UNGHERIA. A cura di: Ambasciata d'italia - UNGHERIA. Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it

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1 A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero

2 INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

3 PERCHE' PERCHÈ L'Ungheria e' un Paese europeo con buone prospettive di sviluppo in cui l'italia gode di notevole popolarita' L'Ungheria ha una posizione geografica e strategica che ne fanno una sede ideale per la logistica L'Ungheria ha risorse umane qualificate, un basso costo del lavoro ed una elevata produttivita' rispetto al salario L'Ungheria attrae investimenti diretti esteri in alcuni settori anche grazie agli incentivi del Governo ungherese L'Ungheria gode di consistenti contributi dell'unione Europea, dai fondi strutturali e dal fondo di coesione L'Ungheria e' un Paese europeo con buone prospettive di sviluppo in cui l'italia gode di notevole popolarita' L Ungheria e un Paese di medie dimensioni, con una base di consumatori di 10 milioni di abitanti. Budapest e citta tipicamente europea, con una fascia di consumatori di livello medio e medio-alto paragonabile per gusti e stili di vita a quella dei Paesi dell Europa occidentale. I rapporti tra Italia e Ungheria sono tradizionalmente ottimi e l Italia gode di considerevole popolarita. L Ungheria non presenta problemi particolari per l attivita di esportazione e puo essere considerata un mercato per certi aspetti quasi domestico, con buone prospettive di sviluppo nel medio e lungo termine. L'Ungheria ha una posizione La posizione geografica e strategica dell Ungheria ne fanno una sede ideale per la logistica. geografica e strategica che ne L Ungheria e attraversata da quattro corridoi pan-europei, ha una rete stradale di 1100 km, fanno una sede ideale per la una rete ferroviaria estesa in tutto il Paese e 6 aeroporti internazionali. Il corridoio n. 4 va da logistica nord-ovest a sud- est e connette Berlino al Mar Nero. Il corridoio n. 5 va da nord-est a sudovest e connette le regioni dell Adriatico con l Ucraina. Il corridoio n. 7, lungo il fiume Danubio, scorre dalla Germania al Mar Nero. Il ramo B del corridoio n. 10 attraversa la Serbia per arrivare a Salonicco. L'Ungheria ha risorse umane qualificate, un basso costo del lavoro ed una elevata produttivita' rispetto al salario Il sistema scolastico e universitario in Ungheria e di livello elevato, soprattutto in alcuni settori: ingegneria, ICT, farmaceutica, economia, matematica, fisica, servizi professionali. La forza lavoro e altamente qualificata ed istruita: circa i 2/3 dei lavoratori hanno almeno un istruzione secondaria, tecnica o professionale. Il 90% degli studenti parla l inglese. I salari sono inferiori di 1/4 rispetto a quelli dell Europa Occidentale, ma il numero di ore lavoro/anno e uno dei piu elevati in occidente (con alta produttività sul salario). Il mercato del lavoro e molto flessibile. L'Ungheria attrae investimenti Un progetto d investimento puo ricevere contributi statali fino al 50% del valore: un apposito diretti esteri in alcuni settori ente, l Agenzia Ungherese per gli Investimenti e il Commercio (HITA), offre servizi e anche grazie agli incentivi del assistenza agli investitori stranieri. L Ungheria ha attratto Investimenti Diretti Esteri per circa Governo ungherese 65 miliardi di Euro, valore pari a un quinto di tutti gli investimenti nell Europa Centro- Orientale che la colloca al secondo posto tra i Paesi della regione. La presenza estera e particolarmente forte nell automotive, nello sviluppo software, nella chimica-farmaceutica ed in generale nelle scienze della vita. L'Ungheria gode di consistenti L Ungheria gode di consistenti contributi UE (fondi strutturali e di coesione). Nel periodo contributi dell'unione Europea, vi sono stati destinati piu di 29 miliardi di Euro per: ambiente e energia, sviluppo dai fondi strutturali e dal fondo aziendale, trasporto e logistica, infrastrutture, sviluppo regionale, innovazione e R&S, di coesione sviluppo economico verde. La ripartizione dei fondi destinati all Ungheria per il e in fase di elaborazione; le risorse, nei piani del Governo, saranno utilizzate al 60% per lo sviluppo dell economia, al 40% per sviluppo delle risorse umane, sviluppo infrastrutturale, tutela ambientale, efficienza energetica. Ultimo aggiornamento: 21/02/2013 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta Repubblica km2 ungherese cattolica, protestante, ortodossa, ebrea fiorino Ultimo aggiornamento: 17/01/2013 1

