1. Parte informativa
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- Simona Spano
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1 M.P.I. - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL PIEMONTE PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: FORMULARIO UNICO DI PRESENTAZIONE a.s. 2007/ Parte informativa 1.1 Dati dell'istituto scolastico Dati anagrafici dell'istituto scolastico Codice Istituto Codice fiscale Intitolazione Via Città CAP Telefono Fax Dirigente Scolastico Dati relativi all'ultimo anno scolastico N. sedi (centrale + sezioni staccate) N. classi N. totale allievi iscritti Dati del conto corrente Banca o Ufficio postale Numero e indirizzo agenzia Numero c/c ABI CAB 1 1
2 1.2 Collegamenti con il territorio Contestualizzazione territoriale del progetto Rapporti con altri soggetti (quali, ad esempio, la Regione, Enti Locali, le Parti Sociali, Servizi per l'impiego, i Centri di Orientamento, le Università, i Centri di Ricerca) Soggetto Tipo di rapporto Oggetto (Regione, Provincia, ecc.. ) (convenzione, accordo, ecc.) (contenuto) Pregresse esperienze di raccordo con il mondo del lavoro Tirocini stage estivi sperimentazione di alternanza impresa formativa simulata Altro Per le voci crocettate compilare la seguente tabella con riferimento agli ultimi tre anni Anno scolastico Tipologia dell'esperienza (descrizione sintetica) Nr studenti coinvolti Ammontare degli eventuali finanziamenti Provenienza finanziamenti (*) Nel corso dell'attività di monitoraggio potrà essere richiesta, da parte del gruppo interistituzionale, copia della documentazione relativa ai punti e
3 2. Progetto 2.1 Tipologia di progetto a b Progetto di Alternanza scuola-lavoro Progetto di Alternanza mediante IFS (Compilare la parte seguente se si è scelto la modalità B) L'Istituto ha provveduto alla registrazione presso sito ifsitalia.net ed ha effettuato le transazioni mediante Internet? SI NO Se la risposta è NO indicare i motivi: Strutture e laboratori già esistenti per il percorso IFS Aule attrezzate SI NO Laboratorio di simulazione SI NO Altre strutture e laboratori coerenti con il progetto SI NO Centro di documentazione SI NO 2.2 Descrizione del progetto Titolo del progetto Referente del progetto Durata del progetto 1 anno I I 2 anni I Composizione del Comitato Tecnico Scientifico (indicare i nominativi e i ruoli ricoperti secondo quanto previsto dalle Linee Guida) Nominativo Ente/istituzione Ruolo ricoperto 3
4 2.3 Articolazione progettuale per classi e caratteristiche degli studenti Minimo destinatari previsto del di allievi progetto coinvolti Numero Classi coinvolte (totale) Suddivisione classi Nr. Sezione e indirizzo seconde (attività propedeutiche) terze quarte quinte Per l'alternanza (A) indicare se essa è realizzata con classi intere o sottogruppi di classi e la motivazione della scelta (la richiesta della motivazione della scelta del tipo e del livello di classe e/o sottogruppi non è ai fini della valutazione del progetto, ma a scopo conoscitivo) Modalità di analisi, preliminare alla progettazione, delle 'esigenze formative degli alunni concretamente rilevate' (art.8, comma 4, DPR 275/99) (cfr.punti 2.6.1; 2.6.2; 2.6.4) 2.4 Descrizione generale del progetto, indicazione delle imprese elo enti partner e argomentazione del settore e dei profili professionali (massimo 2 cartelle) Articolazione progetto (rif. criterio a) degli Indicatori di qualità dell'allegato C) Descrizione e argomentazione del tipo e del settore economico-produttivo dei partner e dei profili professionali individuati (rif criterio c) degli Indicatori di qualità dell'allegato C) 4
5 Descrizione contestualizzata dei compiti del coordinatore di progetto, del coordinatore di classe, dei tutor interni ed esterni (rif criterio g) degli Indicatori di qualità dell'allegato C) Aziende/enti partner SOTTOSCRITTORI del progetto Tipo di collaborazione Tipologia e settore Denominazione (visite aziendali, stage (*), tutoraggio nei percorsi IFS, altro) EVENTUALI AL TRE aziende e/o enti coinvolti nel progetto Tipo di collaborazione Tipologia e settore Denominazione (visite aziendali, stage (*), tutoraggio nei percorsi IFS, altro) 5
