Banda IR-C IR-B IR-A VISIBILE UV-A UV-B UV-C. λ (nm) ν (GHz) 300 0,

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Banda IR-C IR-B IR-A VISIBILE UV-A UV-B UV-C. λ (nm) 10 6 3000 3000 1400 1400 780 780 400 400 315 315 280 280 100. ν (GHz) 300 0,4 10 6 0."

Transcript

1 CORSO DI AGGIORNAMENTO Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali (ROA): applicazione del Titolo VIII-Capo V del D.Lgs. 81/8 Gli effetti e i danni sull uomo Radiazioni ottiche artificiali Tutte le radiazioni elettromagnetiche nella gamma di lunghezza d onda compresa tra 1 nm e 1 mm generate da sorgenti non naturali Lo spettro delle radiazioni si suddivide in radiazioni i i ultraviolette l tt radiazioni visibili radiazioni infrarosse dott. Luigi Roccatto Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro Possono essere emesse in modo coerente (laser) o non coerente (caratteristica legata alla fase dell onda durante la propagazione) Modena, aprile 1 Effetti biologici e danni alla salute Le ROA possono indurre effetti biologici che in alcuni casi possono portare ad un danno alla salute È importante comprendere la differenza tra i due effetti un EFFETTO BIOLOGICO si verifica quando l'esposizione provoca qualche variazione fisiologica in un sistema o organo un DANNO ALLA SALUTE si verifica quando l effetto biologico è al di fuori dell intervallo in cui l'organismo può normalmente compensarlo, e ciò porta a qualche condizione di detrimento della salute Effetti biologici e danni alla salute Le radiazioni ottiche naturali sono esplicitamente escluse dall applicazione del Titolo VIII-Capo V del D.Lgs. 81/8 La RADIAZIONE SOLARE è stata classificata dallo IARC (International ti Agency for Research on Cancer) come cancerogeno di Gruppo 1 Effetti biologici e danni alla salute I meccanismi degli effetti biologici e dei conseguenti effetti dannosi sulla salute sono determinati dalla diversa lunghezza d onda (λ) e del conseguente livello energetico delle radiazioni ottiche (E = h x ν) Il presente capo stabilisce le prescrizioni minime di protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e sicurezza che possono derivare dall esposizione alle ROA durante il lavoro con particolare riguardo ai rischi dovuti agli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute (art. 13 D.Lgs. 81/8) Banda IR-C IR-B IR-A VISIBILE UV-A UV-B UV-C λ (nm) ν (GHz) 3, ,75 1 6, E(eV) ~ 1-3 1,6 1,6 3,3 3,3 1 C = λ x ν C = 3,x1 8 m/sec (velocità della luce nel vuoto ) E = h x ν E = energia del quanto di luce h = 6, joule/sec (costante di Planck) 1

2 FREQUENZE OTTICHE e loro λ (lunghezza d onda) (1 nm 1 mm) Radiazioni Ultraviolette (UV) (1-38 nm) UVC (1-8 nm) UVB (8-315 nm) UVC ( nm) La Radiazione Ottica, come tutte le onde elettromagnetiche, viene sia trasmessa che riflessa quando incontra un corpo materiale La radiazione trasmessa sarà quella che verrà assorbita dalla materia biologica La Radiazione Ottica ha una LIMITATA CAPACITÀ DI PENETRAZIONE Radiazioni Visibili (Vis.) Radiazioni infrarosse (IR) Radiazioni termiche (78 nm 1 mm) (38-78 nm) IRA (78-14 nm) IRB (14-3 nm) IRC (3 nm 1 mm) L assorbimento di energia e i conseguenti effetti sono allora limitati a FREQUENZE OTTICHE (1 nm 1 mm) RADIAZIONE OTTICA OCCHIO CUTE Effetti biologici della radiazione ottica VISIBILE fotocheratocongiuntivite (UVB-UVC) cataratta fotochimica (UVB) fotoretinite (in particolare da luce blu, nm) ustioni corneali (IRC-IRB) cataratta termica (IRB-IRA) danno termico retinico (IRA) eritema (UVB-UVC) sensibilizzazione (UVA-UVB) fotoinvecchiamento (UVC-UVB-UVA) cancerogenesi (UVB-UVA) fotodermatosi vasodilatazione eritema ustioni Effetti biologici della radiazione ottica Lesione termica I meccanismi che producono una lesione termica hanno bisogno di grandi quantità di energia radiante (dose) assorbita dai tessuti in tempi brevi La lesione termica è proporzionale all energia totale depositata e alla velocità con cui avviene la deposizione (rateo di dose) (rateo di dose) La gravità della lesione è funzione della capacità del tessuto di dissipare il calore (vascolarizzazione e idratazione del tessuto) Esposizioni anche molto brevi (es. laser impulsati) possono causare cambiamenti di stato repentini di tipo esplosivo

3 Effetti biologici della radiazione ottica Lesione fotochimica In questo caso il meccanismo dipende dalla banda spettrale della radiazione: una reazione fotochimica avviene quando l energia del fotone è sufficiente a mutare la molecola colpita in altre molecole Provocano denaturazione e coagulazione delle proteine, frammentazione del nucleo Esiste una capacità di riparazione del danno intrinseca nelle strutture biologiche ma elevati flussi (dosi) possono contrastarne l efficacia e produrre comunque una lesione Lesione fotochimica Effetti biologici della radiazione ottica La lesione fotochimica è caratteristica di esposizioni a lunghezze d onda più corte come la LUCE BLU e gli ULTRAVIOLETTI Le lesioni fotochimiche, che rappresentano il risultato dell eccitazione delle molecole colpite, sono PUNTUALI e restano confinate alla zona irraggiata. Non si diffondono ai tessuti adiacenti come le lesioni termiche da IR Radiazioni UV < di 18 nm sono di scarso interesse biologico perché assorbite dall aria RADIAZIONE OTTICA (1-38 nm) VISIBILE (38-78 nm) (78 nm 1 mm) MECCANISMO DI AZIONE SULL OCCHIO Azione prevalentemente FOTOCHIMICA Azione essenzialmente FOTOCHIMICA MASSIMA EFFICACIA ALLA LUCE BLU E VIOLETTA (3-7 nm) Azione prevalentemente TERMICA Effetti biologici della radiazione ottica Assorbimento % della radiazione ottica da parte delle diverse strutture oculari EFFETTI DELLA RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA SULL UOMO RADIAZIONE OTTICA OCCHIO CUTE fotocheratocongiuntivite (UVB-UVC) cataratta fotochimica (UVB) eritema (UVB-UVC) sensibilizzazione (UVA-UVB) fotoinvecchiamento (UVC-UVB-UVA) cancerogenesi (UVB-UVA) UVA) VISIBILE fotoretinite (in particolare da luce blu, nm) ustioni corneali (IRC-IRB) cataratta termica (IRB-IRA) fotodermatosi Vasodilatazione Eritema danno termico retinico (IRA) Ustioni 3

