Servizi per Telefonia Cellulare TELEFONI CELLULARI E SICUREZZA PER LA POPOLAZIONE. Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 1 di 15
|
|
- Silvano De Marco
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 TELEFONI CELLULARI E SICUREZZA PER LA POPOLAZIONE Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 1 di 15
2 Campi Elettromagnetici e salute per l uomo John E. Mulder, Ph. D. Professor of Radiation Oncology 1) Abitare, giocare o frequentare scuole poste vicino alle antenne delle stazioni radio base per telefoni cellulari GSM (900 Mhz) o per telefoni DCS (1800 Mhz) può essere pericoloso per la salute? No. La comunità scientifica, sia negli USA sia nel resto del mondo, è concorde nell affermare che la potenza irradiata dalle antenne delle stazioni radio base è troppo bassa per potere arrecare danni alla salute se non è consentito l accesso diretto alle antenne stesse. 2) Ci si preoccupa a ragion veduta di eventuali rischi per la salute dovuti alle antenne di stazioni radio base per telefoni cellulari GSM e per telefoni DCS? Non proprio. Esistono motivi di preoccupazione sui rischi per la salute a causa dell impiego di telefonini portatili e di telefoni DCS (anche se non è stato accertato che esistono realmente dei rischi alla salute). Le preoccupazioni esistono poiché si pensa che le antenne di questi telefonini emettano una gran quantità di energia a radiofrequenza su aree molto piccole del corpo umano. Le antenne delle stazioni radio base non creano tali fenomeni ( hot spot ); per cui i problemi potenziali della sicurezza legati ai telefonini non trovano nessuna reale applicazione nel caso delle antenne di stazioni radio base. 3) Sono significative le differenze tra le antenne di stazioni radio base ed antenne radiotelevisive nella valutazione degli impatti potenziali sulla salute? Si e no. Le onde radio provenienti da alcune antenne (in particolare dalle antenne per trasmissioni radio FM e televisive UHF), rispetto alle onde radio provenienti da altre sorgenti (quali le antenne di stazioni radio base per telefoni cellulari o per telefoni DCS), sono assorbite più facilmente dal corpo umano. Inoltre, le antenne FM e TV trasmettono segnali più potenti (da 100 a 5000 volte) rispetto ai segnali trasmessi dalle antenne di stazioni radio; sono installate, comunque, su torri molto più alte (tipicamente da 250 a 350 metri). 4) Le onde radio provenienti dalle antenne di stazioni radio base per telefoni cellulari e per telefoni DCS sono simili ai Campi Elettro Magnetici prodotti dalle linee elettriche? No. Le linee elettriche generano deboli radiazioni non-ionizzanti e campi elettrici e magnetici. A differenza delle radiazioni non-ionizzanti, questi campi non irradiano energia nello spazio, e scompaiono quando si spegne la rete. Non è molto chiaro come o se i campi delle linee elettriche producono effetti biologici, ma se ciò Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 2 di 15
3 fosse vero, sono differenti dagli effetti prodotti dalle onde radio ad elevata potenza. Sembra che non sia possibile confrontare gli effetti biologici prodotti dai Campi elettro Magnetici delle linee elettriche con quelli prodotti dalle onde radio. 5) Esistono delle normative relative alla sicurezza per le antenne di stazioni radio base per telefoni cellulari e per telefoni DCS? Si. Sono state emesse, sia a livello nazionale che internazionale, delle normative relative alla sicurezza circa l esposizione alle onde radio emesse dalle antenne di stazioni radio base per telefoni cellulari e per telefoni DCS. Gli standard comunemente accettati sono quelli emessi dall Istitute of Electrical and Electronics Engineers e dall American National Standards Institute (ANSI/IEEE), dall International Commission on Non- Ionizing Radiation Protection (ICNIRP), e dal National Council on Radiation Protection and Measurements (NCRP). Queste normative sulle radiofrequenze sono espresse in densità di potenza di un onda piana, misurata in mw/cm (milliwatts per centimetro quadro). Per le antenne dei telefoni DCS lo standard di esposizione per la popolazione definito da ANSI/IEEE nel 1992 è 1.2 mw/cm. Per i telefoni cellulari lo standard di esposizione per la popolazione definito da ANSI/IEEE è 0.57 mw/cm. Gli standard ICNIRP sono leggermente inferiori e gli standard NCRP sono essenzialmente identici. Il 1 Agosto 1996 l FCC (Federal Communications Commission) ha emesso delle normative alle quali devono soddisfare le radio frequenza e le antenne di stazioni radio base per telefoni cellulari e per telefoni DCS. Gli standard FCC per le antenne di stazioni radio base per telefoni cellulari e per telefoni DCS sono essenzialmente identici agli standard ANSI/IEEE. Gli standard per l esposizione per la popolazione si riferiscono alle densità media di potenza per brevi periodi di tempo, 30 minuti nel caso degli standard ANSI/IEEE, NCRP, e FCC per le frequenze dei telefoni DCS e cellulari. In presenza di diverse antenne, gli standard fanno riferimento alla potenza totale emessa da tutte le antenne. 6) Le antenne di stazioni radio base per telefoni cellulari e per telefoni DCS possono soddisfare gli standard relativi alla sicurezza? Si. Mediante opportune soluzioni le antenne di stazioni radio base per telefoni cellulari e per telefoni DCS possono ampiamente soddisfare tutti gli standard relativi alla sicurezza. Un antenna di una stazione radio base per telefoni DCS e/o per telefoni cellulari, installata a 20 metri da terra e funzionante alla massima intensità possibile, può produrre una densità di potenza pari a 0.02 mw/cm sul terreno circostante; ma la densità di potenza al suolo sarà invece più frequentemente compresa tra e mw/cm. Queste densità di potenza sono molto al di sotto degli standard di sicurezza, e gli standard stessi sono fissati molto al di sotto del livello dove si sono verificati effetti potenzialmente dannosi. A distanze superiori a 50 metri dal sito dell antenna, anche con antenne multiple, cioè in presenza di antenne per telefoni cellulari e per telefoni DCS installate sulla stessa torre, le densità di potenza saranno inferiori del 2% alle normative. 7) E sicuro abitare all ultimo piano di un edificio sul quale è stata installata un antenna di una stazione radio base? Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 3 di 15