6 2.4.3 Eventuale rete con altre istituzioni scolastiche, formalizzata secondo le prescrizioni contenute nell'art. 7 D.P.R. 275/99 e specifici ruoli nel progetto (rif criterio e) degli Indicatori di qualità e punto 10) delle Voci di costo) Pubblicizzazione del progetto Descrivere le modalità di comunicazione e sensibilizzazione nei confronti dei docenti e degli OO.CC. Descrivere le modalità di informazione e comunicazione nei confronti degli studenti Descrivere le modalità di informazione e comunicazione nei confronti dei genitori Eventuali forme di comunicazione e/o pubblicizzazione verso l'esterno 6
7 2.5 Programma di formazione per i soggetti attuatori del progetto (docenti elo tutor) (compilazione obbligatoria in caso di richiesta di finanziamento di cui alla Voce di costo 6.2) 2.6 Organizzazione del piano di studio - identificazione degli apprendimenti curricolari e in azienda (rif. criterio d) degli Indicatori di qualità) Unità di apprendimento in aula (riferite sia alle competenze trasversali sia a quelle tecnico- professionali o disciplinari) Pre-requisiti e pre-conoscenze tot. ore previste di cui in orario curricolare di cui in orario extracurricolare Contenuto Materie Nr. ore Parte di programma Strumenti e metodi Esperti esterni Nr. ore Tipo di intervento 7
8 2.6.2 Attività di preparazione Moduli di orientamento Conoscenza del settore e dell'attività dell'impresa Contratto formativo Unità di apprendimento in alternanza Tutor aziendale - Esperti Nr.ore esterni Tipo di intervento Inserimento allievi (specificare periodo) Nr. ore Tipo di attività 8
9 2.6.4 Risultati attesi in termini di competenze (in coerenza con gli obiettivi li indicati nel P.O.F.) Competenze di base Competenze trasversali Competenze tecnico-professionali Altre possibili ricadute sull'apprendimento in generale 2.7 Modalita' di verifica e valutazione degli apprendimenti (tempi, criteri, strumenti) Unità di apprendimento in aula Unità di apprendimento in alternanza 9
10 2.8 Riepilogo risorse Umane(rif. criterio g) degli Indicatori di qualità) Categoria Compiti elo Ente di Nome Professionale disciplina di titolarità appartenenza Comitato Tecnico Scientifico Referente Progetto (funz. strumentale) Coordinatore classi coinvolte Altri docenti coinvolti Tutor interno Tutor esterno Esperti esterni ATA 10
11 3. Articolazione temporale del progetto 3.1 Prima annualità Periodo (dal...al...) Attività 3.2 Seconda annualità Periodo (dal...al..) Attività 11
12 4. Monitoraggio in itinere e finale del progetto di alternanza con particolare attenzione alla soddisfazione di allievi e aziende 5. Modalità di attestazione delle competenze acquisite (utile alla eventuale certificazione regionale) (rif. Linee guida - certificazione come previsto dall'art. 3 - Comma 4 del Protocollo D'Intesa siglato il ) 12
13 6. Preventivo di spesa dettagliato (rif. criterio b) degli Indicatori di qualità) Voce Attività Costi 6.1 Progettazione (max 15%) 6.2 Formazione dei soggetti attuatori del progetto Materiale didattico e di consumo per i laboratori (max 30%) (specificare tipologia) Compensi per tutor esterni (specificando n. ore e costo orario) Compensi per tutor interni (importi orari, comprensivi dell'irap, secondo norme contrattuali specificando n.ore) Compensi docenti esperti esterni (specificando n. ore e costo orario) 6.7 Rimborso spese allievi 6.8 Supporto amministrativo e gestionale (max 5%) 6.9 Monitoraggio interno e verifica finale Totale 6.10 Cofinanziamento preventivo di spesa per almeno il 10% (rif. criterio f) degli Indicatori di qualità) 7. Estremi delle delibere collegiali Delibera del Consiglio di Classe Delibera del Consiglio di Istituto Data 13 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