4 ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE UV EFFETTI DETERMINISTICI EFFETTI STOCASTICI ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE UV Eritema Comparsa: alcune ore dopo l esposizione Latenza: inversamente proporzionale alla dose Esiste una SOGLIA per il fenomeno La gravità aumenta con l esposizione Non esiste una SOGLIA La PROBABILITA che l effetto si verifichi aumenta con l esposizione Eritema (-4 nm) Fotocheratite e Fotocongiuntivite (18-33 nm) Danni al cristallino (18-33 nm) Tumori cutanei (7 4 nm) Fotoelastosi ( 44 nm) ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE UV ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE UV ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE UV EFFETTI DELLA RADIAZIONE VISIBILE SULL UOMO RADIAZIONE OTTICA OCCHIO CUTE VISIBILE fotocheratocongiuntivite (UVB-UVC) cataratta fotochimica (UVB) fotoretinite (in particolare da luce blu, nm) ustioni corneali (IRC-IRB) cataratta termica (IRB-IRA) Eritema (UVB-UVC) sensibilizzazione (UVA-UVB) fotoinvecchiamento (UVC-UVB-UVA) cancerogenesi (UVB-UVA) fotodermatosi Vasodilatazione Eritema danno termico retinico (IRA) Ustioni 4

5 ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE VISIBILE ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE VISIBILE ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE VISIBILE ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE VISIBILE ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE VISIBILE Particolare attenzione merita il DANNO RETINICO di NATURA FOTOCHIMICA (rischio da luce blu ) in quanto indotto prevalentemente dalla radiazione visibile BLU, con massima efficacia tra i 44 e i 44 nm EFFETTI DELLA RADIAZIONI INFRAROSSE SULL UOMO RADIAZIONE OTTICA OCCHIO CUTE fotocheratocongiuntivite (UVB-UVC) cataratta fotochimica (UVB) Eritema (UVB-UVC) sensibilizzazione (UVA-UVB) fotoinvecchiamento (UVC-UVB-UVA) cancerogenesi (UVB-UVA) UVA) VISIBILE fotoretinite (in particolare da luce blu, nm) ustioni corneali (IRC-IRB) cataratta termica (IRB-IRA) fotodermatosi Vasodilatazione Eritema danno termico retinico (IRA) Ustioni 5

6 ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE INFRAROSSA ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE INFRAROSSA ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE INFRAROSSA SORVEGLIANZA SANITARIA insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell attività lavorativa (D.Lgs. 81/8 art. comma 1, lett m) D.Lgs. 81/8 TITOLO VIII Capo I Disposizioni generali art. 185 SORVEGLIANZA SANITARIA 1. La sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti agli agenti fisici viene svolta secondo i principi generali di cui all articolo 41, ed è effettuata dal medico competente nelle modalità e nei casi previsti ai rispettivi capi del presente titolo sulla base dei risultati della valutazione del rischio che gli sono trasmessi dal datore di lavoro per il tramite del servizio di prevenzione e protezione.. Nel caso in cui la sorveglianza sanitaria riveli in un lavoratore un alterazione apprezzabile dello stato di salute correlata ai rischi lavorativi il medico competente ne informa il lavoratore e, nel rispetto del segreto professionale, il datore di lavoro, che provvede a: a) sottoporre a revisione la valutazione dei rischi; b) sottoporre a revisione le misure predisposte per eliminare o ridurre i rischi; c) tenere conto del parere del medico competente nell attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre il rischio. CONTRAVVENTORE ART. SANZIONATORIO ARRESTO AMMENDA Datore di lavoro e dirigente 19, comma, lett. a) Da 6 mesi Da 4. euro ¼ 1. euro Medico competente, comma 1 Fino a 3 mesi Da 1.6 euro ¼ 4 euro D.Lgs. 81/8 TITOLO VIII - Capo V Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali art. 18 SORVEGLIANZA SANITARIA 1. La sorveglianza sanitaria viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicità inferiore decisa dal medico competente con particolare riguardo ai lavoratori particolarmente sensibili al rischio, tenuto conto dei risultati della valutazione dei rischi trasmessi dal datore di lavoro. La sorveglianza sanitaria è effettuata con l obiettivo di prevenire e scoprire tempestivamente effetti negativi per la salute, nonché prevenire effetti a lungo termine negativi per la salute e rischi di malattie croniche derivanti dall esposizione a radiazioni ottiche 6

