SERVIZIO DI BIOFISICA CLINICA POLICLINICO DELL'UNIVERSITA' DI CATANIA

Transcript

1 STUDI SCIENTIFICI STUDI SCIENTIFICI SULLA TERAPIA BICOM In oltre venti anni di attività l Institut fur Regulative Medizin ha raccolto un enorme quantità di documentazione sui successi ottenuti dall apparecchio BICOM nei campi applicativi più diversi. Centinaia di migliaia di pazienti guariti costituiscono la prova migliore dell efficacia del trattamento stesso. Vi è tutta una serie di pubblicazioni scientifiche che testimoniano dell efficacia della terapia di biorisonanza. L Institut fur Regulative Medizin ha prodotto, nel campo della terapia di biorisonanza, lavori scientifici a riprova dell efficacia della terapia stessa. Attualmente gli studi scientifici più importanti sulla terapia di biorisonanza BICOM, tutti raccolti in un unico volume sono in lingua tedesca Una sintesi introduttiva, che è una spiegazione e motivazione su base scientifica della modalità di funzionamento della terapia di biorisonanza, unisce le singole ricerche tra di loro. Vi è altresì un volume contenente otto studi disponibili in lingua inglese che si occupano tra l'altro di: - modulazione in vitro dell attività di fagocitosi - studi in vivo dal regno animale - influsso della terapia di risonanza BICOM sulla dinamica strutturale della sieroalbumina (HSA) di pazienti con cancro al seno - terapia di risonanza BICOM nella sindrome di spossatezza degli sportivi in confronto ad altri trattamenti tradizionali - studi sulla traduzione di informazione di acido acetico con l ausilio dell apparecchio BICOM,rappresentato dall alterazione del fattore ph Attualmente gli studi scientifici disponibili in lingua italiana, sono: - Trasmissione di informazioni molecolari mediante apparecchio di Biorisonanza - Terapia antiallergica biofisica (di seguito una breve sintesi) - Diagnosi e terapie allergologiche con la tecnologia biofisica (di seguito una breve sintesi) SERVIZIO DI BIOFISICA CLINICA POLICLINICO DELL'UNIVERSITA' DI CATANIA Dipartimento di Scienze Fisiologiche Cattedra di Biofisica Prof. Edilio Giannazzo V.le A.Doria, 6 (Cittadella Universitaria) CATANIA Negli ultimi tre anni l'équipe della Cattedra di Biofisica dell'università di Catania, in collaborazione con ricercatori di altri Istituti dello stesso Ateneo, ha programmato una linea di ricerca che, utilizzando tecnologie biofisiche basate sull'interazione dei sistemi viventi con onde elettromagnetiche di debole intensità, si è proposta di dimostrare sperimentalmente la validità di alcune metodiche diagnostiche e terapeutiche inquadrabili nell ambito della Medicina non Convenzionale. Si tratta di tecniche non invasive, prive di effetti collaterali e controindicazioni e con alta compliance, basate sulle nuove teorie biofisiche dei sistemi informazionali e cibernetici, dell elettrodinamica quantistica e della biorisonanza, che tengono in considerazione il fatto che i fenomeni fisiopatologici possano essere regolati a monte da specifiche performance di onde elettromagnetiche che le cellule sono in grado di decodificare. Nonostante lo scetticismo iniziale, giustificato anche dalle scarse conoscenze scientifiche in questo ambito, abbiamo ritenuto importante approfondire queste realtà, visto il sempre maggiore interesse e l ampia diffusione (più di 9 milioni gli italiani si curano con le terapie non convenzionali, e più di medici le utilizzano, affiancandole o meno alla medicina ufficiale). D altra parte, nuove proposte legislative consentono espressamente alle strutture cliniche pubbliche ed a quelle universitarie di promuovere attività di ricerca sanitaria nel campo degli indirizzi metodologici, clinici e terapeutici non convenzionali, anche al fine del riconoscimento e dell'equiparazione di nuove discipline alle terapie e alle medicine non convenzionali. Pertanto, dopo aver sottoscritto una collaborazione scientifica annuale di ricerca tra la Cattedra di Biofisica Clinica e quella di Chirurgia Oncologica, il cui titolare è il Prof. Amodeo, il nostro gruppo di ricerca sta svolgendo la propria attività di Biofisica Clinica presso l'azienda Policlinico.

