Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Programma Operativo Obiettivo Competitività Regionale ed Occupazione

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1 Repubblica Italiana Unione Europea Programma Operativo Obiettivo Competitività Regionale ed Occupazione Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige - LA VALUTAZIONE EX ANTE FEBBRAIO 2007

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3 INDICE PREMESSA 3 SINTESI DEL PROGRAMMA OPERATIVO 5 1. VALUTAZIONE DELL ANALISI SOCIOECONOMICA E DELLA RISPONDENZA DELLA STRATEGIA RISPETTO AI BISOGNI IDENTIFICATI Verifica dell analisi del contesto socioeconomico L analisi SWOT nella percezione del partenariato Verifica della rispondenza della strategia ai bisogni. 21 L obiettivo globale del programma 21 Gli obiettivi specifici ed operativi VALUTAZIONE DELLA LOGICA E DELLA COERENZA INTERNA DELLA STRATEGIA Valutazione degli obiettivi e delle priorità. 27 Le lezioni della passata programmazione La coerenza interna della strategia VALUTAZIONE DELLA COERENZA ESTERNA DELLA STRATEGIA PROPOSTA Coerenza con gli OSC e con il QSN Coerenza con la strategia di Lisbona ed il PICO Il quadro delle politiche nazionali e regionali per lo sviluppo Coerenza con il Programma di Sviluppo Rurale (FEASR) Coerenza con il PO Occupazione (FSE) Coerenza con i programmi di cooperazione (INTERREG) Coerenza con il principio di pari opportunità e non discriminazione VALUTAZIONE DEI RISULTATI E DEGLI IMPATTI ATTESI Gli indicatori di realizzazione e di risultato Gli indicatori di impatto VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI ATTUAZIONE PROPOSTI Valutazione della qualità ed intensità delle relazioni con il partenariato APPRONFONDIMENTI SPECIFICI Inquadramento del programma nel contesto generale delle politiche Integrazione degli aspetti ambientali nelle attività di valutazione ex ante Valore aggiunto comunitario SINTESI DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE EX ANTE E DEI PRINCIPALI RISULTATI RAGGIUNTI Il ruolo della valutazione ex ante nel processo di programmazione 93 1

4 7.2 Sintesi dei risultati della valutazione ex ante 94 APPENDICE Analisi del contesto 99 A1.1. Il contesto nazionale 99 A1.2. Popolazione, ricchezza e qualità della vita 100 A1.3. La struttura produttiva 106 A Il turismo 111 A1.4. Occupazione e mercato del lavoro 113 A1.5. Creazione di Valore Aggiunto 115 A1.6. Previsioni per il futuro 116 A1.7. Innovazione ed economia della conoscenza 118 A R&S 118 A Dotazione ed utilizzo delle ICT in alto Adige 123 A1.8. Ambiente e prevenzione dei rischi 132 A Aria 133 A Cambiamenti climatici 135 A Acqua 136 A Energia 137 A Biodiversità, flora, fauna 138 A Paesaggio e patrimonio culturale 140 A Popolazione e salute 141 A Suolo 142 A Trasporto/mobilità 143 A Rifiuti 144 A1.9. Servizi di trasporto e telecomunicazioni 145 A Trasporti 145 A Telecomunicazioni 148 A1.10. Le pari opportunità 150 Considerazioni di sintesi 151 2

5 PREMESSA Il presente documento costituisce il rapporto di valutazione ex ante riguardante il Programma Operativo Regionale della Provincia Autonoma di Bolzano attuato con il cofinanziamento del FESR nell ambito dell obiettivo Competitività regionale ed occupazione. La valutazione ha come riferimento l intero processo di valutazione ed è stata conclusa sulla base della versione del programma resa disponibile al valutatore il 23 febbraio è formalmente richiesta dal Regolamento generale dei Fondi Strutturali per il periodo Essa è svolta sotto la responsabilità dell autorità responsabile della stesura dei documenti di programmazione. Come sancito dal Regolamento generale sui Fondi strutturali all art. 48 Le valutazioni ex ante sono volte ad ottimizzare l'attribuzione delle risorse di bilancio nell'ambito dei programmi operativi e a migliorare la qualità della programmazione. Esse individuano e stimano le disparità, i divari e il potenziale di sviluppo, gli scopi da raggiungere, i risultati previsti, i traguardi quantificati, la coerenza, se del caso, della strategia proposta per la regione, il valore aggiunto comunitario, la misura in cui si è tenuto conto delle priorità della Comunità, gli insegnamenti tratti dalla programmazione precedente e la qualità delle procedure di attuazione, sorveglianza, valutazione e gestione finanziaria.. Nell ottica di un più efficace approccio strategico alla programmazione, la valutazione ex ante dovrà fare particolare attenzione a verificare che le politiche poste in essere dagli stati e dalle regioni contribuiscano nella maniera migliore al perseguimento degli obiettivi connessi alla strategia di Lisbona. La valutazione viene svolta avendo come riferimento il documento di indirizzo metodologico proposto dalla Commissione Europea The new programming period, Indicative guidelines on evaluation methods: Ex ante evaluation Working document n. 1 August 2006 che riporta gli obiettivi della valutazione ex ante e la struttura del rapporto, con le principali domande di valutazione cui la valutazione ex ante deve fornire risposta. A tale documento si aggiungono le indicazioni provenienti dall UVAL, espresse nella nota Indicazioni per la redazione del rapporto di valutazione ex ante dei programmi operativi Novembre Un ulteriore importante riferimento è costituito dalla guida alla valutazione dei programmi di sviluppo socioeconomico prodotta per la Commissione Europea da un team di esperti e disponibile al sito I principali ambiti di analisi della valutazione ex ante ( cfr. fig. 1) riguardano la rilevanza del programma (coerenza degli obiettivi rispetto ai bisogni ed alle esigenze di intervento individuate), la sua efficacia (la plausibile capacità di conseguire gli obiettivi stabiliti) ed utilità (il livello di copertura dei bisogni raggiungibile attraverso i risultati e gli effetti del programma). Ulteriori aspetti di analisi riguardano la coerenza interna ed esterna (con particolare riferimento alla c.d. Strategia di Lisbona), ed il sistema di implementazione. 3

