Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE
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- Evangelina Bernarda Manfredi
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1 Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE - 1 -
2 PREMESSA Il documento di partecipazione ha come oggetto la progettazione esecutiva del piano di miglioramento gestionale presentato sinteticamente in fase di candidatura. Esso va predisposto, dalle amministrazioni ammesse alla seconda fase del concorso, seguendo le indicazioni contenute nel presente formulario strutturato in domande aperte, domande con alternative di risposta e istruzioni per la compilazione. Il formulario deve essere compilato con cura in ogni sua parte e corredato della firma del responsabile della candidatura. Nel caso di dubbi interpretativi si suggerisce di rivolgersi all help desk del concorso per chiarimenti. Il documento risultante non dovrà superare nel suo complesso (compresa la copertina) le 20 pagine e non dovrà essere allegata alcuna documentazione aggiuntiva. La trasmissione del documento di partecipazione va effettuata esclusivamente: in formato PDF entro e non oltre le ore 24 del giorno 19 Novembre 2008 con inoltro all indirizzo di posta: concorso@qualitapa.gov.it. La valutazione del documento, per l ammissione alla fase successiva, riguarderà nuovamente la coerenza con gli obiettivi del concorso e la presenza di tutti gli elementi richiesti necessari a valutare la fattibilità operativa degli interventi di miglioramento da realizzare
3 PIANO DI MIGLIORAMENTO GESTIONALE (amministrazione/ufficio) STRUTTURA DI RACCORDO OSPEDALE-TERRITORIO ASL BA Firma del responsabile della candidatura f.to Maria Baldassarre - 3 -
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5 PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano PROGETTO DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA Responsabile: Cognome: BALDASSARRE Nome: MARIA Telefono: v_forese libero.it Ruolo: OSTETRICA CAPO Referente: Cognome:IDEM C.S. Nome: IDEM C.S. Telefono: Ruolo: Durata dell intervento in mesi : 12 Periodo di realizzazione: dal 01/01/2009 al 31/12/2009 Eventuali Risorse destinate, escluse le retribuzioni del personale coinvolto 1 : Ammontare complessivo:.. - a carico dell Amministrazione/ufficio:. - a carico di altre Fonti (indicare quali).. Non sono previste risorse 1 Vanno indicate solo le risorse finanziarie effettivamente disponibili e/o già stanziate in bilancio - 4 -
6 SECONDA SEZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO 1 ORIGINE DEL PIANO 1.1. L intervento è riconducibile alle strategie politiche e/o di gestione espresse in: (sono possibili più risposte) documenti di programmazione generale dell amministrazione (es. Peg, Direttiva annuale, altra documentazione, ecc.) piani di miglioramento/programmi settoriali X è un iniziativa autonoma del proponente altro (specificare) 1.2. La decisione di intervenire sull ambito scelto deriva da: (sono possibili più risposte) autovalutazione sullo stato dell organizzazione effettuata con l utilizzo di metodologie appropriate (es: modelli Caf, Efqm, gruppi di qualità, ecc.) X risultati di indagini di customer satisfaction analisi dei reclami raccolti in modo sistematico specifica indagine realizzata da personale interno specifica indagine realizzata da consulenti indicazioni di uno degli organi interni di valutazione e/o di audit richiesta del vertice (politico o amministrativo) altro (specificare) 1.3. Il piano è connesso con altre attività di miglioramento: sì, già realizzate sì, in corso sì, già programmate X NO Se sì, specificare sinteticamente l oggetto degli interventi 1.4. Motivo prevalente dell intervento: (una sola risposta) carenza di un servizio/processo esigenza di rispondere a nuove domande di altri uffici/servizi X esigenza di rispondere a nuove domande di utenti o stakeholder esigenza di ridurre i costi esigenza di migliorare il clima organizzativo altro (specificare) - 5 -