2 Si fa presente inoltre che in diverse regioni d Italia stanno sorgendo Servizi di Medicina non Convenzionale in ambito ospedaliero e/o universitario. Piemonte, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lombardia e Sicilia beneficiano già di tali Servizi specialistici in Omeopatia, Agopuntura, Fitoterapia, Medicina Ortomolecolare, Kinesiologia, Fitoterapia, Omotossicologia, e diverse Università italiane hanno programmato ricerche teoriche e cliniche per verificare la validità della Medicina Energetica. A Roma è stato recentemente istituito un servizio di Biofisica Clinica che si occupa di Elettroagopuntura secondo Voll (EAV) e di Farmacoelettrodinamica, afferente alla Cattedra di Medicina del Mare dell'università La Sapienza, con il quale questo gruppo di ricerca ha iniziato una collaborazione scientifica. Riguardo la nostra sperimentazione, una prima fase della ricerca si è incentrata sulle tecniche di kinesiologia applicata, una metodologia diagnostica basata sulla valutazione delle variazioni del tono muscolare tramite cui si può valutare il trait energetico globale del soggetto e la presenza di ipersensibilità o intolleranze di varia natura. In un successivo protocollo sperimentale è stato impiegato il Bicom che consente di effettuare sia il test diagnostico di EAV che la terapia di Biorisonanza. I risultati ottenuti con i test diagnostici di EAV sono stati confrontati con quelli dei Prick test, ed è stata trovata una corrispondenza del 76% tra le due metodiche. Nella tabella seguente sono stati sintetizzati i risultatati tenendo conto delle condizioni di concordanza nelle positività e discordanza nelle positività. TIPOLOGIA PRICK EAV % Concordanze totale Prick-EAP su 216 casi 75,9 % Concordanza nelle positività Acari ,1 Graminacee Olivo ,4 Parietaria ,1 Totale ,2 Positività relativa con le due metodiche Nelle discordanze (52) (15) 26,9 % (38) 73,1 % In tutti i trattamenti (216) (109) 50,4 % (131) 60,6 % I risultati sopra riportati hanno avuto un ulteriore validazione nei dati preliminari di una ricerca programmata con il Prof. F. Bonina, Ordinario di Tecnologia, Socioeconomica e Legislazione Farmaceutiche e Docente di Chimica dei Prodotti Cosmetici del Dip. di Scienze Farmaceutiche tramite il confronto dei dati ottenuti con l'eav e con il Patch test eseguito con sostanze base nella preparazione di prodotti cosmetici. I dati permettono di valutare, rispetto alle prove totali in numero di 240, i seguenti valori percentuali di concordanza e di non concordanza per i singoli test: TABELLA RIASSUNTIVA

3 CONCORDANTI NON CONC. PARCH NON CONC. EAV DATI % 88,57 4,29 6,43 Il trattamento terapeutico ha prodotto un miglioramento sintomatologico notevole che ha consentito l'eliminazione della terapia farmacologica tradizionale nel 90% dei soggetti. I risultati diagnostici e terapeutici possono essere sintetizzati come segue: Totale pazienti 212 Solo Test EAV 52 Sotto terapia 44 Interruzione terapia 38 Migliorati 76 Stazionari 2 Vista la significatività dei risultati, sia in campo diagnostico che terapeutico, sono state programmate ulteriori sperimentazioni. E stata messa a punto una nuova ricerca in medicina dello sport, al fine di migliorare le prestazioni atletiche tramite l ottimizzazione della dieta dopo l individuazione di eventuali intolleranze alimentari. Inoltre è in atto un protocollo sperimentale che prevede l analisi degli effetti dei campi elettromagnetici ultradeboli su singole cellule in vitro (farmaco-elettrodinamica). Nell'ambito della sperimentazione di biofisica clinica, il gruppo di ricerca si è anche interessato di verificare l'effetto sinergico della terapia di biorisonanza con i rimedi omeopatici