Provincia di Padova Assessorato all Ambiente ELETTROSMOG: MAPPATURA SITI SENSIBILI ED ELETTRODOTTI IN PROVINCIA DI PADOVA

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1 Provincia di Padova Assessorato all Ambiente ELETTROSMOG: MAPPATURA SITI SENSIBILI ED ELETTRODOTTI IN PROVINCIA DI PADOVA Aprile

2 PROVINCIA DI PADOVA Assessorato all Ambiente Servizio Ecologia ASSESSORE Ing. Domenico Riolfatto DIRIGENTE DEL SETTORE Dott. Livio Baracco REALIZZAZIONE p.i. Annamaria Licini - Settore Ambiente Dr. Giuseppina Cristofani - Settore Ambiente Arch. Angelica Siviero - Settore Ambiente COLLABORAZIONI Dr. Cristiano Marsiglio, Geom. Luca Toniolo Dipartimento A.R.P.A.V. Provinciale Settore Ambiente Servizio Ecologia Piazza Bardella, Padova 6

3 INDICE PREMESSA 5 L ELETTROMAGNETISMO 7 -CENNI STORICI 7 -LE ONDE ELETTROMAGNETICHE 8 -CAMPI ELETTROMAGNETICI 11 -I MECCANISMI D INTERAZIONE 13 LA DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA 15 I CAMPI ELETTROMAGNETICI E LA SALUTE 21 -STUDI SPERIMENTALI 22 -STUDI EPIDEMIOLOGICI 23 ASPETTO NORMATIVO 25 IL PROGETTO ELETTROSMOG 31 -OBIETTIVI 31 -LE PRIME FASI DEL PROGETTO 32 -ACQUISIZIONE DEI DATI RELATIVI AI SITI SENSIBILI 35 7

4 -ACQUISIZIONE DEI DATI RELATIVI AGLI ELETTRODOTTI 37 -GEOREFERENZIAZIONE DEI SITI SENSIBILI E DEGLI ELETTRODOTTI 38 -DETERMINAZIONE E RAPPRESENTAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO 40 -ASSOCIAZIONE DEI DATI AGLI ELEMENTI CARTOGRAFICI 42 -FORMAZIONE DELLA CARTOGRAFIA DI SINTESI 44 RISULTATI FINALI 45 -LINEE ELETTRICHE 45 -ISTITUTI SCOLASTICI 49 -AREE VERDI 54 -SITI SENSIBILI ALL INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO 55 MISURA DELL INDUZIONE MAGNETICA PRESSO I SITI SENSIBILI CHE RICADONO NELLE FASCE DI RISPETTO 65 CONCLUSIONI 67 BIBLIOGRAFIA 69 8

5 PREMESSA Alle soglie del terzo millennio è indubbio quanto la società dipenda quotidianamente dalla corrente elettrica. Elettrodotti, elettrodomestici, televisioni, radio, telefoni cellulari, radar: tutte queste apparecchiature che fanno ormai parte della nostra vita sono alimentati da corrente elettrica e generano campi elettromagnetici. Senza un adeguato controllo, questi diventano pericolosi per l ambiente e la salute dell uomo. Quando si parla di inquinamento, generalmente ci si riferisce a sostanze già presenti in natura le quali, però, a causa dell attività dell uomo, aumentano sino ad alterare gli equilibri naturali. L elettricità è uno degli elementi che esiste in natura e che, dal dopoguerra in avanti, è stata prodotta ed utilizzata in maniera proporzionale all enorme sviluppo tecnologico che segna il nostro tempo. Ecco allora che ci troviamo a fare i conti con una nuova fonte d inquinamento: l inquinamento elettromagnetico o elettrosmog. L elettrosmog, è una forma d inquinamento relativamente nuova di cui si sta solo ora prendendo coscienza. La mancanza di dati certi sugli effetti di una possibile interazione tra questo agente fisico con organismi biologici, nel caso specifico l uomo, determina una crescente attenzione al fenomeno in particolare da parte dell opinione pubblica e la necessità di aumentare la conoscenza delle realtà territoriali potenzialmente a rischio i cui effetti sulla salute umana non sono ancora pienamente riconosciuti; in particolare, l attenzione generale è rivolta agli effetti a lungo termine, dovuti ad una esposizione prolungata ai campi elettromagnetici Di pari passo con le ricerche che vengono tuttora effettuate, i Governi degli stati interessati dal fenomeno dell elettrosmog hanno dovuto emanare 9

6 normative in merito, seguendo il cosiddetto principio precauzionale, avente come obiettivo quello di evitare comunque (in mancanza di dati certi) il contatto e la vicinanza alle fonti di emissione. Al fine di aumentare la conoscenza territoriale e l individuazione di eventuali zone di rischio, il Settore Ambiente della Provincia di Padova, con la collaborazione dell Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (A.R.P.A.V.), ha realizzato un progetto finalizzato alla individuazione e caratterizzazione delle fonti di inquinamento elettromagnetico e dei Siti Sensibili presenti sul proprio territorio. Detto studio si propone come indispensabile strumento per la pianificazione su scala provinciale e per l esercizio di quelle funzioni che una normativa, sempre più attenta a questi rischi, impone ai diversi Enti Locali a diverso titolo operanti sul territorio. Inoltre, le informazioni raccolte serviranno come contributo all aumento di conoscenza e sensibilità rispetto queste nuove forme di inquinamento. L Assessore all Ambiente Ing. Domenico Riolfatto Il Presidente della Provincia Dr. Vittorio Casarin 10

7 L ELETTROMAGNETISMO CENNI STORICI Già nel XVIII secolo, Gilbert aveva posto le basi dello studio dei campi magnetici. Gli studi effettuati nel secolo successivo portarono a grandi approfondimenti nella conoscenza dei campi elettrici che culminarono nella invenzione della pila di Alessandro Volta nel L uso di questa negli esperimenti effettuati da Ampère e Faraday all inizio del secolo XIX fece capire che vi era una stretta connessione tra magnetismo ed elettricità. Questa connessione era stata in precedenza intuita per alcuni fenomeni particolari quale la smagnetizzazione della bussola di una nave durante una tempesta con fulmini. Faraday riuscì a produrre scintille, tipica manifestazione elettrica, utilizzando la corrente di una pila e quello che oggi noi chiameremmo trasformatore. Nobili, per primo, ottenne scintille da una calamita per induzione elettromagnetica. Maxwell riordinò i risultati di questi esperimenti costruendo una teoria matematicamente coerente dell elettromagnetismo ed ipotizzando che anche la luce fosse un onda elettromagnetica. Melloni dimostrò che la radiazione calorifera (infrarosso) si comporta in modo analogo alla luce. La spettroscopia associata alla fotografia, dimostrò che la luce del sole e quella dell arco elettrico contengono anche radiazioni ultraviolette (UV) non visibili all occhio umano e di lunghezza d onda inferiore a quella della luce visibile. Hertz indicò come produrre onde elettromagnetiche con lunghezza d onda di alcuni metri e Righi verificò l esistenza di onde di qualche centimetro. Roentgen scoprì i raggi X e Bequerel i raggi Gamma. Marconi produsse onde lunghe chilometri. 11

