Fondamenti epistemologici di Psicoterapia Sistemica Integrata
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- Amedeo Fabbri
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1 Fondamenti epistemologici di Psicoterapia Sistemica Integrata Approccio sistemico e post-modernità di Alberto Cortesi classe 2^ Bibliografia di riferimento - Leonardi P., Viaro M. (1990), Conversazione e terapia Cortina - Bertrando P. (1998), Testo e contesto. Narrativa, postmoderno e cibernetica Connessioni, 4 - White, M. (1992) La terapia come narrazione - Astrolabio -Matteini, M. (1993), La moltiplicazione delle opportunità e il percorso della scelta non solo scolastica - Connessioni, 3
2 La Conversazione Una conversazione tra diverse persone può essere considerata come un insieme di comportamenti coordinati, il che presuppone che vi siano un insieme di regole e principi condivisi tra i partecipanti La conversazione terapeutica è uguale alla conversazione quotidiana?
3 La cornice della seduta terapeutica Il primo contatto telefonico Il setting ambientale (seggiole, tavolino, videocamera) Il contratto terapeutico Il problema è un problema familiare Il terapeuta è un esperto di terapia familiare La seduta ha due parti distinte. L intervista (per raccogliere informazioni) e la conclusione (l intervento finale)
4 Le regole della conversazione terapeutica (Tecnica Standard) Le regole governano e definiscono la conversazione terapeutica La conversazione terapeutica è asimmetrica: il terapeuta dirige la conversazione, in effetti: 1) Decide di cosa si parla 2) Stabilisce chi deve parlare (i turni conversazionali) 3) Può interrompere chi sta parlando 4) Sospende o pone termine alla conversazione 5) Fa domande, riassunti, commenti
5 Le metaregole della conversazione terapeutica (Tecnica Standard) Il terapeuta può derogare o consentire che si deroghi dalle regole Il terapeuta non enuncia le regole, né le commenta
6 Le violazioni delle regole nella conversazione terapeutica 1) Un membro della famiglia introduce un tema o un sottotema, o tace 2) Un membro della famiglia si autoseleziona a parlare o invita qualcun altro a parlare o a tacere 3) Un membro della famiglia interrompe il terapeuta o un altro membro della famiglia 4) Un membro della famiglia non prende la parola quando gli viene data 5) Un membro della famiglia fa domande, riassunti, commenti Le violazioni sono un indice di slittamento dal contesto terapeutico
7 Le contromosse del terapeuta 1) Recuperare l insubordinazione (es. vorrei tornare a parlare di.. ) 2) Ignorare il trasgressore 3) Far appello al contratto 4) Accettare la sfida (denigrare il trasgressore) 5) Sospendere la seduta
8 I fatti della famiglia La maggior parte delle domande del terapeuta riguarda avvenimenti della vita familiare o dei membri familiari Si interessa ai vari punti di vista che ricostruisce Così facendo comunica preventiva sospensione dal giudizio di verità Chiede degli stati d animo dei membri familiari Connette stati d animo ed eventi Un fatto è intersoggettivo quando è valido per tutta la famiglia e il terapeuta Contestualizza i fatti
9 L ipotesi Permette al terapeuta di condurre la seduta Attribuisce ai fatti un significato relazionale, fa distinguere i fatti e li connette Viene comunicata con termini comprensibili e di uso quotidiano Può far uso di metafore Può far uso del lessico familiare Non accetta il concetto di malattia mentale
10 La reticenza dei membri della famiglia Involontaria, quando i membri familiari non sanno ciò che può essere rilevante Volontaria, entro un certo grado pressoché inevitabile
11 La reticenza del terapeuta Consiste nel non rivelare la propria ipotesi, se non nella conclusione della seduta
12 La pertinenza delle risposte Il terapeuta presuppone la competenza interattiva dei suoi interlocutori e non può accettare che una domanda riceva una risposta qualunque A tal fine stimola i membri della famiglia all autocorrezione Metodi di autocorrezione: 1) Controllo interno, ovvero utilizzare informazioni offerte da quel membro familiare 2) Controllo incrociato ed esame di realtà
13 L intervento L intervento di fine seduta è un meta-commento che deve essere: Fondato (connesso con le informazioni emerse in seduta) Completo deve riguardare idealmente tutti i membri della famiglia) Coerente con il presupposto di normalità
14 L evoluzione della tecnica dell intervista La tecnica di base Nasce prima del 1980 e corrisponde a quella messa a punto da Selvini- Palazzoli, Boscolo, Cecchin, e Prata Osserva strettamente il principio di reticenza, ovvero non far trapelare in nessun modo l ipotesi del terapeuta e quindi non usa manovre informative Prevalgono le manovre correttive basate sull esame di realtà