complessi, omotossicologici, spagirici, la floriterapia e la fitoterapia, secondo i principi della Medicina Olistica. L'associazione e l'integrazione delle varie metodiche terapeutiche ha prodotto notevoli benefici clinici nei soggetti, ottimizzando in tal modo i percorsi terapeutici. E infine da tenere in considerazione il fatto che la Medicina non Convenzionale può essere utilizzata in ogni ambito clinico, in associazione o meno alle terapie convenzionali, in base alla condizione clinica del soggetto. Per tale motivo, attualmente i progetti di ricerca sono rivolti a diverse patologie, quali allergie (rino-congiuntiviti, asma, dermatiti), colon irritabile (intolleranze alimentari), obesità, cefalee, malattie reumatiche, patologie osteo-articolari, disturbi del sonno, disturbi dell'umore, stress psico-fisico e nutrizione biologica. Fino ad oggi sono stati trattati circa 200 pazienti, con buoni risultati terapeutici, e attualmente afferiscono al nostro servizio circa 45 soggetti. (con certificazione di Consenso Assenso). STUDIO DEL DOTT. SCHUMACHER Successi terapeutici (in %) 6 mesi dopo la fine della terapia Il dott. Schumacher, pediatra di Innsbruck, era cosi entusiasta dei risultati ottenuti con il BICOM nel suo ambulatorio, che ha effettuato uno studio su 200 casi di pazienti con gravi patologie allergiche e neurodermati l allergene è tollerato in modo duraturo e senza reazioni sintomi dell allergia sono ancora riconoscibili ma diventano, col tempo, sempre meno evidenti non si intravede alcun successo terapeutico oppure, dopo un miglioramento iniziale, l allergia è ricomparsa; ciò nonostante si constatano durante la terapia (fase terapeutica), in questo gruppo, errori di carenza nel frattempo non v è stato alcun nuovo contatto con l allergene.

4 Tecnologie Biofisiche e Omeopatia prof. Edilio Giannazzo Associato di Fisiologia Umana - Università di Catania Da alcuni anni la Cattedra di Biofisica si occupa, dal punto di vista sperimentale e clinico, di Biorisonanza, metodica basata sull'interazione delle onde elettromagnetiche con le strutture biologiche. Sugli stessi presupposti biofisici si fondano le basi teoriche dell'omeopatia che prevede l'utilizzo di sostanze ultradiluite e dinamizzate. I fondamenti scientifici dell'omeopatia, quindi, vanno affrontati dal punto di vista fisico e non chimico per non incorrere in errori metodologici. Già da diversi anni si conoscono gli effetti delle interazioni delle onde elettromagnetiche, quali i raggi X e gli ultravioletti, con le strutture biologiche, si sa che gli atomi emettono quanti o fotoni mediante il passaggio di orbita dell'elettrone, che i legami molecolari sono instabili e che alla struttura molecolare si legano fenomeni elettromagnetici indagabili mediante l'analisi pettroscopica. La materia va reinterpretata alla luce della fisica quantistica come espressione di un campo d'onda. Essa materia è composta da strutture che interagiscono tra loro oltre che tramite forze chimicofisiche a corto raggio, tramite forze elettromagnetiche a lungo raggio. Gli studi scientifici sull'omeopatia si basano proprio su questi presupposti. Le ricerche più importanti concernono i biofotoni, la teoria dei domini coerenti e la teoria della memoria molecolare dell'acqua. I primi esperimenti, che risalgono agli inizi del secolo, concernevano l'emissione di onde elettromagnetiche deboli da parte di piante in condizioni particolari. Un gruppo di fisici italiani riuscì in seguito a dimostrare che i germi di cereali emettono una radiazione molto debole con una frequenza specifica. La radiazione cellulare ultradebole è stata oggetto di studio di molti studiosi tra cui F. Popp che ipotizzò