14 Via Pietro Micca, Torino tel. 011/ fax. 011/ dirreg@scuole.piemonte.it ALLEGATO A PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO LINEE GUIDA 1. Premessa L alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica che si realizza all interno dei percorsi curricolari e - nell ottica dell equivalenza - presuppone il conseguimento degli stessi obiettivi formativi previsti per il percorso ordinario. Per la sua realizzazione il Dirigente Scolastico coinvolge tutte le componenti scolastiche e i partner, con i quali saranno coprogettati i piani di fattibilità, tenendo presente quanto convenuto tra le parti in base alla convenzione - che deve precedere l inizio delle attività - stipulata con imprese o con enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore (art. 4 L. 53/2003). L interazione tra i due sistemi dell istruzione - formazione e del lavoro deve essere continua, a partire dalla progettazione del percorso formativo unitario, prevedendo l intreccio di tre elementi: le esigenze formative della scuola, previste dal Piano dell Offerta Formativa; le aspettative delle aziende, in termini di fabbisogni professionali; le attese degli studenti, che si concretano nei piani di studio personalizzati, formulati dal consiglio di classe. Compito dei docenti è valorizzare la capacità dello studente di apprendere dall esperienza, mentre l alunno assume attraverso il contratto formativo sottoscritto con la scuola e l azienda impegni e responsabilità nell attività in aula e in quella lavorativa. 1
15 2. Comitato Tecnico Scientifico 5.1 È l organo di gestione del progetto di alternanza ed è composto al minimo da: Un Dirigente scolastico che, nel caso di rete di scuole, è il capofila del progetto Rappresentante/i delle aziende e/o degli enti pubblici e privati (compreso terzo settore) Funzione strumentale e/o Referente di progetto (nominato dal Dirigente Scolastico) Coordinatore/i della classe/i coinvolte Il CTS potrà essere ampliato con la partecipazione di specialisti delle discipline attinenti il profilo professionale. 2.2 Compiti del CTS Ratifica la designazione del tutor interno (scolastico/formativo) e del tutor esterno (aziendale). Progetta il percorso di formazione in alternanza, intrecciando le esigenze formative della scuola, le aspettative delle aziende in termini di fabbisogni formativi/professionali - e le attese degli studenti che, ad opera del consiglio di classe, si concretizzeranno in piani di studio personalizzati. Predispone la convenzione con le aziende. 3. Consiglio di classe I compiti del Consiglio di classe sono : 5.1 Acquisire la disponibilità di alunni e genitori. 5.2 Contestualizzare il percorso formativo in moduli articolati in unità di apprendimento, espresse in termini di conoscenze, abilità e competenze, elaborando percorsi personalizzati. 5.3 Predisporre il contratto formativo. E opportuno prevedere la presenza dei tutor interni e dei tutor esterni alle riunioni del consiglio di classe, relative a: a) programmazione iniziale delle attività educative e didattiche; b) monitoraggio attraverso la valutazione intermedia, per concordare revisioni, in itinere, della programmazione iniziale; c) valutazione finale. 2
16 Con riferimento al punto a) le attività da svolgere devono essere funzionali a quelle on the job, fornendo loro la coerente cornice teorica e assicurando l omogeneità delle esperienze fatte dagli alunni della stessa classe. Con riferimento al punto c) gli aspetti più significativi di questa valutazione confluiranno nel Portfolio dello studente, favorendo così l autovalutazione dell esperienza. 4. Modalità organizzative e contenuti 5.1 Le iniziative d aula saranno realizzate nell ambito del monte ore curricolare, utilizzando la flessibilità di cui al D.M. 234/ È opportuno che il corso sia progettato e realizzato per la durata di un biennio o di un triennio, allo scopo di garantire la ricaduta dell esperienza sul percorso scolastico. 5.3 Sarà prevista una fase di formazione congiunta dei tutor interni ed esterni, destinata alla realizzazione dei seguenti obiettivi: sviluppare competenze organizzative, con particolare riferimento alla gestione del progetto; realizzare in maniera sistematica e documentata i rapporti con il contesto territoriale; sapere gestire azioni di monitoraggio/valutazione. 5.4 Si ritiene che le reti di istituzioni scolastiche con una pluralità di soggetti siano il contesto più adatto alla realizzazione e diffusione dell esperienza. 5. Valutazione periodica e finale Si raccomanda di porre in essere da parte del CTS una molteplicità di approcci valutativi e precisamente: 5.1 per il progetto, si farà riferimento al processo che, partendo dal piano di fattibilità, si sviluppa fino alla realizzazione del percorso formativo. Si devono quindi tenere presenti i seguenti aspetti: tecnici (complessità, originalità, documentazione ecc.) formativi (motivazione dello studente, suo grado di coinvolgimento ecc.); 3