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5 DOVE INVESTIRE Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Trasporto e magazzinaggio Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Altre attività dei servizi Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi La produzione di veicoli per il trasporto è considerata uno dei punti di forza dell industria manifatturiera ungherese, che oltre a sostenere una filiera di componentistica e parti di ricambio continua a trainare le esportazioni oltre a favorire l occupazione. Da oltre un decennio alcune case automobilistiche straniere hanno investito in impianti produttivi e di assemblaggio: Wolkswagen Audi, che risulta il maggior produttore di motori nell impianto di Gyor, Suzuki che detiene un impianto a Esztergom (serve anche l assemblaggio di veicoli Fiat 16 e Opel Agila), General Motors Europe che produce motori nell impianto di Szentgottard. Dal 2012 si è aggiunta la Daimler con la produzione di modelli Mercedes nell impianto di Kecskemet, per il quale è previsto un ampliamento a partire dal Le società di fama mondiale che sono arrivate in Ungheria includono Asahi Glass, Bosch, Delphi Calsonic, Denso, Ibiden, Knorr-Bremse, Lear e Visteon. Inoltre, negli ultimi due anni le tre maggiori società produttrici di pneumatici - Bridgestone, Hankook e Michelin - hanno impiantato fabbriche in Ungheria. I fabbricanti di auto e i loro fornitori (fra cui Audi, Bosch, Denso e Magna-Steyr) hanno anche scoperto il potenziale ungherese di ricerca e sviluppo. Allo stesso tempo le PMI ungheresi hanno raggiunto un livello di sviluppo tale da permettere loro di essere annoverate tra i fornitori di primo o secondo livello. Nell anno 2011 il valore delle esportazioni del settore è stato di 12 miliardi di Euro, pari al 15,73% delle esportazioni ungheresi, con una crescita del 16,1% nonostante il periodo di crisi economica. L esportatore più importante è Audi Hungaria che produce interamente per il mercato estero. Con il lancio della nuova Audi TT, la produzione di auto è cresciuta fino a vetture, e arriverá al numero di vetture/anno dopo il periodo iniziale. Per il nuovo stabilimento nell'est Europa del gruppo Daimler a Kecskemét, la Casa tedesca ha investito 800 milioni di euro, e la costruzione sta procedendo secondo i piani. Nel 2012 é stata avviata la produzione seriale dei modelli compatti di Mercedes Classe A e Classe B e l'organico é di persone. La scelta dell'ungheria (che ha battuto la concorrenza di Romania e Polonia) nasce anche dall'esigenza di ampliare la propria presenza nei mercati dell'est Europa risparmiando notevolmente sui costi. Il numero delle entry level Mercedes (ora composto dalle Classi A e B) salirà da due a quattro (si parla di una cabrio tre porte e di una piccola Suv) con conseguente miglioramento nella qualità produttiva, nei sistemi di sicurezza e nel rispetto ambientale. Il Governo intende inoltre creare un nuovo polo industriale, nel distretto chiamato "Nyugat- Pannon (Western-Pannonian) Automotive and Mechatronics Centre", che comprende le regioni di Szombathely-Szentgotthard- Zalaegerszeg e per il quale si aspetta di attrarre investimenti per 1 miliardo di euro con la creazione di posti di lavoro. Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Il sistema sanitario è regolato in Ungheria dall Health Act, che definisce i diritti e le obbligazioni dei pazienti e dei medici, le responsabilità dello Stato sullo salute dei cittadini, i servizi sanitari ed il loro standard. Questo programma mira a stabilire una riorganizzazione sostenibile della sanità, mantenendo un modello di previdenza sociale uniforme. Il Governo punta a raggiungere la media europea di spesa di sanità pubblica, ridurre in proporzione la spesa di sanità privata e riorganizzare la struttura. Gli elementi principali di questa strategia a medio e lungo termine sono: organizzazione delle consultazioni specialistiche, ristrutturazione del sistema di distribuzione della sanità, promozione dell'integrazione delle strutture fornitrici, miglioramento della qualità tecnica e moderazione delle differenze territoriali nella distribuzione della sanità. In questo contesto, le politiche governative tendono a promuovere il settore della Ricerca e Sviluppo: entro il 2020 le spese dedicate al R&S dovrebbero aumentare dall 1,2% del PIL del 2011 all 1,8%; nel complesso, il numero dei ricercatori potrebbe aumentare da a Per quel che riguarda l'ambito in esame, a fianco dei settori tradizionali dell industria farmaceutica, chimica e medicale, si sono più recentemente insediati i settori delle biotecnologie e nanotecnologie. Si tratta di uno dei tradizionali settori in cui l'industria ungherese ha mostrato capacità di produzione e di ricerca, grazie anche alla solida preparazione scientifica fornita dalle università locali. Trasporto e magazzinaggio Per la sua collocazione geografica al centro dell Europa l Ungheria è il luogo ideale per i centri logistici. Fra il 2007 e il ,5 miliardi di Euro sono stati stanziati per lo sviluppo logistico. Uno degli scopi principali è quello di rafforzare il ruolo centrale dell Ungheria nello smistamento delle merci. L Ungheria presenta diversi vantaggi nel campo della logistica. Quattro corridoi pan-europei attraversano il Paese, fornendo una possibilità unica di raggiungere ogni angolo d Europa, compresi i principali porti europei. Inoltre esiste una fitta rete stradale ed autostradale. Anche il trasporto ferroviario è in continuo sviluppo. In Ungheria un quinto delle merci vengono trasportate via ferrovia fino al luogo di consegna. Inoltre esistono ottimi collegamenti aerei con l Asia, l Unione Europea e i Balcani, con voli regolari. Ed infine si possono usare le vie fluviali: gli investimenti già programmati e i cinque centri logistici intermodali in costruzione sul Danubio rafforzeranno la sua funzione di collegamento. La rete dei principali centri logistici (NLSCSs) è costituita da 13 elementi ubicati in diverse aree del Paese, ma può essere modificata a seconda delle esigenze del mercato. Il requisito di base dei centri è il collegamento ferroviario e stradale, ma molti centri sono accessibili anche per via fluviale ed aerea. La loro natura intermodale conduce a un miglior uso del trasporto via acqua e via ferrovia, mezzi di trasporto meno inquinanti. Lo stato ungherese supporta attivamente: - lo sviluppo delle infrastrutture logistiche esterne, migliorando l accessibilità dei centri logistici intermodali; - lo sviluppo delle infrastrutture logistiche interne, cioè la costituzione e modernizzazione di terminali e della flotta necessaria per i servizi logistici; - lo sviluppo della flotta per i 3

