Università per Stranieri Siena

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1 Università per Stranieri Siena Piazza C Rosselli, 27/28 - I Siena Tel Mail: fast@unistrasi.it

2 Università per Stranieri Siena CENTRO FAST (Formazione e Aggiornamento anche con Supporto Tecnologico) Direzione prof. Andrea Villarini Progettazione Corsi di formazione e aggiornamento di glottodidattica e linguistica educativa: prof. Massimo Palermo, prof.ssa Donatella Troncarelli, prof. Andrea Villarini, prof.ssa Pierangela Diadori, prof. Marco Cassandro, prof.ssa Sabrina Maffei, prof.ssa Letizia Vignozzi, dott.ssa Ester Vannini Corsi preparatori alla Certificazione DITALS: prof.ssa Pierangela Diadori, dott.ssa Stefania Semplici Corsi preparatori per l utilizzo e la somministrazione della Certificazione CILS: prof.ssa Monica Barni Corsi di approfondimento sulla competenza della lingua italiana: prof.ssa Antonella Benucci, prof.ssa Sabrina Maffei 2

3 1. INFORMAZIONI GENERALI SULL OFFERTA FORMATIVA Articolazione dei segmenti formativi in presenza Articolazione dei segmenti formativi on line Laboratori on line Attestati e modalità della prova di verifica finale Crediti formativi Corsi di formazione e aggiornamento di glottodidattica e linguistica educativa Moduli in presenza...8 Fondamenti di didattica della lingua italiana a stranieri...9 Lineamenti del sistema linguistico italiano e tendenze dell italiano contemporaneo...9 Introduzione alle politiche linguistiche dell Unione Europea Progettazione e programmazione didattica Modelli operativi per l insegnamento dell italiano Comunicazione didattica e gestione della classe Attività linguistiche e procedure didattiche L insegnamento dell italiano in società plurietniche e plurilinguistiche Strumenti per la didattica Insegnare la grammatica e insegnare la lingua: il ruolo della riflessione metalinguistica nell apprendimento della L Individuare, gestire e correggere l errore linguistico I generi testuali nell insegnamento dell italiano Tecnologie didattiche, multimedialità e insegnamento dell'italiano La didattizzazione di testi scritti, audio, video L insegnamento dell italiano per scopi specifici Verifica e valutazione delle competenze in italiano L Progettazione e realizzazione di corsi per l E-learning Insegnare l italiano con il metodo suggestopedico Dalla traduzione alla mediazione linguistica e culturale per l insegnamento dell italiano a stranieri Moduli on line...21 Teorie dell apprendimento linguistico e metodi didattici Progettazione didattica e bisogni di apprendimento Modelli operativi per l insegnamento dell italiano Insegnare la grammatica e insegnare la lingua. Il ruolo della riflessione metalinguistica nell apprendimento della L Individuare, gestire e correggere l errore linguistico Attività linguistiche e procedure didattiche Comunicazione didattica e gestione della classe Principi di Language testing e valutazione Progettazione e realizzazione di corsi per l E-learning Dalla traduzione alla mediazione linguistica e culturale per l insegnamento dell italiano a stranieri La formazione del docente di italiano a stranieri (DITALS di II livello) La formazione di base dei formatori DITALS Corsi preparatori all'esame di certificazione DITALS (Certificazione di Competenza in Didattica dell Italiano a Stranieri)...24 La formazione certificata del docente di italiano a stranieri (DITALS di I livello) per specifici profili di destinatari La formazione certificata del docente di italiano a stranieri (DITALS di II livello) La formazione certificata del docente di italiano a stranieri (DITALS di I livello) per destinatari di madrelingua omogenea La formazione di base dei somministratori e tutor DITALS La formazione certificata iniziale del docente non nativo di italiano a stranieri: CILS3/DITALS di I livello per specifici profili di apprendenti La formazione certificata avanzata del docente non nativo di materie curricolari in Italia: CILS4 / DITALS di II livello La formazione del formatore DITALS Corsi preparatori all'utilizzo e alla somministrazione dell esame di certificazione CILS (Certificazione di Italiano Lingua Straniera)...29 Curricolo e valutazione delle competenze in italiano L2: dalla programmazione alla certificazione Verifica e valutazione delle competenze in italiano L2: la prospettiva del Quadro Comune Europeo Corsi di formazione e approfondimento sulla competenza della lingua italiana

4 Strategie per la produzione scritta e orale Strategie per la comprensione scritta

5 L ISTITUZIONE L Università per Stranieri di Siena è un Università statale a ordinamento speciale che svolge attività di formazione, insegnamento e ricerca scientifica finalizzata alla conoscenza e alla diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo. Le attività didattiche e scientifiche sono attualmente organizzate e svolte dal Dipartimento di Ateneo per la Didattica e la Ricerca - DADR, dalla Scuola Superiore di Dottorato e Specializzazione - SSDS, dai Centri d'ateneo (CILS- Certificazione di Italiano come Lingua Straniera, DITALS- Certificazione di Competenza in Didattica dell'italiano a Stranieri, FAST- Formazione e Aggiornamento anche con Supporto Tecnologico, CLUSS- Centro Linguistico, CLASS- Centro Linguistico di Ateneo dell Università per Stranieri di Siena). In particolare il Centro di Eccellenza per la Ricerca Osservatorio linguistico permanente dell italiano diffuso fra stranieri e delle lingue immigrate in Italia, istituito dal MIUR presso l Università per Stranieri di Siena, è impegnato nello studio della diffusione della lingua italiana all estero, fra gli stranieri e i nostri emigrati, e nell osservazione sistematica dei mutamenti che stanno interessando lo spazio linguistico italiano per quanto riguarda il contatto della lingua italiana con le altre lingue. L offerta formativa si articola attualmente in corsi universitari, corsi di lingua italiana a stranieri e corsi di formazione e aggiornamento per docenti di italiano L2. I corsi universitari comprendono: due lauree in Lingua e cultura italiana /Insegnamento dell'italiano a stranieri e in Mediazione linguistica e culturale; due lauree magistrali in Scienze linguistiche e comunicazione interculturale e Competenze testuali per l'editoria, l'insegnamento e la promozione turistica; due dottorati di ricerca in Linguistica e didattica dell'italiano a stranieri e in Letteratura, storia della lingua e filologia italiana; una Scuola di Specializzazione in Didattica dell italiano come lingua straniera; Master di primo livello e secondo livello rivolti alla formazione professionale dei docenti di italiano a stranieri e dei dirigenti scolastici. L Università per Stranieri di Siena offre inoltre Corsi ordinari di lingua e cultura italiana per studenti stranieri e varie tipologie di corsi speciali e individuali, realizzati dal Centro linguistico d'ateneo. Attraverso il Centro FAST l Ateneo offre infine i corsi per la formazione e l aggiornamento professionale di docenti di italiano in Italia e all'estero e corsi di lingua italiana on line, sia per scopi generali che specifici. 5

