Amplificatori Differenziali
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- Vittorio Vinci
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1 Amplificatori Differenziali nei simboli non si esplicitano gli alimentatori DC, cioè Normalmente i circuiti che realizzano l amplificatore differenziale e operazionale non contengono un nodo elettricamente connesso al nodo di massa. G. Martines 1
2 Amplificatore differenziale ideale G. Martines 2
3 Amplificatore differenziale reale Guadagno di tensione di un amplificatore differenziale reale L Amplificatore operazionale è un amplificatore differenziale con guadagno di tensione molto elevato. G. Martines 3
4 Concetto di cortocircuito virtuale Nella ipotesi che la tensione di uscita v o sia finita: mentre le correnti di ingresso sono nulle nella ipotesi R ID = NOTA: la presenza della controreazione garantisce che la tensione di uscita sia finita; basta considerare che il guadagno ad anello chiuso può essere espresso da: A f = v v o s = A 1+ Aβ A = Aβ 1 β G. Martines 4
5 Ipotesi fondamentali per gli Amplificatori Operazionali ideali: Altre proprietà degli Amplificatori Operazionali ideali: G. Martines 5
6 Amplificatore Operazionale in configurazione invertente G. Martines 6
7 Con il concetto di cortocircuito virtuale: Calcolo resistenza di uscita G. Martines 7
8 Amplificatore Operazionale in configurazione non-invertente G. Martines 8
9 Analisi della configurazione non-invertente G. Martines 9
10 Modello equivalente configurazione non-invertente G. Martines 10
11 AMPLIFICATORE OPERAZIONALE REALE Identificazione dello stadio amplificatore G. Martines 11
12 GUADAGNO AD ANELLO APERTO FINITO Consideriamo uno stadio non invertente: G. Martines 12
13 Errore sul cortocircuito virtuale: Errore sul guadagno ad anello chiuso (Gain Error): ed in termini percentuali (Fractional Gain Error): G. Martines 13
14 RESISTENZA DI USCITA NON NULLA G. Martines 14
15 RESISTENZA DI INGRESSO FINITA Configurazione non invertente: G. Martines 15
16 RESISTENZA DI INGRESSO FINITA Configurazione invertente: G. Martines 16
17 RESISTENZA DI INGRESSO FINITA Configurazione invertente: G. Martines 17
18 G. Martines 18
19 RAPPORTO DI REIEZIONE DI MODO COMUNE FINITO G. Martines 19
20 INSEGUITORE DI TENSIONE E CMRR Gain Error: G. Martines 20
21 RESISTENZA DI INGRESSO DI MODO COMUNE G. Martines 21
22 TENSIONE DI OFFSET ALL INGRESSO G. Martines 22
23 CORRENTE DI POLARIZZAZIONE E OFFSET DI CORRENTE ALL INGRESSO B ( I I ) 2 I = + B2 B1 G. Martines 23
24 COMPENSAZIONE DELLA CORRENTE DI POLARIZZAZIONE V T O = R2 I B2 I B1 G. Martines 24
25 COMPENSAZIONE DELLA CORRENTE DI POLARIZZAZIONE IN AMPLIFICATORI AC NOTA: La presenza della R 3, se necessaria, riduce la resistenza di ingresso nella configurazione non invertente G. Martines 25
26 LIMITAZIONE DELLA CORRENTE DI USCITA La corrente di uscita di un amplificatore deve essere limitata per evitare una eccessiva dissipazione di potenza nei circuiti (sovraccarico) La limitazione su I o impone vincoli sulla R L ma anche sulla rete di reazione. G. Martines 26
27 RISPOSTA IN FREQUENZA Gli operazionali si progettano in modo da avere elevato guadagno DC e risposta in frequenza a singolo polo: A 0 ω B è il prodotto guadagno-larghezza di banda GBW (A 0 guadagno in continua, ω B banda a 3 db) ω T è la frequenza angolare di guadagno unitario (o di transizione) per ω >> ω B : A( s) = A0ω s G. Martines 27
28 RISPOSTA IN FREQUENZA NON INVERTENTE G. Martines 28
29 NOTA: A Aβ = ovvero in db 1 β Aβ db = A db 1 β per ω < ω H Aβ > 1 e A v (jω) = 1/β per ω > ω H Aβ < 1 e A v (jω) = ω T /ω per ω = ω H Aβ = 1 db G. Martines 29
30 RISPOSTA IN FREQUENZA INVERTENTE In questo caso la reazione è parallelo-parallelo e quindi il guadagno è la transresistenza, ma in termini di guadagno di tensione si può scrivere in modo analogo al caso non invertente: NOTA: A V (0) = 1 1/β G. Martines 30
31 G. Martines 31
32 SLEW RATE È una caratteristica del funzionamento a largo segnale degli amplificatori operazionali Modello equivalente di un amplificatore operazionale G. Martines 32
33 Modello equivalente di un amplificatore operazionale reale SR = dv dt O max = I max C G. Martines 33
34 LARGHEZZA DI BANDA A PIENA POTENZA d( V i sin ω t) dt = ωv cosω t f i M = SR 2π VO max Per sinusoidi di ampiezza minore di VOmax vale ancora la relazione: = max. V V f f O O M G. Martines 34
35 SOMMATORE PESATO G. Martines 35
36 AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE R v v I IR v v v R R R v O = = + = v R R R R v R R v O = G. Martines 36
37 AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE 1+ R2 R1 R2 R1 R2R3 R1R4 per v 1 = v 2 = v CM : v O = vcm = 0 1+ R3 R4 R2 che si ha per R 2 /R 1 = R 4 /R 3 ed allora: v O = ( v2 v1 ) R Resistenza di ingresso differenziale 1 R ID = 2R 1 G. Martines 37
38 Resistenze di ingresso dell'amplificatore differenziale Svantaggio: R IN1 = R 1 è diversa da R IN2 = R 1 + R 2 i generatori vedono resistenze diverse (i 1 i 3 ) non si ottiene facilmente un guadagno variabile G. Martines 38
39 AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE PER STRUMENTAZIONE G. Martines 39
40 CONVERTITORE CORRENTE-TENSIONE V O = I S R 2 la configurazione invertente con generatore di segnale nella forma di Norton. AMPLIFICATORE PARAFASE A v = 2 ma l uscita non ha punti a massa Convertitore di segno: A v = -1 (configurazione invertente con R 2 = R 1) G. Martines 40
41 INVERTENTE AD ALTA RESISTENZA G. Martines 41
42 RETE DI REAZIONE REATTIVA Considerazioni valide per tutte configurazioni viste. G. Martines 42
43 SFASATORE Invertente: se Z ( s) Z 2 ( s) 1 = la differenza di fase fra segnale di uscita e di ingresso vale: π + Z2( s) Z1( s) differenziatore: (più facile la sintesi) V V i 1 = s s + CR CR o 1 Φ = π 2 tan 1 ( ωcr) G. Martines 43
44 AMPLIFICATORE PASSA-BASSO G. Martines 44
45 AMPLIFICATORE PASSA-ALTO Z 1 sc ( s) = R1 Z 2 ( s) = R2 1 + A v ( s ) Z = Z 2 1 sr2c = sr C = R R 2 1 s 1 s + R C 1 = A o s s + ω L dove A o R R 2 = e 1 ω 1 R C L = 2 πf L = 1 G. Martines 45
46 INTEGRATORE DI MILLER G. Martines 46
47 DERIVATORE G. Martines 47
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