L igiene intima un tempo era intesa, in maniera alquanto semplicistica e riduttiva, come pulizia; oggi, con l ampliamento delle conoscenze

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3 L igiene intima un tempo era intesa, in maniera alquanto semplicistica e riduttiva, come pulizia; oggi, con l ampliamento delle conoscenze scientifiche e con la disponibilità di preparati e presidi specificamente studiati, il termine ha acquisito un significato più ampio e comprende tutto ciò che serve come prevenzione. Per igiene intima si intende dunque quell insieme di regole, comportamenti e pratiche utili a mantenere in un buono stato di salute la cute degli organi genitali. Va da sé che il momento fondamentale dell igiene intima è la detersione. 3

4 La detersione della regione genitale e perineale non può prescindere dalla considerazione che tali aree sono caratterizzate da condizioni anatomo-fisiologiche peculiari. Oltre a un abbondante secrezione sebacea, infatti, in tali distretti è presente anche una considerevole secrezione sudorale, apocrina ed eccrina. I secreti ghiandolari, l accumulo di umidità dovuto alla conformazione anatomica (pliche cutanee), lo sfregamento che in tali zone si produce, nonché la stretta vicinanza tra apparato genito-urinario e digerente determinano un microambiente locale che facilita la crescita dei microrganismi. 4

5 Nella donna in età fertile sia le normali secrezioni vaginali prodotte dalla flora residente sia il flusso mestruale si profilano quali ulteriori elementi in grado di condizionare il già delicato equilibrio di queste aree, in sé soggetto a una molteplicità di fattori. È perciò giustificato e doveroso dedicare all igiene intima un attenzione particolare, soprattutto nel sesso femminile, nel quale l assetto anatomico, come già illustrato nel modulo 1, espone la mucosa vulvare e vaginale al contatto con sostanze potenzialmente irritanti, come per esempio i tensioattivi. 5

6 La detersione intima dovrebbe pertanto mirare agli obiettivi sintetizzati nella slide. Come già evidenziato, inoltre, ogni fascia d età merita una considerazione particolare. La trattazione prenderà perciò ora in esame le esigenze specifiche e gli elementi chiave di un counseling personalizzato. 6

7 È molto importante curare l igiene intima in età pediatrica, per evitare l insorgenza di irritazioni e infezioni. Normalmente il bambino è dotato di anticorpi e di un efficace sistema immunitario in grado di difenderlo dai microrganismi dell ambiente esterno, tuttavia il continuo contatto con sostanze che possono irritare pelle e mucose, come le urine e le feci, lo rende particolarmente esposto a infiammazioni e infezioni. La pulizia della zona genitale deve essere costante e accurata specialmente durante l estate, stagione in cui l elevata temperatura ambientale favorisce la proliferazione di molti microrganismi patogeni. 7

8 Nell infanzia e nell adolescenza il problema ginecologico femminile più frequente è rappresentato dall irritazione vulvovaginale, denominata vulvovaginite. Il sintomo principale è costituito dalla presenza di secrezione vaginale che è generalmente accompagnata da prurito, arrossamento locale, esigenza di urinare spesso e dolore associato alla minzione. I fattori predisponenti cambiano a seconda dell età: nell infanzia, data la vicinanza anatomica della vulva all ano, vi può essere inquinamento di feci, inoltre l igiene può essere insufficiente o praticata in modo errato; nell adolescenza fattori di rischio sono i rapporti sessuali non protetti, partner multipli, l utilizzo di droghe e gli stati di immunodepressione o dismetabolismo. La vulvovaginite può essere aspecifica, il più delle volte provocata da una scarsa igiene della zona perineale, che comporta un trasferimento di batteri intestinali all area vulvovaginale, oppure specifica, associata a specifici antigeni infettanti. 8

9 Nella bambina in età prepuberale il ph vaginale è nettamente più elevato rispetto a quello che si rileva dopo l avvio della stimolazione estrogenica, cosicché le difese locali sono inferiori e il rischio di eventi irritativi e infettivi è più elevato. Questo implica che l educazione a una corretta igiene intima deve essere promossa sin dai primi anni di vita facendo però uso di un detergente intimo con ph intorno a 5,5: un prodotto più acido, infatti, provocherebbe bruciore e irritazione. È quindi sbagliato usare per la bambina lo stesso prodotto per l igiene intima utilizzato dalla mamma, mentre è opportuno scegliere detergenti intimi specifici. Esistono inoltre forme di origine non infettiva, dovute a cause irritative o allergiche, che possono essere dovute a detergenti non idonei, coloranti, fibre sintetiche o corpi estranei (nell ultimo caso alle secrezioni vaginali e ai disturbi sopra descritti si associano perdite ematiche vaginali); anche gli ossiuri spesso possono indurre irritazione vulvare. 9

10 In base alle considerazioni sopra esposte, un appropriato detergente intimo per la donna in età fertile deve rispettare l acidità naturale dell ambiente vaginale, quindi deve possedere un ph acido che non solo rispetti, ma anche mantenga il ph fisiologico del canale vaginale. I comuni saponi non sono indicati per l igiene intima, poiché non hanno un ph adeguato (sono infatti alcalini). In genere, i prodotti specifici in commercio hanno un ph compreso tra 3,5 e 5,5 e spesso sono addizionati di acido lattico, presente naturalmente in vagina, e di estratti vegetali; fra questi, malva, tiglio e camomilla per le proprietà lenitive e addolcenti, mentolo ed eucaliptolo per le proprietà rinfrescanti, aloe e amamelide per le proprietà emollienti e idratanti, salvia e timo per le proprietà blandamente antisettiche. L ampio assortimento di prodotti disponibili consente di scegliere quelli più adatti alle singole esigenze. Così, ad esempio, alcuni detergenti contengono sostanze come triclosan e iodopovidone, in grado di liberare cloro e iodio e di svolgere un azione antibatterica. Questi ultimi dovrebbero essere utilizzati preferenzialmente quando è richiesta un azione antisettica (ad es., in corso infezioni). 10