6 L OFFERTA FORMATIVA PER DOCENTI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA L impegno dell Università per Stranieri di Siena nella diffusione della lingua italiana all estero si esplica anche attraverso la formazione linguistica, didattica, letteraria, artistica e storica del personale docente, che opera fuori dai confini nazionali, realizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri. Dal 1994 ad oggi tale attività ha conosciuto un forte impulso coinvolgendo in 5 continenti più di 5000 docenti, impegnati nell insegnamento a livello universitario, nelle istituzioni e nelle iniziative scolastiche previste dalla ex Legge 153/71. Al fine di fornire una risposta qualitativamente elevata ai bisogni di qualificazione professionale del personale docente in servizio all estero o di prima destinazione, l Università per Stranieri di Siena ha elaborato, in questo lasso di tempo, un sistema formativo in grado di tenere conto non solo della eterogenea tipologia dei corsi di lingua e cultura italiana nel mondo, ma anche della pluralità di indirizzi e di configurazioni che essi assumono nelle diverse aree geografiche in relazione alle caratteristiche dell'emigrazione italiana, alle esigenze del territorio e ai processi di innovazione scolastica e socioculturale in atto. L Università per Stranieri di Siena ha contribuito, dunque, alla riqualificazione dell intervento italiano presso le nostre comunità e alla diffusione dell italiano, promosse dal Ministero Affari Esteri, offrendo soluzioni formative frutto della ricerca, degli studi e dell insegnamento compiuti all interno dell Università stessa, integrati dall esperienza maturata nei costanti rapporti con docenti di italiano all estero, Istituti di cultura, Università e altri enti o istituzioni. Dall anno 2007 l offerta formativa dell Università per Stranieri di Siena si caratterizza per l articolazione modulare, per la possibilità di realizzare la formazione solo a distanza o in modo integrato, con lo svolgimento di laboratori on line dopo un percorso in presenza, e per il riconoscimento dei percorsi formativi in termini di CFU (vedi 1.5.). 6

7 1. INFORMAZIONI GENERALI SULL OFFERTA FORMATIVA L offerta formativa dell Università per Stranieri di Siena relativa all area tematica linguistica e glottodidattica comprende quattro tipologie di corsi: Corsi di formazione e aggiornamento di glottodidattica e linguistica educativa Corsi preparatori alla Certificazione DITALS (Competenza in Didattica dell Italiano a Stranieri) Corsi preparatori per l utilizzo e la somministrazione della Certificazione CILS (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera) Corsi di approfondimento sulla competenza della lingua italiana I corsi possono essere realizzati in presenza, a distanza o in formato blended, cioè con corsi in presenza integrati da un laboratorio e da altri moduli da svolgere a distanza Articolazione dei segmenti formativi in presenza Molte attività di aggiornamento si configurano come interventi formativi brevi e circoscritti che non consentono di sviluppare una competenza articolata e sostenibile nel tempo. Al fine di ovviare a tale limite la proposta di aggiornamento dell Università per Stranieri di Siena da svolgere in presenza, si struttura in percorsi modulari, che possono comprendere fino a 3 segmenti formativi della durata di 15 ore ciascuno. Il completamento del modulo, anche svolgendo in anni diversi i tre segmenti formativi, consente di sostenere una prova di verifica finale con la quale possono essere conseguiti crediti formativi universitari (CFU). Ciascun segmento formativo in presenza si svolge in tre giornate di corso e comprende: Lezioni frontali Esercitazioni Studio individuale, sulla base della bibliografia fornita e delle indicazioni date di volta in volta Verifica degli apprendimenti Su richiesta degli enti gestori è possibile svolgere consecutivamente due segmenti, realizzando così un unico corso di 30 ore complessive, della durata di una settimana (5 giorni effettivi). Le lezioni teoriche sono integrate da momenti di carattere operativo nei quali è prevista una partecipazione attiva dei corsisti in maniera da dare ampio spazio ad attività pratiche, come analisi di testi, uso e costruzione di materiali, simulazione di attività didattiche in classe Articolazione dei segmenti formativi on line I corsi on line si svolgono sulla piattaforma per l e-learning del Centro FAST dell Università per Stranieri di Siena. Per poter partecipare è necessario che ogni corsista disponga di un personal computer con connessione a Internet veloce e di un indirizzo di posta elettronica. Ciascun modulo formativo ha una durata complessiva di 50 ore di carico di lavoro e comprende: Lezioni on line Attività in community Studio individuale, sulla base della bibliografia fornita Verifica degli apprendimenti. Il corso è strutturato in modo da garantire l indipendenza spazio-temporale del singolo corsista in quanto prevede interazioni e attività da svolgere in modalità asincrona Laboratori on line A ciascun segmento che compone il singolo modulo formativo in presenza e al modulo on line è possibile affiancare un Laboratorio di 25 ore di esercitazione, da svolgere on line. Scopo dei laboratori on line è quello di dare una continuità all esperienza formativa realizzata in presenza o in modalità e-learning, offrendo l opportunità di approfondire, in una prospettiva applicativa, i temi affrontati nelle lezioni teoriche. I partecipanti, organizzati una comunità di 7