7 D.Lgs. 81/8 TITOLO VIII - Capo V Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali art. 18 SORVEGLIANZA SANITARIA. Fermo restando il rispetto di quanto stabilito dall'articolo 18 e di quanto previsto al comma 1, sono tempestivamente sottoposti a controllo medico i lavoratori per i quali è stata rilevata un'esposizione superiore ai valori limite di cui all'articolo Laddove i valori limite sono superati, oppure sono identificati effetti nocivi sulla salute: a) il medico o altra persona debitamente qualificata comunica al lavoratore i risultati che lo riguardano. Il lavoratore riceve in particolare le informazioni e i pareri relativi al controllo sanitario cui dovrebbe sottoporsi dopo la fine dell'esposizione; b) il datore di lavoro è informato di tutti i dati significativi emersi dalla sorveglianza sanitaria tenendo conto del segreto professionale Quando è necessario attivare la sorveglianza sanitaria? Premesso che in ogni caso deve essere previsto un tempestivo controllo del Medico Competente ove si fosse riscontrata un esposizione superiore ai valori limite, in considerazione del fatto che la sorveglianza sanitaria di cui all art.18 del DLgs. 81/8 è effettuata con lo scopo di prevenire tutti gli effetti dannosi derivanti dall esposizione, appare logico attivare gli accertamenti sanitari preventivi e periodici certamente per quei lavoratori che, sulla base dei risultati della valutazione del rischio, debbano indossare DPI di protezione degli occhi o della pelle in quanto altrimenti potrebbero risultare esposti a livelli superiori ai valori limite di legge (nonostante siano state adottate tutte le necessarie misure tecniche di prevenzione, mezzi di protezione collettiva nonché misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro). 1/ Quando è necessario attivare la sorveglianza sanitaria? Con specifico riferimento alla radiazione ultravioletta e alla luce blu, possono essere messi in atto interventi mirati di sorveglianza sanitaria finalizzata alla prevenzione dei danni a lungo termine quando le esposizioni, anche se inferiori ai valori limite, si possono protrarre nel tempo (mesi, anni) (vedi Allegato 3). La sorveglianza sanitaria è di norma annuale. Per quanto riguarda i soggetti particolarmente sensibili, che potrebbero essere esposti ad un rischio significativo anche a valori inferiori ai limiti di legge, saranno individuate dal Medico Competente la periodicità dei controlli sanitari e le misure protettive specifiche da mettere in atto in relazione alla tipologia ed entità dell esposizione ed alle condizioni di suscettibilità individuale emerse dal controllo sanitario. / SORVEGLIANZA SANITARIA ACCURATA ANAMNESI ESAME OBIETTIVO EVENTUALI VISITE SPECIALISTICHE LASER Visita oculistica annuale * Visita dermatologica annuale ** Visita oculistica annuale * Visita dermatologica annuale ** Visita oculistica annuale * Visita dermatologica annuale ** *con valutazione acutezza visiva e biomicroscopia con lampada a fessura ** utile indagine fotografica ed esame alla luce di Wood (Tabella tratta da Linee Guida SIMLII per la sorveglianza sanitaria degli esposti a radiazioni non ionizzanti 3) Quali sono i soggetti particolarmente sensibili al rischio? Viene di seguito fornito un elenco, da ritenersi non esaustivo, di SOGGETTI PARTICOLARMENTE SENSIBILI (ove non diversamente specificato si intende a tutto lo spettro ottico): donne in gravidanza: per quanto disposto agli artt.8 e 183 del DLgs.81/8 nonché all art.11 del DLgs.151/1, in assenza di sicure informazioni reperibili nella letteratura scientifica, sarà cura del Medico Competente valutare l eventuale adozione di cautele specifiche. Particolare attenzione va riservata alla possibile azione sinergica di condizioni microclimatiche e IR: per esempio nel caso di lavoratrici operanti in prossimità di forni; minorenni: in assenza di sicure informazioni reperibili nella letteratura scientifica, sarà cura del Medico Competente valutare l eventuale adozione di cautele specifiche. Si ricorda comunque che la legislazione vieta di adibire gli adolescenti - ad eccezione dei casi derogati dalla competente Direzione Provinciale del Lavoro - alle lavorazioni, ai processi e ai lavori quali le lavorazioni nelle fonderie, la produzione dei metalli ferrosi e non ferrosi e loro leghe e la saldatura e taglio dei metalli con arco elettrico o con fiamma ossidrica o ossiacetilenica, che possono comportare esposizioni considerevoli a ROA; albini e individui di fototipo 1 per esposizione a radiazioni UV; i portatori di malattie del collagene (Sclerodermia e Lupus Eritematoso nelle sue varie forme, dermatomiosite, poliartrite nodosa, sindrome di Wegener, sindrome antifosfolipidi, ecc.) per esposizioni a radiazioni UV; 7