6 Le domande di valutazione cui la valutazione ex ante intende fornire risposta possono essere così riassunte: Il programma presenta una strategia appropriata per rispondere alle sfide che deve affrontare la provincia? La strategia è ben definita, con obiettivi e priorità chiare? Gli obiettivi possono essere realisticamente conseguiti con le risorse finanziare allocate alle diverse priorità? La strategia è coerente con le politiche di livello provinciale, nazionale e comunitario? Come contribuisce la strategia al conseguimento degli obiettivi di Lisbona? Sono identificati gli indicatori appropriati rispetto agli obiettivi? Tali indicatori ed i loro valori obiettivo costituiscono la base per il monitoraggio e la valutazione della performance? Quale sarà l impatto della strategia in termini quantitativi? Il sistema di implementazione è appropriato per conseguire gli obiettivi del programma? Figura 1 Principali criteri di valutazione Fonte: La valutazione dello sviluppo socio economico La guida Tavistock Institute in collaborazione con GHK e IRS 4

7 SINTESI DEL PROGRAMMA OPERATIVO Il Programma Operativo Competitività della Provincia Autonoma di Bolzano si pone l obiettivo globale di rafforzare il peculiare modello di sviluppo della Provincia autonoma di Bolzano, basato sulla interdipendenza dei settori, sulla capacità di innovare e sulla priorità attribuita agli interessi ambientali rispetto a quelli di carattere prettamente economico. Tale obiettivo riconosce che la Provincia di Bolzano è caratterizzata da un peculiare modello di sviluppo, universalmente accettato all interno della provincia, poiché tale modello è stato in grado di garantire elevati livelli di ricchezza e benessere. L obiettivo, inoltre, viene ripreso dal DocUP ob , dando continuità alla programmazione del FESR. L elemento nuovo è il riferimento all innovazione, che trova giustificazione alla luce di uno dei punti di debolezza dell Alto Adige (bassi livelli di spesa in ricerca ed innovazione) e dell importanza che in contesti avanzati riveste per garantire la crescita economica nell attuale fase di globalizzazione dei mercati, caratterizzata da forti pressioni competitive. Il Programma si articola in tre assi, più un quarto dedicato all assistenza tecnica. Lo schema proposto dalla tabella 1 evidenzia la struttura del programma in termini di assi, obiettivi specifici ed operativi e linee di attività. L asse 1 risponde alla necessità di intervenire per porre rimedio ad una delle principali criticità della provincia, rappresentata dai bassi livelli di investimento in Ricerca e Sviluppo e per l innovazione delle imprese. L amministrazione provinciale, consapevole dei ritardi che il sistema economico provinciale evidenzia nel rispetto dei target di Lisbona con riferimento ai livelli di spesa in R&S e della necessità di incentivare l innovazione nelle imprese, ha deciso di sfruttare l occasione offerta dal programma per indirizzare parte delle risorse disponibili in tale direzione. L approccio, pur rivolto a sviluppare i settori maggiormente innovativi, rimane coerente con quanto previsto dall obiettivo globale, e prevede di indirizzare il sostegno anche ai settori tradizionali, per l importanza che essi rivestono nell equilibrio della struttura economica e sociale. Le attività che il programma intende incentivare riguardano lo sviluppo della ricerca nell ambito di specifici settori / cluster, da svolgere presso i centri di ricerca e di competenza che operano a supporto dei cluster e sulla base della domanda espressa dalle imprese e/o dai loro rappresentanti ed il sostegno alle imprese nell acquisizione dei servizi avanzati che possono essere di supporto allo sviluppo di progetti di investimento in innovazione e ricerca (consulenze specializzate, audit tecnologici, ecc ). 5

8 Tabella 1 Struttura del Programma Operativo della Provincia autonoma di Bolzano Obiettivo specifico Obiettivi operativi Linee di attività ASSE 1 Competitività del sistema economico Elevare il livello della spesa in - Sviluppare la ricerca e le conoscenze ricerca e sviluppo rispetto al nell ambito di alcuni specifici cluster PIL (avendo come riferimento produttivi di particolare rilevanza per la la quota del 3% fissata dalla provincia; strategia di Lisbona) ed il - Incrementare le attività ed i livelli di tasso di innovazione del investimenti in R&S ed innovazione da sistema produttivo provinciale, parte delle PMI. sfruttando le opportunità - Garantire una copertura omogenea del offerte dalle ICT. territorio con banda larga e con segnali digitali, anche attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie. - Sviluppare nuovi servizi veicolati tramite ICT. ASSE 2 Sostenibilità ambientale della crescita economica Favorire lo sviluppo di fonti - Promuovere la produzione e l utilizzo energetiche alternative. dell idrogeno come fonte energetica rinnovabile. - Promuovere la produzione di energia e le tecnologie legate agli impianti fotovoltaici e solari. Promuovere lo sviluppo di sistemi di trasporto pulito nelle aree urbane. - Aumentare i livelli di efficienza del TPL ed il numero dei passeggeri con particolare riferimento alle aree urbane. - Promuovere l adozione di modalità sostenibili di spostamento di persone in ambito urbano. ASSE 3 Prevenzione dei rischi Accrescere la sicurezza con un - Potenziare i sistemi informativi approccio preventivo. finalizzati alla prevenzione dei rischi idrogeologici. - Promuovere la sostenibilità degli interventi di sistemazione dei corpi idrici e la compatibilità delle scelte progettuali con il contesto naturale e antropico in cui si interviene. - Promuovere interventi innovativi per la prevenzione dei rischi idrogeologici e la difesa del suolo. - Sviluppo della ricerca nell ambito di specifici settori / cluster. - Studi, consulenze e servizi innovativi alle PMI. - Sostegno alla copertura delle aree rurali del territorio provinciale con la banda larga e con tecnologie digitali. - Sviluppo e potenziamento dei servizi offerti tramite ICT, in particolare alle imprese. - Utilizzo dell idrogeno come fonte energetica alternativa. - Sviluppo di tecnologie e sperimentazioni legate ad impianti fotovoltaici e solari e promozione del loro sfruttamento. - Miglioramento e pianificazione contestuale del TPL (ferro+gomma) e introduzione del cadenzamento ferroviario in nuove linee. - Definizione e implementazione di nuove modalità di tariffazione e pagamento e di informazione. - Pendolarismo e mobility management. - Realizzazione di un sistema informativo e di monitoraggio dei sistemi idraulici; - Realizzazione di studi integrati di prevenzione dei rischi idraulici e delle conseguenti esigenze di gestione degli ecosistemi fluviali. - Progettazione e realizzazione di interventi di sistemazione fluviale e riqualificazione ecologica. 6

