Università degli Studi di Napoli "Parthenope"

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Università degli Studi di Napoli "Parthenope""

Transcript

1 Università degli Studi di Napoli "Parthenope" Facoltà di Economia Strategie di internazionalizzazione delle imprese del settore automobilistico. L'approccio resource-based di Davide Di Palma Relatore: Chiara Cannavale Correlatore: Quintano Michele A. A

2 Introduzione Il mercato automobilistico, per le sue caratteristiche, tra cui l eterogeneità dei clienti, l elevatissima concorrenza e il crescente numero di potenziali entranti, è, attualmente, uno dei mercati più competitivi. Una delle scelte strategiche adottata dalle imprese operanti in questo settore, per raggiungere una posizione di vantaggio rispetto ai tanti competitor presenti sul mercato, è stata l internazionalizzazione. La prima parte dell elaborato è stata dedicata, proprio per tale motivo, alla descrizione di alcune tra le teorie dell International business, utili ad analizzare tale fenomeno, in relazione ai processi attuati dalle aziende automobilistiche. Ovviamente non si può ricondurre, a tutte le imprese, lo stesso processo di internazionalizzazione, infatti, quest ultimo cambia a seconda delle diverse motivazioni che hanno spinto le aziende a questa scelta, e, a seconda degli obbiettivi che intendono perseguire. In relazione a ciò, anche, la scelta dell area geografica di destinazione e i comportamenti adottati, variano da impresa ad impresa. Nell ottica delineata sono stati proposti due gruppi, ognuno composto da due casi, di fenomeni di internazionalizzazione di imprese operanti nel settore automobilistico, che hanno seguito diversi processi di internazionalizzazione, al fine di perseguire distinti obbiettivi aziendali. 3

3 Il primo gruppo presenta l acquisizione da parte della Renault della casa rumena Dacia, e la creazione della joint venture con l impresa statale serba, Zastava, ad opera di Fiat. Questi, come si nota, sono due esempi di internazionalizzazione verso paesi dell Europa dell Est. Differentemente, il secondo gruppo, caratterizzato dalla delocalizzazione produttiva attuata dalla casa automobilistica nipponica Nissan in India e Thailandia e dalla costituzione di due joint venture in Cina da parte dell impresa tedesca Volkswagen, ha come aree di destinazione due paesi emergenti del continente Asiatico. La scelta dell area di destinazione, è stata effettuata dalle imprese in relazione a determinati fattori country specific ritenuti coerenti con gli obbiettivi prefissati. Individuare e studiare le diverse ragioni e i diversi obbiettivi alla base della scelta dell area e dei processi di internazionalizzazione analizzati, è stato lo scopo di gran parte di questo elaborato. Infine, l attenzione è stata spostata su una rilettura critica dei casi trattati, nell ottica delle teorie tradizionali, le quali hanno, però, evidenziato diversi limiti, avvalorando, così, l utilizzo della prospettiva resource-based. Proprio nell applicazione del modello resource-based ai casi di studio, è emersa la sostanziale differenza strategica tra i due gruppi di processi di internazionalizzazione. 4

4 I. Le strategie di internazionalizzazione: l approccio resource-based I.1. La strategia di internazionalizzazione: alcuni paradigmi interpretativi La letteratura sull International Business è ricca di contributi diversi e trova le sue origini nei modelli economici, che hanno spiegato l evoluzione del commercio internazionale e degli investimenti diretti all estero (IDE), e nelle teorie organizzative, che hanno interpretato la crescita delle multinazionali statunitensi durante gli anni 60. Solo a partire dagli anni 80, il tema dell internazionalizzazione ha acquisito un ruolo centrale nei paradigmi strategici, sebbene, anche in questo caso, notevole sia l influenza dell economia industriale e delle teorie organizzative. Da un punto di vista storico, gli anni 70 segnano il confine tra teorie interessate al fenomeno dell internazionalizzazione a livello macro e teorie che, soffermandosi sul fenomeno microeconomico, hanno ricercato, nell analisi degli investimenti esteri e nelle teorie sulla crescita delle multinazionali (Hymer, 1960, 1976; Buckley e Casson, 1976; Dunning, 1977) quei fattori che fossero in grado di spiegare il successo internazionale delle imprese. Questi filoni considerando la capacità strategica dell impresa come elemento distintivo della stessa, focalizzano maggiormente la propria attenzione sui fattori 5

5 da cui dipende la spinta all internazionalizzazione e sulle diverse modalità perseguibili dall impresa. Anche questi approcci sono influenzati dalle teorie economiche. Le prime teorie economiche, infatti, sono anche alla base dei paradigmi interpretativi dell internazionalizzazione produttiva, intesa come il processo di decentramento produttivo che prevede la localizzazione, in un paese diverso dal proprio, di alcune o tutte le fasi del processo produttivo; decentramento che può avvenire attraverso la creazione di proprie filiali e, quindi, la realizzazione di investimenti diretti all estero, o stringendo rapporti collaborativi con imprese localizzate nel paese estero. In questo caso, le determinanti del processo vanno ricercate nel perseguimento di maggiori livelli di efficienza, attraverso lo sfruttamento di costi della produzione più contenuti, o nella volontà di acquisire conoscenze di cui gli operatori locali sono portatori. L internazionalizzazione produttiva avviene, generalmente, nei mercati emergenti quando l obiettivo è quello dello sfruttamento di vantaggi location specific connessi ai fattori produttivi a basso costo o alla presenza di dotazioni specifiche; avviene, invece, verso paesi industrializzati o che presentano punte di eccellenza in determinati settori e/o comparti, quando l obiettivo è quello dell acquisizione di nuova conoscenza o del monitoraggio dei processi innovativi. Gli approcci teorici che interpretano le scelte strategiche orientate al raggiungimento dell efficienza sono, in primo luogo, i paradigmi dell Industrial Organization, che giustificano i processi di crescita dell impresa in relazione 6