8 Negli ultimi anni del secolo XIX veniva così completato il cosiddetto spettro delle onde elettromagnetiche. LE ONDE ELETTROMAGNETICHE Le onde elettromagnetiche sono il fenomeno fisico attraverso il quale l energia elettromagnetica può trasferirsi da luogo a luogo per propagazione. Tale fenomeno di trasferimento di energia può avvenire nello spazio libero (via etere) oppure può essere confinato e facilitato utilizzando appropriate linee di trasmissione (guide d onda, cavi coassiali ecc.). I parametri fondamentali che descrivono e caratterizzano le onde (Fig.1) sono: ampiezza (A), che si misura in metri (m) e corrisponde alla distanza tra il punto massimo della cresta dell onda e l asse di propagazione; la velocità di propagazione, che si misura in metri al secondo (m/s); la lunghezza d onda (), cioè la distanza tra due creste successive, che si misura in metri (m); la frequenza (f), cioè il numero di oscillazioni dell onda nell unità di tempo (secondo), che si misura in cicli al secondo o hertz (Hz). FIGURA 1: Esempio di grandezza periodica 12

9 I nomi con cui vengono classificate anche oggi le onde elettromagnetiche sono più legati alla storia della loro scoperta che alle loro proprietà fisiche: La gamma da 0 a 3 kilohertz (khz) sono denominate ELF (Extremely Low Frequency) con lunghezza d onda > 100 km La gamma da 3 a 30 khz sono denominate VLF (Very Low Frequency) con lunghezza d onda compresa tra 10 e 100 km La gamma da 30 khz a 300 MegaHertz (MHz) sono denominate RF (Radio Frequency) con lunghezza d onda compresa tra 1 m e 10 km La gamma da 300 MHZ a 300 GigaHertz (GHz) sono denominate MW (Microwave) con lunghezza d onda compresa tra 1 mm e 1m Le onde elettromagnetiche possono propagarsi nel vuoto, a differenza ad esempio delle onde sonore che hanno bisogno di un mezzo per propagarsi. La velocità di propagazione delle onde elettromagnetiche nel vuoto è di km/s. Inoltre le onde si differenziano sulla base del valore della frequenza: maggiore è la frequenza di un onda, maggiore è l energia che essa trasporta. L insieme di tutte le possibili onde elettromagnetiche, al variare della frequenza, viene chiamato spettro elettromagnetico. Il variare della frequenza delle onde elettromagnetiche porta a dei fenomeni identificabili quotidianamente (Fig.2). 13

10 FIGURA 2: A Lo spettro elettromagnetico seconda dell effetto che l energia trasportata dalle onde elettromagnetiche produce sugli elementi e/o composti chimici, ed in particolare sui com ponenti degli organismi viventi, vengono riconosciute due fasce principali dello spettro: Le radiazioni non ionizzanti (NIR); Le radiazioni ionizzanti (IR). Le radiazioni ionizzanti investono la parte dello spettro compresa tra i raggi ultravioletti e i raggi gamma. Le radiazioni non ionizzanti comprendono le frequenze dai campi statici fino al vicino ultravioletto. Le onde elettromagnetiche, in quanto forma di energia, supportano gran parte del sistema produttivo, ma sono più conosciute per specifiche applicazioni tecnologico e industriali di cui riportiamo alcuni esem pi: 14

11 INTERVALLO DI FREQUENZA APPLICAZIONI 3-30 khz Trasmissioni marittime Videoterminali (VDT) khz Trasmissioni marittime Saldatura, Fusione, Tempera, Sterilizzazione 100 khz - 3 MHz Trasmettitori radio AM e amatoriali Telecomunicazioni Riscaldamento, Essicamento, Incollaggio, Saldatura 3 MHz - 30 MHz Applicazioni in medicina Emissioni radio internazionali, amatoriali, cittadine Numerosi processi industriali Trasmissioni 30 MHz MHz radio FM ed emissioni TV-VHF Trasmettitori mobili e portatili Telefonia cellulare Emissioni TV-VHF Radar meteorologici Radar per il controllo del traffico stradale Ponti radio 300 MHz - 3 GHz Telefonia cellulare Telemetria Medicina Forni a microonde Processi utilizzati in industrie alimentari Altimetri Radar per navigazione marittima ed aerea 3 GHz - 30 GHz Comunicazioni via satellite Ponti radio a microonde Radar in uso alla polizia Radioastronomia 30 GHz GHz Radiometeorologia Spettroscopia a microonde CAMPI ELETTROMAGNETICI Per corrente elettrica si intende il passaggio di carica lungo un conduttore. L intensità di corrente si misura in Ampere e rappresenta la quantità di carica che fluisce in una sezione in un dato intervallo di tempo. Il passaggio di corrente elettrica su di un conduttore (Es. filo) determina la generazione di un campo elettromagnetico: ogni qualvolta si produce, si trasporta e si consuma energia elettrica si creano campi 15

12 elettromagnetici (CEM), linee di forza invisibili che circondano tutti gli apparecchi elettrici. Anche gli elettrodotti, essendo attraversati da corrente sono sorgenti di campi elettromagnetici. Il campo elettromagnetico è una combinazione di due tipi di campi: un campo elettrico e un campo magnetico. Le linee elettriche, gli impianti elettrici e le apparecchiature elettriche producono sia campi elettrici che campi magnetici. I campi elettrici e quelli magnetici hanno proprietà differenti e causano anche effetti biologici diversi. Va detto che, mentre si può facilmente schermare o ridurre l intensità dei campi elettrici tramite oggetti conduttori (per es. gli alberi, gli edifici e la pelle umana), l intensità dei campi magnetici si riduce soltanto allontanandosi dalla sorgente di emissione. Per comprendere tale situazione è possibile pensare allo spazio come alla superficie di un lago ed alle perturbazioni prodotte dal campo elettromagnetico come alle onde generate dalla percussione della superficie dell acqua che in essa si propagano. Da qui deriva il termine di onda elettromagnetica. Il campo elettromagnetico, infatti, non resta immobile in una regione dello spazio, ma si propaga allontanandosi dalla sorgente. I parametri che caratterizzano il campo elettromagnetico (Fig.3) sono: La frequenza (f), che rappresenta il numero di oscillazioni complete compiute al secondo, si misura in Hertz (Hz); La lunghezza d onda (), espressa in metri, che corrisponde alla distanza tra due massimi d onda, si misura in metri (m) Il periodo (T), espresso in secondi, che corrisponde al tempo necessario a compiere un oscillazione completa, si misura in secondi (s). 16