8 pratica e in gruppi di lavoro virtuali, saranno impegnati in attività collaborative da praticare in rete, seguiti e monitorati da un tutor. Ogni laboratorio comprende 24 ore di esercitazione e 1 ora di verifica finale, sempre da realizzare on line, superata la quale si consegue 1 CFU Attestati e modalità della prova di verifica finale Al termine di un intero modulo e del superamento della relativa prova finale si rilascia, su richiesta del singolo partecipante, un attestato di superamento del corso. Analogamente al temine del modulo on line con il superamento della prova finale il singolo partecipante può richiedere l attestato di superamento del corso. La prova finale, da sostenersi al termine del terzo segmento, consiste per i Corsi di formazione e aggiornamento di glottodidattica e linguistica educativa, per i Corsi preparatori alla certificazione DITALS e per i Corsi preparatori all utilizzo e alla somministrazione dell esame di certificazione CILS in una prova scritta su argomenti attinenti alle tematiche svolte. Per i corsi relativi alla Certificazione DITALS, il superamento della prova finale, al termine dei moduli 21, 22, 23, 24, garantisce anche l'ammissione all'esame di certificazione a cui fa riferimento il modulo. Per i Corsi di approfondimento sulla competenza della lingua italiana la prova finale, da sostenersi sempre al termine del terzo segmento, consiste in un test, che verte sui contenuti del modulo Crediti formativi Ciascun corso di 15 ore che compone un modulo dell offerta formativa relativa ai Corsi di formazione e aggiornamento di glottodidattica e linguistica educativa, Corsi preparatori alla Certificazione DITALS e ai Corsi preparatori per l utilizzo e la somministrazione della Certificazione CILS consente di conseguire 2 CFU. I moduli a distanza consentono il conseguimento di 2 CFU mentre i laboratori on line consentono di conseguire 1 CFU. I crediti possono essere conseguiti solo a seguito del superamento di una prova di verifica e sono direttamente spendibili presso il Centro FAST e gli altri Centri dell Università per Stranieri di Siena, coinvolti nella realizzazione del modulo formativo scelto. 1 Ognuno dei moduli DITALS può essere accreditato per accedere alla Certificazione DITALS corrispondente. Su richiesta dell interessato, i suddetti CFU possono essere parzialmente riconosciuti anche nell ambito dei corsi di laurea organizzati dalla Facoltà di Lingua e cultura italiana. 2. Corsi di formazione e aggiornamento di glottodidattica e linguistica educativa Si elencano di seguito i moduli di cui si compone la parte di offerta formativa relativa ai Corsi di formazione e aggiornamento di glottodidattica e linguistica educativa Moduli in presenza Ogni modulo è articolato secondo una struttura ad Y che prevede lo svolgimento del segmento formativo di base, al quale può seguire l uno o l altro dei successivi segmenti di approfondimento. Le combinazioni dei segmenti utili per formare un modulo possono quindi essere: 1,2,3 o anche 1,3,2. 1 Il sistema creditizio, introdotto dal Decreto 3/11/1999, n. 509, inerente la riforma del sistema universitario italiano, consente di determinare la quantità di impegno richiesto allo studente per il conseguimento di determinati obiettivi formativi, rendendo confrontabili i percorsi. Il riconoscimento dei crediti formativi universitari non è automatico ma dipende dalle modalità di riconoscimento previste dalla struttura in cui si intende spendere i crediti acquisiti. 8

9 Fondamenti di didattica della lingua italiana a stranieri Avendo come punto di riferimento il documento del Consiglio d Europa dal titolo Quadro comune di riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione, inteso come manifesto glottodidattico di valore scientifico mondiale, il modulo intende affrontare temi basilari dell insegnamento dell italiano a stranieri. Accanto alle indicazioni contenute nel Quadro comune riguardo l educazione linguistica, nel primo segmento formativo sono prese in esame le componenti della competenza linguistico-comunicativa e delle altre competenze ad essa associate, sulla base delle quali definire gli obiettivi educativi di un corso di italiano. Il secondo segmento si focalizza sul processo di apprendimento linguistico, illustrando i percorsi seguiti dall apprendente nello sviluppo della competenza in italiano come lingua seconda e i fattori in grado di influire su tale processo. Il terzo segmento ha lo scopo di fornire una panoramica delle soluzioni pedagogiche adottate nella didattica delle lingue in riferimento alle diverse ipotesi sull apprendimento linguistico. 1. Di base 1.Indicazioni per l insegnamento linguistico: la prospettiva del Quadro comune europeo 2.Modelli di competenza linguistico-comunicativa 3.La comunicazione non verbale 2. Di approfondimento 4.Il concetto di varietà interlinguistica di apprendimento 5.Le fasi dell apprendimento dell italiano L2 6.Fattori interni ed esterni che incidono sullo sviluppo delle varietà interlinguistiche di apprendimento 3. Di approfondimento 7. Orientamenti psico-pedagogici per l insegnamento linguistico 8.Approcci e metodi per l insegnamento dell italiano 9.Tecniche per la selezione di materiali didattici per l insegnamento dell italiano Lineamenti del sistema linguistico italiano e tendenze dell italiano contemporaneo Il modulo si propone di approfondire la riflessione sulle strutture dell'italiano e sulle tendenze evolutive della lingua. Gli obiettivi sono rinforzare le conoscenze pregresse dei corsisti, focalizzare i punti di maggiore rilevanza nell'insegnamento delle strutture linguistiche e acquisire la metodologia per l'utilizzo didattico di tali conoscenze. Il livello di approfondimento delle sezioni 1, 2, 3 potrà essere concordato sulla base del livello medio di conoscenza della lingua italiana dei corsisti. Si propone di seguito il modulo nella sua interezza. Nel caso si richiedano uno o due segmenti del modulo, i contenuti potranno essere concordati con l'ente gestore. 1. Di base 1. Il sistema fonologico dell'italiano 2. Aspetti della morfologia e della sintassi dell'italiano 3. Il lessico dell'italiano 2. Di approfondimento 4. Quadro sociolinguistico dell'italiano contemporaneo 5. Tendenze evolutive dell'italiano 3. Di approfondimento 6. Modelli di lingua per l'insegnamento dell'italiano all'estero 9