6 all obiettivo di ridurre i costi complessivamente sostenuti. Tali teorie rientrano in quelle che studiano l evoluzione degli investimenti diretti all estero e sono riconducibili a tre filoni fondamentali: l Internalization Theory della Reading School, la Teoria del Potere di Mercato di Hymer (1960, 1976) e il paradigma eclettico di Dunning (1981, 1993). Le imperfezioni dei mercati, così come gli esponenti dell Internalization Theory, costituiscono anche nella Teoria del Potere di Mercato di Hymer (1960, 1976), la principale fonte dei vantaggi oligopolistici da cui dipende la possibilità delle imprese di accrescere le proprie quote di mercato e, quindi, i propri profitti. L Autore, partendo dalla constatazione che la teoria tradizionale (neoclassica) non spiega l esistenza di investimenti reciproci tra i paesi avanzati, ricerca quindi nelle caratteristiche dell impresa le determinanti del processo di internazionalizzazione. In una prima fase, l impresa cresce a livello nazionale attraverso un processo di concentrazione (aumento delle quote di mercato, acquisizioni e fusioni) che le consente di ottenere profitti sempre maggiori. Ad un certo punto, il processo di concentrazione a livello locale non può più essere spinto oltre (perché sono rimaste solo poche grandi imprese) e l elevato profitto derivante dal grado di monopolio raggiunto è utilizzabile per investimenti all estero, aventi come obiettivo quello di estendere il processo di crescita anche oltre frontiera. Quali sono allora i fattori che consentono all impresa di accrescere il proprio potere di mercato? E soprattutto, quali sono i fattori che le consentono di superare i naturali svantaggi che caratterizzano l operare di un impresa all estero rispetto ai 7

7 concorrenti nazionali (minore conoscenza del mercato e del contesto ambientale, rapporti più difficili con le istituzioni e con gli altri operatori locali)? Hymer elenca una serie di potenziali vantaggi dell IMN (impresa multinazionale), tra i quali include anche l innovatività del prodotto, così riconducendosi alla teoria del ciclo di vita del prodotto di Vernon. Altri vantaggi possono essere il possesso di un marchio, di skills specialistici, la capacità di raccogliere capitali, le economie di scala, le economie di integrazione verticale, ecc. Posta l esistenza di tali vantaggi, l impresa sceglierà la via delle esportazioni o quella della produzione in loco a seconda delle condizioni del mercato in cui essa intende operare. Una volta scelta la produzione in loco rispetto alle esportazioni, l IMN dovrà decidere se intervenire direttamente (tramite IDE) oppure cedendo licenze a produttori locali. Tale scelta sarà condizionata soprattutto dalla natura degli specifici vantaggi competitivi posseduti dall impresa. In particolare, l IDE risulterà favorito quanto più i vantaggi competitivi dell IMN consistono nel possesso di know-how specialistico e di altri intangible assets, che difficilmente possono essere valorizzati tramite la cessione di licenze. L espansione dell impresa all estero non è dunque per Hymer altro che un momento del processo di sviluppo dell impresa, in senso geografico e secondo sentieri di crescita sia orizzontali che verticali. Dunning (1981) propone, nella teoria eclettica, un ampliamento dell Internalization Theory in quanto considera, tra le determinanti, 8

8 dell internazionalizzazione, non solo le imperfezioni dei mercati, ma anche vantaggi collegati ai fattori location specific e alla proprietà di risorse specifiche trasferibili all estero a costi sostenuti. Secondo il paradigma eclettico, le scelte di internazionalizzazione dell impresa si basano sul contemporaneo verificarsi di tre tipologie di vantaggi: gli ownership advantages (vantaggi competitivi esclusivi), i location advantages (vantaggi di localizzazione delle attività) e gli internalization advantages (vantaggi di internalizzazione in situazioni di fallimento del mercato). I vantaggi derivanti dalla proprietà, che rispondono alla domanda Who?, sono rappresentati da caratteristiche e capacità firm-specific che rendono un impresa superiore rispetto ai competitor locali indipendentemente dalle caratteristiche generali della localizzazione. Questo tipo di vantaggi sorge dalla disponibilità di capitale umano e di conoscenze, e da specificità intangibili relative a diverse funzioni e attività in cui si concretizza l attività aziendale: marketing, organizzazione, processi informativi, governo, finanza, esperienza nei mercati esteri. I vantaggi derivanti dalla localizzazione, che rispondono alla domanda Where?, sono quelli che un impresa può ottenere localizzando in modo ottimale le sue attività della catena del valore. Questi vantaggi derivano principalmente dalle differenze country-specific sia per quanto concerne i fattori della produzione (disponibilità, qualità, prezzo), sia relativamente ad altri aspetti quali infrastrutture, costi dei trasporti e delle comunicazioni, tasse e sussidi, normative 9