17 5.2 per lo studente, saranno considerati gli obiettivi cognitivi e comportamentali. Il Consiglio di classe concorderà con il tutor esterno: la griglia di osservazione dei comportamenti e del processo di apprendimento l applicazione dei criteri per la valutazione dell esperienza di alternanza - stabiliti dal Collegio docenti e recepiti dal consiglio di classe - tenendo presente la situazione di partenza dello studente. 5.3 per la scuola, sarà valutato il coinvolgimento complessivo di tutte le componenti scolastiche, in funzione sia degli aspetti organizzativi/procedurali, sia ai fini del conseguimento degli obiettivi formativi programmati. Ad ogni studente sarà rilasciata una certificazione delle competenze acquisite, che costituisce un credito formativo da far valere nel successivo percorso scolastico/formativo/lavorativo. Sarà concordata tra consiglio di classe e tutor esterno la modalità di accertamento delle competenze acquisite, anche con riferimento agli allievi diversamente abili. Il presente documento è un ampliamento del lavoro del gruppo composto da :! Silvana Di Costanzo Dirigente Amministrativo! Graziella Canna Gallo - Dir. Sc. L.C. Lagrangia di Vercelli! Alfonso Lupo Dir. Scol. ITIS Peano di Torino! Rita Marrone Dir. Scol. ITG Russel di Torino! Antonino Moro Dir. Scol. ITIS Pininfarina di Moncalieri! Luisa Dal Paos Coord. specializz. informatica ITIS Avogadro TO! Nicola Sacco Dir. Scol. IPC Giolitti di Torino Coordinamento tecnico scientifico - Graziella Ansaldi Fresia Rif. GA/mv 4
18 ALLLEGATO B Scheda n. 2 Alternanza Scuola Lavoro Il Progetto Rete telematica delle Imprese Formative Simulate-IFSper la diffusione dell innovazione metodologica ed organizzativa IL MODELLO DI RIFERIMENTO Sito Web: I percorsi in alternanza, come indicato dall apposito gruppo di lavoro (Gruppo H) costituito dalla Commissione europea, rafforzano i legami delle istituzioni scolastiche con il mondo del lavoro, della ricerca e la società nel suo insieme, contribuendo a rendere l apprendimento più attraente per i giovani e a contrastarne la dispersione scolastica. Tenuto conto che il sistema imprenditoriale italiano è costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, che hanno difficoltà ad ospitare giovani in formazione per lunghi periodi, i percorsi in alternanza possono essere organizzati anche secondo il modello dell Impresa Formativa Simulata, con periodi in laboratorio. Il laboratorio rende gli studenti protagonisti del loro percorso formativo e consente di ridurre la durata della loro permanenza nell ambiente lavorativo, in quanto già abituati ad apprendere in un contesto operativo ed organizzativo simile a quello di lavoro. L attività di laboratorio favorisce la qualità dell apprendimento e lo sviluppo delle capacità di analisi e di sintesi degli studenti, anche se non può essere sostitutiva del periodo da trascorrere in ambiente lavorativo. Essa pone comunque i giovani nella condizione di utilizzare le competenze acquisite e di verificare la corrispondenza tra il modello simulato e quello reale. Il progetto, in dieci anni di attività, ha conseguito i seguenti risultati: ha strutturato una rete telematica di circa 750 Imprese formative simulate con circa allievi, che associa altrettante imprese reali con funzione di tutor, ha consentito a studenti e docenti di operare e confrontarsi mettendo a patrimonio comune le diverse competenze, ha fatto crescere i soggetti coinvolti in termini di progettualità e di competenze di base e professionali, ha promosso la realizzazione di rapporti sistematici con il territorio. Gli studenti della rete IFS diventano i protagonisti di un processo di apprendimento, che consente loro di operare in uno spazio lavorativo/formativo in cui teoria e pratica si integrano, trasformando il lavoro in apprendimento e l apprendimento in lavoro. Il progetto di simulazione aziendale promosso a livello nazionale - per struttura, metodologia e tecnologia utilizzata - valorizza, nell integrazione con il mondo produttivo, le 1
