí~òáçåá=åáîáäá=eåéää~=ñçíçi=áä=í~öäáç Çá=ìå~=ëÉéçäíìê~FK=fä=dêìééç=^êÅÜÉçäçÖáÅç=Çá=qÉêê~=ÇDlíê~åíç=ëí~=éêçîîÉÇÉåÇç=~=ëÉÖå~ä~êÉ=~ääÉ ~ìíçêáí =ÅçãéÉíÉåíá=äç=ëí~íç=ÇÉääDçéÉê~I=~ä=ÑáåÉ=Çá=êáÅÜáÉÇÉêÉ=ä~=ëçëéÉåëáçåÉ=ÇÉá=ä~îçêá=É=ä~=îÉJ êáñáå~=çéääé=éêçåéçìêé=çá=îáååçäçk= dêìééç=^êåüéçäçöáåç=çá=qéêê~=çdlíê~åíç La lettera Gentile redazione, ho scritto questa lettera al vostro giornale una volta tanto non per criticare, ma per esprimere la mia soddisfazione e la mia approvazione di cittadino quando leggo sulle cronache dei giornali delle operazioni antimafia che ultimamente si stanno susseguendo nella nostra provincia e che vedono impegnati uomini e mezzi delle Forze dell ordine, al fine di rendere il nostro territorio sempre più vivibile. Ammirevole anche il sistema che ultimamente è stato adottato con la confisca dei beni a quegli elementi mafiosi e la messa a disposizione degli stessi ad associazioni o comunità varie, che espletano comunque dei servizi sul territorio, soprattutto per la crescita sociale, riuscendo in questo modo a rendere positivo e di bene comune tutto ciò che è stato risultato di proventi dovuti ad ingiustizie. A volte da semplici cittadini osserviamo questi elementi che risiedono anch essi nei nostri Comuni e spesso riflettiamo sul fatto di vederli condurre una vita di ostentazione e di benessere spesso non riconducibile al risultato di semplici attività lavorative. Spesso ci mettiamo in discussione e ci chiediamo come mai noi col nostro lavoro non riusciamo ad andare oltre semplice sopravvivenza, specialmente in questo contesto di crisi economica, e devo dire che leggendo dei risultati ottenuti dalla Dia in questi giorni, possiamo dire che il tempo è sempre l elemento chiave che dà ragione alla verità. Lettera firmata Lecce La lucerna a cura di fra Roberto Francavilla Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato 40 giorni e 40 notti ebbe fame. Allora il diavolo lo lasciò, e ecco gli angeli gli si avvicinarono e lo servirono. Siamo alla prima domenica di Quaresima. Dopo l austero rito delle Ceneri, incontriamo un insolito Maestro che non racconta parabole o compie prodigi, ma è tentato da Satana. La triplice tentazione le assomma tutte, perché riguarda il potere, l avere e l essere. È un confronto serrato, nel quale il diavolo riconosce in Gesù il Figlio di Dio e pretende di piegarlo alla sua volontà. Non per nulla nella preghiera del Padre Nostro chiediamo: Non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male ; nessuna meraviglia dunque se persino Gesù è tentato! La differenza è che Lui ha vinto Satana, mentre noi siamo sconfitti. All inizio del cammino penitenziale che dura 40 giorni questa lezione ci ricorda la nostra fragilità e miseria, senza pretendere di tenere a bada Satana, perché lui è più scaltro e furbo di noi. La Bibbia, nella Genesi, lo rappresenta nell immagine del serpente che ha sedotto con la sua astuzia Adamo ed Eva; nell Apocalisse, addirittura, si parla di un drago a 7 teste e 10 corna che sta per rapire il Bambino che nasce dalla donna. Per non tacere di altre immagini, quali il lupo o il leone, dei quali parla l apostolo Pietro nelle sue lettere. Noi salentini possiamo ammirare il bestiario biblico nella Cattedrale di Otranto. Il dramma è che ora Satana non incute spavento e terrore a nessuno, perché trova modi seducenti e persuasivi, come ha fatto con il Maestro sul Monte della Tentazione. Per nostra fortuna, come per Gesù anche per noi non c è solo il diavolo ma anche gli angeli. Padre Pio da Pietrelcina era solito ripetere che ciascuno di noi ha l Angelo custode a destra e il demonio custode a sinistra!. Sta alla nostra libertà scegliere a chi dare retta. Cari amici di Belpaese, buona Quaresima e non fermiamoci a metà strada, perché dobbiamo arrivare alla Pasqua di Resurrezione.

4 12 marzo 2011 IN COPERTINA 4 Fu vera gloria? iûfí~äá~=åçãéáé=nrm=~ååák= jéåíêé= áä= m~éëé= ëá= ~ÅÅáåÖÉ= ~= ÑÉëíÉÖÖá~êÉ= äûéîéåíçi= áä= ÇáÄ~ííáíç= Ñê~= appleéêçò= É= appleåçåíêçò= áä oáëçêöáãéåíç= ÅêÉëÅÉ= ÇÛáåíÉåëáí K= fä= ãçíáîç\= iûçãáëëáçåéi= åéá= äáäêá= Çá= ëíçêá~i= Çá= ~äåìåé appleé~öáåé=åéêéò=ëåêáííé=ç~á=máéãçåíéëá=é=ä~=åéåéëëáí =JëÉÅçåÇç=~äÅìåáJ=Çá=ìå~=êáî~äìí~òáçåÉ ÇÉá=_çêÄçåá=É=ÇÉä=oÉÖåç=ÇÉääÉ=aìÉ=páÅáäáÉ Centocinquant anni di Unità d Italia. Un evento che è doveroso ricordare e commemorare, perché in esso si racchiudono valori e principi, dinanzi ai quali ogni polemica ed ogni rilievo più o meno fondato storicamente deve chinare il capo. Questa ricorrenza, forse più di ogni altra, può però oggi assumere un significato importantissimo per gli italiani. Indro Montanelli diceva che gli italiani non si riconcilieranno con la propria storia fino a quando non la conosceranno e la capiranno. Ed proprio questa l occasione imperdibile in cui, dopo centocinquant anni di costruzione di un mito, ormai ridotto ad un rudere dogmatico, gli italiani e soprattutto i meridionali possano riconciliarsi con se stessi, ricomponendo e superando in nome di una memoria condivisa e del più alto sentire ispirato da autentico amor di patria, quelle divisioni che hanno segnato non solo la storia di allora di un intero popolo, quello meridionale, ma che continuano a segnare, oggi, l Italia del E lo si farà soltanto conoscendo la storia tragica e gloriosa di quegli anni fino in fondo, analizzando i limiti insuperabili di quel processo storico conosciuto come Risorgimento, un fenomeno che ha portato ad un esito certo positivo ed al trionfo di valori fondanti per la nostra identità di nazione, ma si è svolto in maniera tale da non potersi valutare con un giudizio complessivo positivo. A fondare tale giudizio negativo concorrono tre principali questioni individuate dalla moderna storiografia: quella istituzionale, con l imposizione di un modello istituzionale al futuro Regno d Italia che non le si confaceva, un modello centralista, statalista, che cozzava con le autonomie locali che si erano sviluppate in Italia sin dai tempi delle Signorie; quella religiosa, con l esclusione dei cattolici e del papato dai processi di unificazione e di formazione dell identità nazionale, stando ciò a dimostrare l esiguità di quella elite intellettuale-politico-affaristica che fu motrice del Risorgimento italiano; infine una questione meridionale, con la conquista di un Regno, quello delle Due Sicilie, che con tutti i suoi limiti poteva vantare dei primati (primo fra tutti quello economico) fra gli stati italiani, che fu dapprima indebolito dall interno con la sistematica corruzione della sua classe dirigente ed il proliferare di circoli settari, poi destabilizzato con la spedizione garibaldina, ed infine letteralmente aggredito dalle truppe sabaude, che trattarono i territori del sud Italia come terre di conquista. Solo quando i Meridionali acquisteranno consapevolezza di queste e di tante altre criticità con la serenità ed il buon senso dettati da un giudizio storico finalmente libero dalle strumentalizzazioni politiche del Risorgimento, e dal tempo trascorso, il cui ulteriore protrarsi rischia di sclerotizzare le coscienze, potremo finalmente ritrovare quella vera, profonda Unità attorno alla autentica fierezza di essere italiani. Salentini, Meridionali, Italiani. f=éêçí~öçåáëíá=ë~äéåíáåá=çéä=oáëçêöáãéåíç Dalla Società di Storia Patria per la Puglia un ricordo di alcuni dei personaggi più rappresentativi del nostro Risorgimento Il Risorgimento è un fatto settentrionale. A dirlo è la storiografia a riguardo, che ha sempre privilegiato un punto di vista piemontese, secondo lo storico Giuseppe Orlando D Urso, della Società di Storia Patria per la Puglia, associazione che con le sue differenti sezioni si sta impegnando particolarmente nella celebrazione di questo anniversario, per raccontare come anche qui nel Salento abbiamo avuto dei grandi eroi risorgimentali. All interno dei festeggiamenti - spiega D Urso- abbiamo come obiettivo far emergere la partecipazione del Meridione ai moti risorgimentali, un aspetto trascurato dalla storiografia in favore di una scelta ideologica di far emergere invece il ruolo del Piemonte e il Nord. Eppure abbiamo delle figure di grandissimo rilievo anche nel Salento. A partire dal tanto disprezzato Liborio Romano (nella foto) di Patù, emarginato perché il suo profilo fu artatamente tracciato come quello di un trasformista. Dallo studio che ho effettuato sui suoi carteggi, però non era tale, non traeva vantaggio per se stesso, ma era un uomo del governo di Francesco II, che convinse il re a ritirarsi a Gaeta, cercando di evitare la guerra civile e facendo entrare Garibaldi a Napoli. Romano non era un rivoluzionario, ma un liberale, nel suo studio si incontravano i mazziniani e cercò di tenere a bada il popolo facendosi aiutare anche dalla camorra. Tra gli eroi risorgimentali salentini, non vanno dimenticati Giuseppe Libertini, che insieme con Nicola Mignogna portò sul nostro territorio la Giovine Italia e diventò il braccio destro del leader repubblicano. Ma anche Sigismondo Castromediano, il duca bianco, che fu anche imprigionato per la sua attività, il magliese Oronzo De Donno, costretto a vagare per le campagne del suo paese prima di esiliare a Corfù, o Epaminonda Valentini di Gallipoli, che sposò la sorella di Antonietta De Pace. Dobbiamo ricordare la De Pace -continua D Urso- perché fu una donna davvero coraggiosa, che si giocò la reputazione per l ideale. Una volta fu scambiata per una prostituta, perché la sorpresero con un messaggio, in cui era scritto: Verrà Peppino con tre capponi. Peppino era Mazzini, ma lei disse che si trattava del suo amante. Purtroppo, sappiamo poco o nulla del ruolo delle donne nel Risorgimento, anche se riteniamo fu notevole. Donne e meridionali furono così ignorati dalla storiografia. Leggiamo delle prigioni di Silvio Pellico -conclude D Ursoma non parliamo di quello che fu costretto a vivere Castromediano, i cui diari sono una risorsa inesauribile per comprendere il Risorgimento nel Salento. Dovremmo ricordare anche Giacomo Comi, di Corigliano d Otranto, che morì accanto a Daniele Manin durante i moti di Venezia. RISORGIMENTO: LE RAGIONI CONTRO Vade retro, Savoia! Il Meridione paga il prezzo di una storia scritta dai vincitori, che ha dimenticato e snaturato le ragioni del brigantaggio e dell opposizione alla Monarchia del Nord Italia? Vade retro. Rivalutiamo la Repubblica dei Briganti. Questa, in sintesi, la posizione di quanti non si riconoscono parte integrante della storia risorgimentale o, per meglio dire, ne vorrebbero star fuori. Della Repubblica dei Briganti, così chiamati dai sostenitori di Pio IX, facevano parte schiere di italiani che difendevano il territorio dallo straniero, cioè dai Savoia. Tremila morti, migliaia di feriti, ricchezze saccheggiate: questo fu il Risorgimento per il sud dell Italia. Garibaldi sbarcò in Sicilia e dopo appena 9 mesi l esercito borbonico si arrese a Gaeta: in un poco più 270 giorni si distruggeva una storia, quella della monarchia borbonica, che governava da 127 anni. Una vera e propria annessione di un regno, quelle Due Sicilie, che proprio non era intenzionato ad essere ingoiato dalla monarchia piemontese. Vinsero i fucili e la realpolitik, sulla pelle delle popolazioni. La storia la scrivono i vincitori e allora i briganti diventano criminali -certamente tra di loro ce ne saranno stati- anche se a spingerli era la fedeltà a Francesco II, l odio verso l invasore che aveva strappato, con il servizio di leva obbligatorio, le giovani braccia indispensabili per l agricoltura e di conseguenza per il sostentamento delle famiglie, e in parte aizzati dal Clero che avversava i Savoia essendo stato spogliato di molte delle sue proprietà. In realtà, molti sacerdoti anche in Terra d Otranto hanno sostenuto i Savoia, semmai i rapporti erano tesi tra le autorità ecclesiastiche e le autorità del nuovo governo post unitario. Ma la persecuzione della monarchia sabauda fu cieca e indiscriminata. Si accusava la Chiesa della sollevazione popolare per non confessare che l aumento delle tasse di registro e bollo, la mancata soluzione del problema delle decime, la trascuratezza nell avvio dei lavori pubblici, la rimandata concessione dei demani, avevano fatto scoppiare la tensione popolare. E d altra parte