13 FIGURA 3: Onda elettromagnetica I MECCANISMI DI INTERAZIONE Quando un organismo vivente o un qualsiasi corpo si trovano in presenza di campi elettromagnetici subisce un interazione con questi e assorbe energia sostanzialmente in modo diverso a seconda della frequenza della sorgente del campo, in particolare : Campi ad alta frequenza (RF):producono sui tessuti un assorbimento di energia sotto forma di riscaldamento (cellulari, ripetitori radio e tv); Campi a bassa frequenza (ELF) inducono delle correnti nel corpo umano (linee elettriche). Gli effetti del campo elettromagnetico su un organismo sono correlati dalla presenza di densità di cariche non neutre. Un organismo vivente è costituito da particelle (atomi o molecole) dotate di carica positiva o negativa tra loro bilanciate. Questa situazione di equilibrio, pero, può essere alterata dall azione del campo elettromagnetico, con la conseguente formazione di correnti elettriche e/o di riscaldamento. 17

14 Quando il campo magnetico è interno ad un mezzo materiale, e in particolare per descrivere gli effetti del campo sui tessuti viventi, si utilizza l induzione magnetica (B), che si misura in tesla (T); il microtesla (µt) ne è un sottomultiplo pari a 1 milionesimo 18

15 LA DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA Il trasporto e le distribuzione dell energia elettrica avvengono tramite elettrodotti, cioè conduttori aerei sostenuti da opportuni dispositivi (tralicci), in cui fluisce corrente elettrica alternata alla frequenza di 50 Hz: dagli elettrodotti si genera quindi un campo elettromagnetico. L intensità del campo elettromagnetico aumenta con l aumento della tensione della linea. Per spiegare il significato di tensione usiamo un semplice esempio: due serbatoi di acqua sono collegati con un tubo. Se il livello A nel primo serbatoio è identico al livello B del secondo, non si ottiene alcun movimento, mentre una differente altezza (Fig.4)) provoca il passaggio di acqua dal serbatoio col livello più alto a quello col livello più basso. Quindi per ottenere il movimento si ha bisogno di una differenza di altezza. FIGURA 4: Onda elettromagnetica Negli impianti elettrici al posto del tubo abbiamo il cavo elettrico e al posto dell'acqua abbiamo la corrente elettrica. La differenza non è più di 19

16 altezza, ma di potenziale elettrico. Questa differenza di potenziale (d.d.p.) prende il nome di tensione. Se aumentiamo la differenza di altezza, l'acqua scorre con più velocità. Allo stesso modo se aumentiamo la differenza di potenziale aumenta l'intensità di corrente. La differenza di potenziale (tensione) si misura in volt (V). Le linee elettriche sono classificabili in funzione della tensione di esercizio come: - linee ad altissima tensione (380kV), dedicate al trasporto dell energia elettrica su grandi distanze; - linee ad alta tensione (220kV e 132 kv), per la distribuzione dell energia elettrica; le grandi utenze (industrie con elevati consumi) possono avere direttamente la fornitura alla tensione di 132KV; - linee a media tensione (generalmente 15 kv), per la fornitura ad industrie, centri commerciali, grandi condomini ecc.; - linee a bassa tensione ( V), per la fornitura alle piccole utenze, come le singole abitazioni. L energia elettrica prodotta dalle centrali (termoelettriche, idroelettriche, geotermoelettriche, ecc.) è generalmente a tensione inferiore a 30 kv. Tuttavia, per ridurre la dissipazione di energia e consentire il trasporto anche a grandi distanze, la tensione viene innalzata a valori compresi tra i 132 kv e i 380 kv (alta tensione). Tale innalzamento consente da una parte di migliorare l'efficienza di trasmissione, dall altra necessita di un minor numero di installazioni e quindi si ha una minore compromissione del territorio. Le linee di trasmissione ad altissima e alta tensione (380 kv, 220kV e ) sono linee aeree, con due o più conduttori mantenuti ad una certa distanza da tralicci metallici e sospesi a questi ultimi mediante isolatori. L elettricità ad alta tensione viene trasportata da una o più terne di conduttori (terna singola, doppia terna, doppia terna ottimizzata) fino alle cabine primarie di trasformazione, poste in prossimità dei centri urbani, nei quali il livello della tensione viene abbassato tra i 5 e i 20 kv (media tensione). Una terna singola si compone di tre conduttori (o fasci di conduttori molto ravvicinati) (Fig. 5) caratterizzati da una ben specifica 20

17 relazione di fase; una doppia terna si compone, invece, di sei conduttori (o fasci di conduttori molto ravvicinati) (Fig. 6) caratterizzati anch essi da una ben specifica relazione di fase. Nel caso della doppia terna è, inoltre, possibile minimizzare il campo elettromagnetico prodotto, utilizzando una relazione di fase opportuna (doppia terna ottimizzata). Le linee elettriche a media tensione (5 KV e i 20 KV) funzionano con una tensione di esercizio di 15 KV e sono utilizzate soprattutto per la fornitura ad industrie, centri commerciali, ecc.. Possono essere aeree o interrate Queste linee trasportano l energia fino alle cabine secondarie dove la tensione è abbassata ulteriormente al livello utilizzabile dall utente (380V, 220V). Le linee a bassa tensione, cioè a tensione di 220 o 380 Volt, sono quelle che trasportano la corrente per la fornitura alle piccole utenze, quali abitazioni, esercizi pubblici o altre attività lavorative artigianali. I conduttori possono essere aerei o interrati. Solitamente sono ammarati agli edifici, entrano negli stessi ed alimentano il quadro contatori; la corrente viene poi distribuita ai singoli utenti. La quantità di energia trasportata dipende dalla richiesta dell utenza, che è variabile nel corso della giornata e nei diversi periodi dell anno. Ciò si riflette sulla variabilità della potenza erogata e quindi sull intensità della corrente che circola nei conduttori, dato che la tensione è una caratteristica della linea e resta costante. Essendo la tensione della linea costante, ne deriva che il campo elettrico in un dato punto risulta costante nel tempo I valori dell intensità del campo magnetico e di quello elettrico dipendono, oltre che dall intensità della corrente che attraversa la linea in quel momento, dalle caratteristiche costruttive della linea, dal numero e dalla disposizione reciproca dei conduttori, dalla loro altezza dal suolo e dalla configurazione delle fasi. Si può comunque affermare che l intensità del campo elettromagnetico diminuisce all aumentare della distanza dal conduttore. Il campo elettrico, inoltre, è facilmente schermabile da oggetti quali legno, metallo, ma anche alberi ed edifici: tra l esterno e l interno di un edificio si ha quindi una riduzione del campo elettrico che sarà in funzione 21

