SPECIFICA FUNZIONALE PER IL SISTEMA DI CONTROLLO ACCESSI DELLE GALLERIE FERROVIARIE E RELATIVA SUPERVISIONE / DIAGNOSTICA

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1 1 di 11 SPECIFICA FUNZIONALE PER IL SISTEMA DI CONTROLLO ACCESSI DELLE E RELATIVA SUPERVISIONE / DIAGNOSTICA Parte PARTE I PARTE II Titolo I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE I.2 DOCUMENTAZIONE CORRELATA I.3 ABBREVIAZIONI I.4 RIFERIMENTI NORMATIVI I.5 PRIVACY II.1 LINEE GUIDA DI INTERVENTO II.1.1 IMBOCCHI PRINCIPALI II.1.2 ACCESSI SECONDARI II.1.3 GALLERIE DI BYPASS II.1.4 AREE DI PERTINENZA DELLA GALLERIA Rev. Data Descrizione Elaborazione Verifica Tecnica Autorizzazione A Prima Emissione Iannandrea L. De Muro S. De Muro S. Fiorentino M.C.

2 2 di 11 Sommario PARTE I...3 I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...3 I.2 DOCUMENTAZIONE CORRELATA...3 I.3 ABBREVIAZIONI...3 I.4 DEFINIZIONI...4 I.5 RIFERIMENTI NORMATIVI...5 I.6 PRIVACY...6 PARTE II...7 II.1 LINEE GUIDA DI INTERVENTO...7 II.2 IMBOCCHI...9 II.3 ACCESSI INTERMEDI...9 II.4 GALLERIE DI BYPASS...11 II.5 AREE DI PERTINENZA DELLA GALLERIA...11

3 3 di 11 PARTE I I.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente Linea Guida è stata redatta per definire le caratteristiche funzionali necessarie per la tutela degli imbocchi delle gallerie e degli accessi secondari, come richiesto dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 28 ottobre 2005 Sicurezza nelle gallerie ferroviarie (allegato II parte prima al paragrafo 1.1.4, per le gallerie con lunghezza superiore a metri) e dal punto della Specifica Tecnica di Interoperabilità concernente la Sicurezza nelle Gallerie Ferroviarie nel sistema ferroviario transeuropeo convenzionale e ad alta velocità, adottata con Decisione della Commissione delle Comunità Europee del 20/12/07. I.2 DOCUMENTAZIONE CORRELATA Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 28 ottobre 2005 Sicurezza nelle gallerie ferroviarie ; Decisione della Commissione delle Comunità Europee del 20/12/07 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della UE del 7/3/2008), riporta la Specifica Tecnica di Interoperabilità concernente la Sicurezza nelle Gallerie Ferroviarie nel sistema ferroviario transeuropeo convenzionale e ad alta velocità. Specifiche tecniche e funzionali RFI delle varie predisposizioni di sicurezza delle gallerie ferroviarie gestite dalla postazione di controllo (compresa quella inerente il Piano di Emergenza Interno). I.3 ABBREVIAZIONI AI AT BD BT CF DCO DIPC FS GSM-R HW LAN Idrico Antincendio; Alta tensione; Banca Dati; Bassa tensione; Controllo Fumi; Dirigente Centrale Operativo; Dispositivo Integrato di Protezione e Controllo; Ferrovie dello Stato S.p.A.; GSM Railways; Hardware; Local Area Network;

4 4 di 11 MT MTTR PCA PEI PLC RD RFI SCADA SCC SW TCP/IP TE TLC TVCC WAN Media tensione; Mean Time To Repair; Protezione e Controllo Accessi; Piano di Emergenza Interno; Programmable Logic Controller; Rete Dati; Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.; Supervisory Control and Data Acquisition; Sistema di Comando e Controllo; Software; Transmission Control Protocol /Internet Protocol; Trazione Elettrica; Telecomunicazioni; Sistema di televisione a circuito chiuso; Wide Area Network. I.4 DEFINIZIONI ACCESSO PRIMARIO In generale in numero di due per ogni galleria di norma coincidenti con gli imbocchi. Tali accessi tuttavia potrebbero corrispondere anche alle finestre (se esistenti) nel caso in cui l orografia del territorio o considerazioni di carattere strategico, ai fini di un intervento di soccorso consiglino all atto della definizione del piano di Emergenza soluzioni alternative. ACCESSO INTERMEDI / SECONDARI Gli accessi ad una galleria, come ad esempio pozzi, finestre, ecc che nel Piano di Emergenza non siano stati classificati quali accessi primari. CANCELLO D ACCESSO Apertura in corrispondenza della recinzione ferroviaria che consente l ingresso delle squadre di soccorso.

