DUVRI SERVIZI ASSISTENZIALI INFERMIERISTICI E DI RIABILITAZIONE SERVIZI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

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1 AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTO ORTOPEDICO GAETANO PINI PIAZZA CARDINAL FERRARI 1 MILANO DUVRI SERVIZI ASSISTENZIALI INFERMIERISTICI E DI RIABILITAZIONE SERVIZI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Art. 26 D.Lgs 81/2008 D. LGS 81/2008 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ANNO 2013 Rev RIVISTO COMPLETO Rev Linee guida RL Rev D.Lgs 106/2009 Preparato da BERTI -RSPP Verificato da BERTI -RSPP Approvato da BERTI -RSPP 20 AGOSTO AGOSTO AGOSTO 2009 DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 1

2 Denominazione Sede legale Sede operative Attività svolta Legale rappresentante Direttore Generale Dirigente(RUP) Preposto (Responsabile commessa) Referente tecnico: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Esperto Qualificato/Esperto Resposnabile Medico Competente/Autorizzato Consulenti esterni per la stesura della valutazione dei rischi Denominazione impresa Sede legale Sedi operative Attività svolta Legale rappresentante Iscrizione camera di commercio n. ANAGRAFICA DEL COMMITTENTE E DELL APPALTATORE AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTO ORTOPEDICO GAETANO PINI PIAZZA CARDINAL FERRARI 1 MILANO PIAZZA CARDINAL FERRARI 1 MILANO VIA ISOCRATE 19 MILANO OSPEDALE DI ORTOPEDIA E REUMATOLOGIA DOTT. AMEDEO TROPIANO DOTT. AMEDEO TROPIANO DOTT.SSA ANNALISA AMBROSETTI DA NOMINARE DA NOMINARE GEOM. SILVIA BERTI DOTT. GIUSEPPE EULISSE DOTT. PAOLO GRILLO Assicurazione INAIL n.terr. n.ditta Autocertificazione art 47 DPR 445/2000 Dirigente/Preposto di riferimento Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Medico Competente Subappaltatori Subappaltatori Obbligo di tessera di riconoscimento art. 18 comma 1 lett. u D. Lgs 81/2008 DA INDIVIDUARE DITTA SI ATTENZIONE PAGINA DA RESTITUIRE COMPILATA E FIRMATA DATORE DI LAVORO APPALTATORE. L APPALTATORE POTRA INTEGRARE IL PRESENTE DUVRI CON ALTRE E DIVERSE INDIVIDUAZIONI DI RISCHIO NON PREVISTE DAL DOCUMENTO. LA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA (REQUISITI ESSENZIALI ART 26. COMMA 1 LETT. A) DOVRA ESSERE PRODOTTA SUCCESSIVAMENTE L AGGIUDICAZIONE PENA REVOCA DELLA STESSA. Milano, 23 MAGGIO 2013 DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 2

3 PARTE PRIMA REGOLAMENTO GENERALE PER LA CONDUZIONE DELL APPALTO- SICUREZZA L appaltatore, durante l esecuzione dei lavori affidatigli, è tenuto ad osservare tutte le condizioni riportate in questo documento, pena la recessione dal contratto. Ulteriori condizioni possono essere fissate per specifici lavori. L appaltatore fatto salvo il caso di assenza di rischi interferenti, prima della sottoscrizione del contratto dovrà fornire al Committente oltre ai documenti ex art 26 comma 1 lett. a la seguente documentazione: rischi inerenti le attività svolte; ulteriori misure di prevenzione e protezione adottate al fine di eliminare le interferenze, se individuate; dichiarazione di presa visione ed accettazione del presente Regolamento e di impegno a rispettarne le condizioni indicate, ove richiesto dal Committente L appaltatore dovrà farsi carico dell onere di informazione ed aggiornamento dei propri dipendenti, anche temporanei o saltuari, senza alcuna ulteriore incombenza per il committente. Il personale dell appaltatore dovrà usare i dispositivi di protezione individuale adatti all ambiente e al tipo di lavoro (tuta, guanti, cuffie,elmetto protettivo, imbracatura, ecc.) nei modi previsti dal Titolo III Capo II del DLGS nr.81/2008. Il personale impiegato dall appaltatore dovrà astenersi dal compiere qualsiasi intervento che possa pregiudicare la sicurezza o determinare impatti negativi sull ambiente di propria iniziativa e che comunque non sia stato preventivamente autorizzato dal delegato del committente. Nel caso l appaltatore affidi lavori in subappalto, ad altre ditte per talune attività particolari, lo stesso dovrà provvedere affinché le presenti norme siano portate a conoscenza anche del subappaltatore e, soprattutto, che da questi siano osservate. Sarà, inoltre, onere dell appaltatore verificare l idoneità delle ditte subappaltatrici. Anche le ditte subappaltatrici dovranno sottostare a quanto riportato nel presente documento. Per tutta la durata del lavoro, l appaltatore dovrà garantire una copertura assicurativa per responsabilità civile verso tutti i danni che dovessero essere causati nell espletamento dei lavori, compresi danni ambientali, biologici, infortuni, malattie professionali e qualsiasi altra evenienza legata all attività svolta presso il committente. L appaltatore informa il committente, attraverso il suo delegato, ed i rispettivi dipendenti, degli eventuali rischi connessi alle lavorazioni effettuate nell esecuzione dell opera assegnata. L appaltatore o il responsabile della ditta appaltatrice dovranno comunicare al delegato del committente la cessazione dei lavori e provvedere affinché tutte le zone di lavoro siano libere da materiali o altri impedimenti che possano intralciare i passaggi o costituire pericolo per il personale della stessa. È fatto divieto in modo assoluto di abbandonare i rifiuti, di qualsiasi genere e natura, presso i locali dell azienda. A fine turno di lavoro sarà cura dell appaltatore lasciare in ordine il posto di lavoro, mettere in sicurezza le eventuali attrezzature lasciate nel cantiere od anche posizioni di lavoro, segnalandone la situazioni di pericolo. Secondo la comune volontà delle parti, la presente integrazione al capitolato di appalto, viene ritenuta efficace pro-futuro, per tutti i casi in cui l appaltatore sarà richiamato ad intervenire presso il committente. L'appaltatore deve informare l INAIL ed eventuali altri organi di vigilanza od ispettivi ove previsti, di ogni infortunio dovesse accadere al proprio personale nell ambito delle attività svolte in azienda, dandone tempestiva informazione anche al delegato del committente. SUBAPPALTI Fermo restando l obbligo di comunicazione e autorizzazione al committente dei subappaltatori cc nel caso di affidamento dei lavori, o di parte di essi, in subappalto all appaltatore spetterà l obbligo di: - verificare l idoneità tecnico professionale delle ditte subappaltatrici; DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 3

4 - verificare il rispetto da parte dei subappaltatori degli obblighi previdenziali ed assicurativi come esplicitato in materia di responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore DL 223/2006 art. 36-bis (nella produzione da parte del subappaltatore all appaltatore di attestati recanti conferma del versamento delle ritenute fiscali e dei contribuiti previdenziali); - verificare l assolvimento da parte del subappaltatore degli obblighi connessi alle disposizioni legislative in materia di igiene e sicurezza del lavoro ( DLGS nr. 81/2008 e norme ivi richiamate e/o correlate). L appaltatore dovrà fornire al committente od al suo delegato indicazioni riguardanti: il periodo di presenza della/e ditta/e in subappalto l elenco dei lavori da effettuare affidati in subappalto l organigramma della/e ditta/e in subappalto Sarà cura dell appaltatore fornire al subappaltatore una copia del presente documento alle cui indicazioni quest ultimo dovrà attenersi. DISPOSIZIONE GENERALI IN MATERIA DI SICUREZZA Il presente Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali (D.U.V.R.I.), viene redatto ai sensi dell art. 26 del D.Lgs. 09/04/2008 n. 81 e contiene le misure di prevenzione e protezione adottate al fine di eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti da possibili rischi derivanti dalle interferenze tra: le attività proprie della stazione appaltante e le attività dell impresa appaltatrice; le attività delle varie ditte appaltatrici che operano all interno della Azienda Ospedaliera. E obbligo per le Imprese Esterne rendere edotto il proprio personale sulle norme contenute nel presente documento e sulle norme di legge in materia di sicurezza, prevenzione infortuni ed igiene del lavoro. E inoltre obbligo delle Imprese Esterne formare i propri lavoratori perché operino sempre in sicurezza. In ospedale ovvero negli luoghi coperti è vietato fumare. Si ricorda che all interno dell Ospedale sono collocati dispositivi per la rilevazione dei fumi e che l eventuale allarme attiva le procedure di sicurezza aziendali. In caso di attivazione delle procedure causata da inottemperanza a tale divieto l Azienda si riserva il diritto di procedere contro i trasgressori. E vietato l uso e la somministrazione di bevande alcoliche durante l orario di lavoro. In caso di emergenza (incendio, terremoto) tutti i lavoratori non dipendenti dal Committente dovranno mettersi a disposizione e collaborare con i lavoratori aziendali per le finalità previste dal Piano di Emergenza. Al fine di mantenere le necessarie condizioni nel caso di sopravvenuta emergenza si raccomanda di mantenere i corridoi sgombri da cose e attrezzature. In caso di emergenza è possibile utilizzare gli ascensori identificati antincendio. Tutti i restanti ascensori non devono essere utilizzati. In caso di emergenza sanitaria e a seconda della tipologia di infortunio (malore, infortunio) tutti i lavoratori esterni possono avvalersi per le prime cure, della struttura di Pronto Soccorso presso la sede di Cardinal Ferrari, o del Medico di Guardia se operanti presso la sede di Isocrate. Tale procedura deve essere attivata dal personale aziendale. Le lavorazioni ad elevato rischio specifico sotto elencate devono essere preventivamente autorizzate dal servizio tecnico aziendale che dovrà fornire le opportune informazioni e misure di sicurezza: montaggio di trabattelli lavorazioni sui tetti lavorazioni nei locali della risonanza magnetica 1,5T lavorazioni in locali classificati a potenziale atmosfera esplosiva- centrale termica, cabina ricevitrice gas-sede cardinal ferrari lavorazioni in ambienti sotterranei o cunicoli (ambienti confinati) lavorazioni richiedenti interruzioni dell energia elettrica o dell acqua o della ventilazione lavorazioni a caldo DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 4