9 vigenti, ecc.. I vantaggi derivanti dall internalizzazione, che rispondono alla domanda How?, sono quelli che possono sorgere dall internalizzazione delle transazioni di mercato, realizzata attraverso fusioni e acquisizioni o mediante la creazione di accordi e alleanze; in tal modo un impresa può ottenere tutta una serie di vantaggi, quali la riduzione dei costi di ricerca e di transazioni, l assicurazione della disponibilità di materie prime e componenti, la garanzia di elevati standard qualitativi degli stessi, ecc. L Autore sostiene che l IDE è vantaggioso solo se l impresa possiede vantaggi competitivi, derivanti dal possesso di risorse specifiche o dalla gestione su scala internazionale delle attività, e può sfruttare tali vantaggi nella gestione dei fattori localizzati nel paese ospite. In tal senso il paradigma coniuga ownership advantage e vantaggi di localizzazione e lega il potenziale successo dell impresa al possesso di capacità superiori rispetto a quelle dei concorrenti. Al di là della specificità di tale teoria, rivolta essenzialmente all investimento diretto all estero, l autore sembra aver dato un contributo importante agli studi sull internazionalizzazione per due motivi fondamentali. In primo luogo il concetto di scelta come combinazione di fattori supera il determinismo degli approcci neoclassici; in secondo luogo, il paradigma basato sulla dimensione interna/esterna, in quanto le prime due tipologie di vantaggio risultano connesse alla natura dell impresa (dimensione interna), mentre i vantaggi di localizzazione riguardano le caratteristiche strutturali dei paesi ospitanti (dimensione esterna), 10

Lo sviluppo internazionale delle imprese attraverso la crescita esterna

Lo sviluppo internazionale delle imprese attraverso la crescita esterna Lo sviluppo internazionale delle imprese attraverso la crescita esterna Corso di economia e gestione delle imprese industriali 20 dicembre 2005 Le acquisizioni internazionali nella prospettiva della RBV

Dettagli

INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI (FDI) E IMPRESE MULTINAZIONALI SANNA-RANDACCIO LEZIONE 25. Un modello di scelta tra esportazione e FDI (IDE orizzontali)

INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI (FDI) E IMPRESE MULTINAZIONALI SANNA-RANDACCIO LEZIONE 25. Un modello di scelta tra esportazione e FDI (IDE orizzontali) INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI (FDI) E IMPRESE MULTINAZIONALI SANNA-RANDACCIO LEZIONE 25 Definizioni Dimensione del fenomeno Tipi di IDE Il paradigma OLI Il modello ``knowledge based specific assets Un modello

Dettagli

Inoltre: Interscambio commerciale tra due paesi = import + export (contati una sola volta) Bilancia commerciale = (export import) di un paese

Inoltre: Interscambio commerciale tra due paesi = import + export (contati una sola volta) Bilancia commerciale = (export import) di un paese LE STRATEGIE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE 1 Una premessa: la differenza tra esportazioni e IDE Esportazione: trasferimento di beni / servizi attraverso i confini nazionali IDE (investimenti diretti esteri):

Dettagli

Possibile presenza di opportunismo da parte dell impresa con cui si interagisce, legato a:

Possibile presenza di opportunismo da parte dell impresa con cui si interagisce, legato a: Perché esistono i costi di transazione? Possibile presenza di opportunismo da parte dell impresa con cui si interagisce, legato a: - investimenti specifici della transazione e opportunismo - limitatezza

Dettagli

Strategie globali e imprese multinazionali. Grant Cap. 15

Strategie globali e imprese multinazionali. Grant Cap. 15 Strategie globali e imprese multinazionali Grant Cap. 15 Struttura La struttura ed il livello competitivo del settore sono influenzati dal processo di internazionalizzazione? Come avviene questa influenza?

Dettagli

LEZIONE EXTRA. Slide ad integrazione Lezione 10 maggio 2012

LEZIONE EXTRA. Slide ad integrazione Lezione 10 maggio 2012 LEZIONE EXTRA Slide ad integrazione Lezione 10 maggio 2012 LE TEORIE POST-MAYER? DOMANDA TEORIE POST-HYMER 2 luoghi di sviluppo - Cambridge (U.S.A.) - Reading (G.B.) TEORIE DI CAMBRIDGE 2 filoni: a) Filone

Dettagli

Internazionalizzazione delle imprese e del lavoro. Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale

Internazionalizzazione delle imprese e del lavoro. Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale Internazionalizzazione delle imprese e del lavoro Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale 1 Movimento dei fattori produttivi e della produzione Capitale e imprese Investimenti diretti esteri

Dettagli

Internazionalizzazione delle imprese e del lavoro. Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale

Internazionalizzazione delle imprese e del lavoro. Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale Internazionalizzazione delle imprese e del lavoro Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale 1 Movimento dei fattori produttivi e della produzione Capitale e imprese Investimenti diretti esteri

Dettagli

Il contesto: gli inizi degli anni 90

Il contesto: gli inizi degli anni 90 Il contesto: gli inizi degli anni 90 Agli inizi degli anni 90 ed in maniera più accentuata al passare degli anni, l evidenza empirica sembra non essere spiegata dalla teoria. La competizione di costo da

Dettagli

Il processo di internazionalizzazione dell impresa

Il processo di internazionalizzazione dell impresa Il processo di internazionalizzazione dell impresa Obiettivi della lezione Le ragioni strutturali del processo di internazionalizzazione delle imprese Internazionalizzazione come processo evolutivo I principali

Dettagli

CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA

CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA VOLUME DI MERCATO LANCIO CRESCITA MATURITA OBSOLESCENZA CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA VOLUME DI MERCATO LANCIO CRESCITA MATURITA OBSOLESCENZA INNOVAZIONE TECNOLOGICA PROCESSO

Dettagli

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA CAPITOLO QUINTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 DAL SETTORE ALL IMPRESA Fino agli anni Novanta:

Dettagli

Le strategie di entrata nei mercati esteri

Le strategie di entrata nei mercati esteri Le strategie di entrata nei mercati esteri Obiettivi della lezione Le opzioni disponibili per la penetrazione nei mercati esteri Analisi delle forme di esportazione indiretta e diretta Accordi di partnership