5 12 marzo 2011 IN COPERTINA 5 Avanti, Savoia! Il tentativo di rivedere la storia del Risorgimento non può azzerare lo sforzo di tanti italiani che hanno pagato con la vita la lotta per un ideale RISORGIMENTO: LE RAGIONI PRO Garibaldi, esiliato a Caprera: vecchio, zoppo, povero, privato dagli onori e dalle celebrazioni che in primo tempo gli erano state fatte in quanto eroe, non era forse amareggiata da quella figlia, l Italia, che pure aveva creato? Non era forse tanto amareggiato dalla politica che i governi regi, dopo il 1861, avevano attuato nel Sud da arrivare a scrivere che se avesse saputo quale sviluppo avrebbe avuto la sua spedizione in Sicilia, certamente non l avrebbe fatta? A cosa ci ha portato questo decantato Risorgimento? Alla terribile decadenza dell Italia e del nostro Sud che ancora si dibatte nella mai risolta questione meridionale. Gli anni immediatamente successivi all unificazione sono stati caotici e hanno arrossato con il sangue l intero Mezzogiorno. Quella che è stata bollata come una protesta di stampo criminale, liquidata con superficialità da una storiografia appiattita sulle ragioni dei vincitori, sulla battaglia, legittima, messa in atto da un popolo che rivendicava la sovranità nel suo territorio, sulle violenze compiute dall esercito piemontese, sul rifiuto della leva obbligatoria e delle nuove tasse, è stato messo in atto un meccanismo di rimozione della memoria storica. I massacri compiuti dalle truppe sabaude? Tanti, troppi. Della Marzabotto risorgimentale, di quel piccolo centro in provincia di Salerno, Auletta, che ancora piange quel giorno tragico di luglio quando arrivarono i bersaglieri, con una squadra di mercenari ungheresi, per accanirsi contro i civili punendoli per le manifestazioni pro borboniche, chi si ricorda? Avevano tolto le effige dei padri della nuova patria, Vittorio Emanuele II e Garibaldi, e issato il vessillo borbonico sul palazzo comunale e nella chiesa di San Nicola di Mira, le campane rintoccavano il Te Deum per chiamare la popolazione alla rivolta. Furono proprio le truppe mercenarie a compiere gli atti più brutali e di loro si raccontano le, non nobili gesta, di stupri, saccheggi, abusi e vessazioni. Il parroco ucciso a coltellate nella canonica e alti quattro preti picchiati, beffeggiati e costretti ad inginocchiarsi davanti al tricolore. Le cronache dell epoca raccontano che uno dei preti più anziani cercò di alzarsi perché non poteva resistere oltre in quella posizione, era un povero ottantenne, ma un soldato gli fracassò il cranio con il calcio del fucile. La mattanza si chiuse con 45 morti accertati e oltre 200 arrestati, trasferiti nelle carceri di Salerno come rivoltosi e cospiratori. Occorre che sia scritta una pagina di verità sul Meridione per poter guardare all Italia nel futuro. Maddalena Mongiò Italia? Mon amour. Si potrebbe sintetizzare, come fosse uno spot, l amor patrio dei tempi moderni. Cavour e Garibaldi? Mazzini e Cattaneo? Gioberti e Pisacane? Riposino in pace perché in fondo il patriottismo, al tempo delle invasioni barbariche (giusto per citare uno straordinario film che racconta la decadenza della società occidentale) è spesso condito da retorica e voglia di miti a tutti i costi, ma non necessariamente di verità. Ernesto Galli della Loggia, lo ha dichiarato a chiare lettere: Non si governa un Paese contro la sua storia. Quale? Quella scritta dai Mille, con la benedizione della Monarchia sabauda, stringendo in un unico abbraccio brandelli d Italia divisa tra stati e staterelli. Che piaccia o meno, le ragioni risorgimentali avevano le carte in regola per imporsi su logiche che, con linguaggio corrente, potremmo definire provinciali. Figlio naturale di un humus che interessava l intera Europa, il Risorgimento italiano ha aperto le porte della modernità sul piano economico, sociale, politico, ma anche culturale. Ha siglato, con la parola fine, la dittatura di piccoli sovrani che, il più delle volte, governavano per conto di monarchie straniere. Dopo la Rivoluzione Francese gli equilibri si modificarono e il ruolo del monarca assoluto entra in crisi. Il diritto divino viene sostituito dal potere esercitato per delega del popolo. Questa la rivoluzione copernicana, l eppur si muove che pone le basi per un radicale ribaltamento di schemi che sembrano immutabili. Il Tricolore fa la sua prima apparizione nel 1796 a Reggio, ma l Italia cos era? Al tramonto dell impero napoleonico l Austria aggiungeva alla Lombardia la colonia del Veneto. I Savoia mantennero il possesso del Piemonte, della Liguria e della Sardegna. I Borboni, il Regno delle Due Sicilie. I Lorena-Medici, il Granducato di Toscana. Il Papa lo stato Pontificio, le Marche, l Emilia Romagna. I duchi d Austria d Este, Modena. Eppure, per essere nazione bisogna che l Italia non sia solo una realtà geografica, bisogna che abbia valori, storia, civiltà, insomma caratteri identitari che uniscono gli italiani spalmati tra i vari regni. La storia della cacciata dello straniero ha un alone leggendario ma, ben lo sappiamo, è straordinariamente reale. Il Risorgimento ha avuto ed ha avversari bipartisan: non fu apprezzato neppure ^=jìêç=iéååéëé= ëá=äêáåç~=~ääûfí~äá~=ìåáí~ da Antonio Gramsci che sempre rimproverò, ai risorgimentali, di aver lasciata aperta la questione agraria. Eppure solo l esser diventata nazione permise all Italia il balzo in avanti e la trasformazione capitalistica. Sicuramente con dei prezzi da pagare, con un Sud che ha dovuto lasciare spazio al Nord, ma anche il meridione ha potuto avvantaggiarsi della liberazione da una monarchia, quella borbonica, che lo teneva in una condizione di isolamento, sotto scacco della corruzione degli apparati burocratici (malattia dalla quale l Italia non è mai guarita). Aveva del pittoresco Garibaldi, ma anche dell eroico. E i Mille? Un battaglione di giovani armati soprattutto della forza di un ideale. Eppure hanno scritto la storia d Italia con le loro camicie rosse, anche di sangue. Il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II assume il titolo di re d Italia, ragion per cui non si comprende per quale ragione il Nord voglia prendere le distanze dalla nascita di una nazione che hanno fortemente contribuito a creare, non a caso chi prende le distanze da Rinascimento lo fa proprio nella logica che il Nord abbia invaso il Sud. Ma è ben noto la Storia spesso viene dimenticata o piegata ai convincimenti di moda al momento. È costata cinquant anni di battaglie l Unità d Italia, ma si ricordano solo le imprese dei Mille come se la storia fosse un succo concentrato. E il post unità non fu certo una passeggiata. Bisogna ritrovarsi su quella identità sotterranea, soffocata sotto le dominazioni che avevano tentato di imporre il loro modello sociali. Dalle differenti condizioni economiche, agli usi e costumi, ma anche alle diverse monete, alle leggi, bisogna rifondare uno Stato da zero. L Unità d Italia è uno dei tanti miracoli compiuti dal nostro popolo, ma a volte pare quasi che si voglia dimenticare. (M.M) È un idea dell Associazione Commercianti di Muro Leccese, che ha messo in vendita delle bottiglie di vino con un etichetta celebrativa dei 150 anni dell Unità d Italia. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla parrocchia della cittadina.