4 Generalmente questo non dovrebbe essere un problema. Sia le antenne ad alto che quelle a basso guadagno non irradiano energia direttamente verso il basso. In secondo luogo, il tetto dell edificio assorbirà una grande quantità di energia RF. Tipicamente il tetto riduce l intensità del segnale di un fattore variabile da 5 a 10 (il valore è maggiore per un tetto di cemento armato o metallico). Terzo l FCC richiede valutazioni RF di tutte le antenne tranne che per quelle a bassa potenza installate sul tetto. (In Italia l ASL o ARPA competente per territorio, chiede valutazioni per tutti i tipi di antenna per rilasciare il nullaosta all installazione). 8) Le antenne delle stazioni radio base per i telefoni cellulari e per i telefoni DCS interferiscono con dispositivi quali i pace-maker cardiaci? No. I telefoni cellulari e le antenne di stazioni radio base non interferiscono con i pace-maker cardiaci o con altri dispositivi medici trapiantati fintanto che i livelli di esposizione sono quelli degli standard ANSI sull esposizione non controllata (ovvero per la popolazione). 9) Ci sono prove riscontrabili che dimostrano che lo onde radio sono la causa di tumori? No. Anche ad alti livelli di esposizione non esiste una prova sostanziale che affermi che le onde radio siano la causa dell insorgenza di tumori o che ne contribuiscano. Anche se è già stata effettuata una notevole ricerca in questo campo, non ci sono prove riscontrabili, sia a livello di laboratorio che epidemiologiche, che le onde radio ai livelli di potenza associati all esposizione per la popolazione ad onde radio emesse dalle antenne di stazioni radio base per telefoni cellulari e per telefoni DCS siano associabili ai tumori. 10) Dove ci si può rivolgere per avere ulteriori informazioni? La documentazione delle varie normative sulle radio frequenze contengono ampi riferimenti. Il documento inerente a questo campo più aggiornato è la pubblicazione ICNIRP sui telefoni cellulari. 11) Chi ha scritto questo domande e queste risposte? Sono state scritte dal Dott. John Moulder, Professore di Oncologia Radioattiva, Radiologia e Farmacologia/Tossicologia presso il Medical College del Wisconsin. Il. Dott. Moulder ha effettuato per quasi 20 anni studi degli effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti e sui campi elettromagnetici. Parte di questo documento è stata estrapolata dalle pubblicazioni: - JE Moulder e KR Foster: Biological Effect of power-frequency fields as they relate to carcinogenesis. Proc Soc Exper Biol Med. Note Tecniche: I telefoni DCS sono dei telefoni portatili che utilizzano un sistema di trasmissione digitale invece che analogico, sistema utilizzato dalla maggior parte dei telefoni cellulari. Negli Stati Uniti, i telefoni cellulari Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 4 di 15
5 hanno una frequenza di funzionamento di Mhz, mentre i telefoni DCS hanno una frequenza di funzionamento di Mhz. Apparentemente, i telefoni cellulari ed i telefoni DCS e le rispettive antenne delle stazioni radio base sono simili. La Telefonia Radiomobile Fino a qualche anno fa eravamo abituati a un solo tipo di telefono: quella di casa. In collegamento di questo apparecchio alla rete di telecomunicazioni è tutt'oggi realizzato mediante una coppia di fili nota con il nome di doppino telefonico. La tecnologia è stata in grado, negli ultimi anni, di sostituire il cavo con un collegamento radio permettendo a tutti noi di usufruire di tanti nuovi servizi di comunicazione in piena libertà di movimento. L'infrastruttura della rete radiomobile è dunque costituita da quattro elementi: una serie di calcolatori in grado di capire dove trovare l'utente e come gestirne la mobilità, una serie di centrali che fisicamente connettono le linee, le stazioni radio base ed il terminale radiomobile (anche noto come telefonino). Dalle Stazioni Radio Base (SRB) viene irradiato e ricevuto il segnale radio da e verso il telefonino tramite il quale siamo in grado di comunicare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Il collegamento radio, come tutti i collegamenti, è realizzato da due terminazioni e da un mezzo che le connette: le due terminazioni sono l'antenna del telefonino, il collegamento fisico è l'onda elettromagnetica (EM). Per mantenere il collegamento è necessario che l'onda elettromagnetica sia di intensità sufficiente ad essere captata dall'apparato ricevente; quando l'intensità è inferiore la qualità della conversazione diventa scadente ed il collegamento non è più garantito. Le Onde Elettromagnetiche Un'onda elettromagnetica è una forma di propagazione dell'energia nello spazio a noi familiare: basti pensare che la vita sulla terra avviene grazie all'energia trasportata dalla radiazione luminosa proveniente dal sole. Le onde elettromagnetiche sono costituite da due grandezze elettriche (il campo elettrico e il campo magnetico) che variano periodicamente nel tempo. Le loro proprietà dipendono fortemente da una grandezza caratteristica: la frequenza, che rappresenta il numero di oscillazioni effettuate dall'onda in un secondo. Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 5 di 15
6 L'insieme di tutte le frequenze possibili è denominato spettro elettromagnetico. Lo spettro elettromagnetico è suddiviso in due macro regioni: le radiazioni ionizzanti (dette IR, ovvero Ionizing Radiations) e le radiazioni non ionizzanti (dette NIR, Non Ionizing Radiations). Le radiazioni ionizzanti, che hanno frequenza superiore a quella della radiazione ultravioletta, trasportano energia sufficiente ad estrarre un elettrone dall'orbita più esterna dell'atomo. Viceversa le radiazioni non ionizzanti, che appartengono alle bande di frequenza più basse (luce compresa), trasportano un quantitativo di energia non sufficiente a produrre la rottura dei legami chimici e quindi non inducono la ionizzazione. La telefonia radiomobile, e più in generale le radiocomunicazioni, interessano lo spettro di frequenze comprese nell'intervallo 100 KHz GHz, e appartengono, quindi, al gruppo di radiazioni non ionizzanti (NIR). La frequenza non è l'unico elemento caratterizzante le onde elettromagnetiche, infatti onde della stessa frequenza possono differire per intensità. L'intensità dell'onda è determinata dall'ampiezza del campo elettrico e di quello magnetico (misurati rispettivamente in Volt/metro e Ampere/metro). Invece di indicare separatamente le ampiezze dei due campi si può utilizzare un'unica grandezza che è la densità di potenza (misurata in Watt/metro quadrato). È importante sottolineare che la densità di potenza diminuisce molto rapidamente allontanandosi dalla sorgente che la emette. La propagazione dell'onda EM si attenua infatti con il quadrato della distanza (ad esempio se ad 1 metro di distanza dall'antenna le densità di potenza di un'onda EM è pari ad 1 W/m2, già a 2 metri essa diventa solo di 0,25 w/m2). I Sistemi Radiomobili Cellulari A differenza dei sistemi radiotelevisivi, in cui un'unica frequenza può servire senza problemi una moltitudine di utenti, nei sistemi radiomobili ogni utente necessita di una specifica frequenza per instaurare una comunicazione. I sistemi radiomobili diffusi in Italia sono di due tipi: il sistema analogico E-TACS ed il sistema digitale GSM. Nel sistema analogico a ogni cliente radiomobile viene assegnata una diversa frequenza di canale; il segnale trasmesso è continuo e la potenza massima in uscita è pari a 0,6 watt. Nel sistema digitale, invece, la stessa frequenza, e quindi lo stesso canale, vengono condivisi da più clienti contemporaneamente; diversi utilizzatori occupano, per breve tempo (time slot), la stesa risorsa radio con modalità di accesso definita TDMA (Time Division Multiple Access). Negli standard GSM il valore medio d potenza in uscita è solitamente inferiore a 0,25 watt; le chiamate che occupano la stessa frequenza sono otto e la potenza massima in uscita è pari a circa 2 watt. Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 6 di 15