19 innovazioni già sperimentate dalle istituzioni scolastiche nella loro autonomia e con la collaborazione delle imprese e degli altri soggetti del territorio. Di seguito si indicano gli obiettivi e le modalità operative che caratterizzano il progetto: Obiettivi promuovere l opportunità di acquisire conoscenze, abilità e competenze, partendo da problemi concreti e contestualizzati; promuovere nello studente la capacità di documentarsi ed acquisire gli strumenti per apprendere in maniera autonoma; mettere l allievo nelle condizioni di percepire la complessità del mondo del lavoro; sviluppare attitudini alla cooperazione ed alla promozione della cultura d impresa; consentire agli allievi di operare nella scuola come se fossero in azienda; uniformare, attraverso un patrimonio comune di competenze ed esperienze, la qualificazione dei giovani al momento dell'accesso al mercato del lavoro, anche europeo; sviluppare una stretta collaborazione tra le istituzioni scolastiche e le realtà operative del territorio; incentivare la cultura tecnologica nel processo di apprendimento, promuovendo l uso di tecnologie didattiche attive; promuovere l utilizzazione di metodologie didattiche attive e l apprendimento delle lingue comunitarie. Modalità Operative collegare ad ogni classe un impresa reale, che diviene tutor dell impresa simulata e garante di un organizzazione di laboratorio in tutto simile a quella d impresa; applicare, nei percorsi di simulazione, la normativa e gli adempimenti vigenti per le imprese italiane; utilizzare la rete telematica per comunicare, apprendere, effettuare transazioni commerciali e finanziarie; sviluppare la dimensione internazionale delle attività, potenziando gli accordi già esistenti con altri Paesi, a partire da quelli dell Ue; promuovere occasioni di incontro e di confronto tra giovani, docenti, imprenditori attraverso l organizzazione di fiere locali, nazionali, internazionali. La Centrale di simulazione nazionale I servizi forniti sono: gestione del Portale elettronico ( e della rete telematica, che connette tutte le IFS del progetto; supporto alla realizzazione del commercio elettronico nella rete di simulazione; gestione del portale tematico che comprende la casella postale per tutti gli utilizzatori, il forum di discussione, la vetrina virtuale delle I.F.S.- chat line Piazza affari, pubblicazioni da utilizzare in autoformazione on line, news. Nel Portale è presente un motore di ricerca; Ogni Impresa Formativa Simulata ha uno spazio Web gestione delle attività di Banca - Ufficio del Lavoro Camere di Commercio, Industrie ed Artigianato- -Tribunale Civile -Uffici Fiscali; verifica dell applicazione della normativa vigente in Italia. 2
20 La Centrale di Simulazione Regionale (Simucenter) Il livello regionale della centrale di simulazione consente di promuovere: il dialogo con il territorio e la connessione tra le istituzioni scolastiche, gli Enti, le strutture pubbliche e private operanti sul territorio; la correlazione dell offerta educativa con lo sviluppo culturale sociale ed economico del territorio e il raccordo tra la formazione d aula e l esperienza pratica; la realizzazione di una rete territoriale, che agevoli una utilizzazione integrata dei fondi strutturali finalizzati a: contrastare la dispersione, promuovere la cultura d impresa, potenziare il numero delle imprese formative simulate, realizzare i centri di servizio territoriali; la partecipazione attiva di soggetti/enti operanti sul territorio per la progettazione e la realizzazione di percorsi in alternanza; la sensibilizzazione dei giovani per i settori che possono costituire il volano dell economia del territorio; la realizzazione di attività di supporto e di monitoraggio. ATTIVITA Si elencano alcune attività che si ritengono significative per una migliore realizzazione del progetto: costruire e/o creare connessioni con banche di dati inerenti a: - realtà socio economica del territorio - borsa del lavoro - servizi di sostegno per la produzione e la diffusione del materiale didattico - raccolta e classificazione di dati, documentazioni ed informazioni; - promuovere la connessione con la rete del Progetto qualità ; - promuovere il raccordo con i centri risorse operanti nel territorio e le Città dei mestieri, attivare uno sportello dell Agenzia delle Entrate realizzato sulla base degli accordi territoriali attuativi del protocollo nazionale con l Agenzia delle Entrate; organizzare incontri finalizzati alla conoscenza della realtà dell alternanza a livello regionale ed alla promozione delle buone pratiche; supportare la realizzazione del commercio elettronico nella rete di simulazione; gestire il portale telematico regionale, forum di discussione, vetrina virtuale delle I.F.S. ( spazio Web per ogni I.F.S regionale.), chat line Piazza affari, pubblicazioni autoformazione on line, news ; gestire le attività di Banca - Ufficio del Lavoro Camere di Commercio Industria e Artigianato-Tribunale Civile; interagire con i soggetti del mondo del lavoro e della produzione a livello territoriale; gestire l infopoint regionale, che contiene i dati utili per la produzione e l occupazione, le opportunità economico finanziarie per lo sviluppo dell imprenditorialità (strumenti di programmazione negoziata, fondi comunitari, leggi di finanziamento etc..); organizzare il learning center quale luogo stabile per la documentazione, la formazione e l autoformazione dei docenti; promuovere la connessione con la rete del progetto qualità; organizzare la partecipazione a fiere regionali, nazionali ed internazionali della rete di simulazione; organizzare progetti di collaborazione interregionali; supportare il monitoraggio dei progetti di simulazione/alternanza. promuovere la disseminazione dei risultati; 3
21 ORGANIZZAZIONE L Ufficio scolastico regionale raccordandosi con il competente Assessorato della Regione, provvede a: definire un gruppo di lavoro ristretto per l attuazione del progetto; individuare come sede del Simucenter regionale una istituzione scolastica con esperienza maturata nel contesto della simulazione/alternanza; dotare la sede operativa delle risorse finanziarie e degli strumenti adeguati alla realizzazione del progetto. Percorso formativo nell Impresa Formativa Simulata Modello Base riferito agli Istituti scolastici ad indirizzo Economico aziendale -Turistico-Servizi sociali SENSIBILIZZAZIONE E ORIENTAMENTO - realtà produttive del territorio - testimonianze di allievi operanti in IFS già operative presenti in istituto - testimonianze di soggetti pubblici e privati, espressione del mondo del lavoro a partire da quelli presenti sul territorio - esplorazione dell applicativo web ifs e Simulentrate BUSINESS IDEA - individuazione della mission aziendale - individuazione di eventuali spazi innovativi - scelta dell impresa tutor - interazione tra business idea e impresa tutor - individuazione dell oggetto sociale BUSINESS PLAN - descrizione della formula imprenditoriale - disegno organizzativo-gestionale - budget economico-finanziario-patrimoniale SIMULAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI GIURIDICI INIZIALI PER LA COSTITUZIONE DI IMPRESA con riferimento alla normativa vigente : - atto costitutivo e statuto - versamento del 25% del capitale sottoscritto (se richiesto) - richiesta del numero di partita IVA - iscrizione CCIAA, INPS, INAIL + eventuali altri Enti REALIZZAZIONE E PUBBLICAZIONE DEL SITO WEB DELL IMPRESA SIMULATA SUL SERVER DELLA RETE IFS ATTIVITA GESTIONALE - finanziamenti - acquisizione fattori produttivi, compresa la forza lavoro - trasformazione interna - vendita 4