8 5.4 - Quali sono i soggetti particolarmente sensibili al rischio? i soggetti in trattamento cronico o ciclico con farmaci fotosensibilizzanti (quali ad esempio: antibiotici come le tetracicline ed i fluorochinolonici; antinfiammatori non steroidei come l ibuprofene ed il naprossene; diuretici come la furosemide; ipoglicemizzanti come la sulfonilurea; psoraleni; acido retinoico; acido aminolevulinico, neurolettici come le fenotiazine; antiaritmici come l amiodarone); vedasi Tabella 4.1; i soggetti affetti da alterazioni dell iride (colobomi, aniridie) e della pupilla (midriasi, pupilla tonica); i soggetti portatori di drusen (corpi colloidi) per esposizioni a luce blu; lavoratori che abbiano lesioni cutanee maligne o pre-maligne, per esposizioni a radiazioni UV; lavoratori affetti da patologie cutanee fotoindotte o fotoaggravate, per esposizioni a radiazioni UV e IR; lavoratori affetti da xeroderma pigmentosus, per esposizioni a radiazioni UV; soggetti epilettici per esposizioni a luce visibile di tipo intermittente, cioè tra i 15 e i 5 flash al secondo. Ai fini della sorveglianza sanitaria devono essere cautelativamente considerati particolarmente sensibili al danno retinico di natura fotochimica i lavoratori che hanno subito un impianto IOL (Intra Ocular Lens; cristallino artificiale ), in particolare se esposti a radiazioni tra 3 nm e 55 nm,. Maggiori approfondimenti al merito potranno essere desunti dalle informazioni reperibili nella letteratura medica specialistica. Intervallo delle lunghezze Agenti Incidenza Tipo di reazione d'onda efficaci Agenti fotosensibilizzanti dopo somministrazione locale Solfonammidi e prodotti chimici associati (schermi solari, sbiancanti ottici) Disinfettanti (composti di salicilanilide in saponi e deodoranti) Fenotiazine (creme, coloranti e insetticidi) Coloranti Catrame di carbone e derivati (composti fenolici) Oli essenziali (profumi e acque di colonia) Composti furocumarinici (psoraleni) Solfuro di cadmio (tatuaggi) Tabella 4.1: Agenti fotosensibilizzanti (da ICNIRP, 4). *n.d. = non disponibile n.d.* fototossica e fotoallergica 9-3 nm n.d. fototossica e fotoallergica 9-4 nm n.d. fototossica e fotoallergica 3 nm - Visibile n.d. Fototossica iperpigmentazione Visibile n.d. fototossica nm n.d. n.d. Fototossica iperpigmentazione Fototossica iperpigmentazione 9-38 nm 9-4 nm n.d. fototossica nm Intervallo delle lunghezze Agenti Incidenza Tipo di reazione d'onda efficaci Agenti fotosensibilizzanti dopo somministrazione orale o parenterale Amiodarone Alta fototossica 3-4 nm Diuretici a Media fotoallergica 3-4 nm base di tiazide Clorpromazina e fenotiazine Media fototossica e fotoallergica 3-4 nm associate Acido nalidixico Alta fototossica 3-36 nm FANS Bassa fototossica e fotoallergica nm Protriptilina Alta fototossica 9-3 nm Psoraleni Alta fototossica 3-38 nm Sulfamidici (batteriostatici Bassa fotoallergica nm e antidiabetici) Tetracicline (antibiotici) Media fototossica 35-4 nm Tabella 4.1: Agenti fotosensibilizzanti (da ICNIRP, 4). *n.d. = non disponibile Allegato 3 Approfondimenti sulla protezione dai rischi per la salute a lungo termine I valori limite di esposizione per le radiazioni incoerenti emesse da sorgenti artificiali, riportati nelle Tabelle dell'allegato XXXVII-Parte I, sono stati determinati dall ICNIRP sulla base degli effetti sulla salute, connessi ad esposizioni acute e croniche, per i quali è stato possibile determinare una soglia di induzione del danno. La limitazione delle esposizioni al di sotto delle soglie assicura pertanto che i lavoratori non subiscano i danni da esposizione acuta e quei danni da esposizione cronica per i quali sono state determinate soglie di insorgenza (per es.: danni sul cristallino da esposizione cronica a infrarossi cataratta dei vetrai-). Nel caso delle esposizioni alla radiazione ultravioletta, il rispetto dei VLE previene l insorgenza di effetti quali l eritema, la fotocheratite, la fotocongiuntivite e la cataratta da esposizione acuta, ma non previene totalmente il rischio di effetti a lungo termine indotti dall esposizione cronica quali la fotocancerogenesi cutanea, il fotoinvecchiamento cutaneo e i danni oculari da esposizione cronica, per i quali non sono state determinate soglie di induzione. Analogo discorso è valido per quanto riguarda il danno retinico di natura fotochimica, detto anche rischio da luce blu in quanto indotto prevalentemente dalla radiazione visibile blu (lunghezza d onda compresa tra circa 38 e 49 nm), con massima efficacia tra i 44 e i 44 nm. Tale danno, infatti, è prevenuto rispettando i VLE per quanto riguarda la possibile insorgenza di danni acuti, mentre il rispetto di questi stessi limiti non può, allo stato attuale delle conoscenze, prevenire in assoluto il danno retinico da esposizione cronica legato alla dose totale accumulata dal lavoratore durante lunghi periodi (anni, decine d'anni). Gli effetti a lungo termine delle ROA possono quindi, in linea di principio, p verificarsi anche se sono rispettati gli attuali limiti di esposizione, ricordando tuttavia che la limitazione delle esposizioni al di sotto delle soglie di induzione degli effetti acuti contribuisce a diminuire la dose che il lavoratore esposto accumula durante la sua vita lavorativa, e riduce la probabilità (per effetti stocastici quale la fotocancerogenesi cutanea) o la gravità (per effetti deterministici quale il fotoinvecchiamento cutaneo) degli effetti a lungo termine. Per quanto concerne gli effetti oculari da luce blu, vanno sottolineati alcuni aspetti che li differenziano sostanzialmente rispetto agli altri effetti delle ROA. Il primo è che la dose accumulata, dalla quale è verosimile dipendono gli effetti a lungo termine, è in questo caso di difficile quantificazione [1] poiché dipende da più variabili, alcune di non agevole valutazione, quali: il diametro pupillare, le condizioni clinico-oftalmiche, la tipologia dei compiti svolti. Un secondo aspetto è connesso alle aree retiniche coinvolte. Infatti, gli effetti causati da un'esposizione a medio/lungo termine sarebbero assai più gravi (invalidanti) sotto il profilo occupazionale, ma anche sociale, ove, anziché i soli bastoncelli, fossero colpiti anche i coni (situati nella fovea), dai quali dipende in modo esclusivo la visione al dettaglio, la visione cromatica e la stereopsi. È da notare infine come i rischi per la salute connessi alla luce blu siano spesso sottovalutati, o addirittura ignorati, probabilmente anche a causa del fatto che la radiazione visibile produce un effetto neuro-psicosensoriale che difficilmente si tende ad associare ad un rischio per la salute. Altre misure che, allo stato delle conoscenze scientifiche, possono essere prese per prevenire i danni a lungo termine, con particolare riferimento alla radiazione ultravioletta e alla luce blu, consistono nell'evitare le esposizioni indebite di lavoratori non direttamente coinvolti nella particolare attività lavorativa che utilizza sorgenti di ROA, nell eliminare sorgenti di luce blu ove esse non siano essenziali per i particolari compiti lavorativi da svolgere in un dato ambiente, e nel ridurre le esposizioni al più basso livello possibile. Accanto a queste misure di prevenzione primaria, pure utili possono risultare mirati interventi di sorveglianza sanitaria. Infine, relativamente alla radiazione laser occorre osservare che dal punto di vista scientifico non c è nessun motivo di ritenere che la radiazione coerente non causi gli stessi effetti a lungo termine della radiazione incoerente e che quindi ad essa non si applichino le stesse considerazioni relative alla mancata identificazione di soglie di induzione del danno. Nel caso delle esposizioni lavorative alla radiazione laser, tuttavia, le esposizioni sono normalmente solo di tipo accidentale, non croniche, e non sono ad oggi note esposizioni continuative, o comunque per lunghi periodi, tali da richiedere una generalizzazione della sorveglianza sugli effetti a lungo termine. Resta ferma l esigenza di attivare la sorveglianza sanitaria qualora la valutazione del rischio ne evidenzi la necessità. APPROFONDIMENTI SULLA PROTEZIONE DAI RISCHI PER LA SALUTE A LUNGO TERMINE I valori limite di esposizione per le radiazioni incoerenti emesse da sorgenti artificiali, riportati nelle Tabelle dell'allegato XXXVII-Parte I, sono stati determinati dall ICNIRP sulla base degli effetti sulla salute, connessi ad esposizioni acute e croniche, per i quali è stato possibile determinare una soglia di induzione del danno. La limitazione delle esposizioni al di sotto delle soglie assicura pertanto che i lavoratori non subiscano i danni da esposizione acuta e quei danni da esposizione cronica PER I QUALI SONO STATE DETERMINATE SOGLIE DI INSORGENZA (per es.: danni sul cristallino da esposizione cronica a infrarossi cataratta dei vetrai-). 1/ APPROFONDIMENTI SULLA PROTEZIONE DAI RISCHI PER LA SALUTE A LUNGO TERMINE Nel caso delle esposizioni alla RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA, IL RISPETTO DEI VLE previene l insorgenza di effetti quali l eritema, la fotocheratite, la fotocongiuntivite e la cataratta da esposizione acuta, ma non previene totalmente il rischio di effetti a lungo termine indotti dall esposizione cronica quali la fotocancerogenesi cutanea, il fotoinvecchiamento cutaneo e i danni oculari da esposizione cronica, per i quali non sono state determinate soglie di induzione. / 8