6 12 marzo 2011 IN COPERTINA 6 Alcune pagine nere del Risorgimento iûéååáçáç=çá=_êçåíé Nel paese siciliano ebbe luogo una tragedia in cui persero la vita sedici insorti tra nobili e ufficiali, mentre altre cinque persone caddero nella repressione che seguì al comando del generale Nino Bixio La strage di Bronte avvenne nel agosto 1860: fu un eccidio di 16 civili compiuto da contadini a cui seguì la repressione da parte di un battaglione dell esercito meridionale guidato da Nino Bixio (nella foto), che fucilò 5 persone a distanza di qualche giorno. La rivolta esplose il 5 agosto, durante la festa di Santa Maria della Catena: ci furono saccheggi, incendi di decine di case, del teatro e dell archivio comunale. La caccia all uomo culminò nell uccisione di 16 persone tra nobili e ufficiali, inclusi il contabile e il notaio della Ducea, il notaio Ignazio Cannata che qualche settimana prima alla vista del Tricolore in piazza aveva avuto l ardire di pronunciare la frase: Pirchì non si leva sta pezza lorda?. A fronte dell allarme lanciato dal console inglese e dai nobili, il 6 agosto una colonna di uomini, al comando di Nino Bixio, accerchiò il paese, represse l insurrezione e arrestò alcuni capi della sommossa, mentre altri riuscirono a fuggire. Il tribunale di guerra, presieduto dal maggiore Francesco de Felice, in sole quattro ore giudicò 150 persone. L avvocato Nicolò Lombardo (che dopo l eccidio era stato acclamato sindaco) assieme ad altri quattro fu condannato a morte. La fucilazione avvenne all alba del 10 agosto. Alla luce di successive ricostruzioni storiche è appurato che Lombardo non fu responsabile degli eccidi. In seguito, Bixio confessò che quella era stata una missione maledetta e che la responsabilità era tutta del tribunale che aveva inflitto le pene capitali. Dopo Teano, Bixio sarà l organizzatore principale dei plebisciti per l annessione dell Italia meridionale al Regno di Sardegna. fä=appleå~ãéç=çá= ÅçåÅÉåíê~ãÉåíçÒ Çá=cÉåÉëíêÉääÉ iû~ëëéçáç=çá=d~éí~ Nonostante l inferiorità numerica e la minore disponibilità di mezzi, Francesco II e il suo popolo diedero una grande dimostrazione di coraggio contro i piemontesi Ottobre 1860, l Italia è ormai fatta. Al compimento dell unificazione manca ancora un tassello. Ad un ottantina di chilometri da Teano c è infatti un enclave borbonica che resiste strenuamente e non appare affatto decisa ad arrendersi: Gaeta. Il re Francesco II di Borbone si era frettolosamente rifugiato nella cittadina laziale già il 7 settembre 1860, all indomani dell insurrezione di Napoli divenendo da quel momento la sede del nuovo governo del Regno. L assedio, iniziato il 13 novembre, si protrarrà per ben 102 giorni; 75 di questi, la città di Gaeta li vivrà sotto il fuoco nemico. A fine mese i soldati borbonici sono anzi protagonisti di due sortite offensive vincenti che costringono i piemontesi ad arretrare. Ai primi di dicembre, all interno della piazzaforte si diffonde però un epidemia di tifo che inizia a mietere vittime sia tra i militari che tra la popolazione; ad esse bisogna poi aggiungere quelle dei bombardamenti piemontesi, divenuti progressivamente più intensi, fino a colpire anche obiettivi civili quali chiese, ospedali e case, allo scopo di abbattere il morale degli assediati e facilitare la caduta della città. La situazione non si sblocca. Gaeta sembra continuamente sul punto di cedere, ma gli assedianti non riescono a trovare l affondo decisivo. Cavour raggiunge un accordo segreto con Napoleone III: in cambio della cessione alla Francia di Mentone e Il 14 agosto 1861 a Pontelandolfo e Casalduni, due paesi oggi in provincia di Benevento, furono teatro di alcune delle più feroci rappresaglie perpetrate dai bersaglieri piemontesi. Una rappresaglia che costituì la vendetta per il massacro di una quarantina di soldati e carabinieri compiuto qualche giorno prima da una banda di briganti. Il 7 agosto 1861, una processione durante i festeggiamenti per il Santo Patrono di Pontelandolfo fu trasformata in insurrezione contro gli occupanti piemontesi. I ribelli saccheggiarono le locali caserme impossessandosi delle armi e delle munizioni; devastarono e bruciarono le case dei signorotti liberali filopiemontesi, alcuni dei quali furono barbaramente uccisi; incendiarono gli uffici comunali e le prigioni dopo averle svuotate. Per sedare la rivolta, furono inviati 45 bersaglieri e 4 carabinieri guidati dal tenente Bracci; 41 di loro, e lo stesso Bracci furono trucidati il giorno 11 agosto, soverchiati dal numero degli insorti. Il generale Enrico Cialdini (nella foto) ordinò Roccabruna, l imperatore procede all immediato ritiro delle navi da guerra straniere presenti in rada, che fino a quel momento avevano impedito l assedio da mare della roccaforte gaetana. Nel febbraio 1861 quindi il crollo degli assediati sotto gli incessanti attacchi dei piemontesi, che riescono nell intento di far esplodere i magazzini contenenti le munizioni delle artiglierie, causando l apertura di una breccia nei bastioni di protezione e provocando la perdita di oltre 7 tonnellate di polvere da sparo e circa 42mila cartucce da carabina e da fucile. Nel crollo muoiono 316 artiglieri napoletani e 100 civili. Francesco II firma la resa il 13 febbraio, a seguito della quale le artiglierie di entrambi gli schieramenti cessano le ostilità. f=ã~ëë~åêá=çá=mçåíéä~åççäñç=é=`~ë~äçìåá Le più terribili ritorsioni compiute dall esercito piemontese contro dei civili. Non si conosce ancora con precisione il numero dei morti dei due eccidi avvenuti nel 1861, a poche ore di distanza All indomani dell Unità d Italia furono allestiti in Piemonte veri e propri lager per ospitare quei soldati, fedeli ai Borboni o al Papa, che non intendevano aderire al nuovo Stato Dopo il 1861 i soldati fedeli al Papa e a Francesco II furono deportati in Piemonte. Ancora oggi non si sa quanti ne vennero imprigionati né, tantomeno, quanti di loro vi morirono di fame, di stenti, di freddo e di malattie tra il 1861 e gli anni successivi. Quella dei militari borbonici e papalini incarcerati dopo l Unità d Italia nei forti settecenteschi di Fenestrelle, in alta Val Chisone, ma pure a Lombardore, a San Maurizio Canavese e ad Alessandria, è stata per molto più di un secolo una pagina cancellata delle vicende del Risorgimento. Il 22 agosto del 1861 pur provati e affamati, i soldati napoletani tenuti a Fenestrelle tentarono una rivolta. Prepararono un piano d azione, ma vennero scoperti, subendo una dura repressione. Ai rivoltosi venne sequestrata anche una bandiera borbonica. In quel periodo, i napoletani detenuti nella fortezza erano mille, mentre altri 6mila erano ammassati a San Maurizio, sotto la vigilanza di due battaglioni di fanteria. A Fenestrelle, la calce viva distruggeva i cadaveri di chi non ce l aveva fatta a superare il rigore del freddo e a sopportare la fame. I più deboli, abituati al clima delle Due Sicilie, per la prima volta nella loro vita così lontani dalle loro terre di origine, crollavano. L ospedale della fortezza era sempre affollato e, nei registri parrocchiali, vennero annotati i nomi dei soldati meridionali deceduti dopo il ricovero in quella struttura sanitaria, per malanni dovuti alla rigidità delle condizioni carcerarie e per varie malattie contratte. Ma i nomi registrati non corrispondevano a tutti i prigionieri morti in quegli anni. Per motivi igienici ed essendoci difficoltà a seppellire i cadaveri, molti corpi vennero gettati nella calce viva in una grande vasca, ancora visibile, dietro la chiesa all ingresso principale del forte. pertanto la rappresaglia, inviando in quelle zone migliaia di bersaglieri coordinati dal generale De Sonnaz. All alba del 14 agosto una colonna di circa 500 bersaglieri guidata dal colonnello vicentino Pier Eleonoro Negri giunse a Pontelandolfo e fu attaccata da un gruppo di briganti i quali, dopo aver ucciso 25 uomini al seguito del Negri, si diedero alla fuga. Il colonnello Negri, invece di far inseguire e catturare i briganti che avevano ucciso i suoi uomini ed assicurarli alla giustizia, si mise all opera. Fatta circondare Pontelandolfo, dopo aver messo in salvo i pochi liberali che erano ancora rimasti in paese, diede ordine di incendiare le case, iniziando da quella dell arciprete. Gli abitanti, svegliati dai soldati piemontesi che penetravano nelle case per depredarle, si riversarono nelle strade ma furono trucidati dai bersaglieri. Molte giovinette furono stuprate sotto gli occhi dei genitori, prima di essere finite. Lo stesso trattamento subivano gli abitanti di Casalduni ad opera dei bersaglieri guidati dal maggiore Melegari. Il numero delle vittime non fu mai reso noto, ma secondo alcuni arriverebbe a 5mila innocenti.

7 12 marzo

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9 12 marzo 2011 PRIMO PIANO 9 La 275 sulla buona strada La mediazione politica sembra aver funzionato: a breve partiranno i lavori che renderanno sicuro il tragitto della SS. 275 da Maglie al Capo di Leuca. Niente viadotto e niente megarotatoria: gli ultimi 7 chilometri saranno a due corsie e affiancati da una pista ciclabile La strada della morte sarà presto resa inoffensiva. Con un accordo a sorpresa, proprio sul filo di lana, il Ministero e la Regione Puglia hanno trovato l accordo sul destino della 275, la famigerata arteria che collega Maglie a Leuca e che in questi anni è balzata agli onori delle cronache soprattutto per il numero di incidenti mortali che ne hanno insanguinato gli oltre 40 chilometri di lunghezza. Il 3 marzo scorso il Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto (nella foto a sinistra), ed il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (nella foto a destra), si sono incontrati a Roma puntando a sciogliere i nodi per la realizzazione dell importante infrastruttura alla presenza della vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone, dell assessore alla Mobilità della Regione Puglia Guglielmo Minervini, del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e del presidente dell Anas Pietro Ciucci. Il progetto di ammodernare la Statale 275 era stato definito nel 2004 proprio dall amministrazione capeggiata da Raffaele Fitto che aveva ottenuto dal Cipe 153 milioni di euro. L importante passo in avanti era stato compiuto però nel 2008 con l ottenimento di ulteriori 288 milioni di euro necessari per il completamento dei lavori. Ottenuti i soldi, le difficoltà non sono terminate: a causa dei disaccordi sulle modalità di realizzazione si è rischiata la perdita dei finanziamenti. Le diverse anime della vicenda si sono sfidate a colpi di carte bollate: da un lato chi, come il Governo e la Provincia di Lecce, propendeva per le quattro corsie integrali, dall altro chi, come alcune associazioni ambientaliste, per una strada parco a due corsie rispettosa dell ambiente. Il Consiglio di stato nel luglio scorso aveva accolto il ricorso presentato dalla Regione Puglia autorizzando il raddoppio fino a Gagliano del Capo. L ultimo tratto di poco più di 6 chilometri rappresentava il maggiore punto di disaccordo tanto da rischiare di far saltare tutto. Motivo del contendere la realizzazione di un poderoso viadotto e di una megarotatoria che avrebbero avuto un impatto ambientale notevole. La svolta proprio nei giorni scorsi per mettere la parola fine ad una vicenda senza pace: i lavori partiranno dalla zona di Melpignano e si concluderanno a Leuca, inclusi gli ultimi 7 Km. Nel tratto da San Dana al Capo non ci saranno né quattro corsie né viadotto, ma una strada a due corsie e una pista ciclabile. L incontro -ha dichiarato il ministro Raffaele Fitto- è stato molto positivo e ha permesso di scongiurare la revoca e la perdita delle risorse destinate alla realizzazione della Statale 275, importante infrastruttura per l intera Regione Puglia che rischiava di essere dimenticata. L impegno assunto nel corso della riunione dalle parti permette di superare il contenzioso in atto da tempo sull allargamento della Maglie-Leuca e quindi di completare i lavori nel giro di pochi mesi. L utile punto di sintesi raggiunto, che prevede la modifica degli ultimi 7 km, consentirà lo sblocco di 288 milioni di euro per l intero tracciato, evitando così di compromettere la credibilità delle istituzioni. Ultimo tassello la sentenza del Consiglio di Stato che dovrà esprimersi il 15 marzo prossimo sul ricorso di due associazioni assolutamente contrarie alle 4 corsie. rå=êáëìäí~íç=éçëáíáîç= É=ãÉííÉ=ÇÛ~ÅÅçêÇç=íìííá Dal centrodestra al centrosinistra il mondo politico salentino esprime all unisono grande soddisfazione All indomani dell accordo i commenti sono tutti all insegna dell approvazione: Il Ministro Fitto -ha sottolineato il presidente della Provincia, Antonio Gabellone- ha concluso un capolavoro politico che lo ha visto protagonista ininterrotto dal 2003 ad oggi. La mediazione politica e il ricorso alla ragione hanno superato ogni ultima frizione, ritenendo utile e fattibile la variazione progettuale. Che accontenta tutte le parti, fa cadere il fantasma del continuo ricorso alla Magistratura, non fa perdere i finanziamenti e fa realizzare il sogno soprattutto dei tanti salentini che hanno pianto su quella strada decine e decine di vittime, loro cari o amici. Soddisfatto anche il segretario provinciale dei Democratici, Salvatore Capone: Termina l inferno in cui erano piombati, da fin troppo tempo, i lavori di ammodernamento della Maglie-Leuca. L accordo sottoscritto a Roma rappresenta l atto culminante dell impegno della Giunta regionale e del Pd, che attraverso il lavoro profuso dalla vicepresidente regionale Loredana Capone, dall assessore Guglielmo Minervini e grazie alla tenacia dimostrata negli anni da tutti i livelli istituzionali del Pd in questa difficile battaglia, sono riusciti a garantire che la 275 vedesse finalmente la luce, garantendo comode e sicure condizioni di viabilità per raggiungere il Capo di Leuca e riuscendo al contempo a preservare intatta la bellezza mozzafiato dell estremo lembo del Salento e dell Europa. Campo Panareo, la sorte dei Rom nelle mani del Tar Il Tribunale Amministrativo si pronuncerà sull ordinanza di sgombero del dirigente Maniglio. Mentre le associazioni presentano ricorso e congelano il provvedimento, il Comune di Lecce valuta l ipotesi di acquistare roulotte usate e avviare una cooperativa di lavoro La questione Rom, per il momento, è congelata. Fino alla pronuncia del Tar di Lecce, infatti, l ordinanza di sgombero del campo sulla Lecce-Campi Salentina, redatta e firmata dal dirigente del settore Urbanistica del Comune di Lecce Luigi Maniglio, resta sospesa. Il Tribunale Amministrativo dovrà dire la sua sul ricorso presentato dalle associazioni di volontariato che, dopo essersi confrontate nel merito con il sindaco Paolo Perrone, hanno chiesto la sospensione del provvedimento comunale. Già depositato nei giorni scorsi, nelle ultime ore la copia dell atto è arrivata nelle mani dell architetto Maniglio e, di conseguenza, in quelle del primo cittadino che, prendendone atto, ora attenderà la sentenza. Le associazioni che seguono la vicenda e gli interessi dei Rom avevano dimostrato già diverse volte la loro contrarietà al provvedimento di sgombero. Nelle ultime settimane avevano anche preso parte alle riunioni programmatiche di Palazzo Carafa, alla presenza del consigliere comunale delegato ai Servizi Sociali Roberto Martella, del dirigente all Urbanistica e dei vertici dell Istituzione. In quelle occasioni, dinanzi agli amministratori e al dirigente di settore, si erano sempre fatte portavoce del disagio della comunità, che di lasciare le baracche al posto delle roulotte proprio non ne voleva sapere. Motivo per cui il termine inizialmente previsto per lo sfratto (il 25 febbraio) fu prorogato. E mentre Panareo, allo stato attuale, non si tocca, procede l iter per individuare una soluzione all emergenza sicurezza nel Campo. Vera priorità per il primo cittadino che, come ricordato più volte, ha tutto l interesse a risolvere la questione per il bene comune. Dopo una prima ipotesi, rigettata dai rappresentanti della comunità, e cioè quella di versare un contributo di 500 euro per ogni roulotte ignifuga destinata a nuclei familiari di quattro persone, se n è fatta strada un altra. La proposta è stata concordata venerdì scorso dalla Commissione intersettoriale, costituita da tutti i dirigenti del Comune e dai responsabili del Campo -ha spiegato il direttore dell Istituzione dei Servizi Sociali, Antonio Carpentieri-; l Amministrazione, secondo il verbale stilato, dovrebbe acquistare roulotte d occasione (non nuove), mettere in sicurezza il Campo e avviare una cooperativa di lavoro, utile a facilitare l integrazione sociale dei Rom. L ipotesi, ora al vaglio dell Amministrazione comunale, è stata anche discussa qualche giorno fa in Commissione Servizi Sociali e affrontata dai consiglieri comunali. Potrebbe essere un punto d incontro tra le parti, considerato che i Rom hanno sempre chiesto le case e il governo cittadino, dal canto suo, ha ribadito l impossibilità di realizzarle adesso. Bisogna considerare i tempi di costruzione e, soprattutto, la mancanza dei fondi per la realizzazione di quei 19 alloggi immaginati da un progetto che, seppur approvato dal Ministero, non è ancora stato finanziato. Un book fotografico del campo immortala le condizioni di cavi elettrici appositamente sradicati per l utilizzo abusivo dell energia e di buche scavate nell asfalto. Eppure, gli ultimi lavori risalgono a ottobre scorso, ha precisato il direttore che ha voluto ricordare come il sindaco e l Amministrazione siano dalla parte dei Rom e vogliano soltanto la loro sicurezza. Ecco perché urge intervenire. Ecco il perché di quel provvedimento estemporaneo che, per il momento congelato, riguardava 76 Rom con 26 minori al seguito, che avrebbero dovuto abbandonare le baracche, destinate a essere abbattute proprio perché insicure. Barbara Politi