9 L asse 1 prevede anche di intervenire per diffondere l utilizzo delle ICT all interno del territorio regionale, sia in termini di possibilità di accesso alla rete (infrastrutturazione, diffusione della banda larga), sia in termini di sviluppo di nuovi servizi per le imprese e per la popolazione che sfruttano la rete e le ICT. Nel primo caso, riconoscendo un evidente fallimento del mercato, nel quale le società private che forniscono i servizi di connessione non investono nelle aree marginali, l Amministrazione provinciale intende investire per garantire una copertura omogenea del territorio con banda larga e con segnali digitali, anche attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie. Nel secondo caso, invece, intende prioritariamente individuare e fornire servizi basati sulle tecnologie ICT a vantaggio degli operatori economici provinciali e delle imprese, ma anche, in secondo ordine, sostenere le singole imprese, soprattutto quelle di più piccole dimensioni, nel dotarsi delle adeguate strumentazioni per l utilizzo delle ICT e nel fare ricorso a servizi avanzati. In tal modo, in base agli assunti teorici del programma, vengono affrontati congiuntamente i temi che maggiormente influiscono nel determinare la competitività di un sistema economico che intende affrontare la competizione globale e mantenere alti livelli di occupazione e standard di ricchezza. L asse 2 affronta invece il tema della sostenibilità della crescita in merito a due temi specifici: i trasporti in ambito prevalentemente urbano e l energia. Il programma dichiara in maniera esplicita che tali temi rivestono un importanza centrale nella provincia di Bolzano, che può vantare delle condizioni di eccellenza, sia con riferimento allo sviluppo dei trasporti puliti (riconosciuta efficienza del TPL, uso della bicicletta in molte città), sia con riferimento allo sfruttamento delle energie alternative e rinnovabili (oltre all idroelettrico, ha avuto un notevole sviluppo il solare sia termico che fotovoltaico-). Nonostante le eccellenze, tuttavia, la crescita economica comporta l aumento del fabbisogno energetico e l aumento della domanda di spostamenti di merci e persone. La Provincia di Bolzano intende fornire risposte a tali esigenze mantenendo un forte accento di sostenibilità nelle soluzioni individuate. In merito al tema delle energie rinnovabili, l intenzione è quella di promuovere una fonte di energia che può avere sviluppi particolarmente interessanti per i trasporti (ma non solo), dato che il suo utilizzo riduce praticamente a zero le emissioni inquinanti: l idrogeno. Oltre a ciò il Programma intende continuare a sviluppare lo sfruttamento dell energia solare, per mantenere la sua posizione di primato in Italia. Con riferimento al trasporto urbano pulito, le opzioni di intervento per aumentare i livelli di efficienza del TPL, il numero dei passeggeri e promuovere l adozione di modalità sostenibili di spostamento di persone e merci in ambito urbano sono molteplici, e riguardano in particolare la sistemazione delle aree di interscambio tra modi di trasporti, per favorire lo shift modale sul pubblico, una migliore organizzazione del TPL ed azioni di mobility management. L asse 3 prende in considerazione uno degli aspetti maggiormente critici nella gestione del territorio, ovvero la prevenzione dei rischi naturali. In un area prevalentemente montana, il rischio di catastrofi naturali è sempre presente, e nonostante i continui interventi, permane l esigenza di agire per salvaguardare il territorio e la popolazione. Con queste premesse, il 7

10 Programma propone nel terzo asse la promozione di un approccio nuovo ed innovativo per interventi di prevenzione dei rischi naturali, che non vuole limitare l azione alla messa in sicurezza di alcuni punti critici, ma intende agire in maniera più ampia nella gestione delle aree a rischio e dei sistemi fluviali. L asse 4 è dedicato all assistenza tecnica. In estrema sintesi, il Programma, per sostenere lo sviluppo della provincia, intende puntare sulla competitività del sistema produttivo locale, sulla sostenibilità della crescita, sulla sicurezza del territorio e delle persone. Il piano finanziario evidenzia un certo equilibrio nella distribuzione delle risorse, pur con una maggiore concentrazione di risorse sull asse 1 e sull asse 2, come evidenzia la tabella seguente. Peso % Assi Totale spesa pubblica Asse 1 36,58% ,08 Asse 2 33,38% ,08 Asse 3 26,04% ,67 Asse 4 4,00% ,74 Totale 100,00% ,58 Alle necessità legate al sostegno della competitività e della sostenibilità è assegnato un volume analogo di risorse, che complessivamente giunge al 70% del programma. Per la prevenzione dei rischi sono destinati circa 19, 5 milioni di Euro, pari al 26% della dotazione. Il rimanente 4% è assegnato all assistenza tecnica. 8

11 1. VALUTAZIONE DELL ANALISI SOCIOECONOMICA E DELLA RISPONDENZA DELLA STRATEGIA RISPETTO AI BISOGNI IDENTIFICATI 1.1 Verifica dell analisi del contesto socioeconomico La predisposizione del Programma Operativo si basa su una diagnosi del contesto socioeconomico (proposta in Appendice al rapporto di valutazione), redatta nelle prime fasi del processo di programmazione, nel complesso precisa ed adeguata. L analisi si fonda sul patrimonio informativo rilevato nella stesura del Documento Strategico Regionale Preliminare, ulteriormente arricchito in fase di elaborazione del Programma Competitività con riferimento agli specifici ambiti di intervento previsti dal Regolamento FESR. L analisi proposta nel Programma è una sintesi essenziale delle informazioni riportate nella più ampia analisi di supporto alle scelte strategiche. Tale sintesi risulta, tuttavia, esaustiva rispetto alle caratteristiche fondamentali della provincia, sia con riferimento agli aspetti maggiormente critici, sia con riferimento ai suoi punti di forza. Il focus sugli ambiti di intervento, richiesto dalla Commissione, non consente, tuttavia, quella visione di insieme su tutte le caratteristiche pertinenti con le diverse opportunità di intervento concesse dal Regolamento FESR,che sarebbe più opportuna per evidenziare meglio le priorità scelte tra le diverse opzioni di intervento. Rispetto all analisi inizialmente svolta, il valutatore è stato messo in grado di esprimere il proprio giudizio e di contribuire al suo sviluppo, necessario per supportare nella maniera migliore le scelte di programmazione dell Amministrazione provinciale. L articolazione dell analisi secondo le priorità di intervento del FESR per l Obiettivo Competitività, ovvero Innovazione ed economia della conoscenza, Ambiente e prevenzione dei rischi, Trasporti e telecomunicazioni, rende più semplice il collegamento con l impianto strategico del Programma. Gli indicatori di contesto utilizzati sono ritenuti appropriati agli obiettivi e provengono, per quanto possibile, dalle banche dati raccomandate a livello comunitario e nazionale: Banca dati indicatori di contesto per le politiche regionali (ISTAT-DPS) 1 ; Banche dati Eurostat, in particolare la banca dati Regio. 1 In realtà la banca dati degli indicatori di contesto per le politiche regionali per molti indicatori tratta l intera regione Trentino Alto Adige, e non riporta i dati della sola Provincia Autonoma di Bolzano, con ciò rendendo poco utile il suo utilizzo. Tale banca dati è in fase di aggiornamento ed è prevista la distinzione dei dati tra provincia di Bolzano e provincia di Trento (in alcuni casi già avvenuta). 9