11 Si calcola che l aspettativa di vita in menopausa si estenda mediamente dai 30 ai 40 anni. In ordine alle caratteristiche fisiologiche dell apparato genitale, questa fase della vita è caratterizzata da uno stato di carenza ormonale che determina alcune modificazioni, riportate in questa slide. 11

12 L igiene intima ha un significato generale nella vita e il suo effetto più importante è la prevenzione di malattie di diversa natura, segnatamente di quelle a causalità infettiva. L igiene dovrebbe essere per ciascuno una connotazione mentale e comportamentale, ma è altrettanto vero che si realizza in pratica con la detersione: il concetto della necessità e del piacere di lavarsi. La capacità di detergere dei prodotti per l igiene intima deriva dalla tensioattività, ovvero dalla proprietà di solubilizzare e di asportare da una superficie corporea ciò che si ritiene sia utile allontanare, senza ledere la struttura della mucosa. 12

13 Nel caso specifico dell età post-menopausale l igiene e il trattamento dei piccoli disturbi che possono insorgere secondo quanto è stato detto precedentemente devono tenere conto della condizione fisiologica di questa età. I prodotti per l igiene intima nell età climaterica dunque dovrebbero presentare alcune prerogative, illustrate in questa slide. 13

14 Il detergente può essere inoltre arricchito con fitoestrogeni, come gli isoflavoni, molecole naturali di origine vegetale capaci di interagire con i recettori per gli estrogeni presenti nel nostro organismo. Pur avendo una struttura chimica diversa dagli ormoni naturali femminili, queste molecole possono svolgere una blanda attività estrogenica e per questo motivo vengono considerati dei fitoestrogeni. Possono inoltre essere abbinati gel o creme umettanti per la mucosa vaginale: si tratta di prodotti a base di sostanze idratanti arricchite con estratti di aloe, camomilla, calendula o timo a cui si attribuiscono proprietà emollienti, lenitive e dermoprotettive. Possono essere utilizzati anche gli estratti vegetali di elicriso e di salicaria, che esercitano un effetto trofico e riepitelizzante della mucosa, ovvero pongono rimedio all atrofia che tende a disepitelizzare la mucosa stessa. L acido ialuronico, una sostanza presente fisiologicamente nei tessuti, può essere utilizzato per esaltare le proprietà idratanti di questi prodotti, oltre che per consentire un applicazione regolare e uniforme (proprietà filmogena). 14

15 Anche in tema di igiene intima maschile è necessario considerare le differenze anatomiche e quelle fisiologiche legate all età. L igiene del bambino si fonda essenzialmente sul rispetto della fisiologia e sulla delicata detersione delle parti a contatto con le feci, senza forzare il distacco del glande dal prepuzio. Nel periodo in cui si verifica un parziale scollamento di quest ultimo è opportuno lavare, sempre con delicatezza, la parte scollata, eventualmente aiutandosi con una siringa a punta tonda o con l acqua in leggera pressione. 15

16 La fisiologica adesione del prepuzio sul glande, che normalmente serve a proteggerlo dal possibile effetto irritativo di urine e feci, può generare un facile punto di raccolta di smegma, favorendo l aggressione da parte dei germi. Una scarsa igiene può favorire l insorgenza di balanopostite, infiammazione del glande e del prepuzio provocata dall azione di agenti patogeni quali stafilococchi, streptococchi, Candida e così via. In presenza di balanopostite il glande e il prepuzio appaiono gonfi e arrossati, possono esserci secrezioni e il bambino può avvertire dolore o bruciore a urinare. Per trattare opportunamente queste affezioni ai genitali è opportuno consultare il pediatra, che prescriverà la terapia più idonea a risolvere il problema: disinfettanti locali o, se necessario, antibiotici o antimicotici specifici. In caso di infezioni ricorrenti può essere necessario effettuare un tampone vaginale o uretrale, così da poter identificare il microrganismo responsabile dell infezione. 16

17 Nell uomo adulto l obiettivo primario della detersione è quello di asportare lo smegma e altre eventuali sostanze che possano irritare le mucose. L uomo perciò deve seguire alcune semplici regole: praticare un igiene intima costante, lavandosi i genitali almeno una volta al giorno e dopo ogni rapporto sessuale, sollevando il glande per rimuovere bene le secrezioni che si raccolgono nel solco balano-prepuziale; lavarsi completamente: oltre al pene, bisogna lavare anche lo scroto che, essendo una zona ricca di peli e ghiandole sebacee, è spesso soggetto a una sudorazione maleodorante; utilizzare detergenti specifici, delicati e clinicamente testati per garantire la massima tollerabilità e a ph neutro o leggermente acido (5,5); per evitare di contrarre malattie a trasmissione sessuale usare il preservativo dall inizio alla fine del rapporto, in particolare in caso di rapporti anali, anche se si è monogami, perché la flora microbica rettale è estremamente abbondante; controllare i genitali: l uomo può approfittare della detersione quotidiana dei genitali per controllare forma e volume dei testicoli, le cui eventuali modificazioni potrebbero essere la spia di importanti malattie (come il tumore del testicolo). 17

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