22 - adempimenti fiscali e contributivi CONTROLLO DI GESTIONE - analisi dei costi e dei ricavi - analisi del punto di equilibrio - revisioni periodiche di budget - riorientamento della struttura e dei meccanismi operativi RENDICONTAZIONE ANNUALE bilancio di esercizio con relativi allegati - report degli scostamenti rispetto al budget annuale - dichiarazione unica Percorso formativo nell Impresa Formativa Simulata Modello Licei SENSIBILIZZAZIONE E ORIENTAMENTO - realtà produttive del territorio - testimonianze di allievi operanti in IFS già operative presenti in Istituto - testimonianze di soggetti pubblici e privati, espressione del mondo del lavoro a partire da quelli presenti sul territorio - esplorazione dell applicativo web ifs e Simulentrate BUSINESS IDEA - individuazione della mission aziendale - individuazione di eventuali spazi innovativi - scelta dell impresa tutor - interazione tra business idea e impresa tutor - individuazione dell oggetto sociale BUSINESS PLAN - descrizione della formula imprenditoriale - disegno organizzativo-gestionale - budget economico-finanziario-patrimoniale REALIZZAZIONE DEL SITO WEB DELL IMPRESA SIMULATA SUL SERVER DELLA RETE IFS Di seguito vengono proposte alcune aree di riferimento utilizzabili per sviluppare i percorsi 1. Comunicazione, 2. Turismo culturale e congressuale, 3. Editoria, 4. Servizi sociali, 5. Beni culturali. 5
23 Percorso formativo nell Impresa Formativa Simulata Modello riferito agli Istituti scolastici del settore Industriale SENSIBILIZZAZIONE E ORIENTAMENTO - realtà produttive del territorio - testimonianze di allievi operanti in IFS già operative presenti in Istituto - testimonianze di soggetti pubblici e privati, espressione del mondo del lavoro a partire da quelli presenti sul territorio - esplorazione dell applicativo web ifs e Simulentrate SERVICE IDEA - individuazione della mission aziendale - individuazione di eventuali spazi innovativi - scelta dell impresa tutor - interazione tra service idea e impresa tutor - individuazione dell oggetto sociale BUSINESS PLAN - descrizione della formula imprenditoriale - disegno organizzativo-gestionale - budget economico-finanziario-patrimoniale - - SIMULAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI GIURIDICI INIZIALI PER LA COSTITUZIONE DI IMPRESA con riferimento alla normativa vigente fase opzionale:- - atto costitutivo e statuto - versamento del 25% del capitale sottoscritto (se richiesto) - richiesta del numero di partita iva - iscrizione CCIAA, INPS, INAIL + eventuali altri Enti REALIZZAZIONE DEL SITO WEB DELL IMPRESA SIMULATA SUL SERVER DELLA RETE IFS ATTIVITA GESTIONALE-fase opzionale- - finanziamenti - acquisizione fattori produttivi, compresa la forza lavoro - trasformazione interna - vendita - adempimenti fiscali e contributivi CONTROLLO DI GESTIONE fase opzionale- - analisi dei costi e dei ricavi - analisi del punto di equilibrio - revisioni periodiche di budget - riorientamento della struttura e dei meccanismi operativi 6
24 Scheda n. 3 SCHEDA DI RILEVAZIONE La scheda raccoglie i dati relativi ai progetti in alternanza scuola lavoro realizzati nell anno scolastico 2003/04 con le risorse assegnate agli Uffici scolastici regionali con D. D Ufficio Scolastico Regionale... Intese e/o Accordi sottoscritti a livello: regionale: (indicare la data ed i soggetti firmatari) locale: (indicare la data ed i soggetti firmatari) Istituti, percorsi e studenti: dati complessivi Numero Istituti scolastici coinvolti nella regione... Percorsi attivati... Numero studenti... Numero degli istituti scolastici coinvolti per tipologia (allegare alla presente scheda l elenco degli Istituti) Numero 7
25 Licei classici Percorsi attivati Studenti... Licei scientifici Percorsi attivati Studenti... Licei artistici Percorsi attivati Studenti..... Istituti e scuole magistrali Percorsi attivati Studenti.... Istituti professionali Percorsi attivati Studenti... Istituti Tecnici Percorsi attivati Studenti Istituti d arte Percorsi attivati Studenti
26 ALLEGATO C Sperimentazione di percorsi alternanza scuola-lavoro Standard per la presentazione dei progetti 1.. Riferimenti normativi Si fa riferimento al D.M. 234 del 26/6/2000 che prevede la flessibilità organizzativa, didattica e di autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, secondo quanto previsto dal Piano dell'offerta Formativa di ciascuna istituzione scolastica", utilizzando - nell'ambito del monte ore curricolare - la flessibilità, prevista fino al massimo del 15%. 2. Modalità per la presentazione del progetto Le istituzioni scolastiche interessate presenteranno il progetto utilizzando l accluso FORMULARIO DI PRESENTAZIONE. Il progetto espliciterà i contenuti della convenzione, che dovrà essere formalizzata al momento del finanziamento, con una o più aziende, associazioni datoriali, Camere di Commercio, enti pubblici e privati, compresi quelli del terzo settore. Al Formulario devono essere allegate le delibere dei seguenti organi collegiali: - Consiglio delle classi coinvolte nella sperimentazione - Collegio Docenti - Consiglio di istituto 1