5 5 di 11 FINESTRE Gallerie laterali che mettono in comunicazione un punto intermedio della galleria ferroviaria con l esterno, attrezzata in modo tale da essere utilizzata sia per il soccorso di un incendio (accesso) in galleria sia come via di esodo (uscita). IMBOCCO Ingresso alla galleria dalla infrastruttura ferroviaria. PIAZZALE DI EMERGENZA Zona attrezzata per il posizionamento dei mezzi di soccorso collegata alla viabilità ordinaria tramite strade di accesso. STRADA DI ACCESSO Collegamento viario degli imbocchi e degli accessi intermedi con la viabilità ordinaria. VIE DI ESODO Percorsi per l'evacuazione delle persone dalla galleria. I.5 RIFERIMENTI NORMATIVI La progettazione, la scelta dei materiali e la realizzazione degli impianti devono essere conformi alle norme italiane CE, UNEL ed UNI. Inoltre, per la costituzione della piattaforma hardware di supporto devono essere impiegati materiali ed apparecchiature aderenti allo standard CE; la ditta fornitrice dei materiali deve operare in regime di qualità secondo quanto espresso nella norma UNI EN ISO 9001/2000. La realizzazione degli impianti in specie, i materiali, i singoli componenti e apparecchiature dovranno risultare conformi a tutte le norme di legge e regolamentazioni tecniche in quanto applicabili. In particolare dovranno essere rispettati: prescrizioni dei locali Comandi dei Vigili del Fuoco, Polfer e Carabinieri, prescrizioni delle Autorità comunali, provinciali e regionali per gli eventuali aspetti di competenza,

6 6 di 11 Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali e al Provvedimento Generale del Garante del 29 aprile 2004, UNI ISO/CEI 27001:2005 Tecnologia dell informazione Tecniche di sicurezza Sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni Requisiti, Decreto Ministeriale 03/11/2004 Disposizioni relative all'installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'incendio, Norme tecniche CEI vigenti alla data odierna e in particolare: CEI 79-3 Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per gli impianti antieffrazione e antintrusione, CEI 79-3 Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per le apparecchiature, CEI 79-4 Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per il controllo degli accessi, CEI Impianti di allarme. Impianti di sorveglianza TVCC da utilizzare nelle applicazioni di sicurezza. Parte 7. Guide di applicazione, CEI Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari per le apparecchiature. Linee guida per installazione di Sottosistemi Periferici di Controllo Accessi. I.6 PRIVACY L intero impianto dovrà essere progettato, realizzato e gestito nel rispetto dell attuale normativa sulla Privacy, con riferimento al Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali e al Provvedimento Generale del Garante del 29 aprile In particolar modo si ricorda che gli apparati di registrazione degli impianti TVCC dovranno conservare le immagini per un tempo massimo di 72 ore; la visualizzazione delle immagini registrate (in locale o da postazione remota) sarà possibile solo tramite inserimento di password che sarà fornita, in caso di necessità, unicamente al personale di Pubblica Sicurezza.