Dettagli

26. Le aree funzionali

26. Le aree funzionali 26. Le aree funzionali Le funzioni aziendali sono composte da gruppi di operazioni omogenee attraverso le quali il sistema-azienda attua il proprio oggetto e persegue specifici obiettivi. Le aree funzionali

Dettagli

TEORIA DEGLI IDE E DELLE IMPRESE MULTINAZIONALI

TEORIA DEGLI IDE E DELLE IMPRESE MULTINAZIONALI TEORIA DEGLI IDE E DELLE IMPRESE MULTINAZIONALI IL MODELLO NEO-CLASSICO DEL COMMERCIO: L ESTENSIONE DI MUNDELL La teoria neo-classica del commercio afferma che in presenza di libero scambio di beni non

Dettagli

Capitolo quattordici. Strategie d entrata e alleanze strategiche. Introduzione

Capitolo quattordici. Strategie d entrata e alleanze strategiche. Introduzione EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo quattordici Strategie d entrata e alleanze strategiche Introduzione 14-3 Ogni impresa che valuti l entrata in un mercato estero deve affrontare le seguenti decisioni

Dettagli

Economia delle Imprese Multinazionali

Economia delle Imprese Multinazionali Economia delle Imprese Multinazionali Lezione su Costi di transazione e internalizzazione! Davide Castellani Università di Perugia Dipartimento di Economia davide.castellani@unipg.it Perché esistono le

Dettagli

Le strategie di entrata nei mercati esteri

Le strategie di entrata nei mercati esteri Le strategie di entrata nei mercati esteri Obiettivi della lezione Le opzioni disponibili per la penetrazione nei mercati esteri Analisi delle forme di esportazione indiretta e diretta Accordi di partnership

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Anno accademico 2008-2009 Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Rapporto impresa ambiente Analisi dell ambiente di riferimento dell impresa Struttura dei mercati Rapporti impresa-mercato

Dettagli

Capitolo cinque. La teoria del commercio internazionale. Una visione d insieme sulle teorie del commercio internazionale

Capitolo cinque. La teoria del commercio internazionale. Una visione d insieme sulle teorie del commercio internazionale Capitolo cinque La teoria del commercio internazionale Una visione d insieme sulle teorie del commercio internazionale 5-3 Si ha libero scambio quando un governo non cerca di influenzare, con contingentamenti

Dettagli

CAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale

CAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale CAPITOLO 6 Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale Agenda Motivi dell espansione globale Stadi dell espansione globale Alleanze strategiche internazionali Espansione globale e struttura

Dettagli

Le piccole e medie imprese Giulio Cainelli

Le piccole e medie imprese Giulio Cainelli Le piccole e medie imprese Giulio Cainelli Università degli Studi di Padova e CERIS-CNR, Milano Il problema dimensionale nella teoria economica un sistema produttivo cresce in base a due meccanismi dinamici:

Dettagli

LA DELOCALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE IN CINA: 1. CAPITOLO I LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CINA UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE INTRODUZIONE...

LA DELOCALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE IN CINA: 1. CAPITOLO I LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CINA UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE INTRODUZIONE... LA DELOCALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE IN CINA: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE INDICE GENERALE INDICE GENERALE...III INDICE DELLE FIGURE....VII INTRODUZIONE... IX 1. CAPITOLO I LO SVILUPPO ECONOMICO

Dettagli

Economia e gestione delle imprese - 03

Economia e gestione delle imprese - 03 Economia e gestione delle imprese - 03 Prima parte: la strategia nel ciclo di vita dell impresa Seconda parte: la gestione strategica dei processi di sviluppo dell impresa Sommario: Il ciclo di vita 1.

Dettagli

L analisi strategica per le decisioni aziendali

L analisi strategica per le decisioni aziendali L analisi strategica per le decisioni aziendali Guida alla lettura del Grant (le prime quattro sezioni) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 1 Temi e articolazione Introduzione alla strategia Il concetto

Dettagli

La strategia delle risorse. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo

La strategia delle risorse. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo La strategia delle risorse La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo Strategie di assetto strutturale (rivolte all interno) strategia risorse risorse distintive strategia operations assetto

Dettagli

IDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO

IDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO IDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO Giovanni Barbieri Direttore statistiche strutturali su imprese ed istituzioni, commercio estero e prezzi al consumo Stefano Menghinello Dirigente

Dettagli

LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE

LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE LA STRATEGIA DI DIVERSIFICAZIONE 1 La diversificazione nel tempo: il dopoguerra Lo sviluppo dall impresa moderna ha comportato una diversificazione in termini: geografici; catena del valore; gamma di prodotti.

Dettagli

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 3 Lezione 13. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.

Analisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 3 Lezione 13. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali. Analisi Competitiva III Anno Corso Serale Modulo 3 Lezione 13 Leggendo i lucidi Riferimenti ai supporti (testo, lucidi, letture ) Attenzione: riflessioni Integrazione con altre aree aziendali Case study

Dettagli

GESTIONE D'IMPRESA. - ETASLIBRI

GESTIONE D'IMPRESA. - ETASLIBRI GESTIONE D'IMPRESA. -.. ETASLIBRI Istituto Universitario Architettura Venezia EI 267 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di oacumenlazione , "'' Enrico Colla La grande distribuzione in Europa Evoluzione

Dettagli

Lezione 6 12 marzo 2010

Lezione 6 12 marzo 2010 Lezione 6 12 marzo 2010 Concetti visti Analisi SWOT Richiamo analisi macro-ambiente e attrattività Paese Teorie dipendenza settoriale Paradigma SCP Struttura del settore Forma di mercato Barriere all entrata

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE Rispetto alla produzione (output) Aziende manufatturiere: prodotti tangibili derivanti da processi di trasformazione Aziende non manufatturiere: prodotti tangibili e intangibili