6 servizi di trasporto intermodali: acquisizione e modernizzazione di attrezzature adatte per il trasporto combinato. Attualmente i clienti vengono serviti da 13 centri logistici intermodali, ciascuno dei quali offre almeno due mezzi di trasporto. I servizi vengono forniti da prestigiose aziende ungheresi e internazionali. Non è per puro caso che il settore logistico si stia espandendo di oltre il 10% annuo. La quota del PIL derivante dal settore logistico è attualmente intorno al 6 per cento e si prevede una crescita fino al 10% nel Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Rispetto al settore elettronico, va sottolineato che circa il 25% della produzione industriale in Ungheria è apportata dall elettronica. Non a caso il 34% del prodotto europeo, nel settore in esame, è realizzato in questo Paese ed ha come destinazione di mercato praticamente tutto lo spazio comunitario. Dopo Corea, Giappone e Finlandia, l Ungheria è il Paese in cui questo settore della produzione fornisce il contributo maggiore al valore aggiunto al settore manifatturiero nazionale, con uno sviluppo dell 80%, se si considera il periodo I settori dove si concentrano gli investimenti rispetto al vasto insieme del settore elettronico sono prevalentemente quelli della telefonia mobile e della ricerca nelle innovazioni tecnologiche per la stessa; al contempo, sono molto importanti gli investimenti nelle apparecchiature mediche, nell elettronica in supporto del settore dell'automotive, nella nano elettronica. Sostanzialmente, l Ungheria conferma di essere un territorio con una geografia economica particolarmente interessante se si guarda al grande volume dell industria meccanica, specie delle automotive in particolare del settore automobilistico, e alla elevata qualità dello sviluppo e della ricerca tecnologica. Se nella meccanica l Ungheria riceve il grosso del flusso di IDE dal vicino mercato tedesco, le multinazionali asiatiche, americane ed in generale europee scelgono sempre di più il Paese per crescere dal punto di vista delle dotazioni tecnologiche. In questo senso, elettronica e meccanica vanno di pari passo, con una produzione che si integra reciprocamente. Vale la pena sottolineare che nell estate 2008, la Commissione Europea ha scelto Budapest come sede del quartier generale del nuovo Centro di Innovazione e Tecnologia, prima iniziativa europea ad integrare il famoso triangolo della conoscenza - elevata istruzione, ricerca e innovazione nel business. Negli ultimi anni gli investitori stranieri hanno mostrato particolare interesse per quattro segmenti di questo settore. La gamma di prodotti delle aziende elettroniche che operano nel settore delle telecomunicazioni e dell intrattenimento è sempre più composta da prodotti ad alta tecnologia che offrono prestazioni di altissimo livello. Nelle telecomunicazioni si stanno sviluppando le aziende straniere che producono componenti e attrezzature per cellulari (come Ericsson, Nokia e Siemens) ed altre applicazioni. L assemblaggio di componenti gioca un ruolo importante nello sviluppo del settore IT (SANMINA-SCI, Flextronics, Philips). Ed infine, nel segmento dell elettronica per auto, numerosi produttori di componenti elettronici si sono stabiliti qui (ad esempio Temic, Delphi e Bosch),seguendo i principali assemblatori come Audi, Opel, Suzuki, Ikarus, NABI e Rába. La capacità di attrazione di investimenti trova spiegazione nel vantaggio relativo dell Ungheria rispetto alla spazio economico regionale e in un mercato del lavoro la cui offerta qualitativa risponde all espansione del business in modo più reattivo rispetto all aumento del costo del lavoro stesso: i giovani ungheresi provengono da un ottimo background accademico, hanno studiato in uno dei migliori politecnici del centro est Europa, parlano più lingue e soprattutto possono attingere a proficui sistemi di coordinamento tra mondo accademico, istituti di ricerca e imprese. Altre attività dei servizi Sviluppo software. Anche questo settore beneficia dei vantaggi competitivi dell'ungheria nel generale comparto dell'elettronica. La crescita del settore ICT, vicina al 10 per cento, supera di gran lunga il tasso di espansione dell economia ungherese in altri settori. Un altro segnale favorevole è lo sviluppo dell outsourcing, che ha acquisito un ruolo crescente non solo nelle telecomunicazioni, ma anche nell informatica, dove il volume dei servizi è notevolmente cresciuto. L importanza del settore nel suo complesso è dimostrata dal fatto che i ricavi totali del settore IT rappresentano da soli quasi il 10 per cento del PIL. In questo settore è sempre più comune, per le aziende che si sono stabilite in Ungheria, trasferire qui in seguito una parte delle loro attività di ricerca e sviluppo. Così hanno fatto per esempio Nokia, Ericsson, Siemens, Avaya, Motorola, Philips, TATA TCS e HP-Compaq. Questo processo è rafforzato dai legami che la maggioranza delle aziende IT hanno con le università, finanziando borse di studio e portando avanti progetti di ricerca e sviluppo comuni. Ultimo aggiornamento: 04/07/2014 4

7 COSA VENDERE Prodotti alimentari Costruzioni Mobili Macchinari e apparecchiature Servizi di informazione e comunicazione Prodotti alimentari La presenza di prodotti agroalimentari italiani sul mercato locale è consolidata, ma presenta ancora potenzialità di crescita che è opportuno cogliere per espandere le esportazioni italiane in questo settore. Soprattutto nella ristorazione, la cucina italiana ha un ruolo da protagonista, in un Paese caratterizzato da una forte sensibilità ed attrazione verso l Italia, per ragioni storiche, culturali e di vicinanza geografica. In particolare, Budapest, con due milioni di abitanti e la sua connotazione come capitale del turismo internazionale, presenta una forte domanda in questo ambito. Purtroppo la popolarità della cucina italiana non ha fino ad ora avuto un riscontro proporzionato nella distribuzione al dettaglio, in cui la presenza preponderante della GDO, soprattutto straniera (tedesca, francese, inglese), limita notevolmente la crescita dei consumi di prodotti italiani. Una risposta a questa situazione è visibile nella nascita di negozi di gastronomia e di delicatessen, alcuni dei quali offrono, esclusivamente o quasi, prodotti italiani, che permettono di acquistare prodotti di qualità medio-alta, difficilmente rinvenibili nelle catene della GDO. Si tratta quindi di puntare su questi aspetti per promuovere la qualità della produzione italiana, in una fase in cui la sensibilità dei consumatori è sempre più portata a ricercare prodotti sani e coerenti con abitudini alimentari più moderne, diversificate ed attente alla leggerezza ed alla riduzione di grassi ed ingredienti nocivi. In questo contesto la dieta mediterranea può indubbiamente giocare un ruolo importante, essendo in sintonia con le tendenza alimentari che sempre di più stanno consolidandosi tra i consumatori. Costruzioni Budapest, grande capitale di un Paese divenuto geograficamente più piccolo a seguito di travagliate vicende storiche e politiche, conserva ancora molto del suo glorioso passato e del suo imponente patrimonio architettonico, che però nei circa quaranta anni di amministrazione comunista è stato in gran parte trascurato. E solo dall inizio degli anni novanta, con il nuovo corso politico e con l affluire di fondi sia privati sia pubblici - nazionali ed europei -, che è cominciata una più attenta politica mirata al recupero graduale e sistematico di questo patrimonio. I periodi architettonici più importanti di Budapest sono rappresentati dall ottocento e dal novecento Liberty. I lavori relativi alla prevenzione ed al restauro degli edifici e delle opere pubbliche vengono assegnati attraverso gare emanate dalle Municipalità di ognuno dei ventitre distretti in cui è divisa la città. Per i lavori di restauro particolarmente importanti la competenza è della Municipalità centrale. Edifici storici vengono anche venduti a società private che, sotto il rigoroso controllo delle autorità competenti, provvedono alle relative opere di restauro, sottraendone il gravoso onere finanziario al budget pubblico. Alcuni di questi edifici, dopo opportune opere di ristrutturazione e restauro, sono stati trasformati in alberghi di lusso. Ne è un esempio il New York Palace Hotel della catena italiana Boscolo, di cui fa parte integrante lo storico New York Café, considerato uno dei più famosi ed eleganti del mondo, dove sono stati eseguiti accuratissimi lavori di restauro da parte del Gruppo Boscolo. Altri esempi di palazzi storici restaurati grazie ad investimenti italiani sono il Palazzo Dorottya ed il Palazzo Clotilde, diventato recentemente sede del Buddha-Bar Hotel. Quest anno, con l utilizzo di fondi europei, sono stati realizzati o sono in via di realizzazione progetti prioritari nel settore del restauro, tra i quali il progetto per la ristrutturazione e l ammodernamento del complesso di edifici situati nel distretto del Castello di Buda conosciuto come Várbazár, ed il rinnovo di alcune aree del centro di Budapest. Relativamente al periodo sono stati indicati dal sindaco della capitale altri progetti di medio-lungo termine, quali il restauro del Ponte delle Catene Széchenyi e del Ponte PetÅ fi, il restauro dell arco della Piazza Clark Ádam Váralagút e della Piazza Városháza, il rinnovo dei bagni termali GyógyfürdÅ k e la continuazione sistematica del processo di rinnovamento e restauro complessivo del centro. Mobili seguiti dalla Repubblica Ceca. Il 70% dei mobili commercializzati in Ungheria è d importazione. I principali Paesi fornitori di mobili, sono la Germania e la Polonia che insieme rappresentano circa il 50% del mercato, 5