12 Con riferimento all ampia analisi preliminare svolta, le verifiche svolte dal valutatore dimostrano che per la realizzazione dell analisi è stato fatto ricorso a numerose altre fonti informative e banche dati (cfr. Appendice al paragrafo). Particolarmente utili sono risultate le pubblicazioni dell ufficio statistico regionale (ASTAT), che risulta piuttosto attivo nel mantenere sempre aggiornate le informazioni di carattere sociale ed economico che riguardano la provincia. Anche la Camera di Commercio locale è molto attenta nel mantenere viva l attenzione sullo stato dell economia altoatesina attraverso una serie di studi che riguardano anche gli scenari futuri a medio termine. Riguardo alla possibilità di fotografare correttamente la situazione della Provincia rispetto al resto del territorio comunitario, su sollecitazione del Valutatore gli indicatori di contesto sono stati rilevati per le diverse variabili, oltre che sulla dimensione provinciale, anche rispetto alla media paese e UE 25, riferimento che invece risultava in diversi casi assente nella prima formulazione dell analisi di contesto. Tali indicatori, che non variano le considerazioni dell analisi, sono correttamente riportati all inizio all analisi di contesto nel PO, come richiesto dall indice consigliato dalla Commissione. Rimangono alcuni aspetti, legati all attuazione di alcuni assi, che dovranno essere caratterizzati, nell opinione del valutatore, da un maggiore livello di approfondimento dell analisi, che potrà essere svolta attraverso specifici incarichi a società specializzate, una volta chiarite nel dettaglio le attività da svolgere. Tali considerazioni riguardano in particolar modo il tema dei trasporti locali puliti in ambito urbano: gli interventi riconducibili all etichetta del mobility management hanno la necessità di essere sviluppati solamente in conseguenza di un approfondita conoscenza dei modelli di spostamento casa-lavoro dei cittadini e delle loro attitudini e preferenze rispetto ai modi di trasporto. Tale conoscenza non può essere fornita nell ambito dell analisi socioeconomica di supporto al programma, in quanto necessita di un livello di dettaglio specifico. Considerazioni analoghe possono essere espresse anche in tema di energia e sviluppo di fonti energetiche alternative. 10

13 Appendice al paragrafo 1.1 Principale Bibliografia e siti web consultati per l analisi di contesto. Bibliografia Astat, Alto Adige in cifre, Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, Astat, Annuario statistico della provincia di Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, 2005 e Astat, Conti economici e attività produttiva in provincia di Bolzano , Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, Astat, Occupati e disoccupati in provincia di Bolzano , Provincia autonoma di Bolzano, Astat, Ottavo censimento generale dell industria e dei servizi, Bolzano, Astat, Previsione sull andamento demografico in provincia di Bolzano fino al 2020, Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, Astat, Quattordicesimo censimento generale della popolazione, Bolzano, Astat, Situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie in provincia di Bolzano , Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, Astat, Statistiche del traffico in provincia di Bolzano 2003, Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, Astat, Tecnologie dell informazione delle imprese, Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, Astat, Territorio insediativi in provincia di Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, Astat, Turismo in alcune regioni alpine, Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, Astat, Uso del pc e di Internet nelle famiglie altoatesine. Indagine multi scopo sulle famiglie, Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, AA.VV. Studio della diffusione di internet in Italia attraverso l uso dei nomi a dominio, 2006 CAN, L attività dei cluster e le reti in Alto Adige, Bolzano, CNIPA, Vademecum sull impiego delle nuove tecnologie a banda larga nelle aree periferiche, I Quaderni, supplemento Innovazione n. 4/2005, Roma, EUROSTAT, Regions: Statistical yearbook 2006 (data ), EC 2006 IRE, Barometro dell economia, Bolzano, IRE, L artigianato altoatesino: sviluppo e sfide, Bolzano, 2005 ISTAT, L uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese, Roma, ISTAT, Le tecnologie dell informazione e della comunicazione: disponibilità nelle famiglie e utilizzo degli individui, Roma, Lasen C., Wilhalm T., Natura 2000 Habitat in Alto Adige, Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, Ripartizione natura e paesaggio, Bolzano, Lechner O., Moroder B., Economia altoatesina struttura e particolarità, IRE, Bolzano, Partacini L., Holzer D., Lun G., Lechner O., Tappeiner G., Produttività, l Alto Adige verso il futuro, scenari fino al 2030 e confronto con le altre regioni alpine, IRE-CCIAA, Bolzano,