Dettagli

IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE

IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE 1 Il vantaggio di differenziazione si ottiene quando un azienda riesce a ottenere, grazie alla differenziazione, un premio sul prezzo, che eccede il costo sostenuto per

Dettagli

Internazionalizzazione delle medie e grandi imprese (International sourcing) Anni e previsioni

Internazionalizzazione delle medie e grandi imprese (International sourcing) Anni e previsioni 18 marzo 2008 Internazionalizzazione delle medie e grandi imprese (International sourcing) Anni 2001-2006 e previsioni 2007-2009 Ufficio della comunicazione Tel. + 39 06.4673.2243-2244 Centro diffusione

Dettagli

Prof.ssa Cinzia DESSI. Economia e Organizzazione Aziendale. Il Programma. Industriali A.A. A.A primo primo semestre

Prof.ssa Cinzia DESSI. Economia e Organizzazione Aziendale. Il Programma. Industriali A.A. A.A primo primo semestre Prof.ssa Cinzia DESSI Economia e Organizzazione Aziendale Il Programma Università degli degli studi studi di di Cagliari Cagliari Corso Corso di di Laurea Laurea in in Biotecnologie Industriali A.A. A.A.

Dettagli

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Ruolo dei mercati e degli intermediari nel sistema finanziario Perché vi sono gli intermediari I fattori che condizionano, limitano o impediscono lo scambio

Dettagli

Indice. Introduzione pag. 11

Indice. Introduzione pag. 11 5 Indice Introduzione pag. 11 1. La Cina: percorsi di sviluppo fra liberalizzazione dei mercati e controllo dell economia (di Alessandro Pagano e Fabio Musso)» 17 1. L evoluzione delle politiche di riforma

Dettagli

9. 9. I L C O C NCE C TT T O T D I VAN A TA T G A GIO C O C MPE P TI T TI T VO V NEI M ERCA C T A I T E MERGENT N I T Fabio Cassia

9. 9. I L C O C NCE C TT T O T D I VAN A TA T G A GIO C O C MPE P TI T TI T VO V NEI M ERCA C T A I T E MERGENT N I T Fabio Cassia 9. IL CONCETTO DI VANTAGGIO COMPETITIVO NEI MERCATI EMERGENTI Fabio Cassia Il concetto di vantaggio competitivo Il vantaggio competitivo indica la capacità dell impresa di ottenere in maniera continuativa

Dettagli

La Gestione Strategica delle Risorse Umane

La Gestione Strategica delle Risorse Umane Corso di GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Prof. Rocco Reina La Gestione Strategica delle Risorse Umane 10 dicembre 2015 Gruppo Regionale Calabria Teresa A. R. Gentile Email: tgentile@unicz.it Gestione delle

Dettagli

Le strategie di entrata nei mercati esteri Accordi strategici

Le strategie di entrata nei mercati esteri Accordi strategici Le strategie di entrata nei mercati esteri Accordi strategici Modalità di entrata nei mercati esteri Accordi strategici: vantaggi La notevole diffusione degli accordi strategici internazionali è spiegata

Dettagli

XI Introduzione XIX Curatori e autori

XI Introduzione XIX Curatori e autori Indice XI Introduzione XIX Curatori e autori 1 Capitolo primo Capacità, Processi e Competitività di Rosario Faraci, Daniela Baglieri e Giovanni Battista Dagnino 2 1.1 Il management in tempo di crisi 4

Dettagli

La private label nella GDO Il caso Carrefour

La private label nella GDO Il caso Carrefour Università degli studi di Napoli "Parthenope" Facoltà di Economia La private label nella GDO Il caso Carrefour di Mario Langella Relatore: prof. Michele Quintano A. A. 2009-10 INTRODUZIONE Nelle economie

Dettagli

Il mercato italiano della produzione dell Arredo & Design

Il mercato italiano della produzione dell Arredo & Design Il mercato italiano della produzione dell Arredo & Design Il mercato italiano della produzione è molto frammentato, con un numero elevato di operatori con inferiore a 50m; poche aziende superano i 200m

Dettagli

Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce

Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce Programma del corso di Economia e Gestione delle Imprese (M-Z)

Dettagli

LE STRATEGIE CAPITOLO 3

LE STRATEGIE CAPITOLO 3 LE STRATEGIE CAPITOLO 3 Breve riassunto della lezione scorsa La CREAZIONE DI VALORE V > CT - BN La CATENA DEL VALORE Il processo aziendale (o business process) è un insieme di attività interrelate, svolte

Dettagli

Economia e Performance dei Gruppi I GRUPPI AZIENDALI. Ugo Lassini

Economia e Performance dei Gruppi I GRUPPI AZIENDALI. Ugo Lassini I GRUPPI AZIENDALI Ugo Lassini 1 Rilevanza dei gruppi aziendali I gruppi sono molto diffusi non solo tra le grandi imprese, ma anche tra le piccole e medie imprese che operano nel nostro Paese. Un'indagine

Dettagli

Mappa del Posizionamento Internazionale. Un nuovo strumento per l analisi ed il posizionamento dell Impresa sui mercati esteri

Mappa del Posizionamento Internazionale. Un nuovo strumento per l analisi ed il posizionamento dell Impresa sui mercati esteri Mappa del Posizionamento Internazionale Un nuovo strumento per l analisi ed il posizionamento dell Impresa sui mercati esteri Mappa del Posizionamento Internazionale COSA È E uno strumento informativo

Dettagli

Lezione 2. Competitività del Sistema-Impresa e Competitività del Sistema-Paese. Corso di Economia e tecnica degli scambi internazionali