8 L Italia detiene una quota del 5,5% sul totale delle importazioni ungheresi, con un lievissimo aumento rispetto all anno precedente. Queste tendenze si registrano all interno di un andamento crescente delle importazioni complessive ungheresi, che sono passate nel triennio da 376 a 448 milioni di Euro. I principali Paesi fornitori per gli articoli di illuminazione sono la Slovacchia, l Austria e la Germania. L Italia detiene una quota del 3,7% nel Alla luce di queste tendenze complessivamente positive delle importazioni, che evidenziano una dinamicità del settore e segnalano l apertura di potenziali spazi, si ritiene fondamentale assicurare un sostegno alle nostre produzioni per conservare e se possibile aumentare la quota italiana sul totale, puntando ad intercettare una domanda che, oltre che dall edilizia residenziale e per uffici, proviene da settore alberghiero, ristorazione, negozi, ecc., trainata dal business del turismo in particolare a Budapest e nei centri termali. A Budapest, oltre a numerosi punti vendita delle catene KIKA e IKEA la cui produzione per il mercato locale è proveniente soprattutto dalla Polonia -, sono presenti negozi e show-room di alto livello, che trattano prodotti di lusso e di design e lavorano prevalentemente per ordinazione su catalogo (nelle principali vie del centro e presso il centro commerciale di arredamento Max City). Nel segmento alto si registra una richiesta elevata per i mobili ed il design italiano. Gli articoli di arredamento e di design italiano godono di una immagine positiva in Ungheria, strettamente collegata con i concetti di Italian style e di Italian way of life noti nel mondo. Sul mercato sono presenti i prodotti delle più famose aziende italiane di mobili ed articoli di design (Alessi, Artemide, Atmosphera, AVMazzega, Bontempi, Byografia, Cappellini, Casamania, Cassina, Foscarini, Moroso, Meridiani ecc.), distribuiti e venduti da retailer e show-room di design locali. Fondamentale in questo settore è il ruolo dei più affermati studi di architetti incaricati di coordinare progetti sia dai clienti privati che da società, che talvolta accompagnano i clienti in Italia per acquistare direttamente saltando la distribuzione locale. Macchinari e apparecchiature Settori: Macchine agricole e Macchine per il confezionamento e l imballaggio Macchine agricole In Ungheria l attività agricola, grazie al terreno pianeggiante e fertile (con una percentuale di terreno arabile del 50,6% sul totale), gode di una lunga tradizione e riveste ancora una notevole importanza nell economia del Paese. Il clima continentale consente la coltivazione di molti prodotti agricoli, tra i quali cereali esportati in quantità consistenti - e prodotti ortofrutticoli. Esiste inoltre una notevole viticoltura. Attualmente, in seguito alla politica agraria attuata dal Governo negli anni 90 dopo il crollo del comunismo, la superficie media di un azienda agricola è di 1,5 ettari, con conseguenze che penalizzano la produzione complessiva, ma si sono sviluppate anche numerose aziende che operano su superfici di centinaia di ettari. La produzione locale di macchine agricole è limitata. Fino agli anni 80 esistevano cooperative con terreni coltivati di grandi estensioni, che necessitavano di macchine agricole di dimensioni adeguate. Negli anni 90, oltre alla necessità di rinnovare le macchine esistenti in un contesto economico di mercato, è emersa anche una domanda per macchine agricole adatte a terreni di dimensioni minori, con conseguenze positive sull importazione. L Italia è costantemente uno dei principali esportatori in questo settore: nel 2011 è stato il secondo Paese fornitore dell Ungheria, con un valore di 22,7 milioni di Euro ed una quota sul totale del 9,9%. La Germania occupa tradizionalmente la prima posizione, con una quota del 40% sul totale ed un valore di 91,5 milioni di Euro nel 2011, mentre l Austria tallona da vicino l Italia, con un export di 19,5 milioni di Euro ed una quota dell 8,5% sul totale. Le esportazioni italiane hanno raggiunto livelli simili nei due principali comparti: 9,4 milioni di Euro con una quota del 10,8% - nelle Macchine, apparecchi e congegni per la preparazione e la lavorazione del suolo o per la coltivazione, e 9,2 milioni di Euro con una quota dell 8,9% - nelle Macchine, apparecchi e congegni per la raccolta e la trebbiatura dei prodotti agricoli. In quest ultimo comparto va segnalata la forte presenza dei prodotti tedeschi, che dominano il mercato ungherese con una quota del 56,2 % ed un valore di 58 milioni di Euro. In generale i principali produttori italiani sono presenti sul mercato, ma esistono tuttora spazi per un incremento delle esportazioni. Le macchine italiane godono di una opinione favorevole tra gli addetti ai lavori e vengono considerate positivamente per quanto riguarda il rapporto prezzo-qualità, ma devono vincere la concorrenza della produzione tedesca, che punta in modo particolare sull affidabilità e sulla qualità elevata, unanimamente riconosciute. Uno degli aspetti fondamentali che viene evidenziato dai distributori ungheresi è la qualità/rapidità del servizio post-vendita, che viene considerato uno dei punti di forza dei prodotti di provenienza austriaca e tedesca. Un aspetto importante da tenere in considerazione per gli esportatori, e che influenza in modo determinante gli acquisti da parte ungherese, è 6