27 3.. Valutazione dei progetti I progetti presentati dalle Istituzioni Scolastiche saranno valutati da una Commissione Regionale interistituzionale e i percorsi, destinati agli studenti,devono partire da settembre 2006 secondo le tempistiche previste al punto Criteri di ammissibilità I progetti saranno esaminati dalla Commissione regionale interistituzionale solo nel caso in cui rispondano ai seguenti requisiti Il formulario dovrà essere riempito in ogni sua parte e dovrà riportare la firma del Dirigente Scolastico dichiarazione di disponibilità di un ambiente adatto allo svolgimento di attività di simulazione secondo le indicazioni riportate nell Allegato B (solo per la tipologia IFS); lettere di impegno alla sottoscrizione di una convenzione tra i partner, che deve precedere l avvio delle attività; delibere degli organi collegiali (consiglio di classe, collegio docenti, consiglio di istituto) dalle quali risulti l approvazione del progetto e l impegno a frequentare la formazione (riferimento punto 4); formalizzazione della composizione del Comitato Tecnico Scientifico (vedere Linee Guida); per i finanziamenti relativi alla II annualità del progetto deve essere garantita la continuità di almeno il 50% dei suoi componenti. I progetti mancanti anche di uno solo dei requisiti sopra elencati saranno tassativamente esclusi. 2
28 5. Indicatori di qualità per graduare i progetti I progetti risultati ammissibili verranno successivamente valutati in relazione ai seguenti criteri: coerenza, articolazione e accuratezza progettuale (fino a punti 30) articolazione e congruità del preventivo di spesa (fino a punti 20) descrizione e argomentazione del tipo e del settore economico-produttivo dei partner e dei profili professionali individuati (fino a punti 20) pregresse esperienze di raccordo con il mondo del lavoro (tirocini, stage, esperienze integrate, sperimentazione dell alternanza) (fino a punti 5) presentazione del progetto in rete tra istituzioni scolastiche e/o agenzie formative e/o enti di alta formazione che deve essere formalizzato con la convenzione secondo le prescrizioni contenute nell art.7 del DPR 275/99 (fino a punti 10) cofinanziamento del preventivo di spesa per almeno il 10% (punti 0/5) descrizione contestualizzata dei compiti del coordinatore di progetto, del coordinatore di classe, dei tutor interni ed esterni (fino a punti 10) 6. Voci di costo Le voci di costo ammissibili al finanziamento sono: progettazione per un massimo del 15% attività di formazione dei soggetti attuatori del progetto materiale didattico e di consumo per i laboratori con un massimo del 30% attività dei tutor interni ed esterni docenza esperti esterni rimborso spese allievi supporto amministrativo e gestionale MAX 5% 3
29 monitoraggio interno e verifica finale In caso di presentazione di un progetto da parte di un unico soggetto capofila di una rete, al fine del finanziamento, il bugdet dovrà essere articolato sia nell insieme che per ogni partecipante alla rete. Solo in questo caso, il contributo previsto per una singola istituzione scolastica potrà essere incrementato tenendo conto del numero di scuole aderenti, del numero di classi e di studenti coinvolti. 7. Tipologie previste L alternanza può essere realizzata secondo i seguenti schemi: 7.1 Alternanza scuola-lavoro 7.2 Imprese Formative Simulate (IFS) 8. Scadenze. Scadenza del bando: 15 maggio 2006 Graduatoria 30 giugno 2006 Inizio percorsi in alternanza settembre Allegati - Linee Guida (Allegato A) - Documento Nazionale sull Impresa Formativa Simulata (IFS) (Allegato B) 4
IL MODELLO DI RIFERIMENTO Sito Web: www.ifsitalia.net
Scheda n. 2 Alternanza Scuola Lavoro Il Progetto Rete telematica delle Imprese Formative Simulate-IFSper la diffusione dell innovazione metodologica ed organizzativa IL MODELLO DI RIFERIMENTO Sito Web:
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