10 Introduzione alle politiche linguistiche dell Unione Europea Con l ingresso nell Unione Europea della Bulgaria e della Romania la popolazione dell Unione supera i 500 milioni di persone. Attualmente sono 20 le lingue ufficiali, oltre alle moltissime altre lingue che pur parlate da centinaia di migliaia di persone non vengono conteggiate perché non sono lingue nazionali (ad esempio le varietà regionali italiane, le lingue delle minoranze linguistiche ecc.). Tutto ciò ha, ovviamente, delle ricadute enormi nel campo dell educazione linguistica. Quali lingue insegnare? Come insegnarle? Come garantire la possibilità per tutti i cittadini che vivono e lavorano nei Paesi dell Unione di comprendersi? Questo modulo intende, proprio, introdurre a queste problematiche presentando e discutendo le politiche messe in atto, da parte degli organismi dall Unione Europea e del Consiglio d Europa, nel campo dell educazione linguistica e della formazione professionale dei docenti di lingua. 1. Di base 2. Di approfondimento 3. Di approfondimento 1. Perché esiste una politica linguistica europea 2. Di cosa si occupa la politica linguistica europea 3. Dove e come è promulgata la politica linguistica europea 4. Le proposte nel campo della formazione dei docenti di lingua 5. La gestione della qualità nei corsi di lingua 6. La creazione di un ambiente favorevole alle lingue 7. Le proposte nel campo della valutazione delle competenze 8. Il Portfolio Europeo delle Lingue: obiettivi e metodi 9. Sistema di riferimento per la scolarizzazione delle competenze linguistiche: la proposta contenuta nel Quadro Comune Europeo di Riferimento Progettazione e programmazione didattica Il modulo intende fornire le informazioni principali, di ambito sia teorico che applicativo, relative all area della progettazione e della programmazione di un corso di lingua italiana per stranieri. Nella parte teorica, sono presentati e discussi, oltre che le nozioni sviluppate all interno della linguistica educativa, anche i principali contributi che le altre scienze del linguaggio danno per la definizione degli obiettivi formativi e per la selezione di un sillabo di un corso. Nella parte applicativa, inoltre, vengono presentati strumenti e metodologie utili per la programmazione di un corso di lingua e per la selezione degli obiettivi formativi da sviluppare al suo interno. Ampio risalto è dato alle indicazioni contenute nelle politiche europee per la diffusione delle lingue, in particolare, a quanto presentato nel Quadro comune di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione. 1. Di base 1. Principi di didattica centrata sull apprendente 2. La motivazione e altri fattori interni all apprendente 3. L apporto delle altre scienze del linguaggio per la programmazione di un corso di lingua 2. Di approfondimento 4. Le proposte più recenti nel campo della progettazione e programmazione didattica: il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione. 5. Strumenti per l analisi dei bisogni linguistici e comunicativi 3. Di approfondimento 6. Modelli di programmazione didattica 10

11 7. Tipi di sillabo e criteri per la loro selezione Modelli operativi per l insegnamento dell italiano Nella pratica di didattica lo sviluppo delle abilità e delle competenze, individuate in termini di obiettivi nella fase di programmazione, non si realizza con la giustapposizione di attività ma richiede il ricorso ad una sequenza coesa e strutturata di procedure operative e funzioni, che consentano di trasformate gli scopi e i contenuti di insegnamento in apprendimento. Il modulo si propone dunque di prende in esame i modelli operativi, elaborati nell ambito degli studi glottodidattici, utilizzabili per organizzare le attività di insegnamento e apprendimento, illustrandone l articolazione, le caratteristiche e le potenzialità. 1. Di base 1. L unità didattica e di lavoro 2. L unità didattica nei libri di testo 3. Elaborazione di unità didattiche 2. Di approfondimento 4. Il modulo 5. Criteri di articolazione del modulo didattico 6. Progettazione del modulo 3. Di approfondimento 7. Il project work 8. Strumenti l analisi e l elaborazione dei task 9. Elaborazione di project work Comunicazione didattica e gestione della classe Il processo didattico è essenzialmente un processo comunicativo a cui il discente prende parte. Obiettivo del modulo è di illustrare i modelli di interazione che posso essere impiegati nella classe di lingua, intesa come ambiente di scambi sociali, e di fornire strumenti teoricopratici per la gestione della comunicazione didattica. In particolare saranno prese in considerazione le modalità espressive utilizzate dal docente per rivolgersi alla classe, le strategie e le procedure operative che possono sollecitare l attivazione di flussi di comunicazione e promuovere una partecipazione attiva dei discenti all interazione didattica. 1. Di base 1. La classe come sistema di comunicazione 2. Il parlato dell insegnante 3. Strategie per la gestione della comunicazione didattica 2. Di approfondimento 4. Apprendimento cooperativo 5. Modalità operative per l attuazione dell apprendimento cooperativo 3. Di approfondimento 6. L autonomia del discente 7. Strumenti e percorsi per lo sviluppo dell apprendimento autonomo Attività linguistiche e procedure didattiche Il modulo prende in considerazione le attività linguistiche a lungo tempo denominate in ambito glottodidattico abilità di base ed integrate, analizzandone le caratteristiche e i processi cognitivi 11

12 implicati, nonché le strategie e le procedure didattiche che ne favoriscono lo sviluppo. All impianto teorico fanno costantemente riscontro le implicazioni pragmatiche della didassi attraverso attività di laboratorio in cui si forniscono gli strumenti per la selezione e l impiego del materiale didattico esistente e per la produzione di nuovo materiale rispondente alle specifiche esigenze. 1. Di base 1. Caratteristiche e implicazioni didattiche delle abilità di base 2.Strategie e tecniche per lo sviluppo delle abilità di base 3.Creazione di materiale didattico 2. Di approfondimento 4.Valutazione, selezione e gestione dei testi secondo i livelli del Quadro Comune di Riferimento per le abilità di comprensione e produzione orali e scritte 5.Analisi ragionata delle tecniche per lo sviluppo delle abilità di comprensione e produzione orali e scritte 6.Creazione di materiale didattico 3. Di approfondimento 7.Caratteristiche delle abilità integrate e tecniche di manipolazione testuale 8.Caratteristiche dell abilità di interazione orale e tecniche didattiche 9.Creazione di materiale didattico L insegnamento dell italiano in società plurietniche e plurilinguistiche Gli attuali processi di globalizzazione determinano intensi processi migratori dal Sud del mondo e dall'est europeo verso i paesi dell'occidente industrializzato, andando ad incrementare comunità minoritarie, già presenti da più di un secolo in molti paesi, e accentuando il carattere plurietnico e plurilinguistico di tali contesti sociali. Il modulo si propone di affrontare le problematiche inerenti l insegnamento linguistico in situazione di lingue e culture a contatto, fornendo un quadro teorico di riferimento e prendendo in esame le strategie didattiche che consento di attuare un azione educativa mirata e in grado di rispondere alle esigenze di una società complessa e mobile. Bilinguismo, diglossia, lingua, e identità etnica sono alcuni dei temi trattati, congiuntamente all approfondimento di questioni relative all interazione in classe e alla gestione di gruppi eterogenei. 1. Di base 1.Contatto tra codici, contatto tra culture 2.Lingua e identità 3.Principi di didattica interculturale 2. Di approfondimento 4.Ambiente migratorio e lingua 5.Strumenti e strategie per l insegnamento dell italiano come lingua d origine 3. Di approfondimento 7.L italiano fra le altre lingue 6.La classe come ambiente di apprendimento della lingua d origine 8.Il Quadro comune europeo e il plurilinguismo 9.Strumenti per un educazione plurilingue 12