7 L'informazione digitalizzata viene compressa in piccoli periodi e inviata in diversi istanti temporali sotto forma di impulsi. Per lo standard GSM le frequenze assegnate dagli enti regolatori internazionali sono 124, di cui 56 (dati aggiornati al gennaio '99) sono state assegnate all'italia a TIM. Poiché questo numero di frequenze è molto limitato in relazione al numero ci clienti TIM, risulterà di conseguenza limitato anche il numero di comunicazioni instaurabili contemporaneamente. Al fine di incrementare tale capacità, il sistema di comunicazione radiomobile consente di utilizzare più volte le frequenze a disposizione, a condizione che le aree geografiche in cui le connessioni vengono effettuate, tramite frequenze uguali o prossime, siano a distanza opportuna, in relazione sia alla conformazione del territorio, sia alla tipologia delle strutture di rete impiegate. Ciascuna zona in cui viene utilizzato un gruppo di frequenze viene detta cella (da cui il nome di sistemi cellulari). Celle contigue hanno frequenze diverse, mentre celle sufficientemente lontane da non disturbarsi possono riutilizzare le stesse frequenze. Rappresentazione di un gruppo di 9 celle che utilizza tutte le frequenze a disposizione. Ciascuna cella è stata rappresentata in un colore diverso ad indicare il fatto che utilizza un insieme di frequenze diverse. Se però le frequenze vengono riassegnate a celle troppo vicine fra loro, esse interferiranno degradando la qualità della comunicazione. Nel sistema di telefonia radiomobile cellulare ciascuna stazione radio base (SRB) serve un gruppo di celle e può permettere a un numero limitato di utenti (oggi circa 100) di parlare contemporaneamente. Pertanto, in una determinata zona, le stazioni devono essere distribuite in numero tanto più elevato quanto maggiore è l'utenza da servire. La scelta dei luoghi ove installare le stazioni radio base deve essere effettuata quindi in modo da garantire: la copertura radioelettrica di una determinata area geografica; i minimi livelli di interferenza reciproca tra la nuova stazione e quelle preesistenti; la possibilità di usufruire contemporaneamente del servizio per una determinata percentuale di utenti di quella zona; un'esposizione della popolazione a livello di campo elettromagnetico conformi alle normative. Massima qualità del collegamento, minima potenza necessaria Le antenne delle stazioni radio base sono progettate per permettere al sistema di funzionare con la minima potenza necessaria e per tenere sotto controllo le interferenze. Esse possono essere paragonate al faro di un'automobile: la lampadina che vi è dentro è di bassa potenza e da sola sarebbe in grado di illuminare solo per qualche metro; inserita nel faro, che funziona da riflettore, riesce invece con la stessa potenza a illuminare per un centinaio di metri e principalmente nella direzione di interesse. Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 7 di 15
8 Analogamente al faro, l'antenna irradia il segnale solo davanti a sé ed è direzionata in modo molto preciso. Infatti, se si effettuano delle misure di campo elettromagnetico dietro e al di sotto dell'antenna stessa, si rilevano dei valori molto bassi. Lo stesso principio è valido anche quando l'antenna è impegnata in ricezione per captare il segnale dei telefonini. Si può pensare ad un telescopio, più è grande più riesce a distinguere oggetti anche se questi emettono una luce fioca. Le antenne delle stazioni radio base permettono dunque di dirigere il segnale dove è necessario e riescono a sentire segnali anche molto deboli permettendo al sistema di funzionare con le minime potenze necessarie allo svolgimento del servizio. Si comprende dunque come il terminale radiomobile abbia bisogno di pochissima energia per instaurare la comunicazione con la stazione radio base. Non solo le stazioni radio base ma anche tutti i telefonini sono provvisti di antenne; esse generalmente emettono in tutte le direzioni e possono essere fisse od estraibili. Queste due soluzioni tecniche, in termini di prestazioni e di emissioni elettromagnetiche, non presentano sostanziali differenze. Per minimizzare ulteriormente la potenza in uscita e quindi ridurre il problema dell'interferenza e migliorare la qualità del servizio, i sistemi radiomobili sono stati progettati con altre particolari funzionalità: l'attivazione intelligente dei trasmettitori, il controllo di potenza e la trasmissione discontinua. Quando un cliente accende il proprio telefonino, questo emette dei segnali per stabilire un contatto con la più vicina stazione radio base e informa la rete della sua presenza. Normalmente, il terminale che non ha attiva una chiamata, non trasmette tranne che brevissimi segnali a intervalli regolari per confermare alla rete la sua presenza. Nel momento in cui l'utilizzatore del telefonino riceve una chiamata o decide di effettuarla, viene realizzata una connessione a due vie fra il telefono e la stazione radio base, e la chiamata viene allocata in un canale radio libero a cui corrisponde una determinata frequenza. L'onda elettromagnetica La frequenza viene espressa in Hertz (Hz) e suoi multipli (KHz= mille Hz, MHz= milione di Hz, GHz= un miliardo di Hz). Frequenze diverse, nella luce, danno luogo a colori diversi: dal rosso (frequenze più basse) fino al violetto (frequenze più alte). Tanto maggiore è la frequenza e tanto minore è la lunghezza d'onda, ove per lunghezza d'onda si intende la distanza fra due creste dell'onda (indicate come wave length). In natura e nella vita quotidiana sono presenti emissioni elettromagnetiche sulle frequenze più disparate: il campo magnetico terrestre a frequenza nulla, le calamite, i campi a frequenze estremamente basse (extremely low frequencies-elf) utilizzati da apparecchiature quali elettrodi ed elettrodomestici, funzionanti appunto a 50/60 Hz, le emissioni elettromagnetiche conseguenti alla caduta dei fulmini, la luce del sole che, come già detto, è anch'essa un radiazione elettromagnetica, fino alle radiazioni a frequenze più alte utilizzate, ad esempio, nelle apparecchiature a raggi X. Radiazioni ionizzanti Frequenze superiori al milione di GHz (milioni di miliardi di Hertz) Radiazioni non ionizzanti Frequenze al di sotto del milione di GHz. Ionizzazione Il fenomeno di ionizzazione viene definito in fisica come la scissione delle molecole/atomi di un data materia in coppie di particelle, di cui una è l'elettrone e l'altra è uno ione positivo. Questa modificazione della struttura molecolare può danneggiare i tessuti biologici. Attivazione intelligente L'attivazione intelligente dei trasmettitori permette di disattivare un canale radio quando non viene utilizzato, in modo da attivarlo e trasmettere potenza solo quando si vuole parlare. Il controllo di potenza consiste nel regolare la potenza emessa (dal terminale e dalla stazione radio base) al fine di garantire una buona qualità della connessione con il minimo livello di emissione (ad esempio in funzione della Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 8 di 15