14 Perkmann U., Gramm D., Tappeiner G., Beyer N., Garbislander S., Hammerle W., Le sfide per le piccole e medie imprese in Tirolo e in Alto Adige, IRE-CCIAA, Bolzano, Innsbruck, Provincia autonoma di Bolzano, Formez, CRC, CNIPA, Terzo rapporto sull innovazione nella provincia autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, E-sudtirol, Piano d azione per lo sviluppo della società dell informazione in Alto Adige, Bolzano. Provincia autonoma di Bolzano, Studio per la predisposizione del Documento Strategico Regionale Preliminare per la politica di coesione documento definitivo, Bolzano, Principali siti web: L analisi SWOT nella percezione del partenariato Come già detto nel paragrafo precedente, la scelta di riportare all interno del PO una sintesi dell analisi strettamente funzionale alla strategia del programma, comprensibile e coerente con le indicazioni di fonte comunitaria, rende, tuttavia, più difficile comprendere le scelte strategiche operate, non evidenziando, come conseguenza, le opzioni alternative. Per tale motivo il valutatore ritiene opportuno proporre l analisi SWOT complessiva al fine di comprendere la coerenza delle priorità individuate con le caratteristiche del contesto di attuazione e con le potenzialità del territorio e di valorizzare l approccio innovativo promosso dal programmatore. Il Programmatore, infatti, ha provveduto alla realizzazione di un analisi SWOT del territorio sulla base della percezione del partenariato economico e sociale, nella convinzione che un corretto ed efficace processo di individuazione e formulazione delle migliori strategie di intervento non può prescindere dalla raccolta delle considerazioni e delle indicazioni dei principali attori socio-economici presenti sul territorio, che ben conoscono la realtà locale e sono in grado di evidenziarne le caratteristiche essenziali. Le parti sociali (associazioni di categoria, rappresentanze sindacali, enti di parità, ecc...) sono state così invitate alla compilazione di una tabella SWOT per ciascuno degli ambiti prioritari del FESR: innovazione ed economia della conoscenza; ambiente e prevenzione dei rischi; servizi di trasporto e di telecomunicazione. 12

15 Ognuna delle tre tabelle presentava quattro campi vuoti (corrispondenti a forza, debolezza, opportunità, minaccia) da compilare a cura dei rappresentanti di ciascun ente secondo le seguenti indicazioni, fornite contestualmente alle tabelle stesse: Punti di forza: si intende indicare le dotazioni e gli aspetti che caratterizzano la provincia in senso positivo; tali dotazioni/aspetti sono, almeno in parte, sotto il controllo dell amministrazione pubblica (es: sistema di trasporti efficiente, paesaggio naturale di pregio ed intatto, ecc ). Punti di debolezza: si tratta delle carenze di dotazione e degli aspetti che caratterizzano la provincia in senso negativo; tali aspetti sono, potenzialmente, sotto il controllo dell amministrazione pubblica (es: carenze di spazi disponibili per insediamenti industriali, basso livello di investimenti in Ricerca e Sviluppo, ecc ). Opportunità: per opportunità si intendono le condizioni esterne alla provincia (nel senso che non sono sotto il controllo dell amministrazione pubblica) che possono essere sfruttate per incrementarne la competitività e lo sviluppo (es: apertura di nuovi mercati, disponibilità di nuove tecnologie di supporto alla produzione, ecc ). Minacce: per minacce si intendono le condizioni esterne alla provincia (nel senso che non sono sotto il controllo dell amministrazione pubblica) che ne mettono a rischio la crescita (es: la globalizzazione e la concorrenza di nuovi paesi produttori, lo spostamento dei flussi turistici verso nuove destinazioni, ecc ). Ulteriori istruzioni riguardavano la richiesta di fornire al massimo tre/quattro indicazioni per ogni campo, al fine di conseguire una maggiore selezione di tali indicazioni, che dovrebbero essere quelle maggiormente pertinenti ed urgenti 2. Questo procedimento ha permesso di pervenire ad un analisi SWOT in grado di costituire un fondamentale sostegno alla programmazione ed alla definizione della strategia di intervento del programma di aiuti e, inoltre, di consentire [ ] da un lato, di pervenire alla individuazione delle priorità da attribuire ai diversi bisogni e, dall altro, di meglio precisare gli obiettivi per la strategia di sviluppo [ ] 3. Secondo quanto descritto nel programma, in seguito alla preliminare raccolta guidata delle informazioni e delle considerazioni dei principali attori socio-economici locali, sono seguite altre cinque fasi di analisi, dedicate alla rielaborazione ed alla sistematizzazione dei dati raccolti e finalizzate alla creazione di un quadro di sintesi efficace ed esplicativo delle principali osservazioni e problematiche emerse. Tali fasi sono state le seguenti: 1. nella prima le tabelle SWOT compilate sono state riaggregate in tre macro-tabelle, una per ognuno degli ambiti di intervento stabiliti dal regolamento FESR (innovazione ed economia della conoscenza; ambiente e prevenzione dei rischi; servizi di trasporto e di telecomunicazione); 2. nella seconda si è proceduto ad eliminare l eccessiva ridondanza delle informazioni raccolte, eliminando quelle analoghe; 3. la terza fase è servita per svolgere un processo di selezione, tra le indicazioni e le osservazioni raccolte, di quelle coerenti con gli ambiti di intervento ammissibili, (pur 2 In realtà in alcuni casi tale limite non è stato rispettato. 3 Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige, Studio per la predisposizione del Documento Strategico Regionale Preliminare per la politica di coesione , dicembre 2005, pag

16 mantenendo traccia di tutto il ricco patrimonio informativo raccolto) attribuendo ad ognuna di esse un etichetta, corrispondente ad una categoria logico-interpretativa, sufficientemente precisa da permetterne una prima identificazione, ma abbastanza generica da consentire un iniziale sforzo di classificazione in base alla tipologia di problematica evidenziata e al possibile ambito di intervento ; 4. con la quarta fase le etichette assegnate a ciascuna segnalazione sono state aggregate con l obiettivo di arrivare alla definizione di una decina di macro-categorie capaci di sintetizzare e schematizzare efficacemente le osservazioni giunte dal territorio (in alcuni casi le osservazioni non erano riconducibili alle categorie e non sono state inserite in alcuna categoria). 5. la quinta e ultima fase si è concretizzata nel processo di individuazione delle indicazioni strategiche ed operative sugli interventi da attuare, ovvero nella lettura dei risultati dell analisi SWOT alla luce delle opportunità offerte dai Regolamenti comunitari. Le seguenti 11 categorie scaturite dal processo svolto sono state reputate in grado di sintetizzare efficacemente la complessa varietà di informazioni raccolte: 1. Struttura delle imprese 2. Pari opportunità 3. Economie di rete e centri di eccellenza/competenza 4. Disponibilità di aree industriali 5. Politiche e azioni per l innovazione: a. coordinamento e sostegno all innovazione; b. investimenti privati in R&S; c. certificazione ambientale e di qualità; d. tecnologie ambientali. 6. Composizione settoriale del tessuto economico 7. Ambiente ed energia 8. Infrastrutture di trasporto e collegamenti viari 9. Patrimonio naturale 10. Patrimonio culturale 11. ICT Secondo le indicazioni del programma, tali categorie sono state create con l intento di costituire un utile punto di partenza e di riflessione sia per capire le esigenze e le preoccupazioni emerse dal territorio, sia per individuare e definire i possibili interventi da attuare nell ambito del processo di definizione delle strategie relative all utilizzo delle risorse del FESR per il periodo Alcune indicazioni non sono state classificate all interno di nessuna delle categorie, ma, alla luce della loro rilevanza per il sistema socio-economico locale, sono state inserite nella tabella come punti di riflessione a se stanti. 14