5 UTILIZZO DI ATTREZZATURE DI PROPRIETA' DEL COMMITTENTE L appaltatore dovrà utilizzare attrezzature proprie. Non potrà, in nessun caso, fare uso di servizi dell'officina, di mezzi elettrici o ad aria compressa, di gru, di paranchi, di sollevatori, di veicoli, di utensileria e di quant'altro sia di proprietà del committente. Le Ditte esterne che per dar corso alle proprie lavorazioni abbiano necessità di macchine e/o attrezzature di lavoro, dovranno assicurarne i requisiti di sicurezza così come definite dalla Norma art. 70 commi 1,2,3 D.Lgs 81/2008. L uso e il deposito di bombole di qualsiasi tipo gas ed uso (medicale, di laboratorio,alimentare, di saldatura) deve essere previamente autorizzato dall Ufficio Tecnico aziendale. E vietato modificare o manomettere in alcun modo i dispositivi di sicurezza e/o le protezioni installati su impianti. ACCESSO DA PARTE DEI MEZZI DELL APPALTATORE L accesso dei mezzi appartenenti all appaltatore all interno delle proprietà dell organizzazione è consentito nel rispetto dei limiti di velocità indicati (10 km/h max) e della viabilità interna come descritta dalla segnaletica sita in loco. I mezzi dovranno stazionare e circolare in maniera tale da non creare intralcio alla viabilità o pericolo per le persone, durante la fermata /sosta è obbligatorio accertarsi che il mezzo sia assicurato contro spostamenti intempestivi (motore spento e freno a mano inserito). È tassativo non posizionare i mezzi in maniera tale da impedire l utilizzo dei mezzi di emergenza (estintori, idranti...) od ostruire le uscite di sicurezza. L accesso dei mezzi è autorizzato dalla portineria. Negli spazi interrati o seminterrati non è consentito l accesso e la sosta ad automezzi alimentati a gas GPL, a meno che non siano dotati di serbatoi e impianti specificatamente omologati. Sono vietati l uso dei carrelli, trans pallet, carrelli elevatori elettici aziendali. E vietato l uso di trans pallet su rampe e pendenze. Durante la sosta del veicolo dovrà essere posta indicazione visibile del nominativo della Ditta e il numero telefonico da utilizzare in caso di emergenza. ASCENSORI E MONTACARICHI Gli ascensori e montacarichi devono essere utilizzati per il peso consentito. In caso di emergenza (fermo macchina) citofonare al personale di portineria e attenersi alle indicazioni fornite dagli stessi. La manovra a mano viene eseguita dal personale tecnico presente che provvederà in tempi brevi a ripristinare le normali funzioni dell ascensore. Durante la permanenza in ascensore anche se fermo, non vi sono pericoli di soffocamento ne di precipitazione. PIANO DI EMERGENZA AZIENDALE L A.O. è dotata di un proprio piano di gestione delle emergenze contenente la pianificazione delle procedure di segnalazione e di estinzione degli incendi ed eventualmente di quelle per l evacuazione. Se si dovesse sviluppare un incendio o fosse necessario evacuare la zona di lavoro per ragioni d emergenza i lavoratori della ditta appaltatrice e/o sub-appaltatrice si dovranno attenersi alle procedure di sicurezza del personale. In ogni caso su tutti i piani sono evidenziate le planimetrie di evacuazione e i comportamenti da adottare in caso di emergenza. I corridoi e le vie di fuga in generale devono essere mantenuti costantemente in condizioni tali da garantire una facile percorribilità delle persone in caso di emergenza; devono essere sgombri da materiale combustibile e infiammabile, da assembramenti di persone e da ostacoli di qualsiasi genere, anche se temporanei. OSTACOLI E BARRIERE Interventi che richiedano la segregazione temporanea di piccole aree dovranno essere opportunamente segnalate e in particolare il percorso alternativo sicuro per gli utenti,attrezzature e materiali di cantiere dovranno essere collocate in modo tale da costituire inciampo. IL deposito anche solo temporaneo non potrà avvenire presso passaggi accessi, vie di fuga, in ogni caso i materiali dovranno essere allontanati al termine delle lavorazioni. Se gli interventi presuppongono l apertura di botole, cavedi, sottopassaggi e simili, eventualmente posti nella zona sottostante i pavimenti, dovranno essere predisposte specifiche barriere, segnalazioni e segregazioni della zona a rischio o garantire la continua presenza di persone a presidio. Nel caso di impianti di sollevamento, sarà posizionata la necessaria segnaletica di sicurezza con il divieto di accesso alle aree e alle attrezzature oggetto di manutenzione. Tutte le attività manutentive e di installazione eseguite al di fuori dei locali tecnologici devono essere eseguite con particolar cura per la presenza di attività di tipo sanitario; a tale riguardo le attività devono improntarsi alla massima pulizia ed ordine, ovvero massima cura deve essere posta nell evitare la dispersione di polvere, nella custodia degli attrezzi di lavoro, nell evitare l ingombro dei percorsi con attrezzature cavi ecc. tutti i lavori devono essere comunicati e concordati con i Preposti aziendali. L installazione di macchine particolarmente pesanti (impronta > 200kg/mq) deve essere autorizzata dal Servizio DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 5