9 LE MALATTIE PROFESSIONALI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA) ADEMPIMENTI MEDICO-LEGALI REFERTO Autorità Giudiziaria Art. 365 C.P. Fine repressivo DENUNCIA di MALATTIA PROFESSIONALE Direzione Provinciale del Lavoro, INAIL, AUSL Art. 139 D.P.R. 114/65 e art. 1 D.Lgs. 38/ Fine epidemiologico PRIMO CERTIFICATO di MALATTIA PROFESSIONALE LAVORATORE o INAIL Artt. 5, 53, 51 D.P.R. 114/65 Fine assicurativo D.M. 11 dicembre 9 G.U. 65 del del 19/3/1 G.U. 71 del 1/4/1 LISTA I malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità LISTA II malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità LISTA III malattie la cui origine lavorativa è possibile MALATTIE oggetto di CERTIFICATO MEDICO di MP Diagnosi di malattia certa Rapporto con attività lavorativa ritenuto attendibile in termini di causalità Malattie tabellate (presunzione legale) Malattie NON tabellate (onere della prova a carico del lavoratore) D.P.R. 9 giugno 1975, n Aggiornamento malattie tabellate (49 voci) D.P.R. 13 aprile 1994, n. 336 Aggiornamento malattie tabellate D.M. 9 aprile 8 3 Aggiornamento malattie tabellate (85 voci nelle malattie dell industria 4 nelle malattie dell agricoltura) 9

10 LA GARANZIA ASSICURATIVA SISTEMA TABELLARE CHIUSO Sentenze Corte Costituzionale n del 1988 SISTEMA TABELLARE MISTO CATARATTA da RAGGIANTI I DATI INAIL (4 8) - Malattie professionali denunciate e definite Gestione industria, commercio e servizi INDENNIZZATE NON INDENIZZATE TOTALE Inabilità Inabilità Morte Totale Totale Di cui temp. Perm. grado 1-1% 4 Cataratta MP non tab Totale Cataratta MP non tab. Totale 6 Cataratta MP non tab. Totale 7 Cataratta MP non tab. Totale 8 Cataratta MP non tab. Totale CATARATTA da RAGGIANTI I DATI INAIL (4 8) - Malattie professionali denunciate e definite Gestione industria, commercio e servizi EMILIA ROMAGNA INDENNIZZATE NON INDENIZZATE TOTALE Inabilità Inabilità Morte Totale Totale Di cui grado temp. Perm. 1-1% Dal 4 al 8 nessun caso denunciato in provincia di Modena CATARATTA da RAGGIANTI I DATI INAIL (4 8) - Malattie professionali denunciate e definite Gestione industria, commercio e servizi 8 CATARATTA da RAGGIANTI I DATI INAIL (4 8) - Malattie professionali denunciate e definite Gestione industria, commercio e servizi 7;,14% ; 19,95% Tabellate Non tabellate Altre malattie tabellate Cataratta 797; 8,5% 5177; 99,86% 1

Documento di Valutazione dei Rischi di Esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali nell Azienda USL n.12. di Viareggio SORVEGLIANZA SANITARIA

Documento di Valutazione dei Rischi di Esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali nell Azienda USL n.12. di Viareggio SORVEGLIANZA SANITARIA Documento di Valutazione dei Rischi di Esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali nell Azienda USL n.12 di Viareggio SORVEGLIANZA SANITARIA Dott. Lamberto Lastrucci U.O.S Medico Competente Az. USL12

Dettagli

EFFETTI SULLA SALUTE E SORVEGLIANZA SANITARIA

EFFETTI SULLA SALUTE E SORVEGLIANZA SANITARIA Le Radiazioni Ottiche alla Luce del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.: Problematiche e Prospettive SEZIONE LAMUS EFFETTI SULLA SALUTE E SORVEGLIANZA SANITARIA Roma, 10/03/2010 Coordinamento Tecnico Interregionale

Dettagli

ROA: effetti sulla salute e protezione dei lavoratori

ROA: effetti sulla salute e protezione dei lavoratori ROA: effetti sulla salute e protezione dei lavoratori Alessandra Cattini Dipartimento SanitàPubblica Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro Reggio Emilia ROA: effetti sulla salute Gli effetti

Dettagli

2. Soggetti con controindicazioni assolute all impiego di lampade abbronzanti.

2. Soggetti con controindicazioni assolute all impiego di lampade abbronzanti. Indirizzi per un corretto impiego di lampade e lettini solari 1. Premesse a. L analisi delle più recenti evidenze scientifiche mostra che la radiazione ultravioletta (UV) è uno dei fattori causali maggiori

Dettagli

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi degli art.li 36-37 del D.lgs. 81/08. La sicurezza LASER nei laboratori (ROA)

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi degli art.li 36-37 del D.lgs. 81/08. La sicurezza LASER nei laboratori (ROA) Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi degli art.li 36-37 del D.lgs. 81/08 La sicurezza LASER nei laboratori (ROA) Articolazione Intervento Inquadramento normativo Danni fisiologici da ROA

Dettagli

Esposizione a campi elettromagnetici e a radiazioni ottiche artificiali: gli effetti sulla salute Nicoletta De Marzo SPISAL ULSS 2 Feltre

Esposizione a campi elettromagnetici e a radiazioni ottiche artificiali: gli effetti sulla salute Nicoletta De Marzo SPISAL ULSS 2 Feltre Esposizione a campi elettromagnetici e a radiazioni ottiche artificiali: gli effetti sulla salute Nicoletta De Marzo SPISAL Feltre Radiazioni non ionizzanti - NIR includono: 1. Campi elettrici e magnetici

Dettagli

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo

Dettagli

D.LGS.81/08 TITOLO VIII CAPO V RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA)

D.LGS.81/08 TITOLO VIII CAPO V RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA) D.LGS.81/08 TITOLO VIII CAPO V RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA) 1.1 Descrizione della fonte di rischio Le radiazioni ROA sono radiazioni elettromagnetiche che hanno la caratteristica di avere una lunghezza

Dettagli

POLISTUDIO. Ing. Federica Riva

POLISTUDIO. Ing. Federica Riva Ing. Federica Riva Cosa sono le radiazioni Differenze da sorgenti coerenti ed incoerenti Effetti per la sicurezza e salute Normativa nazionale e norme tecniche Il termine luce (dal latino, lux, lucis)

Dettagli

Le Radiazioni Ottiche Artificiali: Effetti biologici e sanitari a breve e lungo termine e la sorveglianza sanitaria.