9 quello delle sovvenzioni statali, che in funzione maggiore o minore della loro maggiore o minore disponibilità sono in grado di causare forti oscillazioni sull andamento degli investimenti nel settore. Macchine per il confezionamento e l imballaggio L Italia rappresenta nel settore uno dei più importanti fornitori del mercato ungherese: su un totale di esportazioni verso l Ungheria di 42,9 milioni di euro nel 2013, l Italia è il secondo fornitore con un valore pari a 7,9 milioni di euro, che rappresenta il 18% del totale. Il primo fornitore è la Germania, con una quota del 45%, mentre gli altri Paesi concorrenti (Olanda, Svizzera, Slovacchia, Romania, Polonia, Croazia, Belgio, Inghilterra e Spagna) hanno quote che non superano il 6%.Dopo il raddoppio delle esportazioni italiane in Ungheria nel periodo , il 2013 ha registrato una notevole flessione. L Italia resta comunque, con ampio vantaggio sui concorrenti, il secondo fornitore dell Ungheria sia nelle macchine ed apparecchi per riempire, chiudere, tappare, incapsulare o etichettare bottiglie, scatole, sacchi o altri contenitori, con una quota del 17,7% sul totale delle importazioni, sia nelle macchine ed apparecchi per impacchettare o imballare le merci, con una quota del 18,7%. Servizi di informazione e Settore: audiovisivo comunicazione Il mercato dei prodotti audiovisivi in Ungheria presenta notevoli potenzialità. Negli ultimi anni si è assistito ad un forte incremento del numero di canali televisivi, sia via satellite che via cavo, che offrono una gamma sempre più vasta di prodotti, soprattutto film, documentari e sceneggiati, la maggior parte dei quali di provenienza estera. Sia la tedesca RTL che l olandese TV2, società titolari dei canali privati di maggiore diffusione in Ungheria, hanno aperto alla fine del 2012 un secondo canale. Nell ultima edizione della Fiera NATPE a giugno del 2012 si è registrata una forte presenza di espositori dei principali Paesi produttori, USA, Canada, UK, Francia, Germania, Giappone, ma anche Cina, India, Corea, Turchia, Paese quest ultimo che ha messo a segno una consistente crescita negli ultimi anni. Complessivamente il mercato appare dinamico e le prospettive per i prodotti italiani particolarmente interessanti. Ultimo aggiornamento: 03/09/2014 7

10 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Le elezioni parlamentari del 6 aprile 2014 (per le quali si e applicata per la prima volta la nuova legge elettorale che ha ridotto il numero di parlamentari a 199 ed ha modificato i meccanismi di attribuzione dei seggi) hanno segnato una nuova netta vittoria del partito dei Giovani Democratici e di Alleanza Civile (Fidesz), guidato da Viktor Orbán: se saranno confermati i dati preliminari, la coalizione con il Partito Popolare Democratico Cristiano (KDNP) ha conquistato 133 seggi, assicurandosi così per il secondo mandato consecutivo la maggioranza dei 2/3 in Parlamento. La coalizione di opposizione - formata dal Partito Socialista Ungherese (MSZP) guidato da Attila Mesterházy, Uniti per il 2014 del leader Gordon Bajnai, il Partito del Dialogo per l Ungheria (PM) di Tímea Szabó e Benedek Jávor, la Coalizione Democratica (DK) di Ferenc Gyurcsány e il Partito dei Liberali Ungheresi (MLP) di Gábor Fodor - potra contare su 38 seggi. Il Movimento per un Ungheria migliore (Jobbik), collocato su posizioni di estrema destra, occupera 23 seggi, mentre il partito di ispirazione ambientalista La politica può essere diversa (LMP) e riuscito a superare la soglia di sbarramento del 5% e ottiene 5 seggi. Il Governo Orbán conferma dunque l ampia maggioranza parlamentare che lascia prevedere, dopo le molte riforme varate nella precedente legislatura, un quadro di stabilita in cui potranno essere mantenute le politiche di promozione degli investimenti finalizzati alla produzione manifatturiera nonche gli interventi tesi al rafforzamento della sicurezza energetica (gas e nucleare) del Paese; inoltre, potra proseguire anche lo sviluppo della piccola imprenditoria agricola ungherese (settore di potenziale conflitto con l Unione Europea) mentre la tassazione delle grandi imprese e banche potra subire modifiche, in particolare - per queste ultime - se sara raggiunta una soluzione per quanto riguarda il problema dei mutui in valuta estera. Ultimo aggiornamento: 11/04/2014 RELAZIONI INTERNAZIONALI Dopo la caduta del Muro di Berlino, le relazioni internazionali dell Ungheria corrono lungo alcune tracce ben definite, in particolare con il secondo Governo Orbán e dopo l esercizio della Presidenza UE da parte dell Ungheria (primo semestre 2011): - dal punto di vista geografico: politiche di vicinato (nel Gruppo di Visegrad-V4, nell Iniziativa Centro Europea-InCE, nella Commissione per il Danubio), europeismo (l Ungheria e membro dell Unione Europea dal primo maggio 2004), atlantismo (membro della NATO dal marzo 2009); - dal punto di vista tematico: diplomazia economica, sicurezza dei cittadini, sicurezza energetica, protezione delle minoranze, promozione dell agricoltura e della sicurezza alimentare, sviluppo sostenibile. L Ungheria partecipa attivamente ad operazioni di mantenimento della pace sotto egida ONU (UNIFIL, UNFICYP, MINURSO), UE e UA (EUFOR, EU CONGO, EU SOMALIA, MFO SINAI, EU GEORGIA, EU NAVFOR ATALANTA) e NATO (KFOR, ISAF, NTM-I, HQ SARAJEVO, MLO BEOGRAD). La posizione centrale dell Ungheria, fra Est ed Ovest nel Centro Europa, favorisce un ruolo di ponte, anche dal punto di vista dei collegamenti e delle infrastrutture, tra Russia e Asia post-sovietica verso l Europa Occidentale. In questo quadro, grande importanza riveste - per la politica estera ungherese - il tema della sicurezza energetica e, in particolare, dei corridoi che portano il gas dall Asia all Europa. Le relazioni con l UE si sviluppano in modi ambivalenti. Da un lato, l Ungheria sostiene il processo di allargamento ed ha promosso il gruppo Amici della Coesione per limitare i tagli di bilancio che implicano un decremento delle risorse comunitarie a favore dei Paesi a piu basso reddito e delle risorse destinate alla politica agricola comunitaria: per sostenere tale indirizzo, l Ungheria promuove un azione comune dei Paesi V4 (Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Ungheria) in seno all UE. Dall altro lato, diverse iniziative legislative del Governo ungherese sono state oggetto di procedure di infrazione da parte dell UE, in particolare le leggi sul sistema giudiziario, sull ufficio per la protezione dei dati personali, sulla banca centrale. Piu' di recente, il Governo Orbán ha dato un impulso piu' deciso alla politica regionale (il 2013 e stato dichiarato Anno dell Europa Centrale, per la contemporanea presidenza ungherese dell'ince e del Gruppo V4) ed ha promosso la cosiddetta "apertura ad Est". Quest'ultima si e' realizzata con un rafforzamento dei legami con alcuni Paesi asiatici, con scambi di visite politiche e commerciali, in vista di un incremento delle relazioni economiche. Il tema della tutela delle comunita ungheresi nei Paesi confinanti riveste un ruolo centrale nella politica estera ungherese ed ha gia prodotto tensioni ricorrenti (in particolare con Romania e Slovacchia) facilitate dal ricorso alla retorica nazionalista da tutti gli attori coinvolti. Ultimo aggiornamento: 09/01/2014 8