6 Tecnico aziendale. USO DELLA MENSA AZIENDALE I lavoratori di Ditte esterne possono utilizzare la mensa aziendale secondo le procedure amministrative e sanitarie individuate dall Azienda. USO DI SPOGLIATOI Le Ditte esterne che esercitano lavori insudicianti o per le quali lavorazioni vi sia contatto con materiale biologico/chimico devono fare richiesta di spogliatoi per il proprio personale, è vietato occupare spazi abusivi o locali per alloggiare armadietti ed eventuali depositi. La richiesta di uso di spogliatoi deve essere inoltrata al RUP che la trasmetterà al DEC. DEPOSITI DI MATERIALI I depositi necessari per lo stoccaggio di materiali devono essere autorizzati dall Azienda. Tutti i depositi autorizzati devono recare all ingresso un cartello indicante la Ditta referente di quel deposito e la destinazione d uso di tale locale. Le chiavi devono essere messe a disposizione del Servizio Tecnico aziendale. La custodia delle merci e attrezzature collocate nei depositi autorizzati è a carico dell impresa appaltatrice, è vietato collocare anche temporaneamente merci e attrezzature nei corridoi. RIFIUTI E POLVERI (MUFFE) Tutti i rifiuti ed in particolare quelli pericolosi devono essere depositati e smaltiti negli appositi contenitori secondo le procedure predefinite nel protocollo aziendale per la gestione dei rifiuti. Il Personale del Committente, individuato dalla struttura aziendale competente per la gestione e il controllo dell'appalto, procederà alla verifica dell'area di lavoro controllando che: Non siano stati accumulati materiali combustibili all'interno dei locali in quantità superiore a quanto autorizzato. Non siano state ostruite le vie di esodo e le uscite di emergenza. Non siano state bloccate in apertura le porte resistenti al fuoco se non interessate dalle attività legate all'appalto. In ogni caso è fatto divieto all abbandono di materiali di risulta di qualsiasi tipo in ogni spazio dell Azienda interno ed esterno. Il travaso di rifiuti liquidi pericolosi deve essere compiuto con le precauzioni dettate dalla tipologia del rifiuto e secondo quanto previsto dalla relativa scheda di sicurezza. In particolare per quanto riguarda i liquidi di risulta dei laboratori si dovranno osservare le misure cautelative previste dal regolamento aziendale in materia e il deposito temporaneo dovrà essere mantenuto chiuso a fine lavorazioni e in assenza del personale ad esso dedicato. POLVERI Nel caso di lavorazioni comportanti la diffusione e presenza di polveri si dovrà opportunamente provvedere alla segregazione dell ambiente mediante teli di polietilene o altre barriere fisiche, in ogni caso e per la limitazione di eventuali contaminazioni da Aspergillus, in particolare a fine giornata lavorativa si dovranno rimuovere tutte le polveri eccedenti il cantiere o il confinamento con l accortezza di non diffonderne il particolato. Le operazioni di pulizia e abbattimento dovranno essere condotte mediante acqua o a umido, in ogni caso cantieri in prossimità delle parti sanitarie ospedaliere dovranno essere confinati, ugualmente gli accessi ponteggi e rampe dovranno essere mantenuti, per quanto possibile, puliti a fine giornata. Si dovrà ugualmente prestare attenzione alla presenza di canali di ventilazione e se contaminati dalle polveri dovranno essere concordate a fine lavori le misure di ripristino e pulizia degli stessi. Nei casi previsti e per alcune lavorazioni polverose si dovranno identificare opportuni percorsi puliti a cura dei referenti contratto. ABITI DA LAVORO DIVERSI DA QUELLI SANITARI I manutentori in genere che per le loro attività indossino tute da lavoro dovranno, se operanti nei servizi sanitari, provvedere al mantenimento di idonea pulizia del vestiario. In caso l operatore si presenti con abiti che denotino polveri o scarsa pulizia, il referente contratto o il preposto può non ammetterne l accesso ai servizi sanitari. In casi particolari, a seconda del giudizio dei sanitari, potranno essere distribuiti per l accesso camici monouso. FUNZIONI DI COORDINAMENTO Nell'organico dell'appaltatore deve esserci almeno una persona incaricata di sovrintendere e coordinare l'attività svolta dalle proprie maestranze e di collaborare con i referenti operativi del Committente al fine di garantire un efficace coordinamento tra le diverse attività presenti. Tale persona sarà inoltre garante per l'appaltatore della DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 6

7 puntuale applicazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi, con compiti di dirigente e/o preposto ai sensi del D.Lgs. 81/08, nella logica della cooperazione e del coordinamento. Nel caso di appalti di lavori, servizi o forniture che possano interessare l'intera azienda (su più sedi), tale compito dovrà essere svolto da un numero sufficiente di persone con il ruolo di dirigente/preposto. LOCALI PER RICARICA BATTERIE E LOCALI DEPOSITO BOMBOLE I locali destinati al deposito di bombole di gas devono essere autorizzati dall Ufficio Tecnico. Come per i depositi deve essere disposta idonea segnaletica. All ingresso o in prossimità di tali depositi deve essere apposta la segnaletica di sicurezza relativa e la scheda di sicurezza dei gas presenti. I locali ricarica batterie (lavasciuga ) devono essere autorizzati dal Servizio Tecnico. E vietato l abbandono di batterie esauste e di bombole presso gli spazi dell Azienda. PRODOTTI CHIMICI E DETERGENTI Tutte le sostanze chimiche pericolose, i disinfettanti e detergenti devono essere accompagnati dalla relativa scheda di sicurezza, l elenco di quelli in uso e le relative schede devono essere trasmesse al SPP aziendale. I prodotti chimici devono essere segregati in appositi armadi muniti di chiave. Il preposto alla conduzione dell appalto dovrà accertarsi presso il personale a lui afferito della corretta gestione delle sostanze chimiche in uso. LAVORI IN QUOTA Per l'esecuzione di lavori in quota, a completamento e richiamo delle norme di legge (vedi principi generali al Titolo IV Capo II del DLGS nr. 81/2008) si riportano alcune tra le principali disposizioni relative ai lavori in oggetto: Le opere provvisionali quali ponteggi od impalcature dovranno essere allestite a regola d'arte secondo quanto riportato dal libretto dell attrezzatura ed essere proporzionate ed idonee allo scopo ed essere conservate in efficienza per l'intera durata del lavoro. Le zone sottostanti alle impalcature od ai lavori in quota devono essere sbarrate e munite di cartelli indicatori che vietino il passaggio e facciano obbligo di uso del casco Non bisogna lasciar cadere, né tanto meno gettare, alcun oggetto al di sotto Le opere provvisionali andranno rimosse una volta cessato il loro utilizzo Le strutture provvisionali devono essere opportunamente segnalate se realizzate in posizioni poco visibili come nel caso, ad esempio, dietro angoli di edifici, nascoste da parti di impianti ecc. L allestimento di impalcati ponti e tra battelli dovrà essere sovrainteso da Preposto individuato. Il Committente si riserva di verificare in qualsiasi momento il possesso del libretto delle attrezzature e se dovute le manutenzioni e verifiche effettuate dagli Enti preposti su quelle destinate al sollevamento carichi > 200kg. Per quanto riguarda lavori su tetti con uso di attrezzature anticaduta, funi, cestelli, linee di vita e piattaforme si fa riferimento a procedura specifica che viene allegata al DUVRI. LAVORI IN AMBIENTI CONFINATI Le lavorazioni negli ambienti confinati sono eseguite da personale afferente Ditte esterne. Il personale addetto alle lavorazioni (imprese e lavoratori autonomi) previste dalla procedura aziendale e che a qualunque titolo debba operare entro un ambiente confinato e/o fornire assistenza dall esterno, deve essere preventivamente formato informato ed addestrato dal proprio datore di lavoro. L Impresa che esegue lavori in ambienti confinati deve essere qualificata secondo i requisiti di seguito specificati al paragrafo (qualificazione dell impresa). Il RUP contraente dovrà prima di stipulare il contratto verificare: I documenti di qualificazione dell impresa; L idoneità tecnico professionale dell impresa secondo quanto stabilito dall art 26 TU Solo di seguito al positivo riscontro degli accertamenti previsti il RUP rende esecutivo il contratto d appalto. Per qualificazione dell impresa si intende: DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 7

8 RUMORE In ospedale è opportuno limitare la propagazione di rumori, in caso di attività particolarmente rumorose, ovvero con misurazioni fonometriche superiori a: REPARTI DI DEGENZA: 70 dba (emissione istantanea) BLOCCO OPERATORIO: 65 dba (emissione istantanea) SERVIZI DI RADIODIAGNOSTICA, LABORATORI: 70 dba (emissione istantanea) Dovranno essere concordate con i preposti ulteriori misure per l abbattimento del rumore. ALLESTIMENTO DI OPERE NON TITOLO IV L allestimento di manutenzioni edili e/o impiantistiche non ricadenti nel titolo IV è possibile per: g-bis) ai lavori relativi a impianti elettrici, reti informatiche, gas, acqua, condizionamento e riscaldamento che non comportino lavori edili o di ingegneria civile di cui all allegato X: Allegato X 1. I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro. 2. Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile. ALLESTIMENTO DI OPERE RICADENTI NEL TITOLO IV CANTIERI Sono considerati lavori ricadenti il Titolo IV quelli ricompresi nell allegato X del medesimo Decreto: Allegato X 1. I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro. 2. Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile. Per le opere definite dall All. X vengono previsti gli obblighi in capo al committente e al responsabile lavori art. 90 TU. DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 8