Le Radiazioni Ottiche Artificiali: Effetti biologici e sanitari a breve e lungo termine e la sorveglianza sanitaria. Le Radiazioni Ottiche Artificiali: Effetti biologici e sanitari a breve e lungo termine e la sorveglianza sanitaria. Dott. Giuseppe Sergi Dipartimento di Sanità Pubblica Azienda U.S.L. di Piacenza LE RADIAZIONI

Dettagli

Gian Luca Festa, Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Azienda USL 1 Massa e Carrara Firenze, 18 aprile 2011

Gian Luca Festa, Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Azienda USL 1 Massa e Carrara Firenze, 18 aprile 2011 La sorveglianza sanitaria in lavoratori esposti a radiazione solare ultravioletta Gian Luca Festa, Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Azienda USL 1 Massa e Carrara Firenze,

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Radiazione solare: quale Sorveglianza Sanitaria?

Radiazione solare: quale Sorveglianza Sanitaria? Giornate Siciliane di Radioprotezione Radiazione solare: quale Sorveglianza Sanitaria? Vulcano, 23-24 maggio 2013 Roberto Moccaldi CNR - AIRM SOLAR RADIATION From Svobodova et al, 2006 La radiazione ottica

Dettagli

I DANNI DA RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA)

I DANNI DA RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA) I DANNI DA RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA) Dipartimento della Prevenzione U.O.C. Igiene e Medicina del Lavoro Dr. Paola Verola RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI (ROA) ARGOMENTI TRATTATI Danni da ROA

Dettagli

NORMATIVE PER LA PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE Alessandro Polichetti Dipartimento di Tecnologie e Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma Giornata di Cultura Ambientale sulle Radiazioni Ultraviolette

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Radiazioni ottiche artificiali: effetti sull'uomo SPSAL AUSL FE - 21.10.2010

Radiazioni ottiche artificiali: effetti sull'uomo SPSAL AUSL FE - 21.10.2010 Radiazioni ottiche artificiali: effetti sull'uomo SPSAL AUSL FE - 21.10.2010 RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI Tutte le radiazioni elettromagnetiche nella gamma di lunghezza d onda compresa tra 100 nm e 1

Dettagli

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori

Dettagli

Newsletter 11/2012. Introduzione. Definizione ROA e Laser. Codroipo, lì 11 ottobre 2012 Prot. 5712LM

Newsletter 11/2012. Introduzione. Definizione ROA e Laser. Codroipo, lì 11 ottobre 2012 Prot. 5712LM Codroipo, lì 11 ottobre 2012 Prot. 5712LM Newsletter 11/2012 Introduzione Per quanto riguarda il rischio fisico, le radiazioni ottiche artificiali (ROA) ed i laser rappresentano uno dei fattori di rischio

Dettagli

Riccardo Di Liberto Struttura Complessa di Fisica Sanitaria Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo -Pavia

Riccardo Di Liberto Struttura Complessa di Fisica Sanitaria Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo -Pavia Effetti biologici derivanti da dall interazione tra fasci laser utilizzati nelle applicazioni industriali ed il corpo umano Riccardo Di Liberto Struttura Complessa di Fisica Sanitaria Fondazione IRCCS

Dettagli

D. Lgs 81/08 titolo VIII AGENTI FISICI. A cura di Norberto Canciani

D. Lgs 81/08 titolo VIII AGENTI FISICI. A cura di Norberto Canciani D. Lgs 81/08 titolo VIII AGENTI FISICI A cura di Norberto Canciani Capo I: DISPOSIZIONI GENERALI - definizioni e campo di applicazione - Agenti fisici: rumore, ultrasuoni, infrasuoni, vibrazioni meccaniche,

Dettagli

Fattori di rischio fisico le novità

Fattori di rischio fisico le novità Fattori di rischio fisico le novità Decreto Legislativo 09 aprile 2008 n 81n Attuazione dell articolo 1 della legge 03 agosto 2007, n 123 n in materia di tutela della salute della sicurezza nei luoghi

Dettagli

Pericoli e danni connessi alla presenza di luce blu

Pericoli e danni connessi alla presenza di luce blu Pericoli e danni connessi alla presenza di luce blu Analisi e quan3ficazione delle emissioni da sorgen3 LASER nei luoghi di lavoro A.Tomaselli Università di Pavia 15-11- 2013 A.Tomaselli 1 Cos è un LASER?

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA. Le radiazioni laser e il d.lgs. 81/08

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA. Le radiazioni laser e il d.lgs. 81/08 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA AREA AMBIENTE E SICUREZZA Le radiazioni laser e il d.lgs. 81/08 Ing. Dante Milani Ufficio rischi fisici e tecnologici Tel. 0382 984887 E-mail: dante.milani@unipv.it Associazione

Dettagli

Valutazione e protezione dei rischi delle Radiazioni Ottiche Artificiali. Rischio laser in ambito medicale

Valutazione e protezione dei rischi delle Radiazioni Ottiche Artificiali. Rischio laser in ambito medicale Valutazione e protezione dei rischi delle Radiazioni Ottiche Artificiali Rischio laser in ambito medicale DLgs 81/2008 titolo VIII, capo V Indicazioni operative ISPESL www.ispesl.it Michele Saba Dipartimento

Dettagli

CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI

CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI Milano, Gennaio 2012 NORMA UNI 11224 GIUGNO 2011 CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI Gà la norma UNI 9795/2010 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Valutazione e protezione dei rischi delle Radiazioni Ottiche Artificiali

Valutazione e protezione dei rischi delle Radiazioni Ottiche Artificiali Valutazione e protezione dei rischi delle Radiazioni Ottiche Artificiali DLgs 81/2008 titolo VIII, capo V Indicazioni operative ISPESL www.ispesl.it Michele Saba Dipartimento di Fisica Università di Cagliari

Dettagli

La tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008

La tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008 La tutela della salute negli ambienti di lavoro La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008 D.Lgs. 81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Art. 18. Obblighi del datore di lavoro

Dettagli

La Radiazione Ultravioletta e la Biosfera

La Radiazione Ultravioletta e la Biosfera La Radiazione Ultravioletta e la Biosfera L esposizione del corpo umano alla radiazione solare è un evento naturale, entro certi limiti inevitabile e responsabile di pressione selettiva nell evoluzione

Dettagli

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali

Dettagli

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle

Dettagli

LA REALTA PIEMONTESE

LA REALTA PIEMONTESE LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.