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12 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Le statistiche preliminari del secondo trimestre 2015 evidenziano un rallentamento nella crescita ungherese scesa al 2,7% contro il 3,5% del trimestre precedente.stime comunitarie prudenziali prevedono un tasso di crescita annuale nel 2015 tra il 2,8% e il 2,7%, ben lontano dal target del 4,5% prospettato dal Governo. Tale rallentamento e'essenzialmente dovuto a due fattori: la stagnazione degli investimenti, (- 4,5% nel primo semestre), e la diminuzione dei fondi comunitari. La Banca Centrale Ungherese (MNB), ha rivisto le previsioni relative agli investimenti dal 5,2% al 2,2%. Tale tendenza dovrebbe proseguire anche nel 2016 con un ulteriore calo dell'ordine del 2,1%. Le esportazioni e le importazioni dovrebbero aumentare rispettivamente dell'8% e del 7,9% mentre il consumo delle famiglie dovrebbe crescere del 3,2% quest'anno e del 3% l'anno prossimo. Alla fine del primo semestre, lo stock del debito pubblico è stato pari a miliardi di fiorini (ca. 86,3 miliardi) ovvero il 79,6% del PIL. Alla crescita del debito hanno contribuito l'indebolimento del fiorino e l'acquisizione della Budapest Bank dalla parte dello Stato. La MNB prevede che il debito pubblico scendera' al 75,6% del PIL entro la fine di quest'anno e al 73,9% entro la fine dell'anno prossimo. A fine luglio il deficit dei conti pubblici ammontava a 894,1 miliardi di HUF (ca. 3 miliardi). Modeste manovre correttive potrebbero consentire di mantenersi entro la quota del 2,4% fissata per il Secondo la Banca Centrale, infatti, il gettito fiscale nel 2015 e nel 2016 dovrebbe superare le previsioni grazie alle imposte sul consumo (IVA, accise). Nei primi sei mesi del 2015, la produzione industriale ungherese e' aumentata del 7,3% su base annua grazie soprattutto all'industria manifatturiera (+7,7%) e all'industria energetica (5,9%). Il settore automobilistico, dominato dai marchi tedeschi, è cresciuto del 15,7%. Piu' problematico e' invece il quadro relativo alle costruzioni: l'incidenza del comparto sul PIL è passato dallo 0,5% del 2014 allo 0,2% del La produzione agricola potrebbe subire una flessione a causa delle condizioni meteorologiche. Nel periodo gennaio-maggio, il valore delle esportazioni e delle importazioni e' cresciuto rispettivamente del 7,9% e del 6,7%. La bilancia commerciale del periodo ha generato un saldo positivo di 741 milioni di euro rispetto al dato del Il fatturato del commercio al minuto e' cresciuto nel primo semestre del 6,1%. Lo stimolo ai consumi e' derivato dall'abbassamento delle tariffe delle utenze e dalla conversione dei mutui in valuta imposta dal Governo alle banche che ha prodotto un significativo aumento del potere d'acquisto dei salari (+3,5% da gennaio a maggio). In aumento anche il turismo sia in entrata (+7,4%) che in uscita (+13%). Grazie ad un programma della MNB avviato lo scorso anno scorso, lo stock di titoli di Stato detenuti dalle banche e' cresciuto di 900 miliardi di fiorini (ca. 3 miliardi di euro) e lo Stato ha potuto estinguere nell'ultimo anno e mezzo debiti pari a 3,5 miliardi di euro. Complessivamente, la quota dei debiti denominati in valuta estera e' scesa dal 42% di marzo 2014 al 34% di aprile Si e' confermata nel periodo in esame la contrazione del settore finanziario: lo stock dei prestiti e' calato del 5%, scendendo a miliardi di fiorini (ca. 56,3 miliardi di euro). I debiti delle aziende sono diminuiti del 6% (6.400 miliardi di fiorini, ca. 21,3 miliardi di euro). In complesso, dall'inizio della crisi, il settore bancario ha accumulato perdite di circa di 8-9 miliardi di euro. Due dati controversi riguardano l'inflazione e l'occupazione, entrambi in apparente miglioramento. Il tasso di inflazione è previsto attestarsi tra lo 0% e lo 0,3% che implica il rischio di effetti negativi sui rendimenti reali. Per l'occupazione, il miglioramento dei dati dipende in larga misura dall'inclusione nelle statistiche dei cittadini impiegati, di coloro che sono emigrati verso mercati piu' remunerativi (circa person) e di coloro che sono impiegati in lavori di utilita' pubblica. Ultimo aggiornamento: 17/10/2015 POLITICA ECONOMICA La crescita economica ungherese è stata moderata a partire dalla crisi finanziaria del Solo nel 2014 il PIL è cresciuto del 3,5%. Alla formazione del PIL contribuisce l agricoltura per il 3,4%, l Industria per il 31,1% e i servizi per il 6,5%. Tali settori occupano rispettivamente il 5, il 30 ed il 65% della forza lavoro. La principale risorsa naturale del paese è costituita dalla terra che per il 75% è arabile; il sottosuolo non dispone di risorse rilevanti fatta eccezione per la bauxite. Sono presenti inoltre numerose sorgenti calde che potrebbero essere sfruttate per la produzione di energia geotermica.l industria più importante è quella automobilistica che contribuisce per il 20% all intera produzione industriale, seguita dall industria chimica (plastica e farmaceutica), mentre hanno perso di importanza quella mineraria, metallurgica e tessile. L industria alimentare ha un peso determinante e contribuisce per il 14% alla produzione industriale e per il 7-8% all export. L Ungheria è la localizzazione prescelta in Europa centrale per gli investimenti esteri nel settore automotive: sono infatti presenti la General Motors (Szentgotthárd), la Magyar Suzuki (Esztergom), la Mercedes-Benz (Kecskemét) e l Audi (Győr). Tra i principali obiettivi di politica economica del Governo figurano da una parte la riduzione delle tariffe delle utilities, l aumento dell occupazione e il sostegno alla crescita, dall altra la necessità di contenere il deficit ed il debito pubblico. Il Governo sta portando avanti il programma di alleggerimento del debito per le famiglie ed ha imposto alle banche la conversione dei mutui in valuta estera in valuta locale. Le banche hanno inoltre dovuto risarcire i loro clienti per il tasso di cambio applicato e il tasso di interesse che la Corte Suprema ha ritenuto non corretti. Tale operazione ha ridotto la liquidità degli istituti di credito e con questo la loro capacità di erogare prestiti, soprattutto alle imprese. Il Governo ha firmato un MoU a febbraio scorso con la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo con il quale si è impegnato a portare avanti una serie di concessioni nei confronti delle banche straniere e delle istituzioni internazionali, impegnandosi a cedere entro tre anni le proprie quote di partecipazione nel sistema bancario, a migliorare il quadro regolamentare e ridurre la tassazione del settore a partire dal A seguito delle misure fiscali adottate, nel 2012 e nel 2013 il deficit è stato contenuto al di sotto del parametro UE del 3%. Anche nel 2014 il deficit è stato pari al 2,6% del PIL. Il Governo per il 2015 ha l obiettivo del 2,4%, attraverso tagli alla spesa e notevole aumento delle entrate, soprattutto dei proventi dell IVA. Il debito 10

