MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA
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- Eugenio Alfieri
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1 MEDICAZIONI FERITE CHIRURGICHE LINEE GUIDA
2 DEFINIZIONE Trattamento periodico di una lesione chirurgica. DEFINIZIONE DI FERITA CHIRURGICA Lesione di continuo della cute e dei tessuti sottostanti provocata in asepsi per scopi terapeutici e/o diagnostici. Allo scopo di evitare accumulo di fluidi possono essere collocati drenaggi che costituiscono una via di comunicazione con l esterno. PREMESSE Prima di procedere all esecuzione della tecnica occorre effettuare un anamnesi prendendo in considerazione: diagnosi clinica e tipo di intervento eventuali patologie concomitanti sede e tipo di ferita presenza di drenaggi eventuali allergie annotazioni di precedenti medicazioni alterazioni cutanee nella zona circostante.
3 OBIETTIVI Ottenere la partecipazione attiva del soggetto. Assicurare un ambiente confortevole e rassicurante per il paziente, idoneo alla prestazione da eseguire. Assicurare l attuazione di una tecnica sicura e meno traumatizzante possibile. MATERIALE Carrello con: garze in confezioni monouso sterili ferri chirurgici confezionati in pacchetti singoli sterili disinfettante per cute lesa (monodose) H2O2 solvente per adesivo del cerotto guanti monouso e guanti sterili siringhe sondini per aspirazione bende di varia misura e altezza cerotti di vario tipo e misura maglia tubolare di varia misura bacinella reniforme contenitore per la raccolta del materiale infetto contenitore rigido per la raccolta degli aghi o taglienti materiale di ricambio per la raccolta di liquidi di drenaggio altro materiale specifico per reparto
4 INTERVENTI Utilizzare parole chiare e comprensibili per spiegare al paziente scopi, procedure e tempi; assicurarsi dell effettiva comprensione da parte del paziente e della sua accettazione. Eseguire la medicazione in medicheria quando è possibile. Se deve essere eseguita al letto del paziente, assicurarsi che non siano in corso altre attività nella camera di degenza, (es. pulizie ambientali, rifacimento dei letti etc..) Indossare il copricapo e procedere al lavaggio sociale delle mani (dopo aver tolto anelli, bracciali, etc..). Predisporre il materiale sul carrello. Fare assumere al paziente la posizione più idonea e confortevole ed osservare il suo atteggiamento ed eventuali sintomi e reazioni emotive. Provvedere al lavaggio antisettico delle mani. Dopo aver indossato i guanti monouso, rimuovere la medicazione ed osservarne l aspetto. Osservare la ferita, segnalare eventuale presenza di: ROSSORE - EDEMA - SECREZIONI E TIPO DI SECREZIONI. Procedere alla disinfezione usando ferri sterili o guanti sterili, non toccare mai la ferita direttamente con le mani: 1. asportare residui di cerotto con solvente 2. versare la soluzione disinfettante su ciascun tampone evitando il contatto con il flacone (meglio se monodose) 3. disinfettare la ferita procedendo dall interno verso l esterno e avendo cura di cambiare il tampone ad ogni passaggio 4. coprire la ferita con medicazione sterile 5. disinfettare la ferita del drenaggio dall interno verso l esterno e avendo cura di cambiare il tampone ad ogni passaggio 6. osservare la funzionalità e la posizione del drenaggio 7. coprire la sede di inserzione del drenaggio con medicazione sterile tagliata a Y Usare sostegni in caso di drenaggi soggetti ad inginocchiamento. Applicare medicazione sterile per la copertura e l eventuale assorbimento di secrezioni. Fissare la medicazione e il drenaggio. Cambiare il raccoglitore del drenaggio in modo sterile. Fissare le medicazioni alla cute con materiale idoneo;se necessario usare maglia elastica tubolare. Aiutare il paziente a riassumere una posizione comoda. Riordinare tutto il materiale utilizzato. Allontanare, sollecitamente, il materiale contaminato negli appositi raccoglitori. Procedere al lavaggio delle mani al termine delle operazioni Verificare e annotare sulla documentazione clinica l ora, le caratteristiche della ferita e della medicazione e segnalare eventuali controlli nelle ore successive.
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