9 distanza tra telefonino e stazione radio base). La trasmissione discontinua è una prestazione in grado di riconoscere le pause di silenzio durante il discorso e quindi evitare la trasmissione durante quelle pause. Telefonia mobile e Salute In questi ultimi anni le comunità scientifiche internazionali hanno dedicato un'attenzione sempre maggiore all'analisi dell'impatto ambientale e sanitario relativo all'uso di apparecchiature che emettono campi elettromagnetici (EM). Prima di addentrarci nello studio dell'interazione fra campi elettromagnetici e sistemi biologici (interazione bioelettromagnetica), occorre avere chiaro che gli effetti biologici legati all'esposizione a campi EM non sono necessariamente indice di patologie, alterazioni e modificazioni dannose per la salute umana. A tal proposito, riportiamo le definizione formale, data dall'organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), di: Effetti biologici: una qualsiasi risposta di tipo fisico all'esposizione a campi EM Effetti rischiosi per la salute umana: qualsiasi effetto biologico che induca modificazioni eccedenti i limiti tollerati dai meccanismi di compensazione del corpo umano. Lo studio dei possibili effetti dei campi elettromagnetici sui sistemi biologici ha coinvolto, nell'arco degli ultimi 50 anni, numerosi scienziati ed enti di ricerca a livello mondiale. Le indagini sono state opportunamente differenziate in base alle frequenze emesse. Infatti a frequenze diverse corrispondono differenti meccanismi biofisici di interazione con la materia biologica. Le ricerca si è interessata sia ai campi di bassa frequenza (linee d'alta tensione, elettrodomestici, etc.), sia ai campi a radiofrequenza (RF) e microonde (emissioni radar, stazioni radio, radiomobili). La classificazione più comunemente usata nello studio dell'interazione bioelettromagnetica suddivide gli effetti dell'esposizione a campi EM di sistemi biologici in effetti termici e non termici. Nel corpo umano l'energia portata dalle onde elettromagnetiche alle frequenze del radiomobile si trasforma in colore perciò si parla di effetto termico. Il timore, comunemente diffuso, che una conversazione al telefonino possa indurre effetti termici rilevanti è infondato. Infatti i sistemi radiomobili utilizzando livelli di potenza così bassi da indurre un riscaldamento trascurabile rispetto alle normali variazioni di temperatura cui è soggetto il corpo umano (ad esempio nel caso di pratica di uno sport o anche si semplice esposizione al sole). Tale riscaldamento non deve essere confuso con il riscaldamento del telefonino, che è determinato dai circuiti interni del telefonino stesso, come per ogni apparato elettrico. "Gli standard tecnici internazionali, secondo i quali sono costruiti i telefoni mobili e le Stazioni Radio Base, non consentono che questi provochino alcun riscaldamento significativo". Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità. I campi elettromagnetici, alle frequenze utilizzate dalla telefonia mobile, sono non ionizzanti (non possiedono energia sufficiente a rompere i legami chimici biologici), non producono alcuna azione chimica, e il riscaldamento indotto è di gran lunga al di sotto dei valori che potrebbero creare danni biologici. Perciò a fronte dei risultati della ricerca a oggi disponibili, si può ritenere che l'esposizione alle radiofrequenze dei sistemi di telefonia mobile non sia in grado, con tutta probabilità, di determinare l'insorgere di tumori. Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 9 di 15
10 "L'evidenza scientifica attuale indica che l'esposizione a bassi livelli di campi a radio frequenza, compresi quelli emessi dai telefonini e dalle Stazioni Radio Base, non inducono né favoriscono verosimilmente, il cancro". Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità. Misurazione dell energia elettromagnetica assorbita dall uomo a seguito dell irradiamento da campi elettromagnetici Dosimetria e parametri di misura La dosimetria è la disciplina che si occupa di quantificare l'energia assorbita da un sistema biologica in seguito all'irraggiamento da campi elettromagnetici. Data la complessità dei fenomeni in gioco, non è semplice correlare direttamente la dose di energia EM impartita con l'eventuale effetto indotto (termico e non termico); a questo scopo viene considerato un parametro appositamente definito: il SAR (Specific Absorption Rate), che rappresenta la potenza assorbita per unità di massa ed è espresso in Watt/kg). Nel caso di terminali radiomobili, l'utente si trova in prossimità della sorgente (antenna), in questo caso l'assorbimento di energia è localizzato (testa o parti del corpo). Questo particolare tipo di interazione tra sorgente e soggetto rende particolarmente complesso lo studio del fenomeno elettromagnetico. Le tecniche di misura Per calcolare i valori di SAR occorre conoscere la distribuzione, punto per punto, del campo elettromagnetico all'interno del sistema osservato. Nel caso di esseri viventi la misura diretta dei valori del campo EM è un'operazione praticamente impossibile da effettuare, per cui è necessario ricorrere a tecniche di misura indiretta e a simulazioni al calcolatore per la stima delle grandezze di interesse. La valutazione della distribuzione del SAR nei soggetti esposti, in diverse condizioni di irraggiamento, viene effettuata per via sperimentale e/o per via teorica; i due diversi approcci vengono spesso utilizzati congiuntamente per condurre analisi in parallelo. I metodi di misura sperimentali La dosimetria sperimentale consiste nell'analisi in laboratorio della distribuzione di SAR in cavie animali (in vivo) o in fantocci che simulano animali, parti del corpo o l'intero corpo umano (in vitro). I fantocci vengono realizzati con tessuti artificiali aventi le stesse caratteristiche elettriche dei tessuti reali e possono essere antropomorfi e non antropomorfi, omogenei, se l'involucro viene riempito con un unico tessuto sintetico, o non omogenei, se vengono realizzati con diversi strati. Le misure dell'energia elettromagnetica assorbita (SAR) all'interno del tessuto biologico o del fantoccio che lo rappresenta, viene effettuata mediante l'uso di opportuni sensori. I metodi di misura teorici I metodi teorici consistono nella realizzazione, mediante complessi sistemi computazionali, di modelli che simulano il problema elettromagnetico riproducendone al calcolatore la propagazione del campo EM in condizioni quanto più possibili simili alla realtà. Fra le tecniche teoriche utilizzate per lo studio del bioelettromagnetismo, negli ultimi anni si è largamente diffuso il metodo numerico delle "Differenze Finite nel Dominio del Tempo", meglio conosciuto con l'acronimo Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 10 di 15
11 FDTD. La definizione dei limiti Nella tabella 1 vengono illustrati gli incrementi di temperatura (DT) necessari per indurre un qualsiasi tipo di alterazione patologica, a livello di specifici organi e dell'intero corpo. Effetti assolutamente analoghi si presenta quando si viene sottoposti a situazioni di stress di tipo termico come, ad esempio, lavoro in ambienti ad alta temperatura, stati febbrili ed esposizione al sole, piuttosto che a irraggiamento da campi elettromagnetici. Cervello DT> 4.5 C Danneggiamento termico dei neuroni Occhio DT> 3-5 C Opacizzazione del cristallino (cataratta) Pelle DT> C Danneggiamento termico Intero Corpo DT> 1 2 C Vari effetti fisiologici DT> 0,06-0,08 C Soglia di semplice percezione del calore In relazione a ciò, studiosi e ricercatori in tutto il mondo e comitati scientifici internazionali sono concordi nel ritenere che, per non avere alcun effetto fisiopatologico, è sufficiente che l'innalzamento di temperatura non superi il livello di soglia di 1 C in alcuna parte del corpo umano. I livelli di SAR corrispondenti a questo incremento termico vengono, quindi, presi come riferimento per la stesura della regolamentazione dei livelli di emissioni a radiofrequenza, previa l'introduzione di ulteriori margini di sicurezza. Simulazione al calcolatore: il metodo FDTD. Lo studio dell'irraggiamento della testa durante l'uso dei telefonini viene simulato al calcolatore suddividendo il volume sotto esame in celle di forma cubica, ognuna delle quali viene riempita con diversi materiali (osso, muscolo, grasso, cervello), assegnando opportuni valori delle caratteristiche elettriche di permettività e conducibilità. Una volta impostato il problema da risolvere, il calcolatore procede al calcolo dei valori del campo, cella dopo cella, per passi temporali successivi. Il Telefono Cellulare La direttive internazionali regolamentano anche le procedure da seguire per valutare la conformità dei terminali (MTE, Mobile Terminal Equipment) ai limiti di SAR prefissati, in particolare, i test sulla distribuzione di SAR indotta nella testa umana dall'irraggiamento dei telefonini vengono effettuati seguendo delle direttive internazionali che accomunano gli studi dei più autorevoli laboratori del mondo; ciò rende possibile e valido il confronto fra i risultati ottenuti dai diversi centri di ricerca. Ad esempio il posizionamento del telefono rispetto alla testa viene effettuato seguendo le direttive internazionali elaborate da un apposito gruppo di lavoro dell'ente di normazione CENELEC. Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 11 di 15