che la radiazione ultradebole originasse prevalentemente nel DNA che può essere considerato come un'antenna trasmettente e ricevente e ciò potrebbe spiegare la comunicazione cellulare elettromagnetica a lunga distanza. Popp, inoltre, iniziò a indagare sulla possibile correlazione di questi concetti con l'attività dei rimedi omeopatici, ricercando quali fossero le modificazioni dell'emissione biofotonica dopo la somministrazione di un rimedio omeopatico. Dopo diversi esperimenti, Popp concluse che la somministrazione dftln rimedio omeopatico facesse aumentare l'emissione biofotonica da parte del sistema biologico investigato e; che, le alte diluizioni esaltassero questo effetto. con le alte diluizioni, però, i risultati degli esperimenti erano contrastanti, quindi iniziò a misurare il cosiddetto stato coerente del sistema. Scoprì così che più il sistema è complesso, più la risposta al rimedio è specifica ed individualizzata, secondo i principi della biorisonanza per cui un sistema che oscilla a una frequenza specifica risuonerà con le frequenze specifiche di quel rimedio. Anche noi abbiamo intrapreso una ricerca sull'interazione delle onde elettromagnetiche deboli emesse da alcune sostanze con cellule di tumore prostatico di uomo. Inizialmente si voleva indagare sul possibile effetto farmacoelettrodinamico dei farmaci antitumorali, cioè ponendo il farmaco non a diretto contatto ma sotto le cellule. Sono state allestite piastre di cellule a concentrazione decrescente: cellule controllo non trattate, cellule cui è stato aggiunto il farmaco antitumorale, cellule cui sotto la piastra è stato posto un contenitore con il farmaco diluito in mezzo di cultura per verificare l'eventuale effetto farmacoelettrodinamico. Dopo l'incubazione è stato effettuato il test dell'mtt (sali di tetrazolio) per verificare la vitalità delle cellule residue, mediante analisi di densitometria ottica. 1. I controlli e le cellule trattate con il farmaco secondo le metodiche tradizionali hanno dato i risultati attesi (netta diminuzione della vitalità cellulare, proporzionale alla quantità di cellule, dopo il trattamento con il farmaco antitumorale). 2. Le cellule trattate con il sistema farrmacoelettrodinamico hanno dato risultati apparentemente paradossali: si è verificato un incremento della vitalità!cellulare superiore ai controlli senza rapporto di proporzionalità rispetto al n. di cellule trattate. Ciò potrebbe essere dovuto alle all'informazione elettromagnetica del terreno di cultura che ha permesso una regolazione della frequenza di risonanza delle cellule stesse una loro riproduzione coerente. Visti i risultati dell'esperimento precedente, sono state allestite altre piastre sotto le quali è stato posto un contenitore contenente il terreno completo di cultura per verificare l' eventuale effetto farmacoelettrodinamico e sono stati confermati i risultati dell'esperimento precedente, cioè un aumento della vitalità cellulare non dovuto al farmaco ma al terreno di cultura. I dati presentati sono preliminari poichè la sperimentazione deve continuare il suo iter. Ritornando alle basi biofisiche dell'omeopatia, bisogna citare gli studi di Preparata che, nel suo importante testo "QED, coherence in matter", ha messo in evidenza I'interazione tra la struttura materiale e le onde elettromagnetiche. Preparata riesce a dimostrare teoricamente che, come la materia condensata, anche l'acqua è distribuita in due fasi: la fase incoerente, dove le molecole sono libere di muoversi tra grandi domini di coerenza, e la fase coerente, rappresentata proprio dai