17 I risultati sono stati sintetizzati in 3 matrici complessive. Le matrici sono state sottoposte al confronto collettivo dei soggetti consultati in un apposito seminario al quale ha partecipato anche il valutatore. Tale seminario ha consentito di condividere i risultati dell analisi, e di trarre le opportune indicazioni in merito alle scelte strategiche riguardanti la scelta degli obiettivi del programma e degli interventi da attuare. La partecipazione è stata allargata anche alle strutture dell Amministrazione provinciale che per i temi trattati (possibili ambiti di intervento del FESR) potevano fornire ulteriori spunti di rilfessione. Di seguito si riportano le matrici scaturite dal processo di analisi. 15

18 Tabella 1. 1 Analisi SWOT per l ambito innovazione ed economia della conoscenza Punti di forza Punti di debolezza (5) Politiche per l'innovazione: (5a) sostegno pubblico alle PMI e alle GI; (5a) alta percentuale di contribuzione finanziaria da parte della PA, che contribuisce allo sviluppo dell innovazione; (5a) nuova legge sull innovazione all esame della Giunta Provinciale. (3) Economie di rete e centri di eccellenza/competenza: creazione di centri per l'innovazione (BIC e TIS). recente creazione dell'università. (6) Composizione settoriale del tessuto economico: presenza di un distretto della melicoltura e dei settori delle costruzioni in legno, della costruzione e pianificazione funivie e del turismo. (7) Ambiente ed energia: "Casa Clima" come best practice nel campo del risparmio energetico, grazie ad una ottimizzazione della costruzione delle case. ( ) Contesto economico ed ambientale favorevole all insediamento di imprese dall esterno (ottima immagine verso l esterno) ( ) Impianti di risalita moderni Opportunità (5) Politiche per l'innovazione: incentivi ad aziende che innovano; (5d) esportazione di prodotti eco-compatibili. (3) Economie di rete e centri di eccellenza/ competenza: potenziare università e istituti di ricerca, clusters; potenziare le azioni di marketing attraverso la cooperazione. (5) Politiche per l'innovazione / (3) Economie di rete e centri di eccellenza/ competenza concertazione dell aumento della competitività e produttività delle imprese a favore di un benessere diffuso; (1) Struttura delle imprese: aumento della innovazione organizzativa; (2) Pari opportunità: il collegamento culturale con i Paesi del Nord ha sviluppato la sensibilità verso i temi della parità. ( ) Diffusione fuori provincia delle esperienze locali nel trasporto di superficie e impianti di risalita (5) Politiche per l'innovazione: (5a/5b) scarsi investimenti da parte del pubblico e dei privati in R&S. (7) Ambiente ed energia: politica energetica e finanziaria (capitale di rischio); (3) Economie di rete e centri di eccellenza/competenza: poca innovazione attraverso enti bilaterali o accordi concertativi; poche iniziative di formazione cluster e rete (sia di imprese, che di centri di competenza); scarsa cooperazione tra le imprese. (1) Struttura delle imprese: dimensione media aziendale troppo ridotta; immobilismo, scarsa flessibilità e poca "apertura" di molti piccoli imprenditori; piccola dimensione delle aziende locali con difficoltà conseguente ad effettuare ricerca ed innovazione. (6) Composizione settoriale del tessuto economico: eccessiva presenza nel tessuto economico di settori con basso tasso di produttività (agricoltura, tessile, legno, alberghi ). (2) Pari opportunità: poche misure a favore delle p.o. fra uomo e donna; assenza di centri specifici per la donna. (4) Disponibilità di aree industriali: penuria e prezzi altissimi per aree produttive. Minacce (5) Politiche per l'innovazione: se non vengono promossi i settori più innovativi si riduce la produttività complessiva del sistema Alto Adige; il sistema delle sovvenzioni pubbliche viene vissuto e visto come perenne; delocalizzazione dell attività di ricerca e della produzione; importazione di innovazione, poco export di innovazione. (2) Pari opportunità: resistenze culturali alla parità (es. in famiglia, al lavoro, etc.). (4) Disponibilità di aree industriali: superfici che limitano l espansione aziendale. (1) Struttura delle imprese: scarsa propensione al rischio e alla nascita di nuovi imprenditori. 16