18 del tipo di materiale e delle caratteristiche della struttura edilizia. Anche l intensità del campo magnetico diminuisce con l aumento della distanza dalla linea. A differenza del campo elettrico, però, il campo magnetico non è schermabile dalla maggior parte dei materiali di uso comune, per cui risulta praticamente invariato all esterno e all interno degli edifici. 22

19 FIGURA 5: Terna singola FIGURA 6: Doppia terna 23

20 24

21 I CAMPI ELETTROMAGNETICI E LA SALUTE La valutazione dei rischi legati all esposizione ambientale ed occupazionale ai campi elettromagnetici costituisce certamente un problema attuale di grande rilievo, e per il quale esiste una grande preoccupazione da parte della popolazione. Gli sforzi finora dedicati dalla comunità scientifica alla ricerca su questo argomento sono stati notevoli, arrivando ad un numero ben superiore al migliaio di pubblicazioni o atti di congressi. Gruppi di studio sono stati costituiti da diversi governi nazionali e organizzazioni internazionali; tra queste ultime rivestono particolare importanza l'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP). Quest ultima ha emanato nel 1998 delle linee guida per la protezione dei lavoratori e della popolazione dall'esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici nell'intervallo di frequenze tra 0 Hz (campi statici) e 300 GHz. Un'analisi dei documenti prodotti dalle diverse commissioni cui si è fatto cenno mostra una sostanziale convergenza nelle loro conclusioni. Tutti gli autori concordano sul fatto che gli effetti sulla salute vadano attribuiti alla componente magnetica del campo, sia perché gran parte delle indagini si riferiscono a situazioni caratterizzate da alte correnti elettriche piuttosto che da alte tensioni, sia perché la componente elettrica viene schermata da ostacoli. I possibili effetti dovuti all esposizione ai campi elettromagnetici si possono distinguere in biologici e sanitari con nel promemoria 182 OMS. Campi elettromagnetici e salute pubblica. Proprietà fisiche ed effetti sui sistemi biologici vengono così definiti: 25

22 - Un effetto biologico si verifica quando l esposizione alle onde elettromagnetiche provoca qualche variazione fisiologica notevole o rilevabile in un sistema biologico. - Un effetto di danno alla salute si verifica quando l effetto biologico è al di fuori dell intervallo in cui l organismo può normalmente compensarlo, e ciò porta a qualche condizione di detrimento della salute. Questi effetti vengono studiati con metodi diversi. Per lo studio degli effetti sanitari sono fondamentali le indagini epidemiologiche, ma vengono condotti anche studi sperimentali (che valutano maggiormente gli effetti biologici) con ricerche in vitro ed in vivo, valutazioni basate su modelli matematici o con l uso di manichini di adeguate proprietà chimiche e fisiche. Ciascuna di queste modalità di ricerca presenta limiti e fornisce risposte parziali e non conclusive. STUDI SPERIMENTALI Sono stati studiati i possibili effetti all esposizione a campi elettromagnetici su moltissimi sistemi biologici: sono state segnalate interazioni con il sistema emopoietico, cardiovascolare, endocrino, immunitario, nervoso. Possibili interferenze con i processi di differenziamento, crescita e sviluppo dell organismo di tessuti ed apparati sono stati evidenziati solo in seguito all esposizione sperimentale a campi creati artificialmente, con intensità non comparabile con quelle che si riscontrano in prossimità delle linee elettriche ad alta tensione, sia con sperimentazione in vitro che in vivo. Gli studi sperimentali in vitro sono fondamentali per la comprensione dei meccanismi biologici a livello cellulare e molecolare coinvolti nell interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi. Sono state osservate varie anomalie imputabili all esposizione a campi elettromagnetici ELF. E ad esempio dimostrato che detta esposizione può alterare lo scambio dallo ione calcio attraverso la membrana cellulare, modificando perciò la sua concentrazione intracellulare ed interferendo con i processi di relazione tra cellule, il riconoscimento ed il differenziamento. 26

23 Questi fenomeni potrebbero essere correlati con l ipotetica azione cancerogena. Un altro meccanismo biologico che potrebbe avere un ruolo significativo nei fenomeni di cancerogenesi coinvolge la melatonina, ormone prodotto dall epifisi in relazione al ciclo giorno-notte. E stata più volte osservata nell uomo un associazione tra secrezione di melatonina e cancro, in particolare mammario e prostatico: i livelli ematici di melatonina tendono a diminuire in alcuni casi di cancro, mentre aumentano in seguito ad alcuni tipi di chemioterapia. Alcuni dati indicano che la melatonina potrebbe inibire la crescita di tumori, ma la sua produzione potrebbe essere a sua volta modificata da esposizione ai campi ELF. Al momento i risultati sperimentali ottenuti in vitro non permettono tuttavia di attribuire plausibilità biologica agli ipotizzati fenomeni di carcinogenesi. Ricordiamo che la carcinogenesi viene descritta come un fenomeno composto di due fasi. La prima (iniziazione) coinvolgerebbe direttamente il materiale genetico (DNA), ma non consisterebbe ancora in un vero fenomeno neoplastico in quanto ne mancano le tipiche manifestazioni. Occorre infatti l azione successiva di un agente promotore di varia natura avente scarsissime o nulle proprietà cancerogene in sé, ma in grado di promuovere lo sviluppo in senso tumorale di cellule precedentemente iniziate. Si può ritenere che i campi ELF, se venisse dimostrata l associazione con qualche tipo di tumore, non agiscano come iniziatori ma come promotori del fenomeno. STUDI EPIDEMIOLOGICI Le indagini epidemiologiche non sono di facile valutazione per vari motivi: numerose variabili interferiscono e si sovrappongono sia negli ambienti di vita che di lavoro, per cui eventuali patologie riscontrate sono tipicamente multifattoriali e difficilmente imputabili ad una sola causa. Inoltre nel caso dei campi ELF non vi sono parametri biologici precisi ed affidabili per caratterizzare gli effetti sull uomo; l esposizione è ubiquitaria, 27