12 Dalla sperimentazione su cavie animali e su fantocci (analisi effettuate sempre nel caso peggiore di esposizione, cioè con il terminale funzionante in modalità a massima emissione di potenza) risulta che i terminali radiomobili conformi alle normative vigenti non inducono, in alcuna parte del corpo, valori di SAR riconducibili ad incrementi della temperatura maggiori di 0,2-0,4 C. Il rispetto dei limiti fissati è dunque sufficiente a garantire l'assenza di effetti termici indesiderati. Le Stazioni Radio Base (SRB) Analogamente a quanto fatto per i terminali, sono stati definiti i limiti di esposizione a campi elettromagnetici prodotti dalle stazioni radio base. A partire dai valori di sicurezza del SAR sono stati definiti dei limiti relativi al campo elettrico, al campo magnetico ed alla densità di potenza. I valori indicati da CENELEC e ICNIRP sono i seguenti: Frequenza in Mhz Campo Elettrico 41,2 V/m 58,3 V/m Campo Magnetico 0,10 A/m 0,15 A/m Densità di potenza 4,5 W/mq 9 W/mq Questi limiti, che scaturiscono da una attenta politica di tutela della popolazione e tendono a salvaguardarla da eventuali rischi per la salute, sono stati internazionalmente riconosciuti dalle comunità scientifiche e fatti propri dalle legislazioni di molti paesi. In Italia è stato recentemente emanato un Decreto Interministeriale, entrato in vigore il 2 gennaio 1999, che fissa limiti molto più restrittivi. Il Decreto, per le frequenze comprese nell'intervallo 3 MHz - 3 GHz, fissa i seguenti limiti di campo elettrico, campo magnetico e densità di potenza. Campo Elettrico Campo Magnetico Densità di potenza 20 V/m 0,05 A/m 1 W/mq Per edifici adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore i limiti diventano: Campo Elettrico Campo Magnetico Densità di potenza 6 V/m 0,016 A/m 0,1 W/mq Tali limiti risultano 45 volte più severi rispetto a quelli indicati da ICNIRP e CENELEC. Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 12 di 15
13 ENTE Limiti di potenza Densità di (W/mq) 900 Mhz 1800 Mhz ICNIRP (Svizzera, Austria, Francia) 4,5 9 CENELEC 4,5 9 DIN VDE (Germania) 4,5 9 ANSI (USA) 6 12 NRPB (Gran Bretagna) ITALIA - limite generale Luoghi con permanenza di 4 o più ore 0,1 0,1 Il rispetto di queste normative per le stazioni radio base viene ottenuto mediante la definizione del cosiddetto "volume di rispetto". Si tratta dello spazio più vicino all'antenna, all'interno del quale i limiti potrebbero essere superati. All'esterno di questo volume i limiti sono sicuramente rispettati. Tale volume può avere forme differenti in base al tipo di antenna utilizzata. Nell'immagine sottostante è rappresentato quello tipico di forma cilindrica per le installazioni più comuni di TIM. Questi volumi vengono calcolati tramite appositi programma di simulazione che, considerando il tipo di antenna utilizzata, riescono a calcolare la distribuzione del campo intorno all'installazione. Dopo aver acceso l'impianto vengono comunque effettuate delle misurazioni, in modo da accertare anche sperimentalmente il rispetto dei limiti. Glossario ANSI: American National Standard Institute CEI: Comitato Elettronico - Elettrotecnico Italiano CENELEC: European Commettee for Electrotechnical Standardization ELF: Extremely Low Frequency (frequenze molto basse) EM: Elettromagnetico Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 13 di 15
14 E-TACS: Enhanced - Total Access Communication System EMI: Electromagnetic Interference (interferenza elettromagnetica) FDTD: Finite Difference Time Domain GHz: GigaHertz GSM: Global System for Mobile Communications ICNIRP: International Commission on Non-ionizing Radiation Protection IP: Ionizing Radiation (radiazioni ionizzanti) MHz: MegaHertz MTE: Mobile Telecommunication Equipment NIR: Non Ionizing Radiation (radiazioni non ionizzanti) NRPB: National Radiological Protection Board RF: Radiofrequenze SAR: Specific Absorption Base (rateo di assorbimento specifico) SRB: Stazione Radio Base DMA: Time Division Multiple Access WHO: World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) Per saperne di più Riferimenti Bibliografici "Assesment of Cellular Telephone and other radio Frequency Exposure for Epidemiologic Research", K. J. Rothman et al., Epidemiology vol. 7 #3, May 1996 "Bioelectromagnetics Society 20th Annual Meeting", Abstract Book, 7-11 giugno 1998 "Easy GSM", A. Achler, Scuola Superiore G. Reiss Romoli, TIM, 1997 "European Prestandard on Human Exposure to Electromagnetics Field High Frequency (10 KHz to 300 GHz), CENELEC report, 1995 Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 14 di 15
15 "IEEE Standard for Safety Levels with respect to Human Exposure to Radio Frequency Electromagnetic Fields, 3 KHz to 300 GHz", published by the Institute of Electrical and Electronics Engineers, New York 1992 "Le norme internazionali per la protezione dai campi EM a radiofrequenza e microonde", Dott. G. Mariutti, Istituto Superiore di Sanità, Settembre 1997 Materiale didattico dal corso di "Integrazione Bioelettromagnetica", Prof. G. D'Inzeo, Facoltà di Ingegneria Elettronica dell'università di Roma La Sapienza, a.a "Mobile Communications Safety", N. Kuster, Q. Balzano and J.C. Lin, Chapman and Hall, London 1997 "Safety Consideration for Human Exposure to EMFs from Mobile Telecommunication Equipment (MTE) in the frequency range 30 MHz 6 GHz", CENELEC third draft, Zurich 1996 "Salute e sicurezza nella Telefonia Mobile", Ericsson Radio System, 1998 "Seventh Report of EBRC", GSM MoU Association Plenaty #39, John Causebrook (Vodafone), Warsaw, 1998 "Telefoni mobili: il punto di vista della Commissione Internazionale per la Protezione dalle radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP), M. Grandolfo, C. Petrini e P. Vecchia, Rapporto dell'istituto Superiore di Sanità, 1996 "Telefonia Mobile ed Esposizione ai Campi Elettromagnetici", atti del Convegno organizzato a Milano dalla Fondazione Marconi in collaborazione con TIM e Omnitel, 20 Ottobre 1997 Se vuole ricevere gratuitamente una pubblicazione sull argomento chiami il numero verde Pitel srl By Patrizio Pasqualini Pagina 15 di 15
ONDE ELETTROMAGNETICHE
ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE Sono parte integrante dell ambiente in cui viviamo e lavoriamo Di origine artificiale (per esempio le onde radio, radar e nelle telecomunicazioni) Di origine
DettagliCellulare e pacemaker: vanno d accordo?