15 L evoluzione della tecnica dell intervista La tecnica avanzata di conduzione dell intervista Modalità utilizzata dopo il 1980 dalle due equipe ormai divise (da Selvini-Palazzoli e Prata, e da Boscolo Cecchin) Si basa sulla valorizzazione delle manovre informative, ovvero l introduzione di punti di vista diversi da quelli dei membri familiari Le manovre correttive basate sul controllo interno si arricchiscono in quanto viene dato maggiormente peso alle emozioni invece che ai fatti e agli eventi
16 L evoluzione della tecnica dell intervista La divisione delle due equipe Progressivamente Selvini-Palazzoli e Prata introducono la modalità della prescrizione invariabile Boscolo Cecchin puntano sull utilizzo dell intervista circolare e non adottano la prescrizione invariabile La tendenza attuale è quella di evitare le prescrizioni e di ridurre lo scarto tra quanto accade nella conduzione della seduta e nell intervento finale
17 Approccio postmoderno La prospettiva narrativa costruzionista Presupposti della prospettiva narrativa costruzionista 1) Dissolvimento dell autorità del terapeuta, della sua condizione di esperto e dell autorevolezza delle sue ipotesi 2) L individuo è prigioniero di una storia 3) Ruolo del terapeuta diventa la creazione di nuovo senso, di nuove storie 4) Il sé è costruito esclusivamente nell interazione sociale e linguistica
18 Approccio postmoderno La prospettiva narrativa costruzionista Critiche all approccio sistemico 1) La metafora cibernetica è un modo meccanicistico di vedere le relazioni umane che non rende giustizia alla dimensione umana dei sistemi 2) Ogni ipotesi o riformulazione sistemica è la costrizione del cliente entro un sapere dominante
19 Approccio postmoderno La terapia della narrazione secondo Michael White Presupposti del suo agire: 1) I sintomi non sono anomalie e difetti che richiedono l intervento di uno specialista, ma sono strettamente collegati con la costruzione del sé e del mondo e con i rapporti interpersonali 2) Gli individui possono cambiare, ma non in solitudine 3) Per cambiare devono cambiare le narrazioni che organizzano le loro interazioni con il mondo
20 La terapia della narrazione secondo White L esternalizzazione dei problemi Le persone vengono in terapia quando il loro problema ha invaso la loro esperienza e le loro percezioni e quindi interpretano tutto attraverso queste lenti Il terapeuta esternalizza il problema, ovvero aiuta il paziente a distaccarsi da esso come se il sintomo avesse vita propria e non fosse sotto il controllo della persona I vantaggi sono: 1) diminuisce i conflitti tra le persone circa le responsabilità del problema 2) unisce le persone contro il sintomo 3) permette alle persone di riconquistare una fetta dell esistenza 4) permette di considerare il problema meno seriamente
21 Tecnica dell esternalizzazione dei problemi Si chiedono ai membri familiari due diverse descrizioni del problema: 1) La descrizione dell influenza del problema sulla vita e sulle relazioni dei componenti della famiglia 2) La descrizione della vita e delle relazioni dei componenti della famiglia che vanno oltre il problema La seconda descrizione si ottiene con più difficoltà perché richiede che i membri della famiglia individuino le situazioni nelle quali il problema non influisce nella loro vita. Per ottenere ciò occorre fare domande appropriate che invitano a prestare attenzione alle situazioni che contraddicono aspetti della descrizione saturati dal problema
22 Critiche all approccio Postmoderno 1) Non è possibile non avere una teoria di riferimento, anche l approccio narrativo è una teoria 2) Rischio di perdere contatto con una delle realtà attuali preminenti, ovvero l approccio meccanicistico e procedurale della psichiatria 3) Se si trapianta la critica del potere di Focault riferita ai sistemi macrosociali ai sistemi microsociali si arriva all idea che la famiglia costituisca un sapere dominante nei confronti del membro familiare problematico 4) Non è possibile non sapere, ovvero non avere un esperienza; c è il rischio che ci si limiti a simulare di non sapere 5) La terapia non è solo narrazione e parole, è anche corpo (prossemica paralinguaggio, cinesi) 6) Si perde la rilevanza del livello contestuale
23 Perdita del livello contestuale 1) La totalità del sistema non può essere pienamente presente nella coscienza individuale e quindi una persona non po essere intessuta soltanto dalle storie che racconta 3) La narrazione di una storia di un paziente non è la storia di quella persona ma quella che racconta al terapeuta
24 Visione d insieme Approccio sistemico Teoria dei sistemi Ipotizzazioni Centralità del Contesto Costruttivismo Visione relazionale Approccio narrativo Posizione del non sapere Narrazioni Centralità del Testo Costruzionismo sociale Visione individuale
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