Dettagli

Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore. Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore

Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore. Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Titolo Destinatari Obiettivi e Finalità Normativa di riferimento Requisiti di ammissione Durata e modalità Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Il modulo B5 è il corso

Dettagli

Alberta Riccio (Responsabile Qualità, Ambiente, Sicurezza e Risorse Umane)

Alberta Riccio (Responsabile Qualità, Ambiente, Sicurezza e Risorse Umane) ESEMPI DI BUONA PRASSI TEMA Sistema di Gestione per la Sicurezza TITOLO DELLA SOLUZIONE Pianificazione della Manutenzione, Utilizzo di Software dedicato e Formazione per Addetti Manutenzione AZIENDA/ORGANIZZAZIONE

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/08 Titolo VIII - Agenti fisici Capo V Radiazioni Ottiche Artificiali

DECRETO LEGISLATIVO 81/08 Titolo VIII - Agenti fisici Capo V Radiazioni Ottiche Artificiali Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DECRETO LEGISLATIVO 81/08 Titolo VIII - Agenti fisici Capo V Radiazioni Ottiche Artificiali Claudio Arcari, Alessandra Pompini

Dettagli

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento

Dettagli

L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP.

L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. COORDINAMENTO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE IN SANITA L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. Celsino

Dettagli

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:

Dettagli

SORVEGLIANZA SANITARIA

SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA Definizione e obiettivi Negli anni '80, nel corso di una riunione della Comunità Economica Europea, la sorveglianza sanitaria è stata definita come "la valutazione

Dettagli

Protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall esposizione ai campi elettromagnetici nelle fonderie

Protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall esposizione ai campi elettromagnetici nelle fonderie Protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall esposizione ai campi elettromagnetici nelle fonderie Fabio Baronio Laboratorio di Campi Elettromagnetici e Fotonica,

Dettagli

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO

Dettagli

Seminario su D.Lgs.81/08

Seminario su D.Lgs.81/08 Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità

Dettagli

Gli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere.

Gli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere. Torino, 24 gennaio 2012 Oggetto: Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori ai sensi dell articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n*81 NOTA INFORMATIVA Dopo quasi tre anni

Dettagli

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 20/02/2013 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Documento

Dettagli

ing. Domenico Mannelli Le banche dati: dal dato alla prevenzione

ing. Domenico Mannelli Le banche dati: dal dato alla prevenzione ing. Domenico Mannelli Le banche dati: dal dato alla prevenzione Menomazione della capacità lavorativa o morte provocata da causa violenta in occasione dei lavori CAUSA VIOLENTA ELEMENTO DETERMINANTE IN

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

Paolo Mascagni 21-06-14

Paolo Mascagni 21-06-14 Paolo Mascagni 21-06-14 EVENTI LESIVI DA CAUSA LAVORATIVA INFORTUNIO Evento avvenuto per causa violenta (concentrata nel tempo), in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o un inabilità permanente

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: E possibile rendere sicure le sostanze pericolose Identificativo della Linea o delle Linee di intervento generale/i : Prevenzione degli eventi

Dettagli

La Prevenzione dei Tumori Occupazionali. il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni

La Prevenzione dei Tumori Occupazionali. il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni La Prevenzione dei Tumori Occupazionali il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni La prevenzione dei tumori occupazionali Premessa L Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC)

Dettagli

La Sorveglianza sanitaria

La Sorveglianza sanitaria La Sorveglianza sanitaria AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE N. 2 Via Cusmano 1, 93100 - CALTANISSETTA SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Dr. Francesco Di Rosa Dirigente Fisico UOC Radioterapia Esperto Qualificato

Dettagli

Interazione della radiazione ottica con le strutture biologiche ed effetti sulla salute

Interazione della radiazione ottica con le strutture biologiche ed effetti sulla salute Interazione della radiazione ottica con le strutture biologiche ed effetti sulla salute Gianni F. Mariutti Dipartimento Tecnologie e Salute Fondazione Sicurezza in Sanità ISS - Roma SIMLII, Sezione Apulo-Lucana

Dettagli

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008 Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro CONCETTI DI RISCHIO PERICOLO - DANNO PERICOLO Definizione di pericolo art. 2, lettera r, D.Lgs. 81/08 Proprietà o qualità intrinseca di

Dettagli

MASTER di PRIMO LIVELLO

MASTER di PRIMO LIVELLO MASTER di PRIMO LIVELLO VERIFICHE DI QUALITA IN RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E RADIOTERAPIA CONTROLLI delle PRESTAZIONI delle APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE e RADIOPROTEZIONE del PAZIENTE Parte I

Dettagli

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall

Dettagli

Dott. Mario Maina Medico Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro Medico Autorizzato in Radioprotezione. Dott. Mario Maina

Dott. Mario Maina Medico Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro Medico Autorizzato in Radioprotezione. Dott. Mario Maina Medico Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro Medico Autorizzato in Radioprotezione La Radioprotezione è quella disciplina che si occupa della protezione dei lavoratori e della popolazione dalle radiazioni

Dettagli

PROCEDURA DI SICUREZZA

PROCEDURA DI SICUREZZA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI Pagina 1 di 5 PROCEDURA DI SICUREZZA 1. NORME DI COMPORTAMENTO GENERALI 2. Revisione numero Data emissione e/o ultima modifica Approvata da Emessa da S.P.P.R.