7 1.5. Definizione del problema Illustrare il problema che l intervento intende affrontare. La descrizione deve in particolare evidenziare a quali bisogni l intervento vuole dare risposta sia dal punto di vista dei portatori di interesse implicati, che dell amministrazione/ufficio. Negli ultimi decenni un Ostetricia mirata unicamente alla individuazione del rischio ha portato a far perdere di vista il senso originario dell evento nascita, facendo prevalere una gestione medica della gravidanza e del parto. Il ricorso al taglio cesareo, quale modalità di espletamento del parto, sta vivendo un sensibile aumento (ben oltre il limite del 15% proposto dall OMS, senza che ciò offra nessun vantaggio in termini di riduzione della mortalità natale e di quella materna. La maggior parte delle donne in stato di gravidanza giunge al parto impreparate e questo comporta uno stress psico-fisico che si traduce molto spesso in depressioni post-partum, con ripercussioni imprevedibili sulla salute deila puerpera e del neonato. Inoltre, il continuo ricorso al parto cesareo fa lievitare la spesa sanitaria, in relazione all impiego di risorse, se messo a confronto con il parto spontaneo. 2 ELABORAZIONE DEL PIANO 2.1. La progettazione ha coinvolto: (sono possibili più risposte) X utenti esterni del servizio/processo di lavoro su cui si interviene altri portatori di interesse X responsabili del settore/dei settori su cui si interviene personale del settore/dei settori su cui si interviene X personale che sarà impegnato a realizzare l intervento altro.. Specificare come è stato garantito tale coinvolgimento: ATTIVITA DI PUBBLICITA DEI CORSI DI PSICOPROFILASSI OSTETRICA. IMPIEGO DIRETTO DEL PERSONALE DIRIGENTE E DI COMPARTO INTERNO ALL ASL In fase di progettazione ci si è avvalsi dei seguenti elementi di analisi del problema (indicatori di criticità): (sono possibili più risposte) dati di indagine sugli utenti o stakeholder (specificare quali): RILEVAZIONE STATISTICA DEI PARTI CESAREI REALIZZATI ALL INTERNO DEL TERRITORIO PROVINCIALE DI COMPETENZA DELLA ASL BA. PUBBLICAZIONI SULL ARGOMENTO DELL OMS. dati di funzionamento (specificare quali): RILEVAZIONE DEI PARTII CESAREI EFFETTUATI NEGLI ULTIMI TRE ANNI NELLA S.C. DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA DELL OSPEDALE UNICO DI ALTAMURA (presso cui sono stati accorpati gli omonimi Reparti degli ex Ospedali di Gravina, Grumo e Santeramo) Altro (specificare) - 6 -
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9 TERZA SEZIONE CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO 1 GLI OBIETTIVI 1.1 Con l intervento si punta ad un miglioramento principalmente nell area: (scegliere l area di interesse prevalente e indicare minimo una risposta nell area scelta) X del contesto: integrare le amministrazioni valorizzare la comunità X rinnovare il rapporto centro/periferia X del problema: X cogliere le esigenze degli utenti interpretare la missione analizzare la situazione, definire obiettivi X della soluzione: coinvolgere il personale X utilizzare tecnologie e metodi gestire le risorse economiche X del risultato: controllare i risultati X valutare gli effetti consolidare e diffondere le buone pratiche 1.2 L intervento si basa prioritariamente su: (una sola risposta) innovazione nelle modalità di applicazione di norme di legge ottimizzazione nell uso delle risorse umane e/o materiali per ottenere maggiore efficienza (es. risparmi) gestione innovativa di funzioni per valorizzare le risorse umane, per responsabilizzare i ruoli direttivi, per sviluppare una cultura organizzativa orientata ai risultati, ecc. modifica dei processi organizzativi per migliorare la gestione modifica dei ruoli per migliorare il benessere del personale X modifica delle modalità di erogazione dei servizi e della relazione con i clienti altro (specificare) - 8 -
10 1.3 Descrivere gli obiettivi Obiettivi generali (finalità cui mira globalmente il piano) Il progetto di che trattasi è finalizzato a far acquisire alla donna la capacità di decidere autonomamente come vivere il periodo prima del parto e nel contempo accrescere la sua competenza, la sua autonomia decisionale nella risoluzione dei problemi ed esigere, in caso di bisogno, un idoneo supporto dalla comunità e dai servizi sanitari; fornire assistenza alla donna prima del parto in un ottica sinergica fra strutture ospedaliere e territoriali, coinvolgendo tutti gli attori in una effettiva competizione collaborativa; valorizzare ed integrare le competenze specialistiche professionali di ciascun operatore per aumentare il livello quali-quantitativo di assistenza alla gestante. Obiettivi specifici (obiettivi operativi in cui è possibile scomporre l obiettivo generale, anche in relazione alle diverse fasi di realizzazione previste, compresa la descrizione delle realizzazioni previste) Implementazione di un percorso di accompagnamento della gestante all evento nascita, attraverso l organizzazione di corsi di psico-profilassi ostetrica, applicando tecniche di rilassamento con il metodo RAT. 1.4 Descrivere i risultati attesi Descrivere i cambiamenti/impatti attesi sui destinatari intermedi e finali dell intervento come conseguenza del