24 per cui gli studi sono spesso poco rappresentativi e non specificano l esposizione a campi elettromagnetici ad alte frequenze (principalmente radio-onde). Nel caso degli effetti biologici dovuti all esposizione a campi ELF, la relazione causale è resa incerta in primo luogo dal fatto che le dimensioni numeriche degli ipotizzati incrementi di alcune patologie sono estremamente esigui, ed in secondo luogo dalla difficoltà di stabilire un eventuale correlazione positiva tra aumento dell esposizione e incremento dell incidenza di alcune patologie. Da un rapporto dell Istituto della Sanità Rischio cancerogeno associato a campi magnetici a Hz (1995), risulta che mentre nei primi studi gli autori si limitavano solitamente a classificare le abitazioni in termini di distanza da linee ed installazioni elettriche, le ricerche più recenti hanno contemporaneamente misurato i livelli dei campi elettrici e magnetici nei fabbricati (al momento dell effettuazione dell indagine) e stimato la loro intensità nel corso del tempo, avvalendosi dei dati storici sul carico delle linee e tenendo conto della configurazione degli elettrodotti e della loro distanza dagli edifici. Alcuni studi, caratterizzati da un accurata valutazione dell esposizione a campi a bassa frequenza e degli altri fattori di rischio dei tumori in esame, indicano un incremento di rischio di leucemia infantile in relazione ad esposizione a livelli di induzione magnetica superiori a 0,2 µt. E sulla base di tali ipotesi che si sono sviluppate le conseguenze giuridiche che hanno ulteriormente motivato il censimento dei Siti sensibili (zone dedicate all infanzia) che si trovano in prossimità degli elettrodotti. Infine, si pone in rilievo che, generalmente, i valori di campo magnetico rilevati negli edifici prossimi agli elettrodotti a bassissima frequenza sono risultati sempre inferiori a quelli previsti dalla normativa vigente (100µT), ma quasi sempre superiori a quei valori che alcuni studi epidemiologici associano allo sviluppo di tumori per esposizioni croniche, cioè uguali o maggiori a 0,2 µt. 28

25 ASPETTO NORMATIVO La regolazione dei limiti di sicurezza per esposizione ai campi elettromagnetici da parte della popolazione e dei lavoratori professionalmente esposti viene effettuata dai diversi paesi e dalle organizzazioni scientifiche internazionali in base alle evidenze scientifiche relative agli effetti prodotti da tali esposizioni su soggetti biologici. Le discordanze sperimentali ottenute in questo settore non permettono a tutt oggi di poter definire uno standard comune, proprio perché diverse sono le opinioni in merito ai possibili effetti e quindi ai possibili meccanismi di interazione delle onde elettromagnetiche con la materia vivente: esistono quindi differenze nelle normative vigenti nei paesi europei, e diversi valori consigliati dagli enti internazionali del settore. In linea generale comunque i diversi corpi normativi dei paesi dell Unione Europea si ispirano alle cosidette politiche cautelative come affermato dal trattato di Roma per le politiche ambientali. In pratica le politiche cautelative si fondano su: Il principio di precauzione: è una politica di gestione del rischio che è applicata in circostanze caratterizzate da un alto grado di incertezza scientifica, e riflette la necessità di intervenire nei confronti di un rischio potenzialmente grave senza attendere i risultati della ricerca scientifica. La prudent evoidance : prevede l adozione di misure a basso costo per ridurre l esposizione, in assenza di una qualunque previsione scientificamente giustificabile che tali provvedimenti 29

26 riducano il rischio. I provvedimenti assumono la forma di raccomandazioni volontarie piuttosto di limiti o regole stringenti. Il principio ALARA: è l acronimo inglese di As Low As Reasonably Archievable (il più basso ragionevolmente raggiungibile). E una politica atta a minimizzare i rischi conosciuti mantenendo l esposizione ai livelli più bassi ragionevolmente possibili. Per quanto riguarda la legislazione italiana il primo decreto in merito è stato emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 23 aprile 1992 (ora integrato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell 8 luglio 2003). Tale decreto ha fissato i limiti massimi di esposizione ai campi elettrici e magnetici generati alla frequenza di 50 Hz negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno. Sono stati fissati i seguenti limiti: campo elettrico: max. 5 kv/m campo magnetico: max. 100 T distanze di rispetto: -linee a 132kV: min. 10 mt. -linee a 220kV: min. 18 mt. -linee a 380kV: min. 28 mt. Successivamente nel nostro Paese alcuni Consigli Regionali (tra cui quello del Veneto) hanno approvato Leggi Regionali che diminuiscono di circa 500 volte il limite inferiore per le esposizioni ai campi magnetici stabilito dalla normativa nazionale per gli elettrodotti. In Veneto, dal 1 gennaio 2000 è entrata in vigore la L.R. n 27/93 Prevenzioni dei danni generati da campi elettromagnetici generati da elettrodotti. Il tracciato degli elettrodotti in cavo aereo di tensione uguale o superiore a 132 kv è mantenuto ad una distanza dai fabbricati adibiti ad abitazione o ad altra attività che comporti tempi di permanenza prolungati di persone, tale che il campo elettrico misurato a 1,5 metri. da terra non superi il valore di 0,5 kv/m. ed il campo magnetico non sia superiore a 0,2 T. (art. 4 della L.R. 27/93 così come modificato dall art. 98 della L.R. n 5/2000). 30

27 Le distanze di rispetto non si applicano all esistente, bensì vanno attribuite tramite gli strumenti urbanistici generali, e le loro varianti, adottati dopo l entrata in vigore della legge (art. 2). All interno delle distanze di rispetto non è consentita alcuna destinazione urbanistica residenziale (art. 6). Tali limiti sono più restrittivi di quelli nazionali e sono stati determinati per la tutela agli effetti cronici, a differenza di quelli nazionali che mirano invece alla tutela da effetti nel breve periodo. Con D.G.R.V. n dell 11 aprile 2000, la Regione fissa l ampiezza delle distanze di rispetto dagli elettrodotti (Tab. 1). Per la definizione di tali distanze la Regione si è avvalsa del contributo tecnico di A.R.P.A.V. che le ha elaborate, tenendo conto di tutti i parametri che influenzano la variabilità del campo elettromagnetico prodotto dagli elettrodotti. Infatti, i campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti dipendono, oltre che dalla distanza dall elettrodotto stesso, anche da una serie di fattori caratteristici della linea come la tensione, il valore medio annuale della corrente, il numero e la disposizione geometrica dei conduttori, delle loro fasi e la loro altezza dal suolo. TABELLA 1: valori della D.G.R.V. n del 11/04/2000 Tensione di Distanza dall elettrodotto in metri esercizio degli Doppia terna Doppia terna elettrodotti Terna singola non ottimizzata ottimizzata espressa in KV Le poche norme nazionali esistenti sui limiti da considerarsi ammissibili, accompagnate dalla proliferazione di leggi regionali e normative locali, non potevano reggere il grande bisogno di regolazione e definizione di principi in questo campo, nel quale l Italia non può fare riferimento ad un ruolo guida della legislazione europea. 31