9 PRESCRIZIONI GENERALI SICUREZZA AZIENDA GAETANO PINI 1. PRIMA DI INIZARE UN LAVORO SE NECESSARIO IN RELAZIONE ALL ATTIVITA DA SVOLGERE OCCORRE RECINTARE O DELIMITARE LA ZONA DI LAVORO, SIA ESSA O SCAVO O IN POSIZIONE ELEVATA. 2. E VIETATO COMPIERE DI PROPRIA INIZIATIVA MANOVRE E OPERAZIONI CHE NON SIANO DI PRORPIA COMPETENZA E CHE POSSA NO COMPOMETTERE LA SICUREZZA DIA LTRE PERSONE, SU MACCHINE ATTREZZATURE IMPIANTI DI PROPRIETA DELL AZIENDA SENZA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE. 3. RISPETTARE LA SEGNALETICA DI SICUREZZA LE NORME LE PROCEDURE IMPARTITE DAL PERSONALE PREPOSTO ED ESPOSTE O ADOTTATE DALL AZIENDA. 4. E VIETATO ACCEDERE O PERMANERE IN LUOGHI DIVERSI DA QUELLI IN CUI SI DEVE SVOLGERE IL PROPRIO LAVORO. 5. E VIETATO COMPIERE LAVORI DI SALDATURA USARE FIAMME LIBERE O FUMARE. ILAVORI A CALDO VANNO PREVIAMENTE AUTORIZZATI DALL UFFICIO TECNICO. 6. E VIETATO L INGRESO AI LOCALI DI RISONANZA MAGNETICA 1,5 T E A QUELLI SOTTOSTANTI SE NON PREVIAMENTE AUTORIZZATI DAL SPP. 7. E VIETATO INGOMBRARE PASSAGGI PEDONALI O CARRAI VIA DI FUGA, SCALE, PORTE, USCITE DI SICUREZZA 8. E VIETATO UTILIZZARE ATTREZZATURE MACCHINE O IMPIANTI DI PROPRIETA DELL AZIENDA 9. E OBBLIGATORIO UTILIZZARE I DPI MESSI A DISPOSIZIONE DAI DATORI DI LAVORO 10. E OBBLIGATORIO SEGNALARE AI PROPRI SUPERIORI EVENTUALI PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA SICUREZZA O L ESISTENZA DI CONDIZIONI DI PERICOLO. 11. NEI CASI OVE SIA NECESSARIO PROVVEDERE ALLA SOSPENSIONE DI IMPIANTI E NECESSARIA L AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA DELL UFFICIO TECNICO 12. IN CASO DI EMERGENZA ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE A TUTTE LE PROCEDURE IMPARTITE DAL PERSONALE PRESENTE E DAI PIANI DI EMERGENZA STABILITI. 13. I CANTIERI EDILI IN ZONE SANITARIE DEVONO ESSERE PARTICOLARMENTE CONFINATI DAL PUNTO DI VISTA IGIENICO SANITARIO E PER LA DIFFUSIONE DI POLVERI POTENZIALMENTE A RISCHIO ASPERGILLUS. 14. SONO VIETATE LE MOVIMENTAZIONI DI MERCI SU TRANSPALLET SU RAMPE E PIANI INCLINATI 15. I LOCALI PER LA RICARICA DI BATTERIE DEVONO ESSERE MUNITI DI APPOSITA SEGNALETICA DI AVVERTIMENTO. DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 9

10 PARTE SECONDA RISCHI SPECIFICI- MISURE DI PREVENZIONE BIO SCHEDA INFORMATIVA DATA EMISSIONE_12_2010/2_013/05_2013 RISCHIO BIOLOGICO REVISIONE N_2 DESCRIZIONE GENERALE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE BIOLOGICO GENERALE In ambiente ospedaliero il rischio di contatto con agenti infettanti è potenzialmente sempre presente. Alcune attività di manutenzione, pulizia, manipolazione di materiali usati, specie in occasioni particolari, possono esporre a un rischio biologico, per esempio nei laboratori di analisi, nel blocco operatorio, nei reparti di degenza. I lavoratori esterni se impiegati in attività comportanti il potenziale rischio biologico dovranno essere informati e formati dal proprio Datore di Lavoro ad operare su attrezzature, materiali o luoghi contaminati da materiale di derivazione biologica (liquidi biologici, frammenti di tessuti, garze usate, siringhe o taglienti, ecc..) che può essere fonte di rischio per la salute sia per contaminanti batterici che per virus, quali ad esempio quelli dell epatite B, dell epatite C o della HIV. Le precauzioni universali in uso circa le operazioni sanitarie a potenziale contatto biologico in uso presso l Azienda, la manipolazione il trasporto e lo smaltimento di fluidi biologici se correttamente eseguiti secondo quanto stabilito dalle procedure aziendali riducono sensibilmente il rischio di contatto biologico. Per i lavoratori esterni,che dovranno attenersi in ogni caso alle procedure di sicurezza interne e a quelle determinate dal coordinamento, si ricorda che è stata impartita la disposizione di decontaminare qualsiasi dispositivo o apparecchiatura da avviare a manutenzione. Nel caso in cui un guasto renda impossibile la decontaminazione il personale ospedaliero è incaricato di apporre sull oggetto, in posizione visibile, il segnale di rischio biologico. L ingresso nei reparti e le modalità di intervento devono essere concordati con il preposto sanitario. E vietato gettare rifiuti non sanitari nei ROT. I DPI monouso (guanti, mascherine) relativi alle misure di sicurezza sono a carico del Committente. Nei reparti e nei laboratori è vietato mangiare e introdurre cibi. E vietata la conservazione di cibi e bevande all interno dei frigoriferi dei reparti e dei laboratori. RISCHIO BIOLOGICO OPERAZIONI DI PULIZIA E SANIFICAZIONE Durante le attività di pulizia e sanificazione degli ambienti la possibilità di contaminazione biologica risulta molto bassa, difatti il contagio in linea generale si può verificare quando c è un contatto diretto con il paziente e nell esecuzione delle procedure assistenziali che sono competenza esclusiva del personale addetto all assistenza, comunque si raccomanda agli operatori non addetti, la completa astensione dalle manovre che possano rappresentare un potenziale rischio biologico. In caso di pulizia di parti contaminate, il personale aziendale dovrà provvedere alla disinfezione del sito prima dell intervento da parte di personale esterno. In alcuni casi può essere richiesto di indossare mascherina calzari e sovra camice prima di entrare in locali protetti, questa richiesta è a protezione dei pazienti e solitamente non comporta nessuna esposizione per gli operatori esterni. RISCHIO BIOLOGICO OPERAZIONI MOVIMENTAZIONE RIFIUTI Il personale addetto alla movimentazione e trasporto rifiuti deve adottare le seguenti misure di sicurezza: aprire i contenitori ed introdurre le mani o capovolgere gli stessi manipolare i contenitori senza gli idonei DPI a protezione delle mani toccare a mani nude i contenitori visibilmente sporchi o umidi RISCHIO BIOLOGICO OPERAZIONI CONNESSE AL LAVANOLO Le disposizioni impartite ai reparti al fine di identificare in modo inequivocabile la biancheria sporca con materiale biologico riduce il rischio di entrare in contatto con queste sostanze. Obbligo uso DPI a protezione occhi e mani. RISCHIO BIOLOGICO OPERAZIONI DI MANUTENZIONE In caso di manutenzione presso i reparti sanitari si raccomanda soprattutto per gli interventi che riguardano la manutenzione di bagni e servizi igienici l utilizzo di guanti protettivi. DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 10

11 PRECAUZIONI UNIVERSALI Per prevenire l esposizione a contatti accidentali con sangue e altri liquidi biologici si dovranno adottare: l uso dei DPI (guanti,camici, mascherine, occhiali, visiere) utilizzo corretto di aghi e taglienti decontaminazione delle superfici sporcate da materiali biologici le misure di barriera sopra definite devono essere adottate da tutti gli operatori la cui attività comporti contatto con pazienti e durante le attività sanitarie e di supporto. LAVAGGIO DELLE MANI Il lavaggio delle mani è il sistema più efficace per limitare il trasferimento di patogeni, deve essere eseguito: prima dell inizio attività lavorativa prima di indossare i guanti e dopo averli tolti tra un assistito e l altro AGHI E TAGLIENTI Gli strumenti appuntiti affilati e taglienti devono essere considerati pericolosi e quindi devono essere maneggiati con cura tutti gli operatori quindi dovranno adottare le misure necessarie al fine di prevenire gli incidenti. Molti infortuni si verificano a causa della scorretta eliminazione dei taglienti (vietato re incappucciare gli aghi) ad esempio. Si ricorda che per sraccordare l ago dal corpo siringa sono previste le apposite pinze sui coperchi e dei contenitori rigidi halibox. Aghi e taglienti devono devono essere eliminati solo ed esclusivamente negli halibox edi seguito smaltiti nel contenitori ROT. I ROT devono essere caricati per il peso raccomandato, essere posizionati evitando che la parte inferiore della scatola sia a contatto con acqua. TBC Presso l azienda ospedaliera non vengono trattati pazienti con diagnosi di TBC, eventuali casi accertati dopo il ricovero vengono immediatamente trasferiti verso altre strutture. Per quanto sopra l AO Pini è classificato a rischio basso per TBC. La TBC è considerata comunque una malattia con grado moderato di contagiosità, poiché si stima che solo una frazione, da 30 a 50% di soggetti che hanno avuto contatti ad alto rischio (pazienti affetti da TB contagiosa), svilupperà una ITL. I contatti a rischio (cioè contatti stretti, prolungati ed in ambienti confinati) costituiscono il presupposto per la trasmissione interumana della infezione, sebbene siano stati documentati casi di trasmissione dell infezione dopo esposizione di soli pochi minuti. In presenza di paziente con sintomatologia respiratoria o con sospetto clinico di TBC, gli operatori sanitari devono informare i loro Preposti e: indossare i DPI (mascherine filtranti FFP2_FFP3)e adottare le precauzioni standard universali CDC Atlanta avvertire la Direzione Medica di Presidio o quella Sanitaria. LEGIONELLA PNEUMOPHILA Gli impianti idrici sono sottoposti a bonifica da legionella pneumophila mediante impianto a biossido di cloro. Tutte le attività di tipo manutentivo su tali impianti dovranno essere oggetto di coordinamento. Si informa che le cariche di contaminazione biologica da Legionella sono sotto la soglia di attenzione. (< 1000 UFCL). Eventuali modifiche dei valori varranno tempestivamente comunicate. GESTIONE DELLE VASCHE RIABILITATIVE ISOCRATE La gestione sanitaria e tecnologica delle piscine può comportare per gli operatori l esposizione a rischio DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 11