10 12 marzo 2011 LECCE 10 Piazza Partigiani ancora nella bufera. Continua infatti il braccio di ferro tra l Amministrazione comunale e il Comitato spontaneo sorto nel quartiere che ora ha avviato una raccolta di firme da consegnare al sindaco Paolo Perrone (nella foto a sinistra). Il 23 marzo ci sarà il primo pronunciamento del Tar di Lecce sulla vicenda; in quella data i giudici stabiliranno se accogliere o meno la richiesta di sospensiva della delibera con cui il Comune ha stabilito la vendita della scuola di via Benedetto Croce. Solo successivamente si entrerà nel merito del ricorso presentato dal Comitato di Tutela di Piazza Partigiani e che ritiene del tutto illegittimo l atto dell ente. Di pari passo alla battaglia legale, però, la questione è pronta a sbarcare nel Consiglio comunale come richiesto dall opposizione cittadina. In quella sede saranno presenti anche gli abitanti del quartiere e non è escluso che l Amministrazione decida di anticipare il Tar, facendo un passo indietro e congelando la vendita della scuola. Almeno per il momento. Il primo cittadino aveva infatti garantito la propria disponibilità a subordinare l alienazione dell istituto scolastico alla volontà dei cittadini. Se non vorranno la riqualificazione del quartiere, lo lasceremo così com è. Ovviamente vorremmo capire come la pensano davvero -aveva detto il sindaco, prospettando una consultazione capillare- al di là delle possibili strumentalizzazioni politiche in corso. Intanto nel quartiere il dibattito non accenna a spegnersi e dopo che Perrone insieme agli assessori Attilio Monosi, Severo Martini e Gaetano Messuti, ha presentato il progetto di riqualificazione della piazza da finanziare con la vendita della scuola si è tenuta una nuova assemblea nella parrocchia La scuola della discordia Attesa per il 23 marzo la decisione del Tar di Lecce sulla vicenda della scuola di via Benedetto Croce, la cui vendita consentirebbe di finanziare la riqualificazione dell area. Intanto continua la protesta del Comitato di Tutela di Piazza Partigiani di San Giovanni Vianney. Questa volta a convocare l incontro sono stati i membri del Comitato che hanno chiesto aiuto a un gruppo di tecnici. Ad esaminare la questione dal punto di vista urbanistico è stato l ingegnere Raffaele Flaminio, curatore della perizia nel ricorso insieme al progettista Bruno De Vitis. Secondo Flaminio già oggi il quartiere non rispetta gli standard previsti dal Prg. Una proporzione che con l intervento voluto dall Amministrazione si sbilancerebbe ancora perdendo verde e servizi. Secondo l urbanista inoltre la somma ricavata dalla vendita della scuola e stimata sui 6 milioni di euro sarebbe oltre 10 volte maggiore a quella necessaria alla risistemazione della piazza, nemmeno mezzo milione. Ovviamente il quartiere è d accordo con la sistemazione e le piste ciclabili ed anzi la consigliera circoscrizionale Pd Lidia Faggiano ricorda come i fondi fossero già stati stanziati e riguardassero anche la scuola. Della stessa idea è il giudice Ines Casciaro che fa parte dei residenti e si dice convinta che la piazza vada sistemata ma senza imporre l equazione insensata con la vendita della scuola, anche vista la presenza di altre aree appetibili nei dintorni. Il nodo della questione resta infatti proprio quel bene strumentale, ovvero in uso per le funzioni proprie dell Amministrazione comunale, che Palazzo Carafa intende alienare. Aspetto centrale della battaglia legale del Comitato che nei prossimi giorni presenterà al Comune un nuovo documento contenente i dieci motivi per dire no al progetto, sottoscritti anche dai cittadini. Intanto il Comitato, che ha dalla sua anche l appoggio di alcune associazioni ambientaliste, sarà presente nel prossimo Consiglio comunale dove avrà dalla sua anche i consiglieri di opposizione. Poco prima dell assemblea di quartiere di martedì scorso ha fatto capolino il capo della minoranza di Palazzo Carafa, Antonio Rotundo. Ai lavori dell incontro era invece presente Carlo Salvemini (nella foto a destra). L ex consigliere comunale, tra i possibili sfidanti di Paolo Perrone alle prossime amministrative, ha parlato di tentativo maldestro, da parte della maggioranza comunale, di associare la vendita della scuola alla riqualificazione della piazza invece che agli interessi economici che gravitano sull area. È singolare -continua Salvemini- che l Amministrazione si sia presa la briga di produrre un progetto redatto da propri tecnici, mi chiede se fosse una libera interpretazione oppure l anticipazione di un progetto che un privato - magari già noto - ha già fatto pervenire all Amministrazione. Alessandra Lupo Da Chagall alle donne dell Unità, a Lecce la cultura è in fermento Nella città barocca la cultura si sposa con il turismo: la primavera si apre con la mostra del grande pittore russo e la 13esima edizione di Itinerario Rosa Il tessuto culturale leccese è in fermento. L imperativo delle amministrazioni locali è coniugare i tutti i modi l offerta culturale all accoglienza turistica. Come nel caso della città di Lecce che, per la primavera che è ormai alle porte, punta a promuovere le sue bellezze e conquistare il successo, in termini di numeri. Un nuovo traguardo segnato nella sfida del mercato turistico è la mostra Chagall, il segno dell anima (nella foto una dei quadri in mostra), approdata al Castello Carlo V dove vi resterà fino al prossimo 29 maggio, a disposizione dei visitatori provenienti da ogni dove. Il connubio, infatti, è stato studiato ad hoc: accogliere i viaggiatori, che sceglieranno il capoluogo salentino grazie all iniziativa Lecce capitale dei weekend non soltanto con il barocco naturalmente presente in città, ma anche con un apporto artistico di rilievo, come la mostra del grande pittore russo. Anche l allestimento non ha nulla d improvvisato: Contenuto e contenitore si compensano armonicamente, ha precisato il dirigente del settore Cultura Ninì Elia. Il biglietto d ingresso avrà un costo ragionevole di 5 euro che, ridotto per i gruppi e le scuole, diventa di due euro per i bambini, tale da consentire l accesso a tutti. La città barocca, finalmente, guarda con attenzione all arte moderna e contemporanea, e lo fa in due direzioni: informazione e formazione. In un territorio culturalmente attivo come quello leccese, in cui ricadono un Università e un Accademia delle Belle Arti, iniziare con Chagall è molto importante, ha detto il curatore della mostra e critico d arte Toti Carpentieri. Ritrovare i personaggi favolosi del sottosopra chagalliano nella fantasia del barocco leccese: sarà questo il percorso artistico che ispirerà i turisti in arrivo a Lecce nei prossimi tre mesi. La sfida è dura. Puntare sulla cultura, probabilmente, non ripaga nell immediato. La consapevolezza è dello stesso sindaco Perrone che, però, si è detto lungimirante: Se pensiamo che la città più visitata del mondo, secondo gli ultimi dati, è Orlando, capiamo che la cultura non è trainante e che i gusti sono in controtendenza -ha precisato il primo cittadino-; puntiamo tutto su Lecce capitale dei weekend. E proprio nel progetto dei weekend, rientra Itinerario Rosa, quest anno della durata complessiva di 45 giorni e dal gusto tipicamente femminile. È questa la novità dell edizione 2011: la rassegna comunale è dedicata al 150 anniversario dell Unità d Italia. Non solo. A differenza degli altri anni, abbiamo cercato di selezionare gli appuntamenti -ha dichiarato l assessore alla Cultura del Comune di Lecce, Massimo Alfaranoriducendo la durata della rassegna si è voluto dare spazio alla qualità. Presenti, come sempre, le associazioni (quest anno se ne sono raccolte una settantina) che creeranno momenti di confronto e riflessione, con un occhio particolare al ruolo che la donna ha ricoperto nell unificazione. Dalla cultura all imprenditoria, dall artigianato artistico alla tutela e valorizzazione del patrimonio, fino al lavoro domestico, l universo femminile sarà protagonista a 360. Un calendario fitto e variegato, con oltre 60 iniziative che, fra laboratori, convegni, mostre e spettacoli, coprirà i mesi di marzo e aprile (il programma è disponibile sul sito web L obiettivo è essere attrattivi durante i fine settimana -ha precisato Alfarano- per questa ragione il programma sarà inserito sul sito della Ryanair per l iniziativa legata ai weekend. Porte aperte alle turiste e alle visitatrici straniere, dunque, che proprio nella città barocca troveranno un tessuto culturale in fermento. (B.P.)

11 12 marzo 2011 LECCE 11 Integra Onlus e la sfida dell accoglienza A vent anni dai primi sbarchi albanesi, l associazione salentina tira le somme con gli stati Generali e il taglio del nastro della nuova sede leccese in programma il 14 marzo Otto anni di sfide, di conquiste e di risultati raccolti. È la storia di Integra Onlus che, nata nel 2003 dalla volontà della presidente Klodiana Cuka (nella foto), che raccolse un gruppo di persone che in comune avevano una provenienza diversa da quella italiana, oggi è un associazione punto di riferimento per la comunità salentina. Migliorare la vita degli immigrati sul territorio: è questa la mission di Integra che, dopo tanta strada fatta, tirerà le somme lunedì 14 marzo negli Stati Generali IntegrAzione per un cambiamento italiano, con il contributo del sottosegretario all Interno Alfredo Mantovano. Chi ha preso parte al progetto di Integra, condividendone gli obiettivi, raggiungerà Lecce. Ottima occasione per tagliare il nastro, alla presenza del sindaco di Lecce Paolo Perrone e del Presidente della Provincia Antonio Gabellone, dell arcivescovo metropolita Domenico D Ambrosio, dell abbadessa del monastero S. Giovanni Evangelista madre Benedetta Grassi, della nuova sede dell associazione, che avrà i suoi uffici in via delle Benedettine accanto all omonimo monastero e alle spalle delle Officine Cantelmo. Non solo. A far da cornice all evento, la mostra del giornalista del Corriere della Sera Vittorio Arcieri, dedicata ai vent anni dagli sbarchi albanesi in Italia, negli anni 90. Trenta scatti fotografici che testimoniano la storia, il racconto, i sacrifici del grande esodo. Due decenni, da quando gli albanesi per la prima volta ruppero la cortina di ferro, nel luglio del 1990, assediando le ambasciate straniere a Tirana. Nessuno può dimenticare le immagini della Vlora e delle altre navi che approdarono nei porti pugliesi. L insegnamento che Klodiana Cuka ha fatto suo e trasmesso agli altri, è che chi vuole crescere deve farlo attraverso un ponte ideale tra culture, un legame solidale tra due realtà diverse che si completano. Ognuno è artefice del proprio destino. Anche quei migranti che, con sforzo e tenacia, hanno lottato per ottenere il rispetto e la dignità: Questa è la mia consapevolezza e di tutti quelli come me. L Italia è il paese dell accoglienza interculturale e deve continuare su questa strada, ha concluso la Cuka, invitando a rivivere insieme questa pagina di storia italo-albanese. (B.P.) OR=~ååá=Çá=pÅìçä~=bÇáäÉ La Scuola Edile di Lecce compie un quarto di secolo: una garanzia di formazione nel settore delle costruzioni e di crescita per il nostro territorio La formazione non è acqua: lo dimostra la Scuola Edile di Lecce con i suoi 25 anni appena compiuti nei giorni scorsi, che si conferma un importante risorsa per il territorio in termini di formazione professionale nel settore dell edilizia. I numeri parlano chiaro, come è stato ricordato nel corso dei festeggiamenti tenutisi il 3 marzo a Lecce presso le Officine Cantelmo. Gli obiettivi perseguiti sono stati, nel tempo, quelli di dare risposte concrete ai tanti giovani che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro, di creare delle figure professionali competenti nel settore dell edilizia, di incentivare il restauro e il recupero delle antiche tradizioni come la costruzione dei muretti a secco, delle tipiche costruzioni a volta, del restauro della pietra leccese. In un momento così delicato -ha affermato Massimiliano Dell Anna, presidente della Scuola Edile-, così difficile per tutto il territorio, la formazione è un opportunità e rappresenta una chiave di svolta. Abbiamo registrato una forte crescita e partecipazione ai nostri corsi di formazione, tanto che le adesioni raggiungono oltre le mille unità e si svolgono più di cento corsi in un anno. La storia della Scuola Edile inizia a Lecce nel 1986, indirizzandosi su tre principali aree: formazione per tecnici, formazione per operatori, sicurezza e ambiente. Dal 1986 a oggi, l istituto di formazione ha attivato 216 corsi per un totale di ore, numeri dietro ai quali ci sono persone che, grazie ai corsi, hanno potuto trovare un lavoro stabile. Grande soddisfazione anche da parte dei rappresentanti delle istituzioni. La mia è una situazione particolare -ha commentato il sindaco di Lecce Paolo Perrone, facendo riferimento alla questione del filobus- chi segue l attività dell Amministrazione comunale sa che in questa fase il sindaco è contrapposto a una vertenza in un altro settore, nel quale secondo me, i risultati non sono stati raggiunti per mancanza di dialogo. Dialogo e collaborazione che, invece, c è nell ambito della Scuola Edile, fondamentale per un settore trainante del nostro territorio, come quello dell edilizia. La Scuola Edile, infatti, porta da sempre avanti proficuamente collaborazioni con enti pubblici e privati. (A.Leu.)

