L errore nel processo di apprendimento Corso allenatore di primo grado. Relatore : Roberto Romani

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1 Corso allenatore di primo grado Relatore : Roberto Romani

2 Parliamo di ERRORE L ERRORE possiamo definirlo in diversi modi : - Allontanamento dalla verità, una azione svantaggiosa. - In metrologia la differenza tra il valore della grandezza e il misurato - In ambito sportivo consiste in ogni deviazione o differenza rispetto al modello o alle indicazioni da seguire tale da ridurre il rendimento del gesto tecnico

3 Parliamo di errore L errore nell esecuzione del gesto tecnico non deve essere considerato come una situazione discriminante o una grave colpa. È al contrario uno strumento didattico fondamentale per imparare

4 Cause dell errore 1 ) mancanza o carenza di comunicazione : - Non ha visto - Non ha capito - Spiegazione insufficiente - Spiegazione troppo difficile

5 Cause dell errore 1 ) mancanza o carenza di comunicazione : - Non ha visto - Non ha capito - Spiegazione insufficiente - Spiegazione troppo difficile

6 Cause dell errore 2 ) stato emotivo dell allievo : - Motivazione eccessiva - Paura del giudizio - Eccessiva sensibilità

7 Cause dell errore 3 ) inadeguatezza del compito : - Troppo facile - Troppo difficile

8 Cause nel processo di Cause dell errore 4 ) stato fisico : - Affaticamento - Malessere

9 Cause dell errore 5 ) lacune : - Difficoltà nel processo di assimilazione, cioè l atleta ha una errata immagine del movimento ; ha sensazioni e percezioni imprecise che gli danno informazioni incomplete

10 Definizione di correzione - Azione di eliminazione dei difetti/errori da qualcosa ( al fine di migliorarla ) - Ogni metodo adeguato usato per eliminare l errore in un movimento

11 Modalità di intervento Devo porre molta attenzione a : - Osservazione ( sussidi ) - Individuazione delle priorità - Conoscenza della struttura fondamentale - Conoscenza approfondita della tecnica ( modello di prestazione )

12 Saper osservare : Modalità di intervento - l osservazione è la base di ogni sapere : per apprendere a ben ragionare si deve apprendere a ben osservare ( J.J. Rousseau ) - Quindi osservare significa ragionare con efficacia su : cosa osservo? Da quale posizione? Quante volte? Con quali mezzi e sussidi ( la video analisi )?

13 Modalità di intervento Conoscenza da parte dell insegnante del modello prestazionale di riferimento La riproduzione di base del principiante e la tecnica propria del campione va osservata e valutata nel rispetto della logica che pretende la progressività del miglioramento Conoscenza della priorità ( strutture fondamentali ) del modello Allenamento a riconoscere il modello e le sue priorità in pratica

14 Modalità di intervento Nel processo di correzione, la logica di intervento è sulle cause per modificare gli effetti e non viceversa. Intervenire sugli effetti significa intervenire senza efficacia : se l area che condiziona la cattiva esecuzione di un gesto è quella affettiva, la proposta di una soluzione che riguardi la sfera motoria risulta inutile se non controproducente

15 Principi metodologici 1) Correggere SEMPRE un solo errore per volta 2) Scegliere FORME di CORREZIONE razionali ed evidenti ( esplicite ) 3) CORREZIONE e RINFORZO devono procedere di pari passo ( correzione non un rimprovero ) 4) INDIVIDUARE L ERRORE ( forse la numero 1!?!?!? ) 5) Dare priorità alla correzione dell errore PRIMARIO o PRINCIPALE 6) Consolidare con l esercitazione la correzione riuscita 7) Usare e non abusare della correzione

16 In quanti modi si corregge? In modo diretto : gli errori compiuti vengono mostrati e spiegati immediatamente, con la proposta di azioni per tentare di modificare l esecuzione nella successiva ripetizione In modo indiretto : si utilizzano mezzi esterni che agiscono sull allievo ( attrezzi, modificazione delle resistenze, delle sensazioni ) In modo coerente con lo stile di insegnamento sia esso prescrittivo o ecologico ( euristico )

17 Tappe della correzione 1 ) Constatazione dell errore ( devo saper valutare gli errori tecnici ) 2 ) Identificazione dell errore : - Sensazione dell atleta e visione dell azione motoria 3) Determinazione e valutazione analitica che consente di scegliere i mezzi per la correzione o compensazione 4 ) Conoscenza delle cause

18 Chi corregge cosa??? L azione correttiva dell insegnante : deve conoscere nel dettaglio la tecnica che vuole insegnare ( modello prestazionale ), deve sapere da dove si osserva meglio l esecuzione, conoscendo gli errori più frequenti, prevenendoli quando possibile. L azione autocorrettiva degli atleti : l allievo deve sapersi percepire ( deve essere indotto alla ricerca e consolidamento del sé ), trasformando sensazioni in informazioni consapevoli, collegando le informazioni verbali che riceve con le sue informazioni sensoriali cinestesiche.

19 Come si individua l errore Esecuzione delle tecniche : legato all incremento della velocità della palla e/o sequenza situazionale il ritmo di gioco incide significativamente come PRIMA determinante dell errore tecnico legato al numero delle variabili situazionali implicate la complessità situazionale, incidente sulla funzione percettiva come SECONDA determinante dell errore tecnico legato al ritardo percettivo la difficoltà di percezione attentiva sequenziale dei punti di riferimento corretti come TERZA determinante dell errore tecnico

20 Come si individua l errore legato ai criteri di organizzazione e di distribuzione delle competenze individuali nelle aree di conflitto in campo conoscenza dei criteri di attribuizione delle competenze individuali nel sistema di gioco

21 L errore nel processo di Come si individua l errore Inoltre possiamo far notare : - osservazione di come il giocatore esegue il gesto richiesto - confronto tra OSSERVAZIONE e MODELLO di esecuzione tecnica che si vuole attuare - cause e ricerca dell errore principale Analizzare BENE la correzione da fare e proporla solo quando si è sicuri di ciò che si dice. In presenza di più ERRORI correggere il prioritario

22 La concretezza è fondamentale : un esempio in video Osservo Raffronto ed individuo Correggo

23 Scelta del tempo correggere alla FINE del GESTO e PRIMA della SUCCESSIVA RIPETIZIONE 1) Non durante la fase-play 2) Parlare durante l esecuzione provoca interferenze al GESTO ( utile al perfezionamento ) 3) Dopo 20 la correzione è inefficace Quante volte??? SEMPRE!!!!!!!!!!!

24 RINFORZO solo positivo un atleta non sbaglia apposta ( quindi attenzione alle punizioni ) punizione = solo per creare STRESS ( relativa alla situazione allenante del momento )

25 bibliografia Andrea Campara CONI - Scuola dello Sport FIN Trento Schmidt R. Apprendimento motorio e prestazione Soc. Stampa Sportiva Roma 2000 Weinewck J. L allenamento ottimale Calzetti e Mariucci 2001 Pesce C. Insegnamento prescrittivo ed euristico SdS n

26 Grazie per la cortese attenzione Roberto Romani

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