Lezione 2. Competitività del Sistema-Impresa e Competitività del Sistema-Paese. Corso di Economia e tecnica degli scambi internazionali Corso di Economia e tecnica degli scambi Lezione 2 Competitività del Sistema-Impresa e Competitività del Sistema-Paese 1 Il sistema di impresa moderna Le grandi imprese del nostro tempo sono generalmente

Dettagli

Interrogativi: Allargare il proprio raggio d azione (nuovi business), ridurlo, o mantenerlo? Concentrare l attività nei settori in cui si è già

Interrogativi: Allargare il proprio raggio d azione (nuovi business), ridurlo, o mantenerlo? Concentrare l attività nei settori in cui si è già Significato di strategia corporate: Anni Sessanta tutte le decisioni aziendali con contenuto strategico Anni Ottanta Distinzione tra strategia corporate e strategia competitiva Single-business strategia

Dettagli

L internazionalizzazione delle imprese italiane

L internazionalizzazione delle imprese italiane 1 L internazionalizzazione delle imprese italiane Prof. Marco Mutinelli Università di Brescia e Politecnico di Milano DELOCALiZZAZiONE PRODUTTiVA. DA PROBLEMA A OPPORTUNiTÀ Firenze, 27 gennaio 2006 Auditorium

Dettagli

Vantaggio competitivo e strategie concorrenziali

Vantaggio competitivo e strategie concorrenziali Vantaggio competitivo e strategie concorrenziali Obiettivi conoscitivi Individuare le fonti su cui si può basare il vantaggio competitivo delle imprese Distinguere tra risorse tangibili e risorse intangibili

Dettagli

L economia periferica

L economia periferica L economia periferica Anni 60 e 70: tesi sul decentramento produttivo crescenti rigidità della grande impresa piccola impresa funzionale al meccanismo di accumulazione piccola impresa NON morfologicamente

Dettagli

STRATEGIE GLOBALI E IMPRESE MULTINAZIONALI

STRATEGIE GLOBALI E IMPRESE MULTINAZIONALI STRATEGIE GLOBALI E IMPRESE MULTINAZIONALI 1 L internazionalismo procede attraverso due meccanismi: 1. il commercio internazionale; 2. gli investimenti diretti esteri. La globalizzazione dell attività

Dettagli

La struttura verticale dei mercati. Master in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale. Modulo di Economia Industriale e Settoriale

La struttura verticale dei mercati. Master in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale. Modulo di Economia Industriale e Settoriale Master in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale Modulo di Economia Industriale e Settoriale Dott.ssa Marcella Scrimitore Parte quarta 1 La struttura verticale dei mercati Ogni settore ha una struttura

Dettagli

L AMBIENTE PER L IMPRESA

L AMBIENTE PER L IMPRESA L AMBIENTE PER L IMPRESA Contesto generale all interno del quale l impresa è chiamata a svolgere le sue funzioni Insieme di attori Insieme di condizioni (vincoli e opportunità) AMBIENTE ESTESO AMBIENTE

Dettagli

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici Le valutazioni di convenienza economica di breve periodo: l'analisi differenziale 18 NOVEMBRE 2010 Le applicazioni dell analisi della variabilità

Dettagli

INTERNAZIONALIZZAZIONE E STRATEGIE DI BRANDING NELLE PMI DEL LUSSO DEL MADE IN ITALY

INTERNAZIONALIZZAZIONE E STRATEGIE DI BRANDING NELLE PMI DEL LUSSO DEL MADE IN ITALY DIPARTIMENTO DI IMPRESA E MANAGMENT Cattedra di Economia e Gestione delle Imprese Internazionali Tesi di Laurea INTERNAZIONALIZZAZIONE E STRATEGIE DI BRANDING NELLE PMI DEL LUSSO DEL MADE IN ITALY RELATORE

Dettagli

COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA

COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE

Dettagli

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 5 Due approfondimenti: Vernon e la dinamica del commercio; Porter e il vantaggio competitivo

Dettagli

EVOLUZIONE DEIMODELLIDI BUSINESS NELLA STORIA

EVOLUZIONE DEIMODELLIDI BUSINESS NELLA STORIA Cap.17 EVOLUZIONE DEIMODELLIDI BUSINESS NELLA STORIA Con un Applicazione al Contesto Italiano Beltrami Silvia Bertacchi Laura Pasini Davide Pedercini Francesca Petteni Andrea Mario AGENDA Modello di Chandler

Dettagli

stico. Viene trattata l evoluzione del marketing mix attraverso le quattro tradizionali fasi, il marketing passivo, il marketing operativo, il

stico. Viene trattata l evoluzione del marketing mix attraverso le quattro tradizionali fasi, il marketing passivo, il marketing operativo, il Introduzione L oggetto di analisi di questa tesi è il marketing mix e le sue leve. In particolare, interesse di tale studio sta nella possibilità di individuare e analizzare i fattori del marketing mix,

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. L ambiente e l impresa: alcune definizioni PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. L ambiente e l impresa: alcune definizioni PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE L ambiente e l impresa: alcune definizioni PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione Alcune definizioni: ambiente, mercato microambiente, macroambiente industria/settore,

Dettagli

Progettazione della mesostruttura: la specializzazione orizzontale (parte prima)

Progettazione della mesostruttura: la specializzazione orizzontale (parte prima) Progettazione della mesostruttura: la specializzazione orizzontale (parte prima) Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 5 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)

Dettagli

Il commercio internazionale delle imprese. Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale

Il commercio internazionale delle imprese. Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale Il commercio internazionale delle imprese Giuseppe De Arcangelis 16 Economia Internazionale 1 Schema della lezione Impresa rappresentativa e imprese eterogenee Dinamica di entrata e uscita Produttività