7 7 di 11 PARTE II II.1 LINEE GUIDA DI INTERVENTO Gli impianti da realizzare sono costituiti per lo più da protezioni fisiche e da sistemi di controllo accessi e antintrusione, da gestire attraverso l applicazione di idonee procedure per gli accessi da parte del personale RFI e di tutto il personale dedito alla gestione delle gallerie. Si presenta di seguito la tabella indicante la tipologia di interventi necessari ai fini di security, in base alla lunghezza della galleria. La tabella è stata redatta con l intento di conciliare le esigenze di security con criteri di economicità/efficienza. Interventi di security 1Km --> 2 Km 2 Km --> 3 Km 3 Km --> 5 Km > 5 Km Recinzione tipo keller sovrastante imbocchi h= 2,5m h= 2,5m h= 2,5m rinforzata h=3 m Recinzione lungo linea agli imbocchi (tipo keller h = 2,5m) 50mt invito 200 mt invito 500mt invito Imbocchi Sistema videosorveglianza esterna degli imbocchi principali almeno una telecamera per imbocco per gallerie in particolari contesti socio-ambientali almeno una telecamera per singolo binario per imbocco Accessi intermedi Bypass (per gallerie a doppia canna) Pertinenze galleria Sistema di allarme accessi intermedi Recinzione zona impianti in prossimità accessi secondari (tipo keller h = 2,5m) Sistema di allarme e di controllo accessi Recinzione piazzale di emergenza (tipo keller h= 2,5) Interventi infrastrutturali locali tecnici sensibili Sistema di allarme, controllo accessi e antincendio ai locali tecnici sensibili integrato con controllo accessi integrato con controllo accessi e impianto TVCC con cancello a serratura, sistema di controllo accessi e tvcc Tabella 1 Interventi di security da implementare in base alla lunghezza delle gallerie Gli interventi di security presso gli imbocchi saranno di tipo infrastrutturale e, limitatamente alle gallerie superiori a 3 km, si prevedrà l installazione di un impianto TVCC. Le telecamere dovranno in genere garantire il controllo di entrambi gli imbocchi, tranne nei casi in cui un imbocco risulti inaccessibile dall esterno se non attraverso carrelli ferroviari (es. galleria seguita da un viadotto, imbocco senza vie di accesso carrabili). In questi casi la sorveglianza potrà essere limitata ad un solo imbocco. Gli interventi infrastrutturali consistono nell installazione di adeguate recinzioni (tipo keller) di altezza complessiva non inferiore ai 2,5 metri, la cui installazione viene prevista sia lungo il perimetro del sedime ferroviario in prossimità degli imbocchi di galleria, sia al di sopra dell imbocco stesso della galleria. Quest ultimo caso è limitato alle gallerie per le quali tale zona è facilmente accessibile da eventuali malintenzionati (vedi fig. 1 e 2), che potrebbero effettuare atti di sabotaggio della linea elettrica o lanci di ostacoli sull infrastruttura o al passaggio del treno. Le caratteristiche costruttive di dettaglio della recinzione vengono riportate nella specifica tecnica collegata.

8 8 di 11 Fig. 1 Esempio di galleria da proteggere con recinzione sovrastante l imbocco Fig. 2 Esempio di recinzione sovrastante l imbocco

9 9 di 11 II.2 IMBOCCHI L impianto di video-sorveglianza degli imbocchi delle gallerie da 3 a 5 km sarà realizzato, con almeno una telecamera per imbocco, limitatamente ai casi individuati a rischio di criminalità, sulla base dell analisi dello specifico contesto socio-ambientale. Tale analisi viene effettuata a cura della Struttura di Protezione Aziendale, che dovrà essere interpellata di volta in volta per definire i fattori di rischio e dare indicazioni circa la necessità di realizzare tali interventi. L impianto TVCC va, invece, implementato obbligatoriamente per tutte le gallerie con lunghezza superiore ai 5 km. Come individuato in tabella si ritengono necessarie almeno 2 telecamere in caso di gallerie a doppio binario superiori ai 5 km. L istallazione di 2 telecamere, una per lato, è richiesta: per la possibilità di ottimizzare le funzioni di analisi immagine, limitando il numero di falsi allarmi; per la capacità di copertura dell imbocco senza avere zone d ombra. La zona da monitorare in via continuativa comprende i primi 70 metri dall imbocco in condizione di rettifilo. In curva le telecamere dovranno comunque essere istallate in modo da ottimizzare il campo visivo. Le telecamere saranno istallate al di fuori della Zona di rispetto TE su opportuni pali in vetroresina o in acciaio (in funzione dell altezza dello stesso) distanti e separati dai pali TE. In alternativa le telecamere potranno essere montate sulle recinzioni esistenti tramite appositi sostegni di adeguata rigidità, isolamento elettrico e comunque ad un altezza dal piano del ferro non inferiore ai 4 metri. Tutte le telecamere, le cui caratteristiche sono descritte in dettaglio nella specifica tecnica, dovranno essere installate in custodie antivandalo con grado di protezione IP66. II.3 ACCESSI INTERMEDI Per accessi intermedi si intendono: finestre di accesso carrabili; finestre di accesso non carrabili; pozzi di accesso/esodo. Tali accessi e le relative porte intermedie, utilizzati per interventi tecnici e/o come vie di esodo dalla galleria o per accesso mezzi di soccorso, devono essere adeguatamente monitorati in via continuativa per evitare l ingresso di persone non autorizzate. Come indicato in tabella 1, gli accessi intermedi, qualora presenti, devono essere sempre monitorati con sistemi di allarme di caratteristiche individuate nella specifica tecnica: per le galleria tra 3 km<l<5 km saranno predisposti sistemi di allarme e controllo accessi; per le gallerie L> 5 km saranno predisposti sistemi di allarme e di controllo accessi integrati con un idoneo impianto TVCC. Per tutti gli accessi intermedi presenti nelle gallerie con lunghezza superiore ai 3 km, è necessario prevedere l installazione di recinzioni (tipo keller) a protezione dell area prospiciente l accesso stesso.