Cellulare e pacemaker: vanno d accordo? ASL Città di Milano Dipartimento di Prevenzione Unità Operativa Tossicologia ed Epidemiologia Ambientale A cura di: Simonetta Chierici - Marina Rampinini Si ringraziano:
DettagliCon il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni
ELETTROSMOG Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, quali quelle prodotte
Dettagli1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR
Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta
DettagliMisure di prevenzione Misure di prevenzione. o Aumento distanza dalla fonte.
LEZIONE 11 Le radiazioni ionizzanti i rischi Particolarità o La loro rilevazione risulta complessa o Necessaria in contesti chimici, sanitari e nucleari. I rischi per la salute dei lavoratori o Apparato
DettagliINQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
Programma Regionale I.N.F.E.A. Informazione Formazione ed Educazione Ambientale PROGETTO GEO Sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Dott. A.Zari - Dipartimento A.R.P.A.T.
DettagliCAMPI ELETTROMAGNETICI
CAMPI ELETTROMAGNETICI Che cos è un campo elettromagnetico? Un campo elettromagnetico è una regione dello spazio in cui c è tensione elettrica. È il caso, ad esempio, della regione di spazio in cui vi
DettagliCampi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campo Elettrico: si definisce campo elettrico il fenomeno fisico che conferisce
DettagliCampi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo
Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campo Elettrico: si definisce campo elettrico il fenomeno fisico che conferisce
DettagliPORTICI (NA) RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA LARGA effettuate IN QUOTA nella città di
RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA LARGA effettuate IN QUOTA nella città di PORTICI (NA) 1 SOMMARIO INTRODUZIONE 3 NORMATIVA VIGENTE 4 MISURE IN BANDA LARGA 5 COPIA DEI CERTIFICATI
DettagliAPPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA. Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing.
APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing. Marcello Surace 1 Si richiamano le definizioni delle leggi fondamentali, invitando
DettagliAERONAUTICA MILITARE ITALIANA
AERONAUTICA MILITARE ITALIANA TECHNICAL REPORT SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI E.M. IN BANDA RADAR E RADIO PRESENTAZIONE ED ANALISI DEI DATI Technical Report 2014-10-09 12:45:45 - Pagina 1/47 CONTESTO
DettagliCampi elettromagnetici e radiazioni ionizzanti
RSA rovincia di Milano Campi elettromagnetici e radiazioni ionizzanti L insieme di tutte le onde elettromagnetiche, classificate in base alla loro frequenza, costituisce lo spettro elettromagnetico, che
DettagliRadioprotezione in siti critici
Radioprotezione in siti critici 1 Valeria Petrini, Ph.D. Student DEIS/ARCES - Fondazione Ugo Bordoni valeria.petrini@unibo.it Legge quadro, 36/2001 2 Il quadro di riferimento italiano in materia di esposizione
DettagliDipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore
Dipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore RETE DI MONITORAGGIO DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO DEL COMUNE DI JESI RAPPORTO ANNO 2009 Servizio Radiazioni/Rumore Dipartimento
DettagliLE AREE TEMATICHE : L INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
LE AREE TEMATICHE : L INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Quando si parla di inquinamento elettromagnetico o più comunemente elettrosmog ci si riferisce alle alterazioni del campo magnetico naturale generate
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
Dettaglielettrosmog radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti frequenze.
Con il termine elettrosmog si intende l'inquinamento elettromagnetico derivante da radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti quali quelle prodotte dalle infrastrutture di telecomunicazioni come la radiodiffusione
DettagliLa telefonia cellulare. Piccola presentazione di approfondimento
La telefonia cellulare Piccola presentazione di approfondimento Introduzione Oggigiorno, i telefoni cellulari sono diffusissimi e godono della massima popolarità. Molte persone, tuttavia, non conoscono
DettagliCAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori
DettagliMISURAZIONE DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI DA STAZIONI RADIO BASE NEL COMUNE DI MONSUMMANO TERME
MISURAZIONE DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI DA STAZIONI RADIO BASE NEL COMUNE DI MONSUMMANO TERME Oggetto: SRB c/o stadio Richiedente: Comune di Monsummano Terme (PT) Scandicci, 30 novembre 2012 Il Tecnico
DettagliIntroduzione all analisi dei segnali digitali.
Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza
DettagliSOMMARIO GENERALE. Capitolo 3: Normative sui campi elettromagnetici, Luisa Biazzi Le raccomandazioni internazionali ed europee, le leggi italiane
SOMMARIO GENERALE INDICE SPECIFICO 2-4 Introduzione generale, Giovanni Bellenda, Rino Pavanello 5-48 Capitolo 1: Principi fisici-interazioni-effetti, Luisa Biazzi Premessa: quale elettrosmog?, fisica dei
DettagliNormativa e compiti di ARPA nella valutazione delle SRB
ArpaInforma iniziative di informazione alla popolazione e di supporto tecnico agli Enti locali Comune di Scandiano Normativa e compiti di ARPA nella valutazione delle SRB Maurizio Poli, Paolo Zanichelli
DettagliRELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA STRETTA E LARGA effettuate nella città di POSITANO (SA)
RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA STRETTA E LARGA effettuate nella città di POSITANO (SA) 1 SOMMARIO INTRODUZIONE 3 NORMATIVA VIGENTE 4 MISURE IN BANDA STRETTA 5 MISURE
DettagliEFFETTI BIOLOGICI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI
EFFETTI BIOLOGICI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI In questo capitolo analizzeremo le problematiche legate agli effetti che i campi elettromagnetici a radiofrequenza possono avere nei confronti dell uomo. Verranno,
DettagliGhiera per impostazione dell orario. Impostazione Numeri Rapidi 2, 3, 4, 5 & 6
Manuale d uso Watch Phone Questo apparecchio combina la funzione di orologio e telefono. Può essere utilizzato per fare e ricevere chamate. Prima dell utilizzo è consigliabile impostare l orario tirando
DettagliLe Reti Wireless Gen 2011
Le Reti Wireless Gen 2011 Le Reti Wireless Il Wi-Fi I livelli dei campi elettromagnetici dei dispositivi Wi-Fi sono molto più bassi dei telefoni cellulari, poiché il segnale emesso dalla rete Wi-Fi è tipicamente
DettagliNORMATIVE PER LA PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE Alessandro Polichetti Dipartimento di Tecnologie e Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma Giornata di Cultura Ambientale sulle Radiazioni Ultraviolette
DettagliIn tabella 2 si riportano alcuni parametri statistici del campo elettrico (E) misurato, suddivisi per anno. Valore del Campo Elettrico E (V/m)
Report campagne di misura CEM per il sito: Hotel Londra Comune: Cervia Località: Milano Marittima - Periodo: 2003 2008 1. PARAMETRI IDENTIFICATIVI DELLA CAMPAGNA DI MISURA - Luogo dei rilievi: Hotel Londra
DettagliRegolamento Approvato con delibera C.C. n. 35/91/190 del 29/03/2004
Regolamento Comunale per l installazione e l esercizio degli impianti radiobase per telefonia mobile e per teleradiocomunicazioni per la diffusione di segnali radio e televisivi. Regolamento Approvato
Dettaglisi intende il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, definito ai fini della tutela della
1 2 si intende il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, definito ai fini della tutela della salute da effetti acuti, che non deve essere superato
DettagliIntroduzione al catasto
Introduzione al catasto Angela Alberici ARPA Lombardia CASTEL Catasto Informatizzato degli Impianti di Telecomunicazione e Radiotelevisione Sala Riunioni 1 - XXVI piano Palazzo Pirelli Via Fabio Filzi,
DettagliCertificazione Energetica
CADIF srl Via Monte Cervino, 2 37057 San Giovanni Lupatoto VERONA (Italia) Certificazione Energetica Emissioni termiche equivalenti Energia primaria Certificazioni Dati tecnici prodotti Data ultima stampa
DettagliGUIDA ALLE SOLUZIONI
Come posizionare una antenna indoor attiva o passiva per una ricezione ottimale? Come verificare in una stanza se il segnale digitale è presente? Perché effettuando la scansione con l antenna indoor non
DettagliSENSORI E TRASDUTTORI
SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo
DettagliWiFi: Connessione senza fili. di Andreas Zoeschg
WiFi: Connessione senza fili di Andreas Zoeschg Introduzione Le tecnologie wireless risultano particolarmente adatte qualora sia necessario supportare la mobilità dei dispositivi utenti o per il deployment
DettagliValutazione delle esposizioni. Valutazione delle esposizioni
Convegno Nazionale Salute e campi elettromagnetici: dalla ricerca alla protezione I sessione Il quadro delle conoscenze: aspetti fisici Valutazione delle esposizioni Valutazione delle esposizioni Ing.