12 biologico. E importante ricordare che la corretta gestione degli aspetti microbiologici delle acque con gli opportuni strumenti istituiti da un sistema di autocontrollo consentono di minimizzare i rischi da esposizione ad agenti biologici. In particolare un adeguata gestione degli impianti e il controllo dei parametri della concentrazione del cloro residuo, il ph dell acqua, alla torbidità e alla pulizia dei filtri rende il rischio biologico dovuto alla frequentazione delle piscine ragionevolmente contenuto. Il monitoraggio dei parametri microbiologici ad intervalli di tempo appropriati fornisce informazioni sull adeguatezza delle misure adottate. Durante le attività di gestione delle piscine si dovranno adottare gli opportuni dispositivi di protezione individuale(mascherine FFP2, guanti )ad es. durante la manutenzione delle pompe filtri ecc. ed i campionamenti delle acque, mentre l ingresso alle piscine dovrà avvenire secondo le opportune norme di igiene (ad es. sovrascarpe per i tecnici) e con vestiario idoneo per rischio biologico (divise di tipo sanitario). A titolo esemplificativo si allega tabella dei principali agenti biologici riscontrabili nelle acque di piscina: Le procedure di svuotamento rapido (rischio biologico) delle piscine andranno concordate in sede della compilazione registro di autocontrollo piscine. PROCEDURA E ARGOMENTO SOGGETTO A FORMAZIONE E COORDINAMNETO FORMAIZONE TUTELA MATERNITA SI RICORDA IL DIVIETO ASSOLUTO ESPOSIZIONE GRAVIDANZA E PUERPERIO SEGNALETICA DI RISCHIO BIOLOGICO CHI SCHEDA INFORMATIVA DATA EMISSIONE_12_2010/2_013/05_013 RISCHIO CHIMICO REVISIONE N_2 DESCRIZIONE GENERALE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RISCHIO CHIMICO E assolutamente vietato manipolare spostare aprire i contenitori di sostanze chimiche eventualmente presenti negli ambienti sanitari in cui le ditte sono chiamate ad operare senza giustificato motivo e senza esplicita DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 12

13 autorizzazione da parte del responsabile reperto. E assolutamente vietato l uso di contenitori per lo sversamento di sostanze chimiche intere o diluite diversi dall originale. Tutte le sostanze chimiche (detergenti, disinfettanti, ecc) vanno chiuse e segregate a fine lavoro, non è ammesso il travaso in contenitori non etichettati a norma di legge. Nei reparti e nei laboratori è vietato mangiare e introdurre cibi. E vietata la conservazione di cibi e bevande all interno dei frigoriferi dei reparti e dei laboratori. FARMACI ANTIBLASTICI Nel reparto di reumatologia vi è somministrazione di farmaci antiblastici. Tali preparati vengono classificati possibilmente cancerogeni (IARC 3A); studi sperimentali ed epidemiologici hanno confermato che questi farmaci possono esplicare anche azioni di tipo mutageno e possono compromettere l attività riproduttiva degli individui. La preparazione, la somministrazione e lo smaltimento di tali preparati viene quindi effettuata applicando la specifica procedura di sicurezza. Le indicazioni sono contenute nelle procedure pubblicate nell Intranet aziendale. In caso di effettuazione di lavori di questo tipo l azienda metterà a disposizione appositi DPI per la prevenzione e riduzione dei rischi connessi all uso degli antiblastici.(procedura specifica allegata al DUVRI) GAS ANESTETICI In sala operatoria sono presenti gas anestetici (alogenati - protossido d azoto); l esposizione a tali sostanze pericolose per la salute è da ritenersi a basso rischio in quanto l impianto di ventilazione viene costantemente mantenuto in funzione e assicura una ventilazione > 15 vol/h (ricambi). I risultati delle campagne di monitoraggio in atto confermano il basso livello di rischio per gli operatori. GAS CRIOGENICI- GAS INERTI In azienda sono usati per i diversi scopi di ricerca e diagnostici azoto, elio.. in particolare l azoto presente nei laboratori può provocare se presente in concentrazioni eccessive il soffocamento per sostituzione dell ossigeno. Infatti sebbene non sia un gas tossico risulta pericoloso in quanto si sostituisce all ossigeno. L azoto liquido per contatto può causare ustione da congelamento è quindi obbligatorio indossare duranti le operazioni di travaso occhiali guanti e scarpe protettive nonché un grembiule protettivo. Per altri gas inerti v. Elio liquido RM GAS COMPRESSI BOMBOLE V. operazioni di saldatura LABORATORI CHIMICI E ANATOMIA PATOLOGICA Si segnala il potenziale rischio di esposizione per contatto e sversamento da agenti chimici presso i laboratori biomedici e di anatomia patologica. L ingresso a tali reparti è subordinato al consenso del responsabile del laboratorio(dirigente) e/o a un suo delegato (preposto). Tutte le sostanze chimiche presenti hanno una scheda di sicurezza di riferimento tale scheda è conservata nei laboratori ed è messa a disposizione per eventuali consultazioni. In caso di contatto o spandimento di sostanze chimiche devono essere utilizzate le misure di sicurezza prevista dalla scheda di sicurezza. In ogni caso deve essere immediatamente avvertito il Dirigente UO, che provvederà a mettere in sicurezza l ambiente di lavoro. Le imprese fornitrici di sostanze chimiche pericolose e non dovranno provvedere all accompagnamento della scheda di sicurezza o del foglio informativo relativo al prodotto commercializzato. Si ricorda inoltre che i farmaci non hanno riportate le frasi di rischio e di sicurezza sulle etichette, tuttavia possono esporre gli operatori a contatto accidentale con materiali farmacologicamente attivi, particolarmente nelle operazioni di gestione dei rifiuti ospedalieri. Nel caso di operazioni che comportino la manipolazione di gas tecnici e medicali dovranno essere preventivamente fornite indicazioni sulle modalità di operatività e stoccaggio nonché la relativa scheda di sicurezza. RIFIUTI E SVERSAMENTO E vietato versare qualsiasi liquido di origine chimica nei lavandini nei tombini ecc. Le miscele di acqua e detersivi di diversa natura utilizzati per le pulizie dovranno essere versati negli scarichi acque nere dei bagni. Le schede di sicurezza dei prodotti chimici introdotti dovranno essere trasmesse al SPP (resine, primer, detergenti ecc). AMIANTO Sono presenti in Azienda manufatti contenenti amianto. Tali manufatti sono contrassegnati da apposita segnaletica di sicurezza. Qualsiasi manutenzione su tali manufatti deve essere obbligatoriamente autorizzata dal SPP. Sono vietati i lavori e il camminamento su coperture in cemento amianto, senza comunicazione e assenso DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 13

14 da parte del responsabile amianto aziendale. PROCEDURE ESEDI- BASSA E SPORADICA ESPOSIZIONE AMIANTO A titolo indicativo non esaustivo si elencano: SEDE FERRARI : NESSUNO SEDE VIALE MONZA: copertura cemento amianto presso il convitto infermieri e l edificio ricovero, casa del medico di guardia.(in cortile presente contenitore SEGREGATO) FIBRE MINERALI ARTIFICIALI Si segnala la presenza di materiali coibentanti sugli impianti termici in fibra minerale artificiale. Tali prodotti commercialmente diffusi e utilizzati possono provocare effetti sulla salute anche se gli esiti non sono ancora completamente valutati e sono tuttora oggetto di studio. In ogni caso la tossicità di alcune di queste fibre è stata studiata e comprovata mediante studi in vitro e in vivo. Le fibre minerali artificiali utilizzate per le coibentazioni di impianti sono le lane minerali (vetro, roccia, scoria) mentre le fibre ceramiche refrattarie classificate come cancerogene (IARC) di 2 categoria vengono utilizzate per l isolamento termico dei forni per cottura delle ceramiche, non presenti in Azienda. Tutti gli interventi, anche quelli a carattere di urgenza dovranno essere eseguiti secondo quanto riportato dalla Procedura di Sicurezza aziendale N. 37. Gli interventi di rimozione di FMMVs di particolare entità, valutata dal SPP aziendale, dovranno essere condotti da parte di Ditte specializzate. L acquisizione dei materiali di isolamento termico ed acustico potrà essere eseguite solo dopo la consultazione della scheda di sicurezza o scheda tecnica del prodotto da parte del SPP, tali schede dovranno essere presentate anche da Ditte esterne che a qualsiasi tiolo abbiano contratti (manutenzione, lavori )con l Azienda ospedaliera. Gli isolamenti termici/acustici al momento esistenti dovranno essere sostituiti con altri di tipo non fibroso. TUTELA MATERNITA SEGNALETICA DI RISCHIO chimico (non esaustivo) SI RICORDA IL DIVIETO ASSOLUTO ESPOSIZIONE GRAVIDANZA E PUERPERIO MMC/MMP SCHEDA INFORMATIVA DATA EMISSIONE_12_2010 RISCHIO MOVIMENTAZIO REVISIONE N_0 DESCRIZIONE GENERALE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 14