12 12 marzo 2011 MAGLIE Consiglio comunale a grande richiesta (della minoranza) L'opposizione consiliare ha stigmatizzato l'esigenza di una convocazione del Consiglio con all'ordine del giorno cinque punti e due interrogazioni ^=j~öäáé=ä~=äìåö~=ñéëí~= ÇÉä=qêáÅçäçêÉ 12 Tra le iniziative promosse dall'amministrazione comunale due giorni di festeggiamenti dedicati all'unità d Italia che coinvolgeranno gli allievi delle scuole magliesi Un Consiglio comunale al più presto: a chiederlo sono i consiglieri di minoranza di Maglie, firmatari di una richiesta di ordine del giorno e di un comunicato congiunto, in cui si chiede al più presto la convocazione dell organo decisionale del Municipio. Tra gli argomenti su cui sono incentrati i cinque punti e le due interrogazioni ci sono le determinazioni sul caso delle ballerine francesi, il cui mancato pagamento era finito al centro di una polemica politica, la vendita dell ex Foro Boario, il collaudo dell area mercatale, l accesso agli atti, l impianto di depurazione di San Sidero e i lavori allo stadio comunale. La necessità di affrontare i temi importanti per la città -si legge nel comunicato congiunto dei gruppi di minoranza- ci ha spinto a turbare la sonnolenza di quest Amministrazione, chiedendo la convocazione del primo Consiglio comunale dell anno. Ormai l Amministrazione convoca i Consigli quando proprio non se può fare a meno, perché si tende a non affrontare i problemi spinosi rimandando la convocazione, fino alle obbligatorie approvazioni di bilancio. La questione è abbastanza complessa secondo l opposizione: il Consiglio comunale è un dovere verso gli elettori. La mancata convocazione dell assemblea elettiva cittadina -commenta il capogruppo del Pd Raffaele Cesarinon mortifica soltanto i singoli consiglieri, siano essi di maggioranza o di opposizione. Mortifica soprattutto i loro elettori: i cittadini magliesi che hanno scelto, con il voto, le persone cui affidare la tutela e la cura degli interessi della collettività. Sono tante le questioni da affrontare con urgenza per il bene della città: rinviarle o, peggio, far finta che non esistano non serve certo a risolverle. Dal canto suo, la maggioranza spiega che non è che i problemi si stiano evitando, ma sono attualmente al vaglio delle commissioni, necessarie per i lavori del Consiglio stesso. Dovremo convocare il consiglio entro il 21 -spiega il sindaco Antonio Fitto-, ma probabilmente lo convocheremo prima. Le commissioni sono state al lavoro in questo tempo su tutte queste tematiche e soprattutto, in questi giorni, è al vaglio il regolamento edilizio. È meglio convocare il Consiglio dopo la fine dei lavori delle commissioni, per essere maggiormente efficaci e concludenti. (A.Leu.) L Unità d Italia raccontata dai ragazzi degli istituti scolastici magliesi. È questa la proposta culturale dell Amministrazione comunale, ben accolta da tutte le scuole della città per la celebrazione dei 150 anni dell Unità d Italia. Una ricorrenza importante, soprattutto per quello che rappresenta nello studio della storia da parte degli stessi studenti: la storia è maestra di vita ed è dagli sbagli del passato che dobbiamo costruire il nostro presente, per cui anche se la storia dell Unità si presta a differenti interpretazioni storiografiche, è importante che i ragazzi approfondiscano il tema per costruire ognuno il proprio pensiero critico sull argomento. Il 16 e 17 quindi ci sarà una lunga celebrazione pubblica, che prevede tra l altro un corteo di majorette, un esibizione di parkour (uno sport estremo che prevede salti e acrobazie spettacolari), performance teatrali sul Risorgimento, canti tradizionali delle guerre civili italiane dell 800, concerti delle band scolastiche, una rassegna di proiezione video a tema. Il tutto si svolgerà all aperto in piazza Aldo Moro e presso la galleria Francesca Capece. In quei giorni sarà inoltre visionabile la mostra di cimeli militari presso palazzo De Marco, aperta dal 10 marzo. L aspetto maggiormente positivo della manifestazione -spiega l assessore alla Cultura Rossano Rizzo, che da ex insegnante comprende più a fondo il ruolo importante giocato dalle scuole nell iniziativaconsiste nelle partecipazione responsabile di tutti gli istituti scolastici, che ciascuno a modo suo hanno fatto sì che la celebrazione abbia uno spessore culturale diffuso e anche una partecipazione sentita. L intera popolazione e le scuole partecipano sentitamente con proposte di notevole qualità. La commemorazione, però, non finirà qui dato che ci sono in cantiere, da parte dell Amministrazione, una serie di iniziative sul tema dell Unità che si svolgeranno per tutto il 2011, come la presentazione di libri che rappresentino anche il contraddittorio storiografico sulla questione meridionale, dando così voce anche a chi ha rivolto riserve sui modi con cui, soprattutto al Sud, si è realizzata l Unità d Italia. (A.Leu.)

13 12 marzo 2011 TRICASE POGGIARDO MARITTIMA 13 La fantasia protagonista con Tricasecomics 2011 Grande attesa in città per la presenza di ospiti nazionali ed internazionali alla terza edizione della manifestazione dedicata agli amanti di fumetti e cartoni animati TRICASE L Assessorato comunale alla Cultura e Politiche giovanili presenta il manifesto ufficiale della rassegna Tricasecomics 2011, prevista dal 20 al 22 maggio prossimi presso Palazzo Gallone. L interessante rassegna, giunta alla terza edizione, apre le porte al mondo dei games con tornei di Pes 2011 e dimostrazioni di Nintendo Wii, Ps3, Xbox360 Kinect, Nintendo 3ds e AR.Drone Apple. In questi mesi si è lavorato tanto per dare alla manifestazione un parterre di ospiti di spessore e di fama nazionale. Tra le novità di questa III edizione il disegnatore di Diabolik Giuseppe Palumbo, il disegnatore di Druuna Paolo Eleuteri Serpieri, Federica Salfo di Walt Disney, Giorgio Pontrelli di Eura Editoriale. Ospiti dell evento anche Enzo Troiano, disegnatore della Collana Wombat, Yoko Ippolitoni (Cip & Ciop), Paolo Di Girolamo, un monumento dell animazione italiana, un giovanotto di 83 anni che vanta diversi lavori. Tricasecomics 2011 si fregerà anche della presenza di un ospite del calibro di Yoshiko Watanabe, storica disegnatrice giapponese che ha collaborato con il padre del fumetto nipponico Osamu Tezuka. Presenti anche alcuni rappresentanti della casa di animazione I Deliranti di Pesaro, della Scuola Internazionale di Comics di Pescara e Walter Trono passato alla Star Comics. Ospite anche Mario Collino, in arte Prezzemolo, un pellegrino e girovago della provincia di Cuneo che raccoglie, parlando con le persone anziane, detti, proverbi, storie, canti e informazioni per realizzare in breve tempo, con il solo opinel (coltellino) e pochi altri attrezzi, molti giocattoli di altri tempi. Gradito ritorno della Cartoon Band dei Raggi Fotonici, di Domenico Rosa e di Gianfranco Tartaglia (in arte Passpartout). Resta un lungo e duro lavoro -spiega l ideatore dell evento, il consigliere comunale Pasquale Scarascia- premiato con un elenco di ospiti che daranno lustro a tutto il Salento. Abbiamo stretto una leale collaborazione con l assessore alla Cultura, Nunzio dell Abate per perseguire un obiettivo comune, rendendo l appuntamento il fiore all occhiello della città. Per le iscrizioni consultare il sito o Info: o alla Biblioteca Comunale (tel , mail: biblioteca.tricase@libero.it). (G.N.) rå~=ëíê~ç~=áå=ëáåìêéòò~ Riaperta ufficialmente la Provinciale che collega Poggiardo a Nociglia, dopo la conclusione dei lavori attesi per oltre vent anni POGGIARDO Nonostante un gelido vento di tramontana e un freddo pungente, lo scorso 8 marzo è stata ufficialmente riaperta la Strada Provinciale 159 che collega Poggiardo a Nociglia. Si tratta di un intervento programmato già nel 1989, ma che non venne mai realizzato per mancanza di fondi. Il taglio del nastro è avvenuto all imbocco di Poggiardo alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, dell assessore provinciale alle Strade Massimo Como e dei sindaci di Poggiardo e Nociglia, Silvio Astore e Giuseppe Fracasso; presenti anche alcuni sindaci di comuni limitrofi e gli assessori provinciali Silvano Macculi e Bruno Ciccarese. L intervento, costato circa 300mila euro, ha riguardato principalmente l adeguamento di due curve pericolose situate in un tratto lungo 1,2 km e la risistemazione della sovrastruttura che ha interessato altri 1,3 km; l opera ha previsto anche la realizzazione di una rotatoria in direzione Poggiardo - San Cassiano e il potenziamento dell impianto di illuminazione. Infine, si è provveduto all allargamento del primo tratto di strada a 9,50 metri (a fronte dei 6 metri precedenti), mentre la restante sezione conta adesso 8 metri di larghezza. Un importante traguardo non solo per l Amministrazione comunale di Poggiardo, che per anni ha sollecitato questi interventi, ma anche per i numerosi automobilisti che da ora potranno percorrere in maggiore sicurezza un tratto stradale intensamente frequentato e che in passato è stato anche scenario di drammatici e tristi episodi. Conclusione dei lavori accolta con soddisfazione dal primo cittadino di Poggiardo, che anticipa anche dei nuovi interventi: Finalmente, dopo più di vent anni, abbiamo conseguito un risultato per il quale abbiamo lottato con energia e costanza. Un impegno che continuerà grazie anche ai fondi che la Provincia investirà per altri interventi, come è emerso dall ultima Conferenza dei Servizi: tra gli altri, le due rotatorie in corrispondenza della nostra zona artigianale e dello snodo per Santa Cesarea e Castro. È doveroso ringraziare tutti i nostri tecnici che hanno lavorato in maniera eccellente, nonché il difensore emerito della Provincia Giacinto Urso, tra i principali sostenitori del progetto. Alessandro Chizzini få=êáåçêçç=çá=^åíçåáç=_çåå~ç~ãç È scomparso a Marittima un uomo che ha legato la sua vita alla patria e alla Marina Militare italiana MARITTIMA Proprio in occasione del 150 anniversario dell Unità d Italia, è venuta a mancare una delle figure che maggiormente ha amato la patria e creduto nei suoi valori. Antonio Boccadamo si è spento all età di 90 anni, a seguito di una vita spesa per la Marina Militare italiana. Arruolato durante la seconda guerra mondiale, è stato protagonista di memorabili operazioni sull incrociatore Vittorio Veneto e sul sommergibile Tazzoli. È stato il fondatore e presidente onorario della sezione dell Associazione Nazionale Marinai d Italia di Marittima, gruppo T. Tronci. Un uomo sempre tenace e difensore dei valori della Patria, noto col nome di Uccio non solo in paese ma anche nel vasto territorio salentino. Promotore a Marittima della realizzazione del monumento al marinaio in piazza Salvo D Acquisto, di un grande bassorilievo raffigurante la battaglia di Pantelleria, della sistemazione di un ossario ai Caduti di tutte le guerre e di una statua in bronzo della Vittoria alata, nonché di altre opere. Come non ricordarlo quando esaltava pubblicamente, nei discorsi ufficiali in occasione di manifestazioni civili e militari, le gesta delle battaglie navali, piccoli e grandi episodi di eroismo. Memorabili anche i suoi immancabili interventi in occasione delle feste del 4 novembre, dinanzi ai monumenti dei Caduti o dei Marinai, per evidenziare le azioni degli eroi del mare. Con voce profonda e altisonante,capacità oratoria, con precise citazioni storiche e di episodi personali riusciva a trasmettere a tutti i presenti forti emozioni, spesso commovendo le folle fino alle lacrime. Una figura, caratterialmente determinata, combattiva, che si è sempre spesa per il raggiungimento dei propri ideali e per la promozione di tanti giovani del paese, che hanno abbracciato poi la carriera militare, tanto esaltata dal compianto concittadino. Egli, nel lasciarci, ci ha ancora una volta stupito, facendoci ammirare nella sua camera ardente una immensa tela dipinta con l immagine della sua nave gloriosa Vittorio Veneto. Forse un monito a non dimenticare. (G.N.)