13 Strumenti per la didattica Il modulo intende passare in rassegna i diversi strumenti didattici a disposizione dell insegnante d italiano L2, dal più tradizionale libro di testo ai più innovativi corsi di lingua multimediali. In questo continuum di materiali d insegnamento saranno inseriti anche materiali collaterali, quali i dizionari e le grammatiche. Oltre ad un panorama aggiornato di questi strumenti, è fornita anche una griglia di analisi per la loro valutazione. Sono, infine, presi in considerazione anche i più recenti materiali per l autoapprendimento. 1. Di base 1. Bibliografia ragionata dei più recenti libri di testo pubblicati in Italia 2. Dal libro di testo al kit d insegnamento: materiale integrativo dei libri di testo (quaderni per gli esercizi, supporti audio/video, cd, siti internet ecc.) 3. Valutazione e confronto di materiali didattici 2. Di approfondimento 4. I diversi tipi di dizionario (bilingui, di base, cartacei, su cd rom e on line) 5. Le grammatiche per l apprendimento dell italiano L2: il loro ruolo e bibliografia ragionata 6. Valutazione e confronto di materiali didattici 3. Di approfondimento 7. Dal libro di testo al sito web: materiali per l autoapprendimento 8. Valutazione e confronto di materiali 9. Siti web utilizzabili per l autoapprendimento /insegnamento (quotidiani digitali, forum, ecc.) 10. Siti web per insegnanti d italiano L2 Insegnare la grammatica e insegnare la lingua: il ruolo della riflessione metalinguistica nell apprendimento della L2 Il modulo ha per obiettivo la definizione del ruolo e dell utilità della riflessione grammaticale nell'ambito di un curricolo di italiano L2 e l individuazione delle corrette modalità d accesso alle informazioni grammaticali da parte del docente e degli apprendenti. Si esaminano inoltre in dettaglio alcuni punti critici del sistema linguistico italiano che presentano particolari difficoltà sia sul versante dell insegnamento sia su quello dell apprendimento. Nelle sezioni esercitative si analizzano criticamente alcuni materiali didattici e si costruisce insieme ai corsisti un'unità di lavoro che tenga conto delle esigenze emerse nella sezione teorica. Sono inoltre proposte registrazioni audio/video e testi scritti di studenti d italiano L2 utili per individuare i livelli di competenza descritti nel Quadro comune europeo. 1. Di base 1. La riflessione metalinguistica nei diversi approcci glottodidattici 2. Riflessione metalinguistica esplicita e implicita 3. L'italiano delle grammatiche e l'italiano dell'uso 2. Di approfondimento 4. Il quadro delle competenze linguistiche: suggerimenti dal Quadro comune europeo 5. Lo sviluppo delle competenze fonologiche 6. Lo sviluppo delle competenze morfosintattiche 3. Di approfondimento 7. Lo sviluppo delle competenze lessicali 8. Lo sviluppo delle competenze testuali 9. Analisi critica di alcuni manuali di lingua 13

14 Individuare, gestire e correggere l errore linguistico Saper individuare, interpretare, valutare e correggere gli errori di chi impara una lingua permette di intervenire in modo didatticamente utile, sostenendo l apprendimento. Il modulo si centra sulla nozione di errore linguistico e sulla sua evoluzione nella didattica delle lingue, illustrando le metodologie di ricerca e i risultati degli studi che si sono interessati dell analisi delle produzioni degli apprendenti. Oltre a criteri per individuare le forme linguistiche che possono essere considerate non corrette e il ruolo che queste svolgono come segnali di apprendimento, il modulo prende in esame le metodologie correttive da mettere in atto nei diversi momenti dell azione didattica e nelle diversi fasi dell apprendimento linguistico. 1. Di base 1. Errore e noma linguistica 2. Errore e teorie dell appremndiemento linguistico 3. Errore e sviluppo dell interlingua 2. Di approfondimento 4. Strategie di apprendimento e produzione di errori 5. L individuazione dell errore 6. La classificazione dell errore 3. Di approfondimento 7. La correzione dell errore 8. Le modalità di intervento didattico I generi testuali nell insegnamento dell italiano Il modulo intende riflettere, anche alla luce delle indicazioni presenti nel Quadro comune europeo per l'insegnamento delle lingue, sulla centralità del testo nell'azione didattica e proporre indicazioni sull'utilizzo di materiali eterogenei (testo scritto, audio e video) nel contesto dell'insegnamento dell'italiano a stranieri. Nella progettazione del corso si sono privilegiati i generi che meglio di altri si prestano a far conoscere la realtà culturale italiana contemporanea. Accanto alla sezione 1 di inquadramento generale (che si effettua solo in occasione del primo corso), ciascun segmento verte sull'utilizzo didattico di materiali appartenenti ai generi elencati. 1. Di base 1. La centralità del testo nell attività didattica 2. L importanza del cinema e della pubblicità nella cultura italiana contemporanea 3. Il cinema 4. La pubblicità 2. Di approfondimento 5. L importanza della canzone e della narrativa nella cultura italiana contemporanea 6. La canzone 7. La narrativa 3. Di approfondimento 8. L importanza della cucina e della moda nella cultura italiana contemporanea 9. La cucina 10. La moda Tecnologie didattiche, multimedialità e insegnamento dell'italiano L insegnate di italiano può avvalersi oggi di una pluralità di strumentazioni tecnologiche, in grado di potenziare e rendere maggiormente efficace l azione didattica. 14