28 La Legge quadro n. 36/2001 è intervenuta nel pieno dello sviluppo dei nuovi impianti e sistemi di trasmissione dell energia elettrica, nonché della telefonia cellulare e dell emittenza radiotelevisiva. Detta legge ha confermato per il regime transitorio la validità delle disposizioni date dal D.P.C.M. 23/04/92 ora sostituito con apposito decreto attuativo DPCM 8 luglio Questa legge sinteticamente: Ha lo scopo di assicurare la tutela della popolazione e dei lavoratori nei confronti degli effetti dei campi elettromagnetici breve e a lungo termine assumendo, per questi ultimi, il principio di cautela. Ha come campo di applicazione gli elettrodotti e gli impianti per uso civile e militare che causano esposizione della popolazione e dei lavoratori ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici nell intervallo di frequenza da 0 Hz a 300 GHz. Introduce i limiti di esposizione e i valori di attenzione per la protezione degli effetti a breve termine e a lungo termine, e gli obiettivi di qualità per la progressiva minimizzazione dell esposizione. Prescrive il completo risanamento degli impianti radioelettrici entro due anni e degli elettrodotti entro dieci anni, stabilendo per quest ultimi i criteri di priorità degli interventi. Prevede sanzioni amministrative nei confronti dei soggetti trasgressori o inadempienti. Attribuisce specifiche competenze alle Regioni, alle Province e ai comuni in materia autorizzativa e per le attività di controllo da effettuare attraverso le ARPA. Istituisce i catasti nazionali e regionali degli elettrodotti e degli impianti emittenti. Promuove l educazione ambientale e l informazione per la popolazione. Con il recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell 8 luglio 2003, sono stati introdotti nuovi limiti d esposizione, di valori d attenzione e gli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) 32

29 generati da elettrodotti, tali valori d esposizione non devono superare i 100 T per l induzione magnetica e 5 KV/m per il campo elettrico, intesi come valori efficaci. Dall entrata in vigore del suddetto Decreto non si applicano, perché incompatibili, le disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 1992 e 28 settembre QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO RIFERIMENTO INTERNAZIONALE La raccomandazione dell ICNIRP del 28/4/1998 (popolazione e lavoratori; da 0 Hz a 300GHz). LA NORMATIVA EUROPEA La raccomandazione del Consiglio d Europa del 12 luglio 1999 (solo popolazione; da 0 Hz a 300 GHz). LA LEGISLAZIONE NAZIONALE Elettrodotti: DPCM 23 Aprile 1992, DPCM 28 Settembre 1995 (modificati dal DPCM 8 Luglio 2003). Radiofrequenze e microonde: DM 381/98 (solo popolazione; solo sistemi per le telecomunicazioni da 100 KHz a 300 GHz). Decreto Legge n.5 del 23/01/2001 convertito con la legge del 20/03/2001 (disposizioni urgenti per il risanamento degli impianti radiotelevisivi). Legge quadro n.36 del 22/02/2001 (popolazione e lavoratori; da 0 Hz a 300 GHz). DPCM 8 luglio 2003 fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti. 33

30 NORMATIVE REGIONALI L.R. 27/93 Prevenzione dei danni derivanti dai campi elettromagnetici generati da elettrodotti (Fissa i limiti di campo elettrico e magnetico in luoghi a prolungata permanenza). DGRV n.1526 dell 11 Aprile 2000 fissa l ampiezza delle distanze di rispetto dagli elettrodotti. RIFERIMENTI TECNICI Norma CEI del 2001 (guida per la misura dei c.e.m da 0 Hz a 10 khz). Norma CEI DEL 2001 (guida per la misura dei c.e.m da 10 khz a 300 GHz). 34

31 IL PROGETTO ELETTROSMOG Il Progetto è stato elaborato e realizzato dal Settore Ambiente della Provincia di Padova, ed è consistito nella mappatura delle linee elettriche ad alta tensione e nel censimento dei Siti Sensibili alla fonte d inquinamento elettromagnetico, con particolare attenzione alle strutture dedicate all infanzia. OBIETTIVI Il Settore Ambiente si è avvalso della collaborazione dei Comuni, A.R.P.A.V., Enti Gestori delle linee elettriche, proponendosi il compito di raccogliere ed elaborare i dati forniti dai suddetti Enti. Questo allo scopo di conseguire gli obiettivi che la Provincia di Padova si era prefissata: Realizzare uno strumento di pianificazione e di supporto alle decisioni in ambito ambientale ed urbanistico; Costituire uno strumento d informazione per la popolazione in attesa di dati scientifici certi sulle interazioni tra il campo elettromagnetico e l organismo umano; Ottenere una fotografia chiara e precisa del territorio Provinciale; Evidenziare la criticità di alcuni casi. 35

32 LE PRIME FASI DEL PROGETTO Il Settore Ambiente, ha pensato di suddividere la realizzazione di tale Progetto in 5 fasi. La prima parte del progetto è consistita nel localizzare ed acquisire dati qualitativi dei Siti Sensibili (Asili Nido, Scuole Materne, Elementari, Medie Inferiori, Medie Superiori, Istituti Specializzati per giovani portatori di handicap, Parchi gioco, Parchi e giardini pubblici, Aree verdi di Pubblica fruizione), tali dati sono reperibili presso i Comuni. Sono state poi individuate tutte le tratte degli Elettrodotti ad alta tensione (, 220 KV, 380 KV). Per la localizzazione degli elettrodotti sono stati interpellati gli Enti Gestori della produzione e della distribuzione di energia elettrica (ENEL Distribuzione, ENEL Terna, Ferrovie dello Stato, Edison). Successivamente si è provveduto a determinare le distanze di rispetto dall asse centrale degli elettrodotti, all interno delle quali non è consentita la presenza di abitazioni ovvero di altri luoghi di abituale prolungata permanenza. La fase successiva prevede una eventuale misurazione del campo elettrico e dell induzione magnetica presso i Siti Sensibili da parte dell A.R.P.A.V. La conclusione del progetto prevede le elaborazioni finali con la realizzazione del S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale). Per individuare i Siti Sensibili all inquinamento elettromagnetico è stata presa in considerazione la comunicazione del Ministero dell Ambiente del 03/08/1999 prot e 3218, che ne prevede l individuazione di tre tipologie differenti: Asili Nido; Scuole; Aree Verdi. Da tale suddivisione, pertanto, i Siti Sensibili corrispondono a luoghi dedicati all infanzia, in cui questa rimane per gran parte dell anno e per un 36