Dettagli

Le strategie competitive nelle aziende familiari: la crescita nel settore. Cattedra AIdAF Alberto Falck di Strategia delle Aziende Familiari

Le strategie competitive nelle aziende familiari: la crescita nel settore. Cattedra AIdAF Alberto Falck di Strategia delle Aziende Familiari Le strategie competitive nelle aziende familiari: la crescita nel settore TEMI TRATTATI 1. Gli ostacoli alla crescita e il ruolo della proprietà familiare 2. I vantaggi della crescita e il ruolo della

Dettagli

Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione

Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione 6 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo

Dettagli

Giustificazione dell intervento pubblico

Giustificazione dell intervento pubblico Giustificazione dell intervento pubblico Giustificazione dell intervento pubblico Oggetto: Analizzare i contributi della teoria economica per spiegare gli interventi pubblici a livello microeconomico Giustificazione

Dettagli

Economia delle Imprese Multinazionali

Economia delle Imprese Multinazionali Economia delle Imprese Multinazionali Esportazioni vs. investimenti diretti all estero Davide Castellani Università di Perugia Facoltà di Economia Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica davide.castellani@unipg.it

Dettagli

L IMPRENDITORIALITÀ NELL

L IMPRENDITORIALITÀ NELL 365.979 12-11-2012 15:57 Pagina 1 La pulsione imprenditoriale è alla base della vita economica e con sempre maggior frequenza assistiamo al richiamo dell importanza delle radici territoriali nella configurazione

Dettagli

STRATEGIA AZIENDALE MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI. Insegnamento di: a.a. 2009/2010

STRATEGIA AZIENDALE MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI. Insegnamento di: a.a. 2009/2010 Corso di laurea in Economia Bancaria Finanziaria e Assicurativa Insegnamento di: STRATEGIA AZIENDALE a.a. 2009/2010 MATERIALE DIDATTICO DOCENTE Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI info: ccorsi@unite.it

Dettagli

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali Economia e Organizzazione aziendale L analisi funzionale delle attività interne all impresa Funzioni gestionali 1 Attività in gruppi omogenei DIREZIONALI: attuate dai componenti della direzione dell impresa.

Dettagli

ANALISI AMBIENTE INTERNO Risorse capacità e competenze

ANALISI AMBIENTE INTERNO Risorse capacità e competenze Cap. 2 Capacità imprenditoriali e capacità manageriali ANALISI AMBIENTE INTERNO Risorse capacità e competenze Rosaria Ferlito Università degli studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa Corso

Dettagli

Corso di Economia e. Prof. Arturo Capasso

Corso di Economia e. Prof. Arturo Capasso Corso di Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Ciclo di direzione e Gestione Strategica Strategia globale Strategia competitiva Ciclo di direzione 2 Strategie di sviluppo e settori Monosettore

Dettagli

Le medie imprese italiane nel Triveneto. Sara Volpi Area Studi Mediobanca

Le medie imprese italiane nel Triveneto. Sara Volpi Area Studi Mediobanca Le medie imprese italiane nel Triveneto Sara Volpi Area Studi Mediobanca Treviso, 24 aprile 2015 Sommario 1. Demografia, luoghi e mestieri 2. La presenza produttiva all estero: dove e come 3. Performance

Dettagli

La struttura organizzativa

La struttura organizzativa Corso di Economia e gestione delle imprese e Marketing (modulo B) Lezione 2 La struttura organizzativa La struttura organizzativa La struttura organizzativa è la risultante delle scelte mediante le quali

Dettagli

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 92 MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti, il semestre

Dettagli

Parte 1 Il modello della concorrenza allargata dott.ssa Francesca Rivetti

Parte 1 Il modello della concorrenza allargata dott.ssa Francesca Rivetti CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Parte 1 Il modello della concorrenza allargata dott.ssa Francesca Rivetti Applicazione No. 7 Rapporti tra impresa e ambiente al centro

Dettagli

Corso di Economia e tecnica degli scambi internazionali

Corso di Economia e tecnica degli scambi internazionali Corso di Economia e tecnica degli scambi internazionali Lezione 9 Le strutture organizzative per le imprese internazionalizzate Cenni sulle tipologie di strutture organizzative 2 La struttura organizzativa

Dettagli

Le fonti di economie. 1

Le fonti di economie. 1 Le fonti di economie paola.dubini@uni-bocconi.it 1 Contenuto le economie di apprendimento (o di esperienza) le economie di raggio d azione le economie di transazione il punto di pareggio la valutazione

Dettagli

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali I Fattori Critici di Successo origine 1960 R. D. Daniel: variabili chiave di numero limitato e di origine ambientale...che servono

Dettagli

Innovazione e risorse umane: Concetti e relazioni fondamentali. Pratiche di gestione risosre umane. Strategie competititive dell'impresa

Innovazione e risorse umane: Concetti e relazioni fondamentali. Pratiche di gestione risosre umane. Strategie competititive dell'impresa Innovazione e risorse umane: Concetti e relazioni fondamentali Pratiche di gestione risosre umane Esigenze dei dipendenti Relazioni di scambio Strategie competititive dell'impresa Forme di organizzazione

Dettagli

IL TUO PARTNER PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE

IL TUO PARTNER PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE IL TUO PARTNER PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE PROMOEST Promoest è attiva nei servizi di comunicazione e internazionalizzazione. Alle Divisioni Eventi e congressi e Servizi linguistici, dopo l'esperienza

Dettagli

Cosa determina la performance?