15 Il modulo intende fornire un panorama dei mezzi tecnici disponibili per l insegnamento linguistico, descrivendone le peculiarità, le potenzialità e i vantaggi offerti sul piano pedagogico-didattico. Accanto a temi di carattere descrittivo sulla lingua dei media e ad approfondimenti sull impiego didattico delle tecnologie, sono previste attività laboratoriali, centrate sulla creazione di materiale audiovisivo e sulle applicazioni didattiche del personal computer. In considerazione della continua trasformazione di scenario tecnologico in cui sono proposte nuove modalità di comunicazione e in cui si assiste ad una sempre più pronunciata integrazione di sistemi e linguaggi, sono inoltre presi in esame i concetti di sistema dei media e di multimedialità al fine di illustrarne le implicazioni in ambito didattico e le ripercussioni sulle modalità di fruire e strutturare testi. 1. Di base 1. Glottotecnologie e insegnamento linguistico 2. L italiano trasmesso 3. La selezione e la creazione di materiale audio per l insegnamento dell italiano 2. Di approfondimento 4. L impiego del video nell insegnamento linguistico 5. La dimensione sociolinguistica e culturale nei testi audiovisivi 6. La creazione di materiale didattico video 3. Di approfondimento 7. L impiego del pc nell insegnamento linguistico 8. Ipermedialità e ipertestualità La didattizzazione di testi scritti, audio, video Il modulo, fortemente caratterizzato da un taglio operativo, si propone di guidare gli insegnanti e gli operatori del settore alla realizzazione di un percorso didattico coerente, partendo dal testo inteso come generatore di input linguistico, attivatore dei processi di apprendimento, rappresentativo di usi linguistici e culturali. Il carattere pratico che contraddistingue il modulo lo rende adatto a docenti che abbiano già una formazione glottodidattica di base o che abbiano precedentemente svolto i moduli 5 e/o 7 di questa Offerta formativa. Attraverso attività di laboratorio di gruppo, che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti e momenti di confronto collettivo, i corsisti sono invitati a selezionare testi adattati al loro pubblico di riferimento a manipolare e riformulare testi, ideare attività di comprensione, sviluppare percorsi di riflessione metalinguistica. Quando possibile, i corsisti sono anche invitati a creare i testi da didattizzare sfruttando le possibilità offerte dalla tecnologia quotidiana (dal cellulare, al computer). 1. Di base 1. Selezione dei testi scritti in base al destinatario 2. Semplificazione e adattamento dei testi in base ai destinatari 2. Di approfondimento 4 Il testo audio 3. Di approfondimento 8 Il testo video 3 Laboratori per la realizzazione di percorsi didattici 5 Selezione dei testi in base al destinatario 6 Realizzazione di brevi testi audio e loro adattamento didattico 7 Laboratori per la realizzazione di percorsi didattici 9 Selezione dei testi in base al destinatario 10 Realizzazione di brevi video e loro adattamento didattico 11 Laboratori per la realizzazione di percorsi didattici 15

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17 L insegnamento dell italiano per scopi specifici In anni recenti, alle tradizionali motivazioni che hanno spinto all apprendimento dell italiano L2, se ne sono affiancate altre derivanti da esigenze di spostamento e globalizzazione che hanno portato l italiano ad essere considerato non solo una lingua di cultura, ma anche una lingua da utilizzare in ambito lavorativo. Da qui l esigenza di proporre corsi d italiano per scopi specifici. Il modulo offre un introduzione alle caratteristiche salienti dei linguaggi settoriali dal punto di vista lessicale e morfosintattico, sono inoltre prese in considerazione diverse tipologie testuali che caratterizzano le varietà interne dei linguaggi specialistici con particolare attenzione ai testi di carattere specialistico referenziale e ai testi accademici. Infine, sono esaminate l unità didattica di alcuni linguaggi specialistici e le relative tecniche di insegnamento. 1. Di base 2. Di approfondimento 3. Di approfondimento 1. Introduzione ai linguaggi per scopi specifici (caratteristiche lessicali e morfosintattiche) 2. Varietà interne delle lingue specialistiche (analisi delle tipologie testuali più frequenti) 3. Considerazioni glottodidattiche sui linguaggi specifici in relazione ai bisogni dei diversi profili di discente 4. Analisi di una lingua specifica (concordata tra lingua della medicina, dell economia, dell arte e dell architettura, giuridica) con particolare rilievo alle varietà testuali che le caratterizzano 5. Esempio di unità didattica 6. Tecniche didattiche 7. Elaborazione di un percorso di apprendimento di una lingua speciale in relazione ai bisogni linguistici dei discenti 8. Selezione di testi specialistici 9. Elaborazione di unità didattiche specialistiche Verifica e valutazione delle competenze in italiano L2 Cosa significa valutare le competenze di un apprendente? Quali sono gli strumenti più adeguati a questo compito? Esistono delle differenze tra i vari momenti della valutazione? Quale ruolo ha la valutazione all interno di un corso di lingua? È possibile rendere oggettiva e trasparente la valutazione delle competenze linguistiche? Qual è la differenza tra valutare e certificare la competenza linguistica? Queste sono alcune delle domande alle quali questo modulo intende di fornire una risposta. Per fare ciò, sono discusse nel segmento di base alcune nozioni teoriche utili per definire meglio ruolo e finalità della valutazione, con particolare riferimento a quanto riportato dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione. Nei due segmenti di approfondimento, invece, sono presentati gli strumenti e le tecniche per affrontare al meglio questo delicato momento di un corso di lingua. 1. Di base 1. Tipi e scopi della valutazione 2. Le politiche europee per la definizione e valutazione dei livelli di competenza linguistica: il Portfolio Europeo delle lingue 3. Misurare e valutare la competenza linguistica 2. Di approfondimento 4. Gli strumenti per valutare la competenza linguistica 5. Criteri e consigli per la costruzione delle prove 6. Criteri per la selezione dei testi per la costruzione delle prove 3. Di approfondimento 7. Verifica delle abilità linguistiche 8. La valutazione delle abilità linguistiche produttive e ricettive 9. Le certificazioni di competenza linguistica italiane 17