33 consistente numero di ore della giornata (D.P.C.M. 8 luglio 2003 art.3 prolungata permanenza intende un periodo superiore alle quattro ore). Nella comunicazione del Ministero non viene fatto riferimento a nessun limite d età oltre il quale la fascia di popolazione non sia più da ritenersi infantile, perciò il Settore Ambiente ha ritenuto opportuno, quale misura cautelativa, estendere il concetto di Sito Sensibile a tutte le scuole dell obbligo, agli istituti superiori, istituti specializzati, a tutte le aree verdi e parchi. Questa indagine non ha riguardato solo i Siti Sensibili presenti in vicinanza dei campi elettromagnetici, come prevedeva la comunicazione del Ministero, ma sono stati presi in considerazione tutti i Siti Sensibili della Provincia, al fine di costruire una mappatura che possa essere di supporto anche alla pianificazione. Sono stati inseriti anche gli Istituti Superiori per avere un quadro completo circa la situazione degli Istituti Scolastici nel territorio provinciale e per possedere la maggior quantità d informazioni possibile, al fine di realizzare e sviluppare correttamente politiche ambientali in merito a tale forma d inquinamento. Al fine di una facile localizzazione dei Siti Sensibili all interno del territorio provinciale, si è ritenuto opportuno individuarli sulle Carte Tecniche Regionali (C.T.R.) fornite dall Ufficio Cartografico della Regione Veneto. 37

34 Scheda 1: caratterizzazione Istituti Scolastici SCHEDA SCUOLA data COMUNE DI: NOMINATIVO DELLA SCUOLA: INDIRIZZO: LIVELLO SCOLASTICO: Asilo scuola scuola scuola media scuola media nido materna elementare inferiore superiore istituti specializzati TRATTASI DI SCUOLA: pubblica privata PRESENZE MEDIE GIORNALIERE (alunni, docenti, impiegati, ecc.): Da 10 a 100 Da 100 a 200 Da 200 a 300 Da 300 a 400 Oltre 400 ORARIO DI PRESENZA: dalle alle dalle alle SUPERFICIE MQ.: coperta scoperta La superficie scoperta è adibita a parco ricreativo? Si No Sono presenti presso l area di pertinenza alla scuola elettrodotti ad alta tensione e/o cabine di trasformazione? Si No A quale distanza si trovano? All interno <150 mt. >150 mt. Indicare l Ente gestore della rete: ENEL Terna ENEL Distribuzione Spa EDISON Spa Ferrovie Spa Indicare la tensione della rete elettrica: 132KV 220KV 380KV Indicare la tipologia della rete elettrica: Terna Doppia Doppia T. Singola Terna Ottimizzata 38

35 ACQUISIZIONE DEI DATI RELATIVI AI SITI SENSIBILI L acquisizione delle informazioni relative ai Siti Sensibili ha rappresentato la fase più lunga e complicata dell intero Progetto. I dati relativi ai Siti Sensibili sono stati reperiti presso i Comuni. Il Progetto è iniziato con l invio di lettere informative ai Sindaci e ai Responsabili degli Uffici Tecnici dei Comuni, e con il contatto telefonico al fine di concordare un incontro in ogni singolo Comune. Attraverso la collaborazione diretta con i Comuni è stato possibile: Censire e catalogare i Siti sensibili nelle varie categorie: Asili e Istituti scolastici, pubblici e privati: - Asili Nido, - Scuole Materne, - Scuole Elementari, - Scuole Medie Inferiori, - Scuole Medie Superiori (Licei, Ist. Tecnici,...) - Istituti specializzati per giovani portatori di handicap Aree verdi di pubblica fruizione: - Parchi gioco, - Parchi e giardini Pubblici, - Aree verdi di Pubblica fruizione Localizzare ii Siti Sensibili reperiti su Carta Tecnica regionale C.T.R. (scala 1:5000 o 1:10000); Verificare e individuare i tracciati degli elettrodotti ad alta tensione eventualmente insistenti sul territorio Comunale. Si è ritenuto importante richiedere, nel caso degli istituti scolastici, l individuazione delle aree di pertinenza (confini di eventuali giardini o zone scoperte). Per caratterizzare maggiormente i Siti Sensibili relativi all istruzione è stata inviata una scheda di caratterizzazione, in cui venivano richieste alcune informazioni relative alla scuola ed in particolare: il numero degli alunni, la permanenza media giornaliera all interno dell edificio, la superficie coperta e scoperta della scuola. 39

36 Tale scheda (scheda 1) è stata inviata a tutte le Direzioni Didattiche, agli Istituti Comprensivi, agli Asili Nido, alle Scuole Materne Private, agli Istituti Superiori e agli Istituti Specializzati per portatori di handicap. Questa fase ha richiesto molto tempo, perché le schede restituite sono risultate molto imprecise ed alcune volte incomplete, costringendo ad un ulteriore contatto telefonico per invitare il personale addetto a fornire i dati necessari. Anche dopo aver fatto questa ulteriore fase di consultazione, come si può osservare nella Tabella 2, su 910 scuole presenti in Provincia di Padova solo 606 hanno restituito la scheda compilata. TABELLA 2: Scuole che hanno risposto alla scheda di caratterizzazione. TIPO SCUOLA SCUOLE CHE HANNO RISPOSTO PUBBLICHE PRIVATE TOTALE TOTALE SCUOLE ASILO NIDO SCOLA MATERNA SCUOLA ELEMENTARE SCUOLA MEDIA INFERIORE SCUOLA MEDIA SUPERIORE NIDO-MATERNA SCUOLA MATERNA- ELEMENTARE SCUOLA MEDIA INFERIORE- SUPERIORE COLLEGIO PRIVATO TOTALE Tutti i dati raccolti nei Comuni e nelle scuole sono stati trasferiti su supporto magnetico tramite un database, per la creazione di una banca dati informatizzata che servirà successivamente per la realizzazione del S.I.T. (Sistema Informatizzato Territoriale). 40