raggiungimento degli obiettivi del piano di miglioramento Sul piano dei risultati generici si vuole ottenere: ottimizzazione dei percorsi assistenziali con recupero di efficienza dei servizi e delle prestazioni; valorizzazione delle singole professionalità e promozione dell aggiornamento professionale; maggiore competitività sul piano della qualità dei servizi resi per aumentare la capacità attrattiva delle strutture sanitarie. Sul piano dei risultati specifici si vuole ottenere: maggiore competenza della donna ad effettuare il parto spontaneo, favorire l allattamento al seno materno; maggiore competenza nel contatto-tatto tra mamma e bambino (particolarmente importante sul piano sociale) 1.5 Descrivere il prodotto finale dell intervento Descrivere cosa si intende realizzare per raggiungere i risultati attesi. Organizzazione di corsi a partire dal 4 mese di gravidanza, con 2 incontri settimanali
11 2 LE ATTIVITA PREVISTE 2.1. Descrivere le attività, articolate in fasi, con indicazione degli output attesi e dei relativi indicatori di realizzazione per ciascuna attività Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4 Fasi Attività Output attesi Indicatori di realizzazione Aumentata Insegnamento di elementari nozioni di anatomia e fisiologia dell apparato consapevolezza n. utenti 20 per corso, a genitale; del proprio cadenza bimestrale nell anno. corpo. Elementi di contraccezione nell immediato post-partum e per una gestione Fecondazione serena della vita di coppia; consapevole. Diminuzione conflitti di Esercizi fisici finalizzati: - a migliorare l elasticità dei muscoli perineali e addominali; - a migliorare la circolazione sanguigna; - ad apprendere la respirazione da effettuare durante il travaglio di parto e l espulsione del feto Insegnamento di tecniche per la simulazione della spinta e per l allattamento al seno. coppia. Parto spontaneo indolore. Importanza dell allattament o al seno
12 segue
13 Fasi Attività Output attesi Indicatori di realizzazione
14 2.2 Definire il livello di miglioramento atteso per ciascun risultato previsto Risultati attesi (vedi domanda 1.4) Indicatore (descrizione e unità di misura) Ottimizz.percorsi assistenziali Donne gravide +20% Valorizz.singole professionalità. Operatori sanitari +30% Competitività per qualità e cap.attratt Mobilità attiva +20% Competenza donna parto spontan. Donne gravide +100% Competenza allatt.seno Puerpere +100% Competenza contatto-tatto Puerpere +100% Target 3 LE RISORSE UMANE COINVOLTE 3.1. Indicare se è prevista la costituzione di un gruppo di lavoro per la elaborazione e realizzazione del piano Si 3.2 Se si, indicare: N. componenti del gruppo di lavoro 2 Caratteristiche del gruppo di lavoro Ruolo Compiti Gg/impegno Dirigenti Supervisore 20 Funzionari Esecutore responsabile 80 Altro personale 3.3. Indicare l eventuale apporto di altri soggetti (personale di altri uffici dell amministrazione (specificare numero, ruolo e funzioni)
15 4 LE PARTNERSHIP E LE COLLABORAZIONI 4.1. Indicare tipologia e modalità di collaborazione di eventuali partnership (altre amministrazioni, altri soggetti) 4.2 Indicare se sono previste consulenze e quali sono le attività che saranno garantite dalla consulenza 5 DIREZIONE E VALUTAZIONE 5.1. Indicare le modalità previste per il presidio dell intervento e il raccordo con i vertici dell ufficio/amministrazione I corsi si terranno in base alla disponibilità di locali idonei presso strutture sia ospedaliere che distrettuali Descrivere le modalità di coordinamento delle attività
16 5.3 Descrivere le modalità previste per seguire l andamento delle attività nel corso della realizzazione e verificare gli eventuali scostamenti rispetto ai risultati attesi. Interazione tra registro frequenza corsi e monitoraggio dei ricoveri e dei parti. 5.4 Descrivere le modalità di comunicazione (interna ed, eventualmente, esterna) previste per far conoscere l intervento e i suoi esiti Pubblicazione dei calendario dei corsi e dei relativi risultati, in termini di frequenza e di dati statistici inerenti i parti spontanei, su sito internet della ASL. 6 FATTORI CRITICI DI SUCCESSO 6.1 Descrivere i fattori critici di successo dell intervento e cioè i principali problemi che si ritiene si dovranno affrontare per ottenere i risultati attesi 7 ARTICOLAZIONE TEMPORALE DEL PIANO 7.1 Inserire il Gannt relativo alla tempistica del piano TUTTE LE FASI DESCRITTE NEL PUNTO 2.1 SARANNO ESEGUITE DURANTE CIASCUNA SEDUTA DEI CORSI, CHE SI SVOLGERANNO PER L INTERO ANNO, CON ESCLUSIONE DEL MESE DI AGOSTO
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