19 Tabella 1. 2 Analisi SWOT per l ambito ambiente e prevenzione dei rischi Punti di forza Punti di debolezza (9) Patrimonio naturale: presenza di ambiente incontaminato e patrimonio artistico cospicuo (centri storici, conventi, castelli ); qualità della vita, dell'aria e dell'acqua; attenzione alla tutela paesaggistico/ambientale, in particolare attraverso la conservazione del paesaggio rurale e la cura del verde pubblico. (10) Patrimonio culturale: presenza di ambiente incontaminato e patrimonio artistico cospicuo (centri storici, conventi, castelli ). (3) Economie di rete e centri di eccellenza/competenza: Fiera di Bolzano con manifestazioni focalizzate sul tema ambiente. (7) Ambiente ed energia: "Casa clima": alto risparmio energetico delle case; alto tasso di energia rinnovabile (centrali elettriche). (8) Infrastrutture di trasporto e collegamenti viari: ottima politica dei trasporti con particolare sensibilità verso i mezzi meno inquinanti. ( ) Elevata sensibilità tra i cittadini Opportunità (5) Politiche per l'innovazione: sviluppare modelli che conciliano ambiente ed economia; (5c) incentivazione alla certificazione di qualità, ambientale e sociale; progetti sperimentali; ricorso ad indagini di livello. (7) Ambiente ed energia: esportare soluzioni di prevenzione ambiente innovative (vedesi CasaClima); ulteriore sfruttamento delle energie rinnovabili (sole, vento). (8) Infrastrutture di trasporto e collegamenti viari: inquinamento da traffico sulla direttrice nordsud; traffico individuale e di merci su gomma elevatissimo; traffico eccessivo crea inquinamento; viabilità e problema delle polveri sottili. (6) Composizione settoriale del tessuto economico: settori ad alto impatto rischi (p.e. costruzioni). (4) Disponibilità di aree industriali: carenza (ed eccessivo costo) di aree per insediamenti produttivi e di stoccaggio. ( ) Inceneritori troppo vicini ai centri abitati Minacce (9) Patrimonio naturale: peggioramento della qualità dell'aria; sfruttamento irreversibile delle risorse paesaggistico/ambientali (es. disboscamento, eccessiva edificazione) orografia del territorio: pericolo di catastrofi naturali (smottamenti) (8) Infrastrutture di trasporto e collegamenti viari: aumento del traffico. (5) Politiche per l innovazione / (7) Ambiente ed energia: mancanza di una politica di sviluppo delle fonti energetiche alternative. ( ) Svuotamento dei centri storici per colpa di grande distribuzione 17

20 Tabella 1. 3 Analisi SWOT per l ambito trasporti e telecomunicazioni Punti di forza Punti di debolezza (8) Infrastrutture di trasporto e collegamenti viari: capacità operativi dei gestori; ottimo coordinamento del TPL tra pubblico e privato (p.e. carta valore provinciale). (11) ICT: capacità operativi dei gestori; agenzia propria per le telecomunicazioni tecnologicamente avanzate e con alta copertura; pubblica amministrazione avanzata tecnologicamente (es. efficiente rete civica internet). (2) Pari opportunità: iniziative a favore del trasporto delle donne in sicurezza (es. taxi rosa). Opportunità (11) ICT: migliorare le condizioni di vita e dell ambiente utilizzando l informatica ed il trasporto pubblico; estendere le "autostrade virtuali" (banda larga) in tempo breve favorendo lo sviluppo economico nelle valli; miglioramento informatizzazione. (8) Infrastrutture di trasporto e collegamenti viari: migliorare le condizioni di vita e dell ambiente utilizzando l informatica ed il trasporto pubblico; per il trasporto merci creare sinergie tra ferrovie e trasporto su strada. facilità di collegamento delle aziende verso il Nord ed il Sud. ( ) Riduzione dell impatto ambientale della mobilità attraverso gestione intelligente del traffico individuale e creazione di nuove competenze professionali (mobility management, logistica). (8) Infrastrutture di trasporto e collegamenti viari: infrastrutture stradali, di rete ferroviaria locali e trasmissione dati non adatte o insufficienti; debolezza del trasporto ferroviario merci; difficoltà delle aziende operanti nelle valli a raggiungere i mercati di sbocco; debolezza del trasporto pubblico in periferia e extraurbano (es. scarsezza dei collegamenti, ritardi). (11) ICT: debole recepimento innovazioni ICT; eterogeneità dei servizi di telecomunicazione in alcune zone; orografia del territorio: insufficiente copertura delle linee telefoniche mobili (cellulari) e della banda larga (ADSL); infrastrutture stradali, di rete ferroviaria locali e trasmissione dati non adatte o insufficienti; poca propensione di alcuni segmenti all uso dei supporti informatici. ( ) Eccessiva presenza di società pubbliche provinciali nei settori energia e telecomunicazione, informatica e gestione degli impianti ecologici. Minacce (9) Patrimonio naturale: orografia del territorio: pericolo di catastrofi naturali (smottamenti); territorio caratterizzato da strette valli. (2) Pari opportunità: Tradizionale minore mobilità e possibilità di trasferimenti della donna; la donna spesso trattata come oggetto dai mass media. ( ) Frazionamento interventi. 18

21 Le matrici riportate sono, dunque, l esito del processo di analisi e di successivo confronto aperto con i soggetti consultati. Con riferimento al primo Ambito di intervento previsto dal Regolamento FESR per le regioni competitività, che riguarda l innovazione e l economia della conoscenza, il quadro della provincia di Bolzano presenta una situazione di generale debolezza del sistema locale dal punto di vista degli investimenti complessivi (pubblici e privati) in R&S. I principali punti di forza sono, invece, ricollegabili all intervento del soggetto pubblico: nel campo delle politiche per l innovazione, attraverso un sostegno finanziario diretto alle imprese (sebbene sia ritenuto, da alcuni, ancora troppo limitato), e in quello legislativo, con la predisposizione di una nuova legge sull innovazione. La piccola dimensione media delle imprese è percepita come un vincolo alla crescita del sistema economico, cui concorrono anche una ridotta flessibilità ed una scarsa apertura verso nuove esperienze. A questo si associa la presenza di un tessuto economico-produttivo contraddistinto dalla presenza di settori tradizionali, ma, al contempo, fortemente caratterizzanti per il sistema locale (agricoltura, legno, turismo, ect ). Pour permanendo la necessità di far crescere i settori maggiormente innovativi, per l importanza che rivestono nel mantenimento di un equilibrio economico e territoriale (alcuni settori tradizionali trovano sviluppo nelle aree decentrate e marginali), i settori tradizionali andrebbero valorizzati, innovati, in modo da divenire il biglietto da visita della provincia: l obiettivo deve essere quello di generare buone pratiche ed eccellenze, che sia possibile esportare all esterno. In quest ottica, le ricadute sulla strategia possono riguardare un complessivo potenziamento delle reti e dei cluster, della cooperazione tra imprese in una visione di sistema territoriale complessivo, di consolidamento e potenziamento delle specificità economiche e produttive, in modo che possano trasformarsi, rapidamente, in eccellenze. Interessante è la presenza, sul territorio, di due importanti good practices: il TIS (Techno Innovation Südtirol/Alto Adige), al cui interno si sviluppano centri di competenza e di ricerca in specifici cluster di settore, e il progetto CasaClima, che prevede lo sviluppo di tecniche costruttive in grado di garantire elevati risparmi energetici. Entrambe le esperienze hanno ampi margini per incrementare le ricadute dal punto di vista del trasferimento tecnologico e della creazione di reti di collaborazione nazionale e internazionale nel campo dell innovazione. Continua ad essere percepito come problema quello della disponibilità di aree da destinare a siti industriali. Sono opportunità da sfruttare il clima favorevole che esiste tra operatori economici, la disponibilità di risorse pubbliche e la presenza di centri di ricerca che possono essere ulteriormente valorizzati, mentre costituiscono delle minacce il mantenimento dei livelli attuali di investimenti e di attività di R&S ed il rischio di delocalizzazione della ricerca, con la conseguente necessità di importare innovazione, piuttosto che esportarla. 19