18 Progettazione e realizzazione di corsi per l E- learning L apprendimento a distanza costituisce ormai una realtà sempre più diffusa; la pratica dell Elearning implica l acquisizione di nuove conoscenze da parte di chi progetta e implementa corsi in tale modalità, nelle sue diverse forme, sia blended che completamente on line. Il modulo intende affrontare le problematiche concettuali e pragmatiche legate alla costruzione di corsi online: dalle metodologie di articolazione dei contenuti di apprendimento, ai materiali didattici, alle tipologie di testing, fino alla gestione dei gruppi virtuali e alle conoscenze delle diverse piattaforme e della tecnologia che rende possibile l E-learning. Il primo segmento, di base, ha lo scopo di fornire una panoramica generale sull apprendimento/insegnamento on line, focalizzando l attenzione su ciò che lo caratterizza e ciò che lo differenzia dall apprendimento/insegnamento in presenza. Offre, inoltre, le conoscenze necessarie delle diverse piattaforme, delle loro potenzialità e del loro utilizzo.. Il secondo segmento, di approfondimento, è focalizzato sulle caratteristiche dei corsi online, riferendosi a corsi di italiano per apprendenti non italofoni, illustrando diversi percorsi di costruzione dei learning objects e della struttura di un corso. Il terzo segmento, di approfondimento, affronta il tema delle problematiche di gestione dei gruppi, del ruolo del tutor on line, della differenza fra i vari profili di questa figura professionale e mira a fornire le competenze necessarie all utilizzo didattico delle diverse risorse della piattaforma e delle ricadute che esso ha sull apprendimento. 1. Di base 1. E-learning e apprendimento in presenza: due approcci diversi di imparare e insegnare 2. Le piattaforme per l E-learning 3. Risorse tecnologiche al servizio dell E-learning 2. Di approfondimento 4. Problematiche didattiche nella progettazione di corsi per l E-learning 5. Criteri di costruzione dei learning objects 3. Di approfondimento 7. Il ruolo del tutor online 6. Implementazione di un percorso didattico per l Elearning 8. La gestione dei gruppi virtuali 9. La gestione didattica delle risorse della piattaforma nel rapporto fra i gruppi virtuali e il tutor L impiego di Internet nell insegnamento della lingua italiana Internet si configura come uno strumento didattico di grande potenzialità per l insegnamento linguistico. Oltre ad essere una enorme banca di dati relativi alla lingua e alla cultura italiana, Internet è anche un mezzo di comunicazione interpersonale che consente di interagire in modalità sincrona e asincrona, abbattendo vincoli spaziali e temporali. Il modulo si propone dunque di presentare l impiego didattico di Internet in un ottica pedagogica e fornire indicazioni operative per lo sfruttamento delle diverse potenzialità della rete. Il primo segmento ha lo scopo di offrire una panoramica dell uso di Internet come rete didatticopedagogica, di guidare alla ricerca e selezione di risorse gratuite per l insegnamento dell italiano come corsi, materiali audio e video, testi scritti, dizionari, grammatiche, esercizi, ecc. Il secondo segmento si centra sull impiego della rete come ambiente di comunicazione interpersonale, illustrando le modalità di utilizzazione didattica delle diverse forme di comunicazione tecnologicamente mediate che consentono di svolgere attività semplici ma motivanti ed utili per l apprendimento linguistico. 18

19 Il terzo segmento si focalizza sul Web quest, una modalità di utilizzazione della rete, basata sul problem solving, che guida gli studenti alla ricerca di informazioni nel cyberspazio, sviluppando competenze comunicative, senso critico, apprendimento significativo e abilità relazionali. 1. Di base 1. Internet come rete didattico-pedagogica 2. Ricerca e selezione delle risorse di rete 2. Di approfondimento 3. Internet come ambiente di comunicazione sincrono: chat e audio-video conferenze 4. Internet come ambiente di comunicazione asincrono: posta elettronica, mailing list, forum, blog 3. Di approfondimento 5. Principi pedagogici e ambienti per la creazione di Web quest 6. La creazione di un progetto di Web quest Insegnare l italiano con il metodo suggestopedico Il modulo si rivolge a insegnanti di lingue straniere desiderosi di apprendere i fondamenti della Sugggestopedia Moderna. L iniziatore del metodo suggestopedico è lo psicologo bulgaro Georgi Lozanov che utilizza la forza di suggestione nelle sue vaste potenzialità, ancora poco conosciute e tutte da esplorare. Si aggiungono oggi i principi della PNL (Programmazione Neurolinguistica), delle tecniche della comunicazione, della cinesiologia, dell Analisi Transazionale, arricchendo notevolmente gli elementi originari del metodo. E dimostrato che l apprendimento è almeno del 40% più veloce rispetto ai metodi tradizionali: il discente assume un atteggiamento positivo e acquisisce più sicurezza nell esporsi; si nota inoltre una grande crescita personale sia negli adulti che nei ragazzi. L insegnamento suggestopedico moderno fa riferimento alla multisensorialità delle presentazione della materia, alla ritmizzazione controllata tra attività e rilassamento, alla cura rivolta all ambiente di lavoro: è essenziale che l apprendimento avvenga senza stress, senza paure e, soprattutto, in modo piacevole e rilassato. 1. Di base 1. I principi della Suggestopedia Moderna 2. La spiegazione scientifica del metodo 3. Le fasi dell unità didattica suggestopedica 2. Di approfondimento 4. La preparazione dell insegnante 5. L allestimento dell aula e la preparazione del materiale 6. Il ruolo della musica nell apprendimento 3. Di approfondimento 7. Costruzione di un unità didattica suggestopedica 8. Sperimentazione del materiale da parte dei corsisti 19