5 domini di coerenza, dove le molecole sono legate tra loro da specifici fenomeni di risonanza dei campi elettromagnetici. Anche Frolich aveva evidenziato lo stesso concetto di coerenza nella materia, proponendo una visione delle biomolecole in chiave di dipoli elettrici organizzati in configurazioni coerenti che possono essere memorizzate dall'acqua. I domini coerenti sarebbero necessari per dare ordine al sistema. Secondo queste teorie la materia appare come un grande sistema quantistico macroscopico definito da una fase legata ai potenziali elettromagnetici prodotti dai domini di coerenza e influenzabile dall'esterno. Se l'energia apportata dall'esterno non è coerente si può causare disordine nel sistema, se è coerente il segnale può amplificarsi e l'ordine del sistema mantenersi o aumentare. Il rimedio omeopatico agirebbe apportando segnali coerenti all'organismo che funzionerebbero da guida dei processi cellulari. Al contrario, un segnale che disordina il sistema è alla base delle alterazioni patologiche. Popp, ad esempio, ipotizzò che il tessuto tu morale avesse un'emanazione elettromagnetica incoerente, segno del disordine comunicativo del sistema. Ultimamente, analizzando soluzioni diluite con metodiche di scattering laser e di microscopia elettronica a scansione, è stata dimostrata la formazione di aggregazioni a cluster delle molecole disciolte con dimensioni sempre maggiori proporzionalmente alla diluizione impiegata. Partendo da queste considerazioni si capisce come l'omeopatia possa essere considerata una terapia informazionale che fornisce al paziente le informazioni elettromagnetiche utili a resettare il sistema per riportarlo all'ordine originario. Il rimedio omeopatico modifica l'emissione elettromagnetica della cellula dando un segnale peculiare che dipende dallo spettro di emissione della sostanza utilizzata. Tutte le medicine energetiche sono basate sul concetto del riequilibrio. Un filone di ricerca molto importante, strettamente correlato ai precedenti, concerne la cosiddetta "memoria dell'acqua". Pare che l'acqua, organizzata in domini di coerenza in cui le molecole oscillano all'unisono, permetta di immagazzinare. le informazioni date da specifiche molecole che vengon in contatto con essa. Nel rimedio omeopatico sono memorizzate le frequenze elettromagnetiche del simillimum ed è proprio l'agitazione data dalla dinamizzazione che permette questo processo di memorizzazione. Riguardo la memoria dell'acqua uno degli esperimenti più famosi e che ha suscitato notevole scalpore nella comunità scientifica è quello di Benveniste che dimostrò che una diluizione di una certa specie molecolare determinasse in un recettore biologico una reazione simile a quella ottenuta con le macromolecole di partenza. Attualmente esistono diverse apparecchiature elettroniche sofisticate che permettono i trasferire all'acqua la frequenza elettromagnetica di una determinata sostanza. La nostra linea di ricerca si occupa di tecniche diagnostiche e terapeutiche basate proprio sui principi enunciati. La diagnosi di elettroagopuntura secondo Voll prevede la misurazione dei parametri elettrici cutanei (SEP) in peculiari circuiti elettrici corporei con decorso corrispondente ai meridiani di agopuntura. Viene utilizzata prevalentemente in campo allergologico e permette di eseguire i test dalla frequenza elettromagnetica, del allergene. La terapia di biorisonanza einformazionale delle strutture biologiche. Viene effettuata con sofisticate apparecchiature elettroniche che prelevano il segnale in ingresso dallo stesso paziente o da specifiche sostanze lo amplificano; lo analizzano,lo rielaborano e lo restituiscono al paziente come segnale di uscita. Tra paziente te ed apparecchio si stabilisce così un circuito cibernetico di regolazione.