10 10 di 11 In questo caso il lettore di badge del sistema di controllo accessi e la relativa tastiera alfanumerica dovranno essere collocati presso il cancello dell area recintata che delimita l area riservata. Il riconoscimento dell utente autorizzato permetterà l apertura del cancello e il disarmo del sistema di allarme limitatamente alle aree a cui l'utente è autorizzato ad accedere. Per quanto riguarda l eventuale impianto di videosorveglianza, la registrazione delle telecamere verrà inibita come previsto dalla legge sulla privacy, mentre la visione delle immagini riportate al supervisore sarà sempre possibile. All'uscita dall'area il sistema di allarme dovrà riarmarsi automaticamente e la registrazione video degli eventi di allarme sarà nuovamente consentita. Fig. 3 Esempio di recinzione a protezione di un accesso carrabile Fig. 4 Esempio di finestra laterale protetta da cancello

11 11 di 11 II.4 GALLERIE DI BYPASS Nel caso di sistemi a doppia canna,, gli accessi alle gallerie di bypass, vanno protetti sia per esigenze di safety che di security tramite sistema di controllo accessi dotato di lettori di badge e di microinterruttori. Il riconoscimento del badge (da fornire unicamente al personale di esercizio) effettuato con lettori di tipo IN/OUT dovrà automaticamente disabilitare/abilitare il sistema di allarme presente. Le porte di accesso dovranno essere controllate tramite microinterrutori azionati dal movimento del maniglione antipanico che dovranno generare allarmi in caso si apra il varco senza la preventiva autorizzazione o disattivazione attraverso il badge. All interno del bypass si dovranno installare sensori volumetrici a doppia tecnologia. II.5 AREE DI PERTINENZA DELLA GALLERIA Per aree di pertinenza galleria si intende: piazzali di emergenza/aree di manovra; i locali tecnologici collocati in prossimità della galleria (cabine elettriche MT/BT, locali pompe, locali esercizio, shelter GSMR). L area di manovra dovrà essere protetta da recinzione tipo keller di altezza minima 2,5 m lungo tutto il perimetro. Allo stesso modo, il piazzale di emergenza dovrà essere protetto, per tutte le gallerie di lunghezza superiore a 5 km, con recinzione tipo keller di altezza minima 2,5 m lungo tutto il perimetro, per evitare l ingresso indesiderato di mezzi e persone. Inoltre per le gallerie con L> 5 km, il cancello di accesso al piazzale di emergenza deve essere dotato di un sistema di controllo accessi (lettore di badge di prossimità e relativa tastiera alfanumerica) e di serratura meccanica di sicurezza; il cancello dovrà inoltre essere controllato da una telecamera fissa dotata di illuminazione infrarossa, che controlli l accesso carrabile. Inoltre per il controllo del piazzale di emergenza dovrà essere prevista una telecamera del tipo Speed Dome (comandi PTZ), dimensionata per sorvegliare l intera area. In aggiunta, per i locali tecnici a servizio delle gallerie (da definire sito per sito in base alla dotazione tecnologica presente e in generale alla criticità dell impianto stesso) sarà necessario istallare sistemi di controllo accessi e antintrusione (da integrare se necessario con interventi infrastrutturali quali porte rinforzate e grate metalliche alle finestre e vetri antisfondamento). L ingresso con badge di prossimità e inserimento codice alfanumerico su apposita tastiera disattiverà l impianto antintrusione interno, costituito da sensori magnetici e volumetrici. I locali tecnici saranno inoltre dotati di un sistema di rilevazione incendi, di caratteristiche indicate nella specifica tecnica, da integrare con il sistema antintrusione, nel rispetto delle norme indicate al paragrafo I.4

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