DettagliALLEGATO XXXVI VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE E VALORI DI AZIONE PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI CAMPI ELETTROMAGNETICI
ALLEGATO XXXVI VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE E VALORI DI AZIONE PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI CAMPI ELETTROMAGNETICI Le seguenti grandezze fisiche sono utilizzate per descrivere l'esposizione ai campi elettromagnetici:
DettagliALLEGATO XXXVI CAMPI ELETTROMAGNETICI
ALLEGATO XXXVI CAMPI ELETTROMAGNETICI Le seguenti grandezze fisiche sono utilizzate per descrivere l'esposizione ai campi elettromagnetici: Corrente di contatto (I(base)C). La corrente che fluisce al contatto
Dettagli1 PREMESSA... 3 3 RIEPILOGO DEI RISULTATI... 8 4 CONCLUSIONI... 10
Firmato digitalmente da Hermann Kohlloffel O = non presente C = IT 1 PREMESSA... 3 2 EFFETTI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI (CEM) SUGLI ESSERI UMANI... 4 2.1 Riferimenti legislativi... 4 2.2 Metodologia di
DettagliLE RADIOTRASMISSIONI COSA SONO? COME AVVENGONO? A COSA SERVONO? PERCHE? I MEZZI IN DOTAZIONE
LE RADIOTRASMISSIONI COSA SONO? COME AVVENGONO? A COSA SERVONO? PERCHE? I MEZZI IN DOTAZIONE 1 COSA SONO? Le radiocomunicazioni, sono comunicazioni effettuate utilizzando onde radio, cioè onde elettromagnetiche
DettagliPrevenzione Formazione ed Informazione
Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il
DettagliDipartimento Provinciale di Ancona Servizio Radiazioni/Rumore
RETE DI MONITORAGGIO DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO DEL COMUNE DI JESI RAPPORTO ANNO 2011 Servizio Radiazioni/Rumore Dipartimento Provinciale ARPAM di Ancona La rete di monitoraggio Il Comune
DettagliCONTROLLO IN TENSIONE DI LED
Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA
L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso
DettagliImpianti per il trasferimento di energia
Capitolo 2 Impianti per il trasferimento di energia 2.1 2.1 Introduzione In molte zone di un velivolo è necessario disporre di energia, in modo controllato; questo è necessario per molte attività, ad esempio
DettagliIl ruolo delle Agenzie in Italia
Il ruolo delle Agenzie in Italia Salvatore Curcuruto ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) Riferimenti normativi LQ n.36/2001 ( Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni
Dettagli5. SCENARI PER LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ESISTENTI
1 5. SCENARI PER LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ESISTENTI 5.1 Premessa In questo capitolo si studierà la possibilità di inserire gli impianti radio FM da delocalizzare in alcuni siti sul territorio
DettagliEMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA
EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
DettagliSPD: che cosa sono e quando devono essere usati
Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita
DettagliSi intende una parte conduttrice, che non fa parte dell'impianto. grado di introdurre nell'impianto un potenziale, generalmente quello di terra
MASSA Parte conduttrice, facente parte dell'impianto elettrico o di un apparecchio utilizzatore, che non è in tensione in condizioni ordinarie di isolamento, ma che può andare in tensione in caso di cedimento
Dettagli(a) Segnale analogico (b) Segnale digitale (c) Segnale digitale binario
A.s. 2010-2011 2011 Segnali analogici e digitali (a) Segnale analogico (b) Segnale digitale (c) Segnale digitale binario Un segnale si definisce analogico se può assumere tutti gli infiniti valori nel
DettagliLa propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile
Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul
DettagliGenova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE
Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono
DettagliSpettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari.
Spettrofotometria. Con questo termine si intende l utilizzo della luce nella misura delle concentrazioni chimiche. Per affrontare questo argomento dovremo conoscere: Natura e proprietà della luce. Cosa
DettagliMediamente per realizzare 1 kw di impianto fotovoltaico occorrono almeno 7 m2.
Cos'è un impianto fotovoltaico? Un impianto fotovoltaico è un impianto che consente la produzione di energia elettrica attraverso l energia solare, sfruttando le proprietà di materiali sensibili alla luce
DettagliLA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono
LA MATERIA 1 MATERIA PROPRIETÀ (caratteristiche) COMPOSIZIONE (struttura) FENOMENI (trasformazioni) Stati di aggregazione Solido Liquido Aeriforme Atomi che la compongono CHIMICI Dopo la trasformazione
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA
LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico
DettagliPrincipi costruttivi e progettazione di Gioacchino Minafò IW9 DQW. Tratto dal sito web WWW.IT9UMH.ALTERVISTA.ORG
Principi costruttivi e progettazione di Gioacchino Minafò IW9 DQW Le antenne a quadro (o telaio) Il principio di funzionamento di un'antenna a quadro è differente da quello delle comuni antenne filari
DettagliCapitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.
Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
Data 18-02-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 7 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI Documento unico formato da 7 pagine INDICE ISTITUTO MAGISTRALE STATALE LEONARDO DA
DettagliL osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce.
L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. Questa attenuazione si ottiene mediante l uso di un
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz
www.fisiokinesiterapia.biz LABORATORIO DI FISICA MEDICA : LA TELETERMOGRAFIA DIGITALE Sommario La Termografia L Imaging Termico Misure di Temperatura Propagazione del Calore Radiazione da Corpo Nero Sensori
DettagliNUMERO DI SITI DI TELEFONIA CELLULARE E RADIOTELEVISIVI PRESENTI NEL LAZIO
NUMERO DI SITI DI TELEFONIA CELLULARE E RADIOTELEVISIVI PRESENTI NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema L esposizione a campi elettromagnetici (CEM) associata al rischio per la salute rappresenta una
DettagliI.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Sicurezza elettrica ---- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni. prof. Ing.