14 12 marzo 2011 CASARANO GALATINA 14 Storie di donne, dedicate all altra metà del cielo L iniziativa, in programma a partire dal 13 marzo, è organizzata dall Assessorato alle Pari Opportunità e si articola cinque incontri che avranno come protagonista la donna CASARANO Prende il via sabato 13 marzo Storie di donne, serie di cinque appuntamenti organizzati dall assessore alle Pari Opportunità Francesca Mariano (nella foto) che avranno come filo conduttore il gentil sesso. Nel pieno convincimento che tutte le energie, le professionalità, le ansie delle donne non si possano esprimere solo l 8 marzo -continua l assessore Mariano- è stato individuato un itinerario al femminile costituito da un calendario di eventi che prenderanno avvio nel mese di marzo e termineranno nel mese di aprile 2011 il cui filo conduttore sarà il 150 Anniversario dell Unità d Italia. Storie di donne nasce dall esigenza di rendere significativa di contenuti la festa dell 8 marzo. Quest ultima non può e non deve essere una mera celebrazione ma, piuttosto, una valorizzazione del ruolo sociale e culturale della donna apprezzata anche attraverso il recupero e la valorizzazione di alcune espressioni artistiche. Non a caso, utilizzeremo contesti di grande pregio storico ed architettonico della città e coinvolgeremo istituzioni e associazioni operanti sul territorio che, cogliendo lo spirito esclusivo dell assessorato alle pari opportunità, hanno dato il consenso a fornire un contributo artistico e culturale mirato alla realizzazione di un calendario di eventi finalizzati a mettere in evidenza le capacità e l impegno delle donne. Dopo l appuntamento iniziale della rassegna, previsto per il 13 marzo in Santi, dame e cavalieri, la musica nel Medioevo tra chiese e corti (presso la chiesa Madonna della Croce, alle 18.30), Storie di Donne prosegue il 19 con la presentazione del libro Quell amara Unità D Italia, incontro con l autrice Dora Liguori e la senatrice Adriana Poli Bortone (Liceo Scientifico Vanini, alle 10.30); il 25 marzo con Donne Articolate Liceo Docet (liceo classico Dante Alighieri, alle 10.30) ed il 2 aprile con Risorgimento in Rosa - due protagoniste dell Unità d Italia: Antonietta De Pace e Jessie White Mario e gli interventi dell analista di politica internazionale Massimo Ciullo e della giornalista ed esperta di pensiero politico femminile Rossella Bufano (Liceo Classico Dante Alighieri alle 10.30). Daniele Greco ^êêáî~=áä=éçäáòáçííç=appleîáöáäéò Più sicurezza davanti alle scuole e nei luoghi pubblici frequentati dai bambini grazie alla collaborazione tra Amministrazione comunale e Associazione Nazionale Polizia di Stato GALATINA Un progetto che darà maggiore serenità alle mamme e ai papà. Lo start up annunciato dal sindaco Giancarlo Coluccia, dall assessore alla Polizia Locale Antonio Garzia, dal presidente dell Associazione Nazionale Polizia di Stato, Mario Perrone, dal coordinatore del corpo di Polizia Locale, Domenico Angelelli. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Comune di Galatina e dalla locale sezione dell Anps fortemente voluto dell assessore alla Polizia Locale, ha la mission di garantire la sicurezza dei bambini e degli studenti. In sintesi la Polizia Locale e il personale dell Anps vigileranno all esterno delle scuole (in città e nelle frazioni) l ingresso e l uscita degli alunni, ma anche i luoghi pubblici normalmente frequentati da bambini, come ad esempio il parco giochi di Piazza Cesari. E non solo: sarà garantito il controllo di musei, chiese, insomma di quei luoghi che possono attirare le cattive intenzioni dei vandali. Lo slogan appuntato al petto? Associazione Polizia Vigile per strada vicino alle Scuole. Non serve la retorica per affermare che, sotto il bombardamento della cronaca nera il senso di insicurezza si dilata e serve una risposta alla paura di incappare in brutte situazioni o, peggio ancora, che ci incappino i propri figli. Non a caso l assessore Garzia ha ritenuto opportuno e inderogabile intensificare, su tutto il territorio comunale, iniziative di prevenzione. Il progetto è reso possibile grazie al supporto alla Polizia Locale da parte dell Anps, un Ente Morale che raggruppa il personale della Polizia di Stato in pensione, ma anche in servizio attivo. Tra le tante attività svolte dall associazione, prioritaria è quella di vigilanza nelle scuole per ostacolare lo spaccio di stupefacenti o le iniziative a sostegno dell ecologia e dell ambiente o per la tutela del patrimonio artistico. E l assessore Garzia non si è lasciata sfuggire l occasione, grazie alla disponibilità dell Anps, di prevedere incontri con i bambini per metterli in guardia sulle insidie di internet e con i genitori sulla sicurezza informatica, sul come viaggiare in rete ponendo attenzione ai siti porno e quelli dedicai alla pedofilia. Sono previsti incontri sull educazione stradale -un impegno che si è assunto Anps a livello nazionale per salvare la vita di tanti ragazzi- ma anche contro l uso di alcool e droghe. (M.M.)

15 12 marzo 2011 SAN CASSIANO 15 La tavola, la focara, la sagra: i riti di san Giuseppe a San Cassiano Il 18 e 19 marzo torna l appuntamento con le tavole di san Giuseppe, per un viaggio tra passato e presente nel segno della tradizione Anche quest anno, grazie alla puntuale laboriosità dei sancassianesi devoti al Santo e alla fattiva collaborazione delle associazioni coinvolte, l Amministrazione comunale farà rivivere le tavole e la loro festa, proponendo un percorso che si ripete ormai da 35 anni. Con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce e Unione dei Comuni Terre di Mezzo, i festeggiamenti in onore di san Giuseppe avranno luogo il 18 e 19 marzo a San Cassiano e sono il risultato di una lunga preparazione: nei mesi precedenti si procede alla raccolta volontaria di fascine di ulivo ricavate dalla potatura degli alberi, donate dalla cittadinanza e destinate ad essere bruciate nel tradizionale rito del falò o focara di San Giuseppe. In particolare, il 5 marzo ha inizio la raccolta del grano, dell olio, dei peperoni e di tutti i prodotti necessari per l allestimento delle tavole, il 12 marzo la cottura del grano stumpàtu per tutta la cittadinanza e in occasione della festa la preparazione dei piatti tipici (dalle pìttule al pesce fritto, dalla massa alla zuppa di peperoni e zucchine, dal grano stumpàtu cotto con metodo tradizionale al grano con i frutti di mare, alle tradizionali zeppole). La tradizione della focara affonda le sue radici in un passato non molto lontano, in cui i ragazzi di San Cassiano raccoglievano legna da ardere realizzando una serie di piccoli falò o focarèddhe in varie zone del paese; col tempo i falò divennero soltanto quattro, distribuendosi ciascuno per ogni rione del paese denominati Poggiardo, Zona, Vitrùgna e Padùli. Tale usanza era una sorta di gioco collettivo, che sollecitava rivalità ed emulazione e, allo stesso tempo, stimolava il senso di appartenenza e condivisione di un intera comunità. Da diversi anni a questa parte l Amministrazione comunale di San Cassiano ha preso in carico l organizzazione dell evento riducendo il numero dei falò ad uno solo, di grandi dimensioni, che viene acceso la sera della vigilia della festa ed arde per l intera notte del 19 marzo e parte del giorno successivo. Analogamente, la tradizione della sagra rappresenta l evoluzione dell uso invalso fra le famiglie di San Cassiano di organizzare nelle loro abitazioni le tavole o tàule di San Giuseppe, un pranzo per tre, cinque o sette, nove o tredici persone ispirato alla cultura dell accoglienza cristiana: gli invitati erano scelti tra le persone più povere del paese, in quell occasione venivano denominati simbolicamente santi e rappresentavano i familiari e i parenti di san Giuseppe. Da qualche tempo, l Amministrazione comunale in collaborazione con il Circolo delle donne di San Cassiano sta cercando di recuperare e ravvivare questa tradizione, impegnandosi ad allestire in occasione della sagra una bellissima tavola pubblica completa di tutti i piatti tipici, tradizionalmente in numero di 13. Questo il programma della festa: il 18 marzo, dopo l apertura del mercato di san Giuseppe (alle 19) e la benedizione (alle 20) della tàula allestita dalle volontarie del Circolo delle donne di San Cassiano all interno dell antichissima Cripta Basiliana situata al centro del paese e completa di tutti i piatti che la tradizione vuole, alle inizieranno i festeggiamenti con una spettacolare accensione della focara a cura della ditta Mega Fireworks di Scorrano. Per tutta la serata musica leggera e balli di gruppo con l orchestra Balera in piazza e dalle sarà protagonista la tradizionale pizzica salentina dell Antonio Amato Ensamble. Il 19 marzo è il giorno della ricorrenza religiosa e a partire dalle 18 avranno luogo i riti della Santa Messa nella chiesa di San Leonardo Abate in piazza Cito con la processione che percorrerà le vie del paese.