Cosa determina la performance? Cosa determina la performance? Tre prospettive di analisi strategica: 1) Paradigma Struttura-Condotta- Performance 2) Porter (evoluzione del paradigma SCP) 3) Analisi delle risorse e delle competenze Paradigma

Dettagli

Introduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di

Introduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di Introduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di valore. Le altre, che non sono strategiche, sono dette operazioni

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN ITALIA: FATTORI DI ATTRAZIONE

LA DISTRIBUZIONE DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN ITALIA: FATTORI DI ATTRAZIONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA DISTRIBUZIONE DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN ITALIA: FATTORI DI ATTRAZIONE

Dettagli

Carta dei Valori del Gruppo Finmeccanica

Carta dei Valori del Gruppo Finmeccanica Carta dei Valori del Gruppo Finmeccanica Approvata dal Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica SpA nella riunione del 14 marzo 2012 Il nostro modo di fare impresa Finmeccanica è un Gruppo internazionale

Dettagli

Alla ricerca della regolazione ottimale

Alla ricerca della regolazione ottimale Alla ricerca della regolazione ottimale Anna Bottasso Claudio Ferrari Maurizio Conti Alessio Tei Università degli Studi di Genova XV Riunione Scientifica SIET Venezia, 18-20 Settembre 2013 Agenda Introduzione

Dettagli

Il sistema produttivo italiano. I fatti e le loro rappresentazioni

Il sistema produttivo italiano. I fatti e le loro rappresentazioni Il sistema produttivo italiano I fatti e le loro rappresentazioni Crisi petrolifera del 1973 crisi idea di modernità sviluppo inteso come percorso lineare Italia diversa da un paese proteso verso la modernità

Dettagli

Strategie di sviluppo intensivo

Strategie di sviluppo intensivo CORSO DI «ECONOMIA DELL AZIENDA TURISTICA» LEZIONE 5 15.03.2017 Corso di LM in Progettazione e Management dei sistemi turistici e culturali Dott. Francesco Badia francesco.badia@uniba.it 2 Strategie di

Dettagli

Economie e Competitività d Impresa ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE- A.A UNIVERSITA DI CATANIA

Economie e Competitività d Impresa ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE- A.A UNIVERSITA DI CATANIA Economie e Competitività d Impresa ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE- A.A 2011-2012 UNIVERSITA DI CATANIA LEADERSHIP DI COSTO E COMPETITIVITA Alla base delle strategie competitive delle imprese e, in particolare,

Dettagli

Corso di Economia e gestione delle imprese

Corso di Economia e gestione delle imprese Anno accademico 2005-2006 Corso di Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Lo sviluppo dimensionale dell impresa Vantaggi Aumento dei ricavi: - maggiori volumi - prezzi più favorevoli

Dettagli

Relazione finale Indagine sulla Logistica delle Industrie Novaresi

Relazione finale Indagine sulla Logistica delle Industrie Novaresi Relazione finale Indagine sulla Logistica delle Industrie Novaresi 1 / 7 Sommario 1. Premessa.. pag. 3 2. Area d indagine e metodologia.. pag. 4 3. Risultanze.. pag. 5 o Modello Organizzativo. pag. 5 o

Dettagli

Risorse e competenze 1

Risorse e competenze 1 Risorse e competenze 1 ELEMENTI IDENTIFICATIVI DELL ORGANIZZAZIONE FINI RISORSE SOGGETTI RETE NORMATIVO COMPORTAMENTALE 2 Definizione di Impresa L impresa è un sistema socio-economico costituito da un

Dettagli

Paesi extra UE. India Cina Giappone Altri Paesi Asia-Pacifico Australia Altro

Paesi extra UE. India Cina Giappone Altri Paesi Asia-Pacifico Australia Altro ALLEGATO 3 PROJECT PLAN (La domanda di agevolazione non corredata del presente Allegato non sarà presa in considerazione. Il presente Allegato deve essere compilato in ogni sua parte) 1. Beneficiario Denominazione/Ragione

Dettagli

La domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive. Roma, 9 Giugno 2016

La domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive. Roma, 9 Giugno 2016 La domanda di consulenza manageriale da parte delle pmi italiane Stato dell arte e prospettive Roma, 9 Giugno 2016 Abbiamo intervistato un campione di 408 titolari e manager di imprese italiane con fatturato

Dettagli

Corso di REVISIONE AZIENDALE

Corso di REVISIONE AZIENDALE Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale

Dettagli

Capitolo 13 Concorrenza imperfetta: un approccio basato sulla teoria dei giochi

Capitolo 13 Concorrenza imperfetta: un approccio basato sulla teoria dei giochi Capitolo 13 Concorrenza imperfetta: un approccio basato sulla teoria dei giochi INTRODUZIONE ALLA TEORIA DEI GIOCHI Gli elementi caratterizzanti un gioco sono: i giocatori partecipanti al gioco le strategie

Dettagli

Il contenuto della strategia aziendale

Il contenuto della strategia aziendale Il contenuto della strategia aziendale 1. Modello generale di gestione per interazione con ambiente esterno (Chandler, Andrews, Ansoff); 2. Per le aziende/imprese la relazione con l ambiente esterno è

Dettagli

Il Bilancio di Missione

Il Bilancio di Missione Il Bilancio di Missione è il Bilancio Il Bilancio di Esercizio ha lo scopo di perseguire il principio di verità e accertare in modo chiaro, veritiero e corretto lo stato dell Ente Principi del Bilancio

Dettagli

Commercio internazionale con mercati non concorrenziali. Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale

Commercio internazionale con mercati non concorrenziali. Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale Commercio internazionale con mercati non concorrenziali Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale 1 Schema della lezione Ripasso di microeconomia: rendimenti di scala crescenti e differenziazione

Dettagli