22 La tematica della convivenza tra attività economiche e ambiente emerge in tutta la sua importanza nell opinione dei soggetti locali coinvolti nell analisi, e risulta fondamentale ai fini di un migliore equilibrio del sistema locale della provincia di Bolzano. Da un lato il territorio è percepito come una ricchezza preziosa per l economia locale, dall altro il rapporto tra quest ultimo e le attività quotidianamente svolte dall uomo presenta ancora numerosi punti di frizione, che riguardano: un problema complessivo di qualità dell aria e dell acqua, legato alle attività produttive presenti sul territorio ed alla presenza antropica concentrata in alcune aree; lo sviluppo dell edilizia e la necessità di nuovi modelli abitativi, che sappiano creare e diffondere una nuova edilizia attenta non solo alle ricadute di tipo paesaggistico, ma anche a quelle, ben più complesse, connesse al consumo energetico e all utilizzo di fonti di energia rinnovabili (in questo senso, CasaClima si conferma un progetto a forte valenza strategica per l intero territorio); il problema legato all inquinamento generato dagli intensi flussi di traffico sulla direttrice Nord-Sud (asse del Brennero); la presenza di attività economiche tradizionali ad alto impatto di rischio sull ambiente, come, ad esempio, il settore delle costruzioni, che possono condurre ad un incremento dei rischi legati al dissesto idro-geologico del territorio; la mancanza di aree attrezzate per attività industriali, che porta all utilizzo di aree non idonee ove le attività produttive risultano maggiormente impattanti sull ambiente. Le indicazioni raccolte evidenziano una diffusa attenzione degli stakeholders a queste tematiche e indicano la necessità di attuare politiche più efficaci ed incisive volte a diminuire l impatto delle attività economiche e produttive sull ambiente, dal punto di vista paesaggistico, energetico e dell inquinamento atmosferico. Lo scenario relativo alle infrastrutture di telecomunicazione descritto dagli attori locali evidenzia un problema complessivo di copertura eterogenea del territorio, poiché ai buoni livelli di copertura nelle aree urbane e sulle grandi direttrici di comunicazione tra Nord e Sud, si contrappone una situazione di debolezza nelle aree maggiormente periferiche. Evidentemente il problema è direttamente conseguente alle difficoltà oggettive che un territorio montano, come quello dell Alto Adige, presenta in termini di barriere orografiche e di impatto ambientale. Con riferimento ai servizi di telecomunicazione, la Pubblica Amministrazione è percepita come il soggetto più moderno, dotato degli strumenti più avanzati, mentre le ICT sembrano caratterizzate, ancora oggi, da un ridotto tasso di penetrazione presso le imprese locali. Le indicazioni emerse con riferimento alle infrastrutture di trasporto evidenziano una situazione positiva rispetto alle grandi vie di comunicazione tra Nord e Sud, ma un certo sottodimensionamento della rete locale, extra-urbana (non percepita, tuttavia, come un limite insormontabile), anche qui a causa della complicata conformazione orografica del territorio. Più problematica è la scarsa integrazione tra trasporto su strada e su rotaia e lo scarso utilizzo di quest ultimo. Da un punto di vista di dinamiche sociali, emerge il problema della minore mobilità della donna rispetto all uomo. 20

23 Le osservazioni portano a considerare attentamente la necessità di incrementare l efficacia e la diffusione territoriale di entrambe le reti, con l obiettivo di migliorare le condizioni di vita della popolazione, l operatività delle imprese operanti sul territorio e, più in generale, il rapporto, già complesso, tra le attività antropiche ed il territorio. Dal punto di vista sociale, si rileva una forte attenzione al tema della parità tra uomo e donna, relativamente al quale viene sottolineata la necessità di potenziare le azioni volte ad incrementare la possibilità, per la donna, di divenire sempre più protagonista delle dinamiche economiche e sociali. Il valutatore ritiene particolarmente interessante l approccio innovativo utilizzato per svolgere l analisi SWOT e garantire, parallelamente, un coinvolgimento attivo del partenariato. Ciò ha consentito di ottenere risultati interessanti e di significativa utilità per il processo di programmazione, poiché le indicazioni ricevute rispecchiano la vision che i diversi operatori hanno del sistema socioeconomico locale e di quelle che sono le driving forces della provincia altoatesina. 1.3 Verifica della rispondenza della strategia ai bisogni. Dall incrocio dell analisi di contesto socioeconomico (cfr. Appendice al rapporto) con i risultati dell analisi SWOT, è possibile verificare la rispondenza della strategia proposta dal programma ai bisogni della provincia altoatesina. La verifica sarà svolta con riferimento alla scelta dell obiettivo globale del programma e, successivamente, degli obiettivi specifici ed operativi di ciascun asse, includendo quindi il livello maggiormente operativo. L obiettivo globale del programma L obiettivo globale del programma è quello di rafforzare il peculiare modello di sviluppo della Provincia autonoma di Bolzano, basato sulla interdipendenza dei settori, sulla capacità di innovare e sulla priorità attribuita agli interessi ambientali rispetto a quelli di carattere prettamente economico. Nell obiettivo si riconosce che l Alto Adige propone un modello di sviluppo del tutto originale, con tratti caratteristici che si vogliono mantenere. L originalità del modello altoatesino emerge solamente in modo marginale dai dati statistici, che descrivono una provincia ricca (tra le prime dieci in europa), con livelli di attività molto elevati, anche femminili, e con una distribuzione delle attività produttive tra settori che, con l eccezione delle attività collegate al turismo (tra tutte il settore alberghi e ristorazione ) risulta piuttosto equilibrata. 21

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