13 2015 ha l obiettivo del 2,4%, attraverso tagli alla spesa e notevole aumento delle entrate, soprattutto dei proventi dell IVA. Il debito ha raggiunto il 77,7% del PIL nel 2014 e dovrebbe leggermente diminuire per il L alto indebitamento del Paese costituisce una fonte di fragilità per l economia. Continua a diminuire l indebitamento del settore privato nonostante il programma di sostegno alle PMI della Banca Centrale, mentre il sistema bancario ha rallentato l attività creditizia. La bilancia commerciale è in attivo nonostante in termini di volumi tra il 2009 ed il 2013 l export sia diminuito del 19%. La domanda interna dovrebbe rimanere il principale motore della crescita economica nel prossimo anno, ma con uno spostamento da investimenti a consumi privati, grazie alla maggiore disponibilità delle famiglie e alla diminuzione dei trasferimenti UE. L inflazione si è sempre mantenuta bassa negli ultimi anni grazie alla diminuzione delle tariffe delle utilities e, da ultimo, del prezzo del petrolio. Il tasso di disoccupazione è intorno al 7%. Altro obiettivo è quello di aumentare la quota di debito in valuta locale e diminuire la quota in valuta estera che ammonta a circa il 40%. La stabilità del fiorino è legata all andamento del debito ed è tra le valute emergenti una di quelle che maggiormente risente della volatilità dei mercati finanziari internazionali. La Banca Centrale NBH ha fissato il tasso di sconto all 1,35% lo scorso luglio. Ultimo aggiornamento: 21/10/

14 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln ) , , Variazione del PIL reale (%) 1,6-1,7 1,1 3,6 2,9 2,5 Popolazione (mln) ,9 9,9 9,8 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) Disoccupazione (%) ,1 7,7 7,1 6,8 Debito pubblico (% PIL) 81,4 79,2 77, ,2 75,1 Inflazione (%) 3,8 5,7 1,7-0,2 0,6 2,5 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 6,75 1,59 5,29 9,98 6,35 5,58 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 22/09/2015 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 12

15 BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln. 81,7 mln. nd mln. 1,3 % 5,1 % PRINCIPALI DESTINATARI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) GERMANIA nd GERMANIA 21,1 nd nd ROMANIA nd ROMANIA 4,6 nd nd SLOVACCHIA nd AUSTRIA 4,5 nd nd Italia Position:5 nd Italia Position:5 3,9 Italia Position:nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave 226 Prodotti alimentari Bevande 235 Tabacco 72 Prodotti tessili 544 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 527 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 545 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 437 Carta e prodotti in carta Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 285 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Articoli in gomma e materie plastiche Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Prodotti della metallurgia Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 960 Mobili 373 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 757 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 799 Altri prodotti e attività Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. 13

16 IMPORT Import Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln. 74,7 mln. nd mln. 0,9 % 5,3 % PRINCIPALI FORNITORI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) GERMANIA nd GERMANIA 18,7 nd nd RUSSIA nd RUSSIA 6,4 nd nd AUSTRIA nd AUSTRIA 5,2 nd nd Italia Posizione: 6 nd Italia Posizione: 7 3,2 Italia Posizione: nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 904 Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari Bevande 190 Tabacco 116 Prodotti tessili 729 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 626 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 596 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 309 Carta e prodotti in carta Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 7 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Articoli in gomma e materie plastiche Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 767 Prodotti della metallurgia Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 477 Mobili 184 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 631 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Altri prodotti e attività Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. OSSERVAZIONI Secondo i dati pubblicati dall Ufficio Centrale di Statistica ungherese (KSH), il valore totale dell interscambio dell Ungheria per il 2013 è stato di 156,4 miliardi di euro. Il valore delle esportazioni è stato di 81,7 miliardi di euro (+2,2% rispetto all anno precedente), quello delle importazioni di 74,7 miliardi (+1,9%). La bilancia commerciale, quindi, ha generato un attivo di 7 miliardi di euro (+5,3%). Nell interscambio globale del 2013, la graduatoria dei primi cinque Paesi partner commerciali dell Ungheria resta invariata rispetto all anno precedente e vede al primo posto la Germania, che detiene una quota del 25,4% dell interscambio totale, seguita da Austria (6%), Russia (5,7%), Slovacchia (5,5%), e Italia (4,6%). Il volume dell interscambio di questi cinque Paesi è pari al 47,2% dell interscambio totale. La Germania conserva quindi nettamente la prima posizione, con un valore di 39,7 miliardi di euro. La posizione favorevole della Russia è soprattutto legata alla consistente dipendenza ungherese dai prodotti energetici; tale dato è evidenziato anche dal forte disavanzo registrato dalla bilancia commerciale con la Russia. Esportazioni Nella classifica dei principali Paesi di destinazione dell export magiaro, la Germania resta il primo mercato di sbocco, con 21,1 miliardi di euro ed una quota del 25,8%, con una crescita del 5,5% rispetto al La Romania, sebbene registri una diminuzione delle importazioni dall Ungheria del 3,3%, resta il secondo mercato, con un valore di 4,6 miliardi di euro ed una quota del 5,6%. 14