20 Dalla traduzione alla mediazione linguistica e culturale per l insegnamento dell italiano a stranieri Il ruolo della traduzione nell'insegnamento linguistico è profondamente cambiato negli ultimi decenni. Dopo il declino dell'approccio grammaticale-traduttivo si è assistito a una recente rivisitazione della traduzione come mediazione linguistica (sia scritta che orale), intesa come una abilità linguistico-comunicativa al pari delle abilità di produzione, ricezione e interazione in L2. La mediazione linguistica e culturale viene dunque illustrata dal Quadro Comune Europeo come un'attività fondamentale per la spendibilità sociale dei saperi, specialmente in un approccio orientato all'azione e in un contesto sociale, come quello europeo, caratterizzata dalla intensa mobilità e dal contatto fra persone di lingue e culture diverse. Il modulo di base si propone una riflessione sul nuovo ruolo della traduzione nell'insegnamento della seconda lingua quale emerge oggi nel contesto europeo e internazionale, mentre i due moduli di approfondimento fanno riferimento alla lingua madre degli apprendenti (a scelta da parte dell'ente richiedente) e propongono modelli di intervento concreti a partire da reali contesti di insegnamento. 1. Di base 1. Il ruolo della traduzione nella didattica delle lingue moderne: dal passato al presente 2. La mediazione nel Quadro Comune Europeo 3. Lingua e codici comunicativi non verbali nella mediazione scritta e orale 2. Di approfondimento 4. L'interazione strategica e la pragmatica interculturale 5. Modelli di intervento didattico: dal doppiaggio dei film al confronto di interazioni spontanee. 6. Progettazione di materiali didattici per apprendenti di madrelingua 3. Di approfondimento 7. La traduzione come tecnica didattica per l'analisi testuale comparativa 8. Modelli di intervento didattico: tipologie testuali a confronto 9. Progettazione di materiali didattici per apprendenti di madrelingua 20

21 2.2. Moduli on line Ogni modulo on line è di 15 ore ed è articolato in lezioni in videostreaming seguite da attività da svolgere singolarmente o in gruppo, con interazioni attraverso forum e altri strumenti di comunicazione mediata da computer 2. Teorie dell apprendimento linguistico e metodi didattici Il modulo riprende le tematiche dei segmenti 2 e 3 del modulo 1 in presenza Fondamenti di didattica della lingua italiana a stranieri, centrandosi sul processo di apprendimento linguistico, illustrando i percorsi seguiti dall apprendente nello sviluppo della competenza e i fattori in grado di influire su tale processo. E inoltre fornita una panoramica delle soluzioni pedagogiche adottate nella didattica delle lingue in riferimento alle diverse ipotesi sull apprendimento linguistico. Progettazione didattica e bisogni di apprendimento Il modulo si focalizza sulla progettazione di un corso di lingua italiana per stranieri dai bisogni dei diversi profili di apprendenti. In particolare sono illustrate le modalità di selezione degli obiettivi formativi da sviluppare in relazione alle indicazioni contenute Quadro comune di riferimento. Modelli operativi per l insegnamento dell italiano Il modulo si propone di prendere in esame i modelli operativi, quali ad esempio l unità didattica e l unità di apprendimento, elaborati nell ambito degli studi glottodidattici, utilizzabili per organizzare le attività di insegnamento e apprendimento, illustrandone l articolazione, le caratteristiche e le potenzialità. Insegnare la grammatica e insegnare la lingua. Il ruolo della riflessione metalinguistica nell apprendimento della L2 Il modulo affronta il ruolo e l utilità della riflessione grammaticale nell'ambito di un curricolo di italiano a stranieri e l individuazione delle corrette modalità d accesso alle informazioni grammaticali da parte del docente e degli apprendenti. Si esaminano inoltre alcuni punti critici del sistema linguistico italiano che presentano particolari difficoltà sia sul versante dell insegnamento sia su quello dell apprendimento. 2 Il carico di lavoro previsto per lo svolgimento del modulo è di 50 ore e consente il conseguimento di 2 CFU. Con carico di lavoro si intende il tempo complessivo che il corsista impiega per svolgere il modulo e che comprende le attività da eseguire individualmente, quelle da svolgere in community, lo studio individuale e la prova di verifica. 21

22 Individuare, gestire e correggere l errore linguistico Il modulo si centra sulla nozione di errore linguistico, sui criteri per individuare le forme linguistiche che possono essere considerate non corrette e il ruolo che queste svolgono come segnali di apprendimento. Il modulo prende inoltre in esame le metodologie correttive da mettere in atto nei diversi momenti dell azione didattica e nelle diversi fasi dell apprendimento linguistico. Attività linguistiche e procedure didattiche Nell approccio adottato dal QCER l uso di una lingua e il suo apprendimento sono concepiti come azioni compiute dagli individui che, in qualità di membri di una società, sviluppano una gamma di competenze generali e linguistico-comunicative, utilizzate in contesti e condizioni differenti per realizzare delle attività linguistiche. Il modulo prende in considerazione le attività linguistiche a lungo tempo denominate in ambito glottodidattico abilità di base ed integrate, analizzandone le caratteristiche e i processi cognitivi implicati, nonché le strategie e le procedure didattiche che ne favoriscono lo sviluppo. Comunicazione didattica e gestione della classe Il processo didattico è essenzialmente un processo comunicativo a cui il discente prende parte. Obiettivo del modulo è di illustrare i modelli di interazione che possono essere impiegati nella classe di lingua, intesa come ambiente di scambi sociali, e di fornire strumenti teorico-pratici per la gestione della comunicazione didattica. In particolare saranno prese in considerazione le modalità espressive utilizzate dal docente per rivolgersi alla classe, le strategie e le procedure operative che possono sollecitare l attivazione di flussi di comunicazione e promuovere una partecipazione attiva dei discenti all interazione didattica. Comunicazione didattica e gestione della classe Principi di Language testing e valutazione Obiettivo del modulo è una introduzione ai temi e ai problemi che riguardano la valutazione della competenza linguistico-comunicativa in L2, con particolare attenzione all italiano L2. I temi affrontati saranno: definizione di competenza linguistico-comunicativa; specificità della valutazione della competenza linguistico-comunicativa; verificare, misurare, valutare la competenza. Saranno inoltre approfondite le metodologie e le tecniche: scopi, funzioni e momenti del processo di valutazione; validità e affidabilità; le fasi del processo: dalla progettazione di prove alla loro validazione. Progettazione e realizzazione di corsi per l E- learning Il modulo intende affrontare le problematiche legate alla costruzione di corsi on line: dalle metodologie di articolazione dei contenuti di apprendimento, ai materiali didattici, alle tipologie di testing, fino alla gestione dei gruppi virtuali e alle conoscenze delle diverse strumentazioni che rendono possibile l e-learning. 22

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