Dettagli

Tutti siamo esposti a una certa quantità di radiazioni ultraviolette (UV) provenienti in gran parte dal sole, ma anche da fonti artificiali usate

Tutti siamo esposti a una certa quantità di radiazioni ultraviolette (UV) provenienti in gran parte dal sole, ma anche da fonti artificiali usate Sole UV Tutti siamo esposti a una certa quantità di radiazioni ultraviolette (UV) provenienti in gran parte dal sole, ma anche da fonti artificiali usate nell industria, nel commercio e nel settore ricreativo.

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro SCHEDA 1 Occhiali per la protezione degli occhi contro la proiezione di schegge V2-25/06/2013 La

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Definizione parole-chiave MODULO B Unità didattica A3-1 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 PERICOLO o FATTORE DI

Dettagli

Rischi da Agenti Fisici: Radiazioni Ottiche Artificiali

Rischi da Agenti Fisici: Radiazioni Ottiche Artificiali Università di Ferrara Insegnamento di Sicurezza nei luoghi di lavoro CdL Area Sanitaria A.A. 2011-2012 Rischi da Agenti Fisici: Radiazioni Ottiche Artificiali Dott. Salvatore Mìnisci Art. 180 DLgs 81/08

Dettagli

Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione

Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione Programma Obblighi del Datore di Lavoro, Dirigenti e Preposti Attribuzioni dell Esperto Qualificato Classificazione dei Lavoratori Classificazione delle Zone Obblighi dei Lavoratori Calcolo della Dose

Dettagli

D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici

D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici Claudio Arcari Piacenza,15 Febbraio 2001 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Titolo I Titolo II Titolo III Titolo

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013

Dettagli

Filtri per la saldatura e tecniche connesse requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate

Filtri per la saldatura e tecniche connesse requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate allegato 3 - protezione personale degli occhi Allegato 3 (*) Si riportano di seguito le appendici delle norme UNI EN 169 (1993), UNI EN 170 (1993) e UNI EN 171 (1993) Protezione personale degli occhi (*)

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

Capo II. Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro

Capo II. Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro articolo. Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro Art. 198. Linee Guida per i settori della musica delle attivita' ricreative e dei call center 1. Su

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG)

Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08 Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Ivo Dagazzini Rappresentante delle Regioni per la Regione Veneto Direttore

Dettagli

CHECK LIST PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA

CHECK LIST PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA CHECK LIST PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA Pagina 2 di 8 Sommario 1. FINALITA E USO DEL DOCUMENTO... 3 2. VERIFICA DELLA DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

assorbimento delle radiazioni fino ai 400nm, che coprono parzialmente la zona del visibile ma eliminano le radiazioni viola-blu.

assorbimento delle radiazioni fino ai 400nm, che coprono parzialmente la zona del visibile ma eliminano le radiazioni viola-blu. FILTRI SOLARI Per proteggere i nostri occhi dal fastidioso abbagliamento della luce solare si fa uso di occhiali da sole su cui sono montati filtri colorati che devono rispondere a determinati requisiti

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.

Dettagli

COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO?

COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO? COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE RICHIESTA DEL CLIENTE/DATORE DI LAVORO L input

Dettagli

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL

Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno 2012. Nel 2012 si è avuto

Dettagli

Malattie professionali da agenti fisici: i dati, le tendenze.

Malattie professionali da agenti fisici: i dati, le tendenze. Malattie professionali da agenti fisici: i dati, le tendenze. Laura Filosa Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione - INAIL MERCOLEDI 7 MARZO GIOVEDI 8 MARZO M. P. DA AGENTI FISICI Novità legislative

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista

Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista (approvate nella seduta consiliare del 26 novembre 2002)

Dettagli

OBBLIGHI DEL MEDICO IN CASO DI MALATTIA PROFESSIONALE

OBBLIGHI DEL MEDICO IN CASO DI MALATTIA PROFESSIONALE Dipartimento di Sanità Pubblica Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Direttore Dott. Loris Fabbri OBBLIGHI DEL MEDICO IN CASO DI MALATTIA PROFESSIONALE A cura di: Dott. Simone

Dettagli

RSPP - CARATTERISTICHE

RSPP - CARATTERISTICHE RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore

Dettagli

Procedura Reg. 333/2011/UE Rev. 0 del 14/09/2011

Procedura Reg. 333/2011/UE Rev. 0 del 14/09/2011 Pagine 1 di 5 INDICE 1) Scopo e campo di applicazione 2) Riferimenti 3) Risorse e responsabilità 4) Applicabilità 5) Metodo di prova con strumentazione portatile 6) Registrazione ed archiviazione dei documenti

Dettagli

RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO PRESSO I LABORATORI E I SERVIZI DELL UNIVERSITÀ DI TRENTO

RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO PRESSO I LABORATORI E I SERVIZI DELL UNIVERSITÀ DI TRENTO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO PRESSO I LABORATORI E I SERVIZI DELL UNIVERSITÀ DI TRENTO - ANALISI PRELIMINARE SULLA PRESENZA DI AGENTI CHIMICI - 1. PRESENZA E AGGIORNAMENTO

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1 IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente

Dettagli

TINTARELLA CON GLI UVA

TINTARELLA CON GLI UVA Un abbronzatura perfetta si può ottenere anche per mezzo di apparecchiature in grado di riprodurre artificialmente i raggi U.V.. ASL 13 presenta: Le più comuni apparecchiature abbronzanti sono i lettini

Dettagli

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Premessa I composti organici non metanici (COV), pur rappresentando

Dettagli

Radiazioni Ottiche Artificiali ROA

Radiazioni Ottiche Artificiali ROA Pagina 1 di 19 IN-FORMAZIONE Radiazioni Ottiche Artificiali ROA D.Lgs. 81/08 Titolo VIII Capo V Pagina 2 di 19 RADIAZIONI OTTICHE Le radiazioni ottiche possono essere prodotte sia da fonti naturali che

Dettagli

NON E STATA ABROGATA LA LEGGE 257 / 92 E TUTTI I RELATIVI DECRETI APPLICATIVI

NON E STATA ABROGATA LA LEGGE 257 / 92 E TUTTI I RELATIVI DECRETI APPLICATIVI Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 30.04.2008 TITOLO IX CAPO III : Amianto cosa cambia William

Dettagli

Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro

Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro kiker Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE IL D.LGS.81/2008: TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO L evoluzione Normativa

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma

ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma CORSO di FORMAZIONE per RSPP e ASPP Modulo A D.LGS. 81/08 I dispositivi di protezione individuale (Ing.. Ugo Romano)

Dettagli