17 delle importazioni dall Ungheria del 3,3%, resta il secondo mercato, con un valore di 4,6 miliardi di euro ed una quota del 5,6%. Seguono l Austria, che ha importato merci ungheresi per un valore di 4,5 miliardi di euro (quota del 5,5%), e la Slovacchia, con 4,3 miliardi di euro (quota del 5,2%), che evidenzia una diminuzione del 9,1% rispetto all anno precedente. Il settore trainante dell export ungherese è quello dei macchinari e mezzi di trasporto, voce che rappresenta il 53,3% delle esportazioni magiare. La struttura merceologica dell export ungherese è la seguente: Macchinari e mezzi di trasporto, con un valore di 43,6 miliardi di euro ed una quota del 53,3%. Prodotti manifatturieri, con 26,1 miliardi di euro ed una quota del 31,9%. Alimentari, bevande e tabacchi, con 6,6 miliardi di euro ed una quota del 8,1%. Carburanti ed energia elettrica, con 2,9 miliardi di euro ed una quota del 3,6%. Materie prime, con 2,5 miliardi di euro ed una quota del 3,1%. L Italia, con un incremento del 4,8% rispetto al 2012, mantiene la quinta posizione; ha importato merci dall Ungheria per un valore di 3,9 miliardi di euro e detiene una quota del 4,8%. Questi cinque mercati rappresentano il 47% del valore totale delle esportazioni ungheresi. Importazoni I principali Paesi fornitori sono: la Germania, con 18,6 miliardi di euro ed una quota del 25% dell import totale dell Ungheria, la Russia, con 6,4 miliardi (quota dell 8,6%), l Austria, con 4,9 miliardi (quota del 6,6%), la Slovacchia, con 4,3 miliardi (quota del 5,7%) e la Cina con 4 miliardi (quota del 5,4%). L Italia, che si posiziona al settimo posto immediatamente dopo la Polonia, ha esportato merci in Ungheria per un valore di 3,2 miliardi di euro, e detiene una quota del 4,3%. Per quanto concerne la composizione merceologica dei prodotti importati, l Ungheria nel 2013 ha importato soprattutto macchinari e mezzi di trasporto, seguiti dai prodotti manifatturieri. Queste due voci rappresentano l 80% del valore totale delle importazioni del Paese. La struttura merceologica dell import magiaro risulta così composta: Macchinari e mezzi di trasporto, con 34,1 miliardi di euro ed una quota del 45,7%. Prodotti manifatturieri, con 35,6 miliardi di euro ed una quota del 34,2%. Carburanti ed energia elettrica, con 9,4 miliardi di euro ed una quota del 12,6%. Alimentari, bevande e tabacchi, con 3,8 miliardi di euro ed una quota del 5,1%. Materie prime, con 1,8 miliardi di euro ed una quota del 2,4%. 15

18 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) 1.419, , ,5 Saldo dei Servizi (mln. ) 5.371, , ,4 Saldo dei Redditi (mln. ) , , ,9 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) 352,6 817,1 860,6 Saldo delle partite correnti (mln. ) , ,3 Riserve internazionali (mln. ) , ,5 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 22/09/

19 INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 22 % 33,1 % 33,85 % 34,85 % 42,9 % 44,8 % Totale (mln e var. %) ,1 mln ,8 mln ,5 mln ,1 mln. 9,9 % 6,5 % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) CROAZIA BELGIO 3.060,3 BELGIO 3.103,9 ISRAELE 3.377,4 CIPRO 2.705,9 CROAZIA 2.883,6 CROAZIA 2.582,1 BELGIO 3.181,7 SLOVACCHIA 1.592,9 CIPRO 2.610,8 LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO 2.733,9 Italia Position:7 524,9 Italia Position:11 479,8 Italia Position:21 150,1 Italia Position:32 29,6 Settori (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 8,3 2,8 5 nd Prodotti delle miniere e delle cave 3.565, , , ,5 Manufatturiero 3.875, , , ,6 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 21,1 14,8 12,6 16,8 Prodotti tessili e abbigliamento 7,4 12,7 15,4 15,7 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione 73,4 66,3 65,3 69,8 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 1.509,2 993,4 841,1 667,7 Chimica e prodotti chimici 132,8 126,7 118,1 118,2 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 1.204, , , ,2 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 95,5 102,7 110,5 104,8 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 17,7 nd nd nd Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 122,1 105,8 99,8 94,1 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 567,5 893, ,3 Macchinari e apparecchiature 9 29,3 16,2 15,8 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 20,6 161,3 nd nd Altre industrie manufatturiere 77,9 88,3 178,8 239 Costruzioni 76,7 70,4 42,7 22,3 Servizi , , , ,9 Servizi di informazione e comunicazione 182,9 213, ,9 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) nd 101,5 82,5 75,5 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 29,1 29,5 29,7 30,2 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 1.466, , , ,4 Trasporto e magazzinaggio 24,6 30,4 50,4 47,2 Servizi di alloggio e ristorazione ,2 136,6 135,3 Attività finanziarie e assicurative 2.644, , ,2 Attività immobiliari -26,9 58,3 38,6 59,5 Attività professionali, scientifiche e tecniche 466, , , ,2 Attività amministrative e di servizi di supporto 345, ,6 nd 2.356,7 Altre attività di servizi 5.893, , , ,1 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e MNB. 17

20 STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 67,1 % 84,9 % 83,11 % 84,34 % 102,2 % 104,8 % Totale (mln e var. %) ,2 mln ,9 mln mln ,4 mln. 8 % 4,7 % PRINCIPALI INVESTITORI GERMANIA ,9 GERMANIA ,8 GERMANIA ,4 GERMANIA ,7 PAESI BASSI ,8 LUSSEMBURGO ,6 LUSSEMBURGO PAESI BASSI ,8 AUSTRIA 7.860,8 PAESI BASSI 9.744,2 PAESI BASSI 8.944,4 LUSSEMBURGO 9.790,7 Italia Position: ,5 Italia Position: Italia Position:15 680,1 Italia Position:15 705,9 Settori (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 349,2 465,2 465,4 468,2 Prodotti delle miniere e delle cave 227, ,4 182,5 Manufatturiero , , ,2 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 1.554, , , ,1 Prodotti tessili e abbigliamento 292,1 279,3 292,5 313 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione 667,6 726,4 764,5 835 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 48,9 41,9 34,2 17,5 Chimica e prodotti chimici 551,3 605,8 544,8 587,1 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 1.818, , , Gomma, plastica e prodotti in queste materie 875, , , ,2 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 1.189,8 nd nd 1.502,9 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1.245, , , ,8 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi , ,3 Macchinari e apparecchiature 150,1 503,4 909, ,7 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ,4 nd nd nd Altre industrie manufatturiere 460,1 538,4 685, ,5 Costruzioni 930,7 935,3 745,6 721,7 Servizi , , , ,1 Servizi di informazione e comunicazione , , ,5 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) , , ,2 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 120, ,2 76,9 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 8.664, , , ,5 Trasporto e magazzinaggio 1.339, , , ,7 Servizi di alloggio e ristorazione 445,7 420,3 440,4 458,7 Attività finanziarie e assicurative 4.712, , , ,4 Attività immobiliari 4.736, , , ,3 Attività professionali, scientifiche e tecniche , , ,2 Attività amministrative e di servizi di supporto nd ,6 nd ,6 Altre attività di servizi 7.652, , , ,7 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e MNB. OSSERVAZIONI 18

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

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