37 ACQUISIZIONE DEI DATI RELATIVI AGLI ELETTRODOTTI La collaborazione dei Gestori delle linee elettriche si è resa necessaria già dall inizio del progetto. Gli Enti sono stati contattati parimenti ai Comuni tramite una lettera informativa ed un contatto telefonico, nelle quale veniva richiesto l invio d informazioni e di documentazione relativa ai tracciati delle linee elettriche ad alta tensione che attraversano il territorio della Provincia. Gli Enti Gestori delle linee elettriche ad alta tensione presenti sul territorio provinciale sono: Edison S.p.A.; Enel Divisione Distribuzione S.p.A.; Enel Terna S.p.A.; Ferrovie dello Stato. Ogni Ente Gestore ha localizzato sia le linee che le stazioni elettriche su cartografia, cartacea o informatizzata, facendo una distinzione in base alla tensione d esercizio e fornendo anche il nome e il codice delle singole tratte. Queste informazioni sono state acquisite in modo diverso a seconda dell Ente Gestore: Edison: ha localizzato sulla C.T.R. informatizzata l unica linea elettrica di sua competenza, presente sul territorio della Provincia di Padova. Terna Gruppo Enel: ha fornito le linee elettriche di Sua competenza, e quelle di competenza di Enel Distribuzione S.p.A. (132 Kv, 220 Kv, 380 Kv), già informatizzate, suddivise per tensione e per appartenenza mediante diversi colori. Ferrovie dello Stato: ha individuato su C.T.R. cartaceo (scala 1:10000) fornita dal Settore Ambiente le linee elettriche di Sua competenza. Tutti i dati raccolti sono stati ricodificati e digitalizzati su cartografia a Carte Tecniche Regionale 1:5000 al fine di costruire una solida e omogenea base dati. 41

38 GEOREFERENZIAZIONE DEI SITI SENSIBILI E DEGLI ELETTRODOTTI Inizialmente sono stati georeferenziati attraverso C.T.R. (Carta Tecnica Regionale) i Siti Sensibili acquisiti presso i Comuni, e suddivisi in tre categorie(fig. 7): 1. Asili ed istituti scolastici, pubblici e privati; 2. Istituti specializzati per giovani portatori di handicap; 3. Aree verdi di pubblica fruizione. M. M O N T E S S O R I L. D A V I N C I P A R C O P A R C O P A R C O P A R C O O R A Z I O T R E T T I P A R C O P A R C O FIGURA 7: Tipologia di Siti Sensibili 42

39 Successivamente, sono stati georeferenziati gli elettrodotti, sia quelli acquisiti su base cartacea, sia quelli acquisiti su base informatizzata ma non georeferenziati. Questi sono stati suddivisi per tipologia mediante colori diversi in base all Ente gestore di appartenenza(fig. 8). Enel Terna e Distribuzione S.p.A.; Edison S.p.A.; Ferrovie dello Stato. V I G O D A R Z E R E M E S T R I N O V I L L A F R A N C A P A D. L I M E N A R U B A N O S A C C O L O N G O S E L V A Z Z A N O D E N T R O P A D O V A T E O L O A B A N O T E R M E A L B I G N A S E G O FIGURA 8: Tipologia degli Elettrodotti 43

40 DETERMINAZIONE E RAPPRESENTAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO Dopo aver individuato e georeferenziato tutti i siti sensibili e le linee elettriche, si è passati alla determinazione delle fasce di rispetto (ex D.G.R.V. n dell 11 agosto 2000), distinte mediante colori diversi a seconda che si riferissero a terne singole, doppie terne, doppie terne ottimizzate, a seconda della tensione d esercizio e dell Ente Gestore (Fig.9 Tab.3) E N E L D I S T R I B U Z I O N E k V E N E L D I S T R I B U Z I O N E k V R. F. I k V FIGURA 9: Distanze di rispetto degli Elettrodotti ad Alta Tensione 44

41 TABELLA 3: Dettaglio delle diverse tipologie di Fascia di rispetto ENTE GESTORE Enel Distribuzione e Terna Enel Distribuzione e Terna Enel Distribuzione e Terna Enel Distribuzione e Terna TENSIONE AMPIEZZA TIPOLOGIA D ESERCIZIO FASCIA DELLA LINEA (KV) (m) COLORE 132 Terna singola 50 Azzurro 132 Doppia terna 70 Giallo 220 Terna singola 70 Verde chiaro 220 Doppia terna 80 Giallo ocra Enel Terna 380 Terna singola 100 Verde oliva Enel terna 380 Doppia terna 150 Rosso scuro Enel Terna 380 Doppia terna ottimizzata 70 Viola R.F.I. 132 Terna singola 50 Viola scuro R.F.I. 132 Doppia terna 70 Viola chiaro Edison 220 Terna singola 80 Rosso 45

42 ASSOCIAZIONE DEI DATI AGLI ELEMENTI CARTOGRAFICI I dati alfanumerici raccolti nei Comuni e nelle scuole sono stati informatizzati, attraverso la creazione di alcune tabelle specifiche per ogni tipologia di Sito Sensibile. Le informazioni che caratterizzano ogni singolo Sito Sensibile sono state inserite in tre distinte tabelle (una per gli istituti scolastici, una per gli istituti specializzati e una per le aree verdi): Comune di appartenenza; Indirizzo del Sito; Denominazione del Sito; Tipo sito (solo per le scuole ed ist. Spec.); Superficie (solo per le aree verdi); Data compilazione (solo per le scuole ed istituti specializzati); Informazioni aggiuntive (presenza media degli alunni, presenza elettrodotti, elenco attrezzature ecc.) Le informazioni che caratterizzano ogni singolo Comune sono inserite in un unica tabella e sono le seguenti: Comune di appartenenza; Data compilazione; Nome del compilatore; Dati relativi ai Siti Sensibili; Dati relativi ai Comuni (presenza elettrodotti, sup. vincolata dalla fascia di rispetto, data adozione ed approvazione PRG, numero CTR di riferimento); Dati relativi agli elettrodotti (ente gestore, nome della linea, tensione d esercizio, tipologia della linea e lunghezza della linea). Le tabelle successivamente sono state collegate agli oggetti cartografici in modo da creare un Sistema Informativo Territoriale per gli elettrodotti e i siti sensibili della Provincia di Padova. 46

43 Un Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.) è una particolare soluzione informatica che consente di associare a oggetti cartografici una serie di dati, organizzati in tabelle. La base di dati georiferita così ottenuta costituisce una forma di organizzazione delle informazioni che comporta i seguenti vantaggi: raccolta di consistenti quantità di dati che possono essere efficacemente gestite grazie alla loro informatizzazione; incrocio e sovrapposizione dei dati, con possibilità di effettuare classificazioni, selezioni, statistiche; realizzazione di analisi territoriali, effettuate mediante selezioni geografiche, per la creazione di mappe tematiche e per la caratterizzazione di una porzione di territorio. Il Sistema Informativo Territoriale siti sensibili all inquinamento elettromagnetico della Provincia di Padova permette, selezionando un qualsiasi oggetto (elettrodotto o sito sensibile), di ottenere tutte le informazioni specifiche ad esso associate (Fig.10). FIGURA 10: Esempio di interrogazione del Sistema Informativo Territoriale: Siti Sensibili all inquinamento elettromagnetico 47

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