15 MOVIMENTAZIONE MERCI La movimentazione delle merci a magazzino e per quanto riguarda il rischio da movimentazione manuale dei carichi sussiste per le operazioni di carico e scarico e immagazzinamento dei materiali, quando queste operazioni non vengano correttamente ausiliate. E fatto divieto assoluto all uso dei carrelli elevatori e trans pallet, di proprietà dell Azienda. In ogni caso per quanto riguarda la movimentazione delle merci è obbligatoria la consultazione della procedura di sicurezza aziendale MERCI. I mezzi dedicati al trasporto merci dovranno essere fermati al momento della sosta mediante freno di stazionamento. La consegna delle merci dovrà avvenire secondo un scadenziario prestabilito e concordato con i Referenti il contratto, in particolare la consegna andrà concordata con i referenti dei magazzini. Gli automezzi incaricati alla consegna dovranno essere dotati di mezzi di meccanizzazione movimentazione merci (bilici ecc.) idonei al tipo di quantitativo e tipologia merce trasportata. Gli autisti dovranno provvedere allo scarico delle merci e la consegna al punto di accettazione in magazzino per mezzo di propri attrezzi per la movimentazione manuale e/o ausiliata. E fatto divieto l uso anche temporaneo e sporadico di mezzi e attrezzature di proprietà dell A.O. Durante la consegna delle merci si dovranno adottare misure di sicurezza e cautela in tutte le fasi di movimentazione, si dovranno rispettare le portate massime di carico previste dai montacarichi aziendali. Sono vietate le sovrapposizioni di attività con altre Ditte in fase di consegna. Le merci dovranno essere custodite fino al punto di consegna a magazzino. In caso di movimentazione di carichi ingombranti e/o che limitino la visibilità dei percorsi è obbligatorio il trasporto a 2 persone. Il trasposto di tra battelli e di altri materiali dovrà avvenire con le opportune misure di cautela, possibilmente in orari sfalsati alle normali attività sanitarie, in ogni caso non dovranno recare pregiudizio o impedimento. L allestimento di tra battelli dovrà essere opportunamente segnalato e segregato. I materiali e le attrezzature su ponti o/o tra battelli dovranno essere opportunamente posizionati in modo da non causare eventuali cadute a terra. MOVIMENTAZIONE PAZIENTI Nell ambito delle misure di coordinamento verranno fornite le misure e analisi condotte in MAPO. Al fine di un equalizzazione del trattamento dei pazienti e per la dovuta valutazione dei rischi, si rileva la presenza di attrezzature la movimentazione pazienti all interno dei reparti degenza. (telini ad alto scorrimento). PROCEDURA E FORMAIZONE ARGOMENTO SOGGETTO A FORMAZIONE E COORDINAMNETO TUTELA MATERNITA SI RICORDA IL DIVIETO ASSOLUTO ESPOSIZIONE GRAVIDANZA E PUERPERIO R.IONIZZANTI SCHEDA INFORMATIVA DATA EMISSIONE_12_2010 RISCHIO RX REVISIONE N_0 DESCRIZIONE GENERALE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE All esterno delle sale diagnostiche il simbolo sotto riportato è collocato sulla porta e su di un segnale luminoso che a luce rossa lampeggiante prescrive di divieto di accesso per il funzionamento della macchina rx. Il rischio da radiazioni ionizzanti sussiste solo durante l emissione radiante, all interno del locale. Non sussiste il rischio fuori alla zona delimitata. ZONA CONTROLLATA ZONA SORVEGLIATA Sono definite radiazioni ionizzanti quelle in grado di ionizzare la materia. Il rischio, in Istituto, sussiste in radiologia, nelle sale operatorie e, solo durante l esecuzione di radiografie al letto del paziente, può esistere durante l erogazione dei raggi nelle sale di degenza. Per ciò che concerne gli apparecchi che emettono raggi X (apparecchi per radiografie), essi sono in grado di emettere radiazioni solo quando sono in funzione; quando sono spenti non rappresentano un pericolo per emissione di radiazioni. Le ditte che operano nei locali adiacenti gli apparecchi radiogeni anche in caso di attività radiologica da parte DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 15

16 delle macchine, non sono esposti a rischio da esposizione radiazioni ionizzanti. COORDINAMENTO PREVISTO D. LGS 230/1995 E SMI Nel caso sia prevista l esposizione a radiazioni ionizzanti di lavoratori di terzi, ad es. locali sottoposti a classificazione ex D.Lgs 230/1995 (radiologie, blocco operatorio) il Provveditorato comunicherà i dati dell azienda appaltatrice all Esperto Qualificato dell azienda, L EQ produrrà e curerà l invio del documento di coordinamento e verifica la ricezione di una risposta esaustiva da parte dell azienda esterna. Il coordinamento deve precedere l accesso degli operatori. Di norma, salvo diverso accordo con l azienda esterna, l Istituto può mettere a disposizione DPI anti-x, mentre non fornisce dosimetri personali. PROCEDURA E FORMAIZONE TUTELA MATERNITA SEGNALETICA DI RISCHIO IRRAGGIAMENTO ARGOMENTO SOGGETTO A FORMAZIONE E COORDINAMNETO SI RICORDA IL DIVIETO ASSOLUTO ESPOSIZIONE GRAVIDANZA E PUERPERIO SCHEDA INFORMATIVA RISCHIO NON IONIZZ DATA EMISSIONE_12_2010/2_013 REVISIONE N_1 R.Non IONIZZ DESCRIZIONE GENERALE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Le radiazioni non ionizzanti, pur non ionizzando l atomo, possono produrre effetti biologici come il riscaldamento o la modificazione di tessuti in seguito della cessione di energia. Tali radiazioni si possono trovare presso i reparti di fisiatria (laser, ultrasuoni, marconi radarterapia) e di radiologia (risonanza magnetica). Per ciò che concerne gli apparecchi che emettono radiazioni non ionizzanti, questi sono in grado di emettere radiazioni solo quando sono in funzione; quando sono spenti non rappresentano un pericolo per emissione di radiazioni, ad esclusione dell apparecchiatura di risonanza magnetica, intorno alla quale esiste un intenso campo magnetico statico costantemente presente. RISONANZA MAGNETICA 1,5 T L ingresso alla zona controllata della risonanza magnetica deve essere autorizzato dal Responsabile di Radiologia, che dovrà portare a conoscenza del frequentatore le norme per l accesso ai locali controllati, norme a cui ogni lavoratore è obbligato ad attenersi. Tutti gli operatori, prima di accedere a qualsiasi attività all interno dei locali di risonanza magnetica, devono essere sottoposti a visita medica di idoneità specifica, l esito della visita e la relativa idoneità vanno comunicate alla stazione appaltante con apposito certificato. Gli lavoratori operanti presso le RM 1,5T devono essere formati sulla procedura aziendale relativa alla RM. Non possono essere adibiti a lavorazioni nei locali ad accesso controllato: donne in gravidanza portatori di pace maker portatori di protesi dotate di circuiti elettronici portatori di clips vascolari portatori di preparati metallici intracranici (o comunque situati in prossimità di strutture anatomiche vitali) o schegge in materiale ferromagnetico. Qualsiasi attività all interno dei locali ad accesso controllato RM è subordinato a coordinamento specifico da concordarsi con il SPP. LOCALI SOTTOSTANTI LE RISONANZE MAGNETICHE 1,5 T I locali sottostanti le risonanze magnetiche sono interdette ai lavoratori. L accesso è consentito dal RSPP aziendale che detiene la chiave dei locali. Nei locali non è possibile l uso delle comuni attrezzature ferromagnetiche (martelli, cacciaviti ecc) e gli operatori devo essere formati sui rischi da campi magnetici e sulle procedure di accesso. Idoneità fisica all accesso. Come sopra riportato. DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 16