16 12 marzo Per segnalazioni: REDAZIONE DI BELPAESE via Gallipoli, Maglie.Le Tel./Fax: spettacolo a cura di Daniele Greco _ÉåîÉåìíá=áå=dáí~åáëí~åI=äç=ëí~íç áãã~öáå~êáç=çéá=oçã=ë~äéåíáåá Dilinò e Mascarimirì presentano il nuovo progetto costituito da uno spettacolo musicale, un cd, una mostra fotografica, un libro e da un docu-film. Ad aprile la prima tappa del tour Gitanistan è lo stato immaginario delle famiglie Rom salentine. È il nuovo progetto dei Mascarimirì, raccontato attraverso uno spettacolo musicale, un cd, una mostra di fotografie, un libro, un docu-film. Gitanistan, per dirla con Claudio Cavallo Giagnotti che dei Mascarimirì è l anima e base portante, e un cammino che ha per destinazione una nuova tappa verso quella tradinnovazione, che rappresenta il marchio di fabbrica del gruppo. Gitanistan versione cd è uscito ufficialmente l 8 marzo, e rappresenta il sesto lavoro in studio dei Mascarimirì. È stato registrato in Italia, Francia e Spagna ed il disco è il risultato di un lavoro durato due anni, periodo durante il quale il gruppo guidato da Claudio Cavallo Giagnotti ha raccolto suoni e parole per dare vita ad un affascinante cammino tra le musiche da danza del Mediterraneo che hanno subito influenze Rom. La casa di produzione è la storica etichetta che firma i progetti musicali di Mascarimirì, la Dilinò, ed il disco sarà distribuito da Anima Mundi, per una sinergia tutta rigorosamente made in Salento. Sarà l essenza musicale di Gitanistan a costituire l humus del nuovo tour, la cui data di partenza è prevista per il mese di aprile, con uno spettacolo live che si annuncia come una miscela di suoni a metà strada tra le sfumature tipiche da dance hall, quelle che si ascoltano nel Sound System, e la festa tradizionale del Salento arricchita dai battiti del tamburello e dalle ballate della pizzica. Con Claudio e Cosimo Giagnotti, Vito Giannone ed Alessio Amato, nel cd cantano e suonano gli ospiti Louis Pastorelli, Vincent Galassi, JeRome Fantino, Dje Baleti, Manu Theron, Arnaud FRomont, Sam Karpienia, Jagdish Kinnoo, Giuseppe Turco, Dario Stefanizzi, Simone Stefanizzi, Luigi De Pauli ed Anna Cinzia Villani. Un cast importante che contribuisce a rendere il lavoro dei Mascarimirì un progetto tradizionale, capace cioè di parlare con gli strumenti tradizionali di oggi, come il computer, i distorsori e le effettistiche, ma che non dimentica di valorizzare le voci, i suoni e i colori di una terra forte ed unica come il Salento. Un lavoro, questo -spiegano gli autori- che parte da una ricerca personale considerando le origini Rom dei fratelli Giagnotti ma anche culturale ed artistica, volta a scoprire le famiglie Rom salentine. Si approfondisce un particolare ed interessante rapporto che con il tempo è andato via via affermandosi sul territorio, con uno sguardo all estero. Alla base di tutto ciò, come collante, come elemento vivo e determinato, ci sarà la musica, da sempre protagonista e caratteristica dei fratelli Giagnotti. Il progetto è nato nel maggio di due anni fa quando, per iniziativa di Antonio De Marco, si diede inizio a una serie di attività di ricerca sul campo per capire come siano cambiati gli usi e i costumi delle famiglie Rom del Salento. Ed il materiale raccolto nelle interviste audio e video girate tra fiere e mercati, i racconti intimi ha permesso la realizzazione della versione docu-filmica di Gitanistan. Immagini, volti e suoni utili per indagare l aspetto storico, antropologico e musicale delle trazioni gitane della nostra terra. Panariello non esiste, ma fa tanto ridere L attore toscano porta sabato 12 marzo il suo esilarante spettacolo al Politeama di Lecce Nel provocatorio titolo Panariello non esiste c è tutta la dissacrante ironia di Giorgio Panariello, attore, regista e showman toscano che sabato 12 marzo approda al teatro Politeama con questo suo nuovo spettacolo che in giro per l Italia raccoglie consensi di critica e serate da sold out. Panariello non esiste, perché l attore si nasconde dietro una serie interminabile di personaggi e caratterizzazioni ormai classici, altri inediti, attraverso i quali l attore e regista toscano si è fatto conoscere ed apprezzare per la sua bravura artistica. Ai testi dello spettacolo, partito in tournèe nazionale il 27 dicembre scorso da Roma, contribuisce la nuova squadra che da poco collabora con Panariello, ovvero il team di autori composto da Sergio Rubino, Riccardo Cassini, Walter Santillo ed Alessio Tagliento. Tra i mille volti proposti, non mancano i classici di un repertorio che comunque non stanca mai nonostante le varie riproposizioni su larga scala (al cinema ed in tv). Le risate e le battute al vetriolo tipiche della comicità toscana saranno garantite dai vari Mario il bagnino, la Signora Italia, Merigo, il ricchissimo Naomo, l anziano Raperino e l inconfondibile Pr dalla acca aspirata. Info:

17 12 marzo appuntamenti_eventi_curiosità Giovedì 16 URBAN JUNGLE & CORTO MAGLIESE MAGLIE, Art Cafè - ore Si aprirà con La rapina, spot vincitore dell'ultima edizione di Corto Magliese per la Sicurezza Stradale, la serata dedicata al suo autore Hermes Mangialardo e alla fortunata serie TV Urban jungle, sulla fauna musicale-urbana. Interviene l'autore e la presidente locale dell'aifvs Eva Ruggeri, che presenterà il nuovo bando di Corto Magliese. Introduce Nuccia Refolo. Info: Sabato 12 I casi sono due CASARANO, teatro Fondazione Filograna ore 21 Teatro Diana con Carlo Giuffrè, Angela Pagano ed Ernesto Lama presenta questa sera al teatro della Fondazione Filograna la commedia I casi sono due di Armando Curcio, con musiche di Francesco Giuffrè e per la regia di Carlo Giuffrè. La commedia si snoda attorno alle vicende del barone Del Duca che, non avendo avuto figli dalla moglie, decide di cercarne uno illegittimo avuto in gioventù. Grazie all'aiuto di un improbabile investigatore lo trova in casa sua, dove lavora come cuoco. La commedia, ambientata negli anni '40, è accompagnata dalle indimenticabili musiche di Bixio quali Torna Piccina Mia, Vivere, Parlami d'amore Mariù. Info: SABATO 12 CHOCOLANDO LECCE, piazza Sant Oronzo ore 10/24 Il primo Tour italiano di Maestri Cioccolatieri Artigiani approda a Lecce, nel cuore della città. Oggi e domani una trentina di artigiani blasonati anche in concorsi a carattere internazionale proporranno le loro creazioni in cioccolato più golose e ardite, per la gioia di grandi e piccini. Info: INCONTRO CON PIETRO MENNEA LECCE, ex Convento dei Teatini ore Pietro Mennea, atleta italiano degli anni 70, sarà presente all'incontro odierno realizzato da S.F.I.D.A. Lecce presso l ex Convento dei Teatini di corso Vittorio Emanuele II, per promuovere una raccolta fondi finalizzata all'acquisto di un simulatore di guida per conducenti disabili. Info: STRADE MAESTRE/1 LECCE, Cantieri Teatrali Koreja ore Nella rassegna Strade maestre torna in scena la compagnia di casa dei Cantieri Teatrali Koreja, con Giovanni De Monte, Alessandra Crocco e Maria Rosaria Pinzetta impegnata nella messa in scena dello spettacolo Giardini di Plastica, premio speciale al XVI International festival di Isfahan. Info: DOMENICA 13 LUNEDI 14 DI TUTTI I COLORI NARDÒ, Centro servizi culturali e bibliotecari ore 16/19 Chiude questa sera presso la biblioteca del centro servizi culturali e bibliotecari del Comune di Nardò (ospitata in un ala dell ex convento dei Carmelitani) la mostra di illustrazioni per l infanzia dal titolo Di Tutti i colori con le opere di Daniela Cecere, Chiara Criniti e Gaia Guarino. Info: TEATRO IN TASCA LECCE, Cantieri Teatrali Koreja ore Per Teatro in Tasca, 16esima edizione del cartellone di spettacoli per grandi e piccini, sul palco dei Cantieri Teatrali Koreja oggi sale la compagnia Terrammare Teatro di Presicce. Interpretato dalla stessa autrice del testo nonché regista dello spettacolo Silvia Civilla va in scena Aroiris. Info: DEGUSTAZIONI SEMISERIE NARDÒ, Vite ore 21 Continua la programmazione 2011 della vinotecheria musicale Vite di Nardò con un cartellone di appuntamenti curato dal sassofonista Raffaele Casarano. Come ogni domenica, oggi tornano le degustazioni semiserie, appuntamento in cui il buon bere si incontra con la musica e le letture. Info: COLLETTIVA D ARTE CORIGLIANO D OTRANTO, galleria Caravaggio Prosegue fino a domenica 20 marzo la collettiva di arte organizzata dall'associazione culturale Uniti nell'arte presso galleria Caravaggio sita in via Alighieri n. 9. All importante mostra espongono Niccoli, Battista, De Salvatore, Donno, Chironi, Vizzino, Demanzo, Comi. Info: CORSI DI TANGO ARGENTINO LECCE, via Cavoti, 4 La Scuola di danza Bailadora organizza corsi di tango argentino per principianti ed intermedi curati dai maestri Alvise Foscarini e Eleonora Serra, tra i più apprezzati talenti del passionale ballo nel sud Italia. Le lezioni sono previste nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Info: QUESTO È IL MIO PAESE LECCE, piazzetta G. Carducci ore 9/13 e 16/19 Inaugurata venerdì scorso, prosegue fino al 27 marzo la mostra di pittura Questo è il mio paese, retrospettiva su Carlo Cego realizzata da Michele Affetti, Marinilde Giannandrea e Paola Iacucci L esposizione è ospitata negli spazi della chiesa di San Francesco della Scarpa di piazzetta Carducci. Info: MARTEDI 15 MERCOLEDI 16 GIOVEDI 17 VENERDI 18 CORSI MUSICALI MAGLIE, scuola di pianoforte Silence La scuola di pianoforte Silence impartisce un corso aperto a tutti coloro che vogliono approfondire lo studio della musica. Sono previste quattro lezioni al mese. Avrà inizio oggi presso la Scuola di Pianoforte Silence in via Roma n. 147 a Maglie e terminerà il 27 giugno. Info: CINEFORUM 2011 MELISSANO, cineteatro Aurora ore 20 Per la rassegna Cineforum 2011 organizzata al cineteatro Aurora dall Amministrazione comunale del posto con la collaborazione di Libera Srl oggi è in programma la proiezione del film diretto da Ferzan Ozpetek Mine Vaganti. Tra gli interpreti, Riccardo Scamarcio e Lunetta Savino. Info: SELEZIONI REGIONALI ITALIA WAVE BAND SQUINZANO, Istanbul Cafè Proseguono le selezioni regionali per l Italia Wave Band. Da oggi fino a sabato 16 marzo le band leccesi si contenderanno il passaggio alla finale nazionale in programma dal 14 al 17 luglio a Lecce. Sul palco saliranno 16 gruppi salentini votati al rock. Info: LA MUSICA, LA STORIA E CHI LA SCRIVE LECCE, Officine Cantelmo ore 17 Termina oggi il ciclo di seminari La musica, la storia e che la scrive dedicato alla critica musicale e realizzato nell ambito dell Officine della Musica. In cattedra, per la lezione conclusiva della manifestazione, Gianpaolo Chiriacò. L ingresso è gratuito, inizio alle 17. Info: IL TRICOLORE IN CORSA PORTO SELVAGGIO, parco Palude del Capitano ore 9 Per celebrare i 150 anni dell Unità d Italia, l associazione culturale e polisportiva Messapia organizza una passeggiata podistica amatoriale in un circuito, chiuso al traffico, all interno del Parco Naturale Regionale Porto Selvaggio - Palude del Capitano con ritrovo alle 9. Info: MUSIC WINE AWARDS NARDÒ, Vite ore 21 Per il giovedì il programma della vinotecheria musicale Vite di Nardò riserva il gioco a premi Music Wine Awards. Animato dai dj resident Max Baccano e Fabio Marzo, il gioco metterà in competizione il pubblico presente e premierà due musicisti che si sfideranno a copi di note. Info: GLI INCONTRI DI GECOS UGGIANO LA CHIESA Nuova tappa nell ambito delle attività culturali del 2011 programmate dall associazione culturale Gecos - Geografia Ecosostenibilità Sviluppo. L escursione scientifica in viaggio-studio di questa settimana avrà per tema le tavole di San Giuseppe, con meta la cittadina di Uggiano La Chiesa. Info: STASERA È DI TEATRO GALUGNANO, Dancing Days ore L attore e regista salentino Salvatore Della Villa, nell ambito della rassegna di spettacoli Stasera è di teatro propone presso il Dancing Days di Galugnano lo spettacolo Blu Gang Bang con Stefano Schiattone e Carmine De Giorgi. L iniziativa è curata dal Comune e dal Teatro Mascaranu. Info: NOTE CELTICHE LECCE, Joyce ore 22 Atmosfere e sfumature celtiche questa sera al wine bar Joyce di Lecce. Ciccio Bianco, Valerio Fusillo, Massimo Bonuccelli e Lello Patruno sono i musicisti che insieme fanno la sinergia della band Va fanfolk. Il gruppo esibisce in un concerto dal vivo tutto il sound della vecchia Britannia. Info: LA BAJADERA IN SCENA LECCE, teatro Politeama Greco ore La Camerata Musicale Salentina organizza al teatro Politeama Greco una serata interamente dedicata all operetta. In scena La Bajadera, compagnia italiana di operette che si esibisce accompagnata dalle musiche originali del genio viennese di Emmerich Kalman. Sipario alle Info: GIOVEDÌ D AUTORE AL MANZONI CASARANO, cineteatro Manzoni ore 21 Per la rassegna-cineforum Giovedì d Autore questa sera (spettacolo unico alle 21) si proietta il film di James Ivory Quella sera dorata. Nel cast della pellicola figurano, tra gli altri, Anthony Hopkins, Laura Linney, Charlotte Gainsbourg, Omar Metwally e Hiroyuki Sanada. Info: STRADE MAESTRE/2 LECCE, Cantieri teatrali Koreja ore Il Teatro delle Albe di Ravenna presenta ai Cantieri Teatrali Koreja di via Droso Rumore di acque, seconda tappa di un trittico di spettacoli a cura di Marco Martinelli, Ermanna Montanari e Alessandro Renda. Sullo sfondo Mazara del Vallo, simbolico luogo di frontiera e punto di partenza. Info:

18 12 marzo

19 12 marzo sport a cura di Pasquale Marzotta Obiettivo salvezza, Fabiano: Fondamentale battere il Bologna Non si può più sbagliare. Domenica arriva il Bologna ed il Lecce è chiamato all impresa della conquista della vittoria per la permanenza in serie A. Il vantaggio di punti dei giallorossi sulla zona retrocessione si è annullato nelle ultime due giornate e non può essere vissuto come una causa di preoccupazione. Ora Giacomazzi e soci Il difensore brasiliano è ottimista e suona la carica in vista della sfida casalinga che mette sul piatto punti-salvezza per il Lecce contro il Bologna, ormai virtualmente salvo sono terzultimi insieme al Cesena, con un punto di ritardo da Catania e Parma, -3 dalla Sampdoria (in piena crisi con l avvicendamento tecnico di Cavasin per Di Carlo) e -4 dal Chievo. Tutto ciò ci può stare quando mancano dieci gare al termine del campionato. Ed i salentini non si possono allarmare più di tanto per una gara contro la Roma persa al 90 su calcio di rigore. A parte la mancata conquista di punti contro la squadra di Montella, ai giallorossi di De Canio va dato atto di aver lottato con caparbietà ed impegno soprattutto nel secondo tempo. La corsa alla salvezza può esserci solo se il Lecce vuol lottare. Poi ci possono stare gli errori, perchè non bisogna dimenticare i limiti palesati dall organico giallorosso. Ma va segnalato che nel secondo troncone della classifica il miglior attacco per l obiettivopermanenza è vantato da Lecce e Bologna (ambedue a segno con 31 reti). Tutte le nostre attenzioni sono rivolte alla gara di domenica contro il Bologna, dove sarà fondamentale muovere la classifica -afferma il difensore del Lecce Fabiano (nella foto)-. Siamo rientrati in zona retrocessione, ma sappiamo benissimo, dall inizio del torneo, che ci sarebbe stato da lottare fino all ultima giornata. Venerdì scorso siamo stati puniti da un episodio sfortunato al 90 minuto, però, stavamo facendo bene. Nella seconda frazione non abbiamo sofferto gli attacchi della Roma. Poi il centrale sudamericano sottolinea le virtù del gruppo giallorosso: Nel corso di questo campionato abbiamo già dimostrato di saper uscire dai momenti di difficoltà. Siamo una squadra che ha carattere ed un gruppo molto forte. Tutti siamo importanti per questa squadra, il gruppo è la nostra forza. Il calendario? Io, per mia abitudine, vedo solo di gara in gara: ora c è il Bologna e dovremo pensare solo a questo confronto. Se nella lotta possono rientrare Parma e Sampdoria? Oggettivamente sono squadre costruite per altro tipo di campionato e, certamente, non sarà facile neanche per loro. Anche se siamo in questa posizione di classifica, sono fiducioso e ottimista, perché credo in questo gruppo ed in questa squadra. E c è anche l asta di beneficenza. Dall 8 al 15 marzo infatti sono all asta su ebay le maglie di Benassi, Jeda, Di Michele, Chevanton e Giacomazzi. Il portiere giallorosso Massimiliano Benassi è testimonial della Federazione Nazionale Diabete Giovanile Onlus e della Fondazione Progetto Vita Onlus. Il ricavato delle aste andrà in parte al Progetto di Ricerca denominato Nuove strategie terapeutiche sul trattamento del Diabete Millito di tipo 1, progetto elaborato dal professor Casa con l aiuto dei Laboratori Rita Levi Montalcini dell Università di Tor Vergata, e in parte ai Progetti della Fondazione Progetto Vita Onlus. Chi vorrà partecipare alle aste, si potrà collegare sul sito ewuserpage&userid=fdg-onlus. id=applefåíéê=ä~äóò=îáååé= áä=çéêäó=çá=jáä~åç= É=íêáçåÑ~=~=d~ääáéçäá I piccoli nerazzurri battono il Milan campione in carica e centrano il successo per la terza volta della storia del torneo internazionale ionico Per la quarta edizione di fila il trofeo del torneo internazionale di Gallipoli va in bacheca a Milano. E l Inter a consacrarsi vincitrice dell ottava edizione della kermesse salentina riservata al torneo Esordienti. Vago e Nouman firmano il successo dei nerazzurri (2-0) nel derby con i campioni in carica del Milan. Ecco i vari premi consegnati. Capocannoniere: Opoku (Inter) 9 reti. Miglior portiere: Whiteman (Tottenham). Miglior difensore: Kudriajtsev (Zenith) e Carrozzo (Lecce). Miglior centrocampista: Gianfagna (Pomezia). Miglior attaccante: Modic (Milan). Premio fair play Mario Stasi Panathlon Club Lecce: Como. Premio difesa: Los Aromos. Premio attacco: Sud Tirol. Memorial Mario Caputo Premio alla Carriera: Nadir Vasyli (Sokolyata). Premio Fedeltà: Antonio Marchio (Capo Area Tecnica Juventus). Premio Coppa S.Maria di Leuca: Inter. Premio Miglior Pubblico: Lucerna. Premio Simpatia: Edwards (Tottenham) e Atletico Roma. Premio Miglior Tecnico: Valerio Rubagotti (Como). Giocatore più giovane: Matviykiv (classe 2000 Sokolyata). Miglior Arbitro: Mariangela Ricchiuto. Premio Speciale: Eliamon Suobo (Agente Fifa). Premio Speciale: John Godwin Obinna (Gallipoli Football 1909). Albo d oro: 2002 Bari, 2003 Juventus, 2004 Juventus, 2005 Inter, 2007 Inter, 2009 Milan, 2011 Inter.

20 12 marzo 2011 SPORT 20 ATLETICA a~åáéäé=dêéåç=åçåèìáëí~=ä~=ëì~=éêáã~=ñáå~äé=éìêçéé~=~=m~êáöá Daniele Greco continua a sorprendere tutti. Il triplista di Galatone delle Fiamme Oro ha conquistato la sua prima finale agli europei indoor assoluti di Parigi. Una conquista davvero straordinaria che alla fine ha caratterizzato come un peso psicologico la prova nell'atto finale di domenica, dove ha chiuso all'ottavo posto. Il salentino, campione europeo under 23 in carica di salto triplo, ha conquistato la qualificazione alla finale con la settima prestazione europea di 16,75 metri (migliore personale stagionale ma lontano dal suo record di 17,20 metri). Si tratta di un risultato storico per Greco, che ora punta a difendere il titolo continentale giovanile nella prossima estate a Ostrawa (Repubblica Ceca). L'Italia under 17 colora d'azzurro il Salento Si concluderà il 14 marzo la fase Elite del campionato europeo Uefa. Sui campi di Nardò, Casarano e Lecce gli azzurrini cercano la via per le finali in Serbia a maggio CALCIO Il tacco d Italia si è vestito d azzurro. La fase Elite del campionato europeo Under 17 di calcio Uefa, vedrà gli azzurrini nella provincia di Lecce impegnati nel Gruppo 1, in cerca dell unico posto-qualificazione alle finali di maggio in Serbia. Il mini-torneo vedrà le sfide contro Scozia, Repubblica Ceca e Slovacchia sui campi in erba naturale degli stadi di Nardò, Casarano e Lecce. Non mancano le iniziative collaterali come la cerimonia di consegna delle borse di studio nel progetto Sport-Cultura nella sala conferenze dell Ateneo, alla presenza del rettore Domenico Laforgia e con la partecipazione, tra gli altri, dell ex centrocampista del Milan Demetrio Albertini (attuale vice presidente della Figc) e del campione del mondo 82 Giancarlo Antognoni, oltre a tutto lo staff tecnico della Juventina. I due premiati sono: Andrea Munno, bomber della stagione 2009/2010, laureatosi in Scienze Politiche, e Alessio Spada, studente della Facoltà di Economia (ambedue tesserati per la Juventina Lecce). Questo il programma completo del girone con le gare in programa alle 15: 9 marzo, Slovacchia-Repubblica Ceca (stadio Giovanni Paolo II di Nardò) e Italia-Scozia (stadio Capozza di Casarano); 11 marzo Italia- Repubblica Ceca (Nardò) e Scozia- Slovacchia (Casarano); 14 marzo Repubblica Ceca-Scozia (Casarano) e Slovacchia-Italia (stadio Via del Mare di Lecce). Ed ecco i 18 convocati dal ct Pasquale Salerno. Portieri: Cragno (S. Michele Virtus), Lezzerini (Fiorentina). Difensori: Akrapovic (Reggina), Cianci (Reggina), Conti (Atalanta), Murru (Cagliari), Piana (Sampdoria), Rugani (Empoli). Centrocampisti: Capezzi (Fiorentina), Emmanuello (Juventus), Fornito (Napoli), Gatto (Torino), Piredda (Cagliari), Tassi (Brescia), Verre (Roma). Attaccanti: Abbracciante (Parma), Gragnoli (Ascoli), Maggio (Stoccarda). Tutto pronto per la Mezza Maratona Trofeo Aeronautica Militare Il 20 marzo andrà in scena la seconda edizione della competizione organizzata dall'asd Grecia Salentina di Martano e dal 32 Gruppo Radar Aeronautica Militare di Otranto I Salento Dragons come un rullo compressore Nell ultima giornata del campionato italiano di football a 9 i salentini hanno travolto i calabresi dell Achei Crotone per 12-0 ATLETICA LEGGERA È partito il conto alla rovescia per la seconda edizione della Mezza Maratona Terra d Otranto, nonché Trofeo Aeronautica Militare. La manifestazione, dal percorso di 21,097 km, è organizzata dall Asd Grecia Salentina di Martano e dal 32 Gruppo Radar Aeronautica Militare di Otranto ed è in programma domenica 20 marzo, con la partenza fissata alle 9.30 dal Lungomare degli Eroi di Otranto. Alla sfida possono partecipare atleti maschili e femminili per le categorie Assoluti, Masters ed Amatori (tesserati per le società pugliesi della Fidal). Il regolamento completo si può consultare sul sito ed ai primi 600 iscritti sarà garantito un gilet antivento. L iniziativa ha lo scopo di veicolare e consolidare il sentimento della solidarietà e della compartecipazione. Infatti, il fine di tale evento è quello di devolvere il ricavato derivante dalle iscrizioni degli atleti e dai contributi volontari di numerose aziende salentine, all Associazione Genitori Onco-ematologia Pediatrica di Lecce (A.G.O.P.). FOOTBALL AMERICANO Nella terza giornata del campionato italiano di football a 9, i ragazzi del Salento Dragons sono riusciti ad imporsi con perentorietà sugli ostici avversari dell Achei Crotone. Ciò che più rende orgogliosi e raggianti gli atleti, lo staff tecnico e societario, è stato l aver conseguito la vittoria a fronte di avversari mai comodi da affrontare, in quanto ostici e coriacei. Inoltre, per i Dragons si tratta della seconda vittoria consecutiva dopo l affermazione contro gli Spartas Taranto. Stavolta la vittoria è giunta tra le mura domestiche del Comunale di Monteroni, col terreno di gioco davvero ai limiti della praticabilità. Il risultato finale di 12-0 non ammette scuse o attenuanti di sorta per gli ospiti calabresi, mente ha reso raggianti i coach Nigro, Leuzzi e Vitale. È piacevole rammentare, come i Dragons abbiano fruito di un tifo caldo, folkloristico e organizzato, soprattutto grazie alle scatenate Dragonettes, vere e proprie cheerleaders di casa nostra. Dopo aver conseguito questa vittoria, i Salento Dragons si portano al secondo posto nella classifica del girone Sud B, in solitario. Il tutto, grazie anche all involontario aiutino dei cugini dei Patriots Bari, affermatisi anch essi sugli Spartans. Ma adesso tutti concentrati sul prossimo match di Bari, che potrebbe già essere rivelatore in chiave playoff. L atmosfera che si respirerà al Delle Vittorie sarà sicuramente tesa per chi scenderà in campo. Si tratta sempre di un derby e i derby, si sa, vanno semplicemente vinti. Sempre a proposito di tifo organizzato, è certa la presenza delle sopracitate Dragonettes che, attraverso il loro incessante incitamento, potrebbero garantire quella motivazione in più di cui i ragazzi non possono, forse, più farne a meno. (F.C.)

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