I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2011/2012 -classe IV- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni ---- Sicurezza elettrica ---- alunni Paletta Francesco Scalise Pietro Iacoi Domenico Turco
DettagliRETE REGIONALE MONITORAGGIO CAMPI ELETTROMAGNETICI - MODENA
Report Campagna di misura Abitazione Privata Via Mincio 243/1 Savignano sul Panaro 6 Settembre 16 Ottobre 2013 Le principali sorgenti di campo elettromagnetico ad alta frequenza presenti in questo sito
DettagliCome valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo
Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità
DettagliVisione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ
Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità
DettagliDECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione
V Convegno Nazionale NAD 10 Anni di impegno guardando al futuro DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione Fabio Chiaravalli - SOGIN Direttore Ambiente,
Dettagliwww.andreatorinesi.it
La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).
DettagliOrdinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti
Ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI) Modifica del 2009 Progetto del 28.11.2008 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L'ordinanza del 23 dicembre 1999 1 sulla protezione
DettagliPropagazione in fibra ottica
Propagazione in fibra ottica Struttura delle fibre ottiche In questa sezione si affronteranno: Modi in fibra ottica Dispersione multimodale Confronto multimodo-singolo modo. I modi in fibra ottica Il campo
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
DettagliRicevitore Supervisionato RX-24 Dati tecnici
Ricevitore Supervisionato RX-24 Dati tecnici Gestione a microprocessore 24 sensori memorizzabili 8 uscite allarme uno per canale 8 canali con 3 sensori per ogni canale 10 telecomandi programmabili 1 uscita
DettagliNuove norme sulla protezione contro i fulmini
Nuove norme sulla protezione contro i fulmini Pubblicato il: 31/05/2006 Aggiornato al: 31/05/2006 di Gianfranco Ceresini Nello scorso mese di aprile sono state pubblicate dal CEI le attese nuove norme
Dettagli1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2
Sommario 1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2 4. MISURE ADOTTATE CONTRO L INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO 2 4.1 PREMESSA 2 4.1.1
DettagliINTEGRATORE E DERIVATORE REALI
INTEGRATORE E DERIVATORE REALI -Schemi elettrici: Integratore reale : C1 R2 vi (t) R1 vu (t) Derivatore reale : R2 vi (t) R1 C1 vu (t) Elenco componenti utilizzati : - 1 resistenza da 3,3kΩ - 1 resistenza
DettagliRIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000
RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
DettagliALLEGATO G 1. Addendum sul principio di schermatura.
ALLEGATO G 1 Addendum sul principio di schermatura. Uno degli errori più comuni è quello di dimenticare il principio che sta alla base del funzionamento delle schermature ed il fatto che le canalizzazioni
DettagliRADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI
RADIAZIONI Le radiazioni ionizzanti sono quelle onde elettromagnetiche in grado di produrre coppie di ioni al loro passaggio nella materia (raggi X, raggi gamma, raggi corpuscolari). Le radiazioni non
DettagliTX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero.
Collegamenti Supponiamo di avere due antenne, una trasmittente X e una ricevente X e consideriamo il collegamento tra queste due antenne distanti X X Figura : collegamento tra due antenne nello spazio
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliGLOSSARIO Ampère (A): unità di misura dell intensità di corrente. In un conduttore elettrico passa la corrente di 1 Ampère quando attraverso una sua sezione trasversale passa una carica pari a 1 Coulo
DettagliImpatto sulla ricezione DTT da parte dei servizi LTE nella banda UHF (800 MHz) Rai - Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica
Impatto sulla ricezione D da parte dei servizi nella banda UHF (800 MHz) Ieri voluzione dei servizi Broadcasting e Mobile nella banda UHF Oggi 2015... dopo 2015 a nuova banda 800 MHz (UHF) e l assegnazione
DettagliMetodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura
Metodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura 01/06/2007 dei Campi Elettromagnetici 1 Normativa tecnica di riferimento Guida CEI 211-10: Guida
DettagliLa valutazione dei rischi da campi elettromagnetici in ambiente lavorativo
La valutazione dei rischi da campi elettromagnetici in ambiente lavorativo Generalità sui campi elettromagnetici (CEM) Campi elettromagnetici naturali Campo elettrico Campo magnetico Campi elettromagnetici
DettagliLE LINEE GUIDA ICNIRP: PRINCIPI ED EVOLUZIONE
LE LINEE GUIDA ICNIRP: PRINCIPI ED EVOLUZIONE Paolo Vecchia Dipartimento Tecnologie e Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma Presidente ICNIRP COMMISSIONE 2008-2012 P. Vecchia Italia Presidente R. Matthes
DettagliLA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE
SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle
DettagliP od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni
Produzione della corrente alternata La generazione di corrente alternata viene ottenuta con macchine elettriche dette alternatori. Per piccole potenze si usano i gruppi elettrogeni. Nelle centrali elettriche
DettagliLTE Duplex Gap 821- -832 - BANDA Uplink Wind 832- -842 837 Uplink Tim 842- -852 847 Uplink Vodafone 852- -862 857
TABELLA CANALI TV DIGITALI DVB-T Banda Canale Estremi canale MHz Frequenza MHz E1 40- -47 / E2 47- -54 / VHF I E3 54- -61 / E4 61- -68 / E5 174- -181 177,5 E6 181- -188 184,5 E7 188- -195 191,5 VHF III
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico 1 VISTO il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, recante il Codice delle assicurazioni private ed in particolare l articolo 132, recante Obbligo a contrarre;
DettagliDOMANDE E RISPOSTE SULL'ELETTROMAGNETISMO
DOMANDE E RISPOSTE SULL'ELETTROMAGNETISMO A cura del Comitato Scientifico del Consorzio Elettra 2000 Elettra 2000 è un consorzio costituito senza fini di lucro dalla Fondazione Ugo Bordoni, dalla Fondazione
DettagliPRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE
PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE La trasmissione del calore può avvenire attraverso tre meccanismi: - Conduzione; - Convezione; - Irraggiamento; Nella conduzione la trasmissione del calore è riconducibile
DettagliLE RETI: LIVELLO FISICO
LE RETI: LIVELLO FISICO Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 Definizioni La telematica è la disciplina che nasce dalla combinazione delle telecomunicazioni (telefono, radio, tv) con l informatica. L oggetto
DettagliCOMUNE DI FORMIGINE AMBIENTE. Presentazione del Piano di Localizzazione per gli impianti di telecomunicazione della telefonia mobile
Presentazione del Piano di Localizzazione per gli impianti di telecomunicazione della telefonia mobile Il fenomeno elettromagnetico ad oggi è prodotto dai grandi conduttori di energia elettrica, dai trasmettitori
DettagliAnalisi normativa nazionale vigente: problemi aperti e criticità
Analisi normativa nazionale vigente: problemi aperti e criticità Salvatore Curcuruto ISPRA Romualdo Amodio ISPRA Problemi aperti Essenzialmente legati all attuazione di alcune disposizioni della legge
Dettagli