17 RISONANZA MAGNETICA 0,5 T In azienda sono presenti 2 RM con campo magnetica inferiore o pari a 0,5 T. pur non rappresentando un e rischio importante e significativo per gli operatori come per quelle sopra descritte si informa che il personale che accede ai locali di RM deve essere comunque formato ed informato dei rischi connessi all esposizione ai campi magnetici. RABBOCCO ELIO LIQUIDO RISONANZA MAGNETICA 1,5 T Il rabbocco di elio liquido presso il locale tecnico di RM deve avvenire mediante procedura concordata con il Responsabile della radiologia o con il Capo tecnico. In ogni caso si individueranno tempistiche di approvvigionamento che favoriscano la non presenza di pazienti e visitatori,si dovrà programmare il percorso del dewar in modo tale da minimizzare il rischio di fuoriuscita e la contaminazione dell ambiente. Si rende disponibile per il percorso verso il locale tecnico dell ascensore numero 5 presso la scala nord monoblocco A e dall ascensore n 20. Nel caso di fermo ascensore con operatore a bordo durante la comunicazione d emergenza alla portineria si dovrà specificare la necessità di rapidità di intervento da parte della squadra tecnica per la manovra a mano dell ascensore. Idoneità fisica all accesso. Come sopra riportato. LASER E RADIAZIONI OTTICHE INCOERENTI Sono presenti in Azienda apparecchiature laser (radiazioni ottiche coerenti) di 3 e 4 categoria (rischio medio/rischio alto) presso i servizi di fisiatria di entrambe le sedi. Tali apparecchiature sono confinate in appositi locali ad esse destinate. Non è possibile accedere a tali locali durante l erogazione delle terapie, l attività delle macchine viene segnalata mediate segnale luminoso esterno al locale. L esposizione non protetta alla luce laser I può provocare lesioni cutanee e oculari. Presentano inoltre rischio di incendio o esplosione se vengono impiegate sostanze infiammabili o esplodenti in concomitanza con l emissione dei raggi laser. È quindi necessario che gli operatori esterni, prima di accedere in locali ove è posizionata un apparecchiatura laser,identificata da opportuna segnaletica, si assicurino dal responsabile presente (es. capo sala o capo tecnico) che l apparecchiatura non sia in funzione. E vietato modificare o apportare materiali (arredi, sedie, specchi, ecc) dai locali laser, gli occhiali protettivi presenti presso l apparecchiatura sono univoci e non possono essere utilizzati su altri laser. Dovendo effettuare manutenzione a macchina in funzione dovranno adottare procedure di sicurezza specifiche e indossare idonei DPI, in particolare gli occhiali. In ogni caso è necessario che da parte degli operatori esterni non siano depositati materiali combustibili, solventi volatili, liquidi infiammabili, gas infiammabili o altro che possa rappresentare pericolo di esplosione o incendio in locali ove sia presente un apparecchiatura laser. Inoltre occorre verificare a fine intervento che nell ambiente non rimangano dimenticati sedili, strumenti o materiali con superfici riflettenti. Sono considerate radiazioni ottiche incoerenti tutte quelle emissioni elettromagnetiche comprese nel campo della luce visibile e invisibile, sono presenti in azienda ad esempio apparecchi per saldatura, lampade a LED e scialitiche, lampade UV. L esposizione alle radiazioni incoerenti può determinare in particolare a soggetti particolarmente fotosensibili alterazioni cutanee (eritema) o lesioni oculari (foto cheratite, lesione della cornea). Il normale utilizzo di tali fonti di illuminazione non provoca di norma danni, mentre è opportuno segnalare che le operazioni di saldatura (ad arco, ossido acetilenica) vanno condotte con l obbligo di protezione oculare, guanti per saldatura e abito da lavoro ignifugo. ESPOSIZIONE CAMPI ELETTROMAGNETICI L Azienda mette a disposizione gli allegati tecnici della misurazione campi elettromagnetici attinenti il reparto di cure fisiche sede CF e Isocrate. PROCEDURA E FORMAZIONE PROCEDURA E FORMAZIONE SPECIFICA PER L UTILIZZO DI APPARECCHITURE LASER E DI RM- TERAPIE FISICHE TUTELA MATERNITA SI RICORDA IL DIVIETO ASSOLUTO ESPOSIZIONE GRAVIDANZA E PUERPERIO SEGNALETICA DI RISCHIO RADIOAZIONI NON IONIZZANTI (campi elettromagnetici) DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 17

18 IMPIANTI SCHEDA INFORMATIVA DATA EMISSIONE_12_2010 RISCHIO TECNOLOGICO REVISIONE N_0 DESCRIZIONE GENERALE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RISCHIO ELETTRICO PER OPERATORI GENERICI(PERSONE COMUNI) Sono presenti all interno dell Azienda impianti e apparecchiature in tensione e fuori tensione regolarmente mantenute. Tutti i lavori di tipo non elettrico, ovvero che possano comportare contatto con le parti attive elettriche, sono da considerarsi esenti da rischio in presenza di opportune modalità di approccio. Norme precauzionali Non effettuare mai interventi e/o riparazioni sugli impianti elettrici o sulle macchine se non si è in possesso di conoscenze specifiche o delle caratteristiche di professionalità previste dalla legislazione vigente. Un impianto elettrico o una apparecchiatura definiti sicuri possono, per errato intervento o riparazione, diventare pericolosi. Inoltre la manomissione di un impianto o di un componente fa perdere agli stessi la garanzia del costruttore. Non effettuare operazioni di pulizia su macchine elettriche con detergenti liquidi nebulizzati o con strofinacci umidi, prima di avere disinserito la spina di alimentazione elettrica. Non utilizzare componenti elettrici non conformi alle norme. Tutta la sicurezza di un impianto finisce quando si usano utilizzatori elettrici (ad esempio spine, adattatori, prese multiple, prolunghe, lampade portatili, ecc) non rispondenti alle norme. Non utilizzare componenti elettrici o macchine per scopi non previsti dal costruttore. In questi casi l uso improprio del componente può generare situazioni di rischio, elettrico o meccanico, non previsti all atto della sua costruzione. Non usare apparecchiature elettriche non predisposte, in condizioni di rischio elettrico accresciuto (ad esempio: con le mani bagnate, su pavimenti bagnati o in ambienti umidi). Non lasciare apparecchiature elettriche (cavi, prolunghe, trapani, ecc.) abbandonate sulle vie di transito: perché, oltre a determinare intralcio o possibilità di caduta di persone, possono essere sottoposte a sollecitazioni meccaniche non previste dal costruttore con conseguenti situazioni di rischio. Al fine di evitare rischi connessi all utilizzo di apparecchiature rotte o deteriorate occorre controllare periodicamente lo stato di conservazione delle attrezzature che si usano segnalando i problemi riscontrati. L uso di componenti elettrici deteriorati (conduttori con isolamento non integro, custodie rotte, connessioni elettriche approssimate, prese e spine spaccate, ecc.) aumenta considerevolmente il rischio di contatti elettrici. Le attrezzature elettriche utilizzate da parte dell impresa appaltatrice devono essere marchiate CE, essere in buono stato di conservazione (casi, spine, isolamento integri). RISCHI ELETTRICI PER OPERATORI PES-PAV (NORMA CEI 11-27) Per lavoro elettrico si intende un intervento su impianti o apparecchi elettrici con accesso alle parti attive (sotto tensione o fuori tensione) nell ambito del quale se non si adottano misure di sicurezza si è in presenza di rischio elettrico. CEI art 3.8 (terza edizione) Tutti gli interventi (LAVORI ELETTRICI) su impianti definiti complessi da parte del Responsabile Impianti dovranno essere condotti secondo le procedure di lavoro determinate dalla Norma CEI Gli operatori che potranno compiere lavori definiti elettrici CEI dovranno essere previamente identificati dal proprio datore di lavoro mediante certificato con elenco nominativo da inoltrarsi in seguito all aggiudicazione. Eventuali e successive modifiche all elenco dovranno essere tempestivamente comunicate al Responsabile Impianti e/o al suo delegato. Le lavorazioni su impianti complessi potranno essere eseguite solo da personale attestante i requisiti previsti dalla Norma CEI Le funzioni di coordinamento in capo ai lavori elettrici sono delegate al Responsabile Impianti e al Preposto aziendali, mentre sarà obbligatorio per la Ditta esecutrice dei lavori elettrici pari identificazione sempre per le funzioni di coordinamento e cooperazione. I lavori elettrici su impianti complessi andranno eseguite mediante l utilizzo di procedure (Piano di intervento-piano di Lavoro) scritte. Tali procedure se assimilabili potranno essere ripetute previa autorizzazione del RI e del Preposto ai Lavori. Le procedure andranno conservate in apposito registro custodito dal RI. Tutte le modifiche apportate agli impianti o rilevazione eseguite circa la difformità dall as built andranno comunicate in forma scritta al RI o al suo delegato. Non sono considerati lavori elettrici l installazione di impianto elettrico almeno finchè non vi sia apportata tensione. Non viene considerato lavoro elettrico la manovra di esercizio di modifica assetto di rete se non prevede l accesso a parti attive. DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 18

19 Qualora gli interventi si svolgano in cantiere, o gli ambienti di lavoro si configurino come un cantiere (Titolo IV), le imprese dovranno dotarsi di un apposito quadro elettrico di cantiere, conforme alle norme e dotato di interruttore differenziale ad alta sensibilità coordinato con l impianto di terra locale. Per quanto riguarda il rischio elettrico al quale possono essere esposti i pazienti occorre che gli operatori sanitari si astengano in qualsiasi situazione dal realizzare collegamenti elettrici provvisori di apparecchiature elettromedicali. Se richiesto dal tipo di appalto verrà fornito elenco aggiornato della classificazione locali ad uso medico secondo Norma CEI 64-8/7. GENERALITA Per l utilizzo della energia elettrica di rete, ai fini della esecuzione di lavori valgono le clausole di appalto e comunque è bene fare specifica richiesta all Ufficio Tecnico indicando le necessità tecniche e quanto predisposto per la prevenzione di incidenti e danneggiamenti. I rischi principali connessi all utilizzo dell elettricità sono identificabili in rischi alle persone per contatto diretto e per contatto indiretto e rischi secondari dovuti ad errato o non conforme utilizzo di parti di impianti elettrici consistenti nella probabilità di innesco incendio degli stessi o di materiali posti nelle immediate vicinanze. Contatto diretto: si intende un contatto con un elemento normalmente in tensione che può determinarsi per: rimozione della protezione o involucro; rimozione dell isolamento; lavori o interventi su parti ritenute non in tensione; riattivazione intempestiva delle parti in tensione precedentemente scollegate. Contatto indiretto: si intende un contatto con un elemento (massa) normalmente non in tensione, ma che per un guasto o difetto di isolamento può andare in tensione per: assenza o interruzione del conduttore di protezione o di terra (es.: inserimento forzato di spina tipo tedesca nelle prese tradizionali); assenza di coordinamento fra impianto di terra e interruttore differenziale e/o magnetotermico; assenza di equipotenzialità fra le masse metalliche. Fanno parte dell impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a spina; nonché gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spine destinate unicamente alla loro alimentazione. IMPIANTI GAS MEDICALI La manutenzione ordinaria viene attuata mediante dei controlli periodici (previsti dal manuale per la manutenzione dell impianto) la sostituzione degli elementi soggetti a usura, le parti di ricambio saranno originali; se la sostituzione comporta la messa fuori servizio temporanea di parte dell'impianto, l'intervento dovrà essere programmato e registrato. Il personale incaricato della riparazione del guasto deve essere appositamente istruito e autorizzato dal fabbricante stesso. L'intervento deve essere opportunamente registrato. La stazione appaltante prevede l identificazione di un Responsabile tecnico (funzioni di certificazione e coordinamento) esperto in materia di impianti gas medicali. SONO VIETATI LAVORI SUGLI IMPIANTI DI GAS MEDICALI DA PARTE DEI NON ADDETTI AI LAVORI. SOLO I LAVORATORI INCARICATI DALLE DITTE DEPUTATE ALLE MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI GAS MEDICALI POSSONO INTERVENIRE SUGLI STESSI. Il personale addetto alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti gas medicinali e tecnici deve essere formalmente individuato dal Datore di Lavoro in quanto tecnicamente competente ad operare su tali impianti. Le manovre a riparazione di un guasto che comportano l eventuale messa fuori servizio di una fonte di alimentazione o di un reparto dovrà essere oggetto di una tempestiva informazione di tutti i soggetti interessati. Anche in questo caso devono essere seguite le istruzioni fornite dal fabbricante; devono essere utilizzate parti di ricambio originali, strumenti di misura e utensili specificati dal fabbricante, il personale incaricato dell intervento deve essere debitamente istruito e autorizzato dal fabbricante stesso. SCHEDA INFORMATIVA EDILI NON TITOLO IV DATA EMISSIONE_12_2010/05_013 REVISIONE N_1 QUOTA DESCRIZIONE GENERALE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 19

20 I lavori in quota (ovvero con altezza maggiore a 2 mt dal piano di calpestio naturale, devono essere compiuti da personale qualificato e addestrato). L allestimento di ponteggi e tra battelli, ponti su cavalletti deve essere condotto con la presenza di un Preposto identificato dall Impresa. In particolare e per quanto riguarda i ponteggi si dovranno adoperare le misure relative al progetto per quanto previsto dalla Norma e alla formazione specifica degli addetti al montaggio e smontaggio. Le zone di lavoro con presenza di tali allestimenti dovranno essere segnalate e segregate. I lavoratori impegnati in lavorazioni in quota dovranno usare gli accorgimenti necessari per la trattenuta degli attrezzi. In azienda sono presenti Linee di Vita, solo il personale formato e addestrato può accedere ai dispositivi menzionati. I lavori condotti sulle coperture che comportino l utilizzo di cestelli si scale mobili o ponteggi andranno valutati prima dell esecuzione, in ogni caso il nolo di attrezzature o l utilizzo di ponteggi dovranno rispettare le norme attinenti e la relativa documentazione. Sono vietati i lavori in quota se non previamente autorizzati dal SPP aziendale. CONFORMITA SCALE PORTATILI Le stesse Imprese esterne devono presentare certificazione di conformità delle proprie attrezzature(scale) a quanto disposto dalla normativa decreto 23 marzo 2000 del Ministero del Lavoro. CADUTE E TRAUMI- DIVIETO DI CAMMINAMENTO SU SUPPORTI IN CEMENTO AMIANTO Le coperture in amianto presenti in Azienda non sono praticabili. E fatto divieto assoluto il camminamento su lastre in cemento-amianto.(tetti EDIFICI VIALE MONZA) DEFINIZIONE DEL LAVORO SU FUNE L accesso ad un posto di lavoro in quota (tetto) con l utilizzo di imbragatura cordino e assorbitore non è un lavoro su fune in quanto i piedi dell operatore sono posati stabilmente. (linee di vita ) Non è considerato lavoro su fune l utilizzo di piattaforme elevatrici con cordino di trattenuta; Sono definiti lavori su fune quelli dove la fune è il solo mezzo sul quale l operatore è appeso. (pulizie vetri torri monoblocco a, accesso alle alberature) FORMAZIONE RELATIVA AL LAVORO SU FUNE- o DPI 3 CAT La formazione relativa al lavoro su fune collegata all all. XXI TU è richiesta per tutte le lavorazioni identificate dal paragrafo precedente. La formazione relativa al lavoro non su fune è collegata all art 77 TU comma 5, per i DPI di 3 cat. SCALE E PIATTAFORME AEREE- NOLO A CALDO Per l effettuazione di lavori di manutenzione elettrica strutturale o di giardinaggio risulta indispensabile in alcuni casi il nolo di piattaforme aree. In tal caso in via preliminare all atto contrattuale di dovranno acquisire: 1) la documentazione relativa all operatore della piattaforma aerea inerente la formazione e informazione sui rischi connessi allo svolgimento delle mansioni per le quali è stato distaccato, poiché l obbligo della formazione e informazione è a carico del distaccante (artt. 36 e 37 del D.Lgs. 81/08) 2) la documentazione sanitaria relativa all operatore dalla quale si evinca l idoneità alla mansione specifica all utilizzo del mezzo ; 3) l attestazione relativa alla piattaforma aerea dalla quale si evince, sotto la responsabilità del distaccante, che tale attrezzatura, in servizio al di fuori della disciplina di cui all art 70, D.Lgs 81/08 e s.m.i., è conforme ai requisiti di sicurezza di cui all allegato V, così come sancito dall art.72, comma 1, D.Lgs 81/08 e s.m.i. Questa dichiarazione deve essere firmata da entrambe le parti (Concedente ed Utilizzatore)la copia di tale dichiarazione deve essere conservata per tutta la durata del contratto. 4) l attestazione relativa alla verifica annuale(positiva) del sistema di sollevamento persone. TUTELA MATERNITA SI RICORDA IL DIVIETO ASSOLUTO ESPOSIZIONE GRAVIDANZA E PUERPERIO PROCEDURA SPECIFICA SOLO FORNITURA IDONEE SCALE PORTATILI EN 131 DUVRI A.O